Il finale di ieri sera è stato indubbiamente la conclusione più divina che quella partita potesse avere (considerando anche il modo in cui l'ambiente era stato caricato), migliore anche di una rovesciata di Vlahovic con tanto di esultanza sotto la Fiesole. Per questo - nel solco dei poemi zampineschi - mi sono dilettato in questo canto aggiuntivo (del Paradiso o dell'Inferno a seconda di chi lo leggerà). Buon folclore a tutti.   La Divina Conclusione Nel mezzo del cammin di pallonistica stagione improvvisa giunse per lo giglio semifinal d’andata di trenitalica competizione   de lo nemico bianconer estremo nascondiglio. Sicché Fiorenza tutta s’unì nel sommo verbo: “a lo modo nostro accoglier bisogna ’l vecchio figlio”.   Sonoro contrappasso d’insulta e fischia per lo serbo, nel peggior finito de li giron danteschi: quello di colui che da eroe divien subito superbo,   dal Divin Codin financo allo Bernardeschi. Codesta dell’anno è senza dubbio alcuno la partita: in estremo caso faran’ celebrativi affreschi.   La nerea giacchetta la diritta via avea smarrita, parea al Franchi Artemio il sol senza fischietto, che la rissa del calcio fiorentino avea acconsentita   ambo l’oculi chiudendo sul contatto più sospetto. E così la speme viola, di un’adanica bellezza corre picchia tira e vola, altro ch’il sogno scudetto.   Pare ‘l caso questa volta di lasciar ogni prudenza, da telefonico apparecchio tristo e assai deluso chiamerà pure in diretta il buon Alfio da Potenza   per scusarsi dello scherno; pover’omo, bieco e illuso! Ma nel volgo del poeta, l’italiano delle valli un vate di Livorno aggiunge a penna: horto muso.   “Quale orribile concetto, codesta è roba da sciacalli” ma il fantin’ non si scompone, e con nefasto ghigno chiede a Dante, il sommo vate: “Te ne intendi di cavalli?”   E così che nel finale più pesante di un macigno, dopo un’ora e mezza di schermaglie dal giron dei traditori parte un cross più che maligno.   Nel silenzio dello Artemio si dilenguan le tovaglie e li mille e più fischietti diventan’ tremando muti: “neanche un tiro nello specchio, solamente a far muraglie”.   Permettete che mi unisca al giron dei dispiaciuti, suggerendovi uno coro da stampare sulle maglie “anco noi, violacei amici, siamo tutti già Venuti!”