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Le lacrime di Sony, la riflessione dell'antitrust britannica pare scritta da Jim Ryan! Mamma mia che squallore 🤮🤮🤮🤮 

 

 

ACTIVISION-MICROSOFT: IL MATRIMONIO DANNEGGIA SONY? LE RIFLESSIONI DELL'ANTITRUST UK

 
 
 
 
 
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Mentre in rete si continua a discutere del possibile stop al matrimonio Microsoft-Activision per colpa di Starfield e TES VI da un nuovo documento dell'antitrust inglese emergono i timori della commissione sui possibili danni economici e concorrenziali arrecati a Sony dall'ingresso di Activision nella famiglia Xbox.

I membri dell'autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) ritengono infatti che Sony dovrebbe essere una delle aziende maggiormente colpite dalla fusione tra Activision e Microsoft.

Nell'esporre le proprie preoccupazioni, i funzionari del CMA spiegano che "il pieno controllo di Activision da parte di Microsoft possa minare la competitività di Sony, vista la già forte posizione sul mercato di Microsoft nel mercato delle console videoludiche, dei sistemi operativi e delle infrastrutture cloud. Il CMA ritiene che nel breve-medio periodo, il principale competitor di Microsoft che dovrebbe risentire di questa acquisizione sia proprio Sony. Ci sono prove che Microsoft e Sony siano in forte concorrenza sia in termini di contenuti che di pubblico e tecnologie videoludiche".

L'agenzia governativa inglese cita anche i timori di Sony per il futuro di Call Of Duty, sottolineando a tal proposito come "PlayStation detiene attualmente una quota maggiore del mercato videoludico rispetto a Xbox, ma il CMA ritiene che Call of Duty sia così importante che il suo mancato accesso (sia totale che in termini prettamente competitivi) possa avere un impatto significativo su questi equilibri. Probabilmente questo impatto si farà sentire maggiormente al lancio della prossima generazione di console, quando l'utenza si dovrà chiedere quale console acquistare".

In un passaggio del documento, il CMA rimarca inoltre i possibili rischi di monopolio determinati dall' ingresso dei giochi ABK nel Game Pass: "Con la crescita dei servizi in abbonamento videoludici, Microsoft può fare leva sui contenuti di Activision Blizzard per minare la competitività dei suoi concorrenti, dagli attori emergenti ai brand affermati come quello di Sony PlayStation".

 
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Matt Booty (Responsabile XGS) Ho letto che ci sarebbero problemi tra The Initiative e Crystal Dynamics (Perfect Dark) ma è tutto il contrario, abbiamo un Team pieno di Veterani (The Initiative) e una partnership con Crystal Dynamics e vogliamo lavorare insieme. 

 

 

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FORZA MOTORSPORT ALZERÀ L'ASTICELLA DEI SIMULATORI AUTOMOBILISTICI, PAROLA DI MICROSOFT

 
 
 
 
 
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Forza Motorsport è il nuovo capitolo della serie chiamato ad alzare ulteriormente il livello della serie automobilistica nata e cresciuta sulle piattaforme Xbox. Stando alle parole di Mat Booty, il titolo ha persino le potenzialità per rappresentare un passo in avanti per l'intera categoria dei simulatori automobilistici.

Durante un recente episodio del podcast ufficiale di Xbox, Booty, al capo degli Xbox Game Studios, ha condiviso tutto il suo entusiasmo in vista dell'arrivo di Forza Motorsport. Stando alle sue parole, il gioco di Turn10 è in grado di imporso come nuovo punto di riferimento per i giochi automobilistici competitivi.

"Abbiamo appena fatto una revisione davvero completa di Forza Motorsport. È incredibile. Ancora una volta, porterà l'asticella più in alto riguardo a ciò che possono essere i giochi di simulazione e di corse competitivi".

Booty, che ha maturato esperienza con i giochi di corse in passato, ha anche offerto informazioni su come è cambiata la creazione di simulatori di corse nel corso degli ultimi anni. Ha sottolineato che sì, ora ci sono tecnologie "simili alla fantascienza" come il Ray Tracing, ma alcune cose non sono poi cambiate molto: "Gran parte del processo su come è strutturata una pista, il modo in cui i team lavorano su ambienti diversi, la superficie della pista e le auto: molto è rimasto uguale".

In attesa dell'esordio in programma per la primavera del prossimo anno  su Xbox Series X|S e Pc, e vi rimandiamo alla nostra Anteprima di Forza Motorsport per ulteriori approfondimenti sul titolo di Turn10.

 

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.ehmGiornalai Blu Inside .fuma

 

Call Of Duty entrerá nel Game Pass, MA 

.ehmSAREBBE MEGLIO se non lo facesse 

Firmato 

TechRadar

 

Se Sony perde la Leadership e ci stiamo arrivando .sisi

Avete idea di quanti giornalai finiranno ai semafori a lavare i vetri? 

🚦🎐🚘 Intere redazioni .sisi

 

 

 

 

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Perchè mai dovrebbero? (Rimborsare le collector rotte di Tlou) 

Se sei stato tanto sciocco da spendere 100$ per un remake di un remaster di 12 anni fa che avrai giocato almeno 2 volte,  non meriti i tuoi soldi indietro.

Grazie a Zeus Xbox non ci tratta cosí. 

 

L'immagine dice che Sony non rimborserá le Collector danneggjate .sisi

Non basta aumentare i giochi a 80€

Non basta aumentare il prezzo della console

Non basta non rimborsare le collector rotte

.ehmLa gente ancora difende Sony .sisi

 

Si  meritano allora che Sony li sprema piú possibile .the

Fanno Benissimo.

 

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Jim Ryan se la prende con Stevivor per aver fatto una recensione Onesta .sisi

Il metodo Sony .fuma intimidire e tagliare fuori i giornalisti onesti.

IGN France ha pubblicamente detto che il gioco era da 7 ma se non dai 10 finisci dritto in Black List, ovvero niente piú materiale per prove giochi per recensioni, inviti a fiere spesati, premi vari gratis.

Ecco i Votoni ai giochi Sony Spiegati da addetti ai lavori....in pratica recensioni Gonfiate ad arte con i Pefect Score (10) non meritati.

 

 

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La strada per l’inferno è lastricata di multipiattaforma

 

“Vedremo sempre meno videogiochi pensati per una sola piattaforma. Oggi può succedere che tu compri una Xbox mentre io compro una PlayStation, i nostri figli vogliano giocare insieme e non possano farlo perché abbiamo comprato il pezzo di plastica sbagliato da collegare alle nostre TV”. Phil Spencer 24/08/2022  @Bloomberg

Sono sempre stato convinto che ad essere uguali dovrebbero essere i giocatori, non le piattaforme su cui giocano. Il videogioco non dovrebbe escludere nessuno che stia dall’altra parte dello schermo per motivi futili come genere, etnia o abilità pad alla mano – chiaro, poi Miyazaki ha tutto il diritto di dirti Git Gud, ma per ogni Dark Souls esiste un capitolo di Kirby uguale e contrario. Sotto la scocca però cambia tutto, ed è lì che l’industria dovrebbe celebrare le sue diversità, perché è proprio grazie a quelle e alla competizione che ne scaturisce che si sono scritte le pagine più interessanti di quel grande libro che è la storia dei videogiochi. E quindi davanti alle parole di Phil Spencer non posso che fare a meno di vedere la strada per l’inferno. Quella che è lastricata dalle proverbiali buone intenzioni, che in questo caso è l’idea che tutto sia multi-piattaforma.

Ora, è chiaro che Phil Spencer non è una persona estranea ai fatti. È il boss della divisione gaming di Microsoft, quella di Game Pass e di xCloud. E guarda caso Game Pass e xCloud potenzialmente rispondono al profilo di futuro descritto in quell’intervista. Un servizio di abbonamento come Game Pass, se fosse disponibile su tutte le piattaforme, eviterebbe di dover comprare più volte lo stesso gioco per macchine diverse. Poi a quel punto la magia tocca tutta al Cross Play, lasciando ai competitor l’onere di permettere a tutti di giocare con chi sta su Xbox o PC.

LA MAGIA TOCCA TUTTA AL CROSS PLAY, LASCIANDO AI COMPETITOR L’ONERE DI PERMETTERE A TUTTI DI GIOCARE CON CHI STA SU XBOX O PC

È un vecchio cavallo di battaglia di Spencer, che ora come ora da un videogioco sans frontières ha tutto da guadagnarci. Xbox Cloud Gaming nello scenario descritto nell’intervista sarebbe un ulteriore passo avanti: non puoi comprare “il pezzo di plastica sbagliato da collegare alla TV” se non c’è più la necessità di collegare un pezzo di plastica alla TV. Phil Spencer fa gli interessi di Microsoft e – lecitamente – fa dichiarazioni che fanno gli interessi di Redmond. E innegabilmente in quello che dice c’è del vero – anzi, c’è del buono per quanto riguarda noi giocatori. Il Cross Play quando si parla di titoli cooperativi non ha grosse controindicazioni (per quanto riguarda il competitivo è un po’ più complicato) e alla fin fine spesso si sceglie la console sulla base di logiche di gruppo, in modo da poter giocare tutti assieme nella propria cerchia sociale. Detto questo, non avere più esclusive vorrebbe avere non avere più videogiochi che sfruttino a fondo l’hardware per cui sono pensati.

 

multi-piattaforma

Nel futuro avremo sempre meno esclusive, ma intanto un po’ di Yen a Kojima per fare qualcosa su Xbox glieli passiamo comunque.

La più grossa differenza tra PlayStation 5 e Xbox Series X – oltre ai 50€ in più sul prezzo di listino – è il controller. Fino ad oggi i videogiochi si sono appellati soprattutto alla vista e all’udito per raccontarsi. La dimensione tattile esisteva (non è casuale che Fumito Ueda in Ico chiedesse di tenere premuto R1 per tenere Yorda per mano), ma è sempre stato qualcosa di empatico più che di pratico. DualSense ha aggiunto il tatto ai videogiochi. Basta una partita ad Astro’s PlayRoom per capire le potenzialità della periferica, il modo in cui può trasmettere alla perfezione la sensazione della sabbia sotto i piedi della nostra proiezione virtuale oltre lo schermo, la tensione crescente della corda dell’arco più questa viene tirata, la pioggia che cade e fino ad oggi potevamo soltanto immaginare ci colpisse davvero. È una nuova frontiera, qualcosa che dobbiamo ancora esplorare, forse ancora capire appieno visto che per ora è stato solo un assaggio di quello che potrebbe davvero essere. Ed è stato solo un assaggio anche perché Sony di fronte alle difficoltà di approvvigionamento di PS5 ha smesso di credere nelle generazioni e ha deciso di insistere ancora un po’ con PS4, dove DualSense non c’è e non può esserci.

LA PIÙ GROSSA DIFFERENZA TRA PLAYSTATION 5 E XBOX SERIES X, OLTRE AI 50€ IN PIÙ SUL PREZZO DI LISTINO, È IL CONTROLLER

Lecito obiettare a questo punto che però Steam supporta eccome DualSense. E c’è stato anche qualche titolo per PC che qualche passo in questa direzione l’ha fatto, provando a giocare con questo nuovo senso appena risvegliato. La differenza tra PC e console è che però su PC puoi giocare con la periferica che vuoi. DualSense su PC non è un obbligo né una garanzia. Non può esserlo, in un mondo dove esiste pure qualche individuo che gioca Rocket League usando la tastiera invece del controller. Lo sviluppatore in questo caso può limitarsi a consigliare di giocare usando un pad, ma non può imporlo più di quanto Hellblade non ci potesse imporre di giocarlo con le cuffie. Vale la stessa cosa per un sacco di altre tecnologie: gli SSD sono un prodotto commerciale da un sacco di tempo, eppure ne stiamo apprezzando diffusamente l’impatto sull’ars videoludica solo adesso che con la nona generazione anche PlayStation e Xbox li utilizzano. Prima su PC i videogiochi si limitavano a caricarsi più velocemente, adesso questo processo è parte del design: Spider-Man Miles Morales su PS5 non interrompe più l’azione quando si passa dalle strade di New York all’interno di un edificio e viceversa, rendendo più omogeneo il passaggio tra quello che è a tutti gli effetti un overworld e l’equivalente in salsa moderna dei dungeon. È qualcosa che è stato possibile iniziare a pensare solo adesso che c’è una standardizzazione tra le piattaforme nonostante fosse qualcosa di tecnologicamente raggiungibile anche dieci anni fa.

 

 

: Lui dormito, lui rubato, lui perso sfida, eppure ecco che va via miglior idea che mia azienda di abbia mai avuto .

Cosa succederebbe alle tecnologie specifiche di una macchina da gioco se tutto il software prodotto dall’industria dovesse essere multipiattaforma? Diventerebbero perfettamente inutili, vere e proprie gimmick come il 3D stereoscopico di 3DS. Su una piattaforma sfigatissima come Wii U nel 2012 usciva ZombiU, survival tutto sommato modesto che però faceva un uso geniale dello schermo di GamePad, usandolo per gestire l’inventario del giocatore in tempo reale o per digitale le combinazioni sulle porte mentre lo schermo della TV principale inquadrava le spalle mostrando gli infetti avvicinarsi. Tre anni dopo lo stesso gioco è uscito anche su PS4 e Xbox One, epurato di tutte queste idee. E il risultato nemmeno a dirlo è molto meno interessante. Un mondo dove non esistono videogiochi in esclusiva sarebbe esattamente così, tante possibilità rifiutate a prescindere in nome di un senso di uguaglianza mal interpretato.

L’industria deve sicuramente riflettere su quelle che ad oggi sono le barriere in ingresso e tra le piattaforme che impediscono al medium di fare il prossimo passo avanti. Le esclusive per me non sono tra queste. Sono un valore, lo stesso valore che c’è nelle differenze tra le persone che stanno dall’altra parte dello schermo, quelle che non dovrebbero dividerci ma arricchirci. 

Fonte

The Games Machine 

 

Insomma viva le Esclusive ma solo se le ha PlayStation sennó sono brutte e cattiveh e lo dico alla maestra gnè gnè .sisi

 

 

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.ehmGuardatelo perchè è Figo .sisi

 

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, record di visualizzazioni per Amazon Prime

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha fatto registrare 25 milioni di visualizzazioni nel primo giorno, un record per Amazon Prime Video.

 
 
 
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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, record di visioni per Amazon Prime
 
 
 
 
 
 
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, record di visioni per Amazon Prime
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Sembra proprio che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sia stato un successo, visto che ha stabilito il nuovo record di visualizzazioni per Amazon Prime Video, con oltre 25 milioni di spettatori dei primi due episodi appena usciti sul servizio video in streaming.

 

I 25 milioni di visualizzazioni si sono registrate nel primo giorno di distribuzione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, stabilendo così un record assoluto per quanto riguarda il servizio su abbonamento di Amazon. È ancora presto per fare valutazioni economiche, ma sembra un ottimo inizio per quella che ha rappresentato una delle produzioni piú costose in assoluto per Amazon Prime Video e per i servizio di video streaming in generale.

Dal 2 settembre sono disponibili i primi 2 episodi su Amazon Prime Video e la risposta è stata un po' contrastante tra una ricezione tutto sommato positiva da parte della critica e diverse critiche che sono invece arrivate soprattutto dal pubblico, in particolare per quanto riguarda gli appassionati dell'originale.

 

In ogni caso, dal punto di vista degli ascolti la serie sembra essere già un successo, con oltre 25 milioni di utenti che si sono "sintonizzati" sui primi due episodi nel primo giorno di lancio de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Ambientata prima degli eventi descritti ne Lo Hobbit, la nuova serie TV riprende l'universo creato da J.R.R. Tolkien raccontando una storia originale ma che cerca di essere fedele ai materiali di riferimento.

Potete conoscere meglio la produzione in questione leggendo la nostra recensione  pubblicata su queste pagine.

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Sembra che il remaster rimasterizzato (Tlou)  stia sottoperformando a livello di vendite e non sia stato ben accolto dai giocatori, questo è IL Motivo per cui Sony sta cercando con ogni mezzo di bloccare l'Acquisizione di Activision-Blizzard. 

 

No Naughty Dog NON li  salverá se Call Of Duty diventa Proprietá di Xbox 

 

 

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