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Tricarico10

VIDEO Juventus, Allegri non si nasconde: "Quest'anno puntiamo alla Champions"

Post in rilievo

10 hours ago, Ultrajuves said:

A Manchester eravamo coi cerotti, e per me anche leggermente inferiori a quel Milan. Sia a livello tecnico che soprattutto di personalità, e si vide ai rigori. 

Non concordo assolutamente, a manchester cè mancato semplicemente un pizzico di fortuna cosa che invece ha avuto il milan (basti pensare alla traversa di conte)... poi vabbè la solita nostra sfortuna cronica in champions ha fatto in modo di avere nedved squalificato.

Per quanto riguarda i rigori, quella stessa squadra 2 anni dopo contro il liverpool fu pietosa nei calci di rigore... shenvenko con noi segnò e con il liverpool sbagliò... come si dice i rigori sono una lotteria.

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6 ore fa, El Pistolero ha scritto:

Non concordo assolutamente, a manchester cè mancato semplicemente un pizzico di fortuna cosa che invece ha avuto il milan (basti pensare alla traversa di conte)... poi vabbè la solita nostra sfortuna cronica in champions ha fatto in modo di avere nedved squalificato.

Per quanto riguarda i rigori, quella stessa squadra 2 anni dopo contro il liverpool fu pietosa nei calci di rigore... shenvenko con noi segnò e con il liverpool sbagliò... come si dice i rigori sono una lotteria.

Anche con noi fu pietosa, tant'è che ne sbaglio' 2 anche con noi.... Solo che noi fummo oltre il pietoso sbagliandone 3 e, se penso a come li sbagliammo, mi viene ancora da piangere.

Trezeguet che non ha mai tirato un rigore piazzato e col piatto, ma sempre botte per lo più centrali, quel giorno tiro' una mozzarella nelle mani di Dida, stessa cosa Zalayeta e Montero.

Dida viene fatto passare come un Dio per aver parato 3 rigori quella sera, ma in realtà furono 3 cioccolatini dei nostri giocatori; li avrebbe parati qualsiasi portiere. I veri miracoli li fece Buffon sui rigori di Seedorf e Kaladze.

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7 ore fa, El Pistolero ha scritto:

Non concordo assolutamente, a manchester cè mancato semplicemente un pizzico di fortuna cosa che invece ha avuto il milan (basti pensare alla traversa di conte)... poi vabbè la solita nostra sfortuna cronica in champions ha fatto in modo di avere nedved squalificato.

Per quanto riguarda i rigori, quella stessa squadra 2 anni dopo contro il liverpool fu pietosa nei calci di rigore... shenvenko con noi segnò e con il liverpool sbagliò... come si dice i rigori sono una lotteria.

Non si chiama sfortuna, ma ingenuità nel farsi ammonire per un fallo inutile a centrocampo. 

E poi, mi parli della traversa di Conte (tra l'altro episodio estemporaneo) ma non del miracolo di Buffon su Inzaghi. 

Come al solito diamo la colpa agli altri invece di guardare i nostri errori. Stiamo diventando i napoletani d'Europa :d

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14 ore fa, Ultrajuves ha scritto:

Se è per questo anche Finnan, Cissé e Milan Baros sono campioni d'Europa.

Non puoi paragonare Pessotto a Roberto Carlos, Birindelli a Cafù, o Conte a Redondo. 

Tant'è vero che ho detto: a Zidane, Del Piero e Inzaghi venivano affiancati tanti gregari. Ora, tralasciando Davids e Deschamps che erano grandi campioni, non mi si può venire a dire che Porrini era un fenomeno, che Torricelli era il miglior terzino d'Europa, etc. 

Erano giocatori di sostanza, corsa e fatica, ma tecnicamente erano quelli che erano. 

Il Real Madrid del '98 magari non aveva Zidane e Del Piero, ma, accanto a Raul - che era un fenomeno - c'era gente tipo Redondo, Roberto Carlos, Hierro, Seedorf, Morientes. Gente che a pallone ci sapeva giocare. 

Invece la Juve di Lippi era composta da giocatori straordinari (Del Piero, Zidane, Inzaghi, etc.) e tanti podisti. Se poi ci metti pure il fatto che in finale arrivavamo con la lingua da fuori, il gioco è fatto.

Si parla sempre di Manchester. D'accordo su Nedved (capitolo che non voglio riaprire perché la penso a modo mio), ma mi vuoi dire che Pirlo - Gattuso - Seedorf - Rui Costa tecnicamente sono meno forti di Zambrotta - Tacchinardi - Davids - Camoranesi? Dai...

La verità è che abbiamo costruito squadre basate sulla corsa e sull'intensità, e quando questa è venuta meno, o sono venuti meno i giocatori, il giocattolo si è rotto e i "gregari" si sono squagliati come neve al sole.

Vai a vedere come tirò il rigore Nesta e come lo tirò Montero. 

O come lo tirò Juanfran e come lo tirò l'ultimo rigorista del Real nel 2016.

E poi ne parliamo. Non basta mettere 3-4 campioni in una squadra di gente che non sa giocare a pallone. Non è come alla Play. Il gioco ne risente e la qualità pure. 

Altrimenti giocare con Lichtsteiner sarebbe uguale a giocare con Cancelo, tanto hai CR7 e Costa davanti...

 


Edit: http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/maggio/21/Lippi_non_cerca_alibi_ga_0_9805218473.shtml 

fai un giro qui, vedrai che ciò che dico fu confermato anche dallo stesso Lippi, all'epoca. 

 

 

Io ti ho citato anche Peruzzi  Montero che nei rispettivi ruoli erano tra i top, al tempo.
E ti ho citato un sacco di giocatori che la Champions l'avevano vinta nel 1996, quindi vuol dire che la Champions del 1996 fu vinta da qualche campione (Vialli, FDel Piero) e una squadra di gregari (Di Livio, Torricelli, Pessotto, Conte)?

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32 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Io ti ho citato anche Peruzzi  Montero che nei rispettivi ruoli erano tra i top, al tempo.
E ti ho citato un sacco di giocatori che la Champions l'avevano vinta nel 1996, quindi vuol dire che la Champions del 1996 fu vinta da qualche campione (Vialli, FDel Piero) e una squadra di gregari (Di Livio, Torricelli, Pessotto, Conte)?

Peruzzi faceva il portiere. 

Montero è sempre stato un ottimo difensore, ma sicuramente non paragonabile ai mostri dell'epoca: Hierro, Stam, Cannavaro, Maldini, etc. 

Iuliano era un buon difensore, nulla di più. 

In ogni caso, il discorso non cambia: la tendenza era quella ad affiancare 3/4 campioni a un mucchio di buoni giocatori. E lo si denota palesemente leggendo le formazioni dell'epoca. Praticamente dietro i tre d'attacco, il nulla. 

Tu mi parli della Juventus del 1996, ma forse dimentichi che, accanto a Del Piero e Vialli, due leader, c'erano calciatori come Vierchowood -lui sì, un campionissimo, altro che Montero -, Paulo Sousa (qualità enorme), Jugovic - grande mezzala di qualità -, o lo stesso Lombardo, che pure era bravino tecnicamente. 

A Manchester fu lo stesso: basta guardare i loro rigoristi. Seedorf, Serginho, Nesta, etc. Noi dal dischetto con Montero e Birindelli. 

È inutile che ci giriamo intorno: in finale si fanno i conti sul serio. E la tecnica conta tantissimo, perché avere padronanza dei propri mezzi dá anche maggiore sicurezza sul campo. 

Ecco perché a noi tremano le gambe in finale. Perché abbiamo imbottito la rosa dei Lichtsteneir di turno, ossia di gente che in Italia si esalta e in Europa si deprime. 

Poi allo juventino medio fa comodo credere alle maledizioni, che ti devo dire.

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7 minuti fa, Ultrajuves ha scritto:

Peruzzi faceva il portiere. 

Montero è sempre stato un ottimo difensore, ma sicuramente non paragonabile ai mostri dell'epoca: Hierro, Stam, Cannavaro, Maldini, etc. 

Iuliano era un buon difensore, nulla di più. 

In ogni caso, il discorso non cambia: la tendenza era quella ad affiancare 3/4 campioni a un mucchio di buoni giocatori. E lo si denota palesemente leggendo le formazioni dell'epoca. Praticamente dietro i tre d'attacco, il nulla. 

Tu mi parli della Juventus del 1996, ma forse dimentichi che, accanto a Del Piero e Vialli, due leader, c'erano calciatori come Vierchowood -lui sì, un campionissimo, altro che Montero -, Paulo Sousa (qualità enorme), Jugovic - grande mezzala di qualità -, o lo stesso Lombardo, che pure era bravino tecnicamente. 

A Manchester fu lo stesso: basta guardare i loro rigoristi. Seedorf, Serginho, Nesta, etc. Noi dal dischetto con Montero e Birindelli. 

È inutile che ci giriamo intorno: in finale si fanno i conti sul serio. E la tecnica conta tantissimo, perché avere padronanza dei propri mezzi dá anche maggiore sicurezza sul campo. 

Ecco perché a noi tremano le gambe in finale. Perché abbiamo imbottito la rosa dei Lichtsteneir di turno, ossia di gente che in Italia si esalta e in Europa si deprime. 

Poi allo juventino medio fa comodo credere alle maledizioni, che ti devo dire.

Hai un concetto di "campione" e di bravo giocatore" assai personale, fammetelo dire.

Peruzzi facevba il portiere, ok. E' la stessa cosa avere in porta Peruzzi o il Van der Sar bianconero?

Jugovic pensi che era tra i migliori della sua epoca? Non scherziamo.

Vierchowod era bravo, ma a fine carriera.

Lombardo? Dai non scherziamo....alla Juve il vero Lombrardo 8che era un giocatore normale anche nelle sue migliori giornate) non lo abbiamo mai visto.

Il Real Madrid 1998 valeva 1/5 di quello attuale, tanto che nell'edizione precedente non partecipò affatto alla Champions e in quella successiva fu eliminato dalla Dinamo Kiev!

E anche a Manchester eravamo noi i favoriti.

Non credo a maledizioni, credo che spesso non approcciamo bene le finali.

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12 ore fa, AndrésdeFonollosa ha scritto:

Abbiamo la squadra più forte del mondo .allah finalmente con riserve che non possono nemmeno esser considerate tali @@ l'unico punto debole è appunto l'allenatore 

Ah ecco .ghgh

Lo stesso che voleva pareggiare a Valencia con tanto di attendismo in difesa, come da te previsto?

Allora siamo a posto.

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2 ore fa, zebra67 ha scritto:

Hai un concetto di "campione" e di bravo giocatore" assai personale, fammetelo dire.

Peruzzi facevba il portiere, ok. E' la stessa cosa avere in porta Peruzzi o il Van der Sar bianconero?

Jugovic pensi che era tra i migliori della sua epoca? Non scherziamo.

Vierchowod era bravo, ma a fine carriera.

Lombardo? Dai non scherziamo....alla Juve il vero Lombrardo 8che era un giocatore normale anche nelle sue migliori giornate) non lo abbiamo mai visto.

Il Real Madrid 1998 valeva 1/5 di quello attuale, tanto che nell'edizione precedente non partecipò affatto alla Champions e in quella successiva fu eliminato dalla Dinamo Kiev!

E anche a Manchester eravamo noi i favoriti.

Non credo a maledizioni, credo che spesso non approcciamo bene le finali.

E dalle. 

Innanzitutto Jugovic non era uno dei migliori giocatori della sua epoca, ma era sicuramente un grande giocatore. 

Ho semplicemente detto che secondo me i problemi della Juventus nelle finali sono stati i seguenti:

a) scarsa qualità complessiva della rosa

Significa che, per molti anni, la rosa era poco profonda per competere in due (in realtà 3) competizioni, considerando che l'obiettivo era sempre e comunque quello di vincere lo scudetto ad ogni costo. Di guisa che, non avendo adeguate riserve, i titolari dovevano fare ordinario e straordinario, arrivando a maggio - giugno con la lingua da fuori. 

In secondo luogo, nella mia idea di calcio, la qualità della rosa si valuta in maniera complessiva, ossia tenendo conto della qualità totale degli interpreti. E, guardando la rosa delle Juventus di Lippi, ci si rende subito conto che, accanto a Zidane, Nedved, Del Piero, etc., v'erano tanti giocatori di sostanza più che di qualità. Che cosa vuol dire giocatore di sostanza? Vuol dire un giocatore che ha grandi capacità di corsa, di resistenza, di atletismo, ma mediocri o normali capacità tecniche e/o di fantasia. E i giocatori in questione erano Deschamps, Davids, Iuliano, Torricelli, Montero, Tacchinardi, Conte, Di Livio, Pessotto, Birindelli. Poi, all'interno della categoria dei "giocatori di sostanza" ve n'erano alcuni definibili come campioni - segnatamente Deschamps e Davids - e tanti, ma tanti altri che campioni non erano: Tacchinardi, Porrini, Torricelli, Iuliano, etc. 

Giocatori di fantasia e tecnica - anche se di livello non eccelso - ve n'erano pochi. Jugovic, per esempio, era uno di questi. Nessuno dice che lo slavo fosse paragonabile a Seedorf o a Nedved. Sto semplicemente dicendo che, assieme a un grande giocatore come Sousa, alzava il tasso tecnico e di idee del centrocampo. 

Partiti lui e il portoghese il centrocampo è stato costruito con due campioni come Deschamps e Davids, ai quali di sovente venivano affiancati calciatori come Conte, Tacchinardi, a volte anche Tudor (ti parlo della seconda Juve di Lippi). Mentre in attacco c'erano fuoriclasse come Zidane e Del Piero e giovani in rampa di lancio come Inzaghi, Vieri, Amoruso, etc.

Questo differenziava la Juve da altre squadre, che sicuramente non avevano i nostri talenti in attacco, ma avevano tanti giocatori bravi dal punto di vista tecnico.

Il Real Madrid, per esempio, non aveva Zidane e Del Piero, ma aveva Raul (campionissimi) e tanti altri giocatori che TECNICAMENTE erano di grande livello: Hierro, Redondo, Roberto Carlos, Seedorf, Morientes, Mijatovic. 

Quindi, la manovra non era affidata solo al singolo, come da noi, ma c'erano diversi giocatori abili nel palleggio e nel far ripartire l'azione. 

Lo stesso dicasi del Milan di Ancelotti che ci batté a Manchester.

La qualità incise? Sì, tantissimo. Perché nelle finali un giocatore può steccare la partita, ma se ce sono tanti altri che possono fare i suoi compiti, per la squadra che li ha è più facile vincere. Esempio palese è la finale di quest'anno, dove Bale entra e fa due gol mentre Ronaldo e Isco non fanno una grandissima partita. 

 

Quando io sento dire: "eh ma all'epoca avevamo Zidane e Del Piero". Certo, ma loro si dovettero sobbarcare tutto il peso della squadra, dato che gli altri non erano in grado di far vincere una finale alla Juventus. Tant'è vero che Zidane, nella finale del Mondiale '98 e nella finale tra Real e Leverkusen, fu parecchio incisivo. Ecco perché in firma ho la frase "Stop al minimalismo tecnico". Proprio perché sono consapevole dell'importanza di avere un 11 di qualità - con giocatori di una certa categoria - piuttosto che avere Ronaldo e Costa e poi avere sugli esterni Lichtsteiner e Asamoah; 

 

b) forma fisica non eccellente :vedi ciò che ho scritto sopra;

 

c) approccio sbagliato alla partita e difficoltà psicologica nella gestione della partita

Queste difficoltà, purtroppo, sono derivate dalla mancanza di padronanza nei proprio mezzi da parte dei giocatori. E il motivo è sempre lo stesso: i grandi giocatori nei big match si esaltano, quelli mediocri se le fanno addosso. La Juventus - puntando principalmente al campionato - ha sempre formato le squadre con tanti giocatori leoni in Italia e conigli in Europa. 

La mancanza di superiorità tecnica ha portato sempre a complessi di inferiorità. 

Perché una cosa è perdere la partita contro l'Amburgo, in cui sfornammo occasioni a raffica (e lì si capì che il problema era quello opposto, ossia la supponenza eccessiva), altra cosa è perdere le finali conto il Real (entrambe) e il Milan, dove avemmo, come si suol dire, la sindrome del braccino, tipica delle squadre che, consapevoli della propria inferiorità all'avversario, non sanno costruire gioco "pulito", ossia mettere gli attaccanti davanti alla porta in maniera non estemporanea.

La traversa di Conte è ben diversa dal miracolo di Buffon su Inzaghi. 

Una cosa sono le occasioni estemporanee (e quindi difficili anche da sfruttare), una cosa sono le occasioni nitide. Tant'è vero che Lippi, dopo Juve - Real, parlò appunto di difficoltà a creare occasioni nitide e in grado di essere sfruttate agevolmente. Sarò impazzito Lippi? Bah. 

 

Io la questione la vedo molto semplice, poi vabbé ognuno ha le sue idee, ma l'approccio sbagliato deriva principalmente dal fatto che il tasso tecnico era inferiore e il tasso di personalità pure. 

 

P.s. il Real fu pure eliminato dalla Dinamo. Ma vedi che in quegli anni vinse altre due Champions: 2000 e 2002. Tanto scarso non era. 

Lo stesso dicasi del Milan. 

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4 minuti fa, Ultrajuves ha scritto:

E dalle. 

Innanzitutto Jugovic non era uno dei migliori giocatori della sua epoca, ma era sicuramente un grande giocatore. 

Ho semplicemente detto che secondo me i problemi della Juventus nelle finali sono stati i seguenti:

a) scarsa qualità complessiva della rosa

Significa che, per molti anni, la rosa era poco profonda per competere in due (in realtà 3) competizioni, considerando che l'obiettivo era sempre e comunque quello di vincere lo scudetto ad ogni costo. Di guisa che, non avendo adeguate riserve, i titolari dovevano fare ordinario e straordinario, arrivando a maggio - giugno con la lingua da fuori. 

In secondo luogo, nella mia idea di calcio, la qualità della rosa si valuta in maniera complessiva, ossia tenendo conto della qualità totale degli interpreti. E, guardando la rosa delle Juventus di Lippi, ci si rende subito conto che, accanto a Zidane, Nedved, Del Piero, etc., v'erano tanti giocatori di sostanza più che di qualità. Che cosa vuol dire giocatore di sostanza? Vuol dire un giocatore che ha grandi capacità di corsa, di resistenza, di atletismo, ma mediocri o normali capacità tecniche e/o di fantasia. E i giocatori in questione erano Deschamps, Davids, Iuliano, Torricelli, Montero, Tacchinardi, Conte, Di Livio, Pessotto, Birindelli. Poi, all'interno della categoria dei "giocatori di sostanza" ve n'erano alcuni definibili come campioni - segnatamente Deschamps e Davids - e tanti, ma tanti altri che campioni non erano: Tacchinardi, Porrini, Torricelli, Iuliano, etc. 

Giocatori di fantasia e tecnica - anche se di livello non eccelso - ve n'erano pochi. Jugovic, per esempio, era uno di questi. Nessuno dice che lo slavo fosse paragonabile a Seedorf o a Nedved. Sto semplicemente dicendo che, assieme a un grande giocatore come Sousa, alzava il tasso tecnico e di idee del centrocampo. 

Partiti lui e il portoghese il centrocampo è stato costruito con due campioni come Deschamps e Davids, ai quali di sovente venivano affiancati calciatori come Conte, Tacchinardi, a volte anche Tudor (ti parlo della seconda Juve di Lippi). Mentre in attacco c'erano fuoriclasse come Zidane e Del Piero e giovani in rampa di lancio come Inzaghi, Vieri, Amoruso, etc.

Questo differenziava la Juve da altre squadre, che sicuramente non avevano i nostri talenti in attacco, ma avevano tanti giocatori bravi dal punto di vista tecnico.

Il Real Madrid, per esempio, non aveva Zidane e Del Piero, ma aveva Raul (campionissimi) e tanti altri giocatori che TECNICAMENTE erano di grande livello: Hierro, Redondo, Roberto Carlos, Seedorf, Morientes, Mijatovic. 

Quindi, la manovra non era affidata solo al singolo, come da noi, ma c'erano diversi giocatori abili nel palleggio e nel far ripartire l'azione. 

Lo stesso dicasi del Milan di Ancelotti che ci batté a Manchester.

La qualità incise? Sì, tantissimo. Perché nelle finali un giocatore può steccare la partita, ma se ce sono tanti altri che possono fare i suoi compiti, per la squadra che li ha è più facile vincere. Esempio palese è la finale di quest'anno, dove Bale entra e fa due gol mentre Ronaldo e Isco non fanno una grandissima partita. 

 

Quando io sento dire: "eh ma all'epoca avevamo Zidane e Del Piero". Certo, ma loro si dovettero sobbarcare tutto il peso della squadra, dato che gli altri non erano in grado di far vincere una finale alla Juventus. Tant'è vero che Zidane, nella finale del Mondiale '98 e nella finale tra Real e Leverkusen, fu parecchio incisivo. Ecco perché in firma ho la frase "Stop al minimalismo tecnico". Proprio perché sono consapevole dell'importanza di avere un 11 di qualità - con giocatori di una certa categoria - piuttosto che avere Ronaldo e Costa e poi avere sugli esterni Lichtsteiner e Asamoah; 

 

b) forma fisica non eccellente :vedi ciò che ho scritto sopra;

 

c) approccio sbagliato alla partita e difficoltà psicologica nella gestione della partita

Queste difficoltà, purtroppo, sono derivate dalla mancanza di padronanza nei proprio mezzi da parte dei giocatori. E il motivo è sempre lo stesso: i grandi giocatori nei big match si esaltano, quelli mediocri se le fanno addosso. La Juventus - puntando principalmente al campionato - ha sempre formato le squadre con tanti giocatori leoni in Italia e conigli in Europa. 

La mancanza di superiorità tecnica ha portato sempre a complessi di inferiorità. 

Perché una cosa è perdere la partita contro l'Amburgo, in cui sfornammo occasioni a raffica (e lì si capì che il problema era quello opposto, ossia la supponenza eccessiva), altra cosa è perdere le finali conto il Real (entrambe) e il Milan, dove avemmo, come si suol dire, la sindrome del braccino, tipica delle squadre che, consapevoli della propria inferiorità all'avversario, non sanno costruire gioco "pulito", ossia mettere gli attaccanti davanti alla porta in maniera non estemporanea.

La traversa di Conte è ben diversa dal miracolo di Buffon su Inzaghi. 

Una cosa sono le occasioni estemporanee (e quindi difficili anche da sfruttare), una cosa sono le occasioni nitide. Tant'è vero che Lippi, dopo Juve - Real, parlò appunto di difficoltà a creare occasioni nitide e in grado di essere sfruttate agevolmente. Sarò impazzito Lippi? Bah. 

 

Io la questione la vedo molto semplice, poi vabbé ognuno ha le sue idee, ma l'approccio sbagliato deriva principalmente dal fatto che il tasso tecnico era inferiore e il tasso di personalità pure. 

Sì, abbiamo idee abbastanza simili ma non proprio coincidenti, comunque il confronto pacato è sempre utile.

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20 ore fa, Felice Cavallotto ha scritto:

il problema è che abbiamo perso finali in cui eravamo strafavoriti e finali in cui eravamo alla pari dell'avversario... le ultime 2 potevano anche starci... il nostro cruccio sono quelle col borussia, col real e col milan...

borussia,milan e real certamente è un cruccio ma può capitare, sei favorito ma ci può stare che perdi da loro

mi sorprende che tu non abbia citato la vera..la più grande disfatta della nostra storia nelle finali di champions ( probabilmente sei troppo giovane e a quei tempi non eri ancora nato ) fu la nostra Corea....fummo sconfitti dall'Amburgo...gol di magatt...freschi campioni del mondo con in più platini e boniek ...mamma mia se ci penso ancora mi viene l'orticaria

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14 ore fa, Montero non fa prigionieri ha scritto:

Non ho capito il tuo messaggio. Cosa mi contesti?

ti contesto che non puoi dire che il risultato del 2015 era la finale e basta

come per dire che ci siamo accontentati di arrivarci!!

spero solo di aver interpretato male

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5 hours ago, Ultrajuves said:

Peruzzi faceva il portiere. 

Montero è sempre stato un ottimo difensore, ma sicuramente non paragonabile ai mostri dell'epoca: Hierro, Stam, Cannavaro, Maldini, etc. 

Iuliano era un buon difensore, nulla di più. 

In ogni caso, il discorso non cambia: la tendenza era quella ad affiancare 3/4 campioni a un mucchio di buoni giocatori. E lo si denota palesemente leggendo le formazioni dell'epoca. Praticamente dietro i tre d'attacco, il nulla. 

Tu mi parli della Juventus del 1996, ma forse dimentichi che, accanto a Del Piero e Vialli, due leader, c'erano calciatori come Vierchowood -lui sì, un campionissimo, altro che Montero -, Paulo Sousa (qualità enorme), Jugovic - grande mezzala di qualità -, o lo stesso Lombardo, che pure era bravino tecnicamente. 

A Manchester fu lo stesso: basta guardare i loro rigoristi. Seedorf, Serginho, Nesta, etc. Noi dal dischetto con Montero e Birindelli. 

È inutile che ci giriamo intorno: in finale si fanno i conti sul serio. E la tecnica conta tantissimo, perché avere padronanza dei propri mezzi dá anche maggiore sicurezza sul campo. 

Ecco perché a noi tremano le gambe in finale. Perché abbiamo imbottito la rosa dei Lichtsteneir di turno, ossia di gente che in Italia si esalta e in Europa si deprime. 

Poi allo juventino medio fa comodo credere alle maledizioni, che ti devo dire.

Tutto giusto, ma come spieghi il paradosso dei rigori di Spagna-Russia agli ultimi mondiali?

Tecnica sopraffina contro scarpari, era il commento di tutti.

La Spagna poi ha un ottimo pedigree ai rigori.

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Prossimo step eliminare la parola 'sogno' dal nostro interviste-vocabolario  e sostituirla con 'obiettivo'.

Non parlo di Allegri ma vari giocatori che si sono espressi così, come Bonucci e Pjanic andando a memoria

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Io ricordo sempre che la champions è un torneo ad eliminazione diretta. Basta una serata storta e addio.

Perciò per quanto possa essere un obiettivo più raggiungibile, rispetto agli anni scorsi, per la nostra squadra... anche la provvidenza dovrà fare la sua parte quando sarà chiamata in causa. Mi ricordo ancora le parole di CR7 alla prima conferenza stampa con noi e in merito alla vittoria della champions... e se è riuscito ad essere così composto e cauto uno che ne ha vinte 5... penso sia giusto che il tifoso juventino non inizi a farsi paranoie e ossessioni già adesso.

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8 hours ago, Ultrajuves said:

Non si chiama sfortuna, ma ingenuità nel farsi ammonire per un fallo inutile a centrocampo. 

E poi, mi parli della traversa di Conte (tra l'altro episodio estemporaneo) ma non del miracolo di Buffon su Inzaghi. 

Come al solito diamo la colpa agli altri invece di guardare i nostri errori. Stiamo diventando i napoletani d'Europa :d

Si ma il fatto di avere tra i pali uno dei migliori portieri della storia che ti fa delle grandi parate non me la puoi definire fortuna, allora è fortuna quando un grande attaccante da solo si inventa un gol?

Quella di saltare la finale per una somma di ammonizioni era una regola idiota e priva di senso che fortunatamente hanno tolto.

Il milan in quella stagione, e nella stessa finale, non ha dimostrato niente di più della juventus, ha avuto semplicemente maggiore fortuna negli episodi della partita di manchester, una partita che fu estremamente equilibrata.

I napoletani dicono che la juve ruba, io non ho mai scritto che il milan ha rubato nel 2003... non capisco che cosa c'entrino i napoletani.

E' un dato di fatto che la juve nelle finali di champions è stata cronicamente sfigata, basti pensare nel 2015... affronti una squadra più forte di te, riesci a pareggiarla e poi dopo aver avuto il predominio della partita per 15 minuti buoni sull'onta dell'entusiasmo ti becchi gol su un contropiede nato da un rigore non fischiato...

 

 

 

 

 

 

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3 ore fa, Tekno ha scritto:

ti contesto che non puoi dire che il risultato del 2015 era la finale e basta

come per dire che ci siamo accontentati di arrivarci!!

spero solo di aver interpretato male

Ma tu pensavi veramente ad inizio anno di dover vincere quella Champions?

A parte il fatto che l'anno prima eravamo stati eliminati ai gironi, ma ti ricordo che quell'anno dopo le prime 3 partite avevamo solo 3 punti (vittoria contro il Malmo in casa, sconfitte contro Atletico e Olympiakos). In casa contro i greci stavamo pure perdendo, poi la rimontammo ma rischiammo pure quella volta di andare a casa. E ci andò bene che il Malmo sconfisse l'Olympiakos alla seconda giornata.

Questo vuol dire che quella era una squadra scarsa? No, ma semplicemente non c'era confidenza con le partite europee. L'ha detto spesso Allegri che quando è arrivato lui ce la facevamo sotto pure con le squadre danesi, lo disse Evra che una squadra come la Juventus non può avere paura del Monaco, solo che servivano risultati, tempo e fortuna. La fortuna fu beccare il Dortmund in crisi e il Monaco ai quarti. Ritornare già in semifinale era visto come un obiettivo raggiunto, figuriamoci la finale. Non scordiamoci l'aria che tirava in quel sorteggio: c'erano le tre grandi del momento e noi, a Madrid esultarono in quel momento. Poi noi abbiamo reagito alla grande, quel primo tempo contro il Real è tra i punti più alti di questo ciclo.

Il primo tempo di Berlino parla chiaro: loro, abituati a quel palcoscenico, hanno giocato tranquillamente, noi ci siamo rinchiusi nella nostra metà campo impauriti. Abbiamo anche rischiato di vincerla nel secondo tempo, ma al fischio finale sono arrivati gli applausi dei tifosi.

 

 

Vogliamo paragonare la reazione alla sconfitta di Berlino con quella di Cardiff?

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