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Deborah J

Il Giornale - L' Asl di Genova replica a quella di Napoli: "Il Genoa ha rispettato il Protocollo, negare la trasferta? Avremmo negato un loro diritto"

Post in rilievo

6 minuti fa, Negan ha scritto:

Il problema è il napoli, non la juve e nemmeno il contagio. La loro dimensione è la serie C possibilmente di un'altra nazione.

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Per noi juventini sì. Ma per il resto dell'Italia calcistica è evidente che il cruccio più grande è inguaiare sempre e comunque la Juve.

 

P.s.: complimenti per il nick. Per me è il più cazzuto dei personaggi del fumetto e della serie tv.

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Per noi juventini sì. Ma per il resto dell'Italia calcistica è evidente che il cruccio più grande è inguaiare sempre e comunque la Juve.
 
P.s.: complimenti per il nick. Per me è il più cazzuto dei personaggi del fumetto e della serie tv.
Tanti altri tifosi di varie squadre però si sono accorti di quanto ridicoli siano

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54 minuti fa, Maxono ha scritto:

Sul perché il pappone non volesse giocare la partita nessuno può saperlo ma, oltre al fatto di non aver rispettato il protocollo e quindi andare incontro a possibile sanzioni pesanti e accuse per aver infettato la juve io credo che abbia fatto anche un ragionamento molto più terra terra e pratico.

Venerdì pomeriggio scoprono la positività di Zielinsky che quindi non giocherà la partita, manca anche Insigne infortunato e Manolas è in forte dubbio. Poi si aggiunge anche la positività di Elmas. Dall'escalation dei contagi avuti dal Genoa il pappone teme fortemente che entro domenica pomeriggio, giorno in cui avrebbero dovuto fare l'ultimo tampone per giocare la partita la sera, possano risultare positivi diversi altri giocatori che quindi non potrebbero essere schierati, ma meno dei 10 utili per far rimandare la partita. Ecco quindi che scatta l'allarme, presentarsi a Torino senza sicuramente 3 giocatori e con il forte rischio di perderne altri avrebbe significato andare incontro ad una Caporetto. Quindi il pappone chiama Agnelli chiedendogli di accordarsi per far rimandare la partita essendoci il rischio di portare a Torino molti contagiati e infettare anche la juve, Andrea gli dice non se ne parla assolutamente e quindi scatta tutta la sceneggiata con le Asl.

Anche questa è un'ipotesi da tenere in considerazione. Che si interseca con quella "implicitamente" suggerita da AA domenica sera. Il Napoli non avrebbe messo in atto la bolla, dopo la positività di Zelinski (c'è chi dice avrebbe dovuto farlo anche dopo la positività di così tanti giocatori del Genoa). A quel punto, essendo in fallo, con il rischio di infettare i giocatori della Juve, c'era il rischio di finire in guai peggiori. Meglio non salire a Torino, quindi...

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1 minuto fa, Negan ha scritto:

Tanti altri tifosi di varie squadre però si sono accorti di quanto ridicoli siano

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Ma la giustizia sportiva sta comunque impacchettando un regalino ad hoc niente male.

 

Se ne parla nell'altro topic dedicato.

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2 minuti fa, velas ha scritto:

Anche questa è un'ipotesi da tenere in considerazione. Che si interseca con quella "implicitamente" suggerita da AA domenica sera. Il Napoli non avrebbe creato la bolla, dopo la positività di Zelinski (c'è chi dice avrebbe dovuto farlo anche dopo la positività di così tanti giocatori del Genoa). A quel punto, essendo in fallo, con il rischio di infettare i giocatori della Juve, c'era il rischio di finire in guai peggiori. Meglio non salire a Torino, quindi...

La penso anche io così, e credo che il primissimo provvedimento dell’ASL sia stato 1) non invocato 2) equivocato.

 

Il teatrino è iniziato dopo.

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23 minuti fa, per aspera ad astra ha scritto:

Mi chiedo se esiste qualcosa a napoli che, a parte l'aumm aumm, funziona e che rispetti le leggi e i regolamenti .doh

 

No

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Ormai è acclarato che il documento della ASL lo ha scritto la segretaria di qualcuno mentre il suo capo metteva la tangente presa da DeLa nella cassaforte dietro al quadro...

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È chiaro ed evidente che la Asl di Napoli, collusa con De Lamentis, ha architettato il divieto perché il Napoli non voleva giocare la partita in quanto gli mancavano 4 giocatori. 

In un paese normale si indagherebbe per abuso d'ufficio il direttore generale della Azienda Sanitaria è si darebbe lo 0 a 3 a tavolino al Napoli. 

Ma il giustizialismo esiste sempre e soltanto quando c'è di mezzo la Juve, vero dott. Cantone? 

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4 minuti fa, dany-aq ha scritto:

È chiaro ed evidente che la Asl di Napoli, collusa con De Lamentis, ha architettato il divieto perché il Napoli non voleva giocare la partita in quanto gli mancavano 4 giocatori. 

In un paese normale si indagherebbe per abuso d'ufficio il direttore generale della Azienda Sanitaria è si darebbe lo 0 a 3 a tavolino al Napoli. 

Ma il giustizialismo esiste sempre e soltanto quando c'è di mezzo la Juve, vero dott. Cantone? 

Poi si lamentano se la gente li schifa all'inverosimile...

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24 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

La penso anche io così, e credo che il primissimo provvedimento dell’ASL sia stato 1) non invocato 2) equivocato.

 

Il teatrino è iniziato dopo.

Le comunicazioni tra Napoli e ASL dovrebbero essere al vaglio degli inquirenti che, immagino, staranno cercando di valutare, complessivamente:
1 - se il protocollo sia stato seguito correttamente o no (sembrerebbe proprio di no). 

2 - se il Napoli sia stato concretamente impossibilitato a partire per Torino (anche questo sembrerebbe di no).

 

Il teatrino mediatico viene di conseguenza e ti confesso che ho pure dato una sbirciata a Campania Sport, sul tubo, che spesso mi diverte (mi ricorda gli anni trascorsi a Napoli). C'era pure un azzeccagarbugli in studio che sembrava soddisfatto all'idea che il giudice sportivo fosse questo Mastrandra, ma insomma... non hanno seriamente analizzato nulla, come al solito. :d

Solo un tale Fabroni (?) sembrava adombrare qualche possibile errore commesso dalla SSC Napoli. Ovviamente, dato il contesto, ha opportunamente evitato di affondare il coltello nella possibile piaga... Ma tutto questo fa parte del folklore, che può piacere o meno.  

 

Vediamo invece cosa esce dall'indagine della procura. Una sanzione mi pare inevitabile. Non saprei quantificarla, non conosco le possibili pene, quindi attendiamo. Che la giustizia sportiva partorisca pastrocchi di ogni genere, non sarebbe nemmeno una grossa sorpresa. Però stavolta la situazione è veramente delicata, ne va del prosieguo del campionato. Non ci resta che attendere.

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Intervenuto durante la trasmissione “We are Genoa” in onda su Telenord, il professor Matteo Bassetti è tornato sul caso Covid-19 in Serie A: «Ogni individuo reagisce in maniera diversa al virus, a prescindere dall’età: in media il periodo di negativizzazione è di dieci-quindici giorni. Qualche calciatore del Genoa sarà negativo già dalla prossima settimana, perciò potranno tornare ad allenarsi anche perché la quarantena dei giocatori è più corta rispetto ai normali cittadini. Essendo un ottimista dico che il Grifone avrà un’immunità di gregge per i prossimi mesi del campionato».

«Stop alla Serie A? Il calcio è parte integrante del nostro paese, ha ragione il ct Roberto Mancini. Stiamo parlando di un’industria che genera grandi profitti. Era ragionevole, però, rivedere il protocollo prevedendo, ad esempio, una quarantena di sette giorni con tampone in uscita. Ricordo che il PSG ha giocato una partita con sette positivi a casa. Dobbiamo imparare a convivere con questa infezione, non solo dal punto di vista calcistico: il Covid-19 ora è più gestibile» aggiunge Bassetti.

«L’Asl ha il potere sulle quarantene e sui protocolli nazionali. I calciatori del Napoli non hanno rispettato il protocollo perché una volta a contatto con un positivo dovevano entrare nella famosa “bolla”. L’Asl non può bloccare una partita ma decidere che alcuni calciatori non possano muoversi dal proprio territorio. L’Asl di Genova ha rispettato il protocollo Figc-CTS, come hanno fatto l’Asl lombarda per il Milan, tenuto conto che poteva fermare il volo del Genoa: c’è un conflitto di competenze tra Regioni e Ministero e la salute è una materia di competenza delle Regioni» spiega il virologo del San Martino.

«L’Asl di Napoli andrebbe punita perché crea un pericoloso precedente. Il calcio ha le sue regole e queste vanno rispettate, tenuto conto che il protocollo si può criticare dal punto di vista scientifico» chiosa Bassetti.

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4 minuti fa, velas ha scritto:

Le comunicazioni tra Napoli e ASL dovrebbero essere al vaglio degli inquirenti che, immagino, staranno cercando di valutare, complessivamente:
1 - se il protocollo sia stato seguito correttamente o no (sembrerebbe proprio di no). 

2 - se il Napoli sia stato concretamente impossibilitato a partire per Torino (anche questo sembrerebbe di no).

 

Il teatrino mediatico viene di conseguenza e ti confesso che ho pure dato una sbirciata a Campania Sport, sul tubo, che spesso mi diverte (mi ricorda gli anni trascorsi a Napoli). C'era pure un azzeccagarbugli in studio che sembrava soddisfatto all'idea che il giudice sportivo fosse questo Mastrandra, ma insomma... non hanno seriamente analizzato nulla, come al solito. :d

Solo un tale Fabroni (?) sembrava adombrare qualche possibile errore commesso dalla SSC Napoli. Ovviamente, dato il contesto, ha opportunamente evitato di affondare il coltello nella possibile piaga... Ma tutto questo fa parte del folklore, che può piacere o meno.  

 

Vediamo invece cosa esce dall'indagine della procura. Una sanzione mi pare inevitabile. Non saprei quantificarla, non conosco le possibili pene, quindi attendiamo. Che la giustizia sportiva partorisca pastrocchi di ogni genere, non sarebbe nemmeno una grossa sorpresa. Però stavolta la situazione è veramente delicata, ne va del destino del campionato. Non ci resta che attendere.

Hai messo il dito nella piaga.

L’ informazione sportiva locale è dis-informazione. Nessuno può criticare il Napoli perché ne va di perdita di audience, ai tifosi (clienti) va detto quello che vogliono sentirsi dire.

Ma se politici, giudici, ASL e giornalisti fanno prima i tifosi e poi svolgono il loro lavoro, questo diventa un paese governato dal tifo (o dal tifo contro). L’ aspetto più inquietante è grottesco di questa vicenda (e di tante altre) è questo.

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Ma la giustizia sportiva sta comunque impacchettando un regalino ad hoc niente male.
 
Se ne parla nell'altro topic dedicato.
Si lo so ma non voglio pensare che facciano schifo fino a questo punto e che eventualmente la società gli faccia il * con un bel ricorso

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8 minuti fa, furia-bianconera ha scritto:

Ma il responso finale quando ci sarà?

Forse venerdì, ma penso che Juve-Napoli sarà recuperata (gli azzurri, probabilmente, verranno penalizzati di 1 punto).

 

Il solito schifo.

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10 minuti fa, STEPJUVE92 ha scritto:

Intervenuto durante la trasmissione “We are Genoa” in onda su Telenord, il professor Matteo Bassetti è tornato sul caso Covid-19 in Serie A: «Ogni individuo reagisce in maniera diversa al virus, a prescindere dall’età: in media il periodo di negativizzazione è di dieci-quindici giorni. Qualche calciatore del Genoa sarà negativo già dalla prossima settimana, perciò potranno tornare ad allenarsi anche perché la quarantena dei giocatori è più corta rispetto ai normali cittadini. Essendo un ottimista dico che il Grifone avrà un’immunità di gregge per i prossimi mesi del campionato».

«Stop alla Serie A? Il calcio è parte integrante del nostro paese, ha ragione il ct Roberto Mancini. Stiamo parlando di un’industria che genera grandi profitti. Era ragionevole, però, rivedere il protocollo prevedendo, ad esempio, una quarantena di sette giorni con tampone in uscita. Ricordo che il PSG ha giocato una partita con sette positivi a casa. Dobbiamo imparare a convivere con questa infezione, non solo dal punto di vista calcistico: il Covid-19 ora è più gestibile» aggiunge Bassetti.

«L’Asl ha il potere sulle quarantene e sui protocolli nazionali. I calciatori del Napoli non hanno rispettato il protocollo perché una volta a contatto con un positivo dovevano entrare nella famosa “bolla”. L’Asl non può bloccare una partita ma decidere che alcuni calciatori non possano muoversi dal proprio territorio. L’Asl di Genova ha rispettato il protocollo Figc-CTS, come hanno fatto l’Asl lombarda per il Milan, tenuto conto che poteva fermare il volo del Genoa: c’è un conflitto di competenze tra Regioni e Ministero e la salute è una materia di competenza delle Regioni» spiega il virologo del San Martino.

«L’Asl di Napoli andrebbe punita perché crea un pericoloso precedente. Il calcio ha le sue regole e queste vanno rispettate, tenuto conto che il protocollo si può criticare dal punto di vista scientifico» chiosa Bassetti.

Come minimo danno una promozione e una gratificazione monetaria a tutti i dipendenti altro che punizione....giá li stanno facendo passare per eroi quasi in odore di santitá

 

punizione alla asl di nabboli...  .muttleyé un insulto alla nabboletanitá ...ma in che mondo vive il prof. Bassetti ?

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