Vai al contenuto

Benvenuti su VecchiaSignora.com

Benvenuti su VecchiaSignora.com, il forum sulla Juventus più grande della rete. Per poter partecipare attivamente alla vita del forum è necessario registrarsi

Archiviato

Questa discussione è archiviata e chiusa a future risposte.

dimas87

Bonucci: “Guardiola mi voleva, gli ho risposto così! Con Ronaldo ci allenavamo meno perché…”

Post in rilievo

Questa porcheria è una cosa introdotta dal trio Buffon-Chiellini-Bonucci coadiuvati da Allegri, io per esempio ai tempi di Conte non mi ricordo questi discorsi. 

È qualcosa di frustrante, poi queste cose le vanno a dire anche alla stampa straniera .doh

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
16 minutes ago, cuorebianconero-v2.0 said:

Solo a me da fastidio questa mentalità tra virgolette operaia, e vincere in qualsiasi modo, anche se dobbiamo difendere l'1-0???

 

Questa del dna operaio è una str*nzata colossale... tutte le grandi squadre se si trovano in difficolta difendono anche gli 1-0 con le unghie e con i denti, ma normalmente impongono il loro gioco. Nessuna grande squadra entrata nella storia ha mai giocato male come consuetudine, al massimo si gioca male nei periodi di scarsa forma cercando di portare lo stesso a casa il risultato.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
4 minuti fa, SenzaDiTe ha scritto:

E' quanto vado dicendo io stesso da 1 anno e mezzo

Il ricambio generazionale (e i due ultimi allenatori) hanno sradicato la mentalità vincente dei precedenti 9 anni

E i risultati si sono visti

 

 

Sinceramente non penso sia sempre solo una questione di mentalità, ma di qualità dei giocatori. Che negli ultimi anni é un po' calata (anche perchè sono stati presi diversi giovani che - mentalità a parte - devono anche crescere tecnicamente e tatticamente).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, dimas87 ha scritto:

Quello dipende dall'invecchiamento di alcuni e dagli altri giocatori che non sono gli stessi di prima, non hanno la stessa mentalità di base. Ramsey, Rabiot etc sono tecnicamente più forti degli Sturaro e pure degli Asamoah ma dimostrano meno personalità in campo e quella non cambia anche se giochi venti metri più avanti, non è questione di tirare a campare o meno. Una squadra che pensa che esista soltanto la fase offensiva non vincerà mai, come il viceversa ovviamente.

il troppo stroppia sempre, persino le vittorie 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
1 minuto fa, a77ila ha scritto:

Questa del dna operaio è una str*nzata colossale... tutte le grandi squadre se si trovano in difficolta difendono anche gli 1-0 con le unghie e con i denti, ma normalmente impongono il loro gioco. Nessuna grande squadra entrata nella storia ha mai giocato male come consuetudine, al massimo si gioca male nei periodi di scarsa forma cercando di portare lo stesso a casa il risultato.

Ma Bonucci non dice che bisogna giocare male come consuetudine, perché scrivere forzature?
Dice che non si possono giocare bene tutte le partite ed anche in quelle in cui non riesci ad esprimere il tuo gioco, anche per merito dell'avversario, ci devi mettere la cazzimma giusta per riuscire a vincerle lo stesso.

Che sono peraltro banalità, nel senso che lo dicono ovviamente tutti i giocatori e gli allenatori.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
39 minuti fa, dimas87 ha scritto:

RONALDO  “La presenza di Cristiano ha avuto una grande influenza su di noi. Solamente allenarsi con lui ci ha dato qualcosa in più ma inconsciamente i giocatori hanno iniziato a pensare che la sua presenza da sola bastasse per vincere le partite. Abbiamo cominciato a mancare un po’ nel lavoro quotidiano, nell’umiltà, nel sacrificio, nella voglia di esserci giorno dopo giorno per il tuo compagno di squadra. Penso che lo si vedesse. Forse era scontato che se davamo la palla a lui ci avrebbe fatto vincere la partita”.

A parte le solite frasi fatte.... Cioè, loro dovrebbero essere i primi a sapere che un solo giocatore non può il bello e il cattivo tempo in una squadra.... Roba da matti.... .doh

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

"Quando la Juve ha vinto c’erano 10 campioni, 10 buoni giocatori, 4 gregari ...

sarebbe interessante sapere a chi si riferisce parlando di campioni, buoni giocatori e gregari.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
39 minuti fa, stewie B e W ha scritto:

Mi sanguinano gli occhi. Quindi la storia della Juve dice che non fa tre passaggi di fila. Prendo atto.

Mi riporti il passaggio dove l'avrebbe detto?

Grazie.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
13 minutes ago, Black&White Legend said:

Io la conosco o penso di conoscerla benissimo.

E do' pienamente ragione a Bonucci.

Ieri, oggi, domani...sempre.

Ha espresso quello che siamo, piaccia o meno.


 

 

Infatti la Juve di Platini che asfaltava l'Aston Villa campione uscente nell''83 era una squadra operaia... e lo era pure quella di Zidane che insegnava calcio all'Ajax a casa sua nel '97... Quando in campo ci vanno i campioni veri si vede un grande calcio e alla Juve in 124 anni si è visto molto spesso !

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
11 minuti fa, garrison ha scritto:

Ma Bonucci non dice che bisogna giocare male come consuetudine, perché scrivere forzature?
Dice che non si possono giocare bene tutte le partite ed anche in quelle in cui non riesci ad esprimere il tuo gioco, anche per merito dell'avversario, ci devi mettere la cazzimma giusta per riuscire a vincerle lo stesso.

Che sono peraltro banalità, nel senso che lo dicono ovviamente tutti i giocatori e gli allenatori.

Oooh, finalmente qualcuno che sa leggere e capire un pensiero!

Bonucci ha semplicemente detto che TUTTE le Juventus, sia quelle belle, sia quelle meno belle, sia quelle forti e con campioni che hanno segnato un'epoca, sia quelle meno fornite di campioni, hanno avuto come minimo comun denominatore la necessità del "dover vincere" e la conseguente mentalità protesa alla vittoria, da portare a casa anche senza guanti bianchi. Capitava che in determinate partite si giocasse bene e si vincesse per le qualità dei campioni, capitava che in altre partite si vincesse difendendo strenuamente il gol di vantaggio, capitava ancora che in certe occasioni si ricorresse ad agonismo e forza fisica pur di portarla a casa (ad esempio la Juve del 1977 con Furino, Benetti, Tardelli, Gentile e un attaccante fisico come Boninsegna che menava più del difensore che lo marcava).

Bonucci ha poi aggiunto che da un paio d'anni qua questa mentalità sembra essersi molto attenuata, è stato fatto l'errore di non continuare a sollecitarla e pretenderla, in quanto le maggiori attenzioni erano rivolte ad altri aspetti.

E, pur non avendolo detto esplicitamente, penso che il giudizio di Bonucci sia negativo a tal riguardo, proprio perché lo stesso Leo aveva premesso che anche le Juve belle e che vincevano con i campioni, hanno sempre avuto questa mentalità del rimboccarsi le maniche e dell'ossessione per la vittoria, da portare a casa in qualunque modo, anche con 10' di pullman davanti alla porta e rinvii alla viva il parroco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Quindi Bonucci parla  in prima persona in una intervista. E cosa ha detto sul periodo di Ronaldo? Ha detto quello che in molti affermavamo, ossia che la squadra si è sbracata, perchè pensavano che tanto prima o poi la buttava dentro. Quindi non era grave che noi lo pensassimo ma che loro lo facessero.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 minutes ago, garrison said:

Ma Bonucci non dice che bisogna giocare male come consuetudine, perché scrivere forzature?
Dice che non si possono giocare bene tutte le partite ed anche in quelle in cui non riesci ad esprimere il tuo gioco, anche per merito dell'avversario, ci devi mettere la cazzimma giusta per riuscire a vincerle lo stesso.

Che sono peraltro banalità, nel senso che lo dicono ovviamente tutti i giocatori e gli allenatori.

Infatti quel passaggio lo condivido; quello che mi fa sorridere è quando parla di Barcellona e di dna...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
12 minuti fa, matteolojuventino ha scritto:

Questa porcheria è una cosa introdotta dal trio Buffon-Chiellini-Bonucci coadiuvati da Allegri, io per esempio ai tempi di Conte non mi ricordo questi discorsi. 

È qualcosa di frustrante, poi queste cose le vanno a dire anche alla stampa straniera .doh

Eh sì, perché la Juve con Conte non ha mai fatto partite difensive, proprio no.

 

A parte il primo anno in cui giocando solo una volta a settimana potevano spomparsi per bene la domenica...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Quella del DNA sta diventando una roba stucchevole, ormai è diventata una scusa per assecondare la volontà dei Bonucci Chiellini e Allegri che non concepiscono un modo di giocare diverso da un calcio prettamente difensivo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

se squadra operaia significa le maglie sudate di furino, bonini, conte, deschamps, lichsteiner, mandzukic etc...rispetto alle maglie intonse di rabiot, bernardeschi o kulusevski, Juve operaia tutta la vita. Parole impeccabili quelle di Bonucci. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
36 minuti fa, glc_1912 ha scritto:

E invece ha perfettamente ragione.

La Juve di Lippi era composta come dice lui, un mix tra campioni, buoni giocatori e gregari, con un solo obiettivo: vincere.

Ed è vero che, quando c'era da soffrire, la Juve sapeva farlo e sapeva usare il fioretto come la scure, a seconda della situazione.

Tutti ricordano la Juve che annichilisce l'Ajax, o il Milan, ma in quegli anni c'era anche la Juve che a Madrid si difende con le unghie e coi denti (e un Peruzzi paratutto) per poi ribaltarla a Torino. C'era la Juve che andava in Grecia a soffrire per portare a casa un pareggio 1-1. C'era la Juve che andava nei campi di Serie A e sapeva adeguarsi a tutto.

Capisco la narrazione del "la Juve dominante di Lippi", ed è vera, ma non era solo questo. Era anche una squadra con gli attributi, che quando c'era da lottare in trincea lo faceva.

 

Ed anche la Juve del Trap, era una squadra simile. Solida, a volte magnifica ma, quando serviva, diventava un muro. La nostra storia è questa, la Juventus è una squadra guerriera e versatile, operaia e dominante, un guerriero vichingo che mena come un fabbro o un moschettiere di corte che ti massacra con eleganza.

Bonucci dice cose sacrosante, qui.

Il problema è che molti hanno travisato questa mentalità, trasformandola in "1-0 e tutti in difesa, basta che vinco" 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
3 minuti fa, The Italian Giants ha scritto:

Eh sì, perché la Juve con Conte non ha mai fatto partite difensive, proprio no.

 

A parte il primo anno in cui giocando solo una volta a settimana potevano spomparsi per bene la domenica...

Tra l'altro proprio Conte introdusse il 352 che é nettamente un modulo difensivo che pian piano Allegri ha "estirpato", proponendo anche moduli ultra offensivi come nel 2017.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
9 minuti fa, garrison ha scritto:

Sinceramente non penso sia sempre solo una questione di mentalità, ma di qualità dei giocatori. Che negli ultimi anni é un po' calata (anche perchè sono stati presi diversi giovani che - mentalità a parte - devono anche crescere tecnicamente e tatticamente).

Se consideriamo gli ex giocatori al loro top, certamente c'è anche un problema di qualità, ma gli ultimi Khedira, Pjanic, Mandzukic, ecc.  erano giocatori in fase abbondantemente calante 

Era però gente che non aveva paura di nulla, e riusciva a  trasmettere questa mentalità al resto del gruppo, grazie anche a Bonucci, Chiellini, Buffon, ecc. 

Adesso vedo molto poco di quel carattere di squadra.

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
17 minuti fa, a77ila ha scritto:

Questa del dna operaio è una str*nzata colossale... tutte le grandi squadre se si trovano in difficolta difendono anche gli 1-0 con le unghie e con i denti, ma normalmente impongono il loro gioco. Nessuna grande squadra entrata nella storia ha mai giocato male come consuetudine, al massimo si gioca male nei periodi di scarsa forma cercando di portare lo stesso a casa il risultato.

Dove sta scritto che il dna operaio sia giocare male o perennemente sulla difensiva?

Significa giocare con gli attributi, con il coltello fra i denti, tutti sullo stesso piano, tutti dando il 101%.

Che è esattamente la descrizione di qualsiasi Juventus vincente nella storia.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
47 minuti fa, Davide5maggio ha scritto:

leggo questa intervista e non so se piangere o buttarmi dal balcone......

 

la parte su "QUANDO la Juve ha vinto.."  è francamente imbarazzante....la  prima Juve di Lippi era una macchina da guerra che giocava un calcio magnifico all'epoca....forse Bonucci lo ha dimenticato

 

non capisco perchè noi dobbiamo sempre essere quelli del 1-0 e tutti dietro 

 

 

Non pensavo ma inizio a crederlo ora... la nostra pena in Europa forse è proprio dovuta a questa vecchia guarda, Bonucci, Chiellini e prima Buffon.

Il modo che hanno di pensare mi fa cascare le braccia ... appunto la prima Juve di Lippi ha dominato l'Europa per 3 anni di fila (purtroppo raccogliendo solo 1 CL) con un gioco spettacolare ... intenso ... 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
52 minuti fa, Adrianick ha scritto:

Cose giuste? 

La storia della Juventus citata come una Juve operaia? Questo non sa una mazza della nostra storia. Tacesse e basta. 

Mi sa che sei tu a non saperne nulla. 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
19 minuti fa, The Italian Giants ha scritto:

Meno male che qualcuno lo dice.

 

Spesso si cita la Juve di Lippi come se fosse l'antecedente dei moderni Guardiola e Klopp, quando in realtà era molto più vicino al modello dell'Atletico di Simeone, specie quello degli anni migliori dal 2012 al 2016. C'erano quelle 3-4 grandissime individualità e poi per la maggior parte gregari come Torricelli, Montero, Pessotto, Di Livio, Conte, Tacchinardi che magari tecnicamente non erano il top ma ci mettevano un cuore e una voglia di vincere pazzeschi ogni partita, quando c'era da battagliare erano in prima linea, e come dici tu non esistono solo i Milan-Juve 1-6 o Juve-Ajax 4-1 che tutti amano ricordare, in mezzo ci sono state anche tantissime altre partite, in Serie A ma anche in Europa, portate a casa col coltello tra i denti, sacrificio e sofferenza (si ricordi, tra le tante, l'eroica Barcellona-Juve 1-2 del 2003). Ma come pure per Allegri eh, solo che per lui stranamente a differenza di Lippi succede il contrario, ci si vuole ricordare solo le partite sofferte e mai i Juve-Barcellona 3-0, Juve-Atletico 3-0, Juve-Real 2-1, Borussia-Juve 0-3, Juve-City 1-0, Monaco-Juve 0-2, United-Juve 0-1 vinte offrendo un calcio spettacolare.

La Juve di Lippi è esattamente l'emblema di ciò a cui si riferisce Bonucci, mentre qui viene usata a sostegno della tesi contraria.

Avevo volutamente omesso la Juve di Allegri (tanto si sa come finiscono i discorsi, tra haters e denigratori revisionisti), ma visto che la citi tu... è esattamente così. La Juve di Allegri, soprattutto nei primi 3 anni, era molto vicina alla Juventus di Lippi. Ma per denigrare quella di Allegri si rinnega tutto quanto ha fatto di buono (e di bello) ricordando solo il brutto, e per enfatizzare ancor di più la critica si scarta tutto quello che la Juve di Lippi faceva di concreto, conservando solo quello che fa comodo per denigrare.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×

Informazione Importante

Utilizziamo i cookie per migliorare questo sito web. Puoi regolare le tue impostazioni cookie o proseguire per confermare il tuo consenso.