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Bob Kelso

Zodiac e il Mostro di Firenze: sono la stessa persona?

Post in rilievo

Quoto

 

La misteriosa vicenda del killer dello Zodiaco ha avuto, di recente, una svolta improvvisa, incrociandosi con uno dei più enigmatici casi criminali italiani, quello del Mostro di Firenze. Due anni fa circa, Joe Bevilacqua, ex ufficiale dell’esercito USA, poi trasferitosi in Italia, avrebbe raccontato ad alcune testate giornalistiche di essere l’assassino dello Zodiaco ed il pluriomicida che terrorizzò la Toscana tra il 1974 ed il 1985. Attualmente su queste informazioni sta indagando la Procura di Firenze che non ha mai considerato il caso del “Mostro” completamente chiuso, nonostante l’attribuzione di alcune responsabilità a titolo diverso.

Quanto affermato dall’ex militare americano sarebbe compatibile con la sua presenza sulle diverse sponde dell’Atlantico nei periodi degli omicidi ed, elemento ancora più sconvolgente, la sua identità sarebbe celata nei messaggi cifrati inviati dal killer alla stampa ed alla polizia americana, di cui sinteticamente si è parlato prima. In più Bevilacqua corrisponderebbe al medesimo soggetto che il postino di San Casciano, Mario Vanni, avrebbe chiamato “Ulisse” nel corso di una conversazione intercettata il 30 giugno 2003, mentre era detenuto nel carcere Don Bosco di Pisa.

Ma chi è veramente Joe Bevilacqua? Si tratterebbe, in effetti, di un ex militare, poi diventato funzionario civile, secondo l’organizzazione burocratica americana, ben radicato nel territorio fiorentino dall’inizio degli anni Settanta. Un soggetto al di sopra di ogni sospetto fino al momento in cui la sua personalità narcisistica, già rivelatasi nel corso della nutrita corrispondenza in territorio statunitense, non avrebbe fatto in modo che uscisse allo scoperto. Durante la sua ventennale carriera nell’esercito non avrebbe mai destato particolari preoccupazioni, a parte un sospetto episodio di sangue durante la guerra in Vietnam, conflitto che forse incise profondamente sul suo animo e sull’abitudine di parlare di “caccia all’uomo” paragonata a quella animale. Bevilacqua avrebbe affermato che addirittura alcuni suoi colleghi conoscessero la verità sulle sue abitudini criminali. Finalmente, come anche la maggior parte dell’opinione pubblica ha sempre creduto, dietro ai delitti del “Mostro di Firenze” non ci sarebbe solo una compagnia di poveri emarginati (Pacciani, Vanni, Lotti), grottescamente denominati “compagni di merende”, come da uno di loro indicati, ma qualcuno che possedeva una pistola, sapeva come sparare e, soprattutto, sapeva come nascondersi alle Autorità.

Da sempre gli inquirenti avevano immaginato che si trattasse di un assassino dotato di capacità intellettive ed operative tali da conoscere i metodi per non essere individuato. Fu proprio il collegamento tra il Vanni ed il misterioso “Ulisse” a mettere sulle tracce di Bevilacqua stampa ed inquirenti. Il primo incontro tra l’ex militare ed un giornalista avvenne nel maggio del 2017, quando il presunto assassino fece trapelare nervosismo ed una palpante inquietudine. Il giornalista si propose, poi, come, suo “biografo” e chiese all’ americano molte notizie sugli anni in cui viveva nel suo Paese, per cercare collegamenti con gli omicidi commessi da Zodiac. Ad un certo punto, Bevilacqua dovette aver capito il vero motivo delle interviste, iniziando a mostrarsi guardingo ed alquanto reticente. E le ricostruzioni sulla sua esistenza parlano chiaro: grandissima capacità potenziale di commettere i delitti senza lasciare traccia, per il suo passato in un reparto speciale dell’esercito USA; trasferimento in Italia nel 1974, appena dopo l’ultima lettera accertata alla stampa americana e pochi mesi prima del primo delitto accertato del Mostro di Firenze (14 settembre 1974); in più negli anni Sessanta, come militare, era stato anche dislocato in Italia, proprio in Toscana, tra Livorno e Pisa.

Un’altra fatale coincidenza è costituita dalla data di nascita presunta, il 20 dicembre, indicata da Zodiac come giorno del suo compleanno, in una missiva indirizzata all’avvocato Melvin Belli, nonché giorno del primo omicidio rivendicato dal killer (20 dicembre 1968). “Ulisse” è nato proprio il 20 dicembre. Nel corso degli incontri con il giornalista, l’americano si mostrò, in apparenza, sempre più accondiscendente, fino ad arrivare a chiare ammissioni, riconoscendo di frequentare luoghi legati al ritrovamento di tracce delle ultime vittime attribuite al Mostro di Firenze, come gli scontrini della “Terrazza di Tirrenia”, ritrovata nell’autovettura di Jean-Michel Kraveichvili e Nadine Mauriot. Quando però il reporter disse a Bevilacqua che il Vanni aveva chiaramente affermato che l’assassino fosse un Americano “incontrato dal Pacciani nel bosco”,  sembra che il presunto killer si fosse adirato, urlando che prima o poi il Vanni sarebbe stato ucciso. Il giornalista, infatti, non gli riferì che il Vanni era già morto, spostando l’attenzione su un certo Mario Parker, designer gay più volte coinvolto nella vicenda negli anni Ottanta. Quando, poi, l’11 settembre 2017 venne prospettata all’ex-militare la soluzione del già citato messaggio cifrato my name is….., seguito da un codice cifrato, che rivelerebbe proprio il suo nome e cognome, il presunto killer cedette, dichiarandosi nel contempo Zodiac e Mostro di Firenze, ma di non volersi costituire, perché alcuni suoi colleghi erano a conoscenza della sua doppia vita.

Il nome ed il cognome di Joe Bevilacqua, in realtà, sarebbe presente, insieme o separati, in ben quattro messaggi del killer. Inoltre, le predette soluzioni si mostrerebbero coerenti con i ripetuti riferimenti di Zodiac al termine “acqua”, anche direttamente con la sua firma (Zodiac e la croce celtica rappresentano il logo di orologi per “lupi di mare”), sia nella particolarità dei luoghi scelti per i suoi delitti. Senza entrare nei dettagli dei complessi crittogrammi usati dal killer, ci preme sottolineare come i modi per interpretare gli stessi fossero stati forniti dallo stesso Zodiac in maniera progressiva agli esponenti della stampa ed ai poliziotti, come in un gioco di scatole cinesi. I codici e le frasi apparentemente sgrammaticate dovevano essere messe in relazione in maniera pressoché speculare, tenendo conto non solo di temini inglesi, ma anche latini, con riferimenti perfino all’Eneide di Virgilio. 

L’elemento più sorprendente, però, è forse il riferimento al suo cognome “Bevilacqua”, come firma finale della sua ultima lettera ufficiale del 24 gennaio 1974. Il serial killer scrive “Signed your truely: he plunged himself into the billowy wave and an echo arose from the suicides grave: Titwillo, titwillo..tiwillo” (firmato, il sinceramente vostro: si tuffò nell’onda ondosa e un’eco emerse dalla tomba del suicida:…”). La commedia, da cui sono tratte le parole del killer, parla proprio di un uccello che affoga nelle acque dell’oceano, gorgheggiando. Pertanto, la firma finale di Zodiac sarebbe proprio “Bevilacqua”. Successivamente, nella tarda primavera del 2018, Giuseppe Joe Bevilacqua, tramite il suo avvocato, ha smentito di aver ammesso di essere il killer più ricercato degli Stati Uniti, nonché uno dei più enigmatici criminali d’Europa. Ovviamente non è ancora stata accertata in maniera inequivocabile la sua responsabilità, anche se, come ho già detto, la Procura di Firenze sta attualmente prendendo in seria considerazione questa pista.

Alcuni criminologi hanno, comunque, messo in evidenza le notevoli differenze tra l’operato di Zodiac e quello del Mostro di Firenze, ritenendo l’attribuzione degli omicidi al vecchio Bevilacqua un falso clamoroso. In primo luogo Zodiac, pur prediligendo le coppiette, non disdegnava omicidi singoli, mentre il Mostro di Firenze si accaniva solo nei confronti delle coppie. Il primo, poi, era solito inviare numerose lettere, mentre il secondo ne mandò soltanto una. Zodiac sembrava contraddistinto dalla necessità di comunicare a tutti i costi e nei suoi omicidi i riferimenti alla sessualità potevano ritenersi solo indiretti e sublimati; nel caso del Mostro di Firenze, si nota un modus operandi più riservato ed una carica d’odio e di sessualità repressa, soprattutto nei confronti delle donne, molto più accentuata. L’eventuale accertamento delle responsabilità dei crimini di Zodiac e del Mostro di Firenze in capo a Joe Bevilacqua, ex veterano americano, trasferitosi in Italia nei pressi del capoluogo toscano, come direttore del cimitero militare USA del Falciani a San Casciano (tra il 1974 ed il 1989),  travolgerebbe tutte le precedenti indagini sui misteriosi delitti, con il pregio di dare finalmente una soluzione definitiva a due dei più grandi misteri dell’ultimo scorcio del ventesimo secolo. Ma sarà veramente così? 

Qualora gli elementi di colpevolezza fossero ritenuti validi dalla Procura di Firenze, la realtà processuale che condannò Lotti e Vanni, nonché moralmente Pacciani, sarebbe del tutto capovolta. Con le nuove tecniche investigative, grazie alla riapertura ufficiale del caso, sarà possibile analizzare nuovamente i reperti conservati, come la tenda, la busta che conteneva un lembo di seno, un fazzoletto, le cartucce Winchester con la lettera H impressa nel fondello et cetera. Al tempo dei delitti non vi erano tecniche sofisticate come le attuali e non si sapeva bene neanche come utilizzare i profili del DNA in tali contesti. L’aspetto più delicato, tuttavia, è rappresentato dal fatto che, probabilmente, all’epoca dei fatti non erano state prese le giuste precauzioni per evitare le contaminazioni, non conoscendosi l’utilizzo che se ne poteva fare. Sebbene i criminologi non siano concordi sui diversi metodi utilizzati da Zodiac e dal Mostro di Firenze, Joe Bevilacqua rimane una figura anomala, che attirò l’attenzione dei media già come testimone durante il processo a Pacciani e agli altri “compagni di merende”. A parte la stranezza di ricordare troppi dettagli in merito alle vittime, fu determinante nella condanna dello stesso Pacciani, indicando prima di aver incontrato nel bosco un uomo con caratteristiche fisiche diverse dallo stesso Pacciani, e poi  riconoscendolo come tale. Rimane il dubbio: sono la stessa persona? È possibile che sia così mutato il suo modus operandi? È giusto, comunque, che nulla rimanga intentato e che gli inquirenti vadano a fondo anche in questa ulteriore inchiesta.

Zodiac, nel contesto americano, potrebbe essere stato un assassino narcisista, profondamente turbato dalle sue esperienze nei conflitti armati, con il desiderio di farsi credere onnipotente e di diventare, come poi è effettivamente successo, ispiratore di libri e di pellicole cinematografiche influenzando, in genere, l’intero immaginario collettivo. In ambito italiano, più maturo ed esperto, subendo gli influssi del diverso ambiente socio-culturale, magari aiutato da altre persone, con diversi impulsi devianti, sarebbe diventato il catalizzatore di una sorta di macabro rituale, offrendo la propria esperienza nel nascondere le tracce ed interpretando il ruolo del tremendo Mostro di Firenze. Non ci resta che aspettare gli sviluppi di questo sorprendente quanto enigmatico gioco di specchi.

 

auraclave.com

 

Quoto

 

 

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Vicenda a livello Jack lo squartatore resa tragicomica da quel processo demenziale (il vibratore, "ora gli va a di del fucile...", "viva idduce" ecc.)

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Caso vuole che abbia ri-visto proprio ieri sera "Zodiac" di David Fincher. Questo collegamento, del quale avevo già letto, è un'ipotesi molto suggestiva, ma credo poco aderente alla realtà.

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1 ora fa, davjuve ha scritto:

Vicenda a livello Jack lo squartatore resa tragicomica da quel processo demenziale (il vibratore, "ora gli va a di del fucile...", "viva idduce" ecc.)

Concordo col giudizio "demenziale" ma più per via dei protagonisti che per altro, io mi son visto tutte le registrazione disponibili online sul processo del "Mostro di Firenze" e alla fine penso che abbiano solo tirato in mezzo gente problematica ma non certo i veri assassini o assassino che sia 

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3 ore fa, keyserskelter ha scritto:

Caso vuole che abbia ri-visto proprio ieri sera "Zodiac" di David Fincher. Questo collegamento, del quale avevo già letto, è un'ipotesi molto suggestiva, ma credo poco aderente alla realtà.

pure per me, è un'ipotesi che si regge sulle tempistiche ma certe dinamiche sfuggono dalla personalità del killer (più egocentrico Zodiac, più sfuggente il Mostro) anche al modus operandi (Zodiac non ammazzava il maschio e non si accaniva sul cadavere femminile)

2 ore fa, ufobianconero ha scritto:

Concordo col giudizio "demenziale" ma più per via dei protagonisti che per altro, io mi son visto tutte le registrazione disponibili online sul processo del "Mostro di Firenze" e alla fine penso che abbiano solo tirato in mezzo gente problematica ma non certo i veri assassini o assassino che sia 

probabile fosse già morto all'epoca di quel processo il reale mostro

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vicenda che conosco bene e che ha prodotto una quantità infinita di ipotesi, tutte con tanti punti plausibili e verosimili e altrettanti che li smontano apparentemente senza appello.

Io sono tendenzialmente del parere che il colpevole sia qualcuno entrato solo marginalmente nelle indagini e che Pacciani e i compagni di merende fossero una banda di guardoni pervertiti che sapevano qualcosa e che avevano di volta in volta assistito ad alcuni omicidi in maniera non attiva.

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L'ipotesi è tra il suggestivo e l'inquietante

Comunque recentemente ho visto uno speciale abbastanza dettagliato sul Mostro di Firenze in un canale tematico, seguendolo con attenzione dato che non mi ero mai soffermato troppo sulla vicenda; ne emerge però che il cosiddetto Mostro non sarebbe solo un killer solitario, ma un gruppo anche abbastanza ampio di persone, una sorta di loggia massonica

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3 ore fa, BaroneBirra87 ha scritto:

L'ipotesi è tra il suggestivo e l'inquietante

Comunque recentemente ho visto uno speciale abbastanza dettagliato sul Mostro di Firenze in un canale tematico, seguendolo con attenzione dato che non mi ero mai soffermato troppo sulla vicenda; ne emerge però che il cosiddetto Mostro non sarebbe solo un killer solitario, ma un gruppo anche abbastanza ampio di persone, una sorta di loggia massonica

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la teoria del secondo livello

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Il 29/11/2020 Alle 20:37, Alex De Large ha scritto:

la verità sta dentro il trasimeno

 

Probabile.

 

Questa di Zodiac è fuffa 

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55 minuti fa, SSS71 ha scritto:

Probabile.

 

Questa di Zodiac è fuffa 

Oddio qualche analogia ci starebbe pure (il target sono le coppiette, l'arma è una calibro 22, l'altezza di Zodiac combacia con quella del Mostro di Firenze nella prima analisi fatta dall'FBI) ma finiscono lì, perché poi Zodiac (almeno dai resoconti) è una specie di fanatico religioso, che manda le sue vittime in paradiso per non restare da solo nell'aldilà, mentre il Mostro di Firenze agiva per libidine (secondo la teoria dell'unico serial killer) o per i feticci (secondo la teoria del secondo livello e dei mandanti esoterici)

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6 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Oddio qualche analogia ci starebbe pure (il target sono le coppiette, l'arma è una calibro 22, l'altezza di Zodiac combacia con quella del Mostro di Firenze nella prima analisi fatta dall'FBI) ma finiscono lì, perché poi Zodiac (almeno dai resoconti) è una specie di fanatico religioso, che manda le sue vittime in paradiso per non restare da solo nell'aldilà, mentre il Mostro di Firenze agiva per libidine (secondo la teoria dell'unico serial killer) o per i feticci (secondo la teoria del secondo livello e dei mandanti esoterici)

la teoria del singolo serial killer non si regge in piedi

è stata alimentata dei vari filastò e spezi che ci hanno costruito una carriera

 

 

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3 ore fa, Alex De Large ha scritto:

la teoria del singolo serial killer non si regge in piedi

è stata alimentata dei vari filastò e spezi che ci hanno costruito una carriera

 

 

Però gli omicidi sono maniacali (cioè l'assassino fa sempre le stesse cose in quasi tutte le occasioni) e ciò farebbe pensare ad un serial killer, e non ad una setta o comunque ad un gruppo che agisce su commissione

 

Poi ovviamente filastò e spezi parlano per interessi di parte ed economici (il primo era l'avvocato dei compagni di merende, il secondo ci ha costruito come hai detto tu una carriera sulla teoria del serial killer) e quindi possono risultare poco credibili, ma anche l'FBI, quando fece l'analisi del caso, parlò di un singolo omicida, anglosassone, alto, abile con le armi e con forti menomazioni sessuali

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23 minuti fa, SuperTalismano ha scritto:

Però gli omicidi sono maniacali (cioè l'assassino fa sempre le stesse cose in quasi tutte le occasioni) e ciò farebbe pensare ad un serial killer, e non ad una setta o comunque ad un gruppo che agisce su commissione

 

Poi ovviamente filastò e spezi parlano per interessi di parte ed economici (il primo era l'avvocato dei compagni di merende, il secondo ci ha costruito come hai detto tu una carriera sulla teoria del serial killer) e quindi possono risultare poco credibili, ma anche l'FBI, quando fece l'analisi del caso, parlò di un singolo omicida, anglosassone, alto, abile con le armi e con forti menomazioni sessuali

per me è umanamente impossibile pensare che ad operere fosse un singolo individuo

il delitto degli scopeti è emblematico sotto questo punto di vista

ma se vai nel dettaglio dei singoli omicidi(lo sconsiglio)noterai come le "qualità"

del mostro variano da omicidio a omicidio

parliamo di uno che, passa dal far centro con una 22 completamente al buio con i fari puntati contro,

ad avere difficoltà nel finire due vittime che dormono in una tenda di 2mq rincorrendoli in aperta campagna

e sorvolo sui "feticci"che,dando per buona questa tesi,venivano asportati alla cieca?con una mano sola

mentre l'altra tiene la torcia?

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18 minuti fa, Alex De Large ha scritto:

per me è umanamente impossibile pensare che ad operere fosse un singolo individuo

il delitto degli scopeti è emblematico sotto questo punto di vista

ma se vai nel dettaglio dei singoli omicidi(lo sconsiglio)noterai come le "qualità"

del mostro variano da omicidio a omicidio

parliamo di uno che, passa dal far centro con una 22 completamente al buio con i fari puntati contro,

ad avere difficoltà nel finire due vittime che dormono in una tenda di 2mq rincorrendoli in aperta campagna

e sorvolo sui "feticci"che,dando per buona questa tesi,venivano asportati alla cieca?con una mano sola

mentre l'altra tiene la torcia?

In effetti su questa questione era uscita l'ipotesi che un primo assassino avesse insegnato ad altri come fare, e anche i tagli sulle vittime passano da essere in alcuni casi chirurgici e in altri molto grossolani (o almeno ricordo questo particolare perché recentemente mi sono recuperato la puntata di Blu Notte di Lucarelli che trattava proprio questo argomento)

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Adesso, SuperTalismano ha scritto:

In effetti su questa questione era uscita l'ipotesi che un primo assassino avesse insegnato ad altri come fare, e anche i tagli sulle vittime passano da essere in alcuni casi chirurgici e in altri molto grossolani (o almeno ricordo questo particolare perché recentemente mi sono recuperato la puntata di Blu Notte di Lucarelli che trattava proprio questo argomento)

esattamente!

 

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10 ore fa, BlackMamba24 ha scritto:

Ragazzi avete da consigliare dei documentari magari su YouTube o siti dove informarsi su queste due vicende? Grazie 

Ti posso dire che da poco è uscito un video ( o meglio due video) sulla vicenda del mostro di Firenze su youtube, da parte di un ragazzo che seguo e che tratta dei temi più disparati (attualità, socialità, politica, politica estera, misteri come questo).

Ovviamente è impossibile trattare gli argomenti in poco tempo, quindi avrà tagliato un sacco di cose, ma per un'infarinatura base del processo del mostro di Firenze può andare... Su Zodiac invece non so nulla!

Metto sotto spoiler la prima parte.

 

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Ragazzi avete da consigliare dei documentari magari su YouTube o siti dove informarsi su queste due vicende? Grazie 
Se hai Sky c'è un documentario sul mostro di Firenze sul canale Crime Investigation

Per quanto riguarda il Killer dello zodiaco ti consiglio di guardarti il film Zodiac, vale la pena spenderci due ore

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per me è umanamente impossibile pensare che ad operere fosse un singolo individuo
il delitto degli scopeti è emblematico sotto questo punto di vista
ma se vai nel dettaglio dei singoli omicidi(lo sconsiglio)noterai come le "qualità"
del mostro variano da omicidio a omicidio
parliamo di uno che, passa dal far centro con una 22 completamente al buio con i fari puntati contro,
ad avere difficoltà nel finire due vittime che dormono in una tenda di 2mq rincorrendoli in aperta campagna
e sorvolo sui "feticci"che,dando per buona questa tesi,venivano asportati alla cieca?con una mano sola
mentre l'altra tiene la torcia?
Imho gli interrogativi son tanti.
Tra il primi 3 delitti son intercorsi circa, mi pare, 6 anni di distanza l'uno dall'altro ...
Poi ad inizio anni 80 ha ucciso annualmente, nell'81 addirittura 2 delitti.
Negli anni di pausa, se si fosse trattato di serial killer anni, era in carcere o all'estero?
Quindi trattasi invece di delitti su commissione per riti esoterici?
Ma per alcuni criminologi, come Francesco Bruno, è stata una persona sola.
La vicenda è il classico mistero all'italiana, dove temo difficilmente verrà a galla la verità.
Va a braccetto con Ustica, il caso Moro, la strage di Bologna, la Moby Prince, il caso Calvi...che pur non essendo dei fatti propriamente di cronaca nera hanno in comune i contorni indefiniti e gli insabbiamenti.

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23 ore fa, BlackMamba24 ha scritto:

Ragazzi avete da consigliare dei documentari magari su YouTube o siti dove informarsi su queste due vicende? Grazie 

Per Zodiac indubbiamente il film del 2007

per il MDF c'è Lucarelli o il documentario mi pare di History Channel

 

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17 ore fa, Marlow ha scritto:

Imho gli interrogativi son tanti.
Tra il primi 3 delitti son intercorsi circa, mi pare, 6 anni di distanza l'uno dall'altro ...
Poi ad inizio anni 80 ha ucciso annualmente, nell'81 addirittura 2 delitti.
Negli anni di pausa, se si fosse trattato di serial killer anni, era in carcere o all'estero?
Quindi trattasi invece di delitti su commissione per riti esoterici?
Ma per alcuni criminologi, come Francesco Bruno, è stata una persona sola.
La vicenda è il classico mistero all'italiana, dove temo difficilmente verrà a galla la verità.
Va a braccetto con Ustica, il caso Moro, la strage di Bologna, la Moby Prince, il caso Calvi...che pur non essendo dei fatti propriamente di cronaca nera hanno in comune i contorni indefiniti e gli insabbiamenti.

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ma guarda sono totalmente d'accordo con te.

Come dice Ingroia :la cosa che accomuna i vari misteri

italiani è la presenza di questa oscura regia che depista insabbia e nasconde.

Detto questo, conosco bene il parere dei vari criminologhi come conosco bene

il profilo tracciato all'epoca del'fbi,tutti propendono per la tesi del killer solitario

Se questo ha una sua rilevanza da un punto di vista nozionistico e(passami il termine)teorico

trova meno riscontri sulle scene del crimine.Pensare ad un singolo individuo che opera in maniera

solitaria è un tantinello forzata come cosa,a meno che non siamo davanti ad un qualche personaggio

mitologico o che so io...

 

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ma guarda sono totalmente d'accordo con te.
Come dice Ingroia :la cosa che accomuna i vari misteri
italiani è la presenza di questa oscura regia che depista insabbia e nasconde.
Detto questo, conosco bene il parere dei vari criminologhi come conosco bene
il profilo tracciato all'epoca del'fbi,tutti propendono per la tesi del killer solitario
Se questo ha una sua rilevanza da un punto di vista nozionistico e(passami il termine)teorico
trova meno riscontri sulle scene del crimine.Pensare ad un singolo individuo che opera in maniera
solitaria è un tantinello forzata come cosa,a meno che non siamo davanti ad un qualche personaggio
mitologico o che so io...
 
Già... comunque una storia scabrosa e spaventosa allo stesso tempo.
Con il primo delitto (quello del 68) che potrebbe non essere ascritto al mostro, ma forse in comune agli altri delitti aveva l'arma del delitto....fino ad arrivare alla riesumazione del cadavere di Narducci.
Più si legge e più ci si confonde.


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