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Juventino!

Apre Starbucks a Milano

Post in rilievo

10 minuti fa, Dale_Cooper ha scritto:

Sì ma scusa, "non hai dimostrato nulla per farmi cambiare idea". Io mica voglio farti cambiare idea. E poi per dimostrarla basta assaggiare certi prodotti e vedere la clientela che entra all'estero. Di più di dirti certe cose non posso fare. Così come tu non hai dimostrato nulla per confermare la tua di idea, se non ripetere "fighetti" ad ogni messaggio. .ghgh 

Ma appunto, abbiamo opinioni differenti e poco altro di cui discutere. 

CVD.

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3 minuti fa, L.O.V.E. ha scritto:

Ma appunto, abbiamo opinioni differenti e poco altro di cui discutere. 

CVD.

Va benissimo. .ok 

Però almeno puoi concordare che, essendo Starbucks una coffeehouse americana (e volendo proprio essere questo) chi entra con il mindset della caffetteria italiana (o chi lo critica basandosi sul bar di quartiere) sbaglia in partenza?

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19 ore fa, nostalgico del trio ha scritto:

A me fa schifo sia il caffè che il latte,però ammetto che sarei entrato per curiosità :d

1,80 per un espresso é tanto,ma non così esagerato,soprattutto se in centro a Milano(oppure é stato aperto in periferia? Dubito vista la politica di starbucks) 

 

Qualche foto del locale ? Giusto per giudicare anche il costo del cappuccino etc

 

Comunque é incredibile come gli Statunitensi siano riusciti a costruirsi un impero tra caffe e fast food,senza avere la benché minima idea di come si faccia un caffe o un panino

Ho pagato una media 10 € in un barettino di * dietro Piazza Duomo, tre mesi fa.. Per cui, 1,80 ci sta .ghgh 

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22 minuti fa, Dale_Cooper ha scritto:

Va benissimo. .ok 

Però almeno puoi concordare che, essendo Starbucks una coffeehouse americana (e volendo proprio essere questo) chi entra con il mindset della caffetteria italiana (o chi lo critica basandosi sul bar di quartiere) sbaglia in partenza?

Sì, concordo.

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1 hour ago, Dale_Cooper said:

Indica che comunque non badano solo esclusivamente all'apparenza, ma anche ad un prodotto vendibile e di qualità buona, non a caso utilizzano una signora macchina.

A me il loro espresso non piace, l'americano non lo berrei manco se lo facessi a casa mia e preferisco il cappuccino italiano. Non mi piacciono le loro miscele. Però lo standard non è così basso. Se io non fossi nato in Italia e non fossi abituato a bere l'espresso italiano del bar di paese, probabilmente mi piacerebbe il loro caffè, perché comunque c'è molto peggio in giro se giri caffetterie non italiane.

Il target loro non è mai stato fare l'espresso italiano o creare un clima da bar italiano. Così come il loro target non è mai stato chi si beve il caffè al volo al bar. Infatti ho detto che ci sono una ventina di altre bevande e qualche cibo che sono di buonissima qualità. Dai cappuccini con sciroppi ai thè, al caffè freddo al fruit bread. E chi entra, lo fa per quelle bevande, appunto. L'aspetto c'entra perché è un brand mondiale, così come ogni altro brand globale. Però dire che chiunque vada da Starbucks lo faccia per "fighettaggine" è uno stereotipo abbastanza inutile da dire, perché si può rigirare la frittata in un attimo: chi critica Starbucks lo fa per bastian contrario, non essendoci mai entrato.

Tutto qui il senso del mio messaggio. Poi liberissima di credere che chiunque vada da Starbucks lo faccia per fighettaggine. .ghgh

In realta' starbucks e' nato proprio a partire dai bar italiani.

Hanno visto che una delle cose che piaceva di piu agli americani che andavano in vacanza in italia era il bar coi tavolini in piazza, il cappuccino (bevuto pure a fine pranzo), il latte macchiato e le varie altre possibilita' di scelta (con cacao, in vetro in tazza grande, macchiato ecc)  e hanno pensato giustamente di riproporlo in patria, all'americana, il che' significa standardizzando al massimo il prodotto / servizio per renderlo replicabile un numero illimitato di volte senza sensibili variazioni di gusto e con un buon ritorno economico.

 

Il risultato e' ovviamente diverso dal bar italiano, proprio per esigenza di standardizzazione e per adattamento ai gusti (piu grassi) degli americani.

Ma il motivo principale per cui si va da Starbucks non e' ne' il brand fighetto (fighetto di che poi) ne' la qualita' dei prodotti, quanto il fatto di poter andare ovunque nel mondo e ritrovare la stessa ordinazione cui sei abituato... che poi e' quello che fa la fortuna della maggiorparte delle catene di fast food. 

 

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27 minuti fa, L.O.V.E. ha scritto:

Se offri tu, ci vengo anche io. A fare la fighetta per un giorno.uhuh

 

@Dale_Cooper

Sì! All'estero..ok

Grazie per l'interesse.

A me piace l'effetto novità,cosi come provare i ristoranti multi etnici,e metto sempre in preventivo una spesa maggiore,ma é semplice curiosità di sperimentare nuove cose

 

Sull'invito,sono aperto a qualunque posto tranne dal Giapponese sefz

 

12 minuti fa, SuperT ha scritto:

Ho pagato una media 10 € in un barettino di * dietro Piazza Duomo, tre mesi fa.. Per cui, 1,80 ci sta .ghgh 

Io al duomo presi una coppetta di gelato,pensavo di pagarla 25 euro,invece più o meno costava come qua da me(2,50 o 3 euro)

 

Poi ho scoperto che ci sono gelaterie che ti fanno pagare in base a quanti gusti prendi,che orrore  .brr

 

 

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Altra cosa che mal digerisco è la copertura mediatica. Ieri la notizia dell'apertura era sulla home page di tutti i principali quotidiani nazionali, addirittura il Corriere ha seguito l'"evento" con una diretta live. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che questi giornali ricevano finanziamenti diretti o tramite pubblicità da queste catene, altrimenti tutto ciò è incomprensibile.

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4 minuti fa, nostalgico del trio ha scritto:

A me piace l'effetto novità,cosi come provare i ristoranti multi etnici,e metto sempre in preventivo una spesa maggiore,ma é semplice curiosità di sperimentare nuove cose

 

Sull'invito,sono aperto a qualunque posto tranne dal Giapponese sefz

 

Io al duomo presi una coppetta di gelato,pensavo di pagarla 25 euro,invece più o meno costava come qua da me(2,50 o 3 euro)

 

Poi ho scoperto che ci sono gelaterie che ti fanno pagare in base a quanti gusti prendi,che orrore  .brr

 

 

Ma per provare la novità è un altro discorso secondo me. Ma tu per provare staresti 4 ore sotto la pioggia in attesa dell'apertura per berti un caffè? Lo vai a provare un'altra volta. Questi sono peggio di quelli che passano le notti accampati davanti ad un negozio della Apple per comprare per primi l'ultimo modello di telefonino. Sono lobotomizzati, persone da curare e non scherzo.

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3 minutes ago, Juventino! said:

Altra cosa che mal digerisco è la copertura mediatica. Ieri la notizia dell'apertura era sulla home page di tutti i principali quotidiani nazionali, addirittura il Corriere ha seguito l'"evento" con una diretta live. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che questi giornali ricevano finanziamenti diretti o tramite pubblicità da queste catene, altrimenti tutto ciò è incomprensibile.

Ovvio che sia cosi', esistono agenzie di PR il cui lavoro consiste proprio nello spingere questo tipo di articoli (comunemente detti redazionali, se non sbaglio) presso la stampa piu o meno a pagamento, per esempio abbinandovi un offerta a comprare un tot di spazi publicitari nei mesi successivi.

Poi e' chiaro che in questo caso la notizia comunque si fa leggere come notizia di costume e quindi anche il giornale e' contento di poter riempire mezza colonna.

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10 minuti fa, PR20 ha scritto:

In realta' starbucks e' nato proprio a partire dai bar italiani.

Hanno visto che una delle cose che piaceva di piu agli americani che andavano in vacanza in italia era il bar coi tavolini in piazza, il cappuccino (bevuto pure a fine pranzo), il latte macchiato e le varie altre possibilita' di scelta (con cacao, in vetro in tazza grande, macchiato ecc)  e hanno pensato giustamente di riproporlo in patria, all'americana, il che' significa standardizzando al massimo il prodotto per renderlo replicabile un numero illimitato di volte senza sensibili variazioni di gusto e con un buon ritorno economico.

 

Il risultato e' ovviamente diverso dal bar italiano, proprio per esigenza di standardizzazione e per adattamento ai gusti (piu grassi) degli americani.

Ma il motivo principale per cui si va da star bucks non e' ne' il brand fighetto (fighetto di che poi) ne' la qualita' dei prodotti, quanto il fatto di poter andare ovunque nel mondo e ritrovare la stessa ordinazione cui sei abituato... che poi e' quello che fa la fortuna della maggiorparte delle catene di fast food. 

 

Io ricordo che il primo Starbucks era più un misto di vendita di coffee beans e caffè "speciali", il tutto riprendendo un misto tra la coffeehouse americana e l'esperienza "italiana". Se non erro per i primi 10 anni non avevano proprio l'espresso in listino. Diciamo che l'italianizzazione del listino e parte del layout del coffee shop è nata un pelo più tardi, quando il brand fu venduto ad un manager che aveva il suo coffee shop "italiano", poi rebrandizzato in Starbucks. Che poi fu proprio la fortuna di Starbucks.

 

Sull'ultima parte concordo, quando iniziò a vendere in franchising la standardizzazione del prodotto era un "must". Però diciamo il mio discorso era più "critico" sul chi entra e si aspetta un qualcosa di italiano, o entra con l'idea di ritrovarsi un bar italiano. 

Alla fine la cosa è più visibile e capibile una volta entrati in una situazione simile ma con brand italiano. Avendo l'esempio di Vergnano ho iniziato a capire meglio "Starbucks" sefz 

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29 minutes ago, Juventino! said:

Ma per provare la novità è un altro discorso secondo me. Ma tu per provare staresti 4 ore sotto la pioggia in attesa dell'apertura per berti un caffè? Lo vai a provare un'altra volta. Questi sono peggio di quelli che passano le notti accampati davanti ad un negozio della Apple per comprare per primi l'ultimo modello di telefonino. Sono lobotomizzati, persone da curare e non scherzo.

Guarda io dopo aver visto milanesi esultare alla notizia della prossima apertura di un Subway a Milano ormai non mi stupisco piu di nulla.

 

Non so se mi spiego... Subway in pratica e' lo Starbuks dei bar che fanno panini in Italia, soprattutto a Milano, tipo quello che avevo davanti all'universita' dove potevi scegliere tra una serie di panini appena sfornati (dall'arabo alla ciabatta alla rosetta ecc) , un range di affettati di qualita' (tutti affettati al momento tra l'altro)che andava dal crudo di Parma, al cotto di Praga, Speck della valtellina e varie tipologie di salami, una scelta di formaggi da urlo che va dal Brie al Caprino alla Fontina ecc ecc piu vari contorni (lattuga, pomodoro, sottaceti ecc) e salse.

 

Come al solito gli Americani hanno fiutato l'affare e' hanno creato Subway che per forza di cose ne e' una versione 100 volte inferiore, con pane precotto, un paio di affettati di plastica da cui scegliere, 2 tipi di formaggio simil-sottiletta ecc ecc.

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38 minuti fa, PR20 ha scritto:

Ovvio che sia cosi', esistono agenzie di PR il cui lavoro consiste proprio nello spingere questo tipo di articoli (comunemente detti redazionali, se non sbaglio) presso la stampa piu o meno a pagamento, per esempio abbinandovi un offerta a comprare un tot di spazi publicitari nei mesi successivi.

Poi e' chiaro che in questo caso la notizia comunque si fa leggere come notizia di costume e quindi anche il giornale e' contento di poter riempire mezza colonna.

Sì, mezza colonna ok, ma home page e diretta video è altra cosa.

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21 minuti fa, PR20 ha scritto:

Guarda io dopo aver visto milanesi esultare alla notizia della prossima apertura di un Subway a Milano ormai non mi stupisco piu di nulla.

 

Non so se mi spiego... Subway in pratica e' lo Starbuks dei bar che fanno panini in Italia, soprattutto a Milano, tipo quello che avevo davanti all'universita' dove potevi scegliere tra una serie di panini appena sfornati (dall'arabo alla ciabatta alla rosetta ecc) , un range di affettati di qualita' (tutti affettati al momento tra l'altro)che andava dal crudo di Parma, al cotto di Praga, Speck della valtellina e varie tipologie di salami, una scelta di formaggi da urlo che va dal Brie al Caprino alla Fontina ecc ecc piu vari contorni (lattuga, pomodoro, sottaceti ecc) e salse.

 

Come al solito gli Americani hanno fiutato l'affare e' hanno creato Subway che per forza di cose ne e' una versione 100 volte inferiore, con pane precotto, un paio di affettati di plastica da cui scegliere, 2 tipi di formaggio simil-sottiletta ecc ecc.

Subway mi è toccato andarci lo scorso anno a Praga, non lo conoscevo e l'ho trovato scadente. Poi vabbè in quei giorni ho potuto assaggiare il cotto di Praga preparato in piazza in questo modo:

 

Immagine correlata

 

E' la differenza naturalmente era impietosa. Questo sì che è da provare almeno una volta nella vita.

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43 minuti fa, Juventino! ha scritto:

Ma per provare la novità è un altro discorso secondo me. Ma tu per provare staresti 4 ore sotto la pioggia in attesa dell'apertura per berti un caffè? Lo vai a provare un'altra volta. Questi sono peggio di quelli che passano le notti accampati davanti ad un negozio della Apple per comprare per primi l'ultimo modello di telefonino. Sono lobotomizzati, persone da curare e non scherzo.

Si può dire lo stesso di quelli che alle fiere dei videogiochi si fanno ore ed ore di fila,per provare un gioco in uscita per 10 minuti,oppure quelli come me che si fanno 6-7 ore di macchina per seguire la propria squadra,o le code interminabili per acquistare gli ultimi biglietti  :d

 

Tornando alla tua domanda,in qualunque locale,dal bar,alla pizzeria al taglio etc se notassi un'attesa di anche soli 10 minuti,cambierei locale,figuriamoci 4 ore  .ghgh

 

 

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55 minuti fa, Juventino! ha scritto:

Altra cosa che mal digerisco è la copertura mediatica. Ieri la notizia dell'apertura era sulla home page di tutti i principali quotidiani nazionali, addirittura il Corriere ha seguito l'"evento" con una diretta live. L'unica spiegazione che riesco a darmi è che questi giornali ricevano finanziamenti diretti o tramite pubblicità da queste catene, altrimenti tutto ciò è incomprensibile.

certo, è ovvio. Ci sono figure specifiche corporate che si occupano di comunicazione e rapporti con i media

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4 minuti fa, nostalgico del trio ha scritto:

Si può dire lo stesso di quelli che alle fiere dei videogiochi si fanno ore ed ore di fila,per provare un gioco in uscita per 10 minuti,oppure quelli come me che si fanno 6-7 ore di macchina per seguire la propria squadra,o le code interminabili per acquistare gli ultimi biglietti  :d

 

Tornando alla tua domanda,in qualunque locale,dal bar,alla pizzeria al taglio etc se notassi un'attesa di anche soli 10 minuti,cambierei locale,figuriamoci 4 ore  .ghgh

 

 

No, non è la stessa cosa. Perchè per una partita o un concerto i posti sono limitati e se arrivi dopo non trovi più un biglietto, inoltre non sono eventi che si ripetono (in modo uguale intendo). Lì si tratta di aspettare solo qualche ora, poi il cellulare o il caffè li prendi con comodo. E' più simile al comportamento dei drogati che sentono il bisogno di una dose.

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4 minuti fa, Fimow ha scritto:

certo, è ovvio. Ci sono figure specifiche corporate che si occupano di comunicazione e rapporti con i media

Ma dovrebbero esserci dei limiti. E' patologico che l'ordine di importanza o di copertura delle notizie dipenda dalla pubblicità. L'informazione è un servizio o sbaglio?

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3 minuti fa, Juventino! ha scritto:

No, non è la stessa cosa. Perchè per una partita o un concerto i posti sono limitati e se arrivi dopo non trovi più un biglietto, inoltre non sono eventi che si ripetono (in modo uguale intendo). Lì si tratta di aspettare solo qualche ora, poi il cellulare o il caffè li prendi con comodo. E' più simile al comportamento dei drogati che sentono il bisogno di una dose.

Magari ci sono tante persone che vogliono sentire l'esclusività di andarci prima degli altri,mostrarlo sui social etc cose che io non concepisco,ma che rispetto comunque,immagino che gran parte delle persone in fila saranno studenti senza un * da fare tanto .ghgh

 

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6 minuti fa, nostalgico del trio ha scritto:

Magari ci sono tante persone che vogliono sentire l'esclusività di andarci prima degli altri,mostrarlo sui social etc cose che io non concepisco,ma che rispetto comunque,immagino che gran parte delle persone in fila saranno studenti senza un * da fare tanto .ghgh

 

Appunto, tu li rispetti, io penso siano dei *. La differenza è qui. Per quanto riguarda la coda mi sembra abbastanza eterogenea:

 

Risultati immagini per starbucks coda

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1 ora fa, Juventino! ha scritto:

Ma dovrebbero esserci dei limiti. E' patologico che l'ordine di importanza o di copertura delle notizie dipenda dalla pubblicità. L'informazione è un servizio o sbaglio?

più o meno.

Servizio, inteso come attività economica, è un bene immateriale a cui viene attribuito un prezzo. Quindi in questo senso è un servizio.
Servizio di pubblica utilità aggiunge una connotazione diversa: anche se lo è, è comunque diverso da un servizio pubblico. Perché altrimenti sarebbe un semplice bollettino statale o locale con l'elenco di notizie e soprattutto sarebbe pagato dalle tasse. Al contrario di quello che si pensa, il famoso finanziamento pubblico è rivolto ad alcuni giornali e parliamo in tutto qualcosa come 50 e passa milioni di euro, non ricordo precisamente, complessivi.
Il resto è tutto vendite e servizi paralleli. E fare un giornale costa molto. Resta sempre una forma di deontologia, ma ormai i redazionali o i contenuti sponzorizzati sono normalissimi. Certo, bisognerebbe evidenziare di più il fatto di essere sponsorizzati, nel caso di Starbucks è però un qualcosa di notiziabile.
 

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5 ore fa, nostalgico del trio ha scritto:

A me piace l'effetto novità,cosi come provare i ristoranti multi etnici,e metto sempre in preventivo una spesa maggiore,ma é semplice curiosità di sperimentare nuove cose

 

Sull'invito,sono aperto a qualunque posto tranne dal Giapponese sefz

 

Io al duomo presi una coppetta di gelato,pensavo di pagarla 25 euro,invece più o meno costava come qua da me(2,50 o 3 euro)

 

Poi ho scoperto che ci sono gelaterie che ti fanno pagare in base a quanti gusti prendi,che orrore  .brr

 

 

Qui da me (zona varese milano) TUTTE.

Fino a 10 anni fa i miei avevano una gelateria... il prezzo del cono non dipendeva dal numero di gusti ma appunto dalla grandezza del cono (se il cono lo permetteva mia mamma ti metteva tutti i gusti che volevi). Oggi le cose sono cambiate purtroppo... anche se sul cono piccolo ci stanno 3 gusti te ne mettono 2.. anche se sul cono medio ci stanno piu di 4 gusti, ne mettono al massimo 3

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5 ore fa, L.O.V.E. ha scritto:

Ma non sto parlando dei milanesi. Tra l'altro non credo tu conosca tutti i milanesi, quindi non possiamo poi fare chissà che stima seria.:d

Io parlavo più che altro del target del brand a cui chiaramente vanno aggiunti i turisti. Non si può che parlare in modo generico, senza entrare nello specifico di qualcuno che ci va e poi risparmia su altro. Sarà vero per qualcuno e non per altri.

Parlavo dei milanesi perchè il locale IN ITALIA è solo a milano... quindi saranno loro i principali clienti.

Ovvio... non conosco tutti i milanesi, ne conosco però qualcuno e su quello mi sono fatto un idea.

Del resto quante volte diciamo: ah i tifosi napoletani sono cosi (eppure non li conosciamo tutti).. ah i soliti tifosi interisti  (sono 6 milioni... quanti ne conosciamo di persona, 10?20?)

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43 minuti fa, Maxxo74 ha scritto:

Parlavo dei milanesi perchè il locale IN ITALIA è solo a milano... quindi saranno loro i principali clienti.

Ovvio... non conosco tutti i milanesi, ne conosco però qualcuno e su quello mi sono fatto un idea.

Del resto quante volte diciamo: ah i tifosi napoletani sono cosi (eppure non li conosciamo tutti).. ah i soliti tifosi interisti  (sono 6 milioni... quanti ne conosciamo di persona, 10?20?)

Ma certo...per non parlare dei tifosi milanisti! 😄

Il discorso comunque era più legato al fatto che si ritenesse Milano la città più adatta per questa topologia di locale, al di là poi del  fare di tutta un' erba un fascio. È tutto studiato nei minimi dettagli, giustamente. 

 

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Io da Starbucks ci sono stato solo una volta 7 anni fa a Parigi. Era pieno febbraio e c'era un freddo cane, prendemmo io e mia moglie un cappuccino e poi prendemmo il metro per andare a mangiare sulla torre eifell. Con quel freddo, avere quella bevanda calda take away fu una mezza salvezza 🤣🤣🤣🤣

Per inciso ė stata l'unica volta che in trentasei anni di vita sono stato all'estero e di solito frequento posti molto economici, ė stata una botta di vita 🤣🤣🤣🤣

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