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''J''

Sky UK: 18 squadre europee stanno trattando per formare una SuperLega. Appoggio della FIFA

Post in rilievo

1 ora fa, garrison ha scritto:

Avevo fatto in questa sezione un lungo post ed un apposito topic con un possibile progetto di Superlega (a 3 leghe A/B/C con promozioni e retrocessioni) e preconizzando un periodo di "guerra" grandi club e federazioni, che sarà penso inevitabile.

Io spero che vincano i club, perché in realtà secondo me un progetto di leghe transanzionali che superi l'attuale organizzazione campionati nazionali/coppe, che é meno produttiva di quanto potrebbe essere, converrebbe a tutti.

C'é da dire che magari molti tifosi si schierebbero con le federazioni e con il conservatorismo dello status quo, come si può leggere anche in questo topic in molti sono perplessi ed hanno molte ritrosie a cambiare.

Non conviene a nessuno farsi la "guerra" secondo me, troppo alti gli interessi economici che ruotano intorno ai vari campionati nazionali e alle competizioni mondiali, per cui la FIFA e la UEFA alla fine si adegueranno alla Superlega, così come i tifosi, vedrai.

Sono i clubs che fanno guadagnare FIFA e UEFA, Premier League Serie A e ecc.

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10 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

E' tutto fatto, e la conferma l'ha data il presidente dimissionario del Barcellona, Bartomeu

Per quanto riguarda la UEFA e i diritti tv della Champions League non credo possano costituire un problema

la Champions verrà organizzata comunque.

Magari uno dei motivi per cui magari hanno deciso di creare la Superlega

è proprio perchè la prossima stagione esordirà la terza competizione

e quindi i ricavi per i clubs saranno ancora di meno, visto che si devono dividere anche con la terza competizione.

Che sia tutto fatto non significa che partirà subito.

Anche la terza competizione uefa è stata ufficializzata 2 stagioni prima dell'effettivo esordio.

 

Per quanto riguarda i diritti, quali tv pagherebbero la stessa cifra senza le 12 big europee? Si rivedrebbero le cifre al ribasso, con conseguenti cause legali.

A me tutto pare tranne che semplice.

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2 ore fa, Lewis. ha scritto:

Che sia tutto fatto non significa che partirà subito.

Anche la terza competizione uefa è stata ufficializzata 2 stagioni prima dell'effettivo esordio.

 

Per quanto riguarda i diritti, quali tv pagherebbero la stessa cifra senza le 12 big europee? Si rivedrebbero le cifre al ribasso, con conseguenti cause legali.

A me tutto pare tranne che semplice.

Bartomeu non può dare certe notizie se la Superlega non è una competizione imminente

 

Invece ha dichiarato chiaramente che ha aderito alla Superlega

 

approvando tutti i requisiti necessari per far partecipare il Barcellona alla Superlega.

 

Per quel che riguarda i diritti tv è la UEFA a negoziarli non i clubs

 

per cui non sono problemi delle big che non incorrono in nessuna causa legale.

 

Non credi che prima di costituire la EPL

 

non sapessero alla ripercussioni che avrebbero potuto avere 

 

abbandonando la Champions League.

 

Probabilmente niente e nessuno potrà vietarglielo.

 

Infatti i 12 clubs si sono uniti fondando la Superlega e trovato gli enti che finanziano il progetto mettendo sul piatto 6 miliardi di euro.

 

E chi ne ha dato notizia per prima SkySportNews UK ha indicato i 12 clubs 
il nome del torneo che si chiama European Premier League e la data di inizio

stagione 2021-2022.

 

 

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Coincidenza: novembre 2022 mondiali in Qatar.

 

La FIFA deve già rivoluzionare il calendario mondiale. Scommettiamo che riscriveranno i calendari per far convivere Champions ed Eurolega. Un mondiale normale si sarebbe giocato in estate... non mi suonerebbe strano se l'Eurolega si giocasse proprio d'estate dopo la Champions.

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Il 30/10/2020 Alle 17:17, Lewis. ha scritto:

Per me stai correndo un po' troppo.

Felice di sbagliarmi eh

Mah, le notizie che arrivano dall'Inghilterra sono molto precise in questo senso, sanno il nome della competizione, che si chiamerà European Premier League, composta da12 clubs, 6 inglesi, Liverpool, United, City, Tottenham, Arsenal, Chelsea 3 spagnoli Real, Barça, Atletico, 1 italiano Juventus, 1 tedesco, Bayern,1 francese, Psg e finanziata con 6 milardi di euro dalla Banca americana JP Morgan insieme al fondo d'investimenti Key Capital Partners, che partirà nella stagione 2021-2022 e se dopo aggiungiamo anche la dichiarazione di Bartomeu, che la sera che ha rassegnato le sue dimissioni, ha annunciato che il Barcellona parteciperà alla Superlega. Come vedi se non 3 ma ben 5 indizi, fanno più di una prova, per cui direi che si può tranquillamente affermare che si tratta di un progento ormai definito, cotto e mangiato.

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Agnelli ha scritto una lettera report all'ECA, questo il suo messaggio.

 

Agnelli scrive all’ECA: la lettera del presidente della Juventus.

Agnelli scrive all’ECA: la lettera del presidente della Juventus legata alla stagione 2019/2020, contrassegnata dall’emergenza Coronavirus

Il presidente della Juventus e dell’ECA, Andrea Agnelli, ha scritto una lettera all’associazione dei club europei legata al report annuale della stagione 2019/2020. Le sue parole.

 

«La stagione 2019/20 è stata una stagione come nessun’altra, che nessuno avrebbe potuto immaginare. È stato un anno che ha scosso non solo il nostro settore ma il mondo in generale. La pandemia COVID-19 ha colpito la società a tutti i livelli possibili e ha lasciato cicatrici irrevocabili per molti. In quello che è stato un periodo senza precedenti in tutto il mondo, i pensieri di tutti nel calcio europeo per club sono con coloro che hanno perso i propri cari a causa di questo virus spietato e il nostro ringraziamento deve andare agli operatori sanitari che sono ancora in prima linea, quotidianamente, combattendo questo nemico di cui impariamo sempre di più.

COVID-19 ha avuto un effetto così dannoso che ha persino fermato il nostro gioco. Qualcosa di inaudito nell’Europa del dopoguerra. Chiudere le porte del nostro stadio non è qualcosa che il calcio aveva mai previsto ed è, francamente, qualcosa per cui non eravamo adeguatamente preparati. Da un punto di vista sportivo, nessuno vuole stadi vuoti: i nostri tifosi fanno del gioco quello che è, dando ai nostri giocatori l’ispirazione per uscire e vincere. È anche innegabile che la cancellazione completa di una fonte di entrate molto importante negli incassi della giornata sia stata avvertita dal club più grande e più piccolo.

Fin dal primo giorno della mia presidenza dell’ECA, ho sottolineato che il rischio imprenditoriale ricade sulle spalle dei club. Quest’anno ha evidenziato le pressioni a cui sono sottoposti i club. Il virus ha devastato il nostro settore poiché il mondo è stato letteralmente bloccato, ma le conseguenze del blocco sono state un vero e proprio controllo della realtà quando ci siamo resi conto che gli effetti sarebbero stati molto più duraturi. Il 2019/20 è stato l’anno più impegnativo per tutti noi, sia dentro che fuori dal campo, ma il 2020/21 sarà altrettanto impegnativo. Poiché l’incertezza continua in tutti gli aspetti della società, non avremo una portata completa di ciò che questa pandemia significa per noi, i club europei e per l’industria del calcio nel suo insieme fino a più tardi.

Siamo comunque riusciti a mitigare, per quanto possibile, i primi impatti del virus. Ci è voluta una notevole quantità di duro lavoro e pensiero collettivo da parte delle parti interessate durante il gioco per facilitare il completamento della stagione 2019/20 per la maggior parte dei campionati nazionali e per le competizioni UEFA per club. Dobbiamo essere orgogliosi di questo successo.

La stragrande maggioranza di noi porterà con sé questa stagione passata per molti anni, nel bene e nel male. Per uscire da qualsiasi crisi, le persone devono unirsi e intraprendere un’azione collettiva per aiutarsi a vicenda. Quest’anno è stato difficile – non lo si può negare – ma ci ha anche insegnato l’importanza della collettività; un valore importante per ECA, che deve guidarci in tutto ciò che facciamo.

Stiamo ora entrando in una nuova era; non un’era post-COVID-19, ma piuttosto un’era in cui stiamo imparando a convivere con costanti rischi sanitari ed economici. Come industria, dobbiamo adattarci. Dobbiamo essere più robusti e sostenibili per affrontare meglio i tempi di crisi. Prendendo le lezioni apprese negli ultimi mesi della stagione 2019/20, mentre ci siamo assistiti a vicenda per il ritorno in campo, troveremo insieme soluzioni per affrontare le sfide future per garantire il futuro sostenibile del nostro gioco.

Buona fortuna per questa stagione e ricorda sempre che stiamo affrontando tutte le stesse sfide e dobbiamo dare una mano dove necessario.

 

Andrea Agnelli
Presidente ECA».

 

Le frasi che ho sottolineato in neretto secondo voi, si possono riferire alla nuova Superlega,che a quanto pare ,sia stata costituita?

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32 minuti fa, BLACKEAGLE ha scritto:

Agnelli ha scritto una lettera report all'ECA, questo il suo messaggio.

 

Agnelli scrive all’ECA: la lettera del presidente della Juventus.

Agnelli scrive all’ECA: la lettera del presidente della Juventus legata alla stagione 2019/2020, contrassegnata dall’emergenza Coronavirus

Il presidente della Juventus e dell’ECA, Andrea Agnelli, ha scritto una lettera all’associazione dei club europei legata al report annuale della stagione 2019/2020. Le sue parole.

 

«La stagione 2019/20 è stata una stagione come nessun’altra, che nessuno avrebbe potuto immaginare. È stato un anno che ha scosso non solo il nostro settore ma il mondo in generale. La pandemia COVID-19 ha colpito la società a tutti i livelli possibili e ha lasciato cicatrici irrevocabili per molti. In quello che è stato un periodo senza precedenti in tutto il mondo, i pensieri di tutti nel calcio europeo per club sono con coloro che hanno perso i propri cari a causa di questo virus spietato e il nostro ringraziamento deve andare agli operatori sanitari che sono ancora in prima linea, quotidianamente, combattendo questo nemico di cui impariamo sempre di più.

COVID-19 ha avuto un effetto così dannoso che ha persino fermato il nostro gioco. Qualcosa di inaudito nell’Europa del dopoguerra. Chiudere le porte del nostro stadio non è qualcosa che il calcio aveva mai previsto ed è, francamente, qualcosa per cui non eravamo adeguatamente preparati. Da un punto di vista sportivo, nessuno vuole stadi vuoti: i nostri tifosi fanno del gioco quello che è, dando ai nostri giocatori l’ispirazione per uscire e vincere. È anche innegabile che la cancellazione completa di una fonte di entrate molto importante negli incassi della giornata sia stata avvertita dal club più grande e più piccolo.

Fin dal primo giorno della mia presidenza dell’ECA, ho sottolineato che il rischio imprenditoriale ricade sulle spalle dei club. Quest’anno ha evidenziato le pressioni a cui sono sottoposti i club. Il virus ha devastato il nostro settore poiché il mondo è stato letteralmente bloccato, ma le conseguenze del blocco sono state un vero e proprio controllo della realtà quando ci siamo resi conto che gli effetti sarebbero stati molto più duraturi. Il 2019/20 è stato l’anno più impegnativo per tutti noi, sia dentro che fuori dal campo, ma il 2020/21 sarà altrettanto impegnativo. Poiché l’incertezza continua in tutti gli aspetti della società, non avremo una portata completa di ciò che questa pandemia significa per noi, i club europei e per l’industria del calcio nel suo insieme fino a più tardi.

Siamo comunque riusciti a mitigare, per quanto possibile, i primi impatti del virus. Ci è voluta una notevole quantità di duro lavoro e pensiero collettivo da parte delle parti interessate durante il gioco per facilitare il completamento della stagione 2019/20 per la maggior parte dei campionati nazionali e per le competizioni UEFA per club. Dobbiamo essere orgogliosi di questo successo.

La stragrande maggioranza di noi porterà con sé questa stagione passata per molti anni, nel bene e nel male. Per uscire da qualsiasi crisi, le persone devono unirsi e intraprendere un’azione collettiva per aiutarsi a vicenda. Quest’anno è stato difficile – non lo si può negare – ma ci ha anche insegnato l’importanza della collettività; un valore importante per ECA, che deve guidarci in tutto ciò che facciamo.

Stiamo ora entrando in una nuova era; non un’era post-COVID-19, ma piuttosto un’era in cui stiamo imparando a convivere con costanti rischi sanitari ed economici. Come industria, dobbiamo adattarci. Dobbiamo essere più robusti e sostenibili per affrontare meglio i tempi di crisi. Prendendo le lezioni apprese negli ultimi mesi della stagione 2019/20, mentre ci siamo assistiti a vicenda per il ritorno in campo, troveremo insieme soluzioni per affrontare le sfide future per garantire il futuro sostenibile del nostro gioco.

Buona fortuna per questa stagione e ricorda sempre che stiamo affrontando tutte le stesse sfide e dobbiamo dare una mano dove necessario.

 

Andrea Agnelli
Presidente ECA».

 

Le frasi che ho sottolineato in neretto secondo voi, si possono riferire alla nuova Superlega,che a quanto pare ,sia stata costituita?

Ciao! Non riesco a vedere cosa hai evidenziato, ma penso che in diversi passaggi, alcune affermazioni possano essere lette in questa prospettiva.

Leggo da sempre qui, ma scrivo poco, ho

provato ad evidenziarle nel tuo post, spero si veda. Sono un po’ na se ga...

 

 

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