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Deborah J

Rep.: "L’anarchia di Allegri: rompere gli schemi della Juve in attacco. Il suo concetto si traduce nella liberazione dell’istinto quando la palla s’avvicina alla porta"

Post in rilievo

 

 

«A qualcuno magari no, ma a me il disordine di quei tre davanti piace molto», dice Allegri spiegando che la sua Juve gioca con il «quattro-tre e poi vediamo», che è l’aggiornamento del “4-2-fantasia” del Milan di Leonardo, di cui per altro si ha memoria solamente per questa boutade, e soprattutto del “casino organizzato” di Eugenio Fascetti, e qui si risale ai gloriosi Anni 80 a testimonianza che nel calcio nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricicla e i più bravi a mettere in circolo idee originali sono gli allenatori italiani e in particolare, senza offesa, gli italianisti. Allegri, come ogni livornese, ha qualche tratto anarchico. A livello calcistico, il suo concetto di anarchia si traduce nella liberazione dell’istinto quando la palla s’avvicina alla porta, perché non tutte le strade che portano al gol possono essere affrontate con uno schema. Non è mai stato un estimatore del calcio scientifico basato su movimenti meccanici (il calcio di Sarri, di Conte e prima ancora di Sacchi) e di conseguenza non sarà nemmeno un appassionato del Valencia di Marcelino, squadra e allenatore rigidamente schematici che conservano pallide speranze di qualificazione vincolate a una vittoria allo Stadium, dove in otto stagioni hanno vinto solamente Bayern, Real e Manchester: «Se la partita restasse sulla lavagna, la vincerei di sicuro. Mi basterebbe farlo a prescindere dai meriti, come è successo a Mourinho». C’è il forte sospetto che vedremo una partita noiosa: la Juve, cui basta il pareggio per la qualificazione aritmetica, non ha nessun interesse a forzare i tempi e il Valencia sa che se lo facesse, nella condizione di inferiorità in cui versa, s’imbarcherebbe in una missione suicida. Aspetterà, come Mourinho: «Sarà una partita lunga, ma noi abbiamo pazienza». In buona sostanza, al divertimento sarà delegato quasi in esclusiva il disordine creativo dei tre dell’e poi vediamo. «Mi piace», spiega Allegri, «che comincino in un modo e che poi si rovescino le posizioni», anche se in partenza c’è un canovaccio da seguire, e quello cambia di volta in volta: stasera, Dybala farà soprattutto il diez alla sudamericana, alle spalle di Mandzukic e Ronaldo per disarticolare le rigide linee del rigido 4-4-2 valenciano. Poi, però, ognuno potrà, e anzi dovrà, andare più o meno dove gli pare. Le indicazioni di base sono che Mandzukic (che è anche l’unico ad avere compiti specifici in fase di copertura) occupi l’area, che Ronaldo parta da sinistra e poi annusi l’aria e che Dybala tenga uno sguardo aperto sul campo cercando di capire dove sia meglio andare. Cristiano e SuperMario hanno capito in fretta l’andazzo, e in frettissima si sono capiti tra di loro, e non solo si sono adeguati, ma l’hanno indirizzato: adesso la squadra va a loro rimorchio. Dybala ci ha messo, ci sta mettendo di più, perché il suo istinto è più naïf (nei giocatori di livello altissimo, l’istinto diventa invece fiuto) e lui stesso a volte non si fida e lo limita incanalandolo anziché spaziare liberandolo. Imparerà. «Quello che conta», dice Allegri, «è che miglioriamo nella velocità. Più vai veloce, più è facile far gol». E si intende, soprattutto, velocità di pensiero, da cui deriva quella di esecuzione. Forse è anche per questo, per i margini di sviluppo ancora inesplorati dell’e poi vediamo, che Allegri ritiene favorito per la Champions il Barcellona più ancora della Juve o del City. «L’anno scorso dissi Real, che a quest’epoca era in crisi anche peggio di adesso, e ci azzeccai. Ma è perché io penso a come saranno le squadre a marzo, non a come sono adesso». E perché il Barcellona, a livello di e poi vediamo, non lo batte nessuno.

 

Fonte: La Repubblica

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Fino ad ora le partite di Champions non sono state mai una delusione, nemmeno col Manchester, dato che si è fatto un partitone e la sconfitta mi risulta ancora inspiegabile. Spero che non si adagerianno sul pari perché altrimenti veramente si rischia di fare la fine di due settimane fa. Poi con in attacco gente con CR7 e Dybala non esiste giocare col freno a mano tirato. Si scambino i ruoli, facciano confusione, spero piu nella testa degli avversari che nella nostra, basta che si vince e si chiude questo discorso qualificazione. 

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Anche io ritengo che un voluto disordine offensivo sia la cosa migliore, ritengo il calcio uno sport individuale travestito da sport di squadra

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Quando si tratta di non insegnare neanche uno schema, Allegri é il migliore al mondo. I puristi lo definiscono caos organizzato, per me é giocare a *azzo e non mi piace, ma fin quando si vince, seppur con questa rosa non sia difficile, non posso lamentarmi troppo.

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Adesso, Gianluca H ha scritto:

Quando si tratta di non insegnare neanche uno schema, Allegri é il migliore al mondo. I puristi lo definiscono caos organizzato, per me é giocare a *azzo

E poi cè chi gli schemi li ha ma non sa segnare un gol al Chievo

Qui sembra che avere gli schemi sia l'unico modo per vincere altrimenti non devi fare l'allenatore ma lo spazzino

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2 minuti fa, Gianluca H ha scritto:

Quando si tratta di non insegnare neanche uno schema, Allegri é il migliore al mondo. I puristi lo definiscono caos organizzato, per me é giocare a *azzo

Quindi tutti gli allenatori che non usano schemi giocano a *?

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E anche questo topic si trasformò nella solita rappresentazione dei "pompini a vicenda " di tarantiniana memoria fatto dai repressi haters di Allegri. 

 

Perché permette ai calciatori offensivi che sono per definizione i più talentuosi e imprevedibili di esaltare il loro istinto in attacco vuol dire non avere schemi. 

 

Già .sisi

 

 

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magari avere anche qualche schema non sarebbe male...cosicchè quando non funzionano le individualità, puoi entrare in area coi movimenti collaudati...

..d'altronde guardiola ci ha costruito sopra e vinto qualcosina

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1 minuto fa, Verba volant ha scritto:

Quindi tutti gli allenatori che non usano schemi giocano a *?

Per me puoi non affidarti agli schemi e fare affidamento solo ai colpi dei singoli, quando i singoli ce li hai. Quando non puoi fare la differenza con i campioni, la fai con gli schemi e viceversa. Una cosa esclude l'altra. Quando ai campioni di Allegri non riescono le giocate, ecco che siamo inermi e ci mettiamo tutti dietro anche contro chi non se lo sarebbe mai aspettato. Questa é una mia considerazione basata su tutte le stagioni con lui in panchina, senza disconoscerne i risultati

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8 minuti fa, Verba volant ha scritto:

Quindi tutti gli allenatori che non usano schemi giocano a *?

Che poi invocano Zidane come se lui avesse chissà quali schemi..anzi no uno l'aveva.. palla all'arbitro e decidelui 

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4 minuti fa, Gianluca H ha scritto:

Per me puoi non affidarti agli schemi e fare affidamento solo ai colpi dei singoli, quando i singoli ce li hai. Quando non puoi fare la differenza con i campioni, la fai con gli schemi e viceversa. Una cosa esclude l'altra. Quando ai campioni di Allegri non riescono le giocate, ecco che siamo inermi e ci mettiamo tutti dietro anche contro chi non se lo sarebbe mai aspettato. Questa é una mia considerazione basata su tutte le stagioni con lui in panchina, senza disconoscerne i risultati 

E se ti bloccano lo schema non hai nemmeno il piano B, mentre con lo studio delle situazioni in qualche modo puoi comunque svangarla.

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22 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Meglio puntare al primo posto del girone, visto che la presenza delle altre italiane dovrebbe favorirci nel sorteggio degli ottavi 

Purtroppo la partita con lo United ci ha messo i bastoni tra le ruote ed ora dovremo vincere per forza.

Comunque tu cosa ne pensi del tridente Ronaldo, Mandzukic, Dybala?

Solo a me proprio non convince???

Piuttosto tornerei al 4-2-3-1 aggiungendoci Costa o Cuadrado.

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3 minuti fa, davidos ha scritto:

Che poi invocano Zidane come se lui avesse chissà quali schemi..anzi no uno l'aveva.. palla all'arbitro e decidelui 

Oltre a Zidane, ci sono decine di allenatori che non applicano gli schemi.

Del resto più campioni hai meno servono gli schemi.

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5 minuti fa, Gianluca H ha scritto:

Per me puoi non affidarti agli schemi e fare affidamento solo ai colpi dei singoli, quando i singoli ce li hai. Quando non puoi fare la differenza con i campioni, la fai con gli schemi e viceversa. Una cosa esclude l'altra. Quando ai campioni di Allegri non riescono le giocate, ecco che siamo inermi e ci mettiamo tutti dietro anche contro chi non se lo sarebbe mai aspettato. Questa é una mia considerazione basata su tutte le stagioni con lui in panchina, senza disconoscerne i risultati

È anche vero il contrario però, cioè quando ad un allenatore "schematico" gli bloccano gli schemi sai già come andrà a finire la partita. Da questo punto di vista, ad altissimi livelli, preferisco allenatori che sappiano giostrarsi tra le varie difficoltà e saper cambiare a seconda dei momenti della partita piuttosto che quelli che quando trovano un muro ci sbattono contro invece di girarci attorno. 

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Dire che Allegri è il

 numero 1 fra gli allenatori è come dire che un cuoco che uno che sa cucinare gli spaghetti al tartufo di Alba è il numero 1 fra gli chef.

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3 minuti fa, GIANLUCAENZINI ha scritto:

Dire che Allegri è il

 numero 1 fra gli allenatori è come dire che un cuoco che uno che sa cucinare gli spaghetti al tartufo di Alba è il numero 1 fra gli chef.

Mica siamo tutti come contesefz

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Caos organizzato...ci mancava pure questa. Per me è solo mancanza di schemi, che se ci fossero ci aiuterebbero a segnare di più. Non posso lamentarmi dei risultati ma se ho in panchina uno che prende 7,5 milioni all'anno, mi aspetto che curi ogni aspetto in modo meticoloso, anche gli schemi offensivi

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