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isterbat

Ecco la tesi di Pirlo "Il calcio che vorrei", per lui seconda valutazione più alta (107/110)

Post in rilievo

24 minuti fa, Roland Deschain ha scritto:

Che palla infernale che siete, tutti a pontificare su "si chiama tesi, non si chiama tesi".

Lana caprina.

Ma più che altro non si capisce cosa alcuni utenti si aspettassero da una tesi in cui si parla di calcio. Non astrofisica, ma calcio, gioco del pallone.......

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Adesso, Granpasso ha scritto:

Ma più che altro non si capisce cosa alcuni utenti si aspettassero da una tesi in cui si parla di calcio. Non astrofisica, ma calcio, gioco del pallone.......

Benaltrismo, puro e semplice.

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21 ore fa, Nibbler ha scritto:

Onestamente sono sconvolto...

documento di una banalità sconvolgente, metodo espositivo da scuola media, font 22 per arrivare alle 30 pagine richieste. Neanche lo sforzo di rifare i disegni (sono presi dal web).

 

Sapere che questo tipo di documento ti permette di arrivare a guadagnare milioni all'anno è un insulto per chi fa un dottorato.

 

Il contenuto? il 98% degli utenti qui potrebbe scrivere il suo punto di vista del calcio in modo più esteticamente gradevole

Sono tristemente d'accordo con te....

Alla domanda "che cosa ci potessimo aspettare"... non so probabilmente qualcosa di meno "emozionale" e più orientato sulla gestione dei giocatori, sia in ambito fisico che psicologico. O qualche innovazione tattica e su come approcciare un allenamento in funzione del gioco che si vuole proporre. O su come puntare sui giovani, come farli crescere nel modo giusto, come curare la loro alimentazione, la loro vita sociale (o "social") e le sedute.

Non mi aspetto concetti di astrofisica ma neanche concetti che noi comuni allenatori da tastiera potremmo esprimere.

Poi magari mi sono fatto un'idea sbagliata ed in realtà tutte le tesi sono state fatte così e saranno sempre così...

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9 ore fa, Giannij Stinson ha scritto:

Quello che bisogna trarre da questa tesi non è certamente la teoria e com'è scritta (parliamo di un documento proforma, con buona pace di tutti i sapientoni che volevano i trattati di Oxford, salvo poi essere i primi a scrivere in maniera discutibile senza saper distinguere "un" da " un' " tanto per dirne una...) ma i concetti da mettere in pratica che se poco poco qualcuno ha frequentato un campo di calcio o qualche corso minore rispetto a questo, capirà essere moderni e al passo di quello che sta spopolando nel calcio di oggi. Cosa che si vede specialmente nei video degli allenamenti che sta facendo col suo staff e con esercitazioni che sono profondamente diverse da quelle del 90% degli allenatori di Serie A. Son tutti giochi di possesso e small sides games che a Coverciano hanno iniziato a professare da qualche anno sull'onda dei successi spagnoli e tedeschi, ma che vengono applicati solo in parte da quelli della vecchia scuola ma anche da quelli della generazione immediatamente precedente a questa (per dire, Conte è uno molto ancorato agli 11 vs 0 che con le intensità di oggi non risultano così allenanti). 

 

Quindi vedere Pirlo che ha portato una ventata di novità (percepibile proprio da come gli stessi giocatori siano i primi ad essere più entusiasti e partecipi) in un ambiente che si era prima un po' adagiato sui propri allori e poi è stato affossato dalla pesantezza Sarriana (che si evince proprio dalla sua di tesi), attingendo da quello che in Europa è il non plus ultra del momento, è quanto mento ben augurante. Funzionerà al 100%? Nessuno può dirlo anche perchè ci sono diverse altre componenti in ballo che determinano il successo o meno di una stagione. 

 

Il resto, come al solito, sono tutte argomentazioni pretestuose di chi gioca a fare l'esperto senza neanche informarsi un minimo su ciò che sta giudicando. 

.allah

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1 ora fa, Rico1978 ha scritto:

Sono tristemente d'accordo con te....

Alla domanda "che cosa ci potessimo aspettare"... non so probabilmente qualcosa di meno "emozionale" e più orientato sulla gestione dei giocatori, sia in ambito fisico che psicologico. O qualche innovazione tattica e su come approcciare un allenamento in funzione del gioco che si vuole proporre. O su come puntare sui giovani, come farli crescere nel modo giusto, come curare la loro alimentazione, la loro vita sociale (o "social") e le sedute.

Non mi aspetto concetti di astrofisica ma neanche concetti che noi comuni allenatori da tastiera potremmo esprimere.

Poi magari mi sono fatto un'idea sbagliata ed in realtà tutte le tesi sono state fatte così e saranno sempre così...

mi sono posto le stesse domande.

comunque, visto che in genere le tesi vengono concordate con qualche docente (almeno all universita' funziona cosi)

suppongo che queste fossero le richieste e le aspettative dell' ente che rilascia il patentino,

non credo si aspettino chissa' che contenuti originali e innovativi (anche perche' il patentino non lo prendi dopo 

aver fatto un percorso culturale tipo liceo/scuole superiori ma in teoria credo che basti la licenza media, pero' potrei anche sbagliarmi)

e soprattutto, quel che piu conta,  una lunga pratica nello sport in questione

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5 ore fa, LiamBrady10 ha scritto:

il tuo auspicio è anche il mio!! .ok 

Non avevo letto la tesi, oggi ho captato uno scorcio di essa, e mi si è gelato il sangue, immaginando lo spauracchio del soporifero tiki-taka che paventavamo noi: <<La mia idea della costruzione prevede di salire compatti, superando una linea di pressione alla volta senza forzare verticalizzazioni o lanci.>>

Insomma, la solita oscena idea di calcio che ormai tutti sostengono come fossero gli unici, del tipo "a questo allenatore piace far partire l'azione dal portiere", wow, strabiliante, non l'avevo mai sentito!

Melina difensiva e poche verticalizzazioni, praticamente lo stesso calcio che vediamo dal secondo anno di Conte in poi.

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4 ore fa, bergamo83 ha scritto:

Bho , o il prossimo anno giochiamo con Ronaldo e Kulusevski invertiti o il credo di Pirlo verrà gia bloccato

Vuole gli esterni d'attacco che si allargano , Ronaldo e Kulu si accentrano per andare al tiro ...

IMHO il credo tattico non esiste. È tutta letteratura che inventano gli allenatori per raccontare qualcosa ai giornalisti per farlo sembrare un lavoro difficile.

 

Il calcio di oggi è tutto stimoli, motivazione, accelerazioni continue. Chi ne ha di più vince. La tattica non conta più nulla

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Leggo che sconcerti ha scritto che era una vergogna per Pirlo, per il relatore Ulivieri, per il calcio italiano..., per il mondo intero che si discutessero tesi del genere, la pubblicazione delle quali, sostiene sempre il soggetto, era severamente proibita..

In altre parole la “vergogna” è diretta alla facilità con cui è stato patentato Pirlo...

Ovviamente fosse successo all’allenatore di qualsiasi altra squadra tutto sarebbe andato bene, sempre in linea con la imparzialità del giornalaio, confermata nei giorni scorsi dalla minaccia allo scandalo se a Suarez fosse stato concesso il passaporto prima del comune mortale, citando senza alcuna enfasi cosa combinato dai prescritti in fatto di passaporti, cosa comunque meno grave di cosa sarebbe potuto succedere per  Suarez...

Per lui non so cosa augurargli di meno peggio, o che sia rimbambito o che sia proprio così “lucidamente “ stupido e fazioso 

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La tattica come sistema di gioco fa sempre la differenza, specie  quella fra "uomo" e "zona", la più eclatante e diretta sono i gol evitabili che la prima non subisce mentre la seconda li subisce.

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44 minuti fa, Ivan Juventino ha scritto:

Non avevo letto la tesi, oggi ho captato uno scorcio di essa, e mi si è gelato il sangue, immaginando lo spauracchio del soporifero tiki-taka che paventavamo noi: <<La mia idea della costruzione prevede di salire compatti, superando una linea di pressione alla volta senza forzare verticalizzazioni o lanci.>>

Insomma, la solita oscena idea di calcio che ormai tutti sostengono come fossero gli unici, del tipo "a questo allenatore piace far partire l'azione dal portiere", wow, strabiliante, non l'avevo mai sentito!

Melina difensiva e poche verticalizzazioni, praticamente lo stesso calcio che vediamo dal secondo anno di Conte in poi.

Per esperienza diretta quando uno scrive la tesi a volte ha necessità di “allungarla” un po’ per cui per Pirlo sarà stato più funzionale raccontare un po’ in dettaglio dei passaggi laterali in salendo verso l’area avversaria, che tagliare corto con continue “verticalizzazioni”... 

Da domenica sera in ogni caso vedremo quale è effettivamente il calcio “di Pirlo”.. , fatto salvo che tutti nella vita, al di là dei propositi, dobbiamo spesso fare di necessità virtù...

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5 ore fa, Aho ha scritto:


Sono stati loro a chiamarla tesi e sono stati loro a darle un voto in stile laurea che, a quanto dicono, e' il secondo voto piu' alto.

E' onestamente deludente, io mi aspettavo qualcosa di diverso.

Mi scoccia parlare del mio titolo di studio, ma onestamente se dobbiamo discutere delle attuali tesi di laurea e delle attuali facoltà, allora il 90% delle tesi sono deludenti. Non parliamo poi dei voti, ad oggi se proprio vogliamo fare una critica il calcio è l'ultimo al quale pensare.

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Il 16/9/2020 Alle 13:29, FuoriDalCoro ha scritto:

Mi piacerebbe inoltre citare le squadre che mi hanno ispirato nella formazione della mia idea di calcio. Squadre ed allenatori che ho ammirato da tifoso ed altre con cui ho avuto la fortuna di giocarci insieme o contro: il Barcellona di Cruijff e poi quello di Guardiola, l’Ajax di Van Gaal, il Milan di Ancelotti fino alla Juventus di Conte.

(Andrea Pirlo) 

Amen

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2 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

IMHO il credo tattico non esiste. È tutta letteratura che inventano gli allenatori per raccontare qualcosa ai giornalisti per farlo sembrare un lavoro difficile.

 

Il calcio di oggi è tutto stimoli, motivazione, accelerazioni continue. Chi ne ha di più vince. La tattica non conta più nulla

Bho visto chi vince i campionati e le coppe direi di no

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1 minuto fa, jurgen kohler ha scritto:

La tattica di Zidane... :o

Bho non mi sembra fosse una squadra di corridori , diciamo che vincevano perchè erano più forti tecnicamente

Lo stesso per Il Barcellona , e Bayern , Liverpool aveva anche corsa.

Ma guardati anche i campionati , ok l'Atalanta ha fatto bene , ma non ha vinto il campiontao , lo stesso se guardi gli altri top

La storia che se corri vinci è una ....

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1 ora fa, bergamo83 ha scritto:

Bho non mi sembra fosse una squadra di corridori , diciamo che vincevano perchè erano più forti tecnicamente

Lo stesso per Il Barcellona , e Bayern , Liverpool aveva anche corsa.

Ma guardati anche i campionati , ok l'Atalanta ha fatto bene , ma non ha vinto il campiontao , lo stesso se guardi gli altri top

La storia che se corri vinci è una ....

Infatti la cosa più importante è l’aspetto motivazionale e gli stimoli, se non hai quelli anche se sei allenato benissimo non rendi. Comunque sono cose che ha detto anche un certo Ronaldo.

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