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Foxy Brown

2017 Il Prequel è noia

Post in rilievo

Correva l'estate 2017 e a Torino si accendeva una luce...

Con onestà intellettuale, chi di voi seguiva il calcio femminile prima di quell'estate ma in primis, quale furono le vostre sensazioni nello scoprire dell'esistenza di un pregresso?

Io prima di quella fatidica estate nulla sapevo e nemmeno volevo sapere che esisteva un calcio femminile italiano prima dell'avvento delle Women ed ancora adesso dovermi destreggiare tra records in coabitazione con tali Bardolino, Torres, Valdobbiadene e simili nomi da sana provincia italiana mi crea un certo disagio.

Ho preferito finché ho potuto cullarmi nei soavi pensieri da tifoso irrazionale che il calcio femminile in Italia fosse nato con le Womens in quell'estate e che prima ci fosse solo un qualcosa di non ben definito. Inevitabilmente la realtà mi si è spesso parata innanzi, come il sorpasso al Bardolino con il quinto scudetto di fila che però vorrà dire essere ancora a due tricolori di distanza da tale Torres e così via....niente, pare proprio che ci sia un passato precedente il 2017, me ne dovrò fare una ragione...

Le stesse sensazioni di stranezza le provai per molto tempo al riguardo delle giocatrici. Al loro calare estivo a Torino mi parevano leggiadre amazzoni che su cavalli bianchi ecc....poi ovviamente scoprì che di illibato avevano ben poco, bensì lunghe carriere alle spalle, titoli vinti, altre maglie indossate, in molti casi proprio con quei clubs dai nomi così bucolici e curiosi ma poco nobili al confronto, anche in questo caso sensazioni strane. Solo adesso penso di aver metabolizzato emozionalmente che il calcio femminile in Italia esisteva da prima dell'avvento, ma per almeno i primi tre anni vedere in filmati su internet giocatrici Juve con maglie del loro passato mi pareva non realistico.

Perché? Probabilmente perché sono molto settario, per fare un esempio, da quando iniziai a seguire il Football Americano ovviamente esisteva solo la NFL, mai pensato (ed è stato così per anni) che esistesse anche un Football Americano Italiano con tanto di federazione....approfondì l'argomento solo anni dopo molto distrattamente.

Lo stesso percorso mentale è avvenuto per il calcio femminile. Io non faccio parte di coloro che “prima dell'avvento, il calcio femminile non mi era mai piaciuto, mai seguito ecc....” Tutt'altro. Io ho iniziato a seguire il Soccer femmine oosaa dal Mondiale del 1999 diventando il mio principale sport oosaa più dell'Nba o della Nfl, high school, college, leghe prof ed ovviamente nazionali, tutto, ma appunto era il Soccer femminile lo sport in questione non il calcio femminile italiano od europeo, interesse per quest'ultimi, zero.

L'unica volta che seguì direttamente la misteriosa nazionale di calcio italiana fu ovviamente nella doppia sfida proprio contro gli oosaa negli spareggi per i mondiali di Germania, poi nuovamente l'oblio più totale. Quasi un rifiuto psicologico. Ovvio che avevo una distratta conoscenza dell'esistenza oggettiva del movimento, avevo sentito parlare di tali Morace, Panico (gol sbagliato proprio contro le stelle e strisce) Gabbiadini perché il Manuel della Juve aveva una sorella che giocava a calcio, il bell'Antonio divenuto Ct della Nazionale ma era giusto come leggere sporadicamente notizie al televideo....

Insomma, Le Womens come Ac/Dc del calcio.

Sintetizzando il pensiero calcisticamente irrazionale è come idealizzare una ragazza come candida fanciulla e poi scoprire che si era passata in rassegna mezzo paese. Adesso come detto, metabolizzato il tutto, posso pure serenamente accettare di sapere che la tanto decantata Girelli al confronto di tali Panico, Morace e Vignotto (dicesi tale Vignotto) per raggiungerle nelle classifiche cannonieri ne ha di pane da mangiare, o che una tale danese Augustesen trascinava la roboante Valdobbiadene a ripetuti trionfi tricolori negli stessi anni nei quali io perdevo tempo a metà degli anni 70s dietro ai duelli Bettega – Pulici nei derby sotto la Mole....

Quindi, la domanda appunto è: quali sono state le vostre sensazioni nella scoperta dell'esistenza del calcio femminile prima dell'avvento delle Womens? O lo seguivate già? Se si, in quale forma? 

 

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Guarda qui a Torino avevo visto qualche partita al Ruffini delle ragazze granata più per curiosità che per altro ma il livello basso, la mancanza di passione che avvertivo e un senso di precarietà dilettantesca( allora davvero lo erano non come Cristiana fermata dall'ipocrisia dei protocolli) mi aveva fatto desistere. 

Poi la Juve fa la squadra e un giorno di settembre a Vinovo prima partita con la Roma. Credo fini 4 1 . Gran gioco , velocità , entusiasmo . Fu una scoperta bellissima e da allora non ho smesso di seguirle ed appassionarmi .

Rispetto ai loro colleghi maschi mi sembrano anche molto più umili , alla mano e disponibili per una foto con le ragazzine che le aspettano

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Secondo me l' errore piu' grosso che tutti noi facciamo è quello di avere in testa il calcio maschile e in qualche modo siamo influenzati.

Non si possono paragonare, sono quasi sport differenti , perchè l'aspetto fisico su 110 x 60 metri di campo è troppo deterministico.

Prendiamo ad esempio altri sport, sia di squadra, che individuali.

Tennis, pallavolo, nuoto..pur essendo nel tempo diventati sport molto piu' fisici del passato, occasionalmente sono anche piu' spettacolari lato femminile che maschile.

A me per esempio diverte maggiormente una partita di pallavolo femminile piuttosto che maschile.

Ci sono stati anni in cui il tennis femminile era quasi piu ' seguito del maschile (prima dell'era Federer, per intenderci).

E non è un caso che questi sport siano circoscritti logisticamente a delle metrature piu' a portata "di donna".

A me, guardare il calcio femminile, non piace.

Tutto qui.

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Prima del 2017 calcio femminile conoscenza minima, qualche nome di squadra, qualche giocatrice, qualche spezzone in tv...nulla più.

Poi l'avvento delle JW ha cambiato tutto ed ora (per come vivo io le partite) oltre a soffrire per i maschietti mi trovo a farlo anche per le ragazze...:d

 

Visto che siamo in tempo di playoff NFL, caro contessino qual è la sua squadra del cuore? .spiteful

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Io ho cominciato a prendere coscienza del calcio femminile nel 2016, l'hanno dello scudetto della Fiorentina.

Questo perchè, abitando e lavorando vicino a Firenze vedevo i colleghi gasarsi per i successi delle viola e io li perculavo dicendo che facevano bene a esaltarsi perchè tanto con la squadra maschile si sarebbero tolti ben poche soddisfazioni .ghgh

 

Quando poi cominciarono ad uscire le news sulla nascita delle JW fu molta la curiosità e la voglia di vedere se saremmo riusciti a strapazzare le viola per poter rincarare ancora la dose coi colleghi... e così fu ! Infatti una delle partite che ricordo con maggiore soddisfazione è la premiere allo Stadium quando vincemmo col goal di Pedersen di testa :sciarpata:

 

Piano piano ho cominciato ad appassionarmi, a seguire le ragazze su IG e a non perdermi più una partita delle JW

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Non ricordo esattamente da quando ho iniziato a interessarmi un po’ di calcio femminile. Ho un debole per albi d’oro, annuari e simili. Ho collezionato per tanti anni gli Almanacchi del calcio Panini (che purtroppo non possiedo più), che erano una delle pochissime fonti di dati e storia riguardo al calcio non solo italiano ma anche mondiale (si parla di era ante internet!). Ricordo di aver appreso lì che, ad esempio, esisteva una Coppa Campioni africana e squadre come la Canon Yaoundé e l’Asante Kotoko (!).  E in quegli almanacchi una mezza paginetta veniva dedicata anche al calcio femminile. Semplicemente la lista delle vincitrici del campionato  e capocannoniere o giù di lì. Si tenga presente che il campionato femminile è iniziato nel 1968 e la Coppa Italia nel 1971. Così, con l’aiuto anche di qualche quotidiano sportivo ho iniziato a cercare quelle poche notizie che si potevano avere del calcio femminile. Ma, al tempo, l’interesse maggiore era ancora rivolto al calcio maschile. Interesse che nel corso degli anni mi ha portato ad iscrivermi negli anni ’80 ad uno Juventus Club, a far parte prima del direttivo e infine a ricoprirne la carica di presidente per qualche anno. Il tutto condito da dodici anni di abbonamento allo stadio in curva Sud e dalla presenza a Roma in occasione della finale di Champions con l’Ajax.

Ma torniamo a noi: quello che conoscevo del femminile era veramente poco: qualche nome (la mitica Betty Vignotto e poi Panico, Morace, Gabbiadini), qualche squadra (l’Alaska Gelati Lecce, il Giugliano, la Reggiana, il Bardolino, la Torres). Ma visto che le partite non si riusciva a vederle da nessuna parte (pura utopia) era più un favoleggiare che avere una visione reale di quel mondo. Una rara occasione (trasmessa in tv) fu la finale dei mondiali del 1999, dove gli USA batterono la Cina per 5-4 ai rigori (con ultimo gol di Brandi Chastain e relativa memorabile esultanza immortalata in seguito anche da una statua). Chastain verrà ricordata per quell’episodio e per le sue foto sulla rivista “Gear”.

Poi arrivò internet, e lì iniziai a intravvedere un mondo. Pian piano trovai notizie, dati, foto, qualche video. Finalmente riuscivo a vedere qualcosa di reale invece di immaginarmelo. Il problema era che tutto o quasi era relativo al calcio internazionale, più nazionali che squadre di club. Del calcio italiano si trovava ancora troppo poco.

 Comunque scoprii che esisteva una Champions femminile (nei primi anni, era iniziata nel 2001, non si chiamava neppure così ma Uefa Women’s Cup e la finale fino al 2009 veniva giocata con andata e ritorno, tipo la vecchia coppa Uefa dei maschi). E fu così che nel 2010 riuscii a seguire da PC, non mi ricordo su quale canale, la finale tra Lione e Turbine Potsdam, a Madrid, stadio del Getafe davanti a diecimila spettatori. Non conoscevo le due squadre, so solamente che le francesi mi risultarono antipatiche, così a prescindere, e tifai Potsdam. La partita finì 0-0 e andarono ai rigori. Il Potsdam in porta aveva una ragazzona di un metro e ottanta di soli diciassette (!) anni, Anna Felicitas Sarholz che aspetta a braccia conserte ogni lionese che si avvicina al dischetto. Ad un certo punto il Lione si trova in vantaggio di due rigori a due tiri a testa dalla fine. Le francesi già esultano, pensando di avere in tasca la coppa. Ma la Sarhorz para i due rigori finali delle francesi (tra cui uno ad Amandine Henry) e si va ad oltranza, dove tirano l’una contro l’altra la Sarholz e la Bouhaddi, l’altro portiere. E poi l’ultimo rigore delle francesi , di Elodie Thomis, si stampa sulla traversa ed esplode la gioia delle “Turbine” premiate in tribuna da Platini che consegna loro la coppa mentre le francesi sotto choc piangono. Una goduria, sportivamente parlando.

L’anno successivo, nel 2011, i mondiali femminili, che si svolgevano in Germania, furono trasmessi in televisione, in chiaro. In finale vanno gli USA, strafavoriti, e, contro ogni pronostico, il Giappone. Nella squadra nipponica giocano anche, incredibile a dirsi, due ragazze che fino a poco tempo prima avevano lavorato per la centrale nucleare di Fukushima, danneggiata da un maremoto appena tre mesi prima dei mondiali. Ebbene sì, non tutte le giocatrici erano professioniste: alcune di loro lavoravano di giorno e si allenavano di sera. Ad ogni partita le Nadeshiko, così vengono chiamate le giocatrici giapponesi, espongono un grande striscione che recita: “To Our Friends Around the World Thank You for Your Support”.  Già solo questo me le fece “adottare” in quel campionato. Nei quarti di finale battono la fortissima Germania per 1-0 ai supplementari e in semifinale la Svezia per 3-1 dopo essere andate in svantaggio. Sembra una di quelle favole con il bel finale già scritto. E arriviamo alla finale: 17 luglio 2011. Nonostante tutto la supremazia degli USA non riesce a concretizzarsi anche a causa di pali e traverse. Poi nel secondo tempo segna Alex Morgan ma a nove minuti dalla fine le Nadeshiko pareggiano e si va ai supplementari. Anche qui stesso copione: USA di nuovo in vantaggio con quel carrarmato di Abby Wambach. Sembra finita ma a tre minuti dalla fine c’è un angolo per le giapponesi dalla sinistra. Palla che arriva in area e Homare Sawa (che qualche mese dopo, vestendo il Kimono, verrà premiata dalla FIFA a Zurigo come Women's World Player of the Year insieme a Lionel Messi per l’equivalente maschile) si inventa un gol di tacco alla Zola o alla Mancini che lascia tutti di stucco. Si arriva ai rigori. Da una parte la grande Hope Solo, uno dei portieri più forti, se non la migliore in assoluto della storia. Dall’altra tale Ayumi Kaihori che al confronto dell’americana sembra un puffo.  Eppure accade l’impossibile: le americane sembrano avere paura di vincere mentre le Nadeshiko ci credono, eccome. Kaihori para due rigori tra cui uno a Tobin Heath, Carli Lloyd spara fuori il suo e l’unica che segna delle americane è ancora la Wambach. Da parte giapponese l’unica a sbagliare è Yuki Nagasato che si fa parare il tiro dalla Solo mentre l’ultimo rigore, quello che dà il titolo alle Nadeshiko è quello realizzato da Saki Kumagai. 3-1 e coppa in Giappone.

E poi la scoperta dell’equivalente femminile della Coppa Libertadores, la Champions sudamericana. Iniziata nel 2009, con squadre brasiliane spesso vincenti, in passato il Santos, poi il São José poi il Ferroviaria e in tempi più recenti il Corinthians. Negli altri stati, con poche eccezioni, la situazione è pressoché dilettantistica se non peggio. Solo tre squadre non brasiliane sono riuscite a conquistare la coppa: le cilene del Colo Colo nel 2012, le paraguaiane dello Sportivo Limpeño nel 2016 e le colombiane dell’Atlético Huila nel 2018. Quest’ultimo caso è emblematico: il premio in denaro (l’equivalente di circa 55.000 euro in totale, non a testa) che la Conmebol corrispose alla squadra colombiana non fu distribuito neanche in minima parte alle giocatrici ma destinato alla squadra maschile che era carica di debiti. In una intervista pubblicata in video su vari canali ricordo Yoreli Rincon (sì proprio lei che ora gioca qui in Italia) che allora faceva parte di quella squadra vittoriosa in quella Libertadores, che esprimeva tutto il suo sdegno per come venivano trattate (infatti l’anno dopo cambiò squadra).

E dopo tutte queste divagazioni arriviamo ai giorni delle nostre JW.

Premetto che per ragioni che non sto qui a spiegare (sento già gli “Evvaii, questa ce la siamo risparmiata” in sottofondo) qualche anno fa mi ero sempre più allontanato dal calcio maschile. Certo, seguivo i risultati, qualche partita la guardavo ancora, ma nonostante tanti successi tra scudetti, coppe Italia e supercoppe non riuscivo più ad emozionarmi come un tempo e sentivo quell’ambiente sempre più distante. Càpita.

Poi lessi, non ricordo quando ma credo ad inizio 2017, che la Juventus iniziava ad interessarsi al calcio femminile (allora non sapevo ancora del fatto che le società di serie A da lì a poco sarebbero state in pratica obbligate ad avere una squadra femminile) e lì scattò qualcosa. Non saprei dire perché, forse fu la curiosità, ma non vedevo l’ora di capire cosa sarebbe potuto scaturire da un notizia del genere. Ed infine arriviamo a quel caldo 1 luglio del 2017 e al comunicato ufficiale sul sito societario: nasceva la Juventus femminile e debuttava direttamente in serie A tramite l’acquisizione del titolo sportivo del Cuneo (anche lì sono andato a studiarmi come funzionava il tutto e mi si aprì un mondo). Qui devo aprire una parentesi: con tutta l’abbuffata di calcio femminile straniero che mi ero fatto mi resi conto di non sapere assolutamente nulla di quello italiano. Tanto per dire, quando apparvero le prime foto delle calciatrici che arrivavano al JMedical per le visite mediche ad inizio raduno mi chiesi: “Oddio, e queste chi sono? Non conosco nessuna di loro.”

E stavo guardando una foto con Bonansea e Rosucci. Decisi che se volevo seguirle come si deve le dovevo conoscere. E mi misi a spulciare qualsiasi notizia trovassi in rete su di loro e sulla loro storia. Trovai e comperai vari libri sulla storia del calcio femminile italiano. Insomma, una full immersion che da allora non si è più fermata. Ricordo le prime foto, i primi video. La delusione di non poter vedere in diretta tutte le partite. E postavo così: https://www.vecchiasignora.com/topic/327303-piccolo-omaggio-alle-jw/

E alla fine la prima partita vista dal vivo: lo spareggio scudetto con il Brescia a Novara. Non nascondo, alla fine dei rigori, di essermi emozionato. Ragazze meravigliose! Il resto è storia, come si dice.

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nell'ordine, per quello che si riusciva a vedere/leggere: Alaska gelati Lecce, Carolina Morace (a Roma una dea), Betty Vignotto, Nazionale italiana europei 93/97, mondiali '99, Mia Hamm e Brandi Chastain che esulta togliendosi la maglia impazzita di gioia, Sognando Beckham e Keira Knightley, le Nadeshiko nel 2011 e la rivincita Usa nel 2015 (tra l'altro in quella edizione un quarto di finale  Canada Inghilterra 1 a 2 da togliere il fiato), Scaki agli Europei 2017.

Da agosto 2017, Katie Zelem l'ucraina.

E poi, vabbè...:uhmm:

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Io non seguivo il calcio femminile, solo sporadicamente, molto sporadicamente, buttavo uno sguardo sulla "Femminile Juventus", troppo innamorato di questo nome. Ma non ne sapevo assolutamente nulla.

Poi un giorno lessi del progetto della società, e da quel giorno non ho perso nulla ma proprio nulla. Mi sono appassionato per queste ragazze, mi è più facile rinunciare a una partita dei maschi che a una delle ragazze (anzi, la cosa non è mai accaduta). 

Considero il calcio femminile molto più puro, a me piace molto. 

Il guaio comunque è che sono ammalato di Juventus.. 

Per dirne una: non seguo il basket..ma da quando la Juve ha fatto la maglietta relativa, ogni tanto cerco su Google "Juventus Basket".

 

Sarei in prima linea  .ghgh

 

Sperando anche lì in una maschile e una femminile.. Più Juventus ci sono, più sono contento. 

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9 ore fa, cornioletum ha scritto:

Almanacchi del calcio Panini

Contabile, contabile, che cosa mi riporta alla mente! Il mio primo (ed unico) momento di crisi esistenziale avuto in vita mia, il maledetto Almanacco del calcio Panini del 77, per il quale sacrificai la mia intera collezione del Gruppo TNT, operazione frutto di un raggiro perpetrato ai miei danni da un losco compagno di scuola....un trauma dell'infanzia che ancora oggi mi ritorna in mente occasionalmente...mondo crudele!

Sul pregresso cultura enciclopedica a quanto vedo. Io proprio no, quasi un blocco di rifiuto a tutto quello che esulava il Soccer femminile, situazione che ancora adesso è ben vivo, tra il vedermi una partita di High School o di College Usa od una di Champion's femminile , mi viene naturale scegliere la prima. Penso che dipenda dal fatto che mentre il calcio femminile europeo è comunque una "derivazione" di quello maschile, il Soccer femminile nacque come fenomeno a se stante, dunque seguendo un percorso di nascita e di crescita basato su altri principi, la scuola, la famiglia, la mom generation e così via, è uno spirito interiore che nulla a che vedere con il percorso codificato di quello europeo. Se avrà visto come penso il docufilm 99's sa cosa intendo.

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36 minuti fa, leoforzajuve ha scritto:

Sarei in prima linea 

idem, se si aprisse la sezione curling, andrei in cortile ad allenarmi con la scopetta per scoprirne i segreti tecnici.....

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15 ore fa, MaxMontero ha scritto:

Visto che siamo in tempo di playoff NFL, caro contessino qual è la sua squadra del cuore?

questo è un argomento complesso che parte da lontano....che cos'è il tifo? Su quali base nasce? Quali sono i meccanismi mentali che portano a gioire o soffrire per i risultati nello sport? Un conto è appunto il tifo, altro è il "parteggiare" per un contendente, ed il soggetto "parteggiato" può variare di volta in volta in base a fattori di per se irrazionali.

Il tifo è fedeltà eterna, è altra cosa.

Per venire alla sua domanda, come si può tifare per una franchigia Usa? Non ci riuscirei, è lo stesso discorso che si propone di fronte alla globalizzazione del tifo calcistico....un cinese può essere realmente tifoso della Juventus? Dubito, al limite simpatizza, non penso che ad una sconfitta della gobba ci perda il sonno, se così fosse avrebbe qualche problema da attenzionare magari da uno bravo....

Dunque "simpatizzo" al massimo, però anche la scelta per chi simpatizzare è figlia di percorsi contorti condizionati da fattori che spesso con lo sport nulla hanno a che vedere....

iniziai a seguire il FA ai tempi dei Montana e Marino, il primo SB che vidi in televisione come evento epocale, se non erro Washington - Cincinnati (se non sbaglio) rimanendo asserragliato nella mia camera fino alla sera seguente (a Torino canale 5 trasmetteva in differita la sera del giorno dopo) per non sapere il risultato già conseguito, con mia zia che mezz'ora prima dell'inizio mi chiamò (non ricordo bene per cosa) in cucina  e la disgraziata lasciò aperto il giornale sul tavolo dove c'era tanto di foto ed articolo sul vincitore...rischiò pesantemente di non arrivare alla pensione...

Ad ogni modo, i miei criteri di simpatia comprendono:  detesto i vincenti seriali (Patriots e Brady alla gogna...) poi a me piacciono il freddo, la cultura industriale, meno le locations con palme e spiagge, poi la presenza in qualche caso di italo americani in squadra, l'under - dog, ecc... ecc...  , fatte tutte queste selezioni, in questi anni sono stato infedele tra Breen Bay, Pittsburgh, Bills e Bears, oltre a Winsconsin University tra i college, ma in questo caso più per il Junp Around che altro....

 

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1 ora fa, Foxy Brown ha scritto:

Penso che dipenda dal fatto che mentre il calcio femminile europeo è comunque una "derivazione" di quello maschile, il Soccer femminile nacque come fenomeno a se stante, dunque seguendo un percorso di nascita e di crescita basato su altri principi, la scuola, la famiglia, la mom generation e così via, è uno spirito interiore che nulla a che vedere con il percorso codificato di quello europeo. Se avrà visto come penso il docufilm 99's sa cosa intendo.

Vero, il soccer femminile nasce proprio da un approccio mentale molto distante dal concetto extra-States, non so se riesco a spiegarmi. 

Ad ogni modo sarò masochista ma il calcio femminile europeo (e, massì, anche quello nipponico) me lo tengo ben stretto. Quando Golia uccide Davide è routine, ma quando Davide abbatte Golia è gioia pura.

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Mondiali 2011

Le NADESHIKO vincenti ❤️

澤穂希 è stata il mio primo amore calcistico😍

Homare Sawa per i non nipponici :d 

La Juve W è venuta dopo .jufan

 

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4 ore fa, cornioletum ha scritto:

il calcio femminile europeo (e, massì, anche quello nipponico) me lo tengo ben stretto. Quando Golia uccide Davide è routine, ma quando Davide abbatte Golia è gioia pura.

@@

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4 ore fa, Foxy Brown ha scritto:

Bills

.allah

 

4 superbowl di fila persi, come non amarli!!!!!!!!

Impreco ancora per il field-goal "wide right" di Norwood contro i Giants o per il fumble di T.Thomas contro i Cowboys...😭

arrivare in finale e perdere...mi ricorda qualcosa .ghgh

 

Bè..non sono tifoso (inteso come vivo il tifo per la juve) ma seguo appena posso, anch'io svariate simpatie e un occhio di riguardo per i Bills :d

 

saluti alla zia

 

4 ore fa, cornioletum ha scritto:

ma quando Davide abbatte Golia è gioia pura.

un po' come le JW a wolfsburg....@@

8 ore fa, Leonardo. ha scritto:

Brandi Chastain che esulta togliendosi la maglia impazzita di gioia, Sognando Beckham e Keira Knightley,

" freddi prototipi meccanici" (cit)

20 ore fa, ZioGianca ha scritto:

Questo perchè, abitando e lavorando vicino a Firenze vedevo i colleghi gasarsi per i successi delle viola e io li perculavo dicendo che facevano bene a esaltarsi perchè tanto con la squadra maschile si sarebbero tolti ben poche soddisfazioni .ghgh

 

:risata3::risata3:

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14 minuti fa, MaxMontero ha scritto:

freddi prototipi meccanici

ad ogni modo, giusto per mantenere un freddo e distaccato approccio puramente accademico, classifica delle 99s che si sono meglio conservate dal tragico avanzar del tempo:

1) Julie Foudy

2) Michelle Akers

3) Brandi Chastain

 

e quelle crollate sotto il peso degli anni:

1) Mia Hamm (un crollo inaspettato...)

2) Kristine Lilly

3) Tisha Venturini

 

 

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44 minuti fa, Foxy Brown ha scritto:

...al quarto SB perso di fila ero arrivato a pensare di essere io a portargli sfiga.....

:risata3::risata3::risata3::risata3::risata3::risata3::risata3::risata3::risata3::risata3:

 

vediamo domani notte a kansas city...peccato per l'orario

stasera dovrei riuscire a vedere almeno il secondo tempo di Titans/Bengals

 

16 ore fa, cornioletum ha scritto:

Anna Felicitas Sarholz

incuriosito sono andato a vedere le immagini...

direi irriverente!! braccia conserte in segno di sfida...:d

però mi sembra che non abbia fatto una grandissima carriera, o sbaglio?

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39 minuti fa, MaxMontero ha scritto:

però mi sembra che non abbia fatto una grandissima carriera, o sbaglio?

Vero, ma quella serata rimarrà qualcosa di unico per lei!

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8 ore fa, Foxy Brown ha scritto:

iniziai a seguire il FA ai tempi dei Montana e Marino, il primo SB che vidi in televisione come evento epocale, se non erro Washington - Cincinnati (se non sbaglio) rimanendo asserragliato nella mia camera fino alla sera seguente (a Torino canale 5 trasmetteva in differita la sera del giorno dopo) per non sapere il risultato già conseguito, 

 uaua uguale uguale, presente!!

Mio primo SB, ma visto in diretta. Il collegamento iniziò verso la mezzanotte e finì ad un orario indecente, non ricordo se le 4 o le 5 di mattina. Il tempo di lavarsi, vestirsi, fare colazione ed andare a scuola con gli occhiali da sole uaua

Era però Bengals vs. 49ers, 1982.

Ho detestato Montana e Marino, i Redskins dell'83 perché giallorossi, e qui a Roma, con i lupacchiotti che si apprestavano a vincere lo scudetto, 3/4 della città andava in giro con il cappelletto in pelle con lo stemma ricamato della franchigia di Washington. Detesto le franchigie californiane e i Patriots.

Ho amato i Green Bay, gli Steelers, i Bears. Ma più di tutti ho amato i vaccari di Dallas. Troy Aikman, Emmitt Smith, Michael Irvin.

Mamma quanti ricordi. .ghgh

 

18 ore fa, cornioletum ha scritto:

Non ricordo esattamente da quando ho iniziato a interessarmi un po’ di calcio femminile. Ho un debole per albi d’oro, annuari e simili. Ho collezionato per tanti anni gli Almanacchi del calcio Panini 

ma vogliamo parlare anche degli album dei calciatori con le figurine delle squadre femminili? O dell'album France2019? .noncicredo

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10 minuti fa, Leonardo. ha scritto:

Era però Bengals vs. 49ers, 1982.

vero, contro SF, sono andato a controllare, i Redkins andarono l'anno seguente.... in pratica gli unici sfigati a doversi vedere le cose in differita il giorno dopo erano i torinesi? Bene ma non benissimo....

Invece sempre visto i Cowboys come il Real Madrid nel calcio pur vincendo una *, sempre gufati pure l'altro giorno giusto per tenermi in allenamento... 

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22 minuti fa, Leonardo. ha scritto:

Ma più di tutti ho amato i vaccari di Dallas. Troy Aikman, Emmitt Smith, Michael Irvin.

chiedo il BAN per tutti i tifosi dei 'Boys

:ban:

 

8 minuti fa, Foxy Brown ha scritto:

in pratica gli unici sfigati a doversi vedere le cose in differita il giorno dopo erano i torinesi? Bene ma non benissimo....

se non ricordo male primo SB visto era una domenica verso le 23.30 su canale 5 in diretta con commento di guido bagatta

al lunedi sera sintesi ripulita da tutti (troppi) tempi morti

 

9 minuti fa, Foxy Brown ha scritto:

Invece sempre visto i Cowboys come il Real Madrid nel calcio pur vincendo una *, sempre gufati pure l'altro giorno giusto per tenermi in allenamento... 

Grande Conte!!!

settimana scorsa Niners/Boys tifavo contro ad entrambe ma Dallas un po' di più .asd

 

Comunque sul forum c'è una sezione NFL...

 

 

27 minuti fa, Leonardo. ha scritto:

ma vogliamo parlare anche degli album dei calciatori con le figurine delle squadre femminili? O dell'album France2019? 

 

ma vogliamo parlare di raccolta guerin sportivo, almanacchi vari, figurine, collezione magliette, subbuteo??? :forza:

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26 minuti fa, Foxy Brown ha scritto:

Invece sempre visto i Cowboys come il Real Madrid nel calcio pur vincendo una *, sempre gufati pure l'altro giorno giusto per tenermi in allenamento... 

13 minuti fa, MaxMontero ha scritto:

Grande Conte!!!

settimana scorsa Niners/Boys tifavo contro ad entrambe ma Dallas un po' di più .asd

e quello perché siete due aridi.

Del resto come spiegarvi l'andare all'Olimpico a vedere segnare Platini mentre tutti hanno il cappelletto dei Redskins e tu quello dei Cowboys.

Siete due creature uaua

 

Vi meritate i Lakers...:uhmm:

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