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Juvecentus84

Valentino Rossi miglior atleta italiano di sempre secondo Eurosport. Siete d'accordo?

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Quoto

Dopo una sei giorni di intense sfide, il torneo speciale di Eurosport sui miti dello sport italiano ha trovato il proprio vincitore: Valentino Rossi è il miglior atleta italiano di tutti i tempi. In una finale avvincente ha avuto la meglio sull'altro finalista Alberto Tomba. A deciderlo siete stati solo voi rispondendo ai nostri sondaggi.

La caccia al miglior atleta italiano di tutti i tempi è finita. Valentino Rossi è il miglior atleta italiano di tutti i tempi. A deciderlo siete stati voi dopo una sei giorni di intense votazioni. Rossi ha trionfato nella finalissima del torneo battendo la concorrenza di Alberto Tomba prendendo il 67% delle preferenze in un sondaggio che ha sfondato ampiamente il muro dei 39mila voti.

articolo completo qui:  https://it.eurosport.com/tutti-gli-sport/eurosport-cup-valentino-rossi-e-il-miglior-atleta-italiano-di-tutti-i-tempi_sto7729539/story.shtml

 

Questo il "tabellone" completo:

2808045.jpg

 

 

 

Pareri? Dubbi??

 

Secondo me il risultato può anche starci, però l'avrei chiamato lo "sportivo" e non l'atleta , perché considerare moto e automobilismo discipline "atletiche" mi sembra un po' una forzatura.

Allora potevano metterci anche Baggio, Del Piero o Maldini.

Personalmente comunque tra Rossi e Tomba avrei votato Tomba, quello che ha fatto in carriera è qualcosa di irripetibile secondo me, ma magari i nati dagli anni '90 in poi non possono conoscerlo molto.

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Leggere questi nomi tutti insieme fà abbastanza impressione, in particolare per me che ho vissuto solo quelli dell'epoca moderna i Rossi, Tomba, Pellegrini, Pantani sono stati delle vere leggende

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Avrei scelto Jury Chechi, per la capacità di rialzarsi da un brutto infortunio che poteva costargli la carriera andando poi a vincere l'oro alle Olimpiadi di Atlanta ed anche un bronzo ad Atene 2004 quando era gia in la con gli anni.

Allo stesso tempo però capisco che la ginnastica non ha lo stesso seguito di altri sport quindi ci sta che non abbia vinto.

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2 ore fa, Lucas "CR7" Hector ha scritto:

Di certo non è un pinco pallino chiunque, e nel suo Sport ha vinto tutto quello che si poteva vincere...

 

Però....secondo me, doveva smettere almeno 5-6 anni fa.

Negli ultimi 6 anni nel mondiale è arrivato 2 volte secondo,1 volta terzo,1 volta quinto ed 1 volta settimo. Questi sono risultati che la stragrande maggioranza dei piloti li fa a malapena in una carriera .

 

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23 minuti fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Negli ultimi 6 anni nel mondiale è arrivato 2 volte secondo,1 volta terzo,1 volta quinto ed 1 volta settimo. Questi sono risultati che la stragrande maggioranza dei piloti li fa a malapena in una carriera .

 

Alle volte è meglio chiudere in grande, piuttosto che lasciarsi trascinare...Sicuramente fino a quando ci sono sponsor e contratti milionari, lui non smetterà...

 

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Avrei dato più credito a Zanardi, specie dopo l'incidente che gli è capitato, ma non per pietà ma per come è riuscito a mettersi in gioco e a vincere ancora, un grande esempio di atleta e sportivo, che poi è ciò che dovrebbe insegnare lo sport.. ma alla fine la vittoria di Rossi è meritata, ha vinto tantissimo ed è diventato un simbolo dell'Italia a livello mondiale.

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2 ore fa, LiamBrady10 ha scritto:

Per niente d'accordo, Agostini ha vinto molto più di lui. Per me, è solo  un prescritto cartonato di *... 

Valentino Rossi di calcio ne ne capisce e ne ne parla più di tanto,tifa inda ma non sa neanche lui come e quando ha cominciato a farlo dato che è nel motociclismo da quando è nato. Mentre gli amichetti facevano le partitelle in cortile e nei campetti dell’oratorio,lui si allenava con i mini cross. Quando nel fine settimana la maggior parte dei bambini seguivano alla radio le partite,lui andava nei kartodromi a gareggiare. Quando i ragazzi di 15/16 anni partecipavano ai tornei giovanili,lui era già un pilota professionista. Per cui il suo tifare inda non è paragonabile ad esempio al tifo di Biaggi per la Roma,che oltre perché romano da ragazzo frequentava più i campi di calcio che le piste. Per quanto riguarda Agostini è vero che ha vinto più mondiali,ma lo ha fatto anche perché ai suoi tempi si poteva gareggiare in 2 classi differenti nella stessa stagione e le gare erano in numero minore. Quindi al massimo possiamo dire che sono allo stesso livello.

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10 minuti fa, Lucas "CR7" Hector ha scritto:

Alle volte è meglio chiudere in grande, piuttosto che lasciarsi trascinare...Sicuramente fino a quando ci sono sponsor e contratti milionari, lui non smetterà...

 

Valentino guadagnerebbe anche senza correre. Così come Ronaldo o Buffon finché ne ha va avanti.

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5 ore fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Per quanto riguarda Agostini è vero che ha vinto più mondiali,ma lo ha fatto anche perché ai suoi tempi si poteva gareggiare in 2 classi differenti nella stessa stagione e le gare erano in numero minore. Quindi al massimo possiamo dire che sono allo stesso livello.

Sono d'accordo, da appassionato di motociclismo so bene che si tratta di epoche troppe diverse tra loro per venire paragonate.

Quando si confrontano sportivi così distanti nel tempo al massimo si può stabilire quale dei due ha inciso di più nella loro epoca, e comunque quando il livello è così alto è molto complicato eleggere un migliore, al massimo si può scegliere quale ci piace di più.

  • Grazie 1

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16 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

Secondo me il risultato può anche starci, però l'avrei chiamato lo "sportivo" e non l'atleta , perché considerare moto e automobilismo discipline "atletiche" mi sembra un po' una forzatura.

 Allora potevano metterci anche Baggio, Del Piero o Maldini.

Non sono d’accordo. Lo sportivo è anche quello che la mattina si sveglia e va a fare jogging,o quello che si tiene in forma in palestra e quello che pratica sport in generale per passione. L’atleta è un mestiere che ti occupa parte della tua vita, I piloti si allenano,studiano,fanno un alimentazione specifica e vivono la loro vita in base a lo sport che praticano.

 

i calciatori non sono stati inseriti più che altro perché fanno sport di squadra,come cestisti,pallavolisti ect,e se avessero indicato un Club,o una nazionale,probabilmente avrebbero occupato la maggior parte delle prime posizioni.

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1 ora fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Non sono d’accordo. Lo sportivo è anche quello che la mattina si sveglia e va a fare jogging,o quello che si tiene in forma in palestra e quello che pratica sport in generale per passione. L’atleta è un mestiere che ti occupa parte della tua vita, I piloti si allenano,studiano,fanno un alimentazione specifica e vivono la loro vita in base a lo sport che praticano.

 

i calciatori non sono stati inseriti più che altro perché fanno sport di squadra,come cestisti,pallavolisti ect,e se avessero indicato un Club,o una nazionale,probabilmente avrebbero occupato la maggior parte delle prime posizioni.

vero, sicuramente anche Valentino è uno sportivo che fa vita da tale, però diciamo che nei motori, soprattutto oggi, molto lo fa il mezzo, sicuramente nelle macchina, ma anche nelle moto

nel concorso c'era anche agostini ma non è paragonabile l'incidenza del pilota nelle corse di moto anni '70 con quella che ha oggi

diciamo che per considerare l' "atleta" migliore avrei considerato solo le discipline olimpiche, concordo poi sull'escludere sport come calcio, basket o pallavolo

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Valentino grandissimo campione, ma io avrei fatto vincere FAUSTO COPPI senza dubbio....

inoltre trovo scandaloso che non abbiano messo nemmeno in gara un certo PRIMO CARNERA

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5 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

vero, sicuramente anche Valentino è uno sportivo che fa vita da tale, però diciamo che nei motori, soprattutto oggi, molto lo fa il mezzo, sicuramente nelle macchina, ma anche nelle moto

nel concorso c'era anche agostini ma non è paragonabile l'incidenza del pilota nelle corse di moto anni '70 con quella che ha oggi

diciamo che per considerare l' "atleta" migliore avrei considerato solo le discipline olimpiche, concordo poi sull'escludere sport come calcio, basket o pallavolo

Continuo a non essere d’accordo. È vero che la tecnologia di oggi aiuta molto,ma le moto e le auto di oggi raggiungono velocità e prestazioni che all’epoca neanche sognavano di raggiungere. Ma poi è proprio la vita da atleta dei piloti che è cambiato,all’epoca era facile trovare piloti con la pancia,o festaioli e donnaioli che neanche i divi di Hollywood. Ricordo di un intervista a Giacomo Agostini,in cui diceva delle ragazze che andavano e venivano nei camper nei giorni precedenti alla gara,ed Agostini era tra i più seri.

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1 ora fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Continuo a non essere d’accordo. È vero che la tecnologia di oggi aiuta molto,ma le moto e le auto di oggi raggiungono velocità e prestazioni che all’epoca neanche sognavano di raggiungere. Ma poi è proprio la vita da atleta dei piloti che è cambiato,all’epoca era facile trovare piloti con la pancia,o festaioli e donnaioli che neanche i divi di Hollywood. Ricordo di un intervista a Giacomo Agostini,in cui diceva delle ragazze che andavano e venivano nei camper nei giorni precedenti alla gara,ed Agostini era tra i più seri.

secondo me non si può paragonare l'incidenza di un atleta agli anelli, sugli sci, in piscina, al fioretto, con la racchetta o sul ring (tutti sport che hanno una contesto di partenza sostanzialmente uguale per tutti) con quella di un motociclista o di un automobilista, che si avvale di un mezzo meccanico che tra loro può variare anche di molto e che risulta determinante nell'ottenere le vittorie. non voglio certo ridimensionare il mito di rossi, ma per me è uno sportivo e non un'atleta

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17 ore fa, Juvecentus84 ha scritto:

secondo me non si può paragonare l'incidenza di un atleta agli anelli, sugli sci, in piscina, al fioretto, con la racchetta o sul ring (tutti sport che hanno una contesto di partenza sostanzialmente uguale per tutti) con quella di un motociclista o di un automobilista, che si avvale di un mezzo meccanico che tra loro può variare anche di molto e che risulta determinante nell'ottenere le vittorie. non voglio certo ridimensionare il mito di rossi, ma per me è uno sportivo e non un'atleta

Quindi non dovrebbero esserci neanche i ciclisti,che si avvalgono di biciclette più e meno performanti, o anche Zöeggeler che scendeva su uno slittino in una pista di ghiaccio. Io non ho mai portato una moto in pista,quindi tutto quello che so arriva dagli articoli di giornalisti che si occupano in specifico di questo.

17 gennaio 2015 

Piloti super atleti: come si preparano e quanto consumano

di  Paolo Gozzi

VR46 in parco chiuso a fine GP: neanche sudato!

'); }

In parco chiuso, dopo 45 minuti a tutto gas, Valentino Rossi e Marc Marquez non sembrano neanche sudati. Freschi come rose anche gli assi della Superbike che corrono due gare di 90 chilometri  nel breve volgere di tre ore. Bella forza, direte, sono seduti sulla moto. Eh no, invece il motociclismo è uno sport per uomini d’acciaio. I supertop della MotoGP consumano 1500 calorie, perdono 2-3 chili di peso e fanno il 30% di fatica in più rispetto ad un rugbista della Nazionale. Il cuore lavora stabilmente sopra le 180 pulsazioni/minuti arrivando fino a 220 nei punti più impegnativi e veloci dei circuiti. Per resistere a questo tipo di sollecitazioni serve una preparazione perfetta e a poche settimane dal via dei Mondiali (Superbike il 22 febbraio in Australia, la MotoGP il 29 marzo in Qatar) i nostri eroi fanno la spola tra palestra, piscina e campi da cross. E’ finita l’epoca dei piloti naif che spegnevano la sigaretta e andavano in griglia. Adesso vincere è questione di sudore, impegno, programmazione. Ci svela qualche segreto Antonio Cascini, 53 anni, consulente di Yamaha Motor Racing  e trainer personale di Jorge Lorenzo nella stagione 2013.

Il trainer Antonio Cascini, 53 anni, tra Giacomo Agostini, 72 e Jorge Lorenzo, 27.

LA PREPARAZIONE – “La prima fase è di recupero per smaltire la fatica dei 18 GP della stagione precedente, oltre allo stress, ai viaggi e ai continui allenamenti. Poi si passa alla preparazione vera e propria. Allenare un pilota top level è difficilissimo. Per esempio devi evitare l’aumento della massa muscolare, perchè in moto anche un solo chilo in più pesa negativamente sulla prestazione della moto in frenata, accelerazione e consumo di benzina e gomme. Occorre un lavoro che migliori il patrimonio muscolare,  allenando le fibre alla forza nell’arco di tempo necessario per correre la gara. Ciascun pilota risponde allo sforzo  in maniera diversa per cui il lavoro è personalizzato e concentrato sulle fasce muscolari più sollecitate durante la guida. E non ci sono solo i muscoli: bisogna allenare anche l’equilibrio, il colpo d’occhio, la capacità di restare concentrati sotto sforzo.”

Antonio Cascini collabora con Yamaha Motor Racing

COME SI FA – “L’altro problema dei piloti è che molti hanno subìto traumi, per esempio a spalle e caviglie, per cui hanno bisogno di lavorare evitando – per esempio – la corsa. Per fare fiato si usano cyclette particolari oppure macchine che simulano il jogging ma senza stress per le articolazioni. Ideale è il lavoro in piscina perchè si può caricare senza mettere sotto stress le articolazioni. I piloti della MotoGP fanno una doppia sessione quotidiana di 3-4 ore e il giorno dopo lavorano con la moto: cross, supermotard, dirt track. L’indomani si torna in palestra, nella fase calda della preparazione non ci sono pause. Importantissima la dieta, i piloti di oggi curano l’alimentazione in maniera maniacale. Jorge Lorenzo per esempio beve solo acqua a temperatura ambiente, in qualsiasi condizione, perfino in Malesia dove si corre con 40 gradi e umidità altissima. Le diete sono personalizzate ma tutti evitano il caffè e gli alcolici.”

Il sistema di crioterapia sistemica: l’organismo raffreddato a -180 °C

LE NUOVE FRONTIERE – “Con Yamaha Motor Racing stiamo sviluppando progetti innovativi di cui non posso rivelare i dettagli. In linea di massima si tratta di abbreviare i tempi di recupero e migliorare il defaticamento, anche a livello mentale. Utilizzeremo la crioterapia sistemica, un processo di cui si stanno avvalendo anche calciatori d’elite come Cristiano Ronaldo e le migliori squadre di rugby. Alla 8 ore di Suzuka nel 2001 Valentino Rossi  tra un turno di guida e l’altro si infilava in una tinozza piena di cubi di ghiaccio: vinse alla grande ma adesso la tecnologia è andata molto avanti.  Con la crioterapia sistemica raffreddiamo l’organismo a -180 gradi per due-tre minuti”.

E GLI AMATORI CHE POSSONO FARE? – “La prima cosa è non pensare di poter elaborarel’organismo come si fa con la moto. Per godersi i turni in pista riservati ai motociclisti dilettanti la cosa fondamentale è avere rispetto di noi con una sana alimentazione, poi lavorare quanto basta per ottenere benessere psicofisico. Non serve torturarsi come fanno i top riders, tanto non andremo mai forte come loro. Bastano un po’ di corsa, o qualche decina di chilometri al giorno in bici, e frequentare una palestra, meglio se assistiti da un trainer specializzato”.

 

LA PREPARAZIONE DI BAIOCCO – Per avere un’idea più precisa di quanto sia faticoso prepararsi per correre un Mondiale gustatevi questo video realizzato dallo staff di Matteo Baiocco che correrà in Superbike con la Ducati Panigale del team Althea. Trent’anni, marchigiano di Osimo, Baiocco ha vinto due volte il campionato italiano ed è stato tester ufficiale del reparto corse di Borgo Panigale. Nel 2015 avrà la grande occasione che aspettava dall’inizio di carriera, correre il Mondiale con una moto competitiva in un team di punta. E come vedete sta sudando lacrime e sangue: a piedi, in bici e in moto. Il personal trainer è Giorgio Bonfigli, il video è stato realizzato da Marco Benedetti. Buona visione e buon allenamento!

 

 

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12 minuti fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Quindi non dovrebbero esserci neanche i ciclisti,che si avvalgono di biciclette più e meno performanti, o anche Zöeggeler che scendeva su uno slittino in una pista di ghiaccio. Io non ho mai portato una moto in pista,quindi tutto quello che so arriva dagli articoli di giornalisti che si occupano in specifico di questo.

17 gennaio 2015 

Piloti super atleti: come si preparano e quanto consumano

di  Paolo Gozzi

VR46 in parco chiuso a fine GP: neanche sudato!

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In parco chiuso, dopo 45 minuti a tutto gas, Valentino Rossi e Marc Marquez non sembrano neanche sudati. Freschi come rose anche gli assi della Superbike che corrono due gare di 90 chilometri  nel breve volgere di tre ore. Bella forza, direte, sono seduti sulla moto. Eh no, invece il motociclismo è uno sport per uomini d’acciaio. I supertop della MotoGP consumano 1500 calorie, perdono 2-3 chili di peso e fanno il 30% di fatica in più rispetto ad un rugbista della Nazionale. Il cuore lavora stabilmente sopra le 180 pulsazioni/minuti arrivando fino a 220 nei punti più impegnativi e veloci dei circuiti. Per resistere a questo tipo di sollecitazioni serve una preparazione perfetta e a poche settimane dal via dei Mondiali (Superbike il 22 febbraio in Australia, la MotoGP il 29 marzo in Qatar) i nostri eroi fanno la spola tra palestra, piscina e campi da cross. E’ finita l’epoca dei piloti naif che spegnevano la sigaretta e andavano in griglia. Adesso vincere è questione di sudore, impegno, programmazione. Ci svela qualche segreto Antonio Cascini, 53 anni, consulente di Yamaha Motor Racing  e trainer personale di Jorge Lorenzo nella stagione 2013.

Il trainer Antonio Cascini, 53 anni, tra Giacomo Agostini, 72 e Jorge Lorenzo, 27.

LA PREPARAZIONE – “La prima fase è di recupero per smaltire la fatica dei 18 GP della stagione precedente, oltre allo stress, ai viaggi e ai continui allenamenti. Poi si passa alla preparazione vera e propria. Allenare un pilota top level è difficilissimo. Per esempio devi evitare l’aumento della massa muscolare, perchè in moto anche un solo chilo in più pesa negativamente sulla prestazione della moto in frenata, accelerazione e consumo di benzina e gomme. Occorre un lavoro che migliori il patrimonio muscolare,  allenando le fibre alla forza nell’arco di tempo necessario per correre la gara. Ciascun pilota risponde allo sforzo  in maniera diversa per cui il lavoro è personalizzato e concentrato sulle fasce muscolari più sollecitate durante la guida. E non ci sono solo i muscoli: bisogna allenare anche l’equilibrio, il colpo d’occhio, la capacità di restare concentrati sotto sforzo.”

Antonio Cascini collabora con Yamaha Motor Racing

COME SI FA – “L’altro problema dei piloti è che molti hanno subìto traumi, per esempio a spalle e caviglie, per cui hanno bisogno di lavorare evitando – per esempio – la corsa. Per fare fiato si usano cyclette particolari oppure macchine che simulano il jogging ma senza stress per le articolazioni. Ideale è il lavoro in piscina perchè si può caricare senza mettere sotto stress le articolazioni. I piloti della MotoGP fanno una doppia sessione quotidiana di 3-4 ore e il giorno dopo lavorano con la moto: cross, supermotard, dirt track. L’indomani si torna in palestra, nella fase calda della preparazione non ci sono pause. Importantissima la dieta, i piloti di oggi curano l’alimentazione in maniera maniacale. Jorge Lorenzo per esempio beve solo acqua a temperatura ambiente, in qualsiasi condizione, perfino in Malesia dove si corre con 40 gradi e umidità altissima. Le diete sono personalizzate ma tutti evitano il caffè e gli alcolici.”

Il sistema di crioterapia sistemica: l’organismo raffreddato a -180 °C

LE NUOVE FRONTIERE – “Con Yamaha Motor Racing stiamo sviluppando progetti innovativi di cui non posso rivelare i dettagli. In linea di massima si tratta di abbreviare i tempi di recupero e migliorare il defaticamento, anche a livello mentale. Utilizzeremo la crioterapia sistemica, un processo di cui si stanno avvalendo anche calciatori d’elite come Cristiano Ronaldo e le migliori squadre di rugby. Alla 8 ore di Suzuka nel 2001 Valentino Rossi  tra un turno di guida e l’altro si infilava in una tinozza piena di cubi di ghiaccio: vinse alla grande ma adesso la tecnologia è andata molto avanti.  Con la crioterapia sistemica raffreddiamo l’organismo a -180 gradi per due-tre minuti”.

E GLI AMATORI CHE POSSONO FARE? – “La prima cosa è non pensare di poter elaborarel’organismo come si fa con la moto. Per godersi i turni in pista riservati ai motociclisti dilettanti la cosa fondamentale è avere rispetto di noi con una sana alimentazione, poi lavorare quanto basta per ottenere benessere psicofisico. Non serve torturarsi come fanno i top riders, tanto non andremo mai forte come loro. Bastano un po’ di corsa, o qualche decina di chilometri al giorno in bici, e frequentare una palestra, meglio se assistiti da un trainer specializzato”.

 

LA PREPARAZIONE DI BAIOCCO – Per avere un’idea più precisa di quanto sia faticoso prepararsi per correre un Mondiale gustatevi questo video realizzato dallo staff di Matteo Baiocco che correrà in Superbike con la Ducati Panigale del team Althea. Trent’anni, marchigiano di Osimo, Baiocco ha vinto due volte il campionato italiano ed è stato tester ufficiale del reparto corse di Borgo Panigale. Nel 2015 avrà la grande occasione che aspettava dall’inizio di carriera, correre il Mondiale con una moto competitiva in un team di punta. E come vedete sta sudando lacrime e sangue: a piedi, in bici e in moto. Il personal trainer è Giorgio Bonfigli, il video è stato realizzato da Marco Benedetti. Buona visione e buon allenamento!

 

 

Ti consiglio di leggere anche questo.

https://www.traininglab-italia.com/training/allenamento-nel-motociclismo/

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1 minuto fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Quindi non dovrebbero esserci neanche i ciclisti,che si avvalgono di biciclette più e meno performanti, o anche Zöeggeler che scendeva su uno slittino in una pista di ghiaccio. Io non ho mai portato una moto in pista,quindi tutto quello che so

17 gennaio 2015 

Piloti super atleti: come si preparano e quanto consumano

di  Paolo Gozzi

VR46 in parco chiuso a fine GP: neanche sudato!

'); }

In parco chiuso, dopo 45 minuti a tutto gas, Valentino Rossi e Marc Marquez non sembrano neanche sudati. Freschi come rose anche gli assi della Superbike che corrono due gare di 90 chilometri  nel breve volgere di tre ore. Bella forza, direte, sono seduti sulla moto. Eh no, invece il motociclismo è uno sport per uomini d’acciaio. I supertop della MotoGP consumano 1500 calorie, perdono 2-3 chili di peso e fanno il 30% di fatica in più rispetto ad un rugbista della Nazionale. Il cuore lavora stabilmente sopra le 180 pulsazioni/minuti arrivando fino a 220 nei punti più impegnativi e veloci dei circuiti. Per resistere a questo tipo di sollecitazioni serve una preparazione perfetta e a poche settimane dal via dei Mondiali (Superbike il 22 febbraio in Australia, la MotoGP il 29 marzo in Qatar) i nostri eroi fanno la spola tra palestra, piscina e campi da cross. E’ finita l’epoca dei piloti naif che spegnevano la sigaretta e andavano in griglia. Adesso vincere è questione di sudore, impegno, programmazione. Ci svela qualche segreto Antonio Cascini, 53 anni, consulente di Yamaha Motor Racing  e trainer personale di Jorge Lorenzo nella stagione 2013.

Il trainer Antonio Cascini, 53 anni, tra Giacomo Agostini, 72 e Jorge Lorenzo, 27.

LA PREPARAZIONE – “La prima fase è di recupero per smaltire la fatica dei 18 GP della stagione precedente, oltre allo stress, ai viaggi e ai continui allenamenti. Poi si passa alla preparazione vera e propria. Allenare un pilota top level è difficilissimo. Per esempio devi evitare l’aumento della massa muscolare, perchè in moto anche un solo chilo in più pesa negativamente sulla prestazione della moto in frenata, accelerazione e consumo di benzina e gomme. Occorre un lavoro che migliori il patrimonio muscolare,  allenando le fibre alla forza nell’arco di tempo necessario per correre la gara. Ciascun pilota risponde allo sforzo  in maniera diversa per cui il lavoro è personalizzato e concentrato sulle fasce muscolari più sollecitate durante la guida. E non ci sono solo i muscoli: bisogna allenare anche l’equilibrio, il colpo d’occhio, la capacità di restare concentrati sotto sforzo.”

Antonio Cascini collabora con Yamaha Motor Racing

COME SI FA – “L’altro problema dei piloti è che molti hanno subìto traumi, per esempio a spalle e caviglie, per cui hanno bisogno di lavorare evitando – per esempio – la corsa. Per fare fiato si usano cyclette particolari oppure macchine che simulano il jogging ma senza stress per le articolazioni. Ideale è il lavoro in piscina perchè si può caricare senza mettere sotto stress le articolazioni. I piloti della MotoGP fanno una doppia sessione quotidiana di 3-4 ore e il giorno dopo lavorano con la moto: cross, supermotard, dirt track. L’indomani si torna in palestra, nella fase calda della preparazione non ci sono pause. Importantissima la dieta, i piloti di oggi curano l’alimentazione in maniera maniacale. Jorge Lorenzo per esempio beve solo acqua a temperatura ambiente, in qualsiasi condizione, perfino in Malesia dove si corre con 40 gradi e umidità altissima. Le diete sono personalizzate ma tutti evitano il caffè e gli alcolici.”

Il sistema di crioterapia sistemica: l’organismo raffreddato a -180 °C

LE NUOVE FRONTIERE – “Con Yamaha Motor Racing stiamo sviluppando progetti innovativi di cui non posso rivelare i dettagli. In linea di massima si tratta di abbreviare i tempi di recupero e migliorare il defaticamento, anche a livello mentale. Utilizzeremo la crioterapia sistemica, un processo di cui si stanno avvalendo anche calciatori d’elite come Cristiano Ronaldo e le migliori squadre di rugby. Alla 8 ore di Suzuka nel 2001 Valentino Rossi  tra un turno di guida e l’altro si infilava in una tinozza piena di cubi di ghiaccio: vinse alla grande ma adesso la tecnologia è andata molto avanti.  Con la crioterapia sistemica raffreddiamo l’organismo a -180 gradi per due-tre minuti”.

E GLI AMATORI CHE POSSONO FARE? – “La prima cosa è non pensare di poter elaborarel’organismo come si fa con la moto. Per godersi i turni in pista riservati ai motociclisti dilettanti la cosa fondamentale è avere rispetto di noi con una sana alimentazione, poi lavorare quanto basta per ottenere benessere psicofisico. Non serve torturarsi come fanno i top riders, tanto non andremo mai forte come loro. Bastano un po’ di corsa, o qualche decina di chilometri al giorno in bici, e frequentare una palestra, meglio se assistiti da un trainer specializzato”.

 

LA PREPARAZIONE DI BAIOCCO – Per avere un’idea più precisa di quanto sia faticoso prepararsi per correre un Mondiale gustatevi questo video realizzato dallo staff di Matteo Baiocco che correrà in Superbike con la Ducati Panigale del team Althea. Trent’anni, marchigiano di Osimo, Baiocco ha vinto due volte il campionato italiano ed è stato tester ufficiale del reparto corse di Borgo Panigale. Nel 2015 avrà la grande occasione che aspettava dall’inizio di carriera, correre il Mondiale con una moto competitiva in un team di punta. E come vedete sta sudando lacrime e sangue: a piedi, in bici e in moto. Il personal trainer è Giorgio Bonfigli, il video è stato realizzato da Marco Benedetti. Buona visione e buon allenamento!

 

 

 

la "vita dello sportivo" non mi interessa, non metto in dubbio che i piloti siano professionisti dello sport, facciano ore e ore di preparazione e conducano una vita di conseguenza...so bene che la moto ha un impatto sul fisico devastante, se non sei allenato ti distrugge dopo 2 staccate
dico che secondo me auto e moto hanno una miriade di variabili molto diverse anche da avversario ad avversario, più diverse che in qualsiasi altro sport (ciclismo compreso), per cui io non le considero discipline atletiche, che poi è il motivo per cui non sono inserite negli sport olimpici

qualche anno fa ci fu un presidente del comitato olimpico che spiegò bene la loro definizione di differenza tra atleta e pilota con la presenza di un mezzo meccanico che quasi sempre influenza le prestazioni

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1 ora fa, Juvecentus84 ha scritto:

 

la "vita dello sportivo" non mi interessa, non metto in dubbio che i piloti siano professionisti dello sport, facciano ore e ore di preparazione e conducano una vita di conseguenza...so bene che la moto ha un impatto sul fisico devastante, se non sei allenato ti distrugge dopo 2 staccate
dico che secondo me auto e moto hanno una miriade di variabili molto diverse anche da avversario ad avversario, più diverse che in qualsiasi altro sport (ciclismo compreso), per cui io non le considero discipline atletiche, che poi è il motivo per cui non sono inserite negli sport olimpici

qualche anno fa ci fu un presidente del comitato olimpico che spiegò bene la loro definizione di differenza tra atleta e pilota con la presenza di un mezzo meccanico che quasi sempre influenza le prestazioni

Non sei l’unico a pensarla così,per me è una visione distorta,ma ognuno ha la sua opinione ed è giusto così.

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Nonostante sappia bene che ci vuole una certa preparazione fisica per il motociclismo, non la metterei mai a confronto con qualsiasi disciplina motoria, anche se sembra un ossimoro ☺️, per il resto, penso che la vittoria di Rossi sia data dal fatto che è un personaggio ancora in attività, oltre avere una popolarità infinita, anche uno dei motivi per cui non sono stati inseriti calciatori, a parer mio....io avrei dato la vittoria a Jury Chechi, per il semplice motivo che abbiamo atleti di indiscusse abilità, e tra i più grandi di sempre, ma Il Signore degli Anelli, è il più grande di tutti nella sua disciplina a livello planetario, non c'è storia....

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Qualcuno sa dirmi di FONTANA!!! Chi È 

Addirittura Nibali già tra i grandi...

Comunque, VALENTINO ci può stare 

Sono d’accordo La finale contro Tomba ci sta

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3 ore fa, alex65viareggio ha scritto:

Qualcuno sa dirmi di FONTANA!!! Chi È 

Addirittura Nibali già tra i grandi...

 

Arianna Fontana, pattinatrice di short track, 8 medaglie alle olimpiadi invernali.

Nibali è uno dei pochi al mondo ad aver vinto Giro - Tour - Vuelta, direi che ci può stare.

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