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Giannij Stinson

Nasce la branch di Juventus a Hong Kong

Post in rilievo

Guardare avanti e guidare il cambiamento significa anche rivolgere lo sguardo a realtà più lontane e rafforzare la propria presenza nel mondo. Questo è uno dei principi che ispira l’attività internazionale di Juventus e che si concretizza con l’apertura di una branch a Hong Kong.

La presenza bianconera in APAC non è nuova come testimoniano i tre Global Partner (Konami, Ganten e Linglong) e i due Regional Partner (China Merchants Bank e Costa Cruises) presenti sul territorio, così come le 10 Juventus Academy inaugurate (sei in Cina, una in Giappone, Vietnam, Australia e Nuova Zelanda), senza dimenticare il tour della squadra di un mese fa. 

Ora però il cambio di prospettiva è evidente: la società infatti, stabilendo una propria base operativa ad Hong Kong, esprime la forte volontà di essere più a stretto contatto con 171 milioni di fan potential e di porre le basi per una pianificazione di attività a lungo termine e dalle fondamenta strutturate. La possibilità di conoscere in modo più approfondito la cultura e i mercati orientali, cinesi in particolare, e allo stesso tempo l'opportunità di avvicinare gli appassionati alla storia, ai valori e all’unicità di Juventus, permetterà al club di incrementare la propria fan base e di potenziare la riconoscibilità del brand.

La branch di Hong Kong diverrà così un punto di riferimento per comprendere più chiaramente le necessità, le passioni, le aspirazioni dei fans bianconeri in APAC, ma anche uno strumento per conoscere meglio le aziende e i brand che investono in sport e comunicazione, avere un rapporto più ravvicinato con i media tradizionali e social locali e, non ultimo, con gli enti governativi interessati nello sviluppo del calcio. Inoltre, la vicinanza ai Partner consentirà a Juventus di offrire loro un servizio migliore, attraverso attivazioni innovative che impreziosiranno i rapporti di collaborazione.

La branch di Hong Kong, che avrà sede nella parte centrale dell’area metropolitana, in uno dei più rinomati business district del mondo, farà capo a Federico Palomba, Managing Director of the Hong Kong branch, che riporterà al Chief Revenue Officer Giorgio Ricci. Insieme a Federico Palomba lavorerà un team composto da talent locali con differenti esperienze e competenze: fra loro ci saranno professionisti di Business Development, Partnership Activation, Digital Marketing, Merchandising ed e-commerce.

 

Juventus.com

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L'espansione a livello globale DEVE essere il mantra da seguire. Siamo rimasti indietro a realtà come la Premier, ma urge recuperare terreno. 

Avanti così. 

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2 minuti fa, Manhattan ha scritto:

Io so che Branch significa fare colazione magnando come un maiale rimanendo ingolfati come se si avesse pranzato

 

O qualcosa di simile

A parte che quello a cui ti riferisci è il “brunch”, comunque sono d accordo. Sta mania di inglesizzare i termini per fare figo ha un po rotto i maroni. Scrivere tipo “filiale” faceva contadinotti... 🤦🏻‍♂️

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"Ehi Federico...ma tu che lavoro fai??"

"Beh...in parole povere sono il Managing Director of the Hong Kong branch, che riporta al Chief Revenue Officer Giorgio Ricci."

 

"Era mejo se te chiedevo ch'hai magnato a pranzo...'mmoriammazzato!"

 

:d

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Hanno scelto il momento peggiore.

HK potrebbe non essere più la stessa nel futuro prossimo e diventare Cina a tutti gli effetti.

Speriamo non sia così, per Hong Kong prima di tutto, e per la Juve.

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8 minuti fa, Chiellozzo ha scritto:

certo che riuscire a fare polemica anche in questa notizia è davvero apprezzabile uhuh

Tutto molto positivo ma resta una questione di fondo. Se vai in un mercato estero per diffondere il tuo brand, una sorta di "centro studi-marketing" è sicuramente molto importante. Ma, e questo è sempre secondo me la nota dolente per noi, se non "ti agganci" a qualche grosso investitore, un protagonista di quei mercati, potrai avere uno shop center, un village come si dice oggi, tra i più fantasmagorici ma poi resta lì come un diamante in una vetrina di un'oreficeria. Servirebbe soprattutto un partner "industriale che farebbe da diffusore del brand oltre che essere un investitore nella società. Andrea Agnelli deve capire che l'unico modo per crescere è trasformare l'azionariato, con l'ingresso di soci importanti magari x aree geografiche. Altrimenti dovremmo accontentarci dei decimali ogni anno in più sulle magliette. Comunque spero che il branch di HONG KONG serva a questo.

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Mi era venuto il sospetto soffrissimo di bulimia calcistica ... altro che dieta all'italiana. sefz

 

p.s. correttore 

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1 ora fa, pablito77! ha scritto:

A parte che quello a cui ti riferisci è il “brunch”, comunque sono d accordo. Sta mania di inglesizzare i termini per fare figo ha un po rotto i maroni. Scrivere tipo “filiale” faceva contadinotti... 🤦🏻‍♂️

il problema e' che l italiano e' sempre piu inglesizzato ma gli italiani di parlare in modo decente l inglese

non ne vogliono proprio sapere.

spagnoli e francesi che parlano l inglese ancora peggio di noi chiamano anche i termini piu "moderni" e tecnologici con nomi della loro lingua (tipo "ordenador" o "ordinateur" per dire... computer)

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6 minuti fa, LuisDelSol ha scritto:

il problema e' che l italiano e' sempre piu inglesizzato ma gli italiani di parlare in modo decente l inglese

non ne vogliono proprio sapere.

spagnoli e francesi che parlano l inglese ancora peggio di noi chiamano anche i termini piu "moderni" e tecnologici con nomi della loro lingua (tipo "ordenador" o "ordinateur" per dire... computer)

Concordo. Io lavoro molto a contatto con persone straniere e mio malgrado mi sono imparato l inglese da autodidatta e in vent anni d esperienza lo padroneggio abbastanza bene, ma sento e soprattutto leggo certe minchiate a volte! 

 

Peró devo dire che questa corsa al termine inglese cui stiamo assistendo è in certi casi al limite del sopportabile. 

 

Il rigore è il penalty, il fuorigioco l offside, il calcio d angolo il corner e mi sto trattenendo al linguaggio specifico del calcio. Pensa in ogni ambito quante parole inquinano la nostra madrelingua. 

 

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Adesso, pablito77! ha scritto:

Concordo. Io lavoro molto a contatto con persone straniere e mio malgrado mi sono imparato l inglese da autodidatta e in vent anni d esperienza lo padroneggio abbastanza bene, ma sento e soprattutto leggo certe minchiate a volte! 

 

Peró devo dire che questa corsa al termine inglese cui stiamo assistendo è in certi casi al limite del sopportabile. 

 

Il rigore è il penalty, il fuorigioco l offside, il calcio d angolo il corner e mi sto trattenendo al linguaggio specifico del calcio. Pensa in ogni ambito quante parole inquinano la nostra madrelingua. 

 

se hai figli piccoli/adolescenti avrai notato che il linguaggio dei videogiochi di oggi e' strapieno di parole inglesi italianizzate,

tipo killare (uccidere), camperare (tipo icardi che non si schioda dall area di rigore), spoilerare, e via dicendo......

difficile prevedere  come sara' l italiano quando saranno grandi 

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Adesso, LuisDelSol ha scritto:

se hai figli piccoli/adolescenti avrai notato che il linguaggio dei videogiochi di oggi e' strapieno di parole inglesi italianizzate,

tipo killare (uccidere), camperare (tipo icardi che non si schioda dall area di rigore), spoilerare, e via dicendo......

difficile prevedere  come sara' l italiano quando saranno grandi 

È vero. Addirittura le ragazzine scrivono “Ti lovvo” ai ragazzi. 

 

Va bene Louis of the Sun, o per renderlo un po’ più mistico/cristiano giocando con le parole Sun Louis, passa una bella serata, possibilmente fai del petting anziché dello zapping! 😂😂😂

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