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Fogueres

Le certezze che ci regala Chelsea- Manchester City

Post in rilievo

1 minuto fa, robertotn ha scritto:

sostanzialmente d'accordo con  te....se mi permetti correggerei "quasi tutto fumo negli occhi"   ;)

Esatto...qualche PL l’ha vinta

Quando altri allenatori vincono i campionati mani sperticate ed elogi a iosa

Suvvia

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Andrei piano nel trarre insegnamenti generali da una sola partita. Altrimenti potremmo dire che la finale Juventus-Amburgo del 1983 ci ha insegnato che per vincere non serve avere in squadra sei campioni del mondo e il miglior regista dell'epoca.

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Ecco cosa serve per vincere.

Gente che vuole giocare per la tua squadra onorando la maglia al 110%

 

 

Copio e incollo

 

“Io voglio giocare in prima squadra col Chelsea”. 
Rispondeva così un giovanissimo Mason Mount quando gli mettevano sul tavolo le tante offerte per lasciare Londra. 
Solo due anni fa giocava nel Derby, in Championship, la serie B inglese. Ed è proprio in quella stagione che Frank Lampard, allora allenatore dei “the Rams”, ha perso completamente la testa per lui. Una volta approdato sulla panchina dei blues, le richieste dell’allenatore ai dirigenti è stata quella di non farlo partire, viste le tante richieste pervenute. 

Lui, classe 99, che sotto età nel 2015-16 ha vinto la Youth League insieme ai ‘96/‘97 (Abraham, Tomori, Ola Aina). 

Lui, che sin da bambino, tifa e gioca nel settore giovanile del Chelsea. 

Dalle parti di Stamford Bridge dicono che quando qualcuno anni fa gli fece notare che, negli ultimi 20 anni, l’unico giocatore del settore giovanile ad arrivare in prima squadra era stato John Terry, lui senza batter ciglio rispose: “Io sarò il prossimo”.  Raccontano che qualcuno si mise persino a ridere.

Chissà se l’altra sera, dopo aver visto “Magic” Mason alzare la Champions League da protagonista, ridevano ancora... 💙

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3 ore fa, Fogueres ha scritto:

Ecco cosa serve per vincere.

Gente che vuole giocare per la tua squadra onorando la maglia al 110%

 

 

Copio e incollo

 

“Io voglio giocare in prima squadra col Chelsea”. 
Rispondeva così un giovanissimo Mason Mount quando gli mettevano sul tavolo le tante offerte per lasciare Londra. 
Solo due anni fa giocava nel Derby, in Championship, la serie B inglese. Ed è proprio in quella stagione che Frank Lampard, allora allenatore dei “the Rams”, ha perso completamente la testa per lui. Una volta approdato sulla panchina dei blues, le richieste dell’allenatore ai dirigenti è stata quella di non farlo partire, viste le tante richieste pervenute. 

Lui, classe 99, che sotto età nel 2015-16 ha vinto la Youth League insieme ai ‘96/‘97 (Abraham, Tomori, Ola Aina). 

Lui, che sin da bambino, tifa e gioca nel settore giovanile del Chelsea. 

Dalle parti di Stamford Bridge dicono che quando qualcuno anni fa gli fece notare che, negli ultimi 20 anni, l’unico giocatore del settore giovanile ad arrivare in prima squadra era stato John Terry, lui senza batter ciglio rispose: “Io sarò il prossimo”.  Raccontano che qualcuno si mise persino a ridere.

Chissà se l’altra sera, dopo aver visto “Magic” Mason alzare la Champions League da protagonista, ridevano ancora... 💙

Fogueres, per chiudere il mio intervento-contributo su come e cosa bisogna fare in concreto per mettere la Juventus nelle condizioni di gioco migliori ed efficaci in modo da vincere tutto, la CL in prima istanza, NON SUBENDO PIÙ GOL EVITABILI, SPESSO RIVELATISI MOLTO PESANTI, posto di seguito la seconda e ultima tipologia di gol evitabili, da me selezionati e registrati, causati dal mancato rispetto della Posizione Frontale Attiva sui tiri contro, Bonucci da sempre ne è un esempio in negativo, dopo il video di cui sopra riguardante quelli segnati a causa della zona in difesa, in area per mancanza di marcatura a uomo moderna come da me proposta;

 

PARMA – MANTOVA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

PARMA – TRIESTINA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

MILAN – SIENA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

REGGINA – INTER 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

REGGINA – INTER 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

FROSINONE – RIMINI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

BOLOGNA – LAZIO 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

TREVISO – EMPOLI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

INTER – JUVENTUS 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

NAPOLI – CAGLIARI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

NAPOLI – CAGLIARI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

CAGLIARI – LECCE 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

ROMA – FIORENTINA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

JUVENTUS – MILAN 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

JUVENTUS – MILAN 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

 

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30 minuti fa, giorgiop ha scritto:

Fogueres, per chiudere il mio intervento-contributo su come e cosa bisogna fare in concreto per mettere la Juventus nelle condizioni di gioco migliori ed efficaci in modo da vincere tutto, la CL in prima istanza, NON SUBENDO PIÙ GOL EVITABILI, SPESSO RIVELATISI MOLTO PESANTI, posto di seguito la seconda e ultima tipologia di gol evitabili, da me selezionati e registrati, causati dal mancato rispetto della Posizione Frontale Attiva sui tiri contro, Bonucci da sempre ne è un esempio in negativo, dopo il video di cui sopra riguardante quelli segnati a causa della zona in difesa, in area per mancanza di marcatura a uomo moderna come da me proposta;

 

PARMA – MANTOVA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

PARMA – TRIESTINA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

MILAN – SIENA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

REGGINA – INTER 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

REGGINA – INTER 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

FROSINONE – RIMINI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

BOLOGNA – LAZIO 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

TREVISO – EMPOLI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

INTER – JUVENTUS 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

NAPOLI – CAGLIARI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

NAPOLI – CAGLIARI 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

CAGLIARI – LECCE 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

ROMA – FIORENTINA 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

JUVENTUS – MILAN 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

JUVENTUS – MILAN 2008/9 CAMPIONATO ITALIANO

 

Grazie per l’ulteriore prezioso  contributo.

Premesso che il goal nasce per la stragrande maggioranza dei casi da un errore credo da profano che ci siano due componenti:

1) educazione tattica e questo caso da questo dipende la preparazione tattica dell’allenatore ( Gasperini docet) ossia l’indottrinamento / correzione di aspetti che ad occhio del mestiere sono macroerrori ( vedi Bonucci, bravo nel lanciare/ impostare ma pessimo difensore)

 

2) lo spirito di sacrificio della squadra. Anche in quel caso conta l’allenatore ma inteso come carisma. In questo mi viene in mente un Giampaolo ( bravissimo tattico ma forse un po’ fragile a gestire un certo tipo di situazioni). Lo stesso Pirlo mi è sembrato debole sotto questo punto di vista. Magari le idee c’erano ma poi devi convincere la squadra a “morire” per te.

In questo mi sembra bravo un Simeone, molto carismatica.

 

3) Tornando a Guardiola e il topic direi che lo spagnolo è un illuminato che però a volte diventa troppo “alchimistico”, con i suoi concetti e un pizzico di umiltà in più magari raccoglierebbe di più.

 

PS Ma sei un addetto ai lavori? ( se si può dire sennò non fare caso alla mia domanda o se preferisci rispondi in privato 😉)

 

 

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1 ora fa, Fogueres ha scritto:

Grazie per l’ulteriore prezioso  contributo.

Premesso che il goal nasce per la stragrande maggioranza dei casi da un errore credo da profano che ci siano due componenti:

1) educazione tattica e questo caso da questo dipende la preparazione tattica dell’allenatore ( Gasperini docet) ossia l’indottrinamento / correzione di aspetti che ad occhio del mestiere sono macroerrori ( vedi Bonucci, bravo nel lanciare/ impostare ma pessimo difensore)

 

2) lo spirito di sacrificio della squadra. Anche in quel caso conta l’allenatore ma inteso come carisma. In questo mi viene in mente un Giampaolo ( bravissimo tattico ma forse un po’ fragile a gestire un certo tipo di situazioni). Lo stesso Pirlo mi è sembrato debole sotto questo punto di vista. Magari le idee c’erano ma poi devi convincere la squadra a “morire” per te.

In questo mi sembra bravo un Simeone, molto carismatica.

 

3) Tornando a Guardiola e il topic direi che lo spagnolo è un illuminato che però a volte diventa troppo “alchimistico”, con i suoi concetti e un pizzico di umiltà in più magari raccoglierebbe di più.

 

PS Ma sei un addetto ai lavori? ( se si può dire sennò non fare caso alla mia domanda o se preferisci rispondi in privato 😉)

 

 

Ti rispondo ben volentieri consapevole di quello che vado precisando alle tue puntualizzazioni simili a perplessità, nel modo seguente:

TU

Grazie per l’ulteriore prezioso  contributo.

IO

Di niente, anzi grazie e contento di avermi dato spazio per manifestare il mio contributo sui GOL EVITABILI;

TU

Premesso che il goal nasce per la stragrande maggioranza dei casi da un errore credo da profano che ci siano due componenti:

IO

Devi distinguere tra gol evitabili e gol imparabili/inevitabili come da classificazione da me formulata che t’invito a leggere nel dettaglio, attentamente, andando nel mio topic alla Sez. Serie A e Campionati Esteri dove puoi trovarla facilmente avendola ripetuta varie volte; sinteticamente ti dico che per essere considerato EVITABILE il gol deve scaturire, essere causato sempre dagli stessi errori tecnico tattico reiterati partita dopo partita, o nella medesima partita, commessi dai difensori sempre uguali, della stessa natura dipendenti, derivanti dall'applicazione della zona in difesa, in area con le sue rischiose, controproducenti componenti tattiche ben note che portano a lasciare l'attaccante solo, libero, indisturbato nel buttarla dentro spesso davanti alla porta come fosse un gioco da ragazzi, per non essere stato marcato a uomo; come pure dall'errore altrettanto reiterato commesso per mancato rispetto della Posizione Frontale Attiva sui tiri contro da parte del difensore girandosi alla palla in arrivo, come ho già precisato un esempio su tutti è Bonucci, ma anche Ronaldo in barriera con il Porto; MENTRE nelle altre fattispecie che compongono la casistica da me formulata, mancando il requisito dell’errore specifico e ripetitivo, accennato sopra, il gol è da considerarsi IMPARABILE/INEVITABILE, in quanto il portiere nulla può fare per impedire alla palla di entrare in rete, MA SOPRATTUTTO perché siamo in presenza di una casistica diversa di errori, di giocate individuali da manuale, e di quant’altro ancora avente carattere di unicità, eccezionalità dato che lo stesso difensore si guarderà bene dal duplicarlo (l’errore) o la giocata da manuale venendosi a trovare nella medesima o quasi situazione di gioco;

TU

1) educazione tattica e questo caso da questo dipende la preparazione tattica dell’allenatore ( Gasperini docet) ossia l’indottrinamento / correzione di aspetti che ad occhio del mestiere sono macroerrori ( vedi Bonucci, bravo nel lanciare/ impostare ma pessimo difensore)

IO

Attenzione, a tal proposito che per non subire più gol evitabile, intesi e classificati come sopra da me spiegato, non basta la preparazione tattica o la bravura dell’allenatore, anche dello stesso Gasperini, occorre rimuovere la cause tecnico tattiche che portano a subire tali gol specifici, in un solo modo ovvero giocando con marcatura a uomo moderna, elastica, ergonomica, implementata dal controllo visivo attivo, AL POSTO DELLA ZONA (Gasperini è un zonista come tutti gli altri suoi colleghi) e rispettare la regola della Posizione Frontale Attiva sui tiri contro, cosa che NESSUN allenatore si dimostra capace di fare perché non intuisce, non comprende, gli sfugge quale sia il rapporto tra causa ed effetto nella realizzazione dei gol evitabili come da me evidenziato;

TU

2) lo spirito di sacrificio della squadra. Anche in quel caso conta l’allenatore ma inteso come carisma. In questo mi viene in mente un Giampaolo ( bravissimo tattico ma forse un po’ fragile a gestire un certo tipo di situazioni). Lo stesso Pirlo mi è sembrato debole sotto questo punto di vista. Magari le idee c’erano ma poi devi convincere la squadra a “morire” per te.

In questo mi sembra bravo un Simeone, molto carismatica.

IO

Forse non hai letto quanto ho scritto io a tal proposito dicendo che una squadra, Juventus, per uscire a testa alta dal campo deve aver giocato con: Dinamismo, Mobilità, Intensità, Aggressività, Carica agonistica, Spirito combattivo, Pressing asfissiante nelle due fasi, come atteggiamento in campo ed impegno profuso, poi l’allenatore entrerà nel merito specifico del gioco da attuarsi rafforzando i reparti dal punto di vista tecnico tattico per segnare di più e non subire gol evitabili;

TU

3) Tornando a Guardiola e il topic direi che lo spagnolo è un illuminato che però a volte diventa troppo “alchimistico”, con i suoi concetti e un pizzico di umiltà in più magari raccoglierebbe di più.

IO

L’umiltà non c’entra a mio avviso, Guardiola è un allenatore zonista ortodosso, succube e dipendente di questo sistema di gioco copiato da altri sotto questo aspetto, che pur alla guida di squadra stratosferiche ha sempre subito gol evitabili pesanti, come quello pesantissimo di Havertz che gli ha fatto perdere la CL oltre a una brutta figura rimediata;

TU

PS Ma sei un addetto ai lavori? ( se si può dire sennò non fare caso alla mia domanda o se preferisci rispondi in privato 😉)

IO

Sono uno che gioca a calcio da 70 anni, dilettante, allenatore, scrittore di articoli pubblicati a Coverciano, autore di un libro, vedi te se posso essere chiamato un addetto ai lavori, per conoscermi meglio ti segnalo il mio blog http://www.calcioegoal.it/ se t’interessa di andare a visitarlo.

Ciao

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