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Giannij Stinson

VIDEO Agnelli: "Tutti devono avere il sogno di vincere la Champions: più partite europee e più qualità. Il calcio femminile importante come quello maschile”

Post in rilievo

30 minuti fa, Nate Fisher ha scritto:

Aggiungo che la Superlega è una roba da bimbominkia e i vari presidenti che volevano attuarla si sono fatti male ai denti .ghgh

 

La Champions è una coppa, non un campionato. Tale deve rimanere.

 

Il campionato di appartenenza è sempre il punto di riferimento, in coppa deve poterci andare chiunque in base ai propri meriti raggiunti sul campo. Secondo questo disgustoso ragionamento classista il Milan andrebbe per volontà divina in Champions al posto di un'Atalanta che, a differenza sua, si è fatta il mazzo e negli ultimi anni ha sempre costruito e lavorato bene.

 

Lo so che in Italia la meritocrazia è un optional, ma cerchiamo di mantenerla almeno nello sport.

credo che di fatto ci sarebbero due campionati, uno nazionale e uno europeo

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30 minuti fa, Nate Fisher ha scritto:

Aggiungo che la Superlega è una roba da bimbominkia e i vari presidenti che volevano attuarla si sono fatti male ai denti .ghgh

 

La Champions è una coppa, non un campionato. Tale deve rimanere.

 

Il campionato di appartenenza è sempre il punto di riferimento, in coppa deve poterci andare chiunque in base ai propri meriti raggiunti sul campo. Secondo questo disgustoso ragionamento classista il Milan andrebbe per volontà divina in Champions al posto di un'Atalanta che, a differenza sua, si è fatta il mazzo e negli ultimi anni ha sempre costruito e lavorato bene.

 

Lo so che in Italia la meritocrazia è un optional, ma cerchiamo di mantenerla almeno nello sport.

In realtà in molti avete un'idea di SuperLega abbastanza stereotipata per poter dire "E' una cahata antimeritocratica e non si farà mai".

Nessuno praticamente la immagina come un campionato chiuso tipo NBA o "a inviti" ma in sostanza come una enorme prima serie Europea, con promozioni e retrocessioni (da ulteriori serie Europee...in pratica le 3 Coppe diventerebbero tre serie A/B/C tra sole formazioni dei vari paesi).

Se l'Atalanta lavora bene viene promossa dalla serie B e se il Milan lavora male viene retrocesso.

 

Non so perché bisogna chiudere gli occhi e non accorgersi che i campionati nazionali sono abbastanza ridicoli attualmente: in teoria sarebbero i campionati dove le realtà locali riescono a confrontarsi con i top team, in concreto sono competizioni in cui la possibilità di vincere é spesso di una sola o due squadre al massimo, con uno sbilanciamento di forze assurdo, tant'é che si stanno battendo tutti i record di campionati vinti consecutivamente in Italia, Francia, Germania, Spagna. Resiste, in parte, solo la Premier, ma anche qui il City l'anno scorso ha dominato in lungo ed in largo e se non ci fosse la ferrea volontà del Lpool di vincere una Premier dopo 25 anni la competizione sarebbe assai bassa, visto che club come Chelsea, Arsenal, lo stesso United (più per incapacità questi ultimi) non riescono davvero a competere, con un progressivo disimpegno delle proprietà.

Una soluzione va trovata o quantomeno discussa, nel nostro stesso interesse, senza arroccarsi sul motto, quello sì molto italiano: "Se si é fatto così per 60 anni dobbiamo farlo per altri 60" e "cambiare é il male".

Altrimenti continuiamo a farci le pugnette con la Juve che vincerà 18/19 campionati italiani su 20 nei prossimi anni ma sempre meno competitiva in Europa visto che i diritti TV di una serie A decisa ancora prima di cominciare varranno poco/sempre meno.

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Capisco che Agnelli debba essere politicamente corretto ma io non lo sarò, visto che non ho alcun ruolo che me lo imponga: Il calcio femminile è una * PAZZESCA.

 

Potete crocifiggermi in sala mensa ora.

 

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44 minuti fa, Machiavelli ha scritto:

In ogni topic in cui si accenna anche lontanamente al calcio femminile spuntano i fondamentalisti che sparano a zero contro chiunque provi a dire qualsiasi cosa che sia una lontana critica al movimento femminile. .ghgh

 

 

È una moda, passerà. 

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12 minuti fa, JuveMyLove ha scritto:

Capisco che Agnelli debba essere politicamente corretto ma io non lo sarò, visto che non ho alcun ruolo che me lo imponga: Il calcio femminile è una * PAZZESCA.

 

Potete crocifiggermi in sala mensa ora.

 

E' una tua opinione, le opinioni vanno rispettate, l'importante e' non pretendere di parlare a nome di tutti.  .ok

Non credo si tratti di politicamente corretto o meno, magari lui lo considera un settore dove investire e non vedo perche' scandalizzarsi cosi' come non capisco lo scandalizzarsi se qualcuno apprezza il calcio femminile. Ha semplicemente dei gusti e delle idee diverse, non e' "politicamente corretto", ha solo un'altra opinione. 

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3 ore fa, chia75 ha scritto:

 

Nessuno lo impone .asd il problema è il contrario! 
nelle altre nazioni è almeno una alternativa...siamo noi gli arretrati...o meglio, una parte di noi. 

Evidentemente non interessa più di tanto

 

Anche il cricket è difficile da seguire e praticare, ma questo non significa che è discriminato........non interessa ai più

In India invece il cricket è molto accessibile, non so il calcio femminile 

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17 minuti fa, garrison ha scritto:

In realtà in molti avete un'idea di SuperLega abbastanza stereotipata per poter dire "E' una cahata antimeritocratica e non si farà mai".

Nessuno praticamente la immagina come un campionato chiuso tipo NBA o "a inviti" ma in sostanza come una enorme prima serie Europea, con promozioni e retrocessioni (da ulteriori serie Europee...in pratica le 3 Coppe diventerebbero tre serie A/B/C tra sole formazioni dei vari paesi).

Se l'Atalanta lavora bene viene promossa dalla serie B e se il Milan lavora male viene retrocesso.

 

Non so perché bisogna chiudere gli occhi e non accorgersi che i campionati nazionali sono abbastanza ridicoli attualmente: in teoria sarebbero i campionati dove le realtà locali riescono a confrontarsi con i top team, in concreto sono competizioni in cui la possibilità di vincere é spesso di una sola o due squadre al massimo, con uno sbilanciamento di forze assurdo, tant'é che si stanno battendo tutti i record di campionati vinti consecutivamente in Italia, Francia, Germania, Spagna. Resiste, in parte, solo la Premier, ma anche qui il City l'anno scorso ha dominato in lungo ed in largo e se non ci fosse la ferrea volontà del Lpool di vincere una Premier dopo 25 anni la competizione sarebbe assai bassa, visto che club come Chelsea, Arsenal, lo stesso United (più per incapacità questi ultimi) non riescono davvero a competere, con un progressivo disimpegno delle proprietà.

Una soluzione va trovata o quantomeno discussa, nel nostro stesso interesse, senza arroccarsi sul motto, quello sì molto italiano: "Se si é fatto così per 60 anni dobbiamo farlo per altri 60" e "cambiare é il male".

Altrimenti continuiamo a farci le pugnette con la Juve che vincerà 18/19 campionati italiani su 20 nei prossimi anni ma sempre meno competitiva in Europa visto che i diritti TV di una serie A decisa ancora prima di cominciare varranno poco/sempre meno.

Il campionato è  il torneo dove ciascun team si fissa degli obiettivi e lotta per raggiungerli.

Non vorrei che avessimo una idea distorta del calcio e dello sport in genere: obiettivo non è solo la vittoria finale.

Obiettivo è lottare per lo scudetto, essendo consapevoli che lo vince solo una. Obiettivo è lottare per un posto in Champions. Obiettivo è lottare per un posto in EL. Obiettivo è fare una annata tranquilla. Obiettivo è salvarsi.

Lo sport è questo: non esiste solo chi compete per il primo posto, ci sono anche gli altri, che non hanno (e non avranno mai) le possibilità di competere per la vittoria, eppure si fissano un obiettivo, fosse anche il miglioramento rispetto alla stagione precedente.

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6 minuti fa, Manny Calavera ha scritto:

E' una tua opinione, le opinioni vanno rispettate, l'importante e' non pretendere di parlare a nome di tutti.  .ok

Non credo si tratti di politicamente corretto o meno, magari lui lo considera un settore dove investire e non vedo perche' scandalizzarsi cosi' come non capisco lo scandalizzarsi se qualcuno apprezza il calcio femminile. Ha semplicemente dei gusti e delle idee diverse, non e' "politicamente corretto", ha solo un'altra opinione. 

No ma che “scandalizzarsi”, figurati. Io rispetto ogni sport, di ogni sesso o genere, non mi interessa. Dico solo che il calcio femminile lo trovo, personalmente, orribile. Agnelli sicuramente lo vede come un settore dove investire ed anche se cosi non fosse, non potrebbe comunque dirlo, ovviamente. Guardate il casino che stanno facendo con Petrachi... Ecco, diciamo che proprio perchè sono per l’uguaglianza dei due sessi, non si deve fare per forza polemica su ogni parola detta dalle persone e decontestualizzandole. Visto che era palese che parlasse di sport di contatto vs balletto non di contatto. Ma questa è un’altra storia ;)

 

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19 minuti fa, garrison ha scritto:

In realtà in molti avete un'idea di SuperLega abbastanza stereotipata per poter dire "E' una cahata antimeritocratica e non si farà mai".

Nessuno praticamente la immagina come un campionato chiuso tipo NBA o "a inviti" ma in sostanza come una enorme prima serie Europea, con promozioni e retrocessioni (da ulteriori serie Europee...in pratica le 3 Coppe diventerebbero tre serie A/B/C tra sole formazioni dei vari paesi).

Se l'Atalanta lavora bene viene promossa dalla serie B e se il Milan lavora male viene retrocesso.

 

Non so perché bisogna chiudere gli occhi e non accorgersi che i campionati nazionali sono abbastanza ridicoli attualmente: in teoria sarebbero i campionati dove le realtà locali riescono a confrontarsi con i top team, in concreto sono competizioni in cui la possibilità di vincere é spesso di una sola o due squadre al massimo, con uno sbilanciamento di forze assurdo, tant'é che si stanno battendo tutti i record di campionati vinti consecutivamente in Italia, Francia, Germania, Spagna. Resiste, in parte, solo la Premier, ma anche qui il City l'anno scorso ha dominato in lungo ed in largo e se non ci fosse la ferrea volontà del Lpool di vincere una Premier dopo 25 anni la competizione sarebbe assai bassa, visto che club come Chelsea, Arsenal, lo stesso United (più per incapacità questi ultimi) non riescono davvero a competere, con un progressivo disimpegno delle proprietà.

Una soluzione va trovata o quantomeno discussa, nel nostro stesso interesse, senza arroccarsi sul motto, quello sì molto italiano: "Se si é fatto così per 60 anni dobbiamo farlo per altri 60" e "cambiare é il male".

Altrimenti continuiamo a farci le pugnette con la Juve che vincerà 18/19 campionati italiani su 20 nei prossimi anni ma sempre meno competitiva in Europa visto che i diritti TV di una serie A decisa ancora prima di cominciare varranno poco/sempre meno.

Dovrebbero implementare meglio una Superlega, aumentando le partite della Champions e facendola diventare un mini-campionato. Contestualmente dovrebbero diminuire drasticamente i club della serie A, per compensare le partite che aumenti nelle tre coppe che vai a creare.

Questo se vogliamo creare un prodotto visibile.

 

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Speriamo che non succeda mai, la Champions non c’entra nulla con le squadrette che vogliono sognare, finirebbe di avere fascino e adrenalina

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3 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Il campionato è  il torneo dove ciascun team si fissa degli obiettivi e lotta per raggiungerli.

Non vorrei che avessimo una idea distorta del calcio e dello sport in genere: obiettivo non è solo la vittoria finale.

Obiettivo è lottare per lo scudetto, essendo consapevoli che lo vince solo una. Obiettivo è lottare per un posto in Champions. Obiettivo è lottare per un posto in EL. Obiettivo è fare una annata tranquilla. Obiettivo è salvarsi.

Lo sport è questo: non esiste solo chi compete per il primo posto, ci sono anche gli altri, che non hanno (e non avranno mai) le possibilità di competere per la vittoria, eppure si fissano un obiettivo, fosse anche il miglioramento rispetto alla stagione precedente.

Mi immagino la passione di seguire la lotta per il 3/4° posto o per la salvezza (peraltro spesso anche questa modesta perché ci sono squadre così scarse che alla 15ma giornata son già retrocesse).

Siam sempre lì, secondo me bisogna anche mettersi nell'ottica che il calcio deve essere anche spettacolo e competizione vera.

Posso capire l'abitudine ma non penso ci voglia un genio per comprendere che avere tutte le domeniche Juve/PSG, Real/Napoli o Bayern/Manchester City é diverso da avere a che fare con scontatissimi Juve/Lecce o Bayern/Mainz, che possono interessare giusto ai tifosi di Juve e Bayern ma che uno spettatore neutrale magari non é neppure invogliato a guardare. Ec é inutile citare i casi di piccole che occasionalmente vincono, considerato quanto pochi sono stati.

L'ottica di dire "é giusto che anche realtà piccole possano competere con le grandi" la trovo romantica ma strumentale, perché non ci può essere competizione tra realtà così differenti economicamente, anzi é umiliante per le piccole alla fine.

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15 minuti fa, garrison ha scritto:

Mi immagino la passione di seguire la lotta per il 3/4° posto o per la salvezza (peraltro spesso anche questa modesta perché ci sono squadre così scarse che alla 15ma giornata son già retrocesse).

Siam sempre lì, secondo me bisogna anche mettersi nell'ottica che il calcio deve essere anche spettacolo e competizione vera.

Posso capire l'abitudine ma non penso ci voglia un genio per comprendere che avere tutte le domeniche Juve/PSG, Real/Napoli o Bayern/Manchester City é diverso da avere a che fare con scontatissimi Juve/Lecce o Bayern/Mainz, che possono interessare giusto ai tifosi di Juve e Bayern ma che uno spettatore neutrale magari non é neppure invogliato a guardare. Ec é inutile citare i casi di piccole che occasionalmente vincono, considerato quanto pochi sono stati.

L'ottica di dire "é giusto che anche realtà piccole possano competere con le grandi" la trovo romantica ma strumentale, perché non ci può essere competizione tra realtà così differenti economicamente, anzi é umiliante per le piccole alla fine.

Penso che hai interpretato non correttamente il mio post. 
Io non sto dicendo "è giusto che anche realtà piccole possano competere con le grandi" (a meno che tu per "competere" non intenda "partecipare allo stesso torneo").

Io ho detto l'esatto opposto, e cioè che è insito nel concetto stesso di sport che A e B siano più forti di C e D e siano enormemente più forti di E ed F.

 

Insisti con il concetto di vincere ("inutile citare i casi di piccole che occasionalmente vincono") quando io ho specificato che lo scopo dello sport è la consapevolezza che ciascuno deve fissarsi un obiettivo adeguato alle proprie forze e provare a raggiungerlo o quantomeno ad avvicinarsi.
Irridi coloro che seguono la lotta per il 3-4 posto, ma quella nello sport è già l'eccellenza e i piazzamento dopo il primo esistono in qualunque torneo, anche quello che tu immagini.

Irridi anche quelli che seguono la lotta per la salvezza, ma tu parli facile, perché tifi Juve. Se fossi nato in realtà di provincia che comunque sono nel calcio professionistico, ti toccherebbe seguire la lotta per la salvezza (Verona, Lecce, Cagliari, Brescia).

Proprio questa consapevolezza porta ciascuna società a fissarsi un obiettivo che non è necessariamente il primo posto.

Prendiamo i Mondiali di atletica terminati da pochi giorni: il nostro Crippa (10.000 metri) sapeva benissimo di non avere chances di vittoria, ma, pur essendo arrivato settimo, ha fatto salti di gioia, perché aveva migliorato sensibilmente il proprio personale, tanto da stabilire il record italiano.

Una competizione che fa incontrare l'elite del calcio c'è già, non capisco perché debba diventare LA COMPETIZIONE.

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17 ore fa, SSS71 ha scritto:

si'........soprattutto è piu' facile che vinciamo la Champions con le donne ......

 

ma piantala AA .....

Potremmo sempre far cambio con De Laurentis o Scaroni o Lotito o qualche Cinese o Arabo.  

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31 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Penso che hai interpretato non correttamente il mio post. 
Io non sto dicendo "è giusto che anche realtà piccole possano competere con le grandi" (a meno che tu per "competere" non intenda "partecipare allo stesso torneo").

Io ho detto l'esatto opposto, e cioè che è insito nel concetto stesso di sport che A e B siano più forti di C e D e siano enormemente più forti di E ed F.

 

Insisti con il concetto di vincere ("inutile citare i casi di piccole che occasionalmente vincono") quando io ho specificato che lo scopo dello sport è la consapevolezza che ciascuno deve fissarsi un obiettivo adeguato alle proprie forze e provare a raggiungerlo o quantomeno ad avvicinarsi.
Irridi coloro che seguono la lotta per il 3-4 posto, ma quella nello sport è già l'eccellenza e i piazzamento dopo il primo esistono in qualunque torneo, anche quello che tu immagini.

Irridi anche quelli che seguono la lotta per la salvezza, ma tu parli facile, perché tifi Juve. Se fossi nato in realtà di provincia che comunque sono nel calcio professionistico, ti toccherebbe seguire la lotta per la salvezza (Verona, Lecce, Cagliari, Brescia).

Proprio questa consapevolezza porta ciascuna società a fissarsi un obiettivo che non è necessariamente il primo posto.

Prendiamo i Mondiali di atletica terminati da pochi giorni: il nostro Crippa (10.000 metri) sapeva benissimo di non avere chances di vittoria, ma, pur essendo arrivato settimo, ha fatto salti di gioia, perché aveva migliorato sensibilmente il proprio personale, tanto da stabilire il record italiano.

Una competizione che fa incontrare l'elite del calcio c'è già, non capisco perché debba diventare LA COMPETIZIONE.

Ma io non irrido niente, semplicemente da spettatore neutrale non riesco ad appassionarmi alla lotta per la salvezza in Bundesliga o in Liga.

Ne faccio una pura questione di spettacolo, come farebbero negli Usa.

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8 ore fa, garrison ha scritto:

In realtà in molti avete un'idea di SuperLega abbastanza stereotipata per poter dire "E' una cahata antimeritocratica e non si farà mai".

Nessuno praticamente la immagina come un campionato chiuso tipo NBA o "a inviti" ma in sostanza come una enorme prima serie Europea, con promozioni e retrocessioni (da ulteriori serie Europee...in pratica le 3 Coppe diventerebbero tre serie A/B/C tra sole formazioni dei vari paesi).

Se l'Atalanta lavora bene viene promossa dalla serie B e se il Milan lavora male viene retrocesso.

 

Non so perché bisogna chiudere gli occhi e non accorgersi che i campionati nazionali sono abbastanza ridicoli attualmente: in teoria sarebbero i campionati dove le realtà locali riescono a confrontarsi con i top team, in concreto sono competizioni in cui la possibilità di vincere é spesso di una sola o due squadre al massimo, con uno sbilanciamento di forze assurdo, tant'é che si stanno battendo tutti i record di campionati vinti consecutivamente in Italia, Francia, Germania, Spagna. Resiste, in parte, solo la Premier, ma anche qui il City l'anno scorso ha dominato in lungo ed in largo e se non ci fosse la ferrea volontà del Lpool di vincere una Premier dopo 25 anni la competizione sarebbe assai bassa, visto che club come Chelsea, Arsenal, lo stesso United (più per incapacità questi ultimi) non riescono davvero a competere, con un progressivo disimpegno delle proprietà.

Una soluzione va trovata o quantomeno discussa, nel nostro stesso interesse, senza arroccarsi sul motto, quello sì molto italiano: "Se si é fatto così per 60 anni dobbiamo farlo per altri 60" e "cambiare é il male".

Altrimenti continuiamo a farci le pugnette con la Juve che vincerà 18/19 campionati italiani su 20 nei prossimi anni ma sempre meno competitiva in Europa visto che i diritti TV di una serie A decisa ancora prima di cominciare varranno poco/sempre meno.

La Champions è interessante perché è una coppa, sono pochi scontri diretti andata e ritorno.

 

È questo quello che rende avvincente la competizione, non il nome dell'avversario. Farlo diventare un campionato non avrebbe il minimo senso, il pezzotto della Champions su Pes negli anni duemila praticamente .ghgh

 

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49 minuti fa, Nate Fisher ha scritto:

La Champions è interessante perché è una coppa, sono pochi scontri diretti andata e ritorno.

 

È questo quello che rende avvincente la competizione, non il nome dell'avversario. Farlo diventare un campionato non avrebbe il minimo senso, il pezzotto della Champions su Pes negli anni duemila praticamente .ghgh

 

 

Gli scontri ad eliminazione hanno un fascino assurdo e infatti nessuno parla di levarli

Si parla di proporre con più frequenza scontri tra le top 15 piuttosto che scontri tra una top 15 vs una di ranking 16 - 60mo posto...oppure semplicemente aumentare il numero di scontri in UCL al posto di partite di campionato

E magari mettere queste partite nel weekend a discapito del campionato

I vantaggi mi sembrano molto logici

 

 

 

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29 minuti fa, .ste13. ha scritto:

 

Gli scontri ad eliminazione hanno un fascino assurdo e infatti nessuno parla di levarli

Si parla di proporre con più frequenza scontri tra le top 15 piuttosto che scontri tra una top 15 vs una di ranking 16 - 60mo posto...oppure semplicemente aumentare il numero di scontri in UCL al posto di partite di campionato

E magari mettere queste partite nel weekend a discapito del campionato

I vantaggi mi sembrano molto logici

 

 

 

Quello del weekend non è praticabile perché il campionato resterà il punto di riferimento e il tifoso del Genoa vale quanto quello della Juve, dubito che gente che lavora tutta la settimana abbia voglia di perdersi l'unico svago del weekend.

 

Per quanto riguarda l'aumento della competitività/visibilità basterebbe eliminare l'Europa League (che è completamente inutile) e aumentare il numero di squadre partecipanti dei cinque maggiori campionati, tutti felici e contenti. 

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1 minuto fa, Nate Fisher ha scritto:

Quello del weekend non è praticabile perché il campionato resterà il punto di riferimento e il tifoso del genoa vale quanto quello della Juve, dubito che gente che lavora tutta la settimana abbia voglia di perdersi l'unico svago del weekend.

 

Per quanto riguarda l'aumento della competitività/visibilità basterebbe eliminare l'Europa League (che è completamente inutile) e aumentare il numero di squadre partecipanti dei cinque maggiori campionati, tutti felici e contenti. 

Come se fino ad ora nei campionati non ci fossero turni infrasettimanali, qualche domenica senza campionato non ucciderebbe nessuno

 

Aumentare il numero dei partecipanti non ti aumenta, bensì diminuisce, la competitività...ma non è quello il punto

 

Stanno creando una seconda Europa League, significa che per Loro il miglior modo di accaparrarsi i tifosi europei delle squadre minori è quello di destinargli una competizione europea a cui non hanno mai partecipato

 

Ma non è quello il loro obiettivo principale, loro vogliono incrementare la visibilità mondiale e quella la incrementi aumentando l esclusivitá della competizione, cioè facendo scontrare più spesso le migliori squadre al mondo tra loro

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