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Usa, Ucraina dietro l'omicidio della figlia di Dugin

L' intelligence americana ritiene che dietro l'omicidio di Darya Dugina, figlia del filosofo ultranazionalista russo Alexander Dugin uccisa ad agosto in un attentato, ci sia il governo di Kiev. Lo rivelano fonti informate al New York Times precisando che gli Usa "non hanno preso parte all'attacco, né fornendo informazioni né altre forme di assistenza". I funzionari riferiscono anche che i servizi Usa non erano a conoscenza dell'operazione e si sarebbero opposti se fossero stati consultati

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«#Scramble, nuovo decollo immediato per gli #Eurofighter italiani impegnati in attività di Air Policing in Polonia per intercettare 4 caccia russi che avevano interessato gli spazi aerei polacco e svedese prima di essere costretti a rientrare nello spazio aereo di Kaliningrad». Così su Twitter l'account dell'Aeronautica Militare.

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Washington) Joe Biden ha reagito con grande irritazione alla decisione del gruppo Opec+ di tagliare la produzione di petroli di due milioni di barili al giorno. La strategia dichiarata dei 24 Paesi, tra i quali ci sono Arabia Saudita e Russia, è quella di «stabilizzare i prezzi». Una mossa, però, che darà beneficio solo ai produttori. La quotazione del greggio potrebbe ora superare di slancio i 100 dollari al barile, aggiungendo un altro peso all’economia mondiale già aggravata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina.

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Biden: «Putin non scherza, si rischia davvero l’Armageddon nucleare»

di

Il presidente degli Stati Uniti evoca la crisi dei missili di Cuba: «Per la prima volta da allora dobbiamo fronteggiare la minaccia dell’uso di bombe atomiche. Conosco bene Putin, non scherza»

Finora la Casa Bianca e il Pentagono avevano mantenuto una linea di prudenza, non escludendo che Putin possa ricorrere alle armi tattiche nucleari ma comunicando che finora non ci sono segnali concreti di allarme.

Biden, invece, è stato netto: «Per la prima volta dalla crisi dei missili Cubani (1962 ndr), dobbiamo fronteggiare la minaccia di un’atomica, specie se le cose proseguiranno nella direzione in cui stiamo andando». E ancora: «Stiamo cercando di capire che cosa ha in serbo Putin? Se troverà una via d’uscita? Come reagirà quando capirà di aver perso non solo la faccia, ma anche il potere? Abbiamo a che fare con un tizio che conosco decisamente bene. Non scherza quando parla di un potenziale uso delle armi tattiche nucleari o di armi chimiche o biologiche, perché il suo esercito si sta comportando molto male. E non che penso che ci sia la capacità di usare un’arma tattica atomica, senza finire nell’Armageddon».

Il presidente evoca il duello finale tra il «bene e il male» il giorno prima del Giudizio, descritto nel Nuovo Testamento. Il suo discorso viene diffuso a tarda sera a Washington. Oggi vedremo se i portavoce della Casa Bianca proveranno, come è accaduto spesso dall’inizio della guerra, a stemperare, a «contestualizzare» le frasi del presidente.

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La tensione effettivamente c'è tutta, questa volta.
Non mi sorprenderebbe se il tabù venisse rotto per gradi.
La Russia potrebbe pur pensare di mostrare il muscolo atomico senza usarlo sull'Ucraina, come serio avvertimento.
Magari in mare, o nei numerosi siti a disposizione delle federazione.
Magari mascherandolo da test di prova dei suoi famigerrimi missili ipersonici.

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Ore 09:27 - Ponte di Kerch: erano mesi che a Kiev si pensava di bombardarlo

(Lorenzo Cremonesi, inviato a Kherson ) Il ponte di Kerch rappresenta una via di collegamento vitale tra la Russia e la penisola di Crimea. La presenza di un acquedotto ne aumenta l’importanza, specie adesso che gli ucraini stanno progressivamente riprendendo le aree a nord della penisola conquistata a marzo dai russi e dove scorre il canale che originariamente convogliava l’acqua del Dnepr in Crimea.

Erano mesi che a Kiev si pensava di bombardarlo. Il tema però è tabù: Putin potrebbe considerarlo come il casus belli che legittima il ricorso ad «ogni mezzo» (compreso il nucleare) per difendere la madrepatria in pericolo. Per ora da Mosca si parla di «incidente» e, come già nel recente passato, la formula potrebbe servire ad entrambi per evitare l’escalation della crisi. Certo è che l’incendio di Kersh ripropone il tema Crimea al centro della guerra.

Ore 09:16 - Kiev, ponte Crimea è solo l'inizio

«Crimea, il ponte, l'inizio. Tutto ciò che è illegale deve essere distrutto, tutto ciò che è stato rubato deve tornare all'Ucraina». Lo ha scritto su twitter Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensy, postando una foto del ponte della Crimea incendiato.

Ore 08:28 - Mosca: incendio ponte Kerch provocato da esplosione camion

Esplosione sul ponte di Kerch che collega Russia e Crimea. A provocarla sarebbe stato un camion fatto saltare in aria. L'esplosione ha provocato l'incendio di alcuni serbatoi di carburante di un treno ferroviario. Secondo quanto riporta la stampa russa per il capo del parlamento locale Vladimir Konstantinov l'incendio è stato provocato da «vandali ucraini».

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Ripeto, guerra mondiale nucleare ormai a un passo. Nessuno parla di possibili negoziati (né Usa, né UE, né tantomeno russi e ucraini). Si parla solo di armi, sostegno militare, addestramento di soldati ucraini da parte dei paesi occidentali; nessuno che in 7 mesi abbia nemmeno abbozzato una caxxo di proposta di negoziato. E allora ci dicessero chiaramente: abbiamo informazioni che la Russia vuole conquistare e annettere tutta l'Europa o quasi e pertanto il sostegno militare all'Ucraina è necessario oppure questa continua escalation anche da parte occidentale è assurda. Quel che ha detto De Luca ieri mi pare difficilmente contestabile.

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9 minuti fa, Granpasso ha scritto:

Ripeto, guerra mondiale nucleare ormai a un passo. Nessuno parla di possibili negoziati (né Usa, né UE, né tantomeno russi e ucraini). Si parla solo di armi, sostegno militare, addestramento di soldati ucraini da parte dei paesi occidentali; nessuno che in 7 mesi abbia nemmeno abbozzato una caxxo di proposta di negoziato. E allora ci dicessero chiaramente: abbiamo informazioni che la Russia vuole conquistare e annettere tutta l'Europa o quasi e pertanto il sostegno militare all'Ucraina è necessario oppure questa continua escalation anche da parte occidentale è assurda. Quel che ha detto De Luca ieri mi pare difficilmente contestabile.

 



L'art. 11 fissa un principio: L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, e questo principio è stato violato dalla Russia. L'Italia, quindi, e ogni persona democratica che condivida lo spirito della nostra Costituzione, non può che ripudiare l'operato del governo russo. Non c'è equidistanza possibile, la condanna della Russia deve essere netta e priva di riserve mentali e la solidarietà all'Ucraina, al popolo offeso dell'Ucraina, è inevitabile. Si può discutere di come portare questo aiuto, se armi o altro, ma non ci dovrebbero essere dubbi: i democratici non possono che condannare la Russia e sostenere l'Ucraina.

 

Negli utimi mesi, invece, si è assistito ad ardite arrampicate sugli specchi per capovolgere questo elementare e chiaro principio. E' stato teorizzato che l'Italia debba mantenersi neutrale, giustificando quest'assurdità col fatto che poi sarebbe possibile proporsi come mediatori tra le parti in causa. Posizione ridicola: l'Italia non può essere neutrale tra l'offeso e il ripudiato. 

Allora l'arrampicata è proseguita, e prosegue, nel tentativo disperato di mettere Russia e Ucraina sullo stesso piano in modo tale che l'uno e l'altro pari siano e, quindi, sia impossibile parteggiare per l'uno o l'altro perché, come si direbbe in romanesco, il più pulito c'ha la rogna. Ma anche questi tentativi hanno fiato corto, perché, per quanto si possano inventare balle come i 14mila uccisi nel Donbas, per quanto si inventino casus belli come un supposto colpo di stato nel 2014, la realtà, inequivocabile, è che una potenza armata ha invaso territorio altrui, ucciso migliaia di persone, costretto alla fuga milioni e, in definitiva, offeso la libertà di un popolo. 

 

Oggi si parla di una grande manifestazione della pace. Se non vuole essere un'iniziativa della quale vergognarsi negli anni a venire, deve essere chiaro che la pace la si raggiunge in dieci minuti se il ripudiato smette di offendere, vale a dire se la Russia si ritira dai territori conquistati, almeno quelli dopo il 23 febbraio. Deve essere chiaro che pace non significa lo status quo, vale a dire una sorta di tregua che premi il ripudiato consentendogli di restare nei territori indebitamente occupati e dove ogni giorno avvengono stupri, torture e omicidi. Che pace sarebbe?  

 

Ma c'è il timore dell'atomica. Quel timore ce l'abbiamo da Hiroshima. Ma se bastasse possedere la bomba atomica per imporre la propria volontà, se venisse premiato il governo che minacci l'uso dell'arma nucleare, allora prepariamoci ad un futuro fosco. Se possedere il nucleare pagasse, aspettiamoci una nuova corsa agli armamenti, da parte di nazioni anche di media potenza, perché una volta stabilito il principio che chi ha il nucleare può ottenere ciò che vuole, stenderemmo il tappeto rosso ad ogni regime che voglia sopraffare il proprio vicino. Prolifererebbero, nei prossimi anni, i tentativi di dotarsi di armamenti nucleari e si può star certi che, prima o poi, verrebbero usati. 

 

Si chiedono trattative e iniziative diplomatiche. E' ovvio a chiunque che quella sarà la fine del conflitto, ma è inumano, oltre che sciocco, chiedere trattative fintanto che sono occupati interi territori ucraini. Non sarebbe una trattativa, ma sarebbe come trattare con un sequestratore che sta puntando una pistola alla tempia degli ostaggi: sarebbe piegarsi ad un ricatto.

 

Se manifestazione della pace sarà, non potrà essere neutrale, se non vuole essere ipocrita. Si dovrebbe aprire con l'articolo 11 stampato su uno striscione e, proprio per il fatto che ripudiamo la guerra come strumento di offesa, chiediamo a chi l'ha iniziata, e ha il potere di terminarla all'istante, di  ritirarsi.

 

 

 

Ti rispondo con un post di un giornalista che seguo! 

Vuoi la pace? La Russia lascia l'Ucraina, paga i debiti di guerra e la pace si ottiene in 10 minuti. 

 

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11 minuti fa, Granpasso ha scritto:

Ripeto, guerra mondiale nucleare ormai a un passo. Nessuno parla di possibili negoziati (né Usa, né UE, né tantomeno russi e ucraini). Si parla solo di armi, sostegno militare, addestramento di soldati ucraini da parte dei paesi occidentali; nessuno che in 7 mesi abbia nemmeno abbozzato una caxxo di proposta di negoziato. E allora ci dicessero chiaramente: abbiamo informazioni che la Russia vuole conquistare e annettere tutta l'Europa o quasi e pertanto il sostegno militare all'Ucraina è necessario oppure questa continua escalation anche da parte occidentale è assurda. Quel che ha detto De Luca ieri mi pare difficilmente contestabile.

Prima che ciò avvenga, gli americani molleranno gli ucraini 

(l'articolo del New York Times sulla Dugina serve a quello, a dire agli ucraini "noi USA vi assisteremo a lungo, ma non a qualunque costo, e non faremo la guerra mondiale per voi"

 

Comunque secondo me sottobanco stanno trattando (e forse questo attacco è stato portato da qualcuno che il negoziato non lo vuole)

IMHO

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1 ora fa, effe1986 ha scritto:

 

 

 

Ti rispondo con un post di un giornalista che seguo! 

Vuoi la pace? La Russia lascia l'Ucraina, paga i debiti di guerra e la pace si ottiene in 10 minuti. 

 

Peccato che sia impossibile. Putin si butterebbe l'atomica pure in testa pur di non fare una cosa del genere. Sarebbe un'umiliazione insopportabile per lui e per tutti quelli che lo sostengono (che secondo me sono ancora tanti).

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La Russia si sta trattenendo.

Non vorrebbe fare strage di civili, come impunemente fanno i nazisti che leggono Kant, ma continuando così potrebbero ritrovarsi costretti ad usare il pugno duro (che è poi quello che gli USA stanno aspettando che facciano).

 

Vuoi la pace? Vuoi evitare una escalation nucleare? Lascia in pace Crimea e Donbass.

La soluzione è semplice semplice.

Invece Zelensky ordina che non vengano fatti trattati di pace con la Russia, mette nella lista di persone da eliminare anche semplici giornalisti e fa strage di civili pur di ottenere i risultati prefissi.

Ma Zelensky è un burattino, un pazzo ma sempre un burattino.

La guerra è in realtà tra USA e Russia.

La NATO è solo un armadio pieno di burattini che gli USA possono usare a loro piacimento.

L'Italia è in prima fila nell'armadio.

Se avverrà una escalation nucleare ecco che l'Europa sarà il campo di battaglia.

Non negli USA, ma in Europa perché noi siamo FESSI.

 

  • Grazie 2

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2 ore fa, Granpasso ha scritto:

Peccato che sia impossibile. Putin si butterebbe l'atomica pure in testa pur di non fare una cosa del genere. Sarebbe un'umiliazione insopportabile per lui e per tutti quelli che lo sostengono (che secondo me sono ancora tanti).

Quindi stai confermando quello che dice il mio post sopra. Chi ha l'atomica può fare quello che vuole? 

 

Quindi la Corea del nord può invadere il sud, la Cina taiwan, israele radere al suolo siria e giordania... 

 

Quanto tempo ci vuole affinché iran, arabia, o altri stati si dotino dell'arma nucleare se passa il messaggio che chiunque la possiede può fare quello che vuole? 

32 minuti fa, Gidan73 ha scritto:

La Russia si sta trattenendo.

Non vorrebbe fare strage di civili, come impunemente fanno i nazisti che leggono Kant, ma continuando così potrebbero ritrovarsi costretti ad usare il pugno duro (che è poi quello che gli USA stanno aspettando che facciano).

 

Vuoi la pace? Vuoi evitare una escalation nucleare? Lascia in pace Crimea e Donbass.

La soluzione è semplice semplice.

Invece Zelensky ordina che non vengano fatti trattati di pace con la Russia, mette nella lista di persone da eliminare anche semplici giornalisti e fa strage di civili pur di ottenere i risultati prefissi.

Ma Zelensky è un burattino, un pazzo ma sempre un burattino.

La guerra è in realtà tra USA e Russia.

La NATO è solo un armadio pieno di burattini che gli USA possono usare a loro piacimento.

L'Italia è in prima fila nell'armadio.

Se avverrà una escalation nucleare ecco che l'Europa sarà il campo di battaglia.

Non negli USA, ma in Europa perché noi siamo FESSI.

 

La Russia ha invaso un paese sovrano e ha annesso senza nessun diritto 4 regioni grandi quanto il Portogallo... Ma di che parliamo? 

 

 

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1 ora fa, effe1986 ha scritto:

Quindi stai confermando quello che dice il mio post sopra. Chi ha l'atomica può fare quello che vuole? 

 

Quindi la Corea del nord può invadere il sud, la Cina taiwan, israele radere al suolo siria e giordania... 

 

Quanto tempo ci vuole affinché iran, arabia, o altri stati si dotino dell'arma nucleare se passa il messaggio che chiunque la possiede può fare quello che vuole? 

La Russia ha invaso un paese sovrano e ha annesso senza nessun diritto 4 regioni grandi quanto il Portogallo... Ma di che parliamo? 

 

 

1-No, con chi ha l'atomica ci discuti. Instauri trattative proprio per evitare una escalation nucleare.

Se poi ti chiami Libia o Iraq allora puoi fregartene delle trattative e bombardare come hanno fatto gli USA (che avevano torto...e chiediti perché la NATO non ha fatto nulla per evitare i bombardamenti in Iraq e Libia. Risposta: è l'armadio degli USA) 

Le trattative devono farle USA e Russia. 

L'Ucraina ha zero potere per trattare.

La NATO può intromettersi ma per adesso si comporta come un armadio per gli USA 

 

2- ho già detto: il Donbass e la Crimea sono a larga maggioranza di popolazione che parla russo. Gli ucraini militari nazisti che leggono Kant la bombardano dal 2014 facendo carta straccia del trattato di Minsk che serviva a proteggere la popolazione. Tu la chiami invasione, io la chiamo liberazione.

 

3-Chi abbia ragione ce ne frega poco.

Come italiani dovremmo pensare prima agli italiani così come NON siamo intervenuti ad aiutare Libia, Iraq, Afghanistan, Palestina e via dicendo.

La Russia era un nostro partner strategicamente importante...per fare l'armadio degli USA abbiamo fatto a pezzi la nostra economia i cui effetti vedremo nelle bollette che pagheremo, nei prezzi dei prodotti di consumo e chissà in cos'altro sperando che non si arrivi all'atomica poiché il territorio di scontro sarà qui in Europa mica in America.

 

 

 

 

  • Grazie 1

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Media ucraini: "Unità speciali in azione in Russia, in corso arresti di militari a Mosca"

 Arresti di personale militare sarebbero in corso a Mosca. Lo riferiscono vari media ucraini, tra cui l'agenzia Unian e il portale Tpyxa, secondo cui le unità d'élite della guardia russa, la divisione operativa Dzerzhinsky, sono entrate in città e si dirigono verso il centro, dove il traffico sarebbe stato interrotto, insieme a gruppi delle forze di polizia. Tutte le unità militari nel perimetro di Mosca sono state poste in allerta, aggiunge il sito

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2 ore fa, SuperTalismano ha scritto:

Media ucraini: "Unità speciali in azione in Russia, in corso arresti di militari a Mosca"

 Arresti di personale militare sarebbero in corso a Mosca. Lo riferiscono vari media ucraini, tra cui l'agenzia Unian e il portale Tpyxa, secondo cui le unità d'élite della guardia russa, la divisione operativa Dzerzhinsky, sono entrate in città e si dirigono verso il centro, dove il traffico sarebbe stato interrotto, insieme a gruppi delle forze di polizia. Tutte le unità militari nel perimetro di Mosca sono state poste in allerta, aggiunge il sito

Fake 

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3 ore fa, Gidan73 ha scritto:

1-No, con chi ha l'atomica ci discuti. Instauri trattative proprio per evitare una escalation nucleare.

Se poi ti chiami Libia o Iraq allora puoi fregartene delle trattative e bombardare come hanno fatto gli USA (che avevano torto...e chiediti perché la NATO non ha fatto nulla per evitare i bombardamenti in Iraq e Libia. Risposta: è l'armadio degli USA) 

Le trattative devono farle USA e Russia. 

L'Ucraina ha zero potere per trattare.

La NATO può intromettersi ma per adesso si comporta come un armadio per gli USA 

 

2- ho già detto: il Donbass e la Crimea sono a larga maggioranza di popolazione che parla russo. Gli ucraini militari nazisti che leggono Kant la bombardano dal 2014 facendo carta straccia del trattato di Minsk che serviva a proteggere la popolazione. Tu la chiami invasione, io la chiamo liberazione.

 

3-Chi abbia ragione ce ne frega poco.

Come italiani dovremmo pensare prima agli italiani così come NON siamo intervenuti ad aiutare Libia, Iraq, Afghanistan, Palestina e via dicendo.

La Russia era un nostro partner strategicamente importante...per fare l'armadio degli USA abbiamo fatto a pezzi la nostra economia i cui effetti vedremo nelle bollette che pagheremo, nei prezzi dei prodotti di consumo e chissà in cos'altro sperando che non si arrivi all'atomica poiché il territorio di scontro sarà qui in Europa mica in America.

 

 

 

 

I primi a invadere un paese sovrano sono stati i russi. 

I primi a venire meno al memorandum di budapest sono stati i russi. 

 

Gli Ucraini cacciarono Janukovyč perché venne meno alle sue promesse, pagato da Putin, e interruppe i negoziati di ingresso nell'Ue.

 

E i russi per tutta risposta invasero la crimea e portarono le armi in Donbass. 

 

Anche in alto Adige ci sono in maggioranza tedeschi. Se l'Austria ci invade fa bene? 

 

No vax, pro putin... Hai qualche altro asso nella manica? 

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Un alto ufficiale decorato per la guerra condotta in Siria, un currriculum che presenta esperienze anche nelle forze aerospaziali, un nome già inserito nella «black list» dei personaggi sottoposti a sanzioni da parte dell’Occidente. Ecco in sintesi il profilo del generale Sergey Surovkin, l’uomo a cui Putin ha oggi affidato il comando dell’«operazione speciale» in Ucraina che vede la Russia arretrare tanto nel Donbass quanto nella regione di Kherson e che oggi ha dovuto subire lo smacco del bombardamento del ponte in Crimea. La notizia del cambio è stata confermata su Telegram dal ministero della difesa. Il cambio di comando è stato repentino ma non inatteso e il Cremlino spera che il nuovo generale possa rovesciare le sorti di un conflitto ormai lontanissimo dalle aspettative iniziali di Mosca.

 

Surovkin, 56 anni, siberiano, vanta un «cursus honorum» molto variegato. Dopo una iniziale esperienza in Afghanistan con i gradi di capitano, l’alto ufficiale rischiò di avere la carriera spezzata nel 1991 quando fu arrestato (e incarcerato per sette mesi) per la sua partecipazione al golpe di agosto che intendeva destituire Michail Gorbaciov: se la cavò con un provvedimento di grazia da parte di Boris Eltsin, convinto che si fosse limitato ad eseguire degli ordini superiori. Nel 2004 comanda un battaglione di fanteria di stanza in Cecenia.claudio del frate.

 

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Putin convoca per domani il Consiglio di sicurezza della Federazione russa

Domani si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza russo, che vedrà la presenza anche del presidente Vladimir Putin. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Ria Novosti. Il Consiglio è un organo consultivo a disposizione del Presidente russo in materia di sicurezza nazionale ed è composto da 38 membri, di cui 12 permanenti. I membri permanenti sono: il Presidente, il Primo ministro, i presidenti delle due camere (Consiglio Federale e Duma di Stato), il capo dello staff del presidente, 3 ministri (difesa, affari esteri e affari interni), i direttori di FSB, SVR e Guardia Russa e il segretario del consiglio

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Il 8/10/2022 Alle 14:40, Gidan73 ha scritto:

La Russia si sta trattenendo.

Non vorrebbe fare strage di civili, come impunemente fanno i nazisti che leggono Kant, ma continuando così potrebbero ritrovarsi costretti ad usare il pugno duro (che è poi quello che gli USA stanno aspettando che facciano).

 

Vuoi la pace? Vuoi evitare una escalation nucleare? Lascia in pace Crimea e Donbass.

La soluzione è semplice semplice.

Invece Zelensky ordina che non vengano fatti trattati di pace con la Russia, mette nella lista di persone da eliminare anche semplici giornalisti e fa strage di civili pur di ottenere i risultati prefissi.

Ma Zelensky è un burattino, un pazzo ma sempre un burattino.

La guerra è in realtà tra USA e Russia.

La NATO è solo un armadio pieno di burattini che gli USA possono usare a loro piacimento.

L'Italia è in prima fila nell'armadio.

Se avverrà una escalation nucleare ecco che l'Europa sarà il campo di battaglia.

Non negli USA, ma in Europa perché noi siamo FESSI.

Permettemi, ma non è con questi assolutismi e col benaltrismo che si può parlare di certe cose.
La Russia non vorrebbe fare stragi di civili?
Quindi le fa per caso, le capita, ma lo fa apposta in sostanza. Tipo Groznyj?
Dici che la pace si raggiunge concedendo Crimea e Donbass ai russi, semplice semplice.
Eppure marciavano su Kiev, puntavano Odessa, hanno bloccato mezzo mar Nero.
Mi dispiace fartelo notare, ma temo siate rimasti tu e Orsini a credere a questa fantomatica soluzione semplice semplice.
Zelensky, se facesse tutto quello che tu descrivi, non farebbe niente di diverso da quello che fa Putin da 20 anni a questa parte.
A meno che non si vogliano negare i giornalisti uccisi in Russia e persino in Europa, gli improbabili incidenti occorsi ai suoi oppositori, le stragi in cecenia ed altre chicche che ci ha regalato lo zarino.
Poi è chiaro, dev'esser pazzo Zelensky a pensare di rinunciare alle trattative dopo mesi di infruttuosi dialoghi.
Dopo che i russi hanno provato ad ucciderlo, dopo che hanno provato a prendere Kiev, dopo che hanno reso una farsa i trattati di pace (chiedendo una resa incondizionata e di scegliere un esecutivo a loro discrezione, altro che Donbass), dopo che hanno promesso che non avrebbero mai e poi mai attaccato fino a poche ore prima dell'attacco, dopo che hanno invaso il suo paese con le bandiere sovietiche al vento, dopo le recenti stragi di civili, le bombe termobariche e dopo la farsa del referendum, ciliegina sulla torta.
Ma sicuramente se un russofono come Zelensky tanto si batte contro i russi è per pura russofobia.
Uno che è nato russofono e ha come russo la sua prima lingua, tanto da renderlo oggetto di satira per il suo pessimo ucraino, proprio in quel paese di cui è diventato presidente.
Sì, è uno di quelli che secondo la logica del "parla russo, allora è russo", dovrebbe essere russo e russofilo nel midollo. 
Caso vuole sia pure ebreo, giusto per avvalorare ulteriormente il ritratto di un nazista.
Ma ehi, il referendum, l'autodeterminazione dei popoli. 
Quella che vale sempre a seconda dei casi, per esempio non varrebbe certo in Siberia o in Cecenia, come non varrebbe mai a Taiwan, a Hong Kong o nello Xinjiang, ma sono sicuro che per quelle situazioni il diritto internazionale torni improvvisamente prioritario sulle volontà dei popoli. Sbaglio?
Poi certo, la partita in realtà è tra USA e Russia, l'Ucraina mica c'entra, c'ha messo giusto il campo ed il pallone, qualche decina di migliaia di morti, niente più. C'ha messo il fantoccio Zelensky, dai, almeno questo concediamoglielo.
Certo, ci fosse stato un presidente vero, non un burattino, una "persona per bene" direbbe qualcuno.
Uno come Porosenko immagino, uno che tanto piaceva al liberatore di popoli oppressi.
Non c'entrano nemmeno Cina, Turchia, Germania e UK in tutto questo, il solo Putin le cita o minaccia per semplice galanteria, per farle sentire importanti, poverine.
Non hanno alcun peso sulla questione, sono solo paesi fantoccio. Burattini, come dici tu.
La chiosa finale sul campo di battaglia di una guerra nucleare, poi, consentimelo. Un capolavoro.
In caso di terza guerra mondiale con 6000 testate nucleari volanti, manco una coinvolgerebbe il territorio americano. No no.
SSBN sotto i ghiacci antartici, migliata di ICBM sparsi sul territorio più vasto del mondo, il più grande arsenale di armi nucleari sul pianete i russi lo hanno prodotto e mantenuto a suon di miliardi solo per usarlo contro di noi, e non contro gli americani, perché noi siamo i FESSI.
Dai, su.

Non avere in simpatia gli americani è un conto, e nemmeno io ne nutro.
Si può criticare l'imperialismo americano, anzi si deve, così come quello britannico, ed è giusto preoccuparsi anche di Oriente e non solo di Occidente.
Per esempio io idealmente vorrei un'Europa smarcata e autonoma, impermeabile alle ingerenze estere di qualsivoglia natura, capace di guardarsi a Oriente e a Occidente (come nell'amata aquila bicipite slava).
Io che ho amato e lavorato un po' ovunque in Cina ed in Russia, e mai negli Stati Uniti.
Tutte queste premesse però non bisogna far si che alleggeriscano di un solo grammo le oggettive responsabilità della leadership russa. 

Preoccupiamoci di pace, dunque.
Ma la pace è un qualcosa che senza giustizia è destinata a durare molto, molto poco.
La retorica sulla pace di stampo orsiniano che hai fatto evidentemente tua mi ricorda molto quella di Chamberlain.
Entrambe persone di cultura, tutt'altro che ignoranti, fermamente convinte che trovare una soluzione di compromesso potesse allora (e possa oggi) placare gli appetiti di una potenza imperialista in fase espansiva.
Le analogie sono davvero molte, quasi impressionanti, se riusciamo nello sforzo di sostituire gli Stati Uniti con l'Inghilterra (facile) e la Russia con la Germania (un po' meno facile).
Da un lato un impero capitalista, liberale, potente ma che ha superato il suo apice storico, imboccando da poco tempo la discesa verso il ridimensionamento. Un paese che non può che essere garante e partecipe di qualsiasi evento del continente, ergo anche delle guerre tra Germania nazista e vicini.
Dall'altro un paese uscito sconfitto, distrutto ed umiliato dal conflitto precedente. Un paese che ha visto il suo territorio ridursi ai minimi termini, la sua economica dissanguata, le sue genti sparse in paesi giovani con confini più che discutibili. Un paese che ha trovato in un ex militare di quel paese sconfitto, un fulgido esempio di voglia di rinascita, se non di rivincita, forse addirittura di vendetta. Un paese che ha promesso la riunificazione del suo popolo sotto un'unica bandiera, avvertendo i paesi vicini di non intervenire.  
Le analogie mi sembrano parecchie.
Come finì è storia, la conosciamo tutti.
Chamberlain, dopo aver concesso ai tedeschi i territori richiesti ed ottenuto la promessa di pace, tornò col trattato firmato a Londra, accolto da ovazione, svontolandolo in faccia a chi chiedeva un intervento a difesa di quei paesi, e di quei confini (tra tutti, spiccava quel fenomeno di Churchill).
Come andò a finire ce lo ricordiamo tutti, purtroppo.

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13 ore fa, Nepali Me ha scritto:

Permettemi, ma non è con questi assolutismi e col benaltrismo che si può parlare di certe cose.
La Russia non vorrebbe fare stragi di civili?
Quindi le fa per caso, le capita, ma lo fa apposta in sostanza. Tipo Groznyj?
Dici che la pace si raggiunge concedendo Crimea e Donbass ai russi, semplice semplice.
Eppure marciavano su Kiev, puntavano Odessa, hanno bloccato mezzo mar Nero.
Mi dispiace fartelo notare, ma temo siate rimasti tu e Orsini a credere a questa fantomatica soluzione semplice semplice.
Zelensky, se facesse tutto quello che tu descrivi, non farebbe niente di diverso da quello che fa Putin da 20 anni a questa parte.
A meno che non si vogliano negare i giornalisti uccisi in Russia e persino in Europa, gli improbabili incidenti occorsi ai suoi oppositori, le stragi in cecenia ed altre chicche che ci ha regalato lo zarino.
Poi è chiaro, dev'esser pazzo Zelensky a pensare di rinunciare alle trattative dopo mesi di infruttuosi dialoghi.
Dopo che i russi hanno provato ad ucciderlo, dopo che hanno provato a prendere Kiev, dopo che hanno reso una farsa i trattati di pace (chiedendo una resa incondizionata e di scegliere un esecutivo a loro discrezione, altro che Donbass), dopo che hanno promesso che non avrebbero mai e poi mai attaccato fino a poche ore prima dell'attacco, dopo che hanno invaso il suo paese con le bandiere sovietiche al vento, dopo le recenti stragi di civili, le bombe termobariche e dopo la farsa del referendum, ciliegina sulla torta.
Ma sicuramente se un russofono come Zelensky tanto si batte contro i russi è per pura russofobia.
Uno che è nato russofono e ha come russo la sua prima lingua, tanto da renderlo oggetto di satira per il suo pessimo ucraino, proprio in quel paese di cui è diventato presidente.
Sì, è uno di quelli che secondo la logica del "parla russo, allora è russo", dovrebbe essere russo e russofilo nel midollo. 
Caso vuole sia pure ebreo, giusto per avvalorare ulteriormente il ritratto di un nazista.
Ma ehi, il referendum, l'autodeterminazione dei popoli. 
Quella che vale sempre a seconda dei casi, per esempio non varrebbe certo in Siberia o in Cecenia, come non varrebbe mai a Taiwan, a Hong Kong o nello Xinjiang, ma sono sicuro che per quelle situazioni il diritto internazionale torni improvvisamente prioritario sulle volontà dei popoli. Sbaglio?
Poi certo, la partita in realtà è tra USA e Russia, l'Ucraina mica c'entra, c'ha messo giusto il campo ed il pallone, qualche decina di migliaia di morti, niente più. C'ha messo il fantoccio Zelensky, dai, almeno questo concediamoglielo.
Certo, ci fosse stato un presidente vero, non un burattino, una "persona per bene" direbbe qualcuno.
Uno come Porosenko immagino, uno che tanto piaceva al liberatore di popoli oppressi.
Non c'entrano nemmeno Cina, Turchia, Germania e UK in tutto questo, il solo Putin le cita o minaccia per semplice galanteria, per farle sentire importanti, poverine.
Non hanno alcun peso sulla questione, sono solo paesi fantoccio. Burattini, come dici tu.
La chiosa finale sul campo di battaglia di una guerra nucleare, poi, consentimelo. Un capolavoro.
In caso di terza guerra mondiale con 6000 testate nucleari volanti, manco una coinvolgerebbe il territorio americano. No no.
SSBN sotto i ghiacci antartici, migliata di ICBM sparsi sul territorio più vasto del mondo, il più grande arsenale di armi nucleari sul pianete i russi lo hanno prodotto e mantenuto a suon di miliardi solo per usarlo contro di noi, e non contro gli americani, perché noi siamo i FESSI.
Dai, su.

Non avere in simpatia gli americani è un conto, e nemmeno io ne nutro.
Si può criticare l'imperialismo americano, anzi si deve, così come quello britannico, ed è giusto preoccuparsi anche di Oriente e non solo di Occidente.
Per esempio io idealmente vorrei un'Europa smarcata e autonoma, impermeabile alle ingerenze estere di qualsivoglia natura, capace di guardarsi a Oriente e a Occidente (come nell'amata aquila bicipite slava).
Io che ho amato e lavorato un po' ovunque in Cina ed in Russia, e mai negli Stati Uniti.
Tutte queste premesse però non bisogna far si che alleggeriscano di un solo grammo le oggettive responsabilità della leadership russa. 

Preoccupiamoci di pace, dunque.
Ma la pace è un qualcosa che senza giustizia è destinata a durare molto, molto poco.
La retorica sulla pace di stampo orsiniano che hai fatto evidentemente tua mi ricorda molto quella di Chamberlain.
Entrambe persone di cultura, tutt'altro che ignoranti, fermamente convinte che trovare una soluzione di compromesso potesse allora (e possa oggi) placare gli appetiti di una potenza imperialista in fase espansiva.
Le analogie sono davvero molte, quasi impressionanti, se riusciamo nello sforzo di sostituire gli Stati Uniti con l'Inghilterra (facile) e la Russia con la Germania (un po' meno facile).
Da un lato un impero capitalista, liberale, potente ma che ha superato il suo apice storico, imboccando da poco tempo la discesa verso il ridimensionamento. Un paese che non può che essere garante e partecipe di qualsiasi evento del continente, ergo anche delle guerre tra Germania nazista e vicini.
Dall'altro un paese uscito sconfitto, distrutto ed umiliato dal conflitto precedente. Un paese che ha visto il suo territorio ridursi ai minimi termini, la sua economica dissanguata, le sue genti sparse in paesi giovani con confini più che discutibili. Un paese che ha trovato in un ex militare di quel paese sconfitto, un fulgido esempio di voglia di rinascita, se non di rivincita, forse addirittura di vendetta. Un paese che ha promesso la riunificazione del suo popolo sotto un'unica bandiera, avvertendo i paesi vicini di non intervenire.  
Le analogie mi sembrano parecchie.
Come finì è storia, la conosciamo tutti.
Chamberlain, dopo aver concesso ai tedeschi i territori richiesti ed ottenuto la promessa di pace, tornò col trattato firmato a Londra, accolto da ovazione, svontolandolo in faccia a chi chiedeva un intervento a difesa di quei paesi, e di quei confini (tra tutti, spiccava quel fenomeno di Churchill).
Come andò a finire ce lo ricordiamo tutti, purtroppo.

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Ok, tutto giusto e in larga parte condivisibile. Ma la domanda rimane sempre la stessa. Come se ne esce ? 

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Quoto

Sono almeno cinque le esplosioni che questa mattina hanno colpito il centro di Kiev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent in un tweet.

Le esplosioni sono avvenute intorno alle 8:15 ora locale (le 7:15 in Italia).

Le sirene di allarme antiaereo sono risuonate diverse decine di minuti prima delle detonazioni. Video postati sui social network mostrano alcune grandi colonne di fumo nero in diverse zone della città. Secondo un giornalista dell'agenzia molte ambulanze nel centro della città si sono dirette verso il luogo delle esplosioni. L'ultimo attacco russo contro la capitale ucraina risale al 26 giugno scorso.

"La mattina del 10 ottobre ci sono state almeno 2 esplosioni nel centro della capitale, provocando morti e feriti", riporta l'Ukrainska Pravda citando i propri corrispondenti e il portavoce del servizio di emergenza statale. "Diverse esplosioni nel distretto di Shevchenkiv, nel centro della capitale. Tutti i servizi sono sul posto", ha detto il sindaco di Kiev Vitaliy Klitschko su Telegram.

"Le macchine stanno bruciando e le finestre delle case sono state frantumate. Ci sono morti", ha scritto in un tweet il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko, aggiungendo che un missile è caduto "proprio nel centro della città". Secondo il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Anton Gerashchenko, un razzo russo è esploso a Kiev vicino al monumento a Grushevsky. Su Telegram ha postato le foto dell'attacco.

Tutte le stazioni sotterranee della metropolitana di Kiev sono state adibite a rifugi e la circolazione dei treni sulla linea rossa è stata sospesa: lo ha riferito la compagnia della metropolitana di Kiev. Lo riporta Suspilne.

Il governatore della regione di Kiev Oleksiy Kuleba ha aggiornato la situazione con un messaggio sui social: "L'attacco aereo continua, chiedo a tutti di mantenere la calma e di restare nei rifugi. La difesa aerea opera nella regione. L'allerta aerea è ancora in corso. Teniamo duro", riporta il Guardian.

 

Esplosioni in diverse città ucraine, anche a Leopoli
Esplosioni sono state registrate anche in altre città dell'Ucraina: a Zhytomyr (ovest), Khmelnitsky (ovest), Dnipro (Est) e Ternopil (ovest) e a Leopoli (ovest) oltre che nella Capitale come riporta il Guardian. Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, ha scritto sui social che sono state sentite diverse esplosioni invitando i cittadini a scendere nei rifugi. Vitaliy Kim, governatore di Mykolaiv (Sud), ha dichiarato che la sua regione sta vivendo una seconda ondata di lanci di razzi.

Raid russo su Zaporizhzhia
Almeno un civile è morto e altri cinque sono rimasti feriti nell'attacco missilistico russo della notte scorsa che ha centrato un condominio di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale della città, Anatoly Kurtev, come riporta il Guardian.

 

Ansa.it

 

Probabilmente è iniziata la rappresaglia per la distruzione del ponte in Crimea

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Ponte pedonale distrutto... 

 

 

Altro obiettivo sensibile, un'area giochi per bimbi... 

 

Questo invece è un video che dimostra che il ponte di Kerch è chiaramente una infrastruttura civile e gli ucraini sono stati pazzi ad attaccarla!

 

 

Russia stato terrorista. Putin terrorista. Chi sparla per la pace giustificando quello che il macellaio russo sta facendo si dovrebbe vergognare. 

 

Orgoglioso del fatto che i governi, a differenza di una parte della società (in)civile stanno facendo di tutto per mettere i bastoni tra le ruote al dittatore russo. 

Tutti i popoli liberi della terra dovrebbero lottare per la sconfitta della Russia (o del ritiro immediato delle truppe dall'Ucraina con pagamento dei debiti di guerra) 

 

 

 

 

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2 ore fa, Granpasso ha scritto:

Ok, tutto giusto e in larga parte condivisibile. Ma la domanda rimane sempre la stessa. Come se ne esce ? 

Ci vorrà tempo, probabilmente.

Oggi entrambe le parti sono troppo agitate, tra l'ebrezza della riconquista ucraina e l'umiliazione subita sul campo dai russi sembra impossibile poter imporre un alt.

Il rischio è che la situazione non si risani proprio, ma che vada semplicemente de-intensificandosi negli anni similarmente a come accaduto sul confine Pakistano-Indiano, Azero-Armeno, Israelo-palestinese, etc.

Ora tutti sono troppo concentrati su come posizionarsi in vista dell'autunno, quando per questioni ambientali rallenteranno le avanzate terrestri da entrambe le parti. 

Questo inverno russi e ucraini avranno tempo e modo per prepararsi sulla prossima primavera, forse in quella fase ci sarà maggior spazio per la diplomazia.

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1 ora fa, Nepali Me ha scritto:

Ci vorrà tempo, probabilmente.

Oggi entrambe le parti sono troppo agitate, tra l'ebrezza della riconquista ucraina e l'umiliazione subita sul campo dai russi sembra impossibile poter imporre un alt.

Il rischio è che la situazione non si risani proprio, ma che vada semplicemente de-intensificandosi negli anni similarmente a come accaduto sul confine Pakistano-Indiano, Azero-Armeno, Israelo-palestinese, etc.

Ora tutti sono troppo concentrati su come posizionarsi in vista dell'autunno, quando per questioni ambientali rallenteranno le avanzate terrestri da entrambe le parti. 

Questo inverno russi e ucraini avranno tempo e modo per prepararsi sulla prossima primavera, forse in quella fase ci sarà maggior spazio per la diplomazia.

A meno che qualcuno non decida di forzare la mano prima.....Intanto la ritorsione russa è arrivata, brutale e intensa come ci si aspettava. Siamo sicuri che il parziale danneggiamento del ponte di Kerch sia stato utile ?

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