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Kobayashi

Coronavirus COVID-19 (topic unico)

LadyJay

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È VIETATO, come da regolamento generale, parlare della moderazione con post pubblici.

Messaggio di LadyJay

Post in rilievo

I casi a 'zero' secondo molti studi in media dovrebbero cadere da noi ai primi di maggio, massimo metà. Fine maggio nel resto d'Europa chi prima chi dopo.

 

 

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Adesso, house20 ha scritto:

Ecco questo non è rassicurante. Un rimbalzo dei contagi poco dopo la riapertura sarebbe psicologicamente drammatico perché preparerebbe il terreno a nuove chiusure.

Beh rispetto a quelli che dicono riapriamo direttamente col vaccino, l’ipotesi di fine maggio non sarebbe neanche eccessiva. 
Ma ripeto ci vuole chiarezza, si spiegasse bene ai cittadini cosa significherà fase 2, se sarà prevista o meno una fase 3 (al momento non credo), cosa comporterà e quanto durerà. Stamattina leggevo 6/8 mesi.

Boh fine Maggio la vedo un bel problema sul piano economico...per me comunque si parte dopo il 1 maggio step by step,.ma sicuramente prima di poter andar al cinema, allo stadio o a un concerto passeranno molti mesi... Ci sarà un piano che man mano farà ripartire le attività... le fabbriche (se in sicurezza) riapriranno... Nel frattempo, le code alla posta, al tabacchino o al supermercato le continueremo a fare invece a lungo... 

 

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29 minuti fa, house20 ha scritto:

Dati parziali di oggi non buonissimi e prime crepe tra scienziati e governo, con i primi che pensano sia opportune riaprire non prima degli ultimissimi giorni di maggio. Ecco bisogna cominciare ad essere chiari su cosa si intende fare perché i messaggi “positivi” di questi giorni rischiano di essere un bel boomerang

se apri negli ultimissimi giorni di maggio si rischiano rivolte sociali.

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12 minuti fa, house20 ha scritto:

Si, grandissima responsabilità e soprattutto bisogna capire fino a che punto si potranno/vorranno seguire le indicazioni scientifiche. Però bisogna ci sia chiarezza il prima possibile visto che già da ieri sera i giornali danno come data certa il 4 maggio. E non è detto sia così.

ci sono forti pressioni dall'economia per riaprire ( seppur sorvegliate, per regione, per età..)

inoltre ogni stato va per conto suo, penalizzando gli stati che fanno il lokdown, 

si dovrebbe avere una visione comune che non c'è. purtroppo...

certo è che con questo numero di deceduti immaginare aperture è da irrresponsabili.

in europa siam messi così....

Cer, si dimette il presidente Ferrari: «Nessun coordinamento europeo contro il coronavirus»

Lo rivela il Financial Times. Lo scienziato italiano critico verso la totale mancanza di coordinamento nelle politiche sanitarie dei paesi membri dell’Ue

 

Il presidente del Consiglio europeo della ricerca (Cer), lo scienziato italiano Mauro Ferrari, si è dimesso per non essere riuscito a convincere Bruxelles a istituire un programma scientifico coordinato e su larga scala contro la pandemia di coronavirus. Ferrari, alla guida della principale istituzione scientifica europea dal 1° gennaio 2020, ha presentato le sue dimissioni alla presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, martedì pomeriggio 7 aprile.

«Sono rimasto estremamente deluso dalla risposta europea a Covid-19», ha spiegato lo scienziato al Financial Times, che ne ha dato notizia. «Sono arrivato al Cer da fervente sostenitore dell'Ue [ma] la crisi di Covid-19 ha completamente cambiato il mio punto di vista». Ferrari, dimettendosi, ha lamentato una «completa assenza di coordinamento delle politiche sanitarie tra gli Stati membri, la ricorrente opposizione a iniziative di sostegno finanziario coeso e le pervasive chiusure delle frontiere unilaterali» dentro l’Ue.

Le dichiarazioni a Ft di Ferrari sono un vero e proprio atto di accusa contro l’arlecchino comunitario: «Ho pensato che in un momento come questo, i migliori scienziati del mondo dovrebbero essere dotati di risorse e opportunità per combattere la pandemia, con nuovi farmaci, nuovi vaccini, nuovi strumenti diagnostici». Invece il Consiglio scientifico del Cer - nella versione di Ferrari - avrebbe respinto all'unanimità questa idea con la motivazione che il suo mandato gli consente di finanziare solo la ricerca «dal basso verso l'alto» proposta dagli scienziati, piuttosto che programmi più ampi «dall'alto verso il basso» con obiettivi fissati dai leader dell'Ue. Di qui le dimissioni, confermate a Ft dalla stessa Commissione Ue che, però, non ha voluto commentare la sua decisione. Ferrari era stato nominato alla guida del Cer dopo una selezione tra 50 candidati di altissimo livello, per sostituire il professor Jean-Pierre Bourguignon. Il suo doveva essere un mandato quadriennale.

Una carriera illustre
Lo scienziato italiano, 61 anni, ha una carriera accademica illustre: dopo la laurea in matematica all'Università di Padova e il master, consegue il Ph.D. in ingegneria meccanica all'Università della California a Berkeley e studia medicina presso la Ohio State University. A Berkeley ritorna come professore associato in Scienza ed Ingegneria dei Materiali e in Ingegneria Civile ma la sua grande passione è la ricerca sulle nanotecnologie e nel campo della bioingegneria applicate in medicina per combattere il *. Ferrari è anche presidente e Ceo del Houston Methodist Research Institute in Texas e della The Alliance for NanoHealth.

Il suo arrivo al Cer era nato sotto i migliori auspici prima di questa brusca interruzione. La Commissione la scorsa primavera aveva proposto un aumento significativo del suo bilancio da 13,1 miliardi di euro nel periodo 2014-2020 a 16,6 miliardi di euro per il 2021-2027.
 

8 aprile 2020

 

 

 

 

 
 

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2 minuti fa, Atsu ha scritto:

se apri negli ultimissimi giorni di maggio si rischiano rivolte sociali.

Per gran parte delle attività produttive si sta già preparando, sotto traccia o meno, una riapertura 

 

Per la vita “normale” e i lavori più a rischio non ci saranno molti santi da pregare per me, si andrà coi piedi di piombo 

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5 minuti fa, Olof Mellberg ha scritto:

purtroppo come su quasi tutti gli argomenti i giornalisti scrivono partendo da presupposti fantasiosi... ci tocca aspettare e avere informazioni affidabili.

io per fase 2 pensavo si riferissero a una ripresa lavorativa (praticamente tornare come prima del 22 marzo o il giorno che era), seguita poi in breve tempo da un altra fase con altri allentamenti... ecc ecc

non certo un liberi tutti..

Non partono da presupposti fantasiosi.

Partono da presupposti politici.

Il giornalismo ormai e' politica

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27 minuti fa, The Tasmanian Devil ha scritto:

Ti posso confermare, per quel che vale, che da lunedì il traffico sulla provinciale di Bergamo è molto molto aumentato: nelle ultime settimane ai semafori o ci arrivavi come prima macchina o ne avevi una davanti; stamattina si è formata ad altezza Dalmine quasi una minicoda (molto molto meno rispetto alla normalità, però maggiore alle 2 settimane scorse) di una decina di auto.

Prova a passare quei semafori col rosso, vedrai che non succede nulla

 

uhuh 

 

 

Comunque confermo, traffico aumentato.. Addirittura la notte sento passare le auto .boh 

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3 minuti fa, Atsu ha scritto:

se apri negli ultimissimi giorni di maggio si rischiano rivolte sociali.

io credo che non si debba dimenticare mai che se siamo fermi è per causa di un virus che sta facendo strage.

riaprire dipende anche in base della organizzazione capillare che saremo in grado di fare. come dpi come verifica anticorpi come isolamento positivi come conoscenza della quantità degli immuni.

senza questo tipo di organizzazione credo che ogni considerazione su aperture o meno sia assolutamente aleatoria.

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2 ore fa, ciapa la galeina ha scritto:

premesso che la storia è SCANDALOSA...

 

Detto questo, per "tagliare la testa al toro" il medico curante non può dargli altri 15 giorni di mutua? non ci va tanto eh...

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Adesso, sergio 1157 ha scritto:

il decreto scade il 13. prima di quella data qualcosa dovran pur dire...

Credo che faccia come sempre e parli il giorno prima o a questo punto un paio di giorni prima.

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12 minuti fa, Olof Mellberg ha scritto:

purtroppo come su quasi tutti gli argomenti i giornalisti scrivono partendo da presupposti fantasiosi... ci tocca aspettare e avere informazioni affidabili.

io per fase 2 pensavo si riferissero a una ripresa lavorativa (praticamente tornare come prima del 22 marzo o il giorno che era), seguita poi in breve tempo da un altra fase con altri allentamenti... ecc ecc

non certo un liberi tutti..

Beh anche io l’ho intesa cosi, con allentamenti,

ove possibili, a maggio inoltrato. Però mi sa che molti non l’hanno capito. E mi dispiace sottolineare che anche alcune categorie produttive pare non abbiano chiara la portata dei limiti che ancora ci saranno visto che si chiedono “che senso abbia aprire se le persone non possono uscire”. 

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5 minuti fa, sergio 1157 ha scritto:

il decreto scade il 13. prima di quella data qualcosa dovran pur dire...

hanno sempre parlato appunto alla scadenza del decreto, o il giorno prima

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http://www.ternitoday.it/cronaca/coronavirus-mappa-contagio-terni-provincia-comune-per-comune-8-aprile-2020.html a Terni abbiamo due piccoli focolai ,uno in un convento mentre l’altro a Giove va detto che in quest’ultimo caso si tratta di persone contagiate in ambito famigliare, da ciò che ho capito si attueranno misure più restrittive in queste due zone, mentre in città la situazione è sotto controllo, sembra un paradosso.

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der spiegel si schiera con noi

 

Nel giorno del nulla di fatto dell'Eurogruppo, il più influente settimanale tedesco si è schierato apertamente contro la linea del governo Merkel con un editoriale scritto in italiano, spagnolo e francese, per rivolgersi ai 3 Paesi che chiedono l'emissione di titoli comuni: "Senza solidarietà, sarà una vera festa per i populisti, i nemici dell'Ue e gli hedge fund di Londra o New York"

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si va beh... dove vogliamo andare..

su LA7 c'è una indagine in corso sulle case per anziani, dove ci sono accuse di aver lasciato morire la gente di fame e sete.....

non mi sembra neanche possibile dover ascoltare ste cose.

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23 minuti fa, Olof Mellberg ha scritto:

purtroppo come su quasi tutti gli argomenti i giornalisti scrivono partendo da presupposti fantasiosi... ci tocca aspettare e avere informazioni affidabili.

io per fase 2 pensavo si riferissero a una ripresa lavorativa (praticamente tornare come prima del 22 marzo o il giorno che era), seguita poi in breve tempo da un altra fase con altri allentamenti... ecc ecc

non certo un liberi tutti..

Da quanto ho capito sarà così (ne parlavano oggi al tg5)..riapertura di aziende “utili”  già da settimana prossima, riapertura di altre aziende e  commercianti (Spero non parlino dei centri commerciali) dal 04/05 e successivamente il resto. 
Riaprire tutti i negozi il 04/05, per esempio, vorrebbe dire creazione di assembramenti in centri commerciali e centri città. Spero non siano così *.

 

Anche bar e ristoranti la vedo dura.. alla fine è impossibile tenere guanti e mascherine all’interno di quei posti..

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3 minuti fa, SuperT ha scritto:

Da quanto ho capito sarà così (ne parlavano oggi al tg5)..riapertura di aziende “utili”  già da settimana prossima, riapertura di altre aziende e  commercianti (Spero non parlino dei centri commerciali) dal 04/05 e successivamente il resto. 
Riaprire tutti i negozi il 04/05, per esempio, vorrebbe dire creazione di assembramenti in centri commerciali e centri città. Spero non siano così *.

 

Anche bar e ristoranti la vedo dura.. alla fine è impossibile tenere guanti e mascherine all’interno di quei posti..

le aziende "utii" non hanno mai chiuso mi risulta. esisteva un elenco che comprendeva anche quelle di merendine e patatine...

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48 minuti fa, pot ha scritto:

Il discorso da un punto di via medico è molto più semplice, dal loro punto di vista possiamo attendere anche il 2022, in attesa del vaccino, per mettere la testa fuori dal portone... 

Il problema è, che il governo è chiamato ad una decisione più complessa, molto più complessa... la decisione dovrà tener conto di ogni singola dinamica...non solo dell'aspetto sanitario. 

Agli scienziati, giustamente, che frega di far ripartire il paese? 

Tanto non dovranno mica veder loro come dar da mangiare a 60 milioni di abitanti e impedire che  il 90% delle aziende fallisca sotto i colpi della crisi economica... 

 

si lo comprendo, però dobbiam fare attenzione a non ricadere nelle stesse motivazioni che avevano chi non voleva si fermasse niente, oppure ripartire quanto prima, comunque meno male che gli scienziati dicono così, altrimenti eravamo già aperti.

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4 minuti fa, Atsu ha scritto:

le aziende "utii" non hanno mai chiuso mi risulta. esisteva un elenco che comprendeva anche quelle di merendine e patatine...

Si, avevo letto qualcosa.. comunque Riporto l’articolo di oggi del sole24 ore

 

Quoto

La curva del contagio del coronavirus ha iniziato a scendere. E l’Italia sembra avviarsi verso la Fase 2 (quella della «convivenza con il virus») in due step, sia pure con la massima cautela. Tra giovedì e venerdì dovrebbe essere varato il Dpcm che entrerà in vigore il 14 aprile con l’ulteriore proroga dei divieti ma con un parziale allentamento della stretta. 

Il giorno dopo Pasquetta, se i dati si confermeranno, ci potrebbe dunque già essere una qualche minima riapertura delle attività produttive mentre per riprendere a spostarsi e ad uscire di casa, pur tra mille precauzioni «perché il virus non è sconfitto», bisognerà attendere almeno l'inizio di maggio. Sarà comunque un processo che si annuncia lento e graduale. 

Le prime attività a riaprire 
Il premier già nelle prossime ore, in vista della scadenza del dpcm del 13 aprile, vedrà i rappresentanti delle imprese e dei sindacati, oltre alle
Regioni, per decidere come allargare il novero delle attività consentite. L’idea è di individuare le categorie di aziende (all’interno dei codici Ateco) legate alle filiere strategiche come alimentare, farmaceutica e sanitaria. Ma le riaperture mirate riguarderanno anche la manifattura, in particolare la meccanica, l’edilizia e il commercio, soprattutto quello all’ingrosso. Ovviamente le aziende dovranno rispettare i criteri del distanziamento sociale e nel caso prevedere l’obbligo di mascherina e altri protocolli di sicurezza. Una sorta di test. 

Nuove verifiche ai primi di maggio 
Il piano sarebbe quello di aspettare fino ai primi di maggio per verificare se il virus sta davvero arretrando e nel frattempo predisporre, insieme agli esperti, un piano di progressivo allentamento della stretta in particolare dell’industria che si vorrebbe far ripartire tutta entro la fine del mese prossimo.

Si continua con lo smart working 
Per far tornare in attività imprese, aziende e studi professionali, le misure di sicurezza dovranno prevedere il minimo di affluenza negli uffici. Ecco perché bisognerà continuare a privilegiare lo smart working mentre per chi va in sede si dovranno prevedere turni alternati divisi per orario o fasce giornaliere. Su autobus e metropolitane i passeggeri dovranno viaggiare distanziati, quasi certamente a file alterne. Gli spazi verdi saranno aperti più in là ne tempo perché c’è il rischio di pic-nic e assembramenti. I ristoranti, quando riapriranno, dovranno garantire due metri di distanza tra i tavoli per consentire il passaggio dei camerieri.

Spostamenti più liberi da inizio maggio
Ma quando arriveranno le misure di allentamento dei divieti di uscire per i cittadini? Molto probabilmente non prima di maggio. E dovrebbe essere questo il secondo step. Una data possibile potrebbe essere quella del 4 maggio, per un motivo specifico: come per Pasqua - quando verranno aumentati i controlli di polizia e alcune Regioni stanno ipotizzando di chiudere intere zone agli ospiti che arrivano da fuori - c'è la necessità di evitare un «esodo» nei weekend del 25 aprile e del 1 maggio.

L’importanza di test e dispositivi diagnostici 
Walter Ricciardi, rappresentante per l’Italia dell’Oms, ha parlato al Sole 24 Ore della necessità di «aperture pilotate attraverso il testing e il tracking: cioè più tamponi e test sierologici per capire chi è già venuto a contatto con il virus e app per il tracciamento», strumenti che saranno «davvero operativi solo a fine mese». Non si può programmare la fase 2 senza colmare l'attuale «carenza dispositivi diagnostici», ha confermato l'infettivologo Massimo Gallidell’ospedale Sacco Milano. E ha aggiuntio: «Dobbiamo interrogarci sul perché l'Italia non abbia messo in piedi linee di diagnostica per passare alla fase 2, oggi prematura, ma da programmare altrimenti si rischia di spalmare la ripresa in un tempo
infinito o anticipata, con il rischio di nuovi focolai».

In Toscana primi 90mila test sierologici alle Asl 
Già questa settimana, intanto, dovrebbe esser pronto lo studio sui test sierologici: verrà effettuato su un campione Istat della popolazione di circa 200mila persone per avere quanto più chiara possibile la diffusione del virus nel nostro Paese. I test potrebbero essere utili per una possibile ripartenza, seppur scaglionata, delle attività. In attesa di linee guida da parte del Comitato scientifico, la Toscana fa da apripista. Dall’8 aprile comincia la distribuzione alle Asl di quasi 92.000 test sierologici, con priorità per operatori sanitari; operatori e ospiti delle strutture socio-sanitarie e di accoglienza; personale del volontariato impegnato nella emergenza sanitaria; farmacie.

In campo anche Lombardia e Lazio 
La Lombardia si affiderà al test sviluppato dal policlinico San Matteo di Pavia. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha annunciato che «entro due settimane arriverà la certificazione Ce dopodiché si potrà partire con i test, gli esami sulla popolazione». Entro giovedì la Regione Lazio avrà a disposizione un documento con linee scientificamente validate sui test sierologici. Il documento è in fase di elaborazione da parte di esperti dello Spallanzani e di Tor Vergata che suggeriranno quali test allo stato sono più affidabili. 

Task force al lavoro su app traccia-contagi 
Continua il lavoro della task force 'tecnologica' chiamata a selezionare l’app per il tracciamento tra le 319 proposte arrivate al ministero dell'Innovazione. Si guarda a un “modello europeo” che tenga in massimo conto il rispetto della Privacy. L'Italia quindi, più che basarsi sulle esperienze della Corea del Sud e della Cina, seguirà le indicazioni che stanno emergendo in ambito Ue. In questo senso il Bluetooth che si lega al mezzo, al cellulare, piuttosto che alla persona potrebbe aiutare. Una
volta individuata la soluzione giudicata migliore, gli esperti la sottoporranno alla ministra dell'Innovazione, Paola Pisano. Ad ogni modo, come ha spiegato Ricciardi, «chi scarica la app attiverà il bluetooth e fornirà i propri dati, In caso di positività al virus saranno individuate e monitorate tutte le persone che nelle 48 ore precedenti sono venute a contatto con il contagiato». 

 

 

Quoto


Si avvicina anche la «fase due» della Sanità. Alcune delle misure della entreranno nel prossimo decreto di aprile che dovrebbe andare in consiglio dei ministri nei prossimi giorni. In pratica si punterà a dividere il Servizio sanitario in due: da una parte saranno stabilizzati e potenziati gli strumenti di lotta al Covid-19 mettendo in pista più risorse per le cure domiciliari dei pazienti contagiati. Dall’altra sempre per combattere il virus si rafforzerà a livello regionale la rete degli ospedali che già oggi sono impegnati a curare i pazienti più gravi. Una rete che resterà attiva - ora che è stata potenziata con circa 9mila posti letto in terapia intensiva (dai 5mila iniziali) - per tenere a bada l’emergenza nel caso si riacuisse nei prossimi mesi .

 

 

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15 minuti fa, Olof Mellberg ha scritto:

der spiegel si schiera con noi

 

Nel giorno del nulla di fatto dell'Eurogruppo, il più influente settimanale tedesco si è schierato apertamente contro la linea del governo Merkel con un editoriale scritto in italiano, spagnolo e francese, per rivolgersi ai 3 Paesi che chiedono l'emissione di titoli comuni: "Senza solidarietà, sarà una vera festa per i populisti, i nemici dell'Ue e gli hedge fund di Londra o New York"

Quindi non si schierano così perché pensano che sia giusto o per alti ideali, ma solo per non far festeggiare i populisti... Che nobile pensiero...

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