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Oleg

Europei dell'Est in bianconero

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Ad esclusione degli ex jugoslavi, già indicati in un capitolo specifico, ecco a voi l'elenco dei giocatori ed allenatori provenienti dai paesi dell'Europa dell'Est che hanno vestito la nostra casacca:

 

JENO KAROLY (UNGHERIA) Attaccante in patria ma solo allenatore juventino dal 1923 al 1926. "Nel 1920, terminata la carriera da calciatore, Károly intraprese quella di allenatore professionista, trasferendosi in Italia e guidando per tre stagioni il Savona. Nel 1923, per volere dell'allora presidente Edoardo Agnelli, fu ingaggiato dalla Juventus diventando così il primo tecnico professionista nella storia del club — prima di allora, erano i calciatori stessi ad accordarsi sulla formazione da schierare in campo. Morì il 28 luglio 1926 a causa di un infarto, pochi giorni prima della finale di Lega Nord della Prima Divisione tra Juventus e BolognaKároly sarà considerato il vincitore morale di quel campionato, che i bianconeri conquisteranno, con Jozsef Violak a sostituirlo in veste di giocatore-allenatore, superando prima i succitati felsinei e poi nella finalissima nazionale l'Alba Roma" [Wikipedia].

 

JOZSEF VIOLAK (UNGHERIA) Mediano già abile con lo Spezia, fu poi acquistato dalla Juventus per il quadriennio 1924-'28, ribattezzato all'italiana col nome di Giuseppe Viola. Giocò con la nostra casacca 57 presenze facendo 4 gol, prima di passare all'Inter e poi tornare nella stagione 1929-'30 con 21 presenze ma senza reti. Fu infine ceduto definitivamente all'Atalanta. Con noi vinse 1 scudetto ma soprattutto fu protagonista del doppio ruolo di allenatore-giocatore nel biennio che va dal 1926 al 1928, subito dopo la morte improvvisa dell'allenatore e amico Jeno Karoly. Fu ancora allenatore in Italia fino al 1947. 

 

FERENC HIRZER (UNGHERIA) Attaccante ungherese nel lontano biennio 1925-'27, fu sondato dalla Juventus già due anni prima, durante un'amichevole e poi acquistato dopo una breve parentesi al Maccabi Brno ed all'Altona 93. Attaccante velocissimo, tanto da guadagnarsi il nomignolo di "Gazzella", disputò con la nostra maglia 43 match di campionato, segnando addirittura 50 gol. Le dure leggi dell'epoca, tuttavia, limitavano assai l'utilizzo degli stranieri ed il magiaro fu dunque costretto a lasciarci per approdare all'MTK Hungaria. Vinse 1 scudetto.

 

RIZA LUSHTA (ALBANIA) Albanese di origine kosovara, giocò nella Juventus dal 1940 al 1945 nel ruolo di centravanti, arrivando dal Bari. Cominciò in bianconero come mezzala ma poi divenne attaccante e segnò un totale ufficiale di 46 gol in 85 presenze, più grappoli di reti in Coppa Italia, vincendone una da capocannoniere a cui si aggiunse uno speciale campionato di Alta Italia giocato in luogo del campionato nazionale sospeso per la guerra. Appena terminato il conflitto fu ceduto al Napoli.

 

JAN ARPAS (SLOVACCHIA) Il centrocampista gioca con noi nella stagione 1946-1947 senza grandi risultati (si conteranno però 6 gol in 18 presenze) e vivendo una convivenza odiosa con Vycpalek, con cui pare avesse rapporti disastrosi (del resto lui era slovacco, mentre Vycpalek ceko). Finito presto in panchina, lasciò la Juventus a stagione non ancora conclusa, rilasciando solo un dispaccio dalla sua Bratislava, presso cui era tornato furtivamente. La cosa lasciò presumere in molti che in realtà Arpas fosse addirittura una spia cekoslovacca.

 

JULIUS KOROSTELEV (SLOVACCHIA) Anche lui attivo nella stagione 1946-1947, proveniente sempre dallo Slovan Bratislava, era un'ala sinistra estrosa e dotata tecnicamente, molto capace nel tiro in porta e per questo anche rigorista. Giocò con la Juventus 30 gare con ben 15 gol ma per ragioni poco note non fu confermato, venendo ceduto all'Atalanta. Tornò alla Juventus in seguito, nella stagione 1961-1962, come nostro allenatore ma venne quasi subito "degradato" nel ruolo di vice. Rimase in Italia tutta la vita, morendo a Torino.

 

CESTMIR VYCPALEK (REP. CEKA) Arriva nella Juventus dallo Slavia Praga nel 1946-'47, stagione dei cekoslovacchi, col ruolo di centrocampista mezzala ma con buona visione di gioco. Disputerà con la nostra maglia 27 partite condite da 5 gol, dopodichè passerà al Palermo, in Serie B. Il suo nome rimane però legato alla Juventus soprattutto come allenatore, ruolo che ricoprì negli anni 1970-'71 per le giovanili e poi sino al 1974 come tecnico della prima squadra. Proprio da nostro allenatore vinse 2 scudetti, dopodichè rimarrà nel nostro organigramma come osservatore. Fu zio materno dell'allenatore Zdenek Zeman, autentica nemesi della Juventus "moggiana".

 

MIHALY KINCSES (UNGHERIA) Seconda punta magiara di buona lena, arrivò nel 1947-'48 dall'Atalanta e segnò 5 gol ufficiali su 24 presenze nella qualità di unico straniero di quella squadra. A fine stagione fu poi ceduto al Bari ma rimase in Italia fino al 1955. Con noi non fece grandissime cose.

 

FLISTOS KUSBER (UNGHERIA) Se ne sa poco, se non che fu un centrocampista in prova alla Juventus nell'estate del 1947, disputando un'amichevole in quel di Bardonecchia. Non rimase con noi.

 

GYORGY SAROSI (UNGHERIA) Allenò la Juventus nel biennio 1951-1953 in arrivo dalla Lucchese. Era nato a Trieste e per questo fu "italianizzato" col nome di Giorgio Sarosi ma in realtà era cittadino ungherese, nonchè ottimo ex attaccante del Ferencvaros e con importanti medie realizzative. Vinse subito uno scudetto e si mise in luce come ottimo talent scout, passando poi a Genoa, Roma, Bologna, Brescia e quindi in Svizzera.

 

ZBIGNIEW KAZIMIERZ BONIEK (POLONIA) E' in quel momento, forse, il miglior giocatore dell'Europa dell'Est in attività ed arriva dopo un duello di mercato con la Roma. Viene dal blocco sovietico, dai polacchi del Widzew Lodz e disputerà con noi un magico triennio dal 1982 al 1985 con 81 presenze e 14 gol ufficiali. Boniek era un attaccante atipico, dedito al rientro ed al gioco largo, talvolta centrocampista ma capace di giocate decisive. Si integrò alla perfezione con Platini ed i suoi gol in coppa gli valsero l'appellativo di "Bello di notte" rifilatogli dall'avvocato Agnelli. Uomo intelligente, caustico e polemico, fu infine ceduto proprio alla Roma. Con la Juventus ha vinto praticamente tutto: 1 Coppa dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe, 1 scudetto, 2 Coppe Italia ed 1 Supercoppa Europea. Alcune dichiarazioni posteriori lo hanno reso inviso a molti tifosi bianconeri ma sulle sue qualità calcistiche nessuno potrà mai dubitare. Attualmente è il massimo dirigente del calcio polacco.

 

OLEKSANDR ZAVAROV (UCRAINA) E' un calciatore ucraino di quella che al tempo era ancora l'Urss. E' sostanzialmente accolto come una sorta di Shevchenko ante-litteram, un gran colpo di mercato e giunge dalla Dinamo Kiev del colonnello Lobanovski. E' il primo sovietico ad approdare in Italia e si dice che per ottenere il risultato sia dovuta intervenire la Fiat; tuttavia Zavarov non riesce ad ambientarsi a Torino, esordendo addirittura con un autogol in Coppa Italia. Zavarov è infatti abituato ad un campionato solare, che prevede riposo invernale, mentre in Italia questo non accade e l'attaccante va fisicamente a terra, costringendo l'allenatore a cambiargli spesso ruolo da attaccante ad esterno, da esterno a regista e poi di nuovo attaccante e regista. Alla fine, allergico all'ambiente calcio italiano, Zavarov collezionerà un totale di 60 presenze e soli 7 gol nel biennio 1988-1990, vincendo comunque 1 Coppa Uefa ed 1 Coppa Italia prima di passare ai francesi del Nancy.

 

SERGEJ ALEJNIKOV (BIELORUSSIA) Arriva alla Juventus nella stagione 1989-1990 dalla Dinamo Minsk per far compagnia, si dice, all'altro sovietico Zavarov ma Alejnikov, centrocampista dal passo lento che si dimena con impegno da mezzala, non rende al livello che si sperava e pur essendo un uomo molto intelligente (impara velocemente la lingua e si adatta benissimo alla vita italiana) non trova il feeling con Zavarov. Vincerà con noi 1 Coppa Italia ed 1 Coppa Uefa e realizzerà 3 gol in 30 presenze, prima di passare al Lecce, dove resterà due stagioni e poi in Giappone, al Gamba Osaka. Tornerà alla Juventus nel biennio 2005-2007 come allenatore delle giovanili.

 

LAJOS DETARI (UNGHERIA) Il "Baggio magiaro", profeta in patria e molto meno all'estero, giocò in Italia solo nel Bologna, nell'Ancona e nel Genoa tra il 1990 ed 1994 ma nel 1991 disputò due amichevoli americane con la Juventus, per altro senza impressionare.

 

VIKTOR BOUDIANSKI (UCRAINA) Giovane centrocampista offensivo attivo nella nostra Primavera dal 2001 al 2004, conta anche 2 presenze da aggregato in prima squadra. Passerà in seguito alla Reggina, Avellino, Ascoli, Udinese, Lecce e ancora Udinese, con cui si ritirerà a soli 27 anni dopo aver giocato poche presenze complessive.

 

ILYAS ZEYTULAEV (UZBEKISTAN) E' il primo ed unico calciatore uzbeko mai giunto in Italia. Lo pesca la Juventus e lo inserisce dal 2001 al 2005 nella propria Primavera, aggregandolo di tanto in tanto in prima squadra ma senza mai giocare. Verrà quindi ceduto a Reggina, Crotone, Genoa, Vicenza, Verona, Pescara, Virtus Lanciano e Torino, in una ridda cadetta senza fine e senza alcun successo particolare. Gioca ancora in Italia, tra i dilettanti.

 

PAVEL NEDVED (REP. CEKA)  La "Furia Ceka", centrocampista offensivo di grande prepotenza atletica, forza, grinta indomabile e maestro negli inserimenti al tiro, arrivò dalla Lazio, dove già si era lanciato nell'orbita del calcio che conta vincendo 1 scudetto, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Europea, 2 italiane e 2 Coppe Italia. Fu pagato moltissimo ma ebbe sempre un rendimento elevatissimo rendendosi del resto noto per l'altissima professionalità con cui conduceva la sua vita di atleta. Con la Juventus Pavel giocherà dal 2001 al 2009, segnando 51 gol su 247 presenze e vincendo il pallone d'oro che lo consacrerà campione di caratura mondiale ma anche 3 scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane, perdendo però la finale di CL ai rigori contro il Milan, partita che lui non giocò perchè squalificato. E' attualmente un nostro grande dirigente.

 

ADRIAN MUTU (ROMANIA) Arriva alla Juventus dopo un contenzioso legale molto aspro col Chelsea. Mutu, infatti, giunto in Italia con l'Inter, aveva già fatto grandi cose col Verona e col Parma, venendo acquistato a peso d'oro dal Chelsea. Nei blues, tuttavia, Adrian Mutu entra in un giro torbido, diventa cocainomane ed è costretto a disintossicarsi, subendo il licenziamento dal club londinese. E' a questo punto che la Juventus di Moggi si inserisce pretendendo di acquistarlo a costo 0 proprio in quanto "licenziato" dal Chelsea e dopo un prestito formale al Livorno, dove sconterà la doverosa squalifica per doping. Giocherà con noi solo la stagione 2005-2006, muovendosi discretamente e segnando 7 gol in 33 presenze ma il contenzioso legale si protrarrà anche dopo, nonostante Mutu fosse ormai stato ceduto alla Fiorentina e di lì, dopo anni, al Cesena e all'Ajaccio, sino al ritorno in patria, dove ha chiuso la carriera.

 

VALERIJ EMILOV BOJINOV (BULGARIA) Arriva in prestito nella Juventus del 2006-2007, in Serie B, dalla Fiorentina e gioca un totale di 18 gare con 5 gol. L'attaccante è bravo, tecnicamente dotato ma anche ben piazzato, nonostante la statura non elevatissima e già tanto bene ha fatto nel Lecce e tra i viola ma un grave infortunio purtroppo lo frena nel momento migliore. La Juventus non lo riscatterà ed il bulgaro tornerà a Firenze e di lì immediatamente ceduto tra Parma, Sporting Lisbona ed una serie di club della cadetteria italiana. E' infine tornato in patria, giocando nel Levski Sofia.

 

ZDENEK GRYGERA (REP. CEKA) E' la Juventus del dopo-Farsopoli, una squadra ancora convalescente e poco dotata. Il club sceglie Grygera dall'Ajax, dove aveva fatto molto bene come terzino sinistro ma per esigenze tattiche lo dirotta ben presto a destra, posizione non proprio ideale che il ceko svolge con abnegazione ma senza particolari luci. Rimarrà in bianconero per le stagioni 2007-2011, realizzando 3 gol in 87 presenze, prima di esser ceduto al Fulham.

 

MARIO KIREV (BULGARIA) Giovane e prestante portierino bulgaro, viene prelevato già nel 2009 e svolge con la Juventus la preparazione estiva ma arriva nella Primavera bianconera solo nel 2010-2011 alternandosi però come terzo portiere della prima squadra assieme all'italiano Marco Costantino, pur senza mai giocare. Rimarrà solo una stagione per poi finire in Romania, al Pool Timisoara, quindi allo Slavia Sofia, poi a Cipro ed in Albania.

 

LAURENTIU BRANESCU (ROMANIA) Detto "Young Gulliver" per via della sua altezza, il portiere viene preso nella nostra Primavera nel biennio 2011-2013 dal piccolo club romeno del Ramnicu Valcea dopo un'asta vinta col Manchester Utd. Tuttavia Branescu non convince e dopo diversi prestiti tra Serie B e calcio cipriota, viene ceduto altrove. Attualmente gioca in Lituania.

 

VYKINTAS SLIVKA (LITUANIA) Giovane centrocampista lituano attivo nella nostra Primavera per il biennio 2012-2014, fu poi ceduto al Modena, quindi al Den Bosch, in Olanda e dunque all'Ascoli. Attualmente gioca in Scozia, nell'Hibernian di Edimburgo.

 

ATILA VARGA (SLOVACCHIA) Giovane difensore slovacco attivo nella nostra Primavera nel triennio 2012-2015, prima di esser ceduto alla Sampdoria e di qui in Serie B e C, dove attualmente milita col Siena. Conta 1 amichevole estiva con la nostra prima squadra, nel 2014.

 

JAKUB HROMADA (SLOVACCHIA) Centrocampista attivo nella nostra Primavera dal 2012 e sino a gennaio del 2015 per poi essere girato alla Sampdoria, quindi alla Pro Vercelli e di lì tornare in patria, tra Viktoria Plzen e Slavia Praga.

 

ELVIS KABASHI (ALBANIA) Giovane centrocampista offensivo, preferibilmente esterno mancino e con doppia nazionalità, albanese ed italiana, viene acquistato dall'Empoli già nel 2012 ma è inserito nella nostra Primavera per la stagione 2013-2014, per poi essere ceduto in prestito prima al Pescara, poi al Den Bosch, in Olanda e quindi nelle serie minori italiane. Giocò in prima squadra solo un'amichevole estiva ed ha poi militato nella Dinamo Bucarest. Attualmente gioca nel Renate, in Serie C.

 

ENTONJO ELEZAJ (ALBANIA) Giovane portiere albanese presente nella Primavera juventina del 2013-2014 e poi girato in prestito alla Pro Vercelli, quindi ai maltesi dello Sliema Wanderers, al Perugia ed infine al Catanzaro. Ha acquisito anche la cittadinanza italiana.

 

VLADUT NICOLAE MARIN (ROMANIA) Difensore romeno arrivato dalle giovanili del Manchester City (che lo aveva pescato dal Ramnicu Valcea, stesso club di Laurentiu Branescu) ed attivo nella nostra Primavera per la stagione 2013-2014, Vlad Marin viene però ceduto in prestito alle giovanili della Roma già a gennaio della stagione in corso. Tornerà alla Juventus per essere quindi girato in piccoli club minori, tra cui Messina, Rimini, i belgi del Dender EH ed infine Cuneo.

 

ROMAN MACEK (REP. CEKA) Giovane mediano scelto per le giovanili direttamente da Pavel Nedved per le stagioni 2013-2017 ma senza mai esordire in prima squadra, è stato quindi ceduto in prestito prima al Bari e poi alla Cremonese per poi essere scambiato definitivamente con il terzino del Lugano Edoardo Masciangelo, schierato nella nostra U23.

 

NICOLAS PENNER (REP. CEKA) Baby centrocampista centrale attualmente in forza nella nostra Primavera.

 

RAZVAN SAVA (ROMANIA) Preso dalla Pro Sesto a soli 16 anni, questo baby portiere ha fatto parte dell'U17 della Juventus e della propria Nazionale ma in estate del '19 è passato nella Primavera, precorrendo i tempi della propria carriera. Auguri per il futuro.

 

ZSOMBOR SENKO (UNGHERIA) Altro baby portiere, stavolta ungherese, attivo nella nostra U17. Auguri anche a lui.

 

RADU MATEI DRAGUSIN (ROMANIA) Giovane difensore centrale rumeno attivo nelle giovanili bianconere sin dal 2018 e dalla stagione 2019-2020 salito nella Primavera.

  

WOJCIECH TOMASZ SZCZESNY (POLONIA) ...


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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