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ufobianconero

Pirlo a Sky: "Entrati in campo male ma se nel secondo tempo rimanevano loro in 10 con un rigore a nostro favore la partita poteva cambiare"

Post in rilievo

2 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Il calcio non è fatto ne di se ne di ma, contano solamente i fatti compiuti sul rettangolo di gioco e questo un allenatore di elevato livello o meno, lo deve sapere in via prioritaria.

E tale dogma da chi sarebbe pronunciato e chi lo imporrebbe a tutto il mondo? 

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12 minuti fa, mk5 ha scritto:

E tale dogma da chi sarebbe pronunciato e chi lo imporrebbe a tutto il mondo? 

Lo impone il gioco del calcio e lo sport in genere, ove vige unicamente il fare ciò che è giusto evitando di fare ciò che è sbagliato.

 Il se ed il ma non sono considerati nelle regole del gioco e tanto meno contemplati a partita in corso; semmai lo possono essere nelle partitelle di allenamento, ove il tecnico può fermare il gioco e dare le necessarie indicazioni, utilizzando il se ed il ma; auspicandosi di essere stato ben capito dai giocatori.

Al corso base di allenatori a Coverciano, la prima domanda che pongono agli allievi, riguarda il risultato finale della partita perfetta tra due compagini e la risposta esatta è: lo zero a zero, dal momento che essendo perfetta non ci sono stati errori da entrambe le parti. Quindi il se ed il ma possono eventualmente apparire solamente nelle discussioni a partita conclusa, ma questo non lo insegnano. 

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2 ore fa, lou 65 ha scritto:

è l'esasperazione della tattica e dello studio del calcio la cosa che ha sempre infastidito allegri. è la sovrastima della teoria rispetto alla pratica. ed è innegabile che a forza di voler fare del calcio una scienza esatta si rischia di perdere d'occhio il vero obiettivo di ciascun allenatore che è quello di adattarsi ai giocatori che ha a disposizione, sfruttarne a pieno le potenzialità. poi ci sono gli allenatori che vorrebbero far adattare i giocatori il proprio credo. acciuga è stato un allenatore che più che osservare le heatmaps osservava i giocatori che allenava e riusciva a trarne il meglio. il fattore umano, più che quello teorico-scientifico, è l'aspetto che allenatori come acciuga preferiscono analizzare e studiare. 

Gurda non sono poi cosi' d'accordo con la tua lettura e con quella di Allegri che mi pare un po riduzionista e superata. In primis perche' non si studiano con precisione e rigore metodologico solo le scienze cosiddette esatte ma anche fenomeni come il tempo metereologico per esempio o la letteratura, e pensa te ci sono strumenti metematici logici  e metodologici per misurare analizzare e capire anche i fenomeni disordinati .... gli strumenti analitici che si usano per un determinato ambito sono strumenti appunto quindi vengono scelti e utilizzati secondo le peculiarità di quel fenomeno e la loro utilità nel comprenderlo e l'obiettivo di ricerca che ci si prefigge.. 

Faccio solo l'esempio delle agenzie di scommesse, che con l'uso della statistica applicata al calcio  in pratica sul lungo vincono sempre....

In merito al fatto che sono solo gli allenatori a dover adattarsi ai giocatori e non anche i giocatori a sposare un progetto evolversi ragionare da squadra purtroppo constato che su questo come sugli allenatori teorici o meno, qui da noi si tende da un po' di anni a dividere sempre tutte le questioni in maniera bipolare  bianco vs nero e se e' bianco allora nero non va bene e il contrario....bene vs male...che e' un modo abbastanza ottuso di forzare la comprensione della realtà , la quale tende spesso ad essere piuttosto  poliedrica, integrata  e sfaccettata che non bipolare...che non divisa su due facce una giusta e una sbagliata in quanto una contraria all' altra......il lavoro dell'allenatore per questo e' un lavoro che include moltissimi aspetti. Il calcio e' uno sport di squadra la tattica collettiva e' importante tanto quanto il valore del singolo e vincere i duelli individuali...il bagaglio di conoscenze  di tattica collettiva del singolo giocatore e' allo stesso modo importante e la sua attenzione alla tattica collettiva e' importante quanto il bagaglio di tecnica e tattica individuale...sull' aspetto della tattica collettiva dell'aspetto associativo, della cura dei tempi e dei modi dei passaggi e di altri aspetti infatti diversi giocatori dopo 5 anni di 

Allegri si sono imbolsiti e fanno molta fatica a fare scelte sul campo non individualiste..e che per questo per esempio non rallentino il gioco questa e' una cosa che per esempio ho osservato...non eravamo piu capaci di condurre un contropiede manovrato in tre in quattro...un Bonucci non si pone nemmeno il problema spesso a quanti tocchi di palla gioca...e infatti dalla panchina devono richiamarlo spesso a non portare la palla e velocizzare, Sarri disse che faceva fatica a far capire ai giocatori l'importanza di giocare la palla velocemente....

Il fatto di trascurare alcuni aspetti e curarne altri  alla fine e' stato il tallone di Achille di Allegri in molte importanti partite perse...due finali di Champions , la partita di andata e quella di ritorno col Bayern, le tre pere prese a Torino dal Real e la partita di ritorno al Bernabeu, l'eliminazione contro l'Ajax che ha dimostrato come il lavoro sulla tattica collettiva che tutte quelle squadre curano in maniera precisa e intensa con allenatori che studiano non sia affatto privo di valore e non implichi necessariamente rinunciare all'apporto che le individualità dei giocatori puo' dare...

Bisogna capire che certe letture del calcio un po' pittoresche  di Allegri in conferenza stampa non erano prive di implicazioni personali del momento  ed erano tese ad una difesa personale, e influenzate da questa finalità.... quasi manipolatorie rispetto all' uditorio...

 

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18 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Lo impone il gioco del calcio e lo sport in genere, ove vige unicamente il fare ciò che è giusto evitando di fare ciò che è sbagliato.

 Il se ed il ma non sono considerati nelle regole del gioco e tanto meno contemplati a partita in corso; semmai lo possono essere nelle partitelle di allenamento, ove il tecnico può fermare il gioco e dare le necessarie indicazioni, utilizzando il se ed il ma; auspicandosi di essere stato ben capito dai giocatori.

Al corso base di allenatori a Coverciano, la prima domanda che pongono agli allievi, riguarda il risultato finale della partita perfetta tra due compagini e la risposta esatta è: lo zero a zero, dal momento che essendo perfetta non ci sono stati errori da entrambe le parti. Quindi il se ed il ma possono eventualmente apparire solamente nelle discussioni a partita conclusa, ma questo non lo insegnano. 

Siccome Coverciano non e' l'unica scuola di tattica al mondo e noi in questi ultimi anni abbiamo dimostrato su certi argomenti di essere rimasti un po indietro a vantaggio di altri che vincono di piu' e siccome ragionare per dogmi non ha mai portato granche' lontano , ma piuttosto a fossilizzarsi io ci andrei con un po meno sicumera...la cosa del giusto e del sbagliato poi...senza contare che da Coverciano escono anche i De Zerbi, i Pirlo....

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Il 26/12/2020 Alle 08:28, Tarmako78 ha scritto:

Svegliati tu,la Juve non fa per te,torna nella fogna a tifare le tue merdazze

👍

Merdazze mentali le tifi è il tuo livello tu per me va bene una squadra che giochi e non accampi scuse di nessun tipo

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12 minuti fa, mk5 ha scritto:

Siccome Coverciano non e' l'unica scuola di tattica al mondo e noi in questi ultimi anni abbiamo dimostrato su certi argomenti di essere rimasti un po indietro a vantaggio di altri che vincono di piu' e siccome ragionare per dogmi non ha mai portato granche' lontano , ma piuttosto a fossilizzarsi io ci andrei con un po meno sicumera...la cosa del giusto e del sbagliato poi...

Il gioco del calcio non è un dogma, ma un gioco piuttosto semplice con delle regole che lo sono altrettanto, ove è necessario sbagliare il meno possibile.

A Coverciano o altrove, gli elementi di base rimangono comunque gli stessi e non c'è nulla da fossilizzare. L'insegnamento tattico o quello tecnico non hanno nulla a che vedere in questa contesto, dal momento che a partita in corso quando si arriva al se o al ma, si è già oltrepassato il fatto compiuto, ossia l'errore (tattico o  tecnico che sia) e lo si vuole giustificare attraverso un inutile se, oppure con un altrettanto inutile ma.

Credo che su questo siamo tutti d'accordo, specie sulla perfezione la quale come tutti ben sappiamo, non esiste in nessun campo, mentre son sempre ben presenti gli errori.

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3 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Il gioco del calcio non è un dogma, ma un gioco piuttosto semplice con delle regole che lo sono altrettanto, ove è necessario sbagliare il meno possibile.

A Coverciano o altrove, gli elementi di base rimangono comunque gli stessi e non c'è nulla da fossilizzare. L'insegnamento tattico o quello tecnico non hanno nulla a che vedere in questa contesto, dal momento che a partita in corso quando si arriva al se o al ma, si è già oltrepassato il fatto compiuto, ossia l'errore (tattico o  tecnico che sia) e lo si vuole giustificare attraverso un inutile se, oppure con un altrettanto inutile ma.

Credo che su questo siamo tutti d'accordo, specie sulla perfezione la quale come tutti ben sappiamo, non esiste in nessun campo, mentre son sempre ben presenti gli errori.

Guarda non ci perdo neppure tempo su tali amenità...espresse anche in maniera piuttosto confusa... ce ne vorrebbe parecchio....troppo

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3 minuti fa, mk5 ha scritto:

Guarda non ci perdo neppure tempo su tali amenità...espresse anche in maniera piuttosto confusa... ce ne vorrebbe parecchio....troppo

Mi dispiace ma quanto ho espresso è molto semplice addirittura elementare. Quindi fai bene a non perderci altro tempo. Ciao Buon Capodanno.

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1 hour ago, mk5 said:

Ne hai fatto tutta una delirante ideologia estremista di sta faccenda e lungi da me entrarci fai come vuoi... Ti faccio solo notare che ogni anno un solo allenatore su 20 vince la serie A uno solo la Liga o la Premier... Un allenatore su parecchi vince la coppa Italia un solo allenatore in tutta Europa vince la Champions e un solo allenatore vince l Europa league. E uno solo vince al gabbione a Livorno e in questo momento da un paio di anni  allena solo lì e il calcio va avanti lo stesso e sappiamo chi é... e forse allena solo li proprio perche' magari ha detto certe cose urbis et orbis con tutta quella sicumera e non e' detto che a tutto il mondo abbiano fatto l'effetto entusiasmante che hanno fatto a te ....Non é che quei dieci allenatori che vincono ogni anno (parecchi dei quali molto "teorici" , dediti alla ricerca del possesso palla e al dominio degli spazi ...) sono preparati e gli altri sono tutti dei deficienti incapaci...molto semplicemente i tornei di calcio sono organizzati in modo che vince uno solo e gli altri no, e i fattori che fanno vincere non dipendono solo dall' allenatore ma anche per esempio dalla qualità della rosa allenata e da fattori incidenti addirittura come la fortuna, dalla forza e coesieone della societa' e della dirigenza , dal lavoro sul mercato, dal lavoro della cantera, dal momento di compiutezza o meno  di un progetto.... Mi sembrano concetti abbastanza semplici, ma forse tutto il delirio teso alla difesa dei propri risultati di Allegri su quelli che vincono sempre (lui)  e i perdenti (tutti gli altri) dal gabbione in su ti ha portato a teorizzazioni un po' tirate per i capelli... E quelle si sul culto del vincere e della vittoria come unica misura del merito  in  effetti sono state capisaldi di ideologie molto molto  dannose  in ambiti ben più seri del calcio... Io approfondirei un po' le tue meditazioni se fossi in te sul calcio aprendo un po' la mente ti sei rintanato in un cantuccio molto stretto e scomodo

il concetto semplice é che se a 60 anni non hai mai vinto niente, ma sei osannato, o se non hai mai allevato, e sei osannato, c'é qualcosa che non funziona in chi osanna. non é conscio di guardare uno sport. pensa forse si tratti di una performance governata da teorie metafisiche. triste la società che ha nel l'organigramma un dirigente che ci crede.

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16 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Mi dispiace ma quanto ho espresso è molto semplice addirittura elementare. Quindi fai bene a non perderci altro tempo. Ciao Buon Capodanno.

 infatti e'  decisamente  semplicistico e riduzionista....non e' che se riduciamo ogni questione ai minimi termini abbiamo trovato la verità distillata....non funziona cosi', si scade nella tautologia altrimenti...infatti alla fine tu sostieni che quando hai preso gol ormai l'hai preso, bella scoperta ...complimenti...ti svelo un altro segreto: prima di prendere gol ancora non l' avevi preso...

 

12 minuti fa, localpero ha scritto:

il concetto semplice é che se a 60 anni non hai mai vinto niente, ma sei osannato, o se non hai bai allevato, e sei osannato, c'é qualcosa che non funziona in chi osanna. non é conscio di guardare uno sport. pensa forse si tratti di una performance governata da teorie metafisiche. triste la società che ha nel l'organigramma un dirigente che ci crede.

il concetto semplice.....solo concetti semplici sono ammessi nella discussione? 

 

mi rendo conto che siete in un mondo tutto vostro...

 

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Adesso, mk5 ha scritto:

 infatti e'  decisamente  semplicistico e riduzionista....non e' che se riduciamo ogni questione ai minimi termini abbiamo trovato la verità distillata....non funziona cosi', si scade nella tautologia altrimenti...infatti alla fine tu sostieni che quando hai preso gol ormai l'hai preso, bella scoperta ...complimenti...

Noto con piacere che ci sei arrivato abbastanza presto, quindi a mia volta mi complimento.

Esattamente proprio così come dici tu: quando hai preso il gol, i se e i ma non servono, oramai l'hai preso; stessa cosa quando sbagli un passaggio facile o meno che sia; uguale quando sbagli di calciare in porta o di servire un compagno meglio piazzato; oppure quando sbagli la chiusura di una diagonale difensiva o offensiva che sia e così via. Poi partita conclusa nello spogliatoio assieme l tecnico, ovviamente si discuterà degli errori e degli annessi se e ma; come ben sappiamo il calcio è un concetto semplice.

Ciao Buon Pranzo.  

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16 minuti fa, Dario il grande ha scritto:

Noto con piacere che ci sei arrivato abbastanza presto, quindi a mia volta mi complimento.

Esattamente proprio così come dici tu: quando hai preso il gol, i se e i ma non servono, oramai l'hai preso; stessa cosa quando sbagli un passaggio facile o meno che sia; uguale quando sbagli di calciare in porta o di servire un compagno meglio piazzato; oppure quando sbagli la chiusura di una diagonale difensiva o offensiva che sia e così via. Poi partita conclusa nello spogliatoio assieme l tecnico, ovviamente si discuterà degli errori e degli annessi se e ma; come ben sappiamo il calcio è un concetto semplice.

Ciao Buon Pranzo.  

Non e' che ci sono arrivato e' come scrivere che un albero e' un albero. Non che non sia vero ma non porta a nulla. Non c'e' niente da arrivarci. Ma non ho capito c'e' qualcuno che discute i se e i ma sul campo in partita quando prende gol ?

Quindi secondo te il lavoro in allenamento si fa solo a posteriori e mai a priori ?

O solo a priori e non a posteriori...?

E cosa c'entra tutto ciò con la discussione che si sta facendo?

Allegri non prendeva mai gol?  Eppure prima di prenderne 4 dal Real in finale non  li aveva presi quei 4 gol. Chissà se ci ha lavorato prima per non prenderli dato che dopo era tardi...o visto che li ha presi non ci aveva lavorato , o non ci aveva lavorato bene, o se ci ha lavorato dopo rivedendo con dei se e dei ma un po' di errori anche suoi  perche' non gli accada piu' ,oppure se ha dato tutte le colpe ai giocatori  e non si e' messo in discussione

 

......i se e i ma...quindi tu sei contrario ai se e ai ma in generale ?

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Contro l'Udinese (che è la squadra che subisce meno tiri in porta, sia nello specchio che totali) potremmo andare in campo addirittura con un -13, seppure temporaneo, mai successo nelle precedenti 9 stagioni

Se non troviamo motivazioni neanche di fronte a questo non ci sarà più nulla da fare per quest'anno, e magari si dovrà rimandare a tempi migliori per tornare a vincere, magari dopo la pandemia quando tornerà ad essere un calcio normale con anche i tifosi

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Direttore sportivo improvvisato. Allenatore improvvisato. Squadra nel complesso improvvisata.

Fare figure di melma era deterministico!

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46 minutes ago, mk5 said:

Non e' che ci sono arrivato e' come scrivere che un albero e' un albero. Non che non sia vero ma non porta a nulla. Non c'e' niente da arrivarci. Ma non ho capito c'e' qualcuno che discute i se e i ma sul campo in partita quando prende gol ?

Quindi secondo te il lavoro in allenamento si fa solo a posteriori e mai a priori ?

O solo a priori e non a posteriori...?

E cosa c'entra tutto ciò con la discussione che si sta facendo?

Allegri non prendeva mai gol?  Eppure prima di prenderne 4 dal Real in finale non  li aveva presi quei 4 gol. Chissà se ci ha lavorato prima per non prenderli dato che dopo era tardi...o visto che li ha presi non ci aveva lavorato , o non ci aveva lavorato bene, o se ci ha lavorato dopo rivedendo con dei se e dei ma un po' di errori anche suoi  perche' non gli accada piu' ,oppure se ha dato tutte le colpe ai giocatori  e non si e' messo in discussione

 

......i se e i ma...quindi tu sei contrario ai se e ai ma in generale ?

se schieri la squadra equilibrata, non c'é alcun allenamento tecnico tattico specifico che, sfruttando le sciocchezze metodologiche e statistiche inutili, di alcuni santoni, ti consenta di dire con certezza che alla prossima finale ne prendi meno o la vinci. non esistono queste ricette a priori. non esistono degli schemi che ti fanno segnare o ti fanno mantenere la rete inviolata. forse nei pulcini. in CL fai il figurone con 'bel giuoco' e poi arriva Neymar e ti elimina da solo, vedi Atalanta. ti vanti di dominare il gioco e poi se Mbappe non dorme perdi la finale. se invece la schieri come fa Pirlo o qualche altro santone, cioè squilibrata in avanti che prende contropiede dopo 5 minuti , é assai probabile non solo che non vinci la finale ma che non vinci nulla, perché sei scarso e non hai competenza di calcio.

il calcio é semplice. difendere bene quando serve e attaccare bene quando serve. l'allenatore deve mettere i calciatori nelle migliori condizioni per fare le due fasi, tentando di inserire in formazione i più forti.

se un allenatore parte dal suo schema e valuta la sua rosa, singolo per singolo, con le statistiche, per scegliere i più adeguati alle funzionalità che lo schema prevede, l'allenatore é un disastro. perdente osannato, ma sportivamente un disastro.

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17 minuti fa, localpero ha scritto:

se schieri la squadra equilibrata, non c'é alcuna allenamento specifico che, sfruttando le sciocchezze metodologiche e statistiche inutili, di alcuni santoni, ti consenta di dire che alla prossima finale ne prendi meno o la vinci. non esistono queste ricette a priori. se invece la schieri come fa Pirlo o qualche altro santone, cioè squilibrata in avanti che prende contropiede dopo 5 minuti , é assai probabile non solo che non vinci la finale ma che non vinci nulla, perché sei scarso e non hai competenza di calcio.

il calcio é semplice. difendere bene quando serve e attaccare bene quando serve. l'allevatore deve mettere i calciatori nelle migliori condizioni per fare le due fasi, tentando di inserire in formazione i più forti.

se un allenatore parte dal suo schema e valuta la sua tosa, singolo per singolo, con le statistiche, per scegliere i più adeguati alle funzionalità che lo schema prevede, l'allenatore é un disastro. perdente osannato, ma sportivamente un disastro.

Quindi Allegri in finale col Real a Cardiff ha messo una squadra completamente squilibrata? Ribadisco che siete in un vostro mondo settario che avete una mentalità molto molto chiusa. E vanno curate le due fasi e non le transizioni? 

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3 minutes ago, mk5 said:

Quindi Allegri in finale col Real a Cardiff ha messo una squadra completamente squilibrata? Ribadisco che siete in un vostro mondo settario che avete una mentalità molto molto chiusa. 

abbiamo difeso peggio di loro. tutto qui.

fossimo stati più offensivi, avremmo perso 8 a 1.

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12 minuti fa, localpero ha scritto:

abbiamo difeso peggio di loro. tutto qui.

fossimo stati più offensivi, avremmo perso 8 a 1.

Quindi il metodo Allegri é stato perdente in quel caso, né abbiamo presi 4... E la squadra era completamente squilibrata. Così con l Ajax, così con il Bayern e con il Real con il Barca... Invece guarda caso in Italia quando giocavamo con squadre con la rosa molto più scarsa della nostra eravamo equilibrati... Mah

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56 minutes ago, mk5 said:

Quindi il metodo Allegri é stato perdente in quel caso, né abbiamo presi 4... E la squadra era completamente squilibrata. Così con l Ajax, così con il Bayern e con il Real con il Barca... Invece guarda caso in Italia quando giocavamo con squadre con la rosa molto più scarsa della nostra eravamo equilibrati... Mah

la squadra era equilibrata e abbiamo difeso peggio di loro. ma questo lo ho già scritto, forse non lo hai letto.

invece, se fossimo stati più squilibrati, con tutte le menate sul possesso e la mentalità, ce ne facevano altri quattro.

perchè ci sta una altra cosa semplice nel calcio: segnare in ripartenza è più facile che segnare con la difesa avversaria schierata. giocare negli spazi, a calcio, è più redditizio che no ngiocare a calcetto dentro l area d irigore.

a Cardiff hanno vinto loro perchè erano più forti, ma non come tattica, non come allenatore. hanno vinto sul campo. lo hanno dimostrato.

e nessun fenomeno delle statistiche e guru del calcio moderno ribalta quella partita.

invece, probabilmente, tutti i guru farebbero più danni e subirebbero più gol, perchè i calciatori avversari erano più forti.

un allenatore vincente è quello che vince quello che può vincere. ecco come si valuta un allenatore.

è forte "se non fa danni", inteso nel senso che non sacrifica trofei per insegnare il suo credo.ù

il suo credo, se fa perdere trofei alla portata di mano, è fallimentare.

questo è il vero senso dello sport. se puoi vincere mettendo l autobus, lo devi fare.

se non lo fai, sei un perdente. magari osannato, ma sportivamente fallito. perchè perdente.

Allegri è stato molto più competente di Conte. infinitamente più competente di Sarri. Pirlo non è un allenatore. competente significa che vince. niente di meno e niente di più.

finchè non ne arriva uno più bravo di lui, cioè che vince più di lui, ci sta poco da invocare i guru del calcio moderno.

sono buoni solo a promettere sciocchezze a chi ci crede. ma qui in tanti abbiamo una certa età e sappiamo che questa propaganda, dall Olanda che insegna calcio e no nvince mai un kaiser, la ascoltiamo da lustri e lustri.

sempre sulla bocca di chi perde. o di chi vince ma non capisce il perchè.

 

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18 minuti fa, localpero ha scritto:

la squadra era equilibrata e abbiamo difeso peggio di loro. ma questo lo ho già scritto, forse non lo hai letto.

invece, se fossimo stati più squilibrati, con tutte le menate sul possesso e la mentalità, ce ne facevano altri quattro.

perchè ci sta una altra cosa semplice nel calcio: segnare in ripartenza è più facile che segnare con la difesa avversaria schierata. giocare negli spazi, a calcio, è più redditizio che no ngiocare a calcetto dentro l area d irigore.

a Cardiff hanno vinto loro perchè erano più forti, ma non come tattica, non come allenatore. hanno vinto sul campo. lo hanno dimostrato.

e nessun fenomeno delle statistiche e guru del calcio moderno ribalta quella partita.

invece, probabilmente, tutti i guru farebbero più danni e subirebbero più gol, perchè i calciatori avversari erano più forti.

un allenatore vincente è quello che vince quello che può vincere. ecco come si valuta un allenatore.

è forte "se non fa danni", inteso nel senso che non sacrifica trofei per insegnare il suo credo.ù

il suo credo, se fa perdere trofei alla portata di mano, è fallimentare.

questo è il vero senso dello sport. se puoi vincere mettendo l autobus, lo devi fare.

se non lo fai, sei un perdente. magari osannato, ma sportivamente fallito. perchè perdente.

Allegri è stato molto più competente di Conte. infinitamente più competente di Sarri. Pirlo non è un allenatore. competente significa che vince. niente di meno e niente di più.

finchè non ne arriva uno più bravo di lui, cioè che vince più di lui, ci sta poco da invocare i guru del calcio moderno.

sono buoni solo a promettere sciocchezze a chi ci crede. ma qui in tanti abbiamo una certa età e sappiamo che questa propaganda, dall Olanda che insegna calcio e no nvince mai un kaiser, la ascoltiamo da lustri e lustri.

sempre sulla bocca di chi perde. o di chi vince ma non capisce il perchè.

 

Quindi non occorreva che andiamo a giocare la finale ho capito perché non potevamo in ogni modo vincerla e meno di 4 gol non poteva mo incassare. . E Allegri non sbaglia mai...e non ha nessuna responsabilità né in quel caso né contro l ajax né contro il Bayern né a Berlino... Colpa dei giocatori scarsi. Peccato che vi perdete così...e avete una mentalità così chiusa.. Ma contenti voi...

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Adesso, tristano ha scritto:

6 in campionato.. oggi non saremmo nemmeno in Champions. Abbiamo giocato con Torino viola Benevento Spezia Verona Samp Crotone.. praticante con tutte le peggiori della serie a. Se parli fino al 21 dicembre ragioni come Galliani che faceva le classiche provvisorie

il milan ha perso punti con parma genoa e verona, i punti li lasci anche con le piccole

 

le classifiche alla galliani nn centrano assolutamente nulla

9 vittorie e 3 pareggi nelle ultime 12 partite sono fatti, così come altri dati molto buoni

il 22 è stata fatta una porcata sotto gli occhi di tutti, ribaltate 2 sentenze 3 ore prima che scendessimo in campo (le motivazioni stranamente nn sono ancora uscite, li nn c'era tutta sta fretta) ed arbitraggio che porta alla sospensione di di bello (cosa che nn succede spesso)

nn è gide76 che piange come gli interisti, ma l'hanno riconosciuto i piani alti

ma poi nn serve manco ripeterlo, basta andare nei topic dedicati ad arbitraggio e sentenza, x leggere

ladrata scandalo vergona, 3/6 punti rubati

 

solo che a molti fa poi comodo addossare sti 6 punti mancanti pure a pirlo

così hanno il pretesto x continuare a criticarlo e chiederne l'esonero

allora resettano tutto e vai contro pirlo xchè mancano sti 6 punti

ad alcuni sta sulle palle lui, le sue idee le sue interviste o xchè nn urla

molti sono ancora rancorosi x l'esonero di allegri ed ecco che devo rompere le scatole ad ogni nuovo allenatore, specie se ha idee di gioco diverse

altri ancora visto che allegri è a spasso, sperano ritorni, e quindi vai di critiche pretestuose (richiesta di esonero ogni santa giornata)

nella speranza che il suo idolo venga richiamato

 

questi farebbero + bella figura a dirlo apertamente, così molti eviterebbero di sprecare tempo a rispondere

sono opinioni soggettivi e c'è poco da discutere

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8 ore fa, IoBiancoNero ha scritto:

Ci sono dei punti fermi per me... 

Betancur non ha imparato il mestiere dell'andarsi a prendere il pallone, liberarsi rapidamente, giocare di prima ecc. È molto legnoso, proprio mentalmente. Non è un centrocampista di qualità. È un incontrista, e nemmeno un Gattuso.

Arthur è un altro pianeta. Poi per efficienza MacKennie.. per me puoi giocare a 4 se quei due stanno fisicamente bene, devi giocare a 5 se ti serve un altro in mezzo. 

Per la difesa stessa cosa: Bonucci è un libero, non uno stopper, puoi giocare a 4 solo in alcune situazioni più facili.. o cambi gli uomini se puoi. Quindi anche li il discorso non è di difficile soluzione.

 

In realtà gli uomini che abbiamo ci costringono a giocare in un certo modo..

 

Ci sono per me 3 equivoci tattici di difficile soluzione.

Bernardeschi (esterno o interno o mezz'ala o mezza punta? Non lo sa nemmeno lui)

Kulusevski (mezz'ala, mezza punta, seconda punta? Non si è capito)

Dybala... Non scrivo niente e non perché sennò mi bannano.. non me ne f0tte niente della censura di serie D del forum... Non scrivo nulla perché Dybala mi ha rotto i collioni proprio!

Non lo sopporto con la maglia della Juventus, mi disturba.

Dovunque lo metti gioca male o fa giocare male la squadra.

Ha delle qualità sue? Si... Ma per la sua incostanza, per assenza di personalità ecc non sono utilizzabili a lungo.. non ci puoi costruire la squadra intorno, perché poi quando serve viene a mancare lui! 

La tua idea di farlo svariare.. è ottima, ma lui non lo fa, non l'ha fatto (con Allegri)... quindi investire su un progetto perdente è sbagliato a mio avviso.

Leggo di uno che scrive che Dybala ha una media gol leggermente superiore a quella di Del Piero dopo gli stessi anni... quindi se Dybala è scarso, allora pure Del Piero... Ma questo vuol dire equiparare il gol-partita al River Plate con il gol dell'uno a zero al Genoa... Ma per favore!

Per me da vendere per un centrocampista che faccia reparto o per una punta vera con più qualità di Morata per avere 3 attaccanti forti.

 

Alla fine quindi tranne che per questi ultimi 3 casi, la rosa della Juventus offre pochi margini di manovra. Poi oh il mister si può intestardire e giocare col 555... ovviamente è possibile... A quel punto vedremo dove porta

secondo me bernardeschi deve andare via a gennaio possibilmente in inghilterra dove magari ce lo pagano anche, kulu avevo capito fosse un'ala dx ed allora non ho capito perchè abbiamo preso chiesa, ma è giovane e forse può coprire più ruoli, di dibala ho già scritto, e penso sia veramente difficile costruirgli la squadra attorno, ma non la puoi certo costruire attorno a cr7 che ha un tot di anni ed è un individualista incredibile.

un centrocampista che faccia reparto sinceramente non lo vedo in giro e vorrei vedere prima bene artur.

per me morata è uno degli attaccanti top in giro, è capace di grandi colpi e si fa trovare spesso al momento giusto nel posto giusto, grande opportunista. certe volte sbaglia il passaggio o il tiro, ma ci sta.

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19 ore fa, mk5 ha scritto:

Gurda non sono poi cosi' d'accordo con la tua lettura e con quella di Allegri che mi pare un po riduzionista e superata. In primis perche' non si studiano con precisione e rigore metodologico solo le scienze cosiddette esatte ma anche fenomeni come il tempo metereologico per esempio o la letteratura, e pensa te ci sono strumenti metematici logici  e metodologici per misurare analizzare e capire anche i fenomeni disordinati .... gli strumenti analitici che si usano per un determinato ambito sono strumenti appunto quindi vengono scelti e utilizzati secondo le peculiarità di quel fenomeno e la loro utilità nel comprenderlo e l'obiettivo di ricerca che ci si prefigge.. 

Faccio solo l'esempio delle agenzie di scommesse, che con l'uso della statistica applicata al calcio  in pratica sul lungo vincono sempre....

In merito al fatto che sono solo gli allenatori a dover adattarsi ai giocatori e non anche i giocatori a sposare un progetto evolversi ragionare da squadra purtroppo constato che su questo come sugli allenatori teorici o meno, qui da noi si tende da un po' di anni a dividere sempre tutte le questioni in maniera bipolare  bianco vs nero e se e' bianco allora nero non va bene e il contrario....bene vs male...che e' un modo abbastanza ottuso di forzare la comprensione della realtà , la quale tende spesso ad essere piuttosto  poliedrica, integrata  e sfaccettata che non bipolare...che non divisa su due facce una giusta e una sbagliata in quanto una contraria all' altra......il lavoro dell'allenatore per questo e' un lavoro che include moltissimi aspetti. Il calcio e' uno sport di squadra la tattica collettiva e' importante tanto quanto il valore del singolo e vincere i duelli individuali...il bagaglio di conoscenze  di tattica collettiva del singolo giocatore e' allo stesso modo importante e la sua attenzione alla tattica collettiva e' importante quanto il bagaglio di tecnica e tattica individuale...sull' aspetto della tattica collettiva dell'aspetto associativo, della cura dei tempi e dei modi dei passaggi e di altri aspetti infatti diversi giocatori dopo 5 anni di 

Allegri si sono imbolsiti e fanno molta fatica a fare scelte sul campo non individualiste..e che per questo per esempio non rallentino il gioco questa e' una cosa che per esempio ho osservato...non eravamo piu capaci di condurre un contropiede manovrato in tre in quattro...un Bonucci non si pone nemmeno il problema spesso a quanti tocchi di palla gioca...e infatti dalla panchina devono richiamarlo spesso a non portare la palla e velocizzare, Sarri disse che faceva fatica a far capire ai giocatori l'importanza di giocare la palla velocemente....

Il fatto di trascurare alcuni aspetti e curarne altri  alla fine e' stato il tallone di Achille di Allegri in molte importanti partite perse...due finali di Champions , la partita di andata e quella di ritorno col Bayern, le tre pere prese a Torino dal Real e la partita di ritorno al Bernabeu, l'eliminazione contro l'Ajax che ha dimostrato come il lavoro sulla tattica collettiva che tutte quelle squadre curano in maniera precisa e intensa con allenatori che studiano non sia affatto privo di valore e non implichi necessariamente rinunciare all'apporto che le individualità dei giocatori puo' dare...

Bisogna capire che certe letture del calcio un po' pittoresche  di Allegri in conferenza stampa non erano prive di implicazioni personali del momento  ed erano tese ad una difesa personale, e influenzate da questa finalità.... quasi manipolatorie rispetto all' uditorio...

 

possono essere utilizzati tutti i criteri metedologici e matematici, la scienza applicata ai più svariati ambiti ma qui si discute sulla loro utilità. per farla breve non credo proprio che le agenzie di scommesse per vincere sul lungo avessero bisogno della statistica o in generale della scienza applicata al gioco d'azzardo. è dai tempi di casanova che il banco vince sempre. quanto all'utilizzo degli strumenti matematico-logici nel campo della letteratura ti cito solo questo: "John Keating : Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita" e ti invito a guardare una delle prime scene del film "l'attimo fuggente" dove il professor keating invita i propri studenti a ripudiare il metodo scientifico per studiare la letteratura.

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1 ora fa, lou 65 ha scritto:

possono essere utilizzati tutti i criteri metedologici e matematici, la scienza applicata ai più svariati ambiti ma qui si discute sulla loro utilità. per farla breve non credo proprio che le agenzie di scommesse per vincere sul lungo avessero bisogno della statistica o in generale della scienza applicata al gioco d'azzardo. è dai tempi di casanova che il banco vince sempre. quanto all'utilizzo degli strumenti matematico-logici nel campo della letteratura ti cito solo questo: "John Keating : Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita" e ti invito a guardare una delle prime scene del film "l'attimo fuggente" dove il professor keating invita i propri studenti a ripudiare il metodo scientifico per studiare la letteratura.

Le agenzie di scommesse utilizzano le statistiche per fare le quote delle partite e funziona. Poi e' anche vero che si garantiscono un margine che fa in modo che il banco sia sempre in vincita, a tale margine viene dato un limite per legge.

 

Lungi da me disconoscere il valore artistico in qualsiasi ambito e lungi da me pensare che l'arte vada giudicata con strumenti matematici e privata dei suoi aspetti passionali e umani. Lungi da me pure togliere allo sport l'aspetto emozionale e umano. Ciò che ho scritto non e' questo io ho scritto che in ogni ambito si usano gli strumenti analitici e metodologici più adatti e piu' utili. Nella gestione dello spogliatoio nella cura dei rapporti fra calciatori e fra calciatori ed allenatore  , lavorando sulla motivazione di una squadra e' chiaro che usero' altri strumenti che non la matematica per rilevare dati ,conoscere ,farmi un idea operare in modo da ottenere lo scopo voluto. Per quanto riguarda la tattica si e' rivelato utile avvalersi della statistica dei dati rilevati sul campo delle heatmaps dei numeri estratti da una prestazione, del lavoro sulla tattica collettiva per stilare un piano tattico sia per la singola partita sia che dia un identità di gioco alla squadra che deve saper agire secondo certi sincronismi ( perche' il calcio e' uno sport di squadra e in tutti gli sport di squadra esistono e vengono curate anche ovviamente tattiche e logiche collettive). Il che non  vuol dire che si debba per forza per questo sacrificare il valore del singolo giocatore la sua creatività e altre panzane che si dispensano seguendo forzature manichee che fanno vedere a molti un mondo solo di contrari opposti e inconciliabili. Utilizzano i dati e studiano  tutti gli allenatori o la stragrande maggioranza tranne uno che queste cose le ha snobbate in conferenza stampa piu' volte forse nemmeno credendo piu' che tanto a ciò che stava dicendo. Fatto sta che il tizio in questione ha smesso di allenare due anni fa e per ora allena solo al gabbione, il suo metodo infallibile infallibile non lo e' mai stato perche' in Champions ha preso sonore batoste ( e i suoi adepti dicono che quelle sonore batoste erano inevitabili perche' l'avversario era piu' forte . Nonostante usasse i metodi che lui e loro  reputano sbagliati e risulta difficile capire come mai gente che usa un metodo sbagliato rispetto al tuo possa essere piu' forte ma tant' e' ...e se lo e' piu' forte come mai usare tali metodi sbagliati non pareggia il conto..?.) ma quello che ha ottenuto con alcuni sproloqui riduzionisti in tv e' che qui c'e' uno stuolo di persone che si sono fatte abbindolare dalle sue chiacchiere e le replicano a macchinetta e di quelle ne hanno fatto un culto, culto di cui  la maggior parte del mondo pallonaro contemporaneo non si cura minimamente o se ne cura circa come si cura della marcatura elastica col controllo visivo attivo.... Che il signore in questione poi sia uno che abbia con merito  vinto dei titoli guidando una squadra molto forte e competitiva usando i suoi metodi che  abbia una discreta intuitività, che conosca bene l'arte  di pararsi il * o di speculare e che sappia applicarle al calcio non vi sono molti dubbi, che abbia giocato a pallone da professionista e negli anni in cui ha giocato abbia imparato della tattica  di una certa scuola e' risaputo, cosi come che sappia per certi versi motivare una squadra, ed e' altrettanto acclarato per sua stessa ammissione nel suo stesso libro , che studiare non gli e' mai piaciuto e per questo non lo ha fatto e non lo fa , e forse reputarlo inutile e' connesso a questo aspetto, ciò non implica pero' che tutti quelli che lo fanno perdono tempo inutilmente o che il Signore in questione abbia la summa teosophiae calcistica in tasca e gli altri siano tutti degli emeriti * patentati che perdono tempo sul niente. Tanto per dire uno come Sarri del quale lui non ha evidentemente stima e per il quale poi ognuno puo' avere stima o meno simpatia antipatia, ha vinto la stessa cosa che ha vinto lui  lo scudetto magari non ne ha vinti cinque ma il livello del titolo vinto quello e', ha vinto anche un Europa League competizione che per dir la verita' non so se lui ha mai affrontato...e che non ha certo il valore di una Champions ma insomma varrà almeno il livello di una coppa italia o una supercoppa italiana, ma appunto ciò tanto per dire che non e' che poi chi studia e lavora sulle tattiche di squadra non vince niente...sono panzane...

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