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canescioltocurvasud

Quel che i giornalisti e i tifosi avversari non capiscono (o non vogliono capire) sulla Juventus

Post in rilievo

Nessuno si aspettava un mercato come quello di questo gennaio da parte della Juve. Un po' perché, con grande tatticismo, sia Arrivabene che Allegri avevano detto che non ci sarebbero stati cambiamenti, sia perché la Juve viene ormai raccontata, su giornali e tv, in modo fazioso e del tutto slegato dalla realtà.

A Sky, fino al giorno prima dell'ufficialità di Vlahovic, continuavano a ripetere che la Juve non avrebbe comprato nessuno, al limite avrebbe puntato sul prestito di Scamacca.
A Deejay, Zazzaroni e Caressa se la ridevano spiegando che la Juve "deve vendere, altro che Vlahovic". Del resto, Zazza è quello che, a proposito di Ronaldo, parlava di "mendesata".
Su tutti i blog e i giornali, il concetto era semplice: raccontare di una Juve piena di debiti e, praticamente, nella stessa situazione dell'Inter, ossia: pochi sogni, tante operazioni in chiave futura.
E dire che basterebbe aver frequentato qualche lezione di economia aziendale al liceo per capire la differenza tra l'aumento di capitale sottoscritto da Exor e l'emissione di un nuovo bond per l'Inter.
Ve la spiego semplice e da non addetti ai lavori: nel primo caso, la proprietà mette soldi VERI per coprire i debiti e per finanziare parte del mercato (io non ci credevo, eppure era scritto nel documento ufficiale presentato dalla Juve); nel secondo, si tratta invece di RIFINANZIARE il debito, poiché la proprietà non può, o non vuole, metterci soldi propri. E attenzione: quando rifinanzi il debito ci paghi gli interessi, perché certe operazioni non sono gratis.
Questo è quel che i giornalisti fingono di non sapere o non sanno e che i tifosi avversari non possono sapere: la Juventus ha una proprietà che, in virtù delle ultime mega operazioni finanziarie, ha in pancia miliardi di euro. Ma miliardi veri, non milioncini alla Urbano Cairo, per dire.
L'Inter può fallire, perché ha una proprietà legata ad uno stato comunista e che deve per forza rimettere a posto i conti.
Il Milan rischiò di fallire e si ridimensionò, perché non c'era più Silvio a metterci i soldini.
La Juventus, no, non può fallire. Non è fallita quando la Fiat era sull'orlo del dissesto (anni '90, '00 e fino all'avvento di Marchionne), non fallirà ora che, praticamente, si è liberata del pacco Fiat e ha miliardi che non sa neanche come investire.
Chiaro, non dobbiamo illuderci: la Exor non è come la proprietà del City o del PSG e certe follie non si faranno. Mai. Anzi, purtroppo il limite del campionato italiano sarà sempre il nostro limite estremo (la Superlega nasceva per questo). La Juve DEVE sistemare i conti, perché sa che può tornare a primeggiare in Italia e competere in Europa anche con i bilanci in equilibrio.
Ma fallire, no, non può.
Così, giornalisti cari, ci restate male voi, ma ci restano male anche i tifosi che odiano la Juve, perché non capiscono quella realtà che, invece, dovreste essere voi a spiegare.
Quel che i giornalisti italiani dovrebbero raccontare è che la Juve fa sul serio e ha, finalmente, un progetto.
Abbandonate definitivamente le velleità belgiuochiste degli ultimi anni, si ricostruisce alternando colpi pazzeschi alla Vlahovic con giocatori ancora giovani ma già pronti (senza illudersi che ragazzini che faticano in C possano essere titolari in Champions, dai, su).
E se questo dovesse significare il cedere giocatori anche giovani ma sui quali non si è convinti (vedi Kulu e Bentancur), lo si fa, come era solito fare Moggi, che vendeva il mostro Zidane per prendersi Nedved, Buffon e Thuram.
Il tutto, liberandosi di ingaggi folli per giocatori che non sono che buone riserve. Non a caso, Zakaria pare abbia un ingaggio di 3 milioni, del tutto sostenibile.
Quindi, chi sogna una Juve che torna a dominare in Italia e a competere dove può, sarà presto soddisfatto.
Invece chi sogna rivoluzioni di gioco in chiave adanista, chi sogna una squadra di soli giocatori giovani e di fantasia, chi sogna una Juve che cerca di competere con City e PSG sul loro stesso piano, ne rimarrà deluso.
Ma loro sono delusi sempre, sono i "mai cuntent", tendenzialmente ragazzini che hanno visto il calcio sulla playstation e si nutrono delle stupidaggini di Adani.
Per loro, ci sarà sempre e solo sofferenza.
Dispiace...
Emiliano Faziosi

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Quoto tutto e aggiungo che 700 milioni di aumento di capitale in 3 anni dovrebbero averlo reso chiaro anche a uno gnu della Tanzania.

Il quale gnu è peraltro più intelligente del giornalista sportivo italiano medio, quindi non mi stupisce che i giornali mainstream ancora non ci siano arrivati.

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27 minuti fa, Dellasus ha scritto:

Ottima riflessione 

Si può anche aggiungere che noi paghiamo caro i giocatori e allinter li regalano 

Queste sono dinamiche di mercato, legate a volte anche alle capacità dei dirigenti. È un altro discorso

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La juventus ha fatto il mercato piu' intelligente degli ultimi anni. Investimento su giocatori forti nei ruoli che servono. Niente sperpero di soldi:"il rinnovo di contratto lo avra' chi se lo merita". Vendita di giocatori che erano finiti in panchina. Molto bene, avanti cosi'.

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Perfetto; l'unica cosa che mi sento di ribadire è che i giornali lo sanno benissimo ma se non sputano veleno perdono l'apprezzamento del 60% dei seguaci del pallone; seguaci che, per gran parte, non capiscono una fava non solo di dinamiche economico/societarie ma più banalmente di gioco del calcio.

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Il calcio si gioca sull’erba, qualsiasi operazione di mercato si giudica coi risultati che porta e solo su quelli. E alla Juventus in questi anni hanno dimostrato di sbagliare costantemente le valutazioni sui calciatori, elargendo stipendi insensati a mediocri come Ramsey, Rabiot e Arthur. La telenovela sul rinnovo di Dybala deve avere un finale positivo entro febbraio, la stagione è già abbastanza complessa di suo. 
Il calciomercato non conta un cavolo se poi non seguono i risultati sul campo e questa squadra è costantemente falcidiata da rivoluzioni improvvisate (addio di Ronaldo), promesse non mantenute o bocciature anzitempo (taglio di Kulusevski), gente che va e viene e poi forse ri-va (Rugani, De Sciglio, Perin, Pellegrini), il tutto senza uno straccio di programmazione: chi è il leader di questa squadra? Non si sa… chi è il capitano? Boh…

Serve gente che capisca di calcio dietro la scrivania, non basta prendere Vlahovic e Zakaria per riaprire un ciclo vincente. Servono idee solide, punti fermi, mattoncini su cui ripartire.

Alla Juventus non c’è un punto fermo, è tutto sempre in discussione, a partire dal l’allenatore, passando per il miglior giocatore (Dybala), mentre si aspetta uno che è stato descritto come un fenomeno ma è fuori per il crociato, con il difensore top del futuro offerto a destra e a manca.

Non si capisce nulla di questa squadra. Nulla.

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Nel 2023 saranno 100 anni di proprietà Agnelli della Juventus, un binomio che non conosce eguali nella storia di ogni sport professionistico. Questo è un aspetto fondamentale per spiegare il mercato di gennaio e l'impegno da parte della proprietà. E anche questo è difficile da spiegare a chi è in mano a cinesi, arabi, fondi e personaggi vari.

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1 ora fa, canescioltocurvasud ha scritto:

Invece chi sogna rivoluzioni di gioco in chiave adanista, chi sogna una squadra di soli giocatori giovani e di fantasia, chi sogna una Juve che cerca di competere con City e PSG sul loro stesso piano, ne rimarrà deluso.

Sognare di vedere più di due tiri a partita non mi sembra una grande chimera eh.

Si può anche raggiungere un compromesso tra i due eccessi senza scadere nel fanatismo.

bah

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Basterebbe andarsi a rileggere i post su Andrea Agnelli e John Elkaan fino a poche settimane fa, sicuramente a fine agosto con la partenza di CR7 che ha colto di sorpresa la società prima che noi tifosi, per avere una idea di come ragionasse la "pancia" del popolo bianconero. Tutti ingrati, incapaci, "mai contenti" allora? E ora tutti sul carro della proprietà e della società? Per ogni cosa ci vuole il tempo perchè si diradi o la nebbia del dubbio, dei timori, delle preoccupazioni, o i fumogeni dell'entusiasmo sull'onda di un acquisto o di un risultato. Non credo che ci sia qualcuno che abbia mai negato che senza la famiglia Agnelli o Elkaan la Juve non sarebbe sopravvissuta a Calciopoli, semmai la critica all'epoca fu quella di aver scelto di limitare i danni senza reagire. Non credo che ci sia qualcuno che non sia riconoscente ad Andrea Agnelli per il decennio di successi ma soprattutto per aver ridato una dimensione, una prospettiva, una visione (quella di competere con il gotha del calcio mondiale) senza precludersi nessun traguardo, nemmeno l'acquisto di uno tra i due fuoriclasse del secolo e lanciando la sfida sul famoso CR7 di 25 anni per l'immediato futuro. Poi c'è anche l'osservazione del recente passato e del presente che non possono essere liquidate solo perchè si è tanto vinto e quindi si deve tacere. Punto. Perchè a nessuno sano di mente  verrebbe da discutere sulla sconfitta o sulla non vittoria che è l'essenza dello sport, così come nella vita. Si è criticati ed anche aspramente il modo in cui è stato dilapidato un gap ultradecennale, secondo me, con la concorrenza e si è consentito a questi ultimi, soprattutto all'Inter, di rifarsi sotto con investimenti, di fatto bloccati con l'acquisito di Hakimi nella primavera del 2020.  Se un raffronto è stato fatto con l'Inter di recente non è certo con la proprietà ma con il managment che è riuscita a sopravvivere ad una estate devastante, con la perdita di tre pezzi da 90 dello scudetto (ALLENATORE CENTRAVANTI, ESTERNO DESTRO) eppure è riuscita a conservare ed incrementare una competitività importante sul piano nazionale almeno. Mentre noi abbiamo passato un'estate a lesinare la benevolenza del Sassuolo per l'acquisto a rate di Locatelli. Ora si vedrà sin da subito con i rinnovi di Dybala e come andrà a finire la situazione De Ligt a giugno per renderci conto di quale sia la nostra futura dimensione. Se abbiamo effettivamente le potenzialità per ricollocarci in un contesto di competitività internazionale nell'acquisto dei migliori prospetti (certo non parlo di Mbappè o Neymar o Haaland) oppure se l'acquisto di Vlahovic segni il limite oltre il quale non saremmo in grado di andare. Si vedrà se una rondine farà primavera per quanto riguarda Cherubini e la sua capacità di arrivare prima di altri su giovanissimi potenziali talenti, avendo il coraggio anche di osare e di "rischiare" di perdere soldi perchè nella vicenda  Vlahovic ci vedo poco di "abilità e capacità": paghi per un giocatore a 18 mesi dalla scadenza una somma più o meno pari a quella che avrebbero potuto chiedere in caso di rinnovo, perchè questo è l'attuale valore di mercato di Vlahovic. Si vedrà se una rondine fa primavera come se la caverà Arrivabene con i rinnovi perchè il rigore economico non può essere di ostacolo alla ricerca di soluzioni di compromesso se utile a migliorare il valore di una rosa.  Concludo sulla proprietà; noi non falliremo mai ma non saremo mai il City o il PSG.  Nessuno ha mai chiesto di collezionare figurine come gli sceicchi. Però interrogarsi sulla possibilità di ingresso di nuovi ed importanti soci, con quote da definire, per darci un apporto non soltanto quando rischi il fallimento o per ripianare perdite ma per consentirti di allestire una rosa di grande livello, attrattiva per i mercati, per gli investitori, per il merchandising, non dovrebbe essere considerato una lesa maestà.           

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Il calcio si gioca sull’erba, qualsiasi operazione di mercato si giudica coi risultati che porta e solo su quelli. E alla Juventus in questi anni hanno dimostrato di sbagliare costantemente le valutazioni sui calciatori, elargendo stipendi insensati a mediocri come Ramsey, Rabiot e Arthur. La telenovela sul rinnovo di Dybala deve avere un finale positivo entro febbraio, la stagione è già abbastanza complessa di suo. 
Il calciomercato non conta un cavolo se poi non seguono i risultati sul campo e questa squadra è costantemente falcidiata da rivoluzioni improvvisate (addio di Ronaldo), promesse non mantenute o bocciature anzitempo (taglio di Kulusevski), gente che va e viene e poi forse ri-va (Rugani, De Sciglio, Perin, Pellegrini), il tutto senza uno straccio di programmazione: chi è il leader di questa squadra? Non si sa… chi è il capitano? Boh…
Serve gente che capisca di calcio dietro la scrivania, non basta prendere Vlahovic e Zakaria per riaprire un ciclo vincente. Servono idee solide, punti fermi, mattoncini su cui ripartire.
Alla Juventus non c’è un punto fermo, è tutto sempre in discussione, a partire dal l’allenatore, passando per il miglior giocatore (Dybala), mentre si aspetta uno che è stato descritto come un fenomeno ma è fuori per il crociato, con il difensore top del futuro offerto a destra e a manca.
Non si capisce nulla di questa squadra. Nulla.
Non credo proprio.
Abbiamo avuto uno svenimento , abbiamo perso i sensi ma ci siamo ripresi.
Il progetto è bello semplice. Max e chi suda in campo.
Tutti gli errori sono dovuti al deviare da questo caposaldo ma ora siamo rientrati in carreggiata , forse senza pandemia lo saremmo già da un' anno ma va bene così.
Le vacanze sarriane sono terminate ed anche la DAD pirliana è alle spalle.
Paratici ci ha dato una mano più da morto che da vivo ed un grazie anche a lui .

Inviato dal mio SM-A125F utilizzando Tapatalk

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Malafede..

Perché in una situazione cosi banale si ci sono trovati in molti se non tutti..

Ti fai un debito che non puoi risarcire, vai da papino che ti cazzia di brutto e poi paga per te, tu non ti ritrovi nessun debito..

Se non ci sta papino devi andare in Banca che ti da i soldini, il debito ti resta oltre gli interessi, così sei messo molto peggio, di norma.

Ma fa più comodo ai mentecatti pensare che la seconda è meglio...

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1 ora fa, canescioltocurvasud ha scritto:

Queste sono dinamiche di mercato, legate a volte anche alle capacità dei dirigenti. È un altro discorso

Esatto.

Se prendi Vlahovic e lo paghi 75 milioni è perchè il giocatore li vale, l'avessero preso l'Inter o l'Arsenal avrebbero dovuto pagare anche loro quel prezzo.

Se invece prendi Rabiot e gli dai 7 milioni l'anno è perchè sei un imbecìlle.

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45 minuti fa, wmontero ha scritto:

Non credo proprio.
Abbiamo avuto uno svenimento , abbiamo perso i sensi ma ci siamo ripresi.
Il progetto è bello semplice. Max e chi suda in campo.
Tutti gli errori sono dovuti al deviare da questo caposaldo ma ora siamo rientrati in carreggiata , forse senza pandemia lo saremmo già da un' anno ma va bene così.
Le vacanze sarriane sono terminate ed anche la DAD pirliana è alle spalle.
Paratici ci ha dato una mano più da morto che da vivo ed un grazie anche a lui .

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Quello non è un progetto

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1 ora fa, Gianco ha scritto:

Malafede..

Perché in una situazione cosi banale si ci sono trovati in molti se non tutti..

Ti fai un debito che non puoi risarcire, vai da papino che ti cazzia di brutto e poi paga per te, tu non ti ritrovi nessun debito..

Se non ci sta papino devi andare in Banca che ti da i soldini, il debito ti resta oltre gli interessi, così sei messo molto peggio, di norma.

Ma fa più comodo ai mentecatti pensare che la seconda è meglio...

Ma conosci la differenza sostanziale tra ricapitalizzare e fare debiti?

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42 minuti fa, jurgen kohler ha scritto:

Quello non è un progetto

No.

Perché?

È un modo di essere .

Ronaldo e sarri mi hanno disorientato .

Mi hanno fatto dubitare che fosse la mia juve.

Ora seppelliamo questi errori e continuiamo sulla nostra strada . La strada maestra.la nostra strada. Dirigenti preparati . Occhio ai bilanci . Tecnici pragmatici . Giocatori affamati.

 

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Non è che su Vlahovic lo juventinissimo Agresti avesse un'opinione poi così differente. Questa caccia alle streghe non ha senso

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17 minuti fa, canescioltocurvasud ha scritto:

Ma conosci la differenza sostanziale tra ricapitalizzare e fare debiti?

Che invece di metterli papino i soldini per ripianare le perdite li mettono i soci?

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