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Del Platini

Clima cambiato, sempre più caldo al nord Italia negli ultimi 30 anni

Post in rilievo

.giornale Posto un articolo interessante di un bloggher-ricercatore-ingegnere ( "Mittdolcino " ) proprio riguardante il problema del riscaldamento del pianeta Terra.( a parte quella del mainstream , sentirete un'altra campana ,... ) 

Quoto

 

Tutti i pianeti del sistema solare stanno subendo il riscaldamento globale: qualcuno di voi ha forse posteggiato il SUV su Saturno?

Ovvero, il rischio bufala della lotta alla CO2: approfittano di un macro-trend cosmico per imporre consumi obbligati?

 

download-1.jpg

 << Chi scrive non ha mai creduto al riscaldamento globale causato dalla CO2. Anzi, la CO2 sono più propenso a considerarla più come un effetto secondario,

per altro benefico visto che incrementa la crescita dei vegetali, solo a lasciare loro lo spazio disponibile.  >> 

In pratica NON nego il riscaldamento globale ma piuttosto sono assai scettico sul fatto che sia la CO2 a causarlo.

Inoltre non mi convince la differenza di effetti del global warming  più in certe aree terrestre che in altre.

Resto per altro sbalordito dalla corrispondenza netta tra scomparsa temporanea di scie chimiche in certi periodi dell’anno & subitaneo cambio del meteo, verso la pioggia.

 

FireShot-Capture-2601-Explosions-may-hav

Solleticato da alcuni amici d’oltreoceano, ho analizzato in modo diverso il-problema.

Vi annuncio che ho rilevato aspetti a dir poco inquietanti sul global warming.

Ossia, nessuno ve lo dice – ma è dimostrato dai più grandi enti di ricerca mondiali

 il global warming sta avvenendo non solo sulla Terra ma anche su Marte, Saturno, Giove, Nettuno e Plutone.

 Ossia tutti i pianeti del sistema solare stanno andando verso un riscaldamento globale.

 

Dunque, visto che qualcuno ci sta dicendo che il riscaldamento globale è antropogenico,

ossia è causato dall’uomo,

o qui qualcuno mente – ovvero tutti i pianeti del sistema solare sono abitati dalla razza umana ,... !! 

o siamo vittima di una --  Manipolazione --  senza precedenti,

la più grande della storia umana da 2000 anni a questa parte (LINK) (LINK)(LINK)

FireShot-Capture-2595-Mars-also-undergoi

Sappiamo infatti che

gli umani sulla terra stanno spendendo cifre senza precedenti per combattere il global warming.

E questo potrebbe anche essere un bene.

Il problema è che NON si sta combattendo il global warming ma la CO2 in atmosfera,

due cose non necessariamente coincidenti, anzi.

A vedere i dati di temperatura degli altri pianeti – che stanno subendo anche loro detto global warming – qualcosa non torna (LINK, LINK)

FireShot-Capture-2598-Scientists-Look-to

L’assurdo è poi che, nel caso dell’auto elettrica,

 è facilmente dimostrabile produca più CO2 di un’auto ad esempio diesel di ultima generazione; 

grazie ai media gli interessati al progetto siano addirittura riusciti fino ad ora a tenere in piedi una balla così colossale, ossia che

l’auto elettrica fa bene all’ambiente !!! !!! 

 No signori, detta auto elettrica non fa bene all’ambiente , vedasi smaltimento batterie,

 ( anche l’Autorità di Singapore che l’auto elettrica emette per altro tanta CO2 come un’auto tipo Porsche o Ferrari)

e quasi certamente non c’entra nulla con  la riduzione di CO2,

fatto che sembra ogni giorno più certo certo (…).

 

Che magari lo scopo non sia approfittare di un trend diciamo cosmico per imporre a tutti di cambiare l’auto, con quella elettrica??  Ah, a saperlo…

In pratica l’anidride carbonica non sembra debba essere necessariamente “la responsabile” del riscaldamento della terra.

 Anche perchè se altri pianeti stanno subendo lo stesso percorso di global warming, o qualcuno senza dircelo sta usando dei SUV su Marte o su Giove o più probabilmente l’effetto global warming nell’intero sistema solare è qualcosa di molto più grande, molto più imponente, un effetto che qualcuno certamente conosce – ed infatti sta cercando di farci qualche soldo sopra –

ma che non è stato spiegato al 99,9999% della popolazione terrestre (LINK)(LINK)

FireShot-Capture-2603-Climate-myths_-Mar

 

Attenzione,

fino a qui ho solo guardato ai FATTI  ed ai DATI  pubblici,

nulla di inventato, nessuna supposizione,

tutto ricavato da quella splendida scoperta che è Internet (usata bene dà accesso a sapienza immensa; se usata male ...

da invece la stura al conformismo più becero, che travalica in propaganda interessata ed in sistemi di riduzione di controllo degli utenti, …).

 

FireShot-Capture-2609-Aerosols-are-causi

A scanso di equivoci faccio notare la notizia di qualche giorno fa

dove veniva illustrato come il mare in profondità, nell’Atlantico, nella zona dove proviene la corrente del golfo,

si sta scaldando in modo mai visto,

un global warming anche questo ma sott’acqua:

anche questo fenomeno depone per considerare una bufala il global warming da CO2,  a meno che circolino sommergibili diesel in zona (… ... !!!! ).

Infatti se si scalda l’acqua in profondità significa che la crosta terrestre si sta scaldando,

ossia il calore in eccesso rispetto alla norma proviene dall’interno della Terra.

 

The-Blob-2-NOAA.jpgvedasi LINK

Tradotto: tale “strano” fenomeno terrestre sembra vieppiù giustificare la natura planetaria del fenomeno global warming (ossia la CO2 non c’entra nulla, …), avendo sperimentato per altro un effetto simile – sebbene con grado diverso – su tutti i pianeti del sistema solare.


FireShot-Capture-1548-Ultraviolet-Flux-D

( parte 2a. , ..............  ...................................................... ...................................................... .............................................................. ....... )

Ora, ricordandomi di essere ingegnere

proverò a fare qualche ipotesi scolastica sulle possibili ragioni di tale enorme fenomeno interplanetario.

Diciamo che il riscaldamento di pianeti che ruotano attorno ad una stella si scaldano se la stella scalda di più.

Ossia se la stella si “accende” i pianeti che gli ruotano attorno si scaldano.

Verificando questa ipotesi mi sono però accorto che la nostra stella, il Sole, è ad un Grand Minimum, ossia ad un livello di emissione di energia basso

 rispetto alla media.

Dunque, non sembra spiegabile l’effetto “stella accesa” per giustificare il riscaldamento globale terrestre e degli altri pianeti,

a maggior ragione se lontanissimi dal sole come Nettuno e Plutone.

FireShot-Capture-2604-https___iopscience

L’unico effetto che può avere una influenza contemporanea su tutti i pianeti è l’effetto planeto-magnetico,

ossia interazioni riguardanti l’interno dei pianeti,

che in forza anche delle enormi pressioni tendono idealmente ad essere enormemente più caldi della superficie.

Questo è certamente il caso della Terra: dunque l’effetto nel caso geo-magnetico può essere alla base del riscaldamento dell’acqua dell’atlantico,

zona corrente del Golfo.

FireShot-Capture-2596-Sun-Blamed-for-War

Ma come mai tutti i pianeti nel caso sarebbero influenzati contemporaneamente da tale effetto “magnetico” che causa global warming  interstellare ?

Prima di tutto,

è risaputo che le interazioni interstellari comportano modifiche del magnetismo dei pianeti:

se io avvicino o allontano un pianeta il magnetismo si modifica, ben sapendo gli effetti attrattivi di due pianeti in relazione alla propria distanza & della propria massa (Legge di Gravitazione Universale). 

In linea meramente teorica anche un avvicinamento relativo dei pianeti l’uno con l’altro – ripeto, in teoria – scatenerebbe effetti geomagnetici,

anche con innalzamento delle temperatura, ossia nel caso a causa di riscaldamento “dal centro” del pianeta (…)

FireShot-Capture-2608-Unseen-planetary-m

Non voglio commentare la possibilità, che la “conventional wisdom” o bellamente tace/trascura o considera complottista (…) della possibile entrata nel  sistema solare di un nuovo pianeta in orbita quasi perpendicolare rispetto al piano dei pianeti solari oggi conosciuti come causa di effetti geomagnetici determinati da una massa addizionale in avvicinamento

(Teoria non completamente balzana visto che è stata anche rivelata dalle tavole sumeriche, le stesse tavole che hanno anticipato praticamente tutte le scoperte astrofisiche umane degli scorsi 100 anni – forse bisognerebbe soffermarsi un attimo a pensare quale sia la ragione per cui interi governi siano pronti a sborsare enormi quantità di denari per scandagliare il passato, … -).(LINK)

FireShot-Capture-2607-Mysterious-Planet-

In realtà questa ultima ipotesi,

sebbene totalmente sconosciuta al pubblico mainstream (evidentemente nessuno ve lo ha mai detto),

sembra trovare conferma in studi scientifici riconosciuti;

infatti recentemente i ricercatori Kat Volk and Renu Malhotra della Arizona University hanno dimostrato che la anomalie nella struttura della  ::: - Kuiper Belt - , 

ovvero lo spazio oltre l’orbita di Nettuno

che ospita piccoli pianeti ed asteroidi, dimostra la presenza di un pianeta ad oggi sconosciuto con una massa tra la Terra e Marte

sufficiente ad avere effetti certamente sulla Kuiper Belt ma possibilmente sull’intero sistema solare.

Sapete dove sta il problema? (LINK) Che quest’ultima interpretazione del fenomeno planetario di cui sopra, che potrebbe anche essere alla base di effetti geomagnetici comportanti ad es. anche un aumento della temperatura superficiale di ogni pianeta del sistema solare (con buona pace della “diabolica” CO2)

non è quella di una pazza che scrive sulla rivista dell’università dell’Arizona,

ma è una teoria validata e dunque pubblicata sul prestigiosissimo Astronomical Journal,

con il plauso della Ricerca Mondiale in materia… (LINK)

FireShot-Capture-2606-UA-Scientists-and-

Certo, quando ho ricavato quanto sopra mi sono venuti i brividi:

non è che le notizie che regolarmente compaiono sui media di riccastri in giro per il Mondo che si stanno scavando rifugi sotto terra siano collegate a qualcosa che noi non sappiamo (e loro si)??

Mai come in questo caso vale citare Manzoni: “Ai posteri l’ardua sentenza

(vada come vada, ma che almeno che non ci considerino completamente cloroformizzati/rimbambiti , che dite? )

 

Mitt Dolcino

 

 

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Intanto al Nord , non sto seguendo il resto d'Italia, al Nord c'è un alta pressione mai vista a Settembre,

con valori di 596dam a 500 hpa, che manco nei Luglio 2003 2015 2019 si sono visti

 

Si rischia di raggiungere e superare i 30 gradi a Milano ,in città e campagne di molta pianura padana specie Lunedi e MArtedi

 

Intanto i siti meteo strilloni, annunciano un gelo da giovedi, che sarà solo un breve rientro nelle medie

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Il 14/9/2019 Alle 04:15, baudolino ha scritto:

default_read.gif : Posto un articolo interessante di un bloggher-ricercatore-ingegnere ( "Mittdolcino " ) proprio riguardante il problema del riscaldamento del pianeta Terra.( a parte quella del mainstream , sentirete un'altra campana ,... ) 

 

La CO2 sta registrando livelli mai registrati durante tutte le ere geologiche.

Vedi studi del progetto Italo francese Beyond Epica - Oldest Ice.

 

La CO2 è un gas a effetto serra.

Per cortesia, i negazionisti sono l'ultima cosa che serve a questo pianeta.

 

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2 ore fa, francesco_86 ha scritto:

La CO2 sta registrando livelli mai registrati durante tutte le ere geologiche.

Vedi studi del progetto Italo francese Beyond Epica - Oldest Ice.

 

La CO2 è un gas a effetto serra.

Per cortesia, i negazionisti sono l'ultima cosa che serve a questo pianeta.

 

( Premesso che che c'entra il fatto che la CO2 è un gas effetto serra con l'Art. da me postato , evidentemente non hai letto nemmeno la mia risposta,) 

Certo , ma "per cortesia" non crediamo sempre & a prescindere tutto ciò che ci viene indottrinato dal mainstream . 

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Certo , ma "per cortesia" non crediamo sempre & a prescindere tutto ciò che ci viene indottrinato dal mainstream . 
Cosa contesti?
Che la CO2 contribuisce al riscaldamento essendo un gas serra o che in nessuna era geologica si sono registrati livelli così alti di CO2?

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1 minuto fa, francesco_86 ha scritto:

Cosa contesti?
Che la CO2 contribuisce al riscaldamento essendo un gas serra o che in nessuna era geologica si sono registrati livelli così alti di CO2?

Leggi prima la mia risposta ( l'Articolo ) & poi , caso mai , fai delle obiezioni nel merito ( a parte che dovresti chiedere spiegazioni a MittDolcino che è un ricercatore 

più che a me ) 

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io ricordo di aver sentito qualche anno fa alla radio uno studioso dire che arriveremo ad avere clima tropicale al nord e desertico al sud.

sul clima tropicale al nord sto verificando (veronese) che è così... caldo umido alternato a tempeste tropicali.

 

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Il 22/9/2019 Alle 20:16, bonve ha scritto:

io ricordo di aver sentito qualche anno fa alla radio uno studioso dire che arriveremo ad avere clima tropicale al nord e desertico al sud.

sul clima tropicale al nord sto verificando (veronese) che è così... caldo umido alternato a tempeste tropicali.

 

io quando ero piccolo.negli anni 80..sui testi scolastici leggevo che nel giro di 20-30 anni il petrolio sarebbe finito..e che la foresta amazzonica sarebbe scomparsa.

 

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Carlo Rubbia, fisico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984,

smonta la grande bufala dei cambiamenti climatici dovuti solo all'uomo (( & alla CO2 . Il passaggio forzoso all'auto-elettrica non servirà a NULLA ,

avvantaggerà solo l'industria automobilistica tedesca , che è in grave crisi , uccidendo l'indotto-auto  del Nord-Italia & incrementerà la vendita di energia elettrica-nucleare francese ( specialmente verso Italia ) ) . 
E non solo: addita anche le politiche sbagliate dell'Unione Europea che, invece di investire in ricerca, promuove tagli ,  austerità & tasse . 
Il discorso è stato tenuto al Senato nel novembre del 2014.
 

 

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A prescindere dai cambiamenti climatici della Terra, sembra evidente che l'uomo sta inquinando sempre più la terra, i mari e l'aria, sfruttamento le risorse naturali in maniera incontrollata data anche dall'aumento della popolazione mondialev.

 

Vista questa situazione sembra evidente che senza un coordinamento a livello planetario, quasi impossibile da attuare per logiche economiche e politiche, tra non molto tempo i nodi arriveranno al pettine ed in molte zone del Mondo sarà sempre più difficile vivere.

 

Speriamo che la tecnologia riesca a riparare i danni che stiamo facendo, ma al momento non ci sono notizie concrete in merito.

 

Non c'è da essere ottimisti.

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15 ore fa, baudolino ha scritto:

Carlo Rubbia, fisico italiano, vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1984,

smonta la grande bufala dei cambiamenti climatici dovuti solo all'uomo (( & alla CO2 . Il passaggio forzoso all'auto-elettrica non servirà a NULLA ,

avvantaggerà solo l'industria automobilistica tedesca , che è in grave crisi , uccidendo l'indotto-auto  del Nord-Italia & incrementerà la vendita di energia elettrica-nucleare francese ( specialmente verso Italia ) ) . 
E non solo: addita anche le politiche sbagliate dell'Unione Europea che, invece di investire in ricerca, promuove tagli ,  austerità & tasse . 
Il discorso è stato tenuto al Senato nel novembre del 2014.

 

Quoto

 

 

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14 ore fa, francesco_86 ha scritto:

 

( sto guardando la partita contro il Brescia :...  ha segnato Pjanic .ok

.uhm non sono nè un ricercatore & nè tanto meno uno scienziato , perciò la mia opinione vale ... meno di zero ,

Comunque sia :

Condivido (più o meno ) quello che dice Luca Mercalli , specialmente quando parla di Problema Demografico Mondiale & - dell'Impronta Ecologica -  : siamo troppi !! ( " IN un sistema finito di risorse una crescita infinita è impossibile " , cit. ... di un premio Nobel per la  Fisica di cui non ricordo il nome )

& per il fatto che bisogna sviluppare le  Energie Alternative ed abbandonare l'energia fossile (per quanto è possibile ) .

Non sono d'accordo con Lui quando da tutta la colpa alla CO2/Auto a benzina-diesel  ( in questo caso sono più d'accordo con  "miei" scienziati dei video che ho postato )

ma tantè ... , .ok

Poi , ....es. :
 

Quoto

 

 

 

 

 

 

 

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Il 24/9/2019 Alle 22:53, baudolino ha scritto:

 

.uhm non sono nè un ricercatore & nè tanto meno uno scienziato , perciò la mia opinione vale ... meno di zero

 

Avevi inziato tanto bene. Peccato!

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Il 26/9/2019 Alle 13:10, airtotem ha scritto:

Avevi inziato tanto bene. Peccato!

Peccato che l'informazione ufficiale ( dico meglio : la disinformazione ufficiale , ...  ) che è palesemente in mano ai soliti noti

che controllano gruppi industriali ,  istituzioni & i mass-media ( industria dell'auto, scienziati & politici  a libro paga , TV , Radio , giornaloni , ecc. , ecc. ) 

vi hanno ( ad alcuni di Voi  ) cloroformizzato il cervello , tanto che non riuscite più a ragionare liberamente per proprio conto ,

ma tantè .....


 

Quoto

 

93 scienziati italiani SMASCHERANO LA FAKE NEWS CHE VUOLE TERRORIZZARE IL MONDO  MA NON FA NOTIZIA. 

 

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Senato
Al Presidente della Camera dei Deputati
Al Presidente del Consiglio

PETIZIONE SUL RISCALDAMENTO GLOBALE ANTROPICO
I sottoscritti, cittadini e uomini di scienza, rivolgono un caloroso invito ai responsabili politici affinché siano adottate politiche di protezione dell'ambiente coerenti con le conoscenze scientifiche.

In particolare, è urgente combattere l'inquinamento ove esso si presenti, secondo le indicazioni della scienza migliore.

A tale proposito è deplorevole il ritardo con cui viene utilizzato il patrimonio di conoscenze messe a disposizione dal mondo della ricerca e destinate alla riduzione delle emissioni antropiche inquinanti diffusamente presenti nei sistemi ambientali sia continentali che marini.
Bisogna però essere consapevoli che l'anidride carbonica di per sé non è un agente inquinante.

Al contrario essa è indispensabile per la vita sul nostro pianeta.
Negli ultimi decenni si è diffusa una Tesi

secondo la quale il riscaldamento della superficie terrestre di circa 0.9°C osservato a partire dal 1850 sarebbe anomalo e causato esclusivamente dalle attività antropiche,

in particolare dalle immissioni in atmosfera di CO2 proveniente dall'utilizzo dei combustibili fossili.

Questa è la tesi del riscaldamento globale antropico promossa dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazione Unite,

le cui conseguenze sarebbero modificazioni ambientali così gravi da paventare enormi danni in un imminente futuro, a meno che drastiche e costose misure di mitigazione non vengano immediatamente adottate.

A tale proposito, numerose nazioni del mondo hanno aderito a programmi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e sono pressate, anche da una martellante propaganda, ad adottare programmi sempre più esigenti dalla cui attuazione, che comporta pesanti oneri sulle economie dei singoli Stati aderenti, dipenderebbe il controllo del clima e, quindi, la "salvezza" del pianeta.


L'origine antropica del riscaldamento globale è però una congettura non dimostrata, dedotta solo da alcuni modelli climatici, cioè complessi programmi al computer, chiamati General Circulation Models.

Al contrario,

la letteratura scientifica ha messo sempre più in evidenza l'esistenza di una - Variabilità Climatica Naturale -  che 

i modelli non sono in grado di riprodurre.

Tale variabilità naturale spiega una parte consistente del riscaldamento globale osservato dal 1850.

 

La Responsabilità Antropica del cambiamento climatico osservato nell'ultimo secolo è quindi ingiustificatamente esagerata e le previsioni catastrofiche non sono realistiche.
Il clima è il sistema più complesso presente sul nostro pianeta, per cui occorre affrontarlo con metodi adeguati e coerenti al suo livello di complessità.

I modelli di simulazione climatica

non riproducono la variabilità naturale osservata del clima e, in modo particolare,

non ricostruiscono i periodi caldi degli ultimi 10.000 anni.

Questi si sono ripetuti ogni mille anni circa e includono il ben noto Periodo Caldo Medioevale,

il Periodo Caldo Romano,

ed in genere ampi periodi caldi durante l'Ottimo dell'Olocene.

Questi periodi del passato sono stati anche più caldi del periodo presente,

nonostante la concentrazione di CO2 fosse più bassa dell'attuale, e nonostante non era ancora presente l'automobile , 

mentre sono correlati ai cicli millenari dell'attività solare.

Questi effetti non sono riprodotti dai modelli.

 

Va ricordato che il riscaldamento osservato dal 1900 ad oggi è in realtà iniziato nel 1700, cioè al minimo della Piccola Era Glaciale,

il periodo più freddo degli ultimi 10.000 anni (corrispondente a quel minimo millenario di attività solare che gli astrofisici chiamano Minimo Solare di Maunder).

 

Da allora a oggi

l'attività solare, seguendo il suo ciclo millenario, è aumentata riscaldando la superficie terrestre.

Inoltre, i modelli falliscono nel riprodurre le note oscillazioni climatiche di circa 60 anni.

Queste sono state responsabili, ad esempio, di un periodo di riscaldamento (1850-1880)

seguito da un periodo di raffreddamento (1880-1910),

da un riscaldamento (1910-40),

ancora da un raffreddamento (1940-70)

e da un nuovo periodo di riscaldamento (1970-2000)

simile a quello osservato 60 anni prima.

Gli anni successivi (2000-2019) hanno visto NON  l'aumento previsto dai modelli di circa 0.2°C per decennio,

ma una sostanziale stabilità climatica che è stata sporadicamente interrotta dalle rapide oscillazioni naturali dell'oceano Pacifico equatoriale, conosciute come -  l'El Nino Southern Oscillations, -

come quella che ha indotto il riscaldamento momentaneo tra il 2015 e il 2016.


Gli organi d'informazione affermano anche che gli eventi estremi, come ad esempio uragani e cicloni, sono aumentati in modo preoccupante. Viceversa, questi eventi, come molti sistemi climatici, sono modulati dal suddetto ciclo di 60 anni.

Se ad esempio si considerano i dati ufficiali dal 1880 riguardo i cicloni atlantici tropicali abbattutisi sul Nord America, in essi appare una forte oscillazione di 60 anni,

correlata con l'oscillazione termica dell'Oceano Atlantico chiamata -  Atlantic Multidecadal Oscillation - .  

 I picchi osservati per decade sono tra loro compatibili negli anni 1880-90,

1940-50 e 1995-2005.

Dal 2005 al 2015 il numero dei cicloni è diminuito seguendo appunto il suddetto ciclo.

Quindi, nel periodo 1880-2015, tra numero di cicloni (che oscilla) e CO2 (che aumenta monotonicamente) non vi è alcuna correlazione.

 

Il sistema climatico non è ancora sufficientemente compreso.

 

Anche se è vero che la CO2 è un gas serra, secondo lo stesso IPCC la sensibilità climatica ad un suo aumento nell'atmosfera è ancora estremamente incerta.

 

Si stima che un raddoppio della concentrazione di CO2 atmosferica, dai circa 300 ppm preindustriali a 600 ppm, possa innalzare la temperatura media del pianeta da un minimo di 1°C fino a un massimo di 5°C.

Questa incertezza è enorme.

In ogni caso,

molti studi recenti basati su dati sperimentali stimano che la sensibilità climatica alla CO2 sia notevolmente più bassa di quella stimata dai modelli IPCC.


Allora, è scientificamente non realistico attribuire all'uomo la responsabilità del riscaldamento osservato dal secolo passato ad oggi.

 

Le previsioni allarmistiche avanzate, pertanto, non sono credibili, essendo esse fondate su modelli i cui risultati sono in contraddizione coi dati sperimentali.

 

Tutte le evidenze suggeriscono che

questi modelli sovrastimano il contributo antropico e sottostimano la variabilità climatica naturale, soprattutto quella indotta dal sole, dalla luna, e dalle oscillazioni oceaniche.


Infine, gli organi d'informazione diffondono il messaggio secondo cui,

in ordine alla causa antropica dell'attuale cambiamento climatico,

vi sarebbe un  " .... quasi unanime consenso... "  tra gli scienziati e che quindi il dibattito scientifico sarebbe chiuso , ... !! . 

 

Tuttavia, innanzitutto bisogna essere consapevoli che il metodo scientifico impone che siano i FATTI , ,

e NON  il numero di aderenti, che fanno di una congettura una teoria scientifica consolidata.
In ogni caso, lo stesso preteso consenso non sussiste.

 

Infatti, c'è una notevole variabilità di opinioni tra gli specialisti - climatologi, meteorologi, geologi, geofisici, astrofisici -

molti dei quali

riconoscono -  un contributo naturale  - importante al riscaldamento globale osservato dal periodo preindustriale ed anche dal dopoguerra ad oggi.

 

Ci sono state anche petizioni sottoscritte da migliaia di scienziati che hanno espresso dissenso con la congettura del riscaldamento globale antropico.

 

Tra queste si ricordano quella promossa nel 2007 dal fisico F. Seitz, già presidente della National Academy of Sciences americana,

 &  quella promossa dal Non-governmental International Panel on Climate Change (NIPCC)

il cui rapporto del 2009 conclude che «La natura, non l'attività dell'Uomo governa il clima».


In conclusione, posta la cruciale importanza che hanno i combustibili fossili per l'approvvigionamento energetico dell'umanità, suggeriamo che non si aderisca a politiche di riduzione acritica della immissione di anidride carbonica in atmosfera con l'illusoria pretesa di governare il clima.

 

COMITATO PROMOTORE
1. Uberto Crescenti, Professore Emerito di Geologia Applicata, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara, già Magnifico Rettore e Presidente della Società Geologica Italiana.
2. Giuliano Panza, Professore di Sismologia, Università di Trieste, Accademico dei Lincei e dell'Accademia Nazionale delle Scienze, detta dei XL, Premio Internazionale 2018 dell'American Geophysical Union.
3. Alberto Prestininzi, Professore di Geologia Applicata, Università La Sapienza, Roma, già Scientific Editor in Chief della rivista internazionale IJEGE e Direttore del Centro di Ricerca Previsione e Controllo Rischi Geologici.
4. Franco Prodi, Professore di Fisica dell'Atmosfera, Università di Ferrara.
5. Franco Battaglia, Professore di Chimica Fisica, Università di Modena; Movimento Galileo 2001.
6. Mario Giaccio, Professore di Tecnologia ed Economia delle Fonti di Energia, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara, già Preside della Facoltà di Economia.
7. Enrico Miccadei, Professore di Geografia Fisica e Geomorfologia, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara
8. Nicola Scafetta, Professore di Fisica dell'Atmosfera e Oceanografia, Università Federico II, Napoli.

FIRMATARI
9. Antonino Zichichi, Professore Emerito di Fisica, Università di Bologna, Fondatore e Presidente del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana di Erice.
10. Renato Angelo Ricci, Professore Emerito di Fisica, Università di Padova, già Presidente della Società Italiana di Fisica e della Società Europea di Fisica; Movimento Galileo 2001
11. Aurelio Misiti, Professore di Ingegneria sanitaria-Ambientale, Università LaSapienza di Roma, già Preside della Facoltà di Ingegneria, già Presidente del Consiglio Superiore ai Lavori Pubblici.
12. Antonio Brambati, Professore di Sedimentologia, Università di Trieste, Responsabile Progetto Paleoclima-mare del PNRA, già Presidente Commissione Nazionale di Oceanografia.
13. Cesare Barbieri, Professore Emerito di Astronomia, Università di Padova.
14. Sergio Bartalucci, Fisico, Presidente Associazione Scienziati e Tecnolgi per la Ricerca Italiana.
15. Antonio Bianchini, Professore di Astronomia, Università di Padova.
16. Paolo Bonifazi, già Direttore Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario, Istituto Nazionale Astrofisica.
17. Francesca Bozzano, Professore di Geologia Applicata, Università Sapienza di Roma, Direttore del Centro di Ricerca CERI.
18. Marcello Buccolini, Professore di Geomorfologia, Università Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
19. Paolo Budetta, Professore di Geologia Applicata, Università di Napoli.
20. Monia Calista, Ricercatore di Geologia Applicata, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
21. Giovanni Carboni, Professore di Fisica, Università Tor Vergata, Roma; Movimento Galileo 2001.
22. Franco Casali, Professore di Fisica, Università di Bologna e Accademia delle Scienze di Bologna.
23. Giuliano Ceradelli, Ingegnere e climatologo, ALDAI.
24. Domenico Corradini, Professore di Geologia Storica, Università di Modena.
25. Fulvio Crisciani, Professore di Fluidodinamica Geofisica, Università di Trieste e Istituto Scienze Marine, Cnr, Trieste.
26. Carlo Esposito, Professore di Telerilevamento, Università La Sapienza, Roma.
27. Mario Floris, Professore di Telerilevamento, Università di Padova.
28. Gianni Fochi, Chimico, Scuola Normale Superiore di Pisa; giornalista scientifico.
29. Mario Gaeta, Professore di Vulcanologia, Università La Sapienza, Roma.
30. Giuseppe Gambolati, Fellow della American Geophysica Union, Professore di Metodi Numerici, Università di Padova.
31. Rinaldo Genevois, Professore di Geologia Applicata, Università di Padova.
32. Carlo Lombardi, Professore di Impianti nucleari, Politecnico di Milano.
33. Luigi Marino, Geologo, Centro Ricerca Previsione e Controllo Rischi Geologici, Università La Sapienza, Roma.
34. Salvatore Martino, Professore di Microzonazione sismica, Università La Sapienza, Roma.
35. Paolo Mazzanti, Professore di Interferometria satellitare, Università La Sapienza, Roma.
36. Adriano Mazzarella, Professore di Meteorologia e Climatologia, Università di Napoli.
37. Carlo Merli, Professore di Tecnologie Ambientali, Università La Sapienza, Roma.
38. Alberto Mirandola, Professore di Energetica Applicata e Presidente Dottorato di Ricerca in Energetica, Università di Padova.
39. Renzo Mosetti, Professore di Oceanografia, Università di Trieste, già Direttore del Dipartimento di Oceanografia, Istituto OGS, Trieste.
40. Daniela Novembre, Ricercatore in Georisorse Minerarie e Applicazioni Mineralogiche-petrografiche, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
41. Sergio Ortolani, Professore di Astronomia e Astrofisica, Università di Padova
42. Antonio Pasculli, Ricercatore di Geologia Applicata, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
43. Ernesto Pedrocchi, Professore Emerito di Energetica, Politecnico di Milano.
44. Tommaso Piacentini, Professore di Geografia Fisica e Geomorfologia, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
45. Guido Possa, Ingegnere nucleare, già Vice Ministro Miur.
46. Mario Luigi Rainone, Professore di Geologia Applicata, Università di Chieti-Pescara.
47. Francesca Quercia, Geologo, Dirigente di ricerca, Ispra.
48. Giancarlo Ruocco, Professore di Struttura della Materia, Università La Sapienza, Roma.
49. Sergio Rusi, Professore di Idrogeologia, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
50. Massimo Salleolini, Professore di Idrogeologia Applicata e Idrologia Ambientale, Università di Siena.
51. Emanuele Scalcione, Responsabile Servizio Agrometeorologico Regionale Alsia, Basilicata.
52. Nicola Sciarra, Professore di Geologia Applicata, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
53. Leonello Serva, Geologo, Direttore Servizi Geologici d'Italia; Movimento Galileo 2001.
54. Luigi Stedile, Geologo, Centro Ricerca Revisione e Controllo Rischi Geologici, Università La Sapienza, Roma.
55. Giorgio Trenta, Fisico e Medico, Presidente Emerito dell'Associazione Italiana di Radioprotezione Medica; Movimento Galileo 2001.
56. Gianluca Valenzise, Dirigente di Ricerca, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Roma.
57. Corrado Venturini, Professore di Geologia Strutturale, Università di Bologna.
58. Franco Zavatti, Ricercatore di Astronomia, Univesità di Bologna.
59. Achille Balduzzi, Geologo, Agip-Eni.
60. Claudio Borri, Professore di Scienze delle Costruzioni, Università di Firenze, Coordinatore del Dottorato Internazionale in Ingegneria Civile.
61. Pino Cippitelli, Geologo Agip-Eni.
62. Franco Di Cesare, Dirigente, Agip-Eni.
63. Serena Doria, Ricercatore di Probabilità e Statistica Matematica, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
64. Enzo Siviero, Professore di Ponti, Università di Venezia, Rettore dell'Università e- Campus.
65. Pietro Agostini, Ingegnere, Associazione Scienziati e Tecnolgi per la Ricerca Italiana.
66. Donato Barone, Ingegnere.
67. Roberto Bonucchi, Insegnante.
68. Gianfranco Brignoli, Geologo.
69. Alessandro Chiaudani, Ph.D. agronomo, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
70. Antonio Clemente, Ricercatore di Urbanistica, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
71. Luigi Fressoia, Architetto urbanista, Perugia.
72. Sabino Gallo, Ingegnere nucleare.
73. Daniela Giannessi, Primo Ricercatore, Ipcf-Cnr, Pisa.
74. Roberto Grassi, Ingegnere, Amministratore G&G, Roma.
75. Alberto Lagi, Ingegnere, Presidente di Società Ripristino Impianti Complessi Danneggiati.
76. Luciano Lepori, Ricercatore Ipcf-Cnr, Pisa.
77. Roberto Madrigali, Metereologo.
78. Ludovica Manusardi, Fisico nucleare e Giornalista scientifico, Ugis.
79. Maria Massullo, Tecnologa, Enea-Casaccia, Roma.
80. Enrico Matteoli, Primo Ricercatore, Ipcf-Cnr, Pisa.
81. Gabriella Mincione, Professore di Scienze e Tecniche di Medicina di Laboratorio, Università G. D'Annunzio, Chieti-Pescara.
82. Massimo Pallotta, Primo Tecnologo, Istituto Nazionale Fisica Nucleare.
83. Enzo Pennetta, Professore di Scienze naturali e divulgatore scientifico.
84. Franco Puglia, Ingegnere, Presidente CCC, Milano.
85. Nunzia Radatti, Chimico, Sogin.
86. Vincenzo Romanello, Ingegnere nucleare, Centro Ricerca, Rez, Repubblica Ceca.
87. Alberto Rota, Ingegnere, Ricercatore presso Cise e Enel.
88. Massimo Sepielli, Direttore di Ricerca, Enea, Roma.
89. Ugo Spezia, Ingegnere, Responsabile Sicurezza Industriale, Sogin; Movimento Galileo 2001.
90. Emilio Stefani, Professore di Patologia vegetale, Università di Modena.
91. Umberto Tirelli, Visiting Senior Scientist, Istituto Tumori d'Aviano; Movimento Galileo 2001.
92. Roberto Vacca, Ingegnere e scrittore scientifico.

 

.....https://wryheat.wordpress.com/2009/07/06/natural-climate-cycles/

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L’errore più marchiano dell'oligarchia che controlla i mass media-mainsteam 

 è proprio quella di confondere il breve termine con il lungo termine,

in fatto di effetti climatici.

Oltre a non poter nascondere l’enormità delle balle raccontate, tanto immense da rendere impossibile crederci.

Basta ricordare che la Groenlandia è chiamata così perchè era gruene, ossia verde, nel medioevo, alberata e boschiva.

Oggi è bianca e gelata.

Ossia cambiamenti climatici ci sono sempre stati ed il Mondo è sopravvissuto, da sempre.

Chiaramente lo scopo attuale della propaganda  è un altro,

ossia farCi consumare prodotti che con l’ambiente non c’entrano nulla ( & farCi pagare tantissimo le risorse naturali che "consumano" l'ambiente )

 ma con il potere ed il denaro tantissimo ... ... 

 

 

 

................................................ Ed infine ::::::::::::::::::

 

 

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