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rasputin26

Vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta (Del bel gioco, dei risultati e tutto il resto)

Post in rilievo

bisogna capire cosa si intende con bel gioco, e la materia è totalmente opinabile. Ad alcuni piace il tiki taka, fatto di possesso palla e fitta rete di passaggi (barcellona di guardiola) ad altri un calcio più intenso e aggressivo (la prima juve di lippi per intenderci). negli ultimi anni, la squadra che andava per la maggiore era il liverpool, che faceva riconquista e gioco in verticale su salah e manè (che poi è un modo elegante di dire contropiede), lo stesso city che ha ottime chances di vincere la champions ha basato questa stagione su difesa granitica e ripartenze delle sue frecce (altrimenti detto contropiede), lo stesso il psg con mbappè. ovviamente dipende dagli interpreti di qualità, ma il caro vecchio gioco all'italiana porta i risultati. lo puoi fare con debruyne o con freuler, ma quello è. 

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È bello vedere che tanti si oppongono a post come questi. Significa che c'è speranza.

 

Ma poi, allucinante, cosa siete una setta? Una propaganda al soldo di qualcuno? Dei missionari che vogliono dirottare il pensiero della gente e riportarla sulla "retta via"? Inquietante. Proprio dopo una partita come quella di ieri (anzi al plurale, perché già successo più volte) dovete spuntare a fare ste arringhe? Cos'è vi brucia?

Ma santo cielo. Facciamo una bella cosa tutti, assieme: chiudete gli occhi e liberate la mente da tutto, tornate a conciliarvi col gioco del calcio, che è quello che state a commentare, chi da una vita. Un gioco tanto bello non solo per le vittorie, e negarlo è negare il gioco stesso, ma per come si gioca, in grado di dare emozioni uniche. Questo sin dalle partitelle che si assistevano o giocavano tra bambini al campetto (a scanso di equivoci, si gioca per vincere, escluse le partite del cuore).

Giocare di contropiede, arroccati... esiste l'anticalcio, che significa fare l'opposto di quello che prevede il gioco stesso e fanno tutti, può voler dire giocare di improvvisazione. Ma fissiamo sta legge universale: è l'eccezione non la regola, non per quello che fanno tutti che non è sempre sinonimo di giusto, ma come detto nient'altro per quello che implica il gioco calcio.

La Juve più bella degli ultimi anni qui è ricordata per quella lunga sequenza di passaggi anche di prima senza fare toccare palla al Borussia prima del gol che ne venne fuori (c'è un video che mostra lo stesso del calcio totale olandese), non per il passaggio sculato a suon di spazzate contro il Tottenham.

E che diamine. Aggiornate i calendari.

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Just now, JuvenTao said:

E gira spesso bene al Bayern real e barca 

 

chissà perché 

"Casualmente" hai citato le tre che secondo Chirico e anche secondo me, hanno più o meno sempre avuto un "occhio di riguardo" da parte dell'uefa

 

Riguardo al bayern gli è girata "bene" anche la volta in cui da 1-0 hanno perso 1-2 una finale di CL contro Ferguson, nel RECUPERO sefz

si vede che quella volta i crucchi si erano scordati qualcosa.

E sempre al bayern è girata "bene" anche quando si sono fatti infilare da un quasi ex giocatore quale diego milito, nella finale di madrid del 2010.

 

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4 minuti fa, Simo78 ha scritto:

Ad alcuni piace il tiki taka, fatto di possesso palla e fitta rete di passaggi (barcellona di guardiola) ad altri un calcio più intenso e aggressivo (la prima juve di lippi per intenderci). negli ultimi anni, la squadra che andava per la maggiore era il liverpool, che faceva riconquista e gioco in verticale su salah e manè (che poi è un modo elegante di dire contropiede), lo stesso city che ha ottime chances di vincere la champions ha basato questa stagione su difesa granitica e ripartenze delle sue frecce (altrimenti detto contropiede), lo stesso il psg con mbappè. ovviamente dipende dagli interpreti di qualità, ma il caro vecchio gioco all'italiana porta i risultati.

in Italia, alla fine Conte quest'anno ha vinto giocando così.  Una delle armi migliori del Real quest'anno è lo strappo verticale di Vinicius... insomma , certe cose non passano mai di moda. Cero , ci vogliono quelli buoni.

E poi, non sono forse spettacolari le azioni dei gol del City di ieri sera ad esempio?

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Adesso, 77luca ha scritto:

in Italia, alla fine Conte quest'anno ha vinto giocando così.  Una delle armi migliori del Real quest'anno è lo strappo verticale di Vinicius... insomma , certe cose non passano mai di moda. Cero , ci vogliono quelli buoni.

E poi, non sono forse spettacolari le azioni dei gol del City di ieri sera ad esempio?

assolutamente d'accordo. 

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35 minuti fa, JuvenTao ha scritto:

Quella Juve era una squadra di semidei che il trap sfrutto’ al 40%

A parità di campioni vince chi segna

chi segna gioca bene 

Non parlo di campioni in questo caso, ma di caratteristiche. 

Se hai giocatori portati a difendere bassi, difensori non molto veloci e centrocampisti non palleggiatori, giochi basso e provi a ripartire, per dire. 

Questa storia della filosofia dell'allenatore è sfuggita di mano. 

 

Lo stesso sacchi che pontifica tanto in TV, in finale col Brasile ha giocato una partita che manco Nereo rocco... 

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2 minutes ago, Cipio said:

È bello vedere che tanti si oppongono a post come questi. Significa che c'è speranza.

 

Ma poi, allucinante, cosa siete una setta? Una propaganda al soldo di qualcuno? Dei missionari che vogliono dirottare il pensiero della gente e riportarla sulla "retta via"? Inquietante. Proprio dopo una partita come quella di ieri (anzi al plurale, perché già successo più volte) dovete spuntare a fare ste arringhe? Cos'è vi brucia?

Ma santo cielo. Facciamo una bella cosa tutti, assieme: chiudete gli occhi e liberate la mente da tutto, tornate a conciliarvi col gioco del calcio, che è quello che state a commentare, chi da una vita. Un gioco tanto bello non solo per le vittorie, e negarlo è negare il gioco stesso, ma per come si gioca, in grado di dare emozioni uniche. Questo sin dalle partitelle che si assistevano o giocavano tra bambini al campetto (a scanso di equivoci, si gioca per vincere, escluse le partite del cuore).

Giocare di contropiede, arroccati... esiste l'anticalcio, che significa fare l'opposto di quello che prevede il gioco stesso e fanno tutti, può voler dire giocare di improvvisazione. Ma fissiamo sta legge universale: è l'eccezione non la regola, non per quello che fanno tutti che non è sempre sinonimo di giusto, ma come detto nient'altro per quello che implica il gioco calcio.

La Juve più bella degli ultimi anni qui è ricordata per quella lunga sequenza di passaggi anche di prima senza fare toccare palla al Borussia prima del gol che ne venne fuori (c'è un video che mostra lo stesso del calcio totale olandese), non per il passaggio sculato a suon di spazzate contro il Tottenham.

E che *. Aggiornate i calendari.

Il problema è la propaganda nazionale del catenaccio che genera una specie di orgoglio mal riposto nel distruggere invece di creare 

 

molti italiani sono poi di indole distruttrice più c’è creativa e si adeguano alle cose invece di cambiarle 

 

il Non cambiare è rassicurante e tipicamente italiano 

 

e’ un morbo  che ha Attaccato anche la Juventus nella storia ed arranchiamo a progredire 

 

il problema è che la nazionale italiana non può inspirare il nostro gioco per sempre

 

Ogni cosa ha il suo tempo 

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Lo scopo del calcio è segnare gol per vincere, le regole dicono che se vinci 1-0 o 14-0 sempre 3 punti sono, le regole allo stesso tempo non dicono quanti passaggi devi fare per segnare, se devi segnare di destro o sinistro, se devi arrivare in area avversaria in 30 secondi o in due minuti.

Quindi l'importante è vincere e chi vince ha sempre ragione, sia che vinca arrivando a segnare con 20 passaggi o con 3.

Le chiacchiere servono a chi sta seduto sulla poltroncina bello comodo per poter commentare e rubare uno stipendio mentre gli altri stanno in campo, si fanno il cul.... tutto l'anno e affrontano le decine di problemi che una squadra ha.

Quindi si, vincere è l'unica cosa che conta e ognuno prova a farlo sfruttando le proprie caratteristiche.

Detto questo ci sarà sempre chi deve fare filosofia e romperà le scatole.

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5 minutes ago, Area bianconera said:

"Casualmente" hai citato le tre che secondo Chirico e anche secondo me, hanno più o meno sempre avuto un "occhio di riguardo" da parte dell'uefa

 

Riguardo al bayern gli è girata "bene" anche la volta in cui da 1-0 hanno perso 1-2 una finale di CL contro Ferguson, nel RECUPERO sefz

si vede che quella volta i crucchi si erano scordati qualcosa.

E sempre al bayern è girata "bene" anche quando si sono fatti infilare da un quasi ex giocatore quale diego milito, nella finale di madrid del 2010.

 

Si ma hanno sempre migliorato 

anzi dopo quelle mazzate sono ancora più aggressivi 

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42 minuti fa, JuvenTao ha scritto:

Ma infatti sono solo scuse 

la Juve deve cambiare filosofa di gioco e capire che si deve segnare per vincere 

Io ci aggiungo sfortuna anche se è un concetto un po' astratto.

Per età posso limitarmi a ricordare solo quelle a partire dagli anni '90.

A partire da quella vinta.

Partita dominata in cui potevamo chiuderla già con un largo vantaggio nella prima parte. Pareggiata da loro quasi casualmente ed arrivata quindi ai rigori. Partivamo sulla carta sfavoriti.

97 contro il Borussia partita maledetta. Stesso storia. Gol divorati, partita dominata, loro 3 tiri 3 gol. Quella più assurda nei miei ricordi. Ancora non me la spiego.

98 Real, partita strana, brutta, tattica, in cui sembravamo davvero "alla frutta". Da supplementari e rigori, ma con un gol in fuorigioco perdemmo.

2003 come quella del 98, sintetizzando, con forse leggera predominanza loro.

Globalmente a filosofia di gioco ci stavamo, ma ogni volta con noi se doveva andare qualcosa storto, ci andava puntualmente...

 

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1 minute ago, PowerNedved said:

Lo scopo del calcio è segnare gol per vincere, le regole dicono che se vinci 1-0 o 14-0 sempre 3 punti sono, le regole allo stesso tempo non dicono quanti passaggi devi fare per segnare, se devi segnare di destro o sinistro, se devi arrivare in area avversaria in 30 secondi o in due minuti.

Quindi l'importante è vincere e chi vince ha sempre ragione, sia che vinca arrivando a segnare con 20 passaggi o con 3.

Le chiacchiere servono a chi sta seduto sulla poltroncina bello comodo per poter commentare e rubare uno stipendio mentre gli altri stanno in campo, si fanno il cul.... tutto l'anno e affrontano le decine di problemi che una squadra ha.

Quindi si, vincere è l'unica cosa che conta e ognuno prova a farlo sfruttando le proprie caratteristiche.

Detto questo ci sarà sempre chi deve fare filosofia e romperà le scatole.

Se segni meno dell avversario perdi 

se te ne segnano 3 devi farne 4

 

in Italia con il Calcio sparagnino la tua idea funziona anche ma in Europa ti sgozzano 

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Adesso, PowerNedved ha scritto:

Lo scopo del calcio è segnare gol per vincere, le regole dicono che se vinci 1-0 o 14-0 sempre 3 punti sono, le regole allo stesso tempo non dicono quanti passaggi devi fare per segnare, se devi segnare di destro o sinistro, se devi arrivare in area avversaria in 30 secondi o in due minuti.

Quindi l'importante è vincere e chi vince ha sempre ragione, sia che vinca arrivando a segnare con 20 passaggi o con 3.

Le chiacchiere servono a chi sta seduto sulla poltroncina bello comodo per poter commentare e rubare uno stipendio mentre gli altri stanno in campo, si fanno il cul.... tutto l'anno e affrontano le decine di problemi che una squadra ha.

Quindi si, vincere è l'unica cosa che conta e ognuno prova a farlo sfruttando le proprie caratteristiche.

Detto questo ci sarà sempre chi deve fare filosofia e romperà le scatole.

Però in Champions se vinci una partita 1-0 rischi molto nella partita dopo o vieni buttato fuori.

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4 ore fa, Barney Panofsky ha scritto:

Dove eravate durante la Juve di Lippi?

Sbaglio o non perdemmo 3 finali, da favoriti per altro?

 

Non è la dimostrazione che col bel gioco non si vince. E' la dimostrazione che NON esistono formule esatte per vincere. Abbiamo vinto (e perso in tantissimi) modi, quindi tutti quei discorsi su filosofia e rivoluzioni che tanto piacciono all'adepto medio del guru di turno che senso hanno?

 

Poi...cos'è questo "bel giuoco"? Io non lo so, non l'ho ancora capito e di certo non lo capisco nei termini in cui me ne parlano gli Adani di turno...nella mia ignoranza, però, distinguo un calcio funzionale rispetto agli elementi in rosa, un calcio efficace...forse è a quello che dovremmo guardare.

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4 ore fa, Aaron Ramsey 91 ha scritto:

Lo scorso anno, fin quando avevano seguito Sarri, con il suo gioco siamo andati a palleggiare in faccia e dominare 90 minuti in trasferta a quello che oggi viene definito il miglior allenatore italiano, il re del 5-3-2 e del catenaccio che contro di noi “stranamente” non ha dato frutti tranne un rigore casuale e un tiro da 30 metri deviato da Bonucci, poi si era riusciti pure a giocare con 3 punte pesanti, segnando 7 gol in 2 partite, ma subito dopo si è persa la supercoppa con la Lazio, quindi allenatore rinnegato perché qui o si fa come dicono i senatori sotto insegnamenti dei vecchi allenatori o non se ne fa nulla, sia mai perdere una partita, o peggio ancora vincerla pur subendo 2-3 gol, e sappiamo tutti poi come è finita...Sarri a fare il pupazzo costretto a scimmiottare Allegri, baricentro sempre più basso in campo, fino ad arrivare a Pirlo...

Aridaje con 'sta storia...ma quali senatori, se Buffon é il secondo portiere e Chiellini l'anno scorso è stato infortunato tutto l'anno? Comandavano loro? Alla fine é "colpa" sempre di Bonucci, poveraccio, che in pratica "domina" la Juve da 10 anni ed imporrebbe un suo presunto credo catenacciaro.

Tra un po' di "senatori" non ce ne saranno più e si troverà qualcun altro a cui dare la colpa delle sconfitte eventuali spero, perché qui siamo ben oltre il capro espiatorio, all'ossessione e basta.

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5 minutes ago, Veleno76 said:

Io ci aggiungo sfortuna anche se è un concetto un po' astratto.

Per età posso limitarmi a ricordare solo quelle a partire dagli anni '90.

A partire da quella vinta.

Partita dominata in cui potevamo chiuderla già con un largo vantaggio nella prima parte. Pareggiata da loro quasi casualmente ed arrivata quindi ai rigori. Partivamo sulla carta sfavoriti.

97 contro il Borussia partita maledetta. Stesso storia. Gol divorati, partita dominata, loro 3 tiri 3 gol. Quella più assurda nei miei ricordi. Ancora non me la spiego.

98 Real, partita strana, brutta, tattica, in cui sembravamo davvero "alla frutta". Da supplementari e rigori, ma con un gol in fuorigioco perdemmo.

2003 come quella del 98, sintetizzando, con forse leggera predominanza loro.

Globalmente a filosofia di gioco ci stavamo, ma ogni volta con noi se doveva andare qualcosa storto, ci andava puntualmente...

 

Io credo che giocavamo male perché non abituati ad infliggere dolore. Errori dovuti alla mentalità 

 

Nella storia si nota che la Juve ha quasi pena dell avversario anzi addiritura tende quasi ad

ammirarlo

 

la Juventus ha una mentalità quasi femmina che deve mutare 

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Al netto delle posizioni estremiste si fa volutamente confusione tra giocare bene e giocare con atteggiamento speculativo. Tu puoi giocare bene nel senso di commettere pochi errori ed avere un atteggiamento speculativo... Il problema è che l'atteggiamento speculativo va benissimo in campionato dove essendo un torneo di resistenza vince praticamente sempre chi ha la migliore difesa, è meno produttivo nelle partite da dentro e fuori per il semplice fatto che se ti basi su portare a casa lo zero a zero, basta un episodio negativo anche casuale per rovinare tutto. In Europa ho perso il conto delle partite e qualificazioni buttate per gestire il risultato..... 

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6 minuti fa, Cipio ha scritto:

E che diamine. Aggiornate i calendari.

E aggiorniamoli. Guardiola arriva di nuovo in finale dopo 10 anni grazie a una fase difensiva spettacolare e altamente efficace. Il Chelsea svolta la stagione e rischia di raggiungere il City in finale dopo aver cambiato l'allenatore e essersi blindata (10 gol subiti in 23 partite ma 5 di questi tutti in una, con 18 partite a rete inviolata).

E' forse il cosiddetto tiki taka che funziona meno, e non è detto che tutto il resto sia catenaccio.

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15 minutes ago, davidov said:

Non parlo di campioni in questo caso, ma di caratteristiche. 

Se hai giocatori portati a difendere bassi, difensori non molto veloci e centrocampisti non palleggiatori, giochi basso e provi a ripartire, per dire. 

Questa storia della filosofia dell'allenatore è sfuggita di mano. 

 

Lo stesso sacchi che pontifica tanto in TV, in finale col Brasile ha giocato una partita che manco Nereo rocco... 

quei giocatori avevano dei piedi di fata 

giocatori stupendi (quelli del trap)

dovevano essere usati molto diversamente 

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15 minuti fa, davidov ha scritto:

Lo stesso sacchi che pontifica tanto in TV, in finale col Brasile ha giocato una partita che manco Nereo rocco... 

e non solo in finale. E non solo in nazionale. 

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10 minuti fa, JuvenTao ha scritto:

Io credo che giocavamo male perché non abituati ad infliggere dolore. Errori dovuti alla mentalità 

 

Nella storia si nota che la Juve ha quasi pena dell avversario anzi addiritura tende quasi ad

ammirarlo

 

la Juventus ha una mentalità quasi femmina che deve mutare 

Le prime e due no dai. Entrammo per "spaccare tutto", capitalizzando molto meno di quello che meritavamo. Il Borussia lo schiacciammo a livello di gioco. Una assedio continuo. Lo ricordo bene perchè facevo il militare e mi giravano a mille vedere tutta quella sfiga assurda unita alla situazione di dover rientrare al contrappello.

Nelle due seguenti credo invece sia entrata in gioco la "paura" di riperdere ancora. Più timorosi e contratti proprio all'ultimo ostacolo.

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55 minutes ago, JuvenTao said:

segna di più vince 

amen

ed é più facile fare solo un gol che tre.
é scontato. ma se non ne mastichi di calcio, pensi che segnare sia facile, così facile da prendere rischi. continui a ripetere che devi segnare a costo di squilibrare la squadra  e non é così.

é un calcio fallimentare e lo abbiamo capito. ormai é acclarato. se pure guardiola lo ha capito, tu sei il giapponese della seconda guerra mindiale. 

che il calcio sia difendersi bene, lo dimostrano i fatti.. . ma da 100 anni.

amen.

 

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1 minute ago, Veleno76 said:

Le prime e due no dai. Entrammo per "spaccare tutto", capitalizzando molto meno di quello che meritavamo. Il Borussia lo schiacciammo a livello di gioco. Una assedio continuo. Lo ricordo bene perchè facevo il militare e mi giravano a mille vedere tutta quella sfiga assurda.

Nelle due seguenti credo invece sia entrata in gioco la "paura" di riperdere ancora. Più timorosi e contratti proprio all'ultimo ostacolo.

Nella uefa e nella qualificazioni si

storicamente il Dortmund lo ammazzavamo

 

ma in finale alleggiava meno concentrazione e cattiveria e la vendetta degli ex fu puntuale 

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15 minuti fa, JuvenTao ha scritto:

Il problema è la propaganda nazionale del catenaccio che genera una specie di orgoglio mal riposto nel distruggere invece di creare 

 

molti italiani sono poi di indole distruttrice più c’è creativa e si adeguano alle cose invece di cambiarle 

 

il Non cambiare è rassicurante e tipicamente italiano 

 

e’ un morbo  che ha Attaccato anche la Juventus nella storia ed arranchiamo a progredire 

 

il problema è che la nazionale italiana non può inspirare il nostro gioco per sempre

 

Ogni cosa ha il suo tempo 

Queste discusioni sono annose, le facevano già ai tempi di Brera.

Lo scopo del gioco é segnare un gol più dell'avversario e basta, non prevede necessariamente spettacolo.

Ciò non toglie che si deve valutare qual é il calcio migliore per raggiungere un risultato ed oggi il calcio migliore è probabilmente quello di possesso, con tanti giocatori specie esterni, visto che il trequartista è sparito, in grado di saltare l'uomo e molti passaggi filtranti o recupero palla e ripartenze (che é anche il "calcio spettacolare").

Ma ha senso se é anche un calcio funzionale.

Non ha invece senso volere il "calcio bello" fine a sé stesso...cioé se in una partita la squadra non stà troppo bene o l'avversraio é più forte ma comunque battibile, non c'é niente di male ad arroccarsi in difesa e spazzare i palloni se si porta a casa il risultato...non é che devo comunque attaccare lasciando le praterie ad avversari in grado di colpirmi per lo spettacolo in sé considerato; in un cmapionato inoltre é impoortnte dosare le forze, noin devo spingere a tutta per vincere 5 a zero se posso vincere 1 a zero, risparmiare energie e vincere anche la successiva.

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Mi permetto di ricordare anche un'altra partita abbastanza recente, di un allenatore come Klopp. La finale tra Tottenham e Liverpool. I reds segnano dopo due minuti su rigore e passano i successivi 85 a difendersi. Fanno il 30 % di possesso palla con una percentuale di passaggi riusciti bassissima, segnano il due a zero e portano a casa la coppa. Klopp rimane ovviamente un simbolo del calcio aggressivo, un Lippi nato in Germania, ma un allenatore deve sapersi adattare per raggiungere un obiettivo. Perchè è a capo di un gruppo di uomini e deve farli vincere.

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1 minute ago, localpero said:

ed é più facile fare solo un gol che tre.
ed é scontato. ma se non ne mastichi di calcio, pensi che segnare sia facile, così facile da prendere rischi.  e non é cosi.

lo dimostrano i fatti. ma da 100 anni.

amen.

 

Infatti per segnare di più devi giocare bene 

1 minute ago, garrison said:

Queste discusioni sono annose, le facevano già ai tempi di Brera.

Lo scopo del gioco é segnare un gol più dell'avversario e basta, non prevede necessariamente spettacolo.

Ciò non toglie che si deve valutare qual é il calcio migliore per raggiungere un risultato ed oggi il calcio migliore è probabilmente quello di possesso, con tanti giocatori specie esterni, visto che il trequartista è sparito, in grado di saltare l'uomo e molti passaggi filtranti o recupero palla e ripartenze (che é anche il "calcio spettacolare").

Ma ha senso se é anche un calcio funzionale.

Non ha invece senso volere il "calcio bello" fine a sé stesso...cioé se in una partita la squadra non stà troppo bene o l'avversraio é più forte ma comunque battibile, non c'é niente di male ad arroccarsi in difesa e spazzare i palloni se si porta a casa il risultato...non é che devo comunque attaccare lasciando le praterie ad avversari in grado di colpirmi per lo spettacolo in sé considerato; in un cmapionato inoltre é impoortnte dosare le forze, noin devo spingere a tutta per vincere 5 a zero se posso vincere 1 a zero, risparmiare energie e vincere anche la successiva.

Tutto ciò non funziona se ti confronti con macchine da gol europee 

il tuo castello di certezza crolla 

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