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Deborah J

GdS: "Allegri, 4 stagioni cambiando sistemi, uomini, ruoli e idee. Quest’anno ha messo in piedi 6 moduli diversi. Creando una squadra vincente e spargendo forza e serenità"

Post in rilievo

Deve rimanere e puntare quella maledetta, con lui possiamo vincerla.

 

Basterebbe un po più di supporto da parte dei tifosi e della società, della serie: vincila, anche se perdi punti in campionato! ma la verità è che al secondo pareggio consecutivo inizierebbero i processi infiniti. 

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Adesso, Scirea1982 ha scritto:

Deve rimanere e puntare quella maledetta, con lui possiamo vincerla.

 

Basterebbe un po più di supporto da parte dei tifosi e della società, della serie: vincila, anche se perdi punti in campionato! ma la verità è che al secondo pareggio consecutivo inizierebbero i processi infiniti. 

secondo me se vogliamo vincerla ci vuole uno che dia una vera mentalità europea

non certo Allegri con le sue * le sue paure

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Adesso, juverewind ha scritto:

secondo me se vogliamo vincerla ci vuole uno che dia una vera mentalità europea

non certo Allegri con le sue * le sue paure

Fratello, se va via Allegri il massimo che ti puoi aspettare è Simone Inzaghi. 

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1 minuto fa, Scirea1982 ha scritto:

Fratello, se va via Allegri il massimo che ti puoi aspettare è Simone Inzaghi. 

anche lippi non era nessuno al napoli, chiunque venga se la gioca la squadra ce.

basta avere più coraggio e non aspettare sempre marzo per correre 3 partite l'anno

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dalla redazione di Jmania:

Una storia a tinte forti, quella tra Max Allegri e la Juve. Nata nella contestazione, proseguita nella sopportazione prima dell’accettazione, mai culminata però nel vero amore neanche nell’apoteosi dei trionfi ottenuti o almeno sfiorati. Sembra un paradosso, trovandosi al cospetto di uno degli allenatori più vincenti della nostra storia, eppure Max Allegri non è amato dal mondo Juve nella sua totalità. Gli si rimproverava inizialmente di non aver apposto un suo marchio alla Juve post-contiana; quando ne ha smantellato l’impostazione lo si è accusato di non aver proseguito il lavoro del predecessore; nel momento in cui la Società ha venduto pezzi da novanta è stato tacciato di eccessivo aziendalismo senza un moto di ribellione, fino al leit motiv corrente: la Juve gioca male. Inutile ricordare la serie di record battuti in questi anni, i quattro double consecutivi, le finali di Champions che non si vedevano da una dozzina d’anni, la percentuale di vittorie rispetto alle partite giocate e si potrebbe ancora continuare. Sbattere i numeri in faccia ai detrattori serve a poco, ci sarà sempre un ma. Fortunatamente Max Allegri se n’è infischiato. Certo, si è messo in discussione come tutti i grandi fanno ma le convinzioni che ne sono conseguite ne sono uscite rafforzate e la lista dei trionfi si è allargata a dismisura, come mai in più di un secolo di storia. 

Quando si parla di allenatori che hanno contrassegnato un’epoca o fatto registrare un’evidente discontinuità con il passato per far entrare il calcio ad un livello successivo, il suo nome non viene mai menzionato, eppure il calcio lo sta rivoluzionando, ma a modo suo. Nella gestione degli uomini, del campo da gioco, nella grande bellezza di un’asimmetria di moduli, di per sé imperfetta, talmente marcata da risultare perfetta, nella dilatazione del tempo in micro segmenti di partita, ognuno da giocare in modo differente.

Max Allegri immagazzina dati e tempi, dai 90 minuti del singolo match alla totalità della stagione. A volte finge di chiedere conferma su risultati, punteggi, presenze, ma non c’è da credergli, li conosce alla perfezione anche se gli piace giocare per non farsi prendere troppo sul serio. Perché la sua è anima livornese che non gli permette di pensare per 24 ore al lavoro né di far sembrare che ci pensi, ma quando lavora il suo cervello in modalità computer funziona a piena RAM. Vede la partita, quella ancora da giocare, e ne prevede lo sviluppo, o le varie sfumature, e studia come affrontare situazioni ed imprevisti. Una partita non è sfumature di grigio, è colori scintillanti ma diversi, incoerenti, disgiunti. Ad ogni azione segue una reazione, e da quello decide uomini e minuti, quando aggredire e quando respirare. Il tempo è al suo servizio.

Mai banale, Max, neanche quando afferma convinto che il calcio è un gioco semplice, ma lo è solo per chi sa renderlo tale, senza perdersi in rivoli barocchi o dimostrazioni machiste. Un segmento è la linea più breve che congiunge due punti, qualsiasi altra strada fa perdere energie e sicurezze, ma bisogna saper congiungere quei punti, conoscere quella strada, sviluppare competenze anche per percorrere il percorso più breve. Ed è questa la grandezza di Allegri, pensare ed agire come una linea retta anche quando ti passano di fianco mode e santoni.

Spazio e tempo, sempre loro. Diminuire il primo, dilatare il secondo.

Le formazioni schierate ne sono diretta conseguenza, si parte con i primi undici che non necessariamente sono i migliori da mandare in campo ma sono i più funzionali per quella parte di match, gli altri tre tornano utili a seconda delle situazioni immaginate. Non c’è mai improvvisazione, sono reazioni ad imprevisti previsti. Lucidità mascherata da fantasia. E tanta calma, perché c’è sempre tempo quando il tempo è tuo alleato e hai già deciso quando e come dividerlo.

Spazio e tempo: la rivoluzione di Max.

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5 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

E' bravo c'e' poco da dire. Ci fa soffrire parecchio per il gioco, talmente cosi tanto che talvolta viene voglia di non guardare la partita

Se solo riuscisse ad avere l'istinto del Killer, a questo punto della stagione il campionato sarebbe già nostro da almeno 5 giornate

Sfatiamo anche questa leggenda, quest’anno vinceremo il campionato con 95 punti, di che parliamo? Vincerlo con 5 giornate di anticipo sihnificherebbe vincerle tutte, se c’è una cosa su cui è impossibile far meglio sn i risultati in Italia, nn sl cm titoli vinti ma proprio come %. Di vittoria nelle partite........ se poi uno pensa che si debba vincerle tutte è un altro discorso.

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2 ore fa, Yep ha scritto:

il saper cambiare tanto è un merito che li va riconosciuto, poi non so quanto sia efficace cambiare tanti modi di giocare in una sola stagione .ghgh ed il gioco degli ultimi mesi parla per se..

 

Allegri che stimo pur non essendo un suo fan sfegatato, dovrebbe partire una volta per tutte con un'idea di gioco e portarla avanti, allora si che forse inizieremo a giocare da grande squadra ed il mercato potrà essere fatto con criterio.

Ma guarda che io sono convinto che lui per primo sarebbe contento di poter fare così eh.

Però il contraltare è che potremmo ritrovarci alla fine della stagione con 0 trofei in bacheca.

Esempio lampante è questa stessa stagione che si sta andando a chiudere: se avessimo continuato a perseverare verso l'utilizzo di un gioco prevalentemente offensivo, come nelle prime giornate, a discapito della solidità difensiva, probabilmente oggi si vedrebbero delle trame di gioco offensive paurose, e sicuramente avremmo addirittura segnato più gol di quelli che abbiamo segnato (che già costituiscono il record di gol per la Juventus): però lo scudetto lo avrebbe vinto il Napoli, in virtù della stagione pazzesca che ha fatto, rinunciando addirittura a tutto quanto non fosse campionato per tentare di sfilarci lo scudetto.

Allegri invece, grazie al suo "cerchiobottismo utilitaristico", se la vecchia guardia non si suicida all'andata e se l'arbitro non impazzisce al ritorno, sarebbe stato ad oggi, per la terza volta in 4 anni, bicampione d'italia e molto probabilmente in finale di CL.

 

Mio parere, non ci possiamo permettere di non vincere nulla all'interno di una stagione.

La società non vuole, perché parole stesse di Andrea Agnelli (o Marotta, o chi per loro) "Alla Juventus non esistono anni di transizione".

La tifoseria nemmeno, visto che qui per poco non si scatenava la terza guerra mondiale dopo il pareggio contro la SPAL: figurarsi se non si dovesse vincere il miliardesimo scudetto, non oso nemmeno pensare al cataclisma che si rovescerà su un buon trequarti della tifoseria .ghgh

Di più: non è semplice partire con un'idea di gioco, e poi doverla giocoforza stravolgere, rivedere o scombinare la stagione successiva, poiché la rosa è variata in maniera sostanziale, col motto 'Per completare un reparto ne smantelliamo metà di un altro' (e badate bene, questo non viene fatto per incompetenza di Marotta nel mercato o per malignità o cattiveria della dirigenza che dir si voglia: semplicemente per poterci auto-finanziare, siamo costretti a fare così).

 

Come vedete, è un cane che si morde la coda, un circolo vizioso dal quale si uscirà o azzeccando tutti gli acquisti di mercato (intendo prendendo giocatori sia compatibili coi parametri economici sia funzionali all'impianto di gioco del tecnico) oppure una volta che potremmo permetterci qualche passivo di bilancio a fronte dell'ingaggio di quel particolare campione che ci serve in quel particolare ruolo senza stare a vedere troppo il fattore economico.

 

Fino a quel momento, Allegri in primis, e altri allenatori top a lui simili (due su tutti, Simeone e Klopp), saranno semplicemente gli allenatori perfetti.

Ovvero abituati a far rendere al 120%, specie in Europa, rose non proprio completissime o di primo livello (stile Real per dire).

A far rendere al massimo ciò che hanno, a discapito della perfezione (e aggiungerei, dei pipponi mentali dei tifosi)

 

Gli amanti dell'estetica e del bel giuoko secondo me se ne devono semplicemente fare una ragione, e smetterla di rompere i cocomeri.

 

Non volete più vedere le partite della Juve? Volete solo leggere i risultati sul televideo o sulle app dello smartphone?

Fatelo pure, chissenefrega: mica l'ha detto il medico che dovete per forza seguire le partite della Juventus.

Stessa cosa per il fatto di venire qui a scuoiare i cosiddetti alla gente che magari invece vuole solo discutere di calcio sefz

 

Se c'è una cosa che alla Juventus non manca, quelli sono i tifosi.

Anzi, a ben vedere sommando tutte le varie tipologie, ce ne sono pure troppi che parteggeranno sì per i colori bianconeri, ma nella realtà sono soltanto poveri "ultras" delle loro stesse idee.

 

Quelli che inneggiano a Sarri, a Gasperini, a Giampaolo, a Carrera, a Sousa, a Conte e via discorrendo, hanno semplicemente le traveggole o non riescono a capire che la Juventus presa in consegna da Allegri nel 2014 e la Juventus di Allegri di oggi, 2018, sono due squadre totalmente diverse.

La prima era una squadra appena ritornata in auge in italia, con una storia europea tutta da riscrivere, e piena zeppa di punti interrogativi.

Allora, e solo allora, tutti i tecnici succitati (fatta eccezione per Conte che ci ha abbandonato al secondo giorno di ritiro), potevano avere un senso se ingaggiati dalla Juventus.

Oggi la Juventus è, di diritto, una delle 4 squadre più forti d'Europa, assieme a Real, Barcellona e Bayern.

Questa cosa che la può allenare chiunque (inclusi allenatori NULLI in Europa, ma col pregio di saper far giocare bene rose di media-classifica) perché tanto i risultati sarebbero quantomeno IDENTICI a quelli ottenuti con Allegri, è un concetto ridicolo oltremodo, fomentato nei più dall'odio viscerale verso Allegri.

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In diverse partite la Juve ha aspettato troppo e subito goal evitabili. Nonostante l'atteggiamento difensivo, Allegri non si fissa con un modulo, ma cambia in base all'avversario anche a partita in corsa. Questo è sicuramente la sua migliore qualità. Allenatori migliori ci saranno pure, ma costano e cmq nemmeno Guardiola ha vinto la Champions. Secondo me se Allegri va via rischiamo di non vincere più nulla nemmeno in Italia.

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Nessuno dice che vogliamo vincere sempre e senza perdere un sol punto. Ci mancherebbe!!!

Il fatto di dire 5 giornate è solo per far capire quanto siamo forti in Italia rispetto alle altre Big. Potevo metter a TRE giornate come a DIECI giornate...

Chiaro che il Napoli ha fatto un grandissimo campionato e che vincere ma soprattutto confermarsi per 7 volte di fila non è facile.

Mi riferisco al gioco. A come giochiamo A come si potrebbe finire prima una partita senza ingarbugliarci 

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1 ora fa, MacJuve ha scritto:

Ma guarda che io sono convinto che lui per primo sarebbe contento di poter fare così eh.

Però il contraltare è che potremmo ritrovarci alla fine della stagione con 0 trofei in bacheca.

Esempio lampante è questa stessa stagione che si sta andando a chiudere: se avessimo continuato a perseverare verso l'utilizzo di un gioco prevalentemente offensivo, come nelle prime giornate, a discapito della solidità difensiva, probabilmente oggi si vedrebbero delle trame di gioco offensive paurose, e sicuramente avremmo addirittura segnato più gol di quelli che abbiamo segnato (che già costituiscono il record di gol per la Juventus): però lo scudetto lo avrebbe vinto il Napoli, in virtù della stagione pazzesca che ha fatto, rinunciando addirittura a tutto quanto non fosse campionato per tentare di sfilarci lo scudetto.

Allegri invece, grazie al suo "cerchiobottismo utilitaristico", se la vecchia guardia non si suicida all'andata e se l'arbitro non impazzisce al ritorno, sarebbe stato ad oggi, per la terza volta in 4 anni, bicampione d'italia e molto probabilmente in finale di CL.

 

Mio parere, non ci possiamo permettere di non vincere nulla all'interno di una stagione.

La società non vuole, perché parole stesse di Andrea Agnelli (o Marotta, o chi per loro) "Alla Juventus non esistono anni di transizione".

La tifoseria nemmeno, visto che qui per poco non si scatenava la terza guerra mondiale dopo il pareggio contro la SPAL: figurarsi se non si dovesse vincere il miliardesimo scudetto, non oso nemmeno pensare al cataclisma che si rovescerà su un buon trequarti della tifoseria .ghgh

Di più: non è semplice partire con un'idea di gioco, e poi doverla giocoforza stravolgere, rivedere o scombinare la stagione successiva, poiché la rosa è variata in maniera sostanziale, col motto 'Per completare un reparto ne smantelliamo metà di un altro' (e badate bene, questo non viene fatto per incompetenza di Marotta nel mercato o per malignità o cattiveria della dirigenza che dir si voglia: semplicemente per poterci auto-finanziare, siamo costretti a fare così).

 

Come vedete, è un cane che si morde la coda, un circolo vizioso dal quale si uscirà o azzeccando tutti gli acquisti di mercato (intendo prendendo giocatori sia compatibili coi parametri economici sia funzionali all'impianto di gioco del tecnico) oppure una volta che potremmo permetterci qualche passivo di bilancio a fronte dell'ingaggio di quel particolare campione che ci serve in quel particolare ruolo senza stare a vedere troppo il fattore economico.

 

Fino a quel momento, Allegri in primis, e altri allenatori top a lui simili (due su tutti, Simeone e Klopp), saranno semplicemente gli allenatori perfetti.

Ovvero abituati a far rendere al 120%, specie in Europa, rose non proprio completissime o di primo livello (stile Real per dire).

A far rendere al massimo ciò che hanno, a discapito della perfezione (e aggiungerei, dei pipponi mentali dei tifosi)

 

Gli amanti dell'estetica e del bel giuoko secondo me se ne devono semplicemente fare una ragione, e smetterla di rompere i cocomeri.

 

Non volete più vedere le partite della Juve? Volete solo leggere i risultati sul televideo o sulle app dello smartphone?

Fatelo pure, chissenefrega: mica l'ha detto il medico che dovete per forza seguire le partite della Juventus.

Stessa cosa per il fatto di venire qui a scuoiare i cosiddetti alla gente che magari invece vuole solo discutere di calcio sefz

 

Se c'è una cosa che alla Juventus non manca, quelli sono i tifosi.

Anzi, a ben vedere sommando tutte le varie tipologie, ce ne sono pure troppi che parteggeranno sì per i colori bianconeri, ma nella realtà sono soltanto poveri "ultras" delle loro stesse idee.

 

Quelli che inneggiano a Sarri, a Gasperini, a Giampaolo, a Carrera, a Sousa, a Conte e via discorrendo, hanno semplicemente le traveggole o non riescono a capire che la Juventus presa in consegna da Allegri nel 2014 e la Juventus di Allegri di oggi, 2018, sono due squadre totalmente diverse.

La prima era una squadra appena ritornata in auge in italia, con una storia europea tutta da riscrivere, e piena zeppa di punti interrogativi.

Allora, e solo allora, tutti i tecnici succitati (fatta eccezione per Conte che ci ha abbandonato al secondo giorno di ritiro), potevano avere un senso se ingaggiati dalla Juventus.

Oggi la Juventus è, di diritto, una delle 4 squadre più forti d'Europa, assieme a Real, Barcellona e Bayern.

Questa cosa che la può allenare chiunque (inclusi allenatori NULLI in Europa, ma col pregio di saper far giocare bene rose di media-classifica) perché tanto i risultati sarebbero quantomeno IDENTICI a quelli ottenuti con Allegri, è un concetto ridicolo oltremodo, fomentato nei più dall'odio viscerale verso Allegri.

Non volevo scatenare questo discorso filosofico, credo solo che da 4 difensori 3 centrocampisti e 3 attaccanti si possa partire sefz e questo aldilà del mercato e della tipologia di giocatori da mettere in campo.. non chiedo il bel giuoco, chiedo solo di non vedere Dybala mezz'ala e catenaccio dopo l'1 a 0, per il resto sono con Allegri .ghgh 

ma passare continuamente dal centrocampo a 2 a quello a 3, difesa a 2, 3, 2,5 ecc non abbia senso in nessun caso..

 

 

 

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1 ora fa, MacJuve ha scritto:

Ma guarda che io sono convinto che lui per primo sarebbe contento di poter fare così eh.

Però il contraltare è che potremmo ritrovarci alla fine della stagione con 0 trofei in bacheca.

Esempio lampante è questa stessa stagione che si sta andando a chiudere: se avessimo continuato a perseverare verso l'utilizzo di un gioco prevalentemente offensivo, come nelle prime giornate, a discapito della solidità difensiva, probabilmente oggi si vedrebbero delle trame di gioco offensive paurose, e sicuramente avremmo addirittura segnato più gol di quelli che abbiamo segnato (che già costituiscono il record di gol per la Juventus): però lo scudetto lo avrebbe vinto il Napoli, in virtù della stagione pazzesca che ha fatto, rinunciando addirittura a tutto quanto non fosse campionato per tentare di sfilarci lo scudetto.

Allegri invece, grazie al suo "cerchiobottismo utilitaristico", se la vecchia guardia non si suicida all'andata e se l'arbitro non impazzisce al ritorno, sarebbe stato ad oggi, per la terza volta in 4 anni, bicampione d'italia e molto probabilmente in finale di CL.

 

Mio parere, non ci possiamo permettere di non vincere nulla all'interno di una stagione.

La società non vuole, perché parole stesse di Andrea Agnelli (o Marotta, o chi per loro) "Alla Juventus non esistono anni di transizione".

La tifoseria nemmeno, visto che qui per poco non si scatenava la terza guerra mondiale dopo il pareggio contro la SPAL: figurarsi se non si dovesse vincere il miliardesimo scudetto, non oso nemmeno pensare al cataclisma che si rovescerà su un buon trequarti della tifoseria .ghgh

Di più: non è semplice partire con un'idea di gioco, e poi doverla giocoforza stravolgere, rivedere o scombinare la stagione successiva, poiché la rosa è variata in maniera sostanziale, col motto 'Per completare un reparto ne smantelliamo metà di un altro' (e badate bene, questo non viene fatto per incompetenza di Marotta nel mercato o per malignità o cattiveria della dirigenza che dir si voglia: semplicemente per poterci auto-finanziare, siamo costretti a fare così).

 

Come vedete, è un cane che si morde la coda, un circolo vizioso dal quale si uscirà o azzeccando tutti gli acquisti di mercato (intendo prendendo giocatori sia compatibili coi parametri economici sia funzionali all'impianto di gioco del tecnico) oppure una volta che potremmo permetterci qualche passivo di bilancio a fronte dell'ingaggio di quel particolare campione che ci serve in quel particolare ruolo senza stare a vedere troppo il fattore economico.

 

 

quoto

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2 ore fa, juverewind ha scritto:

anche lippi non era nessuno al napoli, chiunque venga se la gioca la squadra ce.

basta avere più coraggio e non aspettare sempre marzo per correre 3 partite l'anno

Infatti lippi era l'inzaghi di oggi.....trap in pratica era esordiente e qualcosina.......hanno fatto da noi

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Poi ci sono tifosi che dicono che la nostra rosa è corta e non competitiva , vorrei sapere quante squadre in Europa possono gestire un allenatore che cambia formazione ogni partita e modulo ogni mese .

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Il ‎11‎/‎05‎/‎2018 Alle 08:30, F.C. JUVENTUS ha scritto:

La Juventus storicamente non è mai stata Spettacolare come gioco, ma da sempre si è concentra sui RISULTATI e non cè nessuno migliore di Allegri nel raggiungerli.

 

Allegri per sempre.

Ciao

 

Io alcune Juve molto spettacolari le ricordo.

 

In Europa, ad esempio, la Juventus tra il 1982 ed il 1985 (con la famosa Intercontinentale di Tokio) ha sovente dato spettacolo, spesso al limite della perfezione stilistica (come le due sfide con l'Aston Villa, le due contro il Manchester, la Supercoppa Europea vinta contro il Liverpool, alcuni match della Coppa Campioni 84-85, la finalissima contro l'Argentinos) ed ovviamente anche in diversi match di campionato (in una Serie A di altissimo livello) 

 

 

 

 

 

 

Supercoppa Europea, Juventus - Liverpool 2-0 (forse dalla sintesi non si evince perché molte azioni non sono state inserite, ma la Juve creò tantissime occasioni goal)

 

 

 

Juventus - Argentinos, con un secondo tempo entrato nell'Olimpo. Partita giocata su un terreno molto complicato (reso difficile dalle intemperie dei giorni precedenti e da una partita di football americano...)

 

 

 

 

poi ricordo una Juve molto spettacolare nelle fasi finali della Coppa Uefa 92-93 (quella con il ritorno del Trap, di cui ho inserito anche un post) e poi quella di Lippi, sempre molto spettacolare.... 

 

Persino la Juve non nobile di Zoff, definita operaia, seppe regalare partite molto spettacolari: esempio, giocò una finale straordinaria (partita di andata) a Torino contro il Milan di Sacchi (finita 0-0, ma dove quella Juve costruì davvero tante occasioni da goal), terminando poi l'opera a San Siro (vittoria per 1-0 ma con una partita più accorta). Ma, in due anni, quella Juve seppe regalare spettacolo anche in Europa, vincendo una Coppa Uefa con pieno merito ed alcune belle partite (come l'anno prima che si fermò ai quarti, eliminata solo nella partita di ritorno dal Napoli di Maradona all'ultimo secondo dei supplementari. All'andata, a Torino, aveva vinto 2-0 giocando una partita magistrale contro il Napoli migliore di sempre che aveva anche Careca, ovvero un attacco stellare). 

 

 

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Il ‎11‎/‎05‎/‎2018 Alle 10:24, saxon ha scritto:

Max è nel bene e nel male l'erede di Trapattoni. E pensare che al Cagliari era partito come fattore di un 4_3_3 molto spettacolare. Chiaramente alla Juve le pressioni sono diverse e a volte si deve essere più pratici che belli

Il suo pregio maggiore, assieme alle grandi capacità di gestione, è comunque il cercare di valorizzare anche gli acquisti sballati. Speriamo che l'anno prossimo San Giuseppe da Varese gli porti giocatori di livello ed effettivamente funzionali all'idea di gioco di max

Ciao 

 

Non concordo...

 

Certo, sul Trap si è dibattuto molto e qualche eliminazione può essere ascrivibile al suo presunto difensivisimo...

 

Però....

 

Trapattoni il talento lo schierava tutto. Tradotto: a Cardiff non avrebbe mai lasciato fuori Cuadrado per mettere Barzagli (un centrale) fuori ruolo...

 

Il Trap, il talento, lo lasciava in campo.... Altro esempio: a Monaco, non avrebbe mai tolto il migliore in campo (Morata) a 20' dalla fine (almeno, alla Juve tra il 1982 ed il 1986, nelle partite importanti, non gli ho mai visto togliere il talento. Esempio: nel 1985, nell'Intercontinentale stava perdendo 2-1. Alla fine schierò Briaschi (seconda punta): ma non tolse Laudrup (il più giovane ma anche ricco di talento che ondeggiava tra il ruolo di seconda punta e di trequartista aggiunto) ma Mauro che era l'ala destra.... 

 

Quindi, per me, al di la delle Juventus allenate (il Trap ha allenato la Juve migliore di sempre), i due non sono comparabili.... 

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lo ripeto per l'ennesima volta . Allegri è perfetto per una Juventus che anno dopo anno cambia giocatori per esigenze di bilancio ed è bravo a far nozze schierando i giocatori che la società reperisce come "occasioni di mercato": Arrivasse un allenatore che vede bene un solo modulo e che chiede campioni per quel modulo durerebbe da Natale a Santo Stefano...come del resto ha fatto Conte. Chi invoca un cambio in panchina dovrebbe prima avere il coraggio di guardare in faccia alla realtà.

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