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Leevancleef

L'Atalanta Mozzanica non c'è più, la società chiude i battenti

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DAL SITO DEL CLUB:

 

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E’ purtroppo arrivato davvero il momento dei saluti. Il Mozzanica non parteciperà al prossimo campionato di serie A. Finisce una stupenda avventura durata quasi vent’anni, nel quale una squadra di calcio femminile di un piccolo paese della bassa bergamasca, nata dal CSI è arrivata a sfiorare la vetta dell’Olimpo del pallone in rosa. Tramontata ormai anche la possibilità di un ricorso in extremis, la società è da oggi ufficialmente sciolta. Nelle parole della presidentessa Ilaria Sarsilli c’è tutta l’amarezza del momento, ma la consapevolezza di aver tentato ogni strada possibile:

 

“E’ nato tutto quasi per caso. Eravamo un gruppo di amiche che voleva solo giocare a calcio. Qualcuno ha creduto in quel gruppo e in quel qualcuno c’è stato un presidente che ha sognato subito in grande. Ne è passata di acqua sotto i ponti, abbiamo affrontato tante difficoltà e spesso abbiamo fatto delle scelte ragionando solo con il cuore. Ora siamo costretti a prendere la strada più dura. Finisce la nostra favola, finisce senza un lieto fine. Il mondo professionistico è una dimensione che non puoi affrontare se non hai un progetto solido e duraturo da poter coltivare. Abbiamo creduto nell’Atalanta Bergamasca Calcio, ma purtroppo non siamo diventati una loro priorità. Non giudico la loro decisione, la rispetto, probabilmente è frutto di meditate scelte imprenditoriali. Continuare da soli sarebbe stato da incoscienti e avrebbe voluto dire mancare di rispetto alle nostre ragazze. Spero di essere capita e non giudicata solo per quello che “si sente dire”. Potete solo immaginare cosa significhi per me chiudere un capitolo della mia vita che ancora mi teneva legata a papà. Ringrazio di cuore ogni persona che per poco o per tanto ha fatto parte di noi, ogni singola giocatrice, allenatore, membro dello staff, collaboratore, tifoso. Sarete sempre parte della nostra grande famiglia. Ai miei più stretti  collaboratori va il GRAZIE più grande, per avermi accompagnato in questa avventura e per avermi sempre sostenuto. Senza di voi non ce l’avrei fatta!”

 

Mi permetto di aggiungere un personalissimo pensiero, poiché chi vi scrive è la stessa mano che negli ultimi sei campionati ha raccontato le partite, gli allenamenti, le trasferte, i ritiri precampionato e ogni altro appuntamento della nostra società. Ma soprattutto vi ho comunicato le storie calcistiche e non di ogni protagonista di questa fantastica ASD Mozzanica. Voglio ringraziare anch’io tutte le persone che ho conosciuto qui a Mozzanica che hanno contribuito a farmi innamorare di questo sport, ma più di ogni altra persona Luigi e Ilaria che vollero che ne facessi parte. Auguro ad ogni appassionato che la torcia accesa sul calcio femminile grazie ai mondiali non si spenga e che ogni prossima stagione sia sempre più bella e avvincente di quella precedente. 

adsmozzanica.eu

 

Assurdo, grande dispiacere, davvero! Un plauso per questi 20 anni in cui, partendo da un sogno, una piccola società (che tanto piccola non è stata) ha onorato la storia del calcio femminile.

È un peccato che una club così vivo come l'Atalanta, proprio nell'anno della qualificazione in Champions, non si prenda cura del frutto di tanta passione.

 

 

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Non parlo da appassionato del football in salsa femminile, ma tifo affinchè come movimento preda piede, quindi questa notizia non può che fare dispiacere.

Non sapevo avessero addirittura 20 anni di vita, ma immagino che per il calcio femminile italiano si tratti di un'enormità. Peccato davvero.

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veramente strano che l'Atalanta non se ne sia fatta carico, considerata la visibilita' che sta aumentando e le finanze della dea che sono ottime. Possibile che il Mozzanica abbia molti debiti forse

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Mi dispiace per Mozzanica, ma l'Atalanta avrà pure il diritto di decidere dove e quanto investire...

Peccato per la scomparsa di un patrimonio del calcio femminile, ma non c'è nessuno da demonizzare. Il periodo di transizione che si sta attraversando sarà pieno di scenari del genere

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dispiace ma questo è il rovescio della medaglia se si vuole che il calcio femminile cresca... la passione e pochi solti purtroppo non possono più bastare.

poi l'Atalanta fà le sue scelte e se non vuole investire nel femminile affari loro......

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Quindi 2 delle 12 squadre di A aventi diritto chiudono.

Mi dite come si fa a parlare di professionismo con questa situazione economica?

Diciamo le cose come stanno, il movimento cresce solo perché alcune società del maschile hanno deciso di mettere dei soldi li, ma in realtà di strutturale non c'è nulla.

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3 ore fa, PDBE ha scritto:

Quindi 2 delle 12 squadre di A aventi diritto chiudono.

Mi dite come si fa a parlare di professionismo con questa situazione economica?

Diciamo le cose come stanno, il movimento cresce solo perché alcune società del maschile hanno deciso di mettere dei soldi li, ma in realtà di strutturale non c'è nulla.

ma  l'eventuale  passaggio  al  professionismo  ,   o  diciamo  più  realisticamente  un   eventuale   sostanziale  mutamento/innalzamento   delle  condizioni  di  gestione  economica  dei  club ,  era  nei  programmi  che  avrebbe  portato/porterebbe    un   purtroppo   inevitabile   arretramento  ( e/o  possibile  scomparsa)   di  alcune  realtà  di  vecchio  stampo  "dilettantistico" ( o  almeno  cosi  si   supponeva  ) ...  la  cosa  "strana"  e/o  più  preoccupante  mi  pare  invece  sia  dover  notare   che  alcune  società  professionistiche  maschili  stiano  subito  facendo   "marcia  indietro"  già  dopo  pochissimo  tempo  dal  loro  ingresso  nel  femminile  ( vedi  appunto  Chievo  e  Atalanta ,  e  in  una  certa  misura  anche  Milan ) ,  questo  personalmente   non  lo  trovo  un  segnale  molto  positivo  e  incoraggiante ...

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12 ore fa, Paolo Bosco ha scritto:

ma  l'eventuale  passaggio  al  professionismo  ,   o  diciamo  più  realisticamente  un   eventuale   sostanziale  mutamento/innalzamento   delle  condizioni  di  gestione  economica  dei  club ,  era  nei  programmi  che  avrebbe  portato/porterebbe    un   purtroppo   inevitabile   arretramento  ( e/o  possibile  scomparsa)   di  alcune  realtà  di  vecchio  stampo  "dilettantistico" ( o  almeno  cosi  si   supponeva  ) ...  la  cosa  "strana"  e/o  più  preoccupante  mi  pare  invece  sia  dover  notare   che  alcune  società  professionistiche  maschili  stiano  subito  facendo   "marcia  indietro"  già  dopo  pochissimo  tempo  dal  loro  ingresso  nel  femminile  ( vedi  appunto  Chievo  e  Atalanta ,  e  in  una  certa  misura  anche  Milan ) ,  questo  personalmente   non  lo  trovo  un  segnale  molto  positivo  e  incoraggiante ...

Io non lo trovo strano sinceramente.

Devono mettere soldi a fondo perduto in un'attività che non ha nessun ritorno mediatico, economico e di visibilità.

Il Chievo ha 10 mln di buco e la GDF in sede tutti i giorni.

Il Milan sta contando il centesimo anche sui dipendenti della sede.

L'Atalanta è in una fase delicatissima della sua storia, perché fare la CL e sistemare lo stadio se sei una società simile devi stare in campana che fare il passo più lungo della gamba rischi di farti malissimo.

Non possono permettersi di fare altra beneficienza, purtroppo, il che smaschera drammaticamente il fatto che il sistema non è assolutamente autosostenibile, cosa che è alla base del professionismo, purtroppo è un dato di fatto.

 

 

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