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Deborah J

CorSera: "Ci pensa Buffon a frenare l’Inter. Di Ronaldo il pareggio, da Gigi la vittoria". GdS: "La rapidità di CR7 e l’istinto di SuperGigi. Uno segna, l’altro para"

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Juve-Inter è una festa e si entra solo se si è vestiti in un certo modo. Dress code: maglia bianconera col 7. Il culto della personalità in Cina è una cosa seria e il rapporto dei tifosi con Cristiano Ronaldo è da manuale di sociologia. Non è calcio, è quasi religione: siamo vicini all’idolatria. Camminare fuori dallo stadio di Nanchino prima della partita è un’esperienza. Su dieci tifosi, otto sono della Juve. Sugli otto della Juve, sette hanno la maglia col numero magico. L’insieme fa impressione: a tratti, sembra di essere davanti a una scuola, con i ragazzi in divisa d’ordinanza (e la maglia con la riga rosa, discussa, qui va alla grande). Cristiano e la velocità I suoni della partita sono una conseguenza. L’esultanza al gol su punizione è il meno, colpisce molto di più la reazione dei tifosi nelle azioni più banali di CR7. Se lui tocca palla, urlano estasiati. Se qualcuno tocca lui, urlano infastiditi. Se lo speaker lo nomina, urlano e basta. Il calcio europeo in Cina è un mondo mitizzato e quindi ha un senso che Juventus-Inter sia stata decisa dalle due icone della partita: Cristiano Ronaldo e Gigi Buffon. L’impatto sulla partita del 7 e del 77 – numerologia… - però è stato diverso. Ronaldo ha giocato una partita alla Ronaldo. Normale nel primo tempo, anche con qualche errore banale, decisivo nel secondo, con quella impressionante capacità di piegare gli eventi al suo volere. Sarri, che in queste due settimane lo ha messo apertamente su un altro piano rispetto ai compagni, gli ha girato altri complimenti: «Cristiano ha fatto la solita partita di ottimo livello. La sensazione è che possiamo migliorare molto nelle giocate offensive in velocità, una cosa che penso lo esalterebbe ancora di più». Probabile. Cristiano invece negli stessi minuti ha ringraziatoitifosi per il tifo, perché l’uomo gradisce i complimenti e da queste parti ha clamorosi interessi commerciali. Gigi e i rigori Con Buffon è tutto diverso. Verso Gigi apparentemente c’è affetto, non idolatria. Simpatia, non riverenza. Sarri contro l’Inter lo ha fatto giocare nel secondo tempo e lui più che altro ha guardato: parate complesse, nessuna. In compenso, ai rigori ha fatto la differenza parando su Ranocchia, Longo e Borja Valero. «Gigi ha fatto tre parate e mezzo su sei, perché aveva quasi preso anche il quinto – dice Sarri riferendosi al tiro di Barella —. Ma questa è la forza di questo giocatore stupendo e di questo ragazzo stupendo. Buffon è un combattente nato». Un giornalista cinese a quel punto ha provato a fare il colpo di Stato con la domanda sul possibile ruolo da titolare – da queste parti, ovviamente, non avrebbero dubbi…– ma MS ha chiuso la porta: «La scelta è stata chiara dall’inizio. Il nostro portiere in carica è Szczesny, chiaramente Buffon sarà tenuto in forte considerazione e penso che farà sicuramente le sue partite». E parerà i suoi rigori, quando capita.

Il Corriere della Sera

 


 

Una cosa è certa: con il primo derby «cinese» d’Italia un record sarà difficilmente battuto, quello della temperatura. Complicato, quasi impossibile, giocare al calcio a 35 gradi e sopra i 40 percepiti, anche di sera. In casa Suning, nell’Olympic sport center del Jiangsu e sotto gli occhi del presidente nerazzurro Steven Zhang, la Juve la spunta comunque ai rigori, con il colpo finale del nuovo arrivato Demiral, quasi spinto sul dischetto dai compagni e pronto a cogliere il frutto delle precedenti prodezze di Buffon, entrato nella seconda metà di gara e capace di bloccare uno dopo l’altro Ranocchia, il baby Longo e Borja Valero. Non che cambi molto nelle graduatorie bianconere: Gigi è un «combattente nato», commenta Sarri nel dopopartita, «ma la scelta è chiara fin dall’inizio, il portiere in carica è Szczesny». Finisce dunque 5 a 4, ma di Sarriball e di Conteball fino ad oggi non se n’è visto molto: ancora troppo lavoro da fare, sperabilmente in condizioni meno estreme, per tirare un primo bilancio. Meglio comunque l’Inter nel primo tempo, più decisa e determinata soprattutto con il neo acquisto Sensi e con la novità di un Perisic schierato addirittura come punta, dopo la quasi bocciatura sancita nei giorni scorsi da Conte. Il gol è arrivato dopo appena dieci minuti per l’autorete di De Ligt, in campo per quarantacinque minuti in coppia con Bonucci. Sfortunato il giovane olandese a girare nella porta di Szczesny l’angolo battuto da Sensi e spizzato da Gagliardini nell’area piccola. L’ex lanciere si conferma in ogni caso quasi insuperabile nell’uno contro uno, mostrandosi un cliente che sarà difficile da scavalcare per tutti gli attaccanti. Un po’ meglio nel secondo tempo la Juventus, che non ci sta a perdere contro gli arcirivali di sempre e prova ad alzare il ritmo. Il pareggio viene da un calcio di punizione del «solito» Cristiano Ronaldo, vera stella di queste tournée asiatiche e acclamato ad ogni gesto: ogni volta che tocca la palla lo accompagna un boato di volume superiore, e lui non si tira indietro. L’Asia è uno dei tanti mercati dove CR7 va per la maggiore, comprensibile quindi il suo impegno anche se poi è la deviazione di Skriniar a battere Padelli e a riportare la partita sull’1-1. Davanti ai microfoni alla fine Conte ostenta ottimismo: «Ci sono stati dei miglioramenti rispetto alla partita di Singapore (quella persa con c’è tanto da fare». Sarri invece fa una sorta di mea culpa: «Abbiamo giocato una partita simile a quella col Tottenham (persa 3-2 nel recupero dopo il colpo di classe di Kane), primo tempo sotto ritmo, poi meglio nel secondo, con più coraggio siamo riusciti a riprendere in mano la gara. Dobbiamo migliorare nella capacità di an darearecuperare più palloni avanti, la squadra si deve abituareadifendere chi ha in faccia e non alle spalle. Si sta chiedendo di cambiare modo di pensareenon è facile farlo in tempi brevi. Poi in questo caso era tutto più difficile tra caldo e terreno di gioco, inoltre ho fatto un errore io facendo fare un allenamento al mattino a una temperatura mostruosa. Forse lo abbiamo pagato». Prossime tappe: l’Inter con il Paris Saint Germain sabato a Macao. La Juve domani contro una rappresentativa K-League a Seul. Poi si inizierà a fare sul serio.

 

Il Corriere della Sera

 

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"Camminare fuori dallo stadio di Nanchino prima della partita è un’esperienza. Su dieci tifosi, otto sono della Juve. Sugli otto della Juve, sette hanno la maglia col numero magico."

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Non giocava in casa la Merdeka e non avevano conquistato la Cina con furore? uumDal corriere della sera, pare di si.(In casa Suning, nell’Olympic sport center del Jiangsu e sotto gli occhi del presidente Merdekano Steven Zhang)

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1 minuto fa, bianconero75 ha scritto:

Ma le maglie che vanno alla grande sono le originali o sono "cinesate" ? .ghgh

Mi sono fatto la stessa domanda, probabile che le vende il loro stesso presidente Merdekano(venditore di lavatrici).sito web, e-commerce..

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1 minuto fa, Carl66 ha scritto:

Si infatti. Se uno legge il titolo e non ha visto la partita, sembra che le merdeke ci abbiano dominato....

Uno dovrebbe leggere il titolo poi l'articolo per trarre conclusioni, vabbeh sarò io strano sefz

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33 minuti fa, BeppeFurino ha scritto:

"Camminare fuori dallo stadio di Nanchino prima della partita è un’esperienza. Su dieci tifosi, otto sono della Juve. Sugli otto della Juve, sette hanno la maglia col numero magico."

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Non giocava in casa la Merdeka e non avevano conquistato la Cina con furore? uumDal corriere della sera, pare di si.(In casa Suning, nell’Olympic sport center del Jiangsu e sotto gli occhi del presidente Merdekano Steven Zhang)

Proprio il passaggio che volevo citare anch'io. 

Da un lato mostra l'inconsistenza nerazzurra in casa propria, dall'altro il grande lavoro che sta facendo la Juve e l'importanza del marketing anche nello sport, così come l'importanza di avere certi tipi di giocatori non solo in ambito tecnico ma anche di immagine. 

E' il nuovo calcio globalizzato, piaccia o no.

Altra nota interessante: "e la maglia con la riga rosa, discussa, qui va alla grande

 

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3 minuti fa, sol invictus ha scritto:

L'importante che i ruoli in porta siano ben definiti.

Da questo lato prevedo comunque fastidi, mugugni e menaggi di belino... .uhm

speriamo di no....intanto i giornalai ci provano subito. 

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1 ora fa, Carl66 ha scritto:

Cioè le fogne hanno segnato su autogol, e fatto un tiro in porta in 90 minuti, e quindi Buffon avrebbe "frenato" l'Inter

Mah...

Ha parato i rigori decisivi...vedi un po' tu...

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5 minuti fa, yore ha scritto:

speriamo di no....intanto i giornalai ci provano subito. 

Infatti. È soprattutto quel lato che mi preoccupa. Spargeranno zizzania a piene mani...bah

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