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Oleg

Slavi in bianconero

Post in rilievo

Ancora un pò di amarcord, per ricordare i nostri vecchi campioni ed i gregari slavi che ci hanno accompagnato per così tanti anni di vita bianconera. Li contrassegnerò come: Serbia (S) Croazia (C) Slovenia (L) Montenegro (M) Bosnia (B) e Macedonia (D).

 

ANTON VOJAK (C) Nato a Pola e per questo mezzo slavo e mezzo italiano (col nome di Antonio) è stato il primo slavo della nostra storia, a volerlo considerare tale, già nel lontano periodo 1925-1929. Da attaccante realizzò 46 gol in 102 presenze e rappresenta un pezzo della nostra storia più antica avendo vinto lo scudetto '25-'26, prima di finire al Napoli in quello che fu il primo anno della moderna Serie A.

 

LJUBISA BROCIC (S) Fu allenatore della Juventus nel biennio 1957-1959 dopo essersi proposto a mezzo lettera. La Juventus lo ingaggia dagli olandesi del PSV ed al primo colpo Brocic conquista subito lo scudetto, che sarà poi il 10°, quello della prima stella. Il gioco che Brocic esprime è molto semplice, basico e prevede una difesa ferrea con mediana a sostegno, lasciando il gioco offensivo ai rilanci per la coppia d'oro Charles-Sivori. Nel secondo anno, però, la Juve subisce un duro rovescio in Coppa dei Campioni, contro il Wiener (7-0: peggior risultato di sempre per noi) bissato poi dalla sconfitta casalinga col Milan che, unita alle incomprensioni col bizzoso Sivori, costeranno l'incarico al tecnico slavo. Non parlando l'italiano, Brocic si avvalse sempre dell'aiuto del vice Teobaldo Depetrini, che per altro lo sostituì dopo l'esonero nella seconda stagione. Dopo la Juventus allenò ancora PSV Eindhoven, poi Barcellona e Tenerife ma con risultati alterni.

 

MLADEN MLADENOVIC (C) Prima della stagione 1990-1991, durante una tournee estiva americana, la Juventus prova in prestito questo giovane centrocampista della Dinamo Zagabria che giocherà con noi 3 amichevoli. Non verrà acquistato, svolgendo altrove una carriera assai modesta.

 

ZORAN BAN (C) E' stato un giovane attaccante proveniente dal Rijeka Fiume. Una meteora. Viene individuato per la stagione 1993-94 e coglie 6 presenze sotto la gestione Trapattoni per poi andar via in prestito e senza mai far ritorno. Lentissimo, si perse poi tra calcio portoghese di bassa lega, una breve parentesi al Pescara in Serie B e nel calcio belga. Ha chiuso la carriera nel Foggia, in Serie C.

 

ROBERT JARNI (C) Terzino d'assalto di quelli moderni, che danno il meglio di sè in fase offensiva, proveniva dal Torino (che a suo tempo lo aveva acquistato dal Bari) e con noi vinse il primo scudetto dell'era Lippi nel '94-'95, realizzando 15 presenze ed 1 gol prima di esser ceduto agli spagnoli del Betis Siviglia. E' stato allenatore della Nazionale croata U19 ed ora del Northeast Utd, in India.

 

VLADIMIR JUGOVIC (S) Due stagioni  ('95-'97) con 56 presenze ed 8 gol totali. Una mezzala di grande qualità e dotata di un gran tiro. Suo il rigore finale che ci valse la Champions contro l'Ajax ma con noi vinse anche 1 scudetto, 1 Supercoppa Italiana, una Europea e la Coppa Intercontinentale; sostanzialmente tutto. Proseguì poi la sua carriera tra Lazio, Atletico Madrid, Inter, Monaco e gli austriaci dell'Admira Wacker. Il suo contributo, tutto sommato non molto lungo, rimane comunque indelebile nella memoria degli juventini grazie a quel benedetto tiro dagli 11 metri. Attualmente è procuratore sportivo ed opinionista TV in Serbia.

 

ALEN BOKSIC (C) 1 anno: 1996-1997 contrassegnato da 22 presenze e 3 gol ma vincendo 1 scudetto, 1 Intercontinentale ed 1 Supercoppa Europea. Alen era un centravanti di potenza straripante, capace di una progressione impressionante che ne faceva, all'epoca, un autentico uomo mercato mondiale, molto pregiato per via delle sue strabordanti doti atletiche e costosissimo, forse iper-stimato a causa della sua imprecisione sotto porta che in maglia bianconera lo portò a sciupare un numero di gol davvero imbarazzante. Proveniva dalla Lazio, dove aveva già vinto molto ed ivi tornò, terminando infine la carriera in Premier League, nel Middlesborough.

 

ZORAN MIRKOVIC (S) Due anni: 1998-2000, 27 presenze in campionato e 1 gol. Proveniva dall'Atalanta ed era un terzino destro con buone referenze: partì bene sotto l'egida di Marcello Lippi ma si spense dopo il primo anno, terminando nell'oblio della panchina sotto la guida tecnica del nuovo allenatore Carlo Ancelotti, nella seconda stagione. Fu dunque ceduto al Fenerbahce ed attualmente è l'allenatore del Partizan Belgrado.

 

IGOR TUDOR (C) 1998-2005: ben 21 gol in 178 presenze per questo alto e capace centrale croato, abilissimo di testa ma anche capace nel gestire il pallone senza bruciarlo. Con l'avvento dell'era Lippi, che lo coglie dall'Hajduk Spalato, Tudor dà prova di sè prima come baluardo difensivo e poi anche come mediano davanti alla difesa, vincendo 2 scudetti e 2 Supercoppe Italiane. Rimane nella memoria dei tifosi un suo gol al Deportivo La Coruna, nell'ultimo minuto di gioco, grazie al quale la Juventus riuscì a centrare la qualificazione ai quarti di CL. Dopo un'ultima stagione di Serie A nel Siena, soprattutto per via della sua caviglia malandata, sarà costretto a chiudere anticipatamente la sua carriera ma non prima di tornare da bandiera alla Juventus nel 2006-2007, in B, senza giocare mai. Ha poi allenato l'Udinese.

 

DARKO KOVACEVIC (S) 26 reti in 71 presenze durante il biennio 1999-2001, acquistato a peso d'oro dalla Real Sociedad. Nel primo anno fu anche capocannoniere di Coppa Uefa e per uno che non doveva essere titolare fisso, chiuso da Inzaghi e Del Piero, va detto che fece molto bene. Il panzer slavo, possente fisicamente e prolifico sotto il profilo del gol, finì poi alla Lazio nell'ambito dell'operazione Salas e di lì di nuovo in Spagna.

 

IVAN ERGIC (S) 0 presenze per questo giovane centrocampista serbo arrivato dal Perth Glory (Australia) nel 2000 e ripartito senza giocare mai in prima squadra. Si allenò con noi in estate ma poi decidemmo di girarlo al Basilea, ove rimase diversi anni prima di ritirarsi nel Bursaspor, in Turchia.

 

ROBERT KOVAC (C) Anziano mestierante senza infamia e senza lode nella Juventus col ruolo di difensore ed un passato di livello nel Bayern Monaco, nonchè fratello del suo "collega" ed alter ego calcistico Niko, fu acquistato dai bianconeri per il biennio 2005-2007, realizzando 35 presenze ed 1 gol. Rimase anche in B, sia pure tra tanti infortuni e fu poi ceduto al Borussia Dortmund. Attualmente è allenatore in seconda del Bayern Monaco.

 

HASAN SALIHAMIDZIC (B) "Brazzo" giunse da noi in età piuttosto avanzata, dopo tanti anni di Bayern e realizzò 7 gol  (+1 in Coppa Italia) in 61 presenze di campionato tra il 2007 ed il 2011: ben 4 stagioni per lui, insomma e va detto che nonostante l'età matura il bosniaco mise in campo tanta dedizione ed esperienza molto proficue per quella Juventus assai modesta. Si ha di lui, dunque, un buon ricordo e nonostante quella Juventus fosse ancora convalescente dei postumi di Farsopoli. E' attualmente DS del Bayern Monaco.

 

DARIO KNEZEVIC (C) Difensore preso dal Livorno nel 2008-2009, dopo un'asta forsennata coi cugini granata, era gIà semi-infortunato e difatti il suo ginocchio fece subito crack. Per lui si contarono solo 4 presenze senza gol prima di tornare da dove era venuto e poi sparire nel nulla.

 

MILOS KRASIC  (S) 50 presenze e 9 gol in due stagioni (2010-2012) fra campionato (40 presenze ed 8 gol) e coppe (10 ed 1) dopo il suo acquisto dal CSKA Mosca: buona la prima stagione, condita da diversi gol e ficcanti progressioni sull'esterno; desaparecido la seconda, con l'arrivo di Conte. Era un'ala destra velocissima ma, proprio come nei 100 mt lanciati, sapeva andare solo dritto per dritto e per questo fu ben presto neutralizzato, destinandosi alla panchina. Fu ceduto ai turchi del Fenerbahce.

 

SIMON SLUGA (C) Giovane portiere croato, militò nella nostra Primavera nella stagione 2011-2012, giocando in prima squadra solo un'amichevole estiva. Fu dunque ceduto in prestito al Verona e poi di prestito in prestito sino al passaggio definitivo al Rijeka Fiume, in Croazia, nel 2016.

 

STIPE SIMUNAC (C) Centravanti croato prelevato dalle giovanili del Bellinzona, in Svizzera, giocherà con la nostra Primavera solo nella stagione 2011-2012, prima di essere ceduto al Lugano e poi perdersi in piccoli club dei campionati elvetici.

 

MIRKO VUCINIC (M) Talento e discontinuità indiscussi: 24 gol in 78 presenze triennali (2011-2014) per il montenegrino, prima di finire a svernare nel calcio arabo. Proveniva da Lecce e Roma (con la quale aveva vinto 2 Coppe Italia ed 1 Supercoppa Italiana) era dotato di classe finissima e fu forse proprio da noi che diede il meglio di sè, pur con l'irritante discontinuità tipica di tanti talenti slavi, contribuendo al trionfo di ben 3 scudetti e 2 Supercoppe Italiane.

 

HASAN PEPIC (M) Ala mancina montenegrina ma di origine albanese, fu acquistato dalla Dynamo Dresda a gennaio del 2012 per giocare nella nostra Primavera ma fu girato a fine anno al Reutlingen 05, in Germania. Ha proseguito quindi la carriera proprio in Germania ma sempre a livelli bassi.

 

ANDRIJA FILIPOVIC (C) Dopo una stagione nella nostra Primavera, anno 2014-2015, il centravanti croato viene girato prima allo Spezia e poi ceduto in patria, al Rijeka Fiume. Ora gioca nel Nova Gorica.

 

MARKO PJACA (C) Attaccante esterno di velocità e guizzi tecnici immediatamente bruciato da un grave infortunio, poi purtroppo reiterato a Firenze. Davvero molto, molto sfortunato. Tornato alla Juventus nel 2019-2020 per riprendere la condizione, è stato girato in prestito all'Anderlecht nel gennaio della medesima stagione.

 

SANDRO KULENOVIC (C) Attaccante croato prelevato dai polacchi del Legia Varsavia nella stagione 2017-2018 ed inserito nella Primavera solo per un anno, per poi tornare nel Legia, pare a causa della nostalgia della famiglia.

 

LUKA MARKOVIC (S) Giovane centravanti serbo della nostra Primavera, arrivato nella stagione 2018-'19 in prestito dal Crotone ed ivi ritornato quest'anno.

 

MARIO MANDZUKIC (C) Attaccante croato già noto al Wolfsburg, al Bayern Monaco ed all'Atletico Madrid, viene ingaggiato dalla Juventus per 19 milioni di euro e ne diventa subito un pilastro assoluto, anche per via della stima totale elargitagli dall'allenatore Allegri. Mandzukic è un centravanti pesante, noto come boa e finalizzatore ma dal temperamento combattivo, che ne fa un guerriero capace di lottare su ogni pallone. Con Allegri, per altro, il gioco del croato subisce un'evoluzione che lo vede spostarsi anche molto largo a sinistra, quasi da attaccante esterno, riuscendo a fare ottime cose anche in quella nuova posizione. Adorato dai tifosi per la sua straordinaria predisposizione al recupero ed al sacrificio tattico, giocherà con la Juventus dal 2015 al gennaio del 2020 quando, dopo l'arrivo del nuovo tecnico Sarri nella stagione 2019-2020 e avendo perso il posto in squadra anche a causa del suo rifiuto di trasferirsi altrove durante l'estate, sarà costretto alla tribuna e quindi alla cessione presso i qatarioti dell'Al-Duhail. In totale con la Juventus realizzerà 31 gol in 118 presenze, vincendo 4 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane ma perdendo anche una finale di CL contro il Real Madrid, match nel quale segnò anche 1 gol bellissimo.

 

MIRALEM PJANIC (B) ...

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