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Juve★★★

Il razzismo della vergogna di alcuni tifosi del Cagliari

Post in rilievo

7 minutes ago, Blackmore21279 said:

Assolutamente no, se tu rispetti io rispetto ma non venitemi a dire che siamo tutti uguali perché non è così!

Non siamo uguali, ma neanche così diversi.

L'esempio dei cani che hai fatto, non fa altro che accentuare il fatto che alla fine siamo tutti esseri umani.

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10 minuti fa, Blackmore21279 ha scritto:

Assolutamente no, se tu rispetti io rispetto ma non venitemi a dire che siamo tutti uguali perché non è così!

la diversità arricchisce. questo è il  punto. 

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20 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

se uno è italiano, è italiano.

quanto te.

a prescindere dal ceto, dalle generazioni, dalla pelle.

a casa mia sei, senza dubbio, più ospite tu. 

 

adesso stiamo a fare la gara sugli ospiti e altro?

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36 minuti fa, anatradigomma ha scritto:

lo dici ma sbagli. 

è la miccia che fa scattare comportamenti razzisti. perchè non è che uno sia libero di sputare sui neri tutti i giorni.

allo stadio, con la scusa dell'avversario, ognuno viene sdoganato nei suoi istinti.

è l'insulto ad essere razzista: non interessa a nessuno se, chi lo fa, è razzista o meno nella vita di tutti i giorni.

nella vita di tutti i giorni, però, un ragazzino indiano viene picchiato nel centro di roma... perchè indiano.

io penso che quelli che ululano allo stadio abbiano più probabilità di essere i colpevoli rispetto agli altri.

io penso che quelli che sminuiscono, sostenendo che sia solo dialettica da stadio, siano politicamente schierati, oppure ignoranti, oppure complici.

 

Il discorso è interessante, ma forse c'è un’altra chiave di lettura.

Anche io non credo che coloro che insultano allo stadio siano tutti dei “veri” razzisti, vale a dire che insultano i neri anche nella vita di tutti i giorni. Però è anche vero che è molto più probabile reperire “veri” razzisti (e reprimere certe tendenze) indagando certi comportamenti che solo apparentemente sono innocui.

Siamo di fronte a problemi culturali gravissimi e latenti: Kean restituisce l’immagine del ragazzo nero, giovane e ricco, che ce l’ha fatta alla faccia di tanti bianchi condannati invece alla miseria morale e sociale. Kean in quel momento è tante cose: è l’intruso ma anche il privilegiato, è il nemico da abbattere, è un qualcosa che istintivamente, culturalmente da’ fastidio al di là di un conclamato razzismo. È il simbolo di tanti malesseri che affliggono la nostra società, dal campanilismo all’invidia del più bravo, e che trovano sbocco nel colore della pelle, che sdogana ed incanala tutti i profili di intolleranza che si annidano nell’italiano medio, da sempre alla difesa del proprio orticello, fino all’ottusità di fischiare l’unica speranza giovane nel settore offensivo del nostro calcio, il ragazzo che li ha rappresentati (e bene) con la maglia della squadra NAZIONALE.

Per cui, quel manipolo di tifosi cagliaritani sono magari non pericolosi razzisti, ma uno spaccato esemplare della deriva di un certo mondo occidentale e, in primis, del nostro paese.

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1 minuto fa, sardinia bianco nera ha scritto:

Io  non ho visto nulla perchè ero dall'altra parte 

l'ho rivisto solo una volta il replay e a me tanto simulazione non sembrava. 

 

 

 

fine ot

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5 minuti fa, giusardegna ha scritto:

 

HO SCRITTO CHE QUI NON  SI PARLA DI POLITICA

Giuro che ho finito, scusatemi se mi sono dilungato su discorsi politici che col topic non c’entrano nulla ma ho letto delle cosine alle quali non potevo non rispondere e così mi sono lasciato trasportare... Chiedo venia. Stop politica, promesso!

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1 minuto fa, SuperEagle ha scritto:

Il discorso è interessante, ma forse c'è un’altra chiave di lettura.

Anche io non credo che coloro che insultano allo stadio siano tutti dei “veri” razzisti, vale a dire che insultano i neri anche nella vita di tutti i giorni. Però è anche vero che è molto più probabile reperire “veri” razzisti (e reprimere certe tendenze) indagando certi comportamenti che solo apparentemente sono innocui.

Siamo di fronte a problemi culturali gravissimi e latenti: Kean restituisce l’immagine del ragazzo nero, giovane e ricco, che ce l’ha fatta alla faccia di tanti bianchi condannati invece alla miseria morale e sociale. Kean in quel momento è tante cose: è l’intruso ma anche il privilegiato, è il nemico da abbattere, è un qualcosa che istintivamente, culturalmente da’ fastidio al di là di un conclamato razzismo. È il simbolo di tanti malesseri che affliggono la nostra società, dal campanilismo all’invidia del più bravo, e che trovano sbocco nel colore della pelle, che sdogana ed incanala tutti i profili di intolleranza che si annidano nell’italiano medio, da sempre alla difesa del proprio orticello, fino all’ottusità di fischiare l’unica speranza giovane nel settore offensivo del nostro calcio, il ragazzo che li ha rappresentati (e bene) con la maglia della squadra NAZIONALE.

Per cui, quel manipolo di tifosi cagliaritani sono magari non pericolosi razzisti, ma uno spaccato esemplare della deriva di un certo mondo occidentale e, in primis, del nostro paese.

sono d'accordo, su tutto. specie sulla parte evidenziata.

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3 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Il discorso è interessante, ma forse c'è un’altra chiave di lettura.

Anche io non credo che coloro che insultano allo stadio siano tutti dei “veri” razzisti, vale a dire che insultano i neri anche nella vita di tutti i giorni. Però è anche vero che è molto più probabile reperire “veri” razzisti (e reprimere certe tendenze) indagando certi comportamenti che solo apparentemente sono innocui.

Siamo di fronte a problemi culturali gravissimi e latenti: Kean restituisce l’immagine del ragazzo nero, giovane e ricco, che ce l’ha fatta alla faccia di tanti bianchi condannati invece alla miseria morale e sociale. Kean in quel momento è tante cose: è l’intruso ma anche il privilegiato, è il nemico da abbattere, è un qualcosa che istintivamente, culturalmente da’ fastidio al di là di un conclamato razzismo. È il simbolo di tanti malesseri che affliggono la nostra società, dal campanilismo all’invidia del più bravo, e che trovano sbocco nel colore della pelle, che sdogana ed incanala tutti i profili di intolleranza che si annidano nell’italiano medio, da sempre alla difesa del proprio orticello, fino all’ottusità di fischiare l’unica speranza giovane nel settore offensivo del nostro calcio, il ragazzo che li ha rappresentati (e bene) con la maglia della squadra NAZIONALE.

Per cui, quel manipolo di tifosi cagliaritani sono magari non pericolosi razzisti, ma uno spaccato esemplare della deriva di un certo mondo occidentale e, in primis, del nostro paese.

bauman, lepri e ranocchie. 

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4 minuti fa, Blackmore21279 ha scritto:

Sono il primo a sostenerlo infatti, per fortuna che esiste la diversità!

per chiudere, geneticamente sono più simile a un giapponese che non a te. o comunque tutti e tre indistinguibili.

le razze, scientificamente, non esistono.

 

Quoto

All’interno del nostro DNA, se ci paragoniamo agli altri animali, solo una piccola parte è variabile a livello allelico tra i vari individui dell’intera specie. Di questa piccola parte, se consideriamo i tre gruppi di prima (europea, asiatica ed africana) il più grande accumulo di variazioni (tra l’80 ed il 90%) avviene all’interno di ciascun gruppo e solo il 10-15 % varia tra gruppi. Questo 15% costituisce una “etichetta parziale”, non utile per costruire una vera categoria di razza ma interessante per capire (a grandi linee) la provenienza geografica dei DNA moderni. Tendiamo ad accoppiarci con persone della nostra stessa zona e quindi i tipi di alleli per i vari geni ricorreranno più frequentemente nelle zone di origine, siano queste Europa, Asia o Africa. Senza creare però differenze sufficientemente consistenti per etichettare e separare gli individui.

 

siamo diversi per tanti altri motivi.

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Kean non avrebbe mai fatto quell'esultanza se non fosse stato insultato anche prima del gol (e girano anche dei video proprio della curva del cagliari che ulula quando ha la palla Kean, PRIMA del gol) , i giornalisti di Sky -Adani escluso- dovrebbero vergognarsi di aver cercato di difendere un comportamento del genere

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6 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Il discorso è interessante, ma forse c'è un’altra chiave di lettura.

Anche io non credo che coloro che insultano allo stadio siano tutti dei “veri” razzisti, vale a dire che insultano i neri anche nella vita di tutti i giorni. Però è anche vero che è molto più probabile reperire “veri” razzisti (e reprimere certe tendenze) indagando certi comportamenti che solo apparentemente sono innocui.

Siamo di fronte a problemi culturali gravissimi e latenti: Kean  (Koulibaly ) restituisce l’immagine del ragazzo nero, giovane e ricco, che ce l’ha fatta alla faccia di tanti bianchi condannati invece alla miseria morale e sociale. Kean (Koulibaly) in quel momento è tante cose: è l’intruso ma anche il privilegiato, è il nemico da abbattere, è un qualcosa che istintivamente, culturalmente da’ fastidio al di là di un conclamato razzismo. È il simbolo di tanti malesseri che affliggono la nostra società, dal campanilismo all’invidia del più bravo, e che trovano sbocco nel colore della pelle, che sdogana ed incanala tutti i profili di intolleranza che si annidano nell’italiano medio, da sempre alla difesa del proprio orticello, fino all’ottusità di fischiare l’unica speranza giovane nel settore offensivo del nostro calcio, il ragazzo che li ha rappresentati (e bene) con la maglia della squadra NAZIONALE.

Per cui, quel manipolo di tifosi cagliaritani sono magari non pericolosi razzisti, ma uno spaccato esemplare della deriva di un certo mondo occidentale e, in primis, del nostro paese.

Lo stesso motivo per cui si odia la Juventus .....

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4 minuti fa, marco.blue ha scritto:

beh, in tutto ciò che scrivi non bisogna però dimenticare che stiamo parlando di uno sport che aggrega migliaia di tifosi in uno stadio e non siamo come ambientazione alla prima della Scala...quindi  é ovvio che fra migliaia di persone ( come scritto prima) sia purtroppo fisiologico ci siano soggetti che non si comportino in maniera diciamo consona....stiamo parlando sempre di uno sport come il calcio eh, popolare, ma anche seguito de elite. non si può avere tutto..

Non è questo il punto. 

Chi non si comporta in maniera consona è anche chi insulta genericamente. Quindi, se Kean va sotto la curva altrui per rispondere a ululati razzisti è “un santo, un apostolo”, se Mourinho fa il gesto del tre (....che cos’ha di provocatorio un tre?) è un provocatore, se Ronaldo fa gestacci ha fatto bene, perché ha risposto a Simeone.....c’è gran confusione, o tutti o nessuno, non è che l’insulto razzista valga più di altre provocazioni.

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Per altri si sono fermati gli aerei e i satelliti. Fra qualche ora il problema sarà diventato Kean

.doh  Che dire a fatto bene Adani a dire quello che ha detto nel dopo partita.

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Se Blaise si è arrabbiato è perchè "qualcosa" è successo. Come lo scorso anno.

Moise è stato anche troppo signore.

Il problema è un altro, sono i media.

Hanno fatto in fretta a bollare Moise come provocatore.

Bonucci, da buon cerchiobottista, ha detto la sua, sbagliando. Chiellini è il mio capitano.

Adesso leggo anche di critiche per il linguaggio sboccato di Adani, credo si sia comportato nel modo corretto in quanto era realmente incavolato.

Vergognosi i bordocampisti di Sky, stravergognoso il presidente del Cagliari.

 

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47 minuti fa, sardinia bianco nera ha scritto:

Ero in curva Nord, ho goduto come un riccio 😂

Proprio in Nord sei andato 😂

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Giulini che coerenza....

 

l'esultanza di cossu sotto la sud allo juventus stadium 4 anni fa dimenticata??????

 

imbarazzante

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1 minuto fa, dylan88 ha scritto:

Lo stesso motivo per cui si odia la Juventus .....

Esattamente. E anche i suoi tifosi, che non soffrono e ai quali fa comodo vincere facile (tesi comune e diffusa).

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Adesso, SuperEagle ha scritto:

Non è questo il punto. 

Chi non si comporta in maniera consona è anche chi insulta genericamente. Quindi, se Kean va sotto la curva altrui per rispondere a ululati razzisti è “un santo, un apostolo”, se Mourinho fa il gesto del tre (....che cos’ha di provocatorio un tre?) è un provocatore, se Ronaldo fa gestacci ha fatto bene, perché ha risposto a Simeone.....c’è gran confusione, o tutti o nessuno, non è che l’insulto razzista valga più di altre provocazioni.

invece il punto é anche questo! fra migliaia di persone no estirperai mai coloro che "insultano genericamente"o nel caso di specie anche il comportamento di singoli individui . io direi che se ne é parlato anche troppo, da domani non ne parlerà più nessuno ( fino alla prossima puntata, siamo sempre italioti...)

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