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homer75

Lazio - Juventus 3-1, commenti post partita

Post in rilievo

30 minuti fa, haciemmi ha scritto:

abbiamo il logo, la maglia del palio e i followers

Il logo e la maglia fanno *, i followers che ormai sembrano diventato la risorsa più preziosa sul pianeta terra non ci servono a una mazza se cliccano dei pulsanti su facebook o altre * simili e poi non sganciano soldi perchè la maglia è orrenda.

Eh ma poi facciamo l'accordo con PES tagliandoci fuori dalla visibilità almeno decupla presso i videogiocatori di Fifa perchè ci daranno tre palanche in più... Sun Tzu e Clausewitz erano proprio degli scarsoni rispetto ai nostri strateghi in dirigenza.

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5 minuti fa, colpodimano ha scritto:

Ti ringrazio, post illuminante e definitivo.

Forse ... un po’ troppo lungo che non invita ad essere letto, almeno per i miei gusti...

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9 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

 

perfetto,infatti non viene voglia nemmeno di commentare ,perché che ci siano cose da migliorare è ovvio ma fino a quando non si supererà questa voglia di "rivalsa" da parte di alcuni verso chi criticava Max,sarà impossibile farlo

come se quella di quest anno non sia Juventus,solo perché non c'è chi piace a loro in panchina

 

 

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16 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

Data una dimostrazione di forza in una serata infausta!

 

Arriva a dicembre la prima sconfitta stagionale dell'unica squadra ancora imbattuta in Europa (rileggere e memorizzare). Si perde a casa della squadra più in forma del campionato dopo averla dominata per larghi tratti, dovendo fare a meno anche del nostro miglior centrocampista (in quel momento il migliore in campo) per l'ennesimo infortunio.

Fino a quando, dal possibile 1-2 (con Dybala che non la passa a CR7), va in scena la fiera degli episodi tra rossi dati e rossi negati!

Restiamo in 10 e andiamo sotto.

Grazie a Szczesny resistiamo anche ad un rigore viziato da fallo su Pjanic ad inizio azione, inspiegabilmente confermato dal var.

Ci proviamo fino alla fine, com'è giusto che sia, ovviamente rischiando, ma non va. E alla fine prendiamo il terzo a campo aperto.
Paradossalmente buoni segnali in una gara persa (nel gioco e nei singoli, con Ronaldo buono e Berna in ripresa). Ma prima o poi doveva arrivare una sconfitta. Ci sta.

Ora si tratta di metabolizzarla e ripartire ancora più cattivi!

 

Se vogliamo iniziare (come già si è iniziato) con il lamento delle sirene che va avanti da ANNI… prego: facciamo pure! Tanto una volta era colpa di Marotta, oggi di Paratici e Nedved, ieri di Allegri, oggi di Sarri, e a turno, ieri e oggi, dei vari giocatori che stanno antipatici. Robe difronte alle quali veramente sembra di trovarsi in una classe di asilo.

 

Se però nel farlo si vuole analizzare la partita, capire CONTRO CHI abbiamo giocato (a casa della squadra più in palla della Serie A, che in casa deteneva sia il miglior attacco che  la miglior difesa), COME abbiamo giocato (cioè, per il 70% del tempo in cui siamo rimasti 11vs11, banchettando nella loro metà campo, subendo il primo tiro nello specchio al 45°), e IN CHE MODO la partita è cambiata (frutto di un misto di episodi arbitrali tutti contrari e scelte scellerate di alcuni singoli), allora si abbia il buon gusto (se non il buon senso) di lasciare da parte i propri preconcetti, le proprie fazioncine, i propri stereotipi ricchi di contraddizioni, e non sputare addosso a Tizio e Caio tanto per farlo. Criticando ovviamente, ma ragionando di calcio.

 

La Juve ha giocato fino all’espulsione di Cuadrado una delle migliori partite stagionali.

Io temevo questa partita, molto incazzato e deluso dall’atteggiamento contro il Sassuolo, e più di tutto (specialmente dopo il pareggio dell’inter di ieri) avrei voluto vedere un approccio e una gestione della partita diversa rispetto a domenica scorsa.

L’ho vista, al di là del risultato.

E per l’ennesima volta contro una “grande” o nelle sfide che contano (Atletico, Napoli, Bayer, Inter, di nuovo Atletico nel 1°t, Lazio).

Difesa altissima, pressing nella metà campo avversaria, riconquista palla puntuale ad ogni loro uscita, fraseggi continui, RAPIDI, e fatti nella maniera GIUSTA (palla avanti palla dietro), e così via.

Se poi ci metti un Ronaldo che sembra proseguire nel suo ritrovamento della forma (lo avevo già visto in ripresa con il Sassuolo) allora ecco un gol del vantaggio che esce dopo un’azione bellissima, finalizzata da un triangolo fra i migliori in campo: Cristiano e Bentancur.

Bentancur che alcuni qui definivano “Pippancur”, prigionieri delle loro battaglie di cui sopra.

Bentancur che ad un certo punto fa un numero pazzesco sulla fascia.

Bentancur che si infortuna, perché la sfiga con noi ci vede davvero benissimo, ed è costretto ad uscire al 37°.

Già dal momento in cui “zoppicava” si era notato che la Juve aveva un po’ attutito quella pressione continua che aveva prodotto diverse occasioni, al punto che anche un giocatore come Bernardeschi appariva in partita facendo le scelte giuste (finalmente) a livello offensivo (culminate nella bella giocata per l’assist a Cristiano, il cui colpo di testa è salvato sulla linea da Strakosha).

Entra Emre Can, e non entrerà bene, se non per l’unica palla degna di nota della sua partita (quella appunto che libererà Bernardeschi nell’azione appena descritta).

Da lì iniziano cinque minuti finali pieni di imprecisioni in uscita ad opera dello stesso Emre Can e di Cuadrado. Dalla sintesi di queste ultime nasce l’angolo da cui subiamo il pareggio all’ultimo minuto, al primo tiro preso nello specchio! Non perfetti Bonucci e Alex Sandro nella  fattispecie. La difesa aveva le giuste posizioni, ma un po’ la palla perfetta e millimetrica di Luis Alberto, un po’ una comunione di disattenzioni, e arriva il pareggio nel momento peggiore, prima di andare negli spogliatoi.

Bella partita comunque.

 

Inizia il secondo tempo all’insegna dell’equilibrio, sebbene sia un equilibrio non statico, perché spesso si vedono folate da una parte e dall’altra. Ma l’unica occasione ce l’abbiamo ancora noi, ed è GIGANTESCA! Su errore di Strakosha, Dybala recupera palla e invece di darla a Cristiano, SOLO in mezzo all’area, decide di tirare con lo specchio della porta mezzo coperto. Strakosha para, e ti scorre un brivido sulla schiena pensando al famoso detto “gol mangiato…”.

 

Ma il modo in cui si rovina la partita è kafkiano.

Dopo che Fabbri aveva risparmiato un rosso a Luiz Felipe (nemmeno fischiato il fallo)... ecco che da un nostro corner un mancato rispetto delle consegne tra Dybala e Bernardeschi innesca un contropiede  che si conclude con fallo di Cuadrado da ultimo uomo, ma ad una quarantina di metri dalla porta. Cuadrado che forse poteva temporeggiare (e che da dopo l’ultima sosta delle Nazionali vive un momento di down), ma io ricordo benissimo che un episodio simile in questa stagione venne valutato non da rosso (ma non ricordo la gara, se qualcuno la rammenta me la segnali, grazie).

 

Sliding door.

 

Una gara tosta, interpretata benissimo, rovinata sul più bello, appena dopo aver fallito l’1-2!

 

E andiamo un po’ nel pallone. Per carità, bisognerebbe mantenere una certa solidità anche in 10, ma contro questa Lazio a casa sua (e che meritava di vincere a San Siro con l’Inter ad inizio anno, quando i risultati non le entravano) non è la cosa più semplice del mondo. Specie se poi a confezionare il gol del 2-0 arriva un’altra giocata PERFETTA, ancor più di quella del primo gol, ovvero un lancio stupendo di Luis Alberto e un inserimento, stop, e tiro, da fenomeno di Milinkovic-Savic. Chapeau! De Ligt forse non perfetto nella circostanza, anche se c’è chi si perde il taglio iniziale di Milinkovic. Ma giocata grandiosa.

 

A quel punto è un Everest. La Lazio è la squadra che attacca meglio la profondità in Italia, la migliore a giocare di ripartenza. E infatti noi abbiamo il merito di provarci, ma aprendoci mortalmente ai loro contropiedi. Da uno di questi arriva un rigore, giusto, ma viziato da fallo su Pjanic al limite della loro area ad inizio azione che gli permette la riconquista della sfera. Né menzionato in telecronaca da un Pardo che non vedeva l’ora di commentare una serata del genere, né da Fabbri, né (credo) rivisto dal var che stasera dormiva.

 

Szczesny, quasi inoperoso per oltre un’ora, nell’ultima parte decide di prendere 8 in pagella con alcuni interventi strepitosi, e para un “doppio rigore” ad Immobile, regalandoci gli ultimi minuti di forcing. Anche qui… un tempo a parti invertite si sarebbe detto “non puoi lasciarli giocare a casa tua con un uomo in più” (perché noi è questo che abbiamo provato a fare), ma la serata delle scelte dei singoli scellerate si conclude con un paio di soluzioni di Danilo totalmente incomprensibili (un tiro dalla distanza con l’area piena di nostri giocatori e un cross sbilenco dalla trequarti, entrambi finiti in Curva Nord). E nell’estremo atto di generosità becchiamo il terzo a campo apertissimo.

 

Se ho descritto qualcosa che non torna fatemelo presente.

 

Ma se la partita è stata questa, al di là della delusione a caldo per la prima sconfitta stagionale (la prima sconfitta stagionale!) a dicembre, allora serve dire con onestà che Sarri l’aveva preparata benissimo, che la Juve aveva giocato benissimo, che meritava di chiudere il 1°t almeno 1-0 (se non 2-0), che avrebbe potuto ripassare in vantaggio nel 2°t, e che l’espulsione ha cambiato totalmente la partita.

Se questi sono motivi per urlare di tutto contro Sarri, contro Paratici e Nedved (meno male che ci sono gli esuberi, senò tra poco dovevo giocare io), contro chiunque, allora forse sono io che interpreto le partite in un modo sbagliato.

Siamo in linea coi punteggi degli scorsi anni, siamo addirittura oltre per quanto riguarda la Champions: è l'andamento da record storico dell’inter l’anomalia (ed è vero, è il loro record storico di punti). Ed è un'anomalia che fa perddere la brocca a molti, esattamente come la faceva perdere il testa a testa con Sarri di due anni fa.

Per contro si può dire che pesano i punti persi col Sassuolo (con quelli saremmo primi) e che quelli persi a Lecce sono stati certificati come “rubati” (come piace "definirli" ai nostri haters) grazie ad un rigore che non doveva essere assegnato (e a tante occasioni nostre non concretizzate). E’ una lotta punto a punto, ma restiamo lì ad una partita di distanza.

 

Vanno evidenziate però due cose su tutte.

Questa squadra a volte pecca di concentrazione in alcuni singoli (può essere il Pjanic che gioca in modo altalenante, Emre Can o l’ultimo Cuadrado che regalano palloni agli avversari, o alcune altre disattenzioni varie come quelle sui corner a nostro favore, o la scelta dell’ultima giocata, ecc), che meritano un cambio di rotta da parte dei singoli stessi e strigliate più convincenti da parte del mister. Ed io, sul tema “strigliate”, mi soffermerei, perchè è più di questo aspetto, cioè il saper tenere tutti sulla corda, che a volte mi preoccupo, specie in assenza di un leader caratteriale e tecnico in campo come Chiellini (che non è un’assenza da poco), quando dall’altra parte Conte, che spesso fatica pure lui a portarle a casa persino contro la Spal o l’Udinese, nel saper dare stimoli è un maestro, e si ritrova in squadra “un Chiellini” in Godin (e questa cose contano). A volte non si deve focalizzare tutto solo sul campo e sulla tattica, bisogna anche iniziare a stimolare la squadra facendole capire che si sta facendo la lotta con quelli là.

L’altro aspetto è che è necessario concretizzare di più quanto si crea anche dopo essere andati in vantaggio. E saperlo mantenere il vantaggio! Al di là degli errori tecnici che possono capitare nell’una e nell’altra fase, serve essere ben mentalizzati su questo, VOLER concretizzare (quindi essere cattivi sotto porta, non provare sempre sto cacchio di tiro a giro per i fotografi), VOLER non subire, come se ci si stesse giocando la vita (invece di regalare letteralmente assist per i gol degli avversari). Se si abbassa un minimo la guardia, allora si corrono pericoli seri.

 

Detto ciò, contro le grandi le prove a livello di gioco sono state tutte buone o ottime, e  i margini sarebbero tanti. Dico “sarebbero” perché lo stato di forma e gli infortuni ci impediscono di fare voli pindarici. Avevamo trovato in Bentancur un interprete perfetto per il ruolo di mezzala al posto di Khedira. Se il suo infortunio sarà grave, aggiungendosi a quelli di Chiellini di Douglas Costa, di Ramsey, alla forma misteriosa di Rabiot, ecc, bisognerà sempre rincorrere un assetto ideale all’interno di un percorso di rinnovamento che già di per sé ha i suoi ostacoli (Guardiola al primo anno di City agguantò il quarto posto valido per la Champions all’ultima giornata come uno Spalletti qualsiasi, e parliamo di Guardiola e della squadra che ha speso di più al mondo).

 

Però una cosa… siccome abbiamo già fin troppi nemici, siccome abbiamo quelli lì come nostra peggiore rivale (con alla guida e in dirigenza chi sappiamo), siccome i media e i giornalisti godono nel vederci inciampare… quantomeno freniamoci noi con le shit storm, calmiamoci con lo sputare su tutto e tutti, riflettiamo, prima di lanciarci in intemerate assurde, provando a ripensare ai casi del passato, a fare paragoni, ad essere logici.

La Juve ha sin troppi nemici per avere anche noi tra di loro. E certi atteggiamenti (intendo alcuni pubblici, sui social ecc) "arrivano", e ci giocano contro.

 

Chissà se si riuscirà mai a criticare senza essere prigionieri delle proprie religioni, esasperandole.

E’ in questi momenti che dobbiamo "scendere in campo" pure noi.

Sempre se si è tifosi.

Semplicemente perfetto. Analisi che condivido a pieno. In piu avevamo molte assenze importanti e nonostante ciò la lazio non ci ha capito nulla. Prima di farci il funerale io ci penserei

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7 minuti fa, badboy ha scritto:

Mai userò un termine così offensivo "incompetente" verso un professionista. Ma, ma non lo è nemmeno Marotta però.

Per me invece “incompetente” è il minimo che si può dire a Paratici, quasi un complimento, visti i disastri che ha fatto e sta facendo, sia in termini di rosa e di risultati, sia di numeri di bilancio che iniziano ad “inquietare”...

”Professionista”, poi non so di cosa...

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18 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

Data una dimostrazione di forza in una serata infausta!

 

Arriva a dicembre la prima sconfitta stagionale dell'unica squadra ancora imbattuta in Europa (rileggere e memorizzare). Si perde a casa della squadra più in forma del campionato dopo averla dominata per larghi tratti, dovendo fare a meno anche del nostro miglior centrocampista (in quel momento il migliore in campo) per l'ennesimo infortunio.

Fino a quando, dal possibile 1-2 (con Dybala che non la passa a CR7), va in scena la fiera degli episodi tra rossi dati e rossi negati!

Restiamo in 10 e andiamo sotto.

Grazie a Szczesny resistiamo anche ad un rigore viziato da fallo su Pjanic ad inizio azione, inspiegabilmente confermato dal var.

Ci proviamo fino alla fine, com'è giusto che sia, ovviamente rischiando, ma non va. E alla fine prendiamo il terzo a campo aperto.
Paradossalmente buoni segnali in una gara persa (nel gioco e nei singoli, con Ronaldo buono e Berna in ripresa). Ma prima o poi doveva arrivare una sconfitta. Ci sta.

Ora si tratta di metabolizzarla e ripartire ancora più cattivi!

 

Se vogliamo iniziare (come già si è iniziato) con il lamento delle sirene che va avanti da ANNI… prego: facciamo pure! Tanto una volta era colpa di Marotta, oggi di Paratici e Nedved, ieri di Allegri, oggi di Sarri, e a turno, ieri e oggi, dei vari giocatori che stanno antipatici. Robe difronte alle quali veramente sembra di trovarsi in una classe di asilo.

 

Se però nel farlo si vuole analizzare la partita, capire CONTRO CHI abbiamo giocato (a casa della squadra più in palla della Serie A, che in casa deteneva sia il miglior attacco che  la miglior difesa), COME abbiamo giocato (cioè, per il 70% del tempo in cui siamo rimasti 11vs11, banchettando nella loro metà campo, subendo il primo tiro nello specchio al 45°), e IN CHE MODO la partita è cambiata (frutto di un misto di episodi arbitrali tutti contrari e scelte scellerate di alcuni singoli), allora si abbia il buon gusto (se non il buon senso) di lasciare da parte i propri preconcetti, le proprie fazioncine, i propri stereotipi ricchi di contraddizioni, e non sputare addosso a Tizio e Caio tanto per farlo. Criticando ovviamente, ma ragionando di calcio.

 

La Juve ha giocato fino all’espulsione di Cuadrado una delle migliori partite stagionali.

Io temevo questa partita, molto incazzato e deluso dall’atteggiamento contro il Sassuolo, e più di tutto (specialmente dopo il pareggio dell’inter di ieri) avrei voluto vedere un approccio e una gestione della partita diversa rispetto a domenica scorsa.

L’ho vista, al di là del risultato.

E per l’ennesima volta contro una “grande” o nelle sfide che contano (Atletico, Napoli, Bayer, Inter, di nuovo Atletico nel 1°t, Lazio).

Difesa altissima, pressing nella metà campo avversaria, riconquista palla puntuale ad ogni loro uscita, fraseggi continui, RAPIDI, e fatti nella maniera GIUSTA (palla avanti palla dietro), e così via.

Se poi ci metti un Ronaldo che sembra proseguire nel suo ritrovamento della forma (lo avevo già visto in ripresa con il Sassuolo) allora ecco un gol del vantaggio che esce dopo un’azione bellissima, finalizzata da un triangolo fra i migliori in campo: Cristiano e Bentancur.

Bentancur che alcuni qui definivano “Pippancur”, prigionieri delle loro battaglie di cui sopra.

Bentancur che ad un certo punto fa un numero pazzesco sulla fascia.

Bentancur che si infortuna, perché la sfiga con noi ci vede davvero benissimo, ed è costretto ad uscire al 37°.

Già dal momento in cui “zoppicava” si era notato che la Juve aveva un po’ attutito quella pressione continua che aveva prodotto diverse occasioni, al punto che anche un giocatore come Bernardeschi appariva in partita facendo le scelte giuste (finalmente) a livello offensivo (culminate nella bella giocata per l’assist a Cristiano, il cui colpo di testa è salvato sulla linea da Strakosha).

Entra Emre Can, e non entrerà bene, se non per l’unica palla degna di nota della sua partita (quella appunto che libererà Bernardeschi nell’azione appena descritta).

Da lì iniziano cinque minuti finali pieni di imprecisioni in uscita ad opera dello stesso Emre Can e di Cuadrado. Dalla sintesi di queste ultime nasce l’angolo da cui subiamo il pareggio all’ultimo minuto, al primo tiro preso nello specchio! Non perfetti Bonucci e Alex Sandro nella  fattispecie. La difesa aveva le giuste posizioni, ma un po’ la palla perfetta e millimetrica di Luis Alberto, un po’ una comunione di disattenzioni, e arriva il pareggio nel momento peggiore, prima di andare negli spogliatoi.

Bella partita comunque.

 

Inizia il secondo tempo all’insegna dell’equilibrio, sebbene sia un equilibrio non statico, perché spesso si vedono folate da una parte e dall’altra. Ma l’unica occasione ce l’abbiamo ancora noi, ed è GIGANTESCA! Su errore di Strakosha, Dybala recupera palla e invece di darla a Cristiano, SOLO in mezzo all’area, decide di tirare con lo specchio della porta mezzo coperto. Strakosha para, e ti scorre un brivido sulla schiena pensando al famoso detto “gol mangiato…”.

 

Ma il modo in cui si rovina la partita è kafkiano.

Dopo che Fabbri aveva risparmiato un rosso a Luiz Felipe (nemmeno fischiato il fallo)... ecco che da un nostro corner un mancato rispetto delle consegne tra Dybala e Bernardeschi innesca un contropiede  che si conclude con fallo di Cuadrado da ultimo uomo, ma ad una quarantina di metri dalla porta. Cuadrado che forse poteva temporeggiare (e che da dopo l’ultima sosta delle Nazionali vive un momento di down), ma io ricordo benissimo che un episodio simile in questa stagione venne valutato non da rosso (ma non ricordo la gara, se qualcuno la rammenta me la segnali, grazie).

 

Sliding door.

 

Una gara tosta, interpretata benissimo, rovinata sul più bello, appena dopo aver fallito l’1-2!

 

E andiamo un po’ nel pallone. Per carità, bisognerebbe mantenere una certa solidità anche in 10, ma contro questa Lazio a casa sua (e che meritava di vincere a San Siro con l’Inter ad inizio anno, quando i risultati non le entravano) non è la cosa più semplice del mondo. Specie se poi a confezionare il gol del 2-0 arriva un’altra giocata PERFETTA, ancor più di quella del primo gol, ovvero un lancio stupendo di Luis Alberto e un inserimento, stop, e tiro, da fenomeno di Milinkovic-Savic. Chapeau! De Ligt forse non perfetto nella circostanza, anche se c’è chi si perde il taglio iniziale di Milinkovic. Ma giocata grandiosa.

 

A quel punto è un Everest. La Lazio è la squadra che attacca meglio la profondità in Italia, la migliore a giocare di ripartenza. E infatti noi abbiamo il merito di provarci, ma aprendoci mortalmente ai loro contropiedi. Da uno di questi arriva un rigore, giusto, ma viziato da fallo su Pjanic al limite della loro area ad inizio azione che gli permette la riconquista della sfera. Né menzionato in telecronaca da un Pardo che non vedeva l’ora di commentare una serata del genere, né da Fabbri, né (credo) rivisto dal var che stasera dormiva.

 

Szczesny, quasi inoperoso per oltre un’ora, nell’ultima parte decide di prendere 8 in pagella con alcuni interventi strepitosi, e para un “doppio rigore” ad Immobile, regalandoci gli ultimi minuti di forcing. Anche qui… un tempo a parti invertite si sarebbe detto “non puoi lasciarli giocare a casa tua con un uomo in più” (perché noi è questo che abbiamo provato a fare), ma la serata delle scelte dei singoli scellerate si conclude con un paio di soluzioni di Danilo totalmente incomprensibili (un tiro dalla distanza con l’area piena di nostri giocatori e un cross sbilenco dalla trequarti, entrambi finiti in Curva Nord). E nell’estremo atto di generosità becchiamo il terzo a campo apertissimo.

 

Se ho descritto qualcosa che non torna fatemelo presente.

 

Ma se la partita è stata questa, al di là della delusione a caldo per la prima sconfitta stagionale (la prima sconfitta stagionale!) a dicembre, allora serve dire con onestà che Sarri l’aveva preparata benissimo, che la Juve aveva giocato benissimo, che meritava di chiudere il 1°t almeno 1-0 (se non 2-0), che avrebbe potuto ripassare in vantaggio nel 2°t, e che l’espulsione ha cambiato totalmente la partita.

Se questi sono motivi per urlare di tutto contro Sarri, contro Paratici e Nedved (meno male che ci sono gli esuberi, senò tra poco dovevo giocare io), contro chiunque, allora forse sono io che interpreto le partite in un modo sbagliato.

Siamo in linea coi punteggi degli scorsi anni, siamo addirittura oltre per quanto riguarda la Champions: è l'andamento da record storico dell’inter l’anomalia (ed è vero, è il loro record storico di punti). Ed è un'anomalia che fa perddere la brocca a molti, esattamente come la faceva perdere il testa a testa con Sarri di due anni fa.

Per contro si può dire che pesano i punti persi col Sassuolo (con quelli saremmo primi) e che quelli persi a Lecce sono stati certificati come “rubati” (come piace "definirli" ai nostri haters) grazie ad un rigore che non doveva essere assegnato (e a tante occasioni nostre non concretizzate). E’ una lotta punto a punto, ma restiamo lì ad una partita di distanza.

 

Vanno evidenziate però due cose su tutte.

Questa squadra a volte pecca di concentrazione in alcuni singoli (può essere il Pjanic che gioca in modo altalenante, Emre Can o l’ultimo Cuadrado che regalano palloni agli avversari, o alcune altre disattenzioni varie come quelle sui corner a nostro favore, o la scelta dell’ultima giocata, ecc), che meritano un cambio di rotta da parte dei singoli stessi e strigliate più convincenti da parte del mister. Ed io, sul tema “strigliate”, mi soffermerei, perchè è più di questo aspetto, cioè il saper tenere tutti sulla corda, che a volte mi preoccupo, specie in assenza di un leader caratteriale e tecnico in campo come Chiellini (che non è un’assenza da poco), quando dall’altra parte Conte, che spesso fatica pure lui a portarle a casa persino contro la Spal o l’Udinese, nel saper dare stimoli è un maestro, e si ritrova in squadra “un Chiellini” in Godin (e questa cose contano). A volte non si deve focalizzare tutto solo sul campo e sulla tattica, bisogna anche iniziare a stimolare la squadra facendole capire che si sta facendo la lotta con quelli là.

L’altro aspetto è che è necessario concretizzare di più quanto si crea anche dopo essere andati in vantaggio. E saperlo mantenere il vantaggio! Al di là degli errori tecnici che possono capitare nell’una e nell’altra fase, serve essere ben mentalizzati su questo, VOLER concretizzare (quindi essere cattivi sotto porta, non provare sempre sto cacchio di tiro a giro per i fotografi), VOLER non subire, come se ci si stesse giocando la vita (invece di regalare letteralmente assist per i gol degli avversari). Se si abbassa un minimo la guardia, allora si corrono pericoli seri.

 

Detto ciò, contro le grandi le prove a livello di gioco sono state tutte buone o ottime, e  i margini sarebbero tanti. Dico “sarebbero” perché lo stato di forma e gli infortuni ci impediscono di fare voli pindarici. Avevamo trovato in Bentancur un interprete perfetto per il ruolo di mezzala al posto di Khedira. Se il suo infortunio sarà grave, aggiungendosi a quelli di Chiellini di Douglas Costa, di Ramsey, alla forma misteriosa di Rabiot, ecc, bisognerà sempre rincorrere un assetto ideale all’interno di un percorso di rinnovamento che già di per sé ha i suoi ostacoli (Guardiola al primo anno di City agguantò il quarto posto valido per la Champions all’ultima giornata come uno Spalletti qualsiasi, e parliamo di Guardiola e della squadra che ha speso di più al mondo).

 

Però una cosa… siccome abbiamo già fin troppi nemici, siccome abbiamo quelli lì come nostra peggiore rivale (con alla guida e in dirigenza chi sappiamo), siccome i media e i giornalisti godono nel vederci inciampare… quantomeno freniamoci noi con le shit storm, calmiamoci con lo sputare su tutto e tutti, riflettiamo, prima di lanciarci in intemerate assurde, provando a ripensare ai casi del passato, a fare paragoni, ad essere logici.

La Juve ha sin troppi nemici per avere anche noi tra di loro. E certi atteggiamenti (intendo alcuni pubblici, sui social ecc) "arrivano", e ci giocano contro.

 

Chissà se si riuscirà mai a criticare senza essere prigionieri delle proprie religioni, esasperandole.

E’ in questi momenti che dobbiamo "scendere in campo" pure noi.

Sempre se si è tifosi.

Su qualche cosa si può discutere, ma la sostanza del post è totalmente condivisibile

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L'errore da cui nasce questa enorme declusione è quello di credere di essere uno squadrone quando invece anche in Serie A c'è chi qualitativamente è meglio di noi. 

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10 minuti fa, Emanuele99 ha scritto:

Analisi fantastica,tuttavia c’è un aspetto che hai toccato in modo marginale che è decisivo: per giocare come i primi trenta minuti di ieri devi avere gambe e polmoni a centrocampo,oltre ai necessari ricambi ,rotto Benta che si fa?

Esatto, bisogna leggerele partite e dopo la sostituzione di benta bisognava cambiare atteggiamento 

Noi pensiamo di poter giocare mezzora a partita e vincere lo stesso non si sa come mai...

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1 minuto fa, andrea200 ha scritto:

Su qualche cosa si può discutere, ma la sostanza del post è totalmente condivisibile

tutto va bene madama la marchesa.

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3 minuti fa, NaneVecchina ha scritto:

Per me invece “incompetente” è il minimo che si può dire a Paratici, quasi un complimento, visti i disastri che ha fatto e sta facendo, sia in termini di rosa e di risultati, sia di numeri di bilancio che iniziano ad “inquietare”...

”Professionista”, poi non so di cosa...

Libero di pensarla come vuoi. Professionista perchè come tale è iscritto ad un albo. Mica è un complimento.

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1 minuto fa, haciemmi ha scritto:

tutto va bene madama la marchesa.

no certo che no, un conto è la situazione generale della squadra da un paio di mesi a questa parte, un conto è la partita di ieri, che date appunto le circostanze di partenza e poi gli episodi in campo è stata migliore di tante altre anche vinte

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Bella Juve fino al gol di Felipe. Questo gol ha fatto male a noi e bene a loro. Sono felice che abbiamo giocato per 45 minuti come Sarri vuole, ma la tenuta fisica non ha tenuto e la Lazio ne ha approfittato. Il giudice sportivo di certo non ci aiuta con la squalifica di Cuadrado. Ora tutta la rosa disponibile deve ricaricare le batterie e rivendicare questa sconfitta e quella del 2017 in Supercoppa contro gli schifosi Taristi e Lotitisti

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15 minuti fa, Altair ha scritto:

Siete ossessionati da conte. Se il Liverpool oggi è la squadra piu forte in Europa è perche c’è stato un percorso. Percorso che dobbiamo attuare anche noi. Abbiamo una mentalità troppo antica

vabè ma se ci credi io ti invidio. Se tu pensi che questa rosa e questa squadra abbiano delle prospettive a giocare così, io ti invidio. Se pensi che faremo un anno di transizione con Cristiano Ronaldo e un monte ingaggi da fantascienza , se pensi che potremmo arrivare a fine anno a mni vuote e  Sarri faranno i complimenti per i tentativi e il gioco secondo me credi alle favole. Hai un allenatore di 60 anni che non ha mai vinto nulla e che ha in mano una juve adesso colabrodo. Ieri sera ti si fa male il tuo cc migliore e continui, suicidandoti, a giocare nello stesso modo con 60 metri scoperti che non sei assolutamente in grado di gestire. Con la Lazio e con il Sassuolo, ma anche per larghi tratti con l’Atalanta ad esempio, a centrocampo ci hanno infiocchettato. Ma l’importante è crederci. Mi vieni a parlare dli Klopp? A parte che il Liv non vinceva un campionato da più di 20 anni quando è arrivato, quindi situazione molto differente p, ma poi fai un paragone pescando da una categoria diversa, da un livello diverso, è sbagliato.

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24 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

Data una dimostrazione di forza in una serata infausta!

 

Arriva a dicembre la prima sconfitta stagionale dell'unica squadra ancora imbattuta in Europa (rileggere e memorizzare). Si perde a casa della squadra più in forma del campionato dopo averla dominata per larghi tratti, dovendo fare a meno anche del nostro miglior centrocampista (in quel momento il migliore in campo) per l'ennesimo infortunio.

Fino a quando, dal possibile 1-2 (con Dybala che non la passa a CR7), va in scena la fiera degli episodi tra rossi dati e rossi negati!

Restiamo in 10 e andiamo sotto.

Grazie a Szczesny resistiamo anche ad un rigore viziato da fallo su Pjanic ad inizio azione, inspiegabilmente confermato dal var.

Ci proviamo fino alla fine, com'è giusto che sia, ovviamente rischiando, ma non va. E alla fine prendiamo il terzo a campo aperto.
Paradossalmente buoni segnali in una gara persa (nel gioco e nei singoli, con Ronaldo buono e Berna in ripresa). Ma prima o poi doveva arrivare una sconfitta. Ci sta.

Ora si tratta di metabolizzarla e ripartire ancora più cattivi!

 

Se vogliamo iniziare (come già si è iniziato) con il lamento delle sirene che va avanti da ANNI… prego: facciamo pure! Tanto una volta era colpa di Marotta, oggi di Paratici e Nedved, ieri di Allegri, oggi di Sarri, e a turno, ieri e oggi, dei vari giocatori che stanno antipatici. Robe difronte alle quali veramente sembra di trovarsi in una classe di asilo.

 

Se però nel farlo si vuole analizzare la partita, capire CONTRO CHI abbiamo giocato (a casa della squadra più in palla della Serie A, che in casa deteneva sia il miglior attacco che  la miglior difesa), COME abbiamo giocato (cioè, per il 70% del tempo in cui siamo rimasti 11vs11, banchettando nella loro metà campo, subendo il primo tiro nello specchio al 45°), e IN CHE MODO la partita è cambiata (frutto di un misto di episodi arbitrali tutti contrari e scelte scellerate di alcuni singoli), allora si abbia il buon gusto (se non il buon senso) di lasciare da parte i propri preconcetti, le proprie fazioncine, i propri stereotipi ricchi di contraddizioni, e non sputare addosso a Tizio e Caio tanto per farlo. Criticando ovviamente, ma ragionando di calcio.

 

La Juve ha giocato fino all’espulsione di Cuadrado una delle migliori partite stagionali.

Io temevo questa partita, molto incazzato e deluso dall’atteggiamento contro il Sassuolo, e più di tutto (specialmente dopo il pareggio dell’inter di ieri) avrei voluto vedere un approccio e una gestione della partita diversa rispetto a domenica scorsa.

L’ho vista, al di là del risultato.

E per l’ennesima volta contro una “grande” o nelle sfide che contano (Atletico, Napoli, Bayer, Inter, di nuovo Atletico nel 1°t, Lazio).

Difesa altissima, pressing nella metà campo avversaria, riconquista palla puntuale ad ogni loro uscita, fraseggi continui, RAPIDI, e fatti nella maniera GIUSTA (palla avanti palla dietro), e così via.

Se poi ci metti un Ronaldo che sembra proseguire nel suo ritrovamento della forma (lo avevo già visto in ripresa con il Sassuolo) allora ecco un gol del vantaggio che esce dopo un’azione bellissima, finalizzata da un triangolo fra i migliori in campo: Cristiano e Bentancur.

Bentancur che alcuni qui definivano “Pippancur”, prigionieri delle loro battaglie di cui sopra.

Bentancur che ad un certo punto fa un numero pazzesco sulla fascia.

Bentancur che si infortuna, perché la sfiga con noi ci vede davvero benissimo, ed è costretto ad uscire al 37°.

Già dal momento in cui “zoppicava” si era notato che la Juve aveva un po’ attutito quella pressione continua che aveva prodotto diverse occasioni, al punto che anche un giocatore come Bernardeschi appariva in partita facendo le scelte giuste (finalmente) a livello offensivo (culminate nella bella giocata per l’assist a Cristiano, il cui colpo di testa è salvato sulla linea da Strakosha).

Entra Emre Can, e non entrerà bene, se non per l’unica palla degna di nota della sua partita (quella appunto che libererà Bernardeschi nell’azione appena descritta).

Da lì iniziano cinque minuti finali pieni di imprecisioni in uscita ad opera dello stesso Emre Can e di Cuadrado. Dalla sintesi di queste ultime nasce l’angolo da cui subiamo il pareggio all’ultimo minuto, al primo tiro preso nello specchio! Non perfetti Bonucci e Alex Sandro nella  fattispecie. La difesa aveva le giuste posizioni, ma un po’ la palla perfetta e millimetrica di Luis Alberto, un po’ una comunione di disattenzioni, e arriva il pareggio nel momento peggiore, prima di andare negli spogliatoi.

Bella partita comunque.

 

Inizia il secondo tempo all’insegna dell’equilibrio, sebbene sia un equilibrio non statico, perché spesso si vedono folate da una parte e dall’altra. Ma l’unica occasione ce l’abbiamo ancora noi, ed è GIGANTESCA! Su errore di Strakosha, Dybala recupera palla e invece di darla a Cristiano, SOLO in mezzo all’area, decide di tirare con lo specchio della porta mezzo coperto. Strakosha para, e ti scorre un brivido sulla schiena pensando al famoso detto “gol mangiato…”.

 

Ma il modo in cui si rovina la partita è kafkiano.

Dopo che Fabbri aveva risparmiato un rosso a Luiz Felipe (nemmeno fischiato il fallo)... ecco che da un nostro corner un mancato rispetto delle consegne tra Dybala e Bernardeschi innesca un contropiede  che si conclude con fallo di Cuadrado da ultimo uomo, ma ad una quarantina di metri dalla porta. Cuadrado che forse poteva temporeggiare (e che da dopo l’ultima sosta delle Nazionali vive un momento di down), ma io ricordo benissimo che un episodio simile in questa stagione venne valutato non da rosso (ma non ricordo la gara, se qualcuno la rammenta me la segnali, grazie).

 

Sliding door.

 

Una gara tosta, interpretata benissimo, rovinata sul più bello, appena dopo aver fallito l’1-2!

 

E andiamo un po’ nel pallone. Per carità, bisognerebbe mantenere una certa solidità anche in 10, ma contro questa Lazio a casa sua (e che meritava di vincere a San Siro con l’Inter ad inizio anno, quando i risultati non le entravano) non è la cosa più semplice del mondo. Specie se poi a confezionare il gol del 2-0 arriva un’altra giocata PERFETTA, ancor più di quella del primo gol, ovvero un lancio stupendo di Luis Alberto e un inserimento, stop, e tiro, da fenomeno di Milinkovic-Savic. Chapeau! De Ligt forse non perfetto nella circostanza, anche se c’è chi si perde il taglio iniziale di Milinkovic. Ma giocata grandiosa.

 

A quel punto è un Everest. La Lazio è la squadra che attacca meglio la profondità in Italia, la migliore a giocare di ripartenza. E infatti noi abbiamo il merito di provarci, ma aprendoci mortalmente ai loro contropiedi. Da uno di questi arriva un rigore, giusto, ma viziato da fallo su Pjanic al limite della loro area ad inizio azione che gli permette la riconquista della sfera. Né menzionato in telecronaca da un Pardo che non vedeva l’ora di commentare una serata del genere, né da Fabbri, né (credo) rivisto dal var che stasera dormiva.

 

Szczesny, quasi inoperoso per oltre un’ora, nell’ultima parte decide di prendere 8 in pagella con alcuni interventi strepitosi, e para un “doppio rigore” ad Immobile, regalandoci gli ultimi minuti di forcing. Anche qui… un tempo a parti invertite si sarebbe detto “non puoi lasciarli giocare a casa tua con un uomo in più” (perché noi è questo che abbiamo provato a fare), ma la serata delle scelte dei singoli scellerate si conclude con un paio di soluzioni di Danilo totalmente incomprensibili (un tiro dalla distanza con l’area piena di nostri giocatori e un cross sbilenco dalla trequarti, entrambi finiti in Curva Nord). E nell’estremo atto di generosità becchiamo il terzo a campo apertissimo.

 

Se ho descritto qualcosa che non torna fatemelo presente.

 

Ma se la partita è stata questa, al di là della delusione a caldo per la prima sconfitta stagionale (la prima sconfitta stagionale!) a dicembre, allora serve dire con onestà che Sarri l’aveva preparata benissimo, che la Juve aveva giocato benissimo, che meritava di chiudere il 1°t almeno 1-0 (se non 2-0), che avrebbe potuto ripassare in vantaggio nel 2°t, e che l’espulsione ha cambiato totalmente la partita.

Se questi sono motivi per urlare di tutto contro Sarri, contro Paratici e Nedved (meno male che ci sono gli esuberi, senò tra poco dovevo giocare io), contro chiunque, allora forse sono io che interpreto le partite in un modo sbagliato.

Siamo in linea coi punteggi degli scorsi anni, siamo addirittura oltre per quanto riguarda la Champions: è l'andamento da record storico dell’inter l’anomalia (ed è vero, è il loro record storico di punti). Ed è un'anomalia che fa perddere la brocca a molti, esattamente come la faceva perdere il testa a testa con Sarri di due anni fa.

Per contro si può dire che pesano i punti persi col Sassuolo (con quelli saremmo primi) e che quelli persi a Lecce sono stati certificati come “rubati” (come piace "definirli" ai nostri haters) grazie ad un rigore che non doveva essere assegnato (e a tante occasioni nostre non concretizzate). E’ una lotta punto a punto, ma restiamo lì ad una partita di distanza.

 

Vanno evidenziate però due cose su tutte.

Questa squadra a volte pecca di concentrazione in alcuni singoli (può essere il Pjanic che gioca in modo altalenante, Emre Can o l’ultimo Cuadrado che regalano palloni agli avversari, o alcune altre disattenzioni varie come quelle sui corner a nostro favore, o la scelta dell’ultima giocata, ecc), che meritano un cambio di rotta da parte dei singoli stessi e strigliate più convincenti da parte del mister. Ed io, sul tema “strigliate”, mi soffermerei, perchè è più di questo aspetto, cioè il saper tenere tutti sulla corda, che a volte mi preoccupo, specie in assenza di un leader caratteriale e tecnico in campo come Chiellini (che non è un’assenza da poco), quando dall’altra parte Conte, che spesso fatica pure lui a portarle a casa persino contro la Spal o l’Udinese, nel saper dare stimoli è un maestro, e si ritrova in squadra “un Chiellini” in Godin (e questa cose contano). A volte non si deve focalizzare tutto solo sul campo e sulla tattica, bisogna anche iniziare a stimolare la squadra facendole capire che si sta facendo la lotta con quelli là.

L’altro aspetto è che è necessario concretizzare di più quanto si crea anche dopo essere andati in vantaggio. E saperlo mantenere il vantaggio! Al di là degli errori tecnici che possono capitare nell’una e nell’altra fase, serve essere ben mentalizzati su questo, VOLER concretizzare (quindi essere cattivi sotto porta, non provare sempre sto cacchio di tiro a giro per i fotografi), VOLER non subire, come se ci si stesse giocando la vita (invece di regalare letteralmente assist per i gol degli avversari). Se si abbassa un minimo la guardia, allora si corrono pericoli seri.

 

Detto ciò, contro le grandi le prove a livello di gioco sono state tutte buone o ottime, e  i margini sarebbero tanti. Dico “sarebbero” perché lo stato di forma e gli infortuni ci impediscono di fare voli pindarici. Avevamo trovato in Bentancur un interprete perfetto per il ruolo di mezzala al posto di Khedira. Se il suo infortunio sarà grave, aggiungendosi a quelli di Chiellini di Douglas Costa, di Ramsey, alla forma misteriosa di Rabiot, ecc, bisognerà sempre rincorrere un assetto ideale all’interno di un percorso di rinnovamento che già di per sé ha i suoi ostacoli (Guardiola al primo anno di City agguantò il quarto posto valido per la Champions all’ultima giornata come uno Spalletti qualsiasi, e parliamo di Guardiola e della squadra che ha speso di più al mondo).

 

Però una cosa… siccome abbiamo già fin troppi nemici, siccome abbiamo quelli lì come nostra peggiore rivale (con alla guida e in dirigenza chi sappiamo), siccome i media e i giornalisti godono nel vederci inciampare… quantomeno freniamoci noi con le shit storm, calmiamoci con lo sputare su tutto e tutti, riflettiamo, prima di lanciarci in intemerate assurde, provando a ripensare ai casi del passato, a fare paragoni, ad essere logici.

La Juve ha sin troppi nemici per avere anche noi tra di loro. E certi atteggiamenti (intendo alcuni pubblici, sui social ecc) "arrivano", e ci giocano contro.

 

Chissà se si riuscirà mai a criticare senza essere prigionieri delle proprie religioni, esasperandole.

E’ in questi momenti che dobbiamo "scendere in campo" pure noi.

Sempre se si è tifosi.

la novella di cappuccetto rosso che si racconta ai bambini per farli stare buoni. Facendo finta di non vedere l'involuzione degli ultimi mesi, l'inadeguatezza della rosa, l'incapacità dell'allenatore di trasmettere grinta e idee ai giocatori, attaccandosi a quelle due o tre azioni del primo tempo e minimizzando le incredibili cappelle difensive. Ma va tutto bene madama la marchesa. 

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La mezz'ora ben giocata. Forse bisognerebbe chiedersi se in quel modo, con pressing altissimo, si possa durare di più. Io vedo una incapacità a difenderci bassi anche quando la pressione dell'avversario ed ilgoal vantaggio renderebbero necessario saperlo fare. Quel goal a fine primo tempo è purtroppo figlio dell'assenza di Chiellini. Li doveva esserci De Ligt e non Bonucci che infatti ha lasciato la palla. Poi, con due punte esterne come CR7 eDybala si fa grande fatica a liberarci x il tiro. E senza khedira nessuno si inserisce. Il problema è strutturale. Invece di questo c..o di Berna trequartista dovrebbe schierarlo a destra o Cuadrado e dietromettere un difensore vero. Cuadrado nel primo tempo.aveva dato una spinta in area a Immobile che poteva essere rigore. Adesso c'è la scusa della emergenza che purtroppo sarà cronica. Ma Sarri deve assolutamente cambiare sistema. Se aspetta che siano questi interpreti a migliorarlo, andiamo a fondo.una ultima cosa. Si continua a guardare ai prescritti con supponenza e spocchia. Forse non tutti si sono accorti che im questo periodo loro sono senza centrocampo, Sensi e Barella. Eppure non perdono contatto anzi aumentano.il distacco. 

 

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Per fortuna non ho visto la partita, immagino però che l'espulsione abbia inciso molto sul risultato finale...Per il resto, il problema di fondo di questa squadra è avere un centrocampo poco affidabile, in serie A credo ce ne siano di migliori, figuriamoci in Europa. Inoltre abbiamo promosso troppo presto Cuadrado terzino, in fase difensiva qualche crepa la sta mostrando. Progetto tecnico improvvisato...

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3 ore fa, capitanBilly ha scritto:

La frase in neretto è Vangelo.

Sarri è Un talebano senza la grinta del fuggitivo.

punto e basta.

Purtroppo stanno venendo a galla limiti e difetti sul prato verde nei 90 minuti, in cui, tra l'altro, secondo me legge malissimo la gara in corso. 

Lippi e Allegri sapevano adattarsi a rose e avversari diversi, il leccese compensa con la grinta, capello faceva un catenaccio insormontabile, sarri sembra non si adegui al contesto, né sappia offrire qualcosa per bypassare i limiti. 

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Se Sarri non cambia qualcosa così non andiamo da nessuna parte .

non si può giocare solo 30 minuti a partita.

non si può giocare con zero centrocampisti che si inseriscono e segnano con solo cr7 che parte largo e dybala che parte da dietro...

non si può giocare a calcio con Bernardeschi 

questo modulo 4312 ha fallito. Dobbiamo ripartire da un gioco più ampio che valorizzi maggiormente cr7 e higuain. ( sperando che Costa torni e non si rompa).

 

infine meglio in primavera di Emre can

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11 minuti fa, giusardegna ha scritto:

perfetto,infatti non viene voglia nemmeno di commentare ,perché che ci siano cose da migliorare è ovvio ma fino a quando non si supererà questa voglia di "rivalsa" da parte di alcuni verso chi criticava Max,sarà impossibile farlo

come se quella di quest anno non sia Juventus,solo perché non c'è chi piace a loro in panchina

 

 

Ma le crociate contro Allegri chi le ha messe in piedi?Quella di anno scorso era anche quella Juventus....per me non esiste la rivalsa,ma le cose bisogna dirle per intero.Poi a me Sarri non piace,perché uno che deve giustificarsi,per allenare la Juventus,non piacerà mai,però adesso allena la mia squadra e spero faccia bene

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29 minuti fa, Leevancleef ha scritto:

Data una dimostrazione di forza in una serata infausta!

Cito solo questo per praticità. 

Pienamente d'accordo con la tua analisi. 

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10 ore fa, Tigrero ha scritto:

Il problema non era allegri, il problema non è Sarri.

 

L’incompetente ha un nome e un cognome: Fabio paratici( e ci metto pure nedved, dato che non ci si improvvisa dirigente di un’azienda solo per aver dato 2 calci ad un pallone)

 

Secco in confronto a paratici è moggi

Paratici è il primo che dovrà sloggiare a giugno.

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