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Deborah J

CdS: "Il derby per Antonio Megalizzi, reporter e juventino. Per i bianconeri una tragedia privata, ma stasera allo stadio verrà ricordato dalla tifoseria"

Post in rilievo

 Antonio Megalizzi, giornalista di 28 anni, è morto per la pallottola che l’ha colpito martedì sera: era tifoso della Juve e se quella sera il destino lo avesse voluto a Torino, invece che a Strasburgo da giornalista, avrebbe condannato un’iniziativa del genere. «Questa settimana i topi escono a cercare rogne. Granata tornate nelle fogne» è il messaggio per cui ieri sette tifosi della Juventus sono stati identificati, multati e sottoposti a daspo dalla Questura. In tutto ciò alcuni tifosi del Torino hanno risposto un giorno più tardi: «Noi cerchiamo rogne ma voi fatevi vedere, carogne». Ecco, tutto ciò non può essere. Oggi, giorno di Torino-Juventus, Antonio non c’è più, ma tutti sanno come è morto. La voce si sta spargendo, Antonio è presente, sarà presente comunque nei pensieri di chi lo conosceva, di chi ha saputo di lui. I tanti appelli finché sia solo una partita sono figli anche del dolore per la scomparsa di un ragazzo innocente, appassionato di vita e di bianconero. La Juventus vive la tragedia in privato. Lo stadio Grande Torino sarà pieno in ogni ordine di posto (27.000 spettatori con record di presenze) e tra i 1.400 tifosi ospiti c’è chi si è messo in moto per onorare il ricordo di Antonio. Certo i presupposti fanno pensare. Perché la Questura, certa del piano di sicurezza che prevede la solita divisione di zone di accesso per le due tifoserie e un massiccio dispiegamento di agenti, ha parlato così di quegli striscioni: «Incitamento o induzione alla violenza, possono contribuire ad innalzare l’animosità tra le due tifoserie». Ma stavolta no, stavolta deve prevalere il ricordo di una vittima come Antonio, il derby deve essere solo una partita anche e soprattutto per lui. Oltre qualsiasi episodio che possa dividere, perché anche il Torino sa bene cosa sigifichi soffrire. Particolare attenzione per il corteo organizzato dai tifosi bianconeri: partenza da Piazzale Caio Mario e tutti insieme allo stadio. Anche in questo caso le misure di sicurezza sono alte e ben organizzate. La speranza è che il ricordo di Antonio Megalizzi coinvolga tutti. Anche lui era un tifoso. E avrebbe seguito il derby.

 

Fonte: Corriere dello Sport

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Non riesco nemmeno a immaginare che razza di Natale passeranno la famiglia e gli amici di questo ragazzo. A loro vanno le mie condoglianze e il mio affetto. Tragedia senza senso. Spero possa essere ricordato con affetto da entrambe le tifoserie stasera. La Juve potrebbe dedicarli la vittoria, sarebbe il minimo.

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Mi permetto di riportare qui questo suo pensiero riguardo a quello che De Magistris e soci fecero dopo Inter - Juve dello scorso anno:

 

"Napoli. Italia. Unione europea. 2018 d.C.

 

Nella culla dei diritti umani, dello stato sociale, del progresso e della scienza, il Movimento Neoborbonico (!) invia un esposto (!!) alla FIFA (!!!) per chiedere la ripetizione della gara di calcio Inter-Juventus, a causa di un mancato cartellino giallo (!!!!) che avrebbe condizionato la successiva gara del Napoli (!!!!!), persa a Firenze.

 

Ora, per chi non conoscesse il movimento e la sua autorevolezza, parliamo una sorta di Lega Nord meridionalista, protagonista di una marea di false attribuzioni storiche, ancora convinta che l’arretratezza economica del Sud dipenda da uno “scippo” dei Piemontesi e da mille matti che nel tardo ‘800 fecero sparire industrie, oro, ville di O.C., conti off-shore, paradisi fiscali, il Billionaire di Briatore, i jet privati di John Travolta, le pornostar di Dan Bilzerian, la Trump Tower, l’Iphone 11 già in commercio e la Lamborghini Gallardo.

 

Ma la cosa che mi preoccupa davvero è un’altra: può il sindaco di Napoli, una città stupenda, ma che non brilla per efficienza, che nella classifica della qualità della vita 2017 si ritrova al posto 107 su 110, che detiene il primato nazionale di abusivismo edilizio, che primeggia con la più bassa aspettativa di vita italiana, imputare ad una partita di calcio i suoi disastri politici?

Ci si può trovare serenamente a parlare di “furti di stato che vengono perpetrati da 150 anni” dopo una gara di Serie A, nella quale il Napoli neanche giocava? È ancora possibile invocare equità e poi riferirsi al resto d’Italia come “loro”? Quei “loro” che non meno di un anno fa si sono accollati il 77% dei debiti della sua città, in dissesto finanziario. Quei “loro” che inviano a Napoli 10 miliardi di euro di finanziamento da Bruxelles in forma di fondi di coesione (prima città italiana per contributo; la seconda, Bari, ne prende la metà).

 

No, caro De Magistris. No, cari neoborbonici.

I problemi grossi qui li hanno creati “i noi”. Che in 150 anni non si sono mai presi la responsabilità di un proprio fallimento, che fosse politico, sociale o sportivo."

 

Ragazzo davvero in gamba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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22 minuti fa, Tornado blackwhite ha scritto:

Mi permetto di riportare qui questo suo pensiero riguardo a quello che De Magistris e soci fecero dopo Inter - Juve dello scorso anno:

 

"Napoli. Italia. Unione europea. 2018 d.C.

 

Nella culla dei diritti umani, dello stato sociale, del progresso e della scienza, il Movimento Neoborbonico (!) invia un esposto (!!) alla FIFA (!!!) per chiedere la ripetizione della gara di calcio Inter-Juventus, a causa di un mancato cartellino giallo (!!!!) che avrebbe condizionato la successiva gara del Napoli (!!!!!), persa a Firenze.

 

Ora, per chi non conoscesse il movimento e la sua autorevolezza, parliamo una sorta di Lega Nord meridionalista, protagonista di una marea di false attribuzioni storiche, ancora convinta che l’arretratezza economica del Sud dipenda da uno “scippo” dei Piemontesi e da mille matti che nel tardo ‘800 fecero sparire industrie, oro, ville di O.C., conti off-shore, paradisi fiscali, il Billionaire di Briatore, i jet privati di John Travolta, le pornostar di Dan Bilzerian, la Trump Tower, l’Iphone 11 già in commercio e la Lamborghini Gallardo.

 

Ma la cosa che mi preoccupa davvero è un’altra: può il sindaco di Napoli, una città stupenda, ma che non brilla per efficienza, che nella classifica della qualità della vita 2017 si ritrova al posto 107 su 110, che detiene il primato nazionale di abusivismo edilizio, che primeggia con la più bassa aspettativa di vita italiana, imputare ad una partita di calcio i suoi disastri politici?

Ci si può trovare serenamente a parlare di “furti di stato che vengono perpetrati da 150 anni” dopo una gara di Serie A, nella quale il Napoli neanche giocava? È ancora possibile invocare equità e poi riferirsi al resto d’Italia come “loro”? Quei “loro” che non meno di un anno fa si sono accollati il 77% dei debiti della sua città, in dissesto finanziario. Quei “loro” che inviano a Napoli 10 miliardi di euro di finanziamento da Bruxelles in forma di fondi di coesione (prima città italiana per contributo; la seconda, Bari, ne prende la metà).

 

No, caro De Magistris. No, cari neoborbonici.

I problemi grossi qui li hanno creati “i noi”. Che in 150 anni non si sono mai presi la responsabilità di un proprio fallimento, che fosse politico, sociale o sportivo."

 

Ragazzo davvero in gamba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concordo con te... ragazzo davvero in gamba.  

 

La crudeltà di gente che non dà nessun valore alla vita, toglie dal mondo persone come questo ragazzo che non aveva fatto male a nessuno e che aveva una vita d'avanti.

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32 minuti fa, Tornado blackwhite ha scritto:

Mi permetto di riportare qui questo suo pensiero riguardo a quello che De Magistris e soci fecero dopo Inter - Juve dello scorso anno:

 

"Napoli. Italia. Unione europea. 2018 d.C.

 

Nella culla dei diritti umani, dello stato sociale, del progresso e della scienza, il Movimento Neoborbonico (!) invia un esposto (!!) alla FIFA (!!!) per chiedere la ripetizione della gara di calcio Inter-Juventus, a causa di un mancato cartellino giallo (!!!!) che avrebbe condizionato la successiva gara del Napoli (!!!!!), persa a Firenze.

 

Ora, per chi non conoscesse il movimento e la sua autorevolezza, parliamo una sorta di Lega Nord meridionalista, protagonista di una marea di false attribuzioni storiche, ancora convinta che l’arretratezza economica del Sud dipenda da uno “scippo” dei Piemontesi e da mille matti che nel tardo ‘800 fecero sparire industrie, oro, ville di O.C., conti off-shore, paradisi fiscali, il Billionaire di Briatore, i jet privati di John Travolta, le pornostar di Dan Bilzerian, la Trump Tower, l’Iphone 11 già in commercio e la Lamborghini Gallardo.

 

Ma la cosa che mi preoccupa davvero è un’altra: può il sindaco di Napoli, una città stupenda, ma che non brilla per efficienza, che nella classifica della qualità della vita 2017 si ritrova al posto 107 su 110, che detiene il primato nazionale di abusivismo edilizio, che primeggia con la più bassa aspettativa di vita italiana, imputare ad una partita di calcio i suoi disastri politici?

Ci si può trovare serenamente a parlare di “furti di stato che vengono perpetrati da 150 anni” dopo una gara di Serie A, nella quale il Napoli neanche giocava? È ancora possibile invocare equità e poi riferirsi al resto d’Italia come “loro”? Quei “loro” che non meno di un anno fa si sono accollati il 77% dei debiti della sua città, in dissesto finanziario. Quei “loro” che inviano a Napoli 10 miliardi di euro di finanziamento da Bruxelles in forma di fondi di coesione (prima città italiana per contributo; la seconda, Bari, ne prende la metà).

 

No, caro De Magistris. No, cari neoborbonici.

I problemi grossi qui li hanno creati “i noi”. Che in 150 anni non si sono mai presi la responsabilità di un proprio fallimento, che fosse politico, sociale o sportivo."

 

Ragazzo davvero in gamba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pensiero ineccepibile

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Sinceramente queste cose non le capisco. L’ultima cosa che vorrei che accadesse se morissi in un attentato è essere ricordato da una tifoseria o anche essere ricordato come “juventino”. La morte e la vita non hanno bandierine, sono cose serie. Il calcio è un gioco. Sdolcinature e romanticherie da tifosi che un minuto dopo si insultano come se non ci fosse un domani e si dimostrano per quello che sono. Lasciate in pace i morti, tutti i morti.

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La tragedia è dell' Italia intera e oserei dire anche dell' umanità intera visto che nel 2019 ancora dobbiamo assistere a certi eventi, ma qui entriamo in un altro discorso. 

 

Mi aspetto applausi per lui, da Juventus e Torino e chiunque altro. Prima che tifoso era un nostro connazionale. 

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8 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Sinceramente queste cose non le capisco. L’ultima cosa che vorrei che accadesse se morissi in un attentato è essere ricordato da una tifoseria o anche essere ricordato come “juventino”. La morte e la vita non hanno bandierine, sono cose serie. Il calcio è un gioco. Sdolcinature e romanticherie da tifosi che un minuto dopo si insultano come se non ci fosse un domani e si dimostrano per quello che sono. Lasciate in pace i morti, tutti i morti.

 

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Questo giornale vergognoso voleva fare un articolo su Megalizzi, o semplicemente approfittare della tragedia di quel povero ragazzo solo come pretesto per parlare di quanto sia brutta e cattiva la tifoseria juvenina?

Nel primo caso obiettivo fallito, nel secondo chi l'ha scritto peggio dei writers fiorentini di 15 giorni fa e deve solo vergognarsi.

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1 ora fa, Tornado blackwhite ha scritto:

Mi permetto di riportare qui questo suo pensiero riguardo a quello che De Magistris e soci fecero dopo Inter - Juve dello scorso anno:

 

"Napoli. Italia. Unione europea. 2018 d.C.

 

Nella culla dei diritti umani, dello stato sociale, del progresso e della scienza, il Movimento Neoborbonico (!) invia un esposto (!!) alla FIFA (!!!) per chiedere la ripetizione della gara di calcio Inter-Juventus, a causa di un mancato cartellino giallo (!!!!) che avrebbe condizionato la successiva gara del Napoli (!!!!!), persa a Firenze.

 

Ora, per chi non conoscesse il movimento e la sua autorevolezza, parliamo una sorta di Lega Nord meridionalista, protagonista di una marea di false attribuzioni storiche, ancora convinta che l’arretratezza economica del Sud dipenda da uno “scippo” dei Piemontesi e da mille matti che nel tardo ‘800 fecero sparire industrie, oro, ville di O.C., conti off-shore, paradisi fiscali, il Billionaire di Briatore, i jet privati di John Travolta, le pornostar di Dan Bilzerian, la Trump Tower, l’Iphone 11 già in commercio e la Lamborghini Gallardo.

 

Ma la cosa che mi preoccupa davvero è un’altra: può il sindaco di Napoli, una città stupenda, ma che non brilla per efficienza, che nella classifica della qualità della vita 2017 si ritrova al posto 107 su 110, che detiene il primato nazionale di abusivismo edilizio, che primeggia con la più bassa aspettativa di vita italiana, imputare ad una partita di calcio i suoi disastri politici?

Ci si può trovare serenamente a parlare di “furti di stato che vengono perpetrati da 150 anni” dopo una gara di Serie A, nella quale il Napoli neanche giocava? È ancora possibile invocare equità e poi riferirsi al resto d’Italia come “loro”? Quei “loro” che non meno di un anno fa si sono accollati il 77% dei debiti della sua città, in dissesto finanziario. Quei “loro” che inviano a Napoli 10 miliardi di euro di finanziamento da Bruxelles in forma di fondi di coesione (prima città italiana per contributo; la seconda, Bari, ne prende la metà).

 

No, caro De Magistris. No, cari neoborbonici.

I problemi grossi qui li hanno creati “i noi”. Che in 150 anni non si sono mai presi la responsabilità di un proprio fallimento, che fosse politico, sociale o sportivo."

 

Ragazzo davvero in gamba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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11 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Sinceramente queste cose non le capisco. L’ultima cosa che vorrei che accadesse se morissi in un attentato è essere ricordato da una tifoseria o anche essere ricordato come “juventino”. La morte e la vita non hanno bandierine, sono cose serie. Il calcio è un gioco. Sdolcinature e romanticherie da tifosi che un minuto dopo si insultano come se non ci fosse un domani e si dimostrano per quello che sono. Lasciate in pace i morti, tutti i morti.

.quoto

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 PUBLIO OVIDIO NASONE  ( 43 A.C.  - 17 D.C. ) 

 

Cuncta prius temptata , sed inmedicabile cura Ense recidendum est, ne pars sincera trahatur : " TUTTO PRIMA SI DEVE TENTARE MA , POI , QUANDO AL MALE NON VI E' RIMEDIO , SI DEVE ASPORTAR COL FERRO , AFFINCHE' LA PARTE SANA NON RIMANGA INFETTA ! 

 

 

- LEONARDO DA VINCI  ( 1452  -  1519  )   

 

 

Ecco alcuni che non altramente che transito di cibo, e aumentatori di sterco e riempitori di destri chiamarsi debono, perché per loro non altro nel mondo apare, alcuna virtù in opera si mette, perché di loro altro che pieni destri non resta.

 

 

p.s. -  destri = c.essi 

 

 

- ALBERT  EINSTEIN   (  1879  - 1955 ) 

 

 

Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi.

 

 

 

 

Costoro l'avevano da tempo intuito 

 

buona parte del genere umano , più che agli " animali" , deve essere accostata alle " bestie " ...... .uffa

 

e trattasi di distinguo che non riguarda e rimanda solo ed esclusivamente alla " forma " ma bensì 

la  " sostanza " .... al punto tale che anche un insigne fiorentino , tale Dante Alighieri , ebbe a scrivere 

 

" Considerate la vostra semenza:fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza 

 

...... riflessione che per molti contemporanei " acefali " ha la stessa valenza di  " lettera morta " ......   .uffa

 

 

 

 

Ciò premesso, Sentite e Sincere Condoglianze alla Famiglia per l'immane  ed assurda tragedia che li ha

ingiustamente e vigliaccamente colpiti !   

 

.salveStefano

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Anche se fosse stato Interista o milanista cambiava poco, da quello che ho letto su di lui e da quello che aveva scritto sembrava davvero una bella persona. Morire cosi' e' senza senso, lascia basiti

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51 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Sinceramente queste cose non le capisco. L’ultima cosa che vorrei che accadesse se morissi in un attentato è essere ricordato da una tifoseria o anche essere ricordato come “juventino”. La morte e la vita non hanno bandierine, sono cose serie. Il calcio è un gioco. Sdolcinature e romanticherie da tifosi che un minuto dopo si insultano come se non ci fosse un domani e si dimostrano per quello che sono. Lasciate in pace i morti, tutti i morti.

 

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