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Kobayashi

Coronavirus COVID-19 (topic unico)

LadyJay

È vietato parlare di politica e di religione.

Non postate fake news o cose che non hanno attinenza con l'argomento del topic.

Mettete video e articoli sotto quote. E mettete sempre la fonte di ogni notizia che riportate.

Evitate i battibecchi. Evitate di andare perennemente OT.

NOTA BENE: segnalate i post non consoni, non quotate e rispondete a tali post e, soprattutto, non pretendete che tali post vengano moderati nel giro di pochi secondi visto che lo staff non sta sul forum h24.

È VIETATO, come da regolamento generale, parlare della moderazione con post pubblici.

Messaggio di LadyJay

Post in rilievo

35 minuti fa, Blackguard ha scritto:

 

C'è una mentalità malata, distorta, per cui le persone possono morire ma le aziende non possono fallire, si può crepare da soli, cremati senza un saluto, ma non si può perdere il lavoro, si possono sviluppare patologie croniche ma non si può rinunciare al ristorante aperto, alla palestra, al bar.

 

Se non ti metti in testa che le persone moriranno a fiumi (e molto di più di oggi) se lo stato va in default e non potrà più garantire la spesa pubblica non se ne esce. 

Ti porto un po' di numeri italiani:

- 120 mila infarti all'anno

- 200 mila ictus all'anno

- 373 mila tumori all'anno

 

Senza un sistema sanitario funzionante questa gente va direttamente ad incrementare la casellina rossa che tanto ti spaventa. E ti ho riportato solo i numeri delle prime 3 probabili cause di morte certa senza cure che mi sono venute in mente.   

 

Quoto

Infine, basta con questa storia che c'è una contrapposizione tra chi vuole aprire subito e chi non vuole riaprire mai. È una bufala che accende ulteriormente gli animi. Tutti vorrebbero riaprire subito. Ma finché ci sono centinaia di morti al giorno solo degli squilibrati potrebbero pensare di riaprire da qui a qualche giorno.

Ovviamente anche da questa frase si dimostra che non hai capito la situazione. 

I morti per chi dovrà decidere se riaprire o no non sono la variabile decisiva. Quello che conta sono i posti in terapia intensiva. Quando le terapie intensive si svuoteranno si potrà iniziare a parlare di riapertura, e i morti non saranno la variabile che influirà. Se continueremo ad avere n morti al gg dovuti alla coda dei molti casi attivi ma le terapie intensive vuote si riaprirà, che ti piaccia o no. 

 

PS: Quanti anni hai e qual è la tua fonte di sostentamento? Che lavoro fai? 

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@effe1986 mi hai anticipato.

I morti vanno sempre rispettati, vanno pianti e ricordati.

Ma la vita non la puoi cristallizzare a quel momento.

Certo fa male vedere le file di lettini in terapia intensiva, fa malissimo vedere i camion dell'esercito piene di bare.

Ed è infinitamente tragico non poter dare un degno funerale alle persone.

Ma non puoi fermare tutto lì.

Ci sono morti sulle strade ogni giorno, gente che muore di tumori, infarti e mille altre bastarde cause.

Il dolore c'è ogni giorno.

Terremoti che in 50 secondi uccidono 4000 persone, poche decine di anni fa non secoli.

Ma ogni notte deve avere un alba, la vita deve andare avanti , è per questo che siamo qui.

Ragazzi qua dentro parlavano di uscire a lavorare quando si era arrivati a contagi 0.

Cioè, qui fino a che saremo tutti vaccinati non avremo più quel numero.

L'estate non porterà via i contagi, l'autunno probabilmente riaccenderà il virus, se controlliamo le terapie intensive come dice effe1986 sì ripartirà e gestirà la cosa, i morti ci saranno ancora e li piangeremo come sempre.

Ma ci deve essere una ripresa per permettere la continuità della salute negli ospedali, per la ricerca.

Quella non la finanzi solamente con il rispetto per i deceduti di questa merxa di virus, purtroppo.

 

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52 minuti fa, effe1986 ha scritto:

Se non ti metti in testa che le persone moriranno a fiumi (e molto di più di oggi) se lo stato va in default

Basta! Lo Stato non sta andando in default oggi! Quello che sta succedendo adesso è una pandemia con migliaia di morti! Quando sarà finita l'emergenza si ricostruirà, ma le conseguenze economiche sono inevitabili, non si può riaprire tutto tra qualche giorno, dovete accettare che questa pandemia porti conseguenze economiche pesanti, non c'è nulla che si possa fare. Tutte le misure economiche che si possono prendere sono palliative e non cambieranno il fatto che molte persone perderanno il lavoro, affronteranno tempi di ristrettezze e di difficoltà.

Riuscite ad accettare che esista una malattia mortale per cui non ci sono cure e non riuscite ad accettare che causi anche una crisi economica, xxx

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Bisognerà avere semplicemente buon senso... Bisogna ripartire, ma senza affrettare i tempi...meglio 10 giorni di quarantena in più, se saranno utili a dare un cambiamento significativo alla dinamica dei contagi. 

 

Non possiamo certo pensa di ripartire a Settembre, ma tra fine Aprile e inizio Maggio potrebbe essere la scelta più oculata...una ripartenza che non potrà prescindere dalle norme di sicurezza, mascherine obbligatorie, distanza confermata....e chi può continuare con lo smart working. 

 

Probabilmente qualcuno non ha neanche i 500 euro per poter tirare altre 3 settimane... in alcuni casi anche per colpa propria probabilmente...costruirsi negli anni una piccolo fondo di risparmio, contro le avversità non previste, dovrebbe rispondere a una regola di buon senso... invece di consumarsi ogni centesimo dietro ad oggetti di culti per poter fare i fighi in giro. 

 

Ripeto buon senso, l'economia è un aspetto imprescindibile, non si può far finta che sia un aspetto di poco conto, ma al tempo stesso un'eccessiva fretta rischia di essere controproducente. 

 

Personalmente vedo da qui a 20/30 giorni il tempo possibile e adeguato per un riavvio ragionato delle attività. 

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1 minuto fa, Crêuza de mä ha scritto:

@effe1986 mi hai anticipato.

I morti vanno sempre rispettati, vanno pianti e ricordati.

Ma la vita non la puoi cristallizzare a quel momento.

Certo fa male vedere le file di lettini in terapia intensiva, fa malissimo vedere i camion dell'esercito piene di bare.

Ed è infinitamente tragico non poter dare un degno funerale alle persone.

Ma non puoi fermare tutto lì.

Ci sono morti sulle strade ogni giorno, gente che muore di tumori, infarti e mille altre bastarde cause.

Il dolore c'è ogni giorno.

Terremoti che in 50 secondi uccidono 4000 persone, poche decine di anni fa non secoli.

Ma ogni notte deve avere un alba, la vita deve andare avanti , è per questo che siamo qui.

Ragazzi qua dentro parlavano di uscire a lavorare quando si era arrivati a contagi 0.

Cioè, qui fino a che saremo tutti vaccinati non avremo più quel numero.

L'estate non porterà via i contagi, l'autunno probabilmente riaccenderà il virus, se controlliamo le terapie intensive come dice effe1986 sì ripartirà e gestirà la cosa, i morti ci saranno ancora e li piangeremo come sempre.

Ma ci deve essere una ripresa per permettere la continuità della salute negli ospedali, per la ricerca.

Quella non la finanzi solamente con il rispetto per i deceduti di questa merxa di virus, purtroppo.

 

Quoto tutto e credo che va pensata una ferrea strategia per ripartire cercando di garantire il distanziamento sociale. 

Va pensato un piano che nel momento in cui sarà possibile prevederà una ripartenza in sicurezza. Ti faccio un esempio: io sono un project manager e il 70/80% del tempo a lavoro lo passo in riunione. Non credo che alla ripartenza sarà possibile di nuovo chiudersi in sale riunioni più di 10 persone. Ecco che quindi quelli che fanno lavoro di ufficio dovranno stare a casa SEMPRE fino a quando non si avrà un vaccino e questo dovrà essere imposto dal governo che dovrà supportare incentivare gli investimenti per le infrastrutture IT.

 

Ma poi leggo le ordinanze della Lega che mette l'obbligo delle mascherine (giustissimo) senza fornirle alla popolazione e pone come alternativa l'uso di un foulard e torno sulla terra convinto che non se ne uscirà nemmeno nel 2050. 

 

Secondo te si stanno approvvigionando di centinaia di milioni di mascherine chirurgiche al mese? 

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12 minuti fa, Blackguard ha scritto:

Mi sono preso una trentina di pagine di pausa da questo topic perché il clima fomentato da certi utenti è veramente tossico. 

 

Riparto da una considerazione: fa male, veramente male vedere l'aridità umana ed intellettuale che trasuda da certi post.

 

In questi giorni sembra che troppi si siano abituati a vedere i morti come numeri. Da un lato qualcuno sta accettando come un dato di fatto che ci sia una malattia per cui non esiste ad ora cura che contagia e si porta via centinaia di persone tra enormi sofferenze. Ma quando si parla di economia, questa accettazione nelle stesse persone non c'è. Le attività commerciali "non possono" stare chiuse un altro mese, le aziende "non possono" continuare così.

 

C'è una mentalità malata, distorta, per cui le persone possono morire ma le aziende non possono fallire, si può crepare da soli, cremati senza un saluto, ma non si può perdere il lavoro, si possono sviluppare patologie croniche ma non si può rinunciare al ristorante aperto, alla palestra, al bar.

 

Certe persone mi fanno davvero paura e repulsione. Qualche giorno fa ho detto che probabilmente arrivano a certe posizioni solo perché non hanno avuto un loro caro in quelle bare. Dall'acrimonia, dall'insistenza e la petulanza con cui arringano, inizio a credere che farebbero lo stesso anche davanti alla morte dei propri cari.

 

Infine, basta con questa storia che c'è una contrapposizione tra chi vuole aprire subito e chi non vuole riaprire mai. È una bufala che accende ulteriormente gli animi. Tutti vorrebbero riaprire subito. Ma finché ci sono centinaia di morti al giorno solo degli squilibrati potrebbero pensare di riaprire da qui a qualche giorno.

 

E per chi paventa una guerra civile per sostenere le proprie becere convinzioni, ricordo che abbiamo delle forze armate e delle forze dell'ordine. Stiamo vedendo centinaia di morti al giorno da settimane, se qualcuno vuole far parte del numero anche senza ammalarsi, si faccia avanti. Li metteremo nel conto dei decessi "per coronavirus".

 

scusa eh, ma anche tu hai una visione molto distorta della realtà se non hai capito che la crisi economica farà MOLTE più vittime di quante ne avrà fatte questo covid 19 di questi tempi, e il fatto che tu non te ne renda conto mi fa pensare che devi essere pieno di soldi o che in questo momento la tua attività lavorativa continua a macinare utili... 

quindi la preoccupazione delle persone per il loro maledetto lavoro o per l'economia in generale, è più che giustificato!

se poi vuoi affrontare con me il discorso del capitalismo e di quanto faccia schifo, be sappi che sfondi una porta aperta il sottoscritto che, da almeno 2 decenni, sogna la caduta di questo sistema infame che ci ha resi tutti degli automi, dipendenti dai nostri lavori (spesso schifosi) come se non esistesse nient'altro, cosa che trovo anche io DISUMANA , ma ciò non toglie che è la realtà che viviamo tutti i maledettissimi giorni della nostra vita.

mi dispiace tantissimo per le persone che sono morte, di quelle che stanno morendo e di quelle che moriranno nei prossimi giorni, esattamente come sono terrorizzato all'idea della prossima crisi economica che mieterà vittime su vittime, molte per suicido (cosa accaduta anche post crisi 2008, quando i numeri s'impennarono in modo vertiginoso) molte altre per l'impossibilità di pagarsi delle cure sanitarie celeri (quindi private) o perchè finiranno a vivere in auto o sotto un ponte, mangiando dai cassonetti, e morendo poi per qualche malattia ''da strada'' o in qualche colluttazione per accaparrarsi un tozzo di pane o un posto per l'elemosina...

insomma, io non trovo alcuna dignità nelle morti per coronavirus , esattamente come non trovo alcuna dignità in coloro che muoiono perchè perdono un lavoro , chiudono la loro attività, falliscono e finiscono in mezzo a una strada, lasciati (potete scommetterci che succederà) SOLI dallo stato , in balia del loro triste destino, ne più ne meno di quanto sta accadendo ora con coloro che muoiono soli dentro un ospedale.

io dico che tutte le persone preoccupate per ciò che accadrà post virus a livello economico, hanno tutto il diritto di esserlo ed esprimerlo liberamente perchè si tratta di una preoccupazione reale e più che giustificata da quanto accaduto in passato, anche in considerazione del fatto che questa crisi sarà addirittura PEGGIORE DI TUTTE QUELLE VISTE NEL RECENTE PASSATO.

capisco la tua indignazione, non credere che sia insensibile a ciò che hai scritto, anzi tutt'altro, però ti dico anche che devi considerare attentamente il punto di vista delle altre persone perchè sono tutt'altro che dei fuori di testa insensibili che non si rendono conto del momento, anzi sono sicuro che come me, anche loro sono tristi per tutti i morti di cui leggiamo ogni giorno, ma fatte le condoglianze del caso alla nazione o a chi ci sta più vicino, poi non è mica sbagliato prendere in esame la situazione economica di questo paese ed esprimere le proprie preoccupazioni per questa ''quarantena del pil'' che mieterà più vittime di quante ne muoiono ora!

alla ripresa del baraccone italia, salteranno migliaia e migliaia di piccole attività in tutta italia! penso ad attività come bar, ristoranti, piccoli commercianti in genere, che chiuderanno in grossa parte  perchè la gente non tornerà di certo a spendere come prima , anzi ci vorranno parecchi mesi prima di tornare a certi livelli di spesa media, e nel mentre che succederà? che appunto chiuderanno migliaia e migliaia di attività! e su questo forum di gente che ha attività a rischio ce ne sono a centinaia! e se non capisci che queste persone preoccupate hanno famiglie e figli a carico, che dipendono direttamente dalle loro attività, e che rischiano la vita se queste cessano di esistere, allora sei completamente fuori strada, specialmente se pensi che queste persone saranno aiutate dallo stato italiano che è forse il peggiore di tutti al mondo quando si tratta di aiutare gli ultimi, specie se italiani!

purtroppo è così, non piace neanche a me che l'essere umano sia diventato questo! anzi dico che in un mondo che funzioni come si deve, ci si dovrebbe poter fermare anche un anno intero, per poi ripartire tutti insieme senza lasciare indietro nessuno! senza rischiare NULLA! ma purtroppo la realtà è ben diversa!

in conclusione ti faccio le condoglianze per qualsiasi lutto tu abbia avuto in famiglia o tra le tue conoscenze più strette, e che ti fa essere così arrabbiato e indignato per ciò che leggi in questa discussione...ti capisco! ti comprendo! ma sbagli bersaglio! dovresti prendertela con il sistema che ci costringe tutti ad essere sempre preoccupati per tutto, compresa l'economia...come se non bastasse essere preoccupati per una malattia mortale...eppure no! accade che oltre alla preoccupazione per questa pandemia letale ci dobbiamo anche sobbarcare di pensieri negativi dal punto di vista economico perchè un economia debole UCCIDE  PIU' DEL COVID-19....roba da matti! ma purtroppo è così!

 

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4 minuti fa, Blackguard ha scritto:

Basta! Lo Stato non sta andando in default oggi! Quello che sta succedendo adesso è una pandemia con migliaia di morti! Quando sarà finita l'emergenza si ricostruirà, ma le conseguenze economiche sono inevitabili, non si può riaprire tutto tra qualche giorno, dovete accettare che questa pandemia porti conseguenze economiche pesanti, non c'è nulla che si possa fare. Tutte le misure economiche che si possono prendere sono palliative e non cambieranno il fatto che molte persone perderanno il lavoro, affronteranno tempi di ristrettezze e di difficoltà.

Riuscite ad accettare che esista una malattia mortale per cui non ci sono cure e non riuscite ad accettare che causi anche una crisi economica, chissà qual è questa vostra patologia.

qualificati: età e professione. 

Altrimenti la discussione finisce qui... 

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5 minuti fa, Blackguard ha scritto:

Basta! Lo Stato non sta andando in default oggi! Quello che sta succedendo adesso è una pandemia con migliaia di morti! Quando sarà finita l'emergenza si ricostruirà, ma le conseguenze economiche sono inevitabili, non si può riaprire tutto tra qualche giorno, dovete accettare che questa pandemia porti conseguenze economiche pesanti, non c'è nulla che si possa fare. Tutte le misure economiche che si possono prendere sono palliative e non cambieranno il fatto che molte persone perderanno il lavoro, affronteranno tempi di ristrettezze e di difficoltà.

Riuscite ad accettare che esista una malattia mortale per cui non ci sono cure e non riuscite ad accettare che causi anche una crisi economica, chissà qual è questa vostra patologia.

Quali sono i tuoi tempi per ipotizzare una ripartenza? 

 

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Quoto

«Siamo di fronte ad un'emergenza sanitaria, ma non è un tunnel senza fine. Usciremo dall'emergenza sanitaria ma saremo tutti diversi: qualcuno perderà persone care, qualcuno perderà il lavoro, qualcuno si arricchirà, qualcuno avrà problemi psicologici. Noi non possiamo resistergli. È illusorio pensare che lo sradicheremo. Nel post pandemia avremo un mondo diverso, più consapevole: ognuno di noi deve alzare lo sguardo dall'immediato, cercare di allungarlo verso il futuro». Lo ha detto Ilaria Capua, virologa responsabile dell'One Health Center of Excellence dell'Università della Florida, parlando nel corso di una diretta Instagram con il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Neppure l'estate, ha spiegato la virologa, fermerà il coronavirus, così come a suo tempo non fu il caldo a fermare la Sars, ma il contenimento.

La Stampa.

Ma tanto anche se ve lo dice Ilaria Capua, finisce che pure lei è una cialtrona.

 

Accettate la morte come fossero semplici numerini statistici su cui fare analisi per quando tornerete a vivere una vita normale, invece dovete accettare il fatto che questa pandemia porta morte E crisi economica, prima lo accettate, prima smetterete di urlare a vanvera di riaprire tutto.

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1 minuto fa, effe1986 ha scritto:

Quoto tutto e credo che va pensata una ferrea strategia per ripartire cercando di garantire il distanziamento sociale. 

Va pensato un piano che nel momento in cui sarà possibile prevederà una ripartenza in sicurezza. Ti faccio un esempio: io sono un project manager e il 70/80% del tempo a lavoro lo passo in riunione. Non credo che alla ripartenza sarà possibile di nuovo chiudersi in sale riunioni più di 10 persone. Ecco che quindi quelli che fanno lavoro di ufficio dovranno stare a casa SEMPRE fino a quando non si avrà un vaccino e questo dovrà essere imposto dal governo che dovrà supportare incentivare gli investimenti per le infrastrutture IT.

 

Ma poi leggo le ordinanze della Lega che mette l'obbligo delle mascherine (giustissimo) senza fornirle alla popolazione e pone come alternativa l'uso di un foulard e torno sulla terra convinto che non se ne uscirà nemmeno nel 2050. 

 

Secondo te si stanno approvvigionando di centinaia di milioni di mascherine chirurgiche al mese? 

Hai centrato il punto.

Ripartire in sicurezza deve essere la base.

Chi può continuare a lavorare in Smart working deve farlo, lo stato deve incentivare le aziende per dare questa opportunità e in Italia potrebbero essere molte.

Chi ha un lavoro più manuale e che non può farlo da casa deve essere messo in condizione di lavorare in sicurezza, sua e degli altri.

Lavoro come autista consegnatario, la mia azienda ha già fatto richiesta per quando riaprirà (se lo farà, speriamo) di mascherine e altre protezioni.

È dovere dello stato farle avere e anche qui ci sono ritardi e problemi.

Quindi alla tua domanda finale rispondo con un NO.

Ma il tempo stringe...

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10 minuti fa, kranomed ha scritto:

 

insomma, io non trovo alcuna dignità nelle morti per coronavirus , esattamente come non trovo alcuna dignità in coloro che muoiono perchè perdono un lavoro , chiudono la loro attività, falliscono e finiscono in mezzo a una strada, lasciati (potete scommetterci che succederà) SOLI dallo stato , in balia del loro triste destino, ne più ne meno di quanto sta accadendo ora con coloro che muoiono soli dentro un ospedale.

 

 

Quoto tutto e ti ringrazio per il post che incarna praticamente il mio pensiero.

Cito però per comodità solo questa frase e ti riporto un articolo e poi lascio le conclusioni a quelli che sperano nell'intervento dello stato per aiutare le persone in difficoltà: 

https://www.lastampa.it/cronaca/2017/12/24/news/io-terremotata-dell-irpinia-e-i-miei-37-natali-da-sfollata-passati-dentro-un-container-1.34086450

Quoto

“Io, terremotata dell’Irpinia e i miei 37 Natali da sfollata passati dentro un container”

L’87enne di Cava de’ Tirreni: “La casa? Aspettano che muoia”

 

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1 minuto fa, Blackguard ha scritto:

La Stampa.

Ma tanto anche se ve lo dice Ilaria Capua, finisce che pure lei è una cialtrona.

 

Accettate la morte come fossero semplici numerini statistici su cui fare analisi per quando tornerete a vivere una vita normale, invece dovete accettare il fatto che questa pandemia porta morte E crisi economica, prima lo accettate, prima smetterete di urlare a vanvera di riaprire tutto.

Si ma qui non siamo di fronte a una scelta win-lose, ma lose-lose...come ti ha accennato già qualcuno la crisi economica rischia di produrre molte più vittime.. e loro non sono morti con altrettanta dignità? 

 

Qui c'è da scegliere solo il male peggiore... Ogni scelta produrrà morti e distorsioni varie.... Bisogna scegliere quella che nel medio lungo periodo ne genererà meno... Inutile fare troppi giri di parole! 

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3 minuti fa, Blackguard ha scritto:

Basta! Lo Stato non sta andando in default oggi! Quello che sta succedendo adesso è una pandemia con migliaia di morti! Quando sarà finita l'emergenza si ricostruirà, ma le conseguenze economiche sono inevitabili, non si può riaprire tutto tra qualche giorno, dovete accettare che questa pandemia porti conseguenze economiche pesanti, non c'è nulla che si possa fare. Tutte le misure economiche che si possono prendere sono palliative e non cambieranno il fatto che molte persone perderanno il lavoro, affronteranno tempi di ristrettezze e di difficoltà.

Riuscite ad accettare che esista una malattia mortale per cui non ci sono cure e non riuscite ad accettare che causi anche una crisi economica, chissà qual è questa vostra patologia.

Ti faccio esempi di alcuni paesi che comunque hanno numeri incoraggianti e che dimostrano che chi ha numeri peggiori ha solo una gestione peggiore dell'emergenza: Germania, Australia, Korea, Giappone, Canada, Svizzera, Islanda.

Ci sono paesi che continuano a vivere mentre noi restiamo sospesi in un limbo creato ad arte dall'inadeguatezza di chi ci guida e non ci ha tutelati con misure idonee all'emergenza e dai tagli effettuati negli anni precedenti, limbo di cui non si vede la fine nemmeno per sbaglio e che crea più paura di un virus di cui si sa poco specie sulla reale quantità dei contagi e di conseguenza sulla sua pericolosità.

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3 minuti fa, effe1986 ha scritto:

Quoto tutto e ti ringrazio per il post che incarna praticamente il mio pensiero.

Cito però per comodità solo questa frase e ti riporto un articolo e poi lascio a quelli che sperano nell'intervento dello stato per aiutare le persone in difficoltà: 

https://www.lastampa.it/cronaca/2017/12/24/news/io-terremotata-dell-irpinia-e-i-miei-37-natali-da-sfollata-passati-dentro-un-container-1.34086450

 

ti ringrazio per l'apprezzamento bro.

quanto all'articolo che dire, io ho smesso di credere babbo natale quando avevo 8 o 9 anni...allo stato italiano credo di non aver nemmeno mai cominciato a crederci perchè ricordo che da piccolo sentivo i miei genitori lamentarsi già  ferocemente allora di come andavano le cose!

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Adesso, pot ha scritto:

Qui c'è da scegliere solo il male peggiore

Quello che ancora non hai capito è che non siamo di fronte a nessuna scelta.

"Riapriamo tutto" è solo l'urlo di chi ancora non ha capito o accettato la situazione. Non è una soluzione a nessun problema, anzi ne è l'esatto contrario.

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Qui non si vuole capire che la pandemia economica e sociale è l'altra faccia di quella sanitaria: anzi ne sono la diretta conseguenza.

Non si può pensare di risolvere quella sanitaria se non si interviene contemporaneamente sulle altre due perché il rischio è che l'intero sistema collassi se si aspetta di arrivare a contagi zero.

Lo Stato vuole che si resti a casa?

Benissimo: allora che fornisca le risorse per farlo. E  soprattitto, che al momento della riapertura provveda a garantire accesso al credito a tutti coloro che dovranno fare ripartire le proprie aziende.

 

Chi non si fossilizza a piangere sulle bare non è uno sociopatico assetato di sangue ma qualcuno che è già proiettato a come affrontare la situazione di domani.

La pietas verso i defunti è garantita. Ma c'è anche il preciso dovere di pensare a come evitare il collasso economico e relative conseguenze devastanti. E viste le indecisioni dei decisori un  filino di preoccupazione è più che lecita.

 

Ma evidentemente i moralizzatori da tastiera riescono a distorcere intellettualmente anche questi concetti così ovvi e sacrosanti.

 

 
?_=_&bannerid=250395&campaignid=130377&zInfine le mascherine (tipo chirurgico) arriveranno ai cittadine tramite il circuito delle edicole e delle farmacie. La Protezione Civile regionale è al lavoro per confezionare in buste igienizzate i dispositivi di protezione che verranno consegnate ai singoli cittadini, probabilmente nel numero di due esemplari a persona

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1 minuto fa, sol invictus ha scritto:

Qui non si vuole capire che la pandemia economica e sociale è l'altra faccia di quella sanitaria: anzi ne sono la diretta conseguenza.

Non si può pensare di risolvere quella sanitaria se non si interviene contemporaneamente sulle altre due perché il rischio è che l'intero sistema collassi se si aspetta di arrivare a contagi zero.

Lo Stato vuole che si resti a casa?

Benissimo: allora che fornisca le risorse per farlo. E  soprattitto, che al momento della riapertura provveda a garantire accesso al credito a tutti coloro che dovranno fare ripartire le proprie aziende.

 

Chi non si fossilizza a piangere sulle bare non è uno sociopatico assetato di sangue ma qualcuno che è già proiettato a come affrontare la situazione di domani.

La pietas verso i defunti è garantita. Ma c'è anche il preciso dovere di pensare a come evitare il collasso economico e relative conseguenze devastanti. E viste le indecisioni dei decisori un  filino di preoccupazione è più che lecita.

 

Ma evidentemente i moralizzatori da tastiera riescono a distorcere intellettualmente anche questi concetti così ovvi e sacrosanti.

 

 
?_=_&bannerid=250395&campaignid=130377&zInfine le mascherine (tipo chirurgico) arriveranno ai cittadine tramite il circuito delle edicole e delle farmacie. La Protezione Civile regionale è al lavoro per confezionare in buste igienizzate i dispositivi di protezione che verranno consegnate ai singoli cittadini, probabilmente nel numero di due esemplari a persona

Ti ripeto, per continuare un discorso sereno e sensato senza litigare ognuno di noi dovrebbe qualificarsi con età e fonte di reddito. 

Così al 15 enne e al miliardario smettiamo direttamente di rispondere.

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Tra l'altro qui stiamo rimandando per due motivi principalmente che sono legati ancora una volta al discorso della gestione:

 

- Ospedali intasati e all'orizzonte interventi non coerenti con la necessità (ospedale di Fiera la pagliacciata del secolo)

- Mancanza di mascherine dopo quasi 50 giorni dal primo caso

 

Ora sti problemi dobbiamo risolverli noi rimanendo tappati in casa oppure chi passa le giornate a inaugurare ospedali finti o a fare conferenze dove legge i numerini (anch'essi falsi)?

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4 minuti fa, Raikon ha scritto:

Tra l'altro qui stiamo rimandando per due motivi principalmente che sono legati ancora una volta al discorso della gestione:

 

- Ospedali intasati e all'orizzonte interventi non coerenti con la necessità (ospedale di Fiera la pagliacciata del secolo)

- Mancanza di mascherine dopo quasi 50 giorni dal primo caso

 

Ora sti problemi dobbiamo risolverli noi rimanendo tappati in casa oppure chi passa le giornate a inaugurare ospedali finti o a fare conferenze dove legge i numerini (anch'essi falsi)?

siamo messi in pessime mani. e questo mi preoccupa più dei morti e della crisi economica. 

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Prima era "poco più di una banale influenza" ed era pieno di gente che non accettava che invece si trattasse di una malattia grave con mortalità alta in grado di mettere in ginocchio l'intero pianeta.

 

Ora è il turno del negazionismo economico: non si riesce ad accettare come un dato di fatto che le conseguenze economiche devastanti siano inevitabili e connaturate con questa pandemia tanto quanto la morte che la malattia si porta dietro. 

Non si potrà riaprire tutto tra qualche giorno, e anche se si facesse non cambierebbe (in meglio) niente. Come dice la stessa Ilaria Capua la perdita del lavoro, la crisi economica e le difficoltà che vivremo tutti sono conseguenze che dovremo affrontare e che dovrete accettare come avete dovuto accettare la morte causata da questa malattia che purtroppo non è un'influenza.

E adesso basta, perché mi sono stancato di fare il profeta di sventura e cercare di aprire gli occhi a chi si rifiuta di vedere.

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Comunque io non ho ancora letto post in cui si intima l'apertura di tutto subito e a modalità gennaio 2020.

Chi parla di riaprire, chi più chi meno l'ha sempre fatto specificando con controlli serrati, metodi smart working, distanziamento e uso di dpi.

Chiunque abbia un cervello sa bene che quello che c'era prima passeranno bei tempi per ottenerlo nuovamente.

Quindi questi gridi a sciacalli volete tutto aperto e subito non li comprendo molto.

Poi sbaglio io eh...

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8 minuti fa, effe1986 ha scritto:

Ti ripeto, per continuare un discorso sereno e sensato senza litigare ognuno di noi dovrebbe qualificarsi con età e fonte di reddito. 

Così al 15 enne e al miliardario smettiamo direttamente di rispondere.

Giusto. E posso garantire per molte delle persone che mi ruotano attorno che la preoccupazione non deriva da chissà quale brama di denaro, ma semplicemente dallo spettro di vedersi cadere il mondo addosso: e parlo di attività dignitose e avviate, con dipendenti e relative famiglie, improvvisamente bloccate e senza alcuna certezza nel domani (ma con canoni, bollette e cartelle - anche cartelle!- che continuano ad arrivare).

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1 minuto fa, Raikon ha scritto:

Tra l'altro qui stiamo rimandando per due motivi principalmente che sono legati ancora una volta al discorso della gestione:

 

- Ospedali intasati e all'orizzonte interventi non coerenti con la necessità (ospedale di Fiera la pagliacciata del secolo)

- Mancanza di mascherine dopo quasi 50 giorni dal primo caso

 

Ora sti problemi dobbiamo risolverli noi rimanendo tappati in casa oppure chi passa le giornate a inaugurare ospedali finti o a fare conferenze dove legge i numerini (anch'essi falsi)?

Ma c'è chi non voleva riconoscere nessuna rivalsa  di ordine penale, civile, contabile agli operatori che venivano mandati in trincea  "con mezzi e modalità non sempre conformi agli standard di sicurezza" 

Insomma nessuna responsabilità per le Regioni

Di che parliamo? 

 

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Emendc/1154567/1146138/index.html

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Adesso, effe1986 ha scritto:

siamo messi in pessime mani. e questo quello che mi preoccupa più dei morti e della crisi economica. 

Sono tutte cose collegate e non se ne esce, chi non dà sicurezza ora che la problematica sanitaria non è ancora minimamente in fase di risoluzione come può dare sicurezza quando a questa si accosterà prepotentemente quella economica?

Lo stato ha chiesto ai cittadini un sacrificio ma dall'altra parte i cittadini devono vedere risultati, siamo a un mese in pratica dall'inizio del lockdown e ancora si parla delle stesse cose di cui si discuteva l'8 marzo.

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1 minuto fa, Crêuza de mä ha scritto:

Comunque io non ho ancora letto post in cui si intima l'apertura di tutto subito e a modalità gennaio 2020.

Chi parla di riaprire, chi più chi meno l'ha sempre fatto specificando con controlli serrati, metodi smart working, distanziamento e uso di dpi.

Chiunque abbia un cervello sa bene che quello che c'era prima passeranno bei tempi per ottenerlo nuovamente.

Quindi questi gridi a sciacalli volete tutto aperto e subito non li comprendo molto.

Poi sbaglio io eh...

infatti è quello che non riescono a capire i fan della quarantena a vita. 

e quello che a me fa incazzare è che chi di dovere non ci sta pensando minimamente.... 

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