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Black&White1977

Allegri e Chiellini in conferenza pre Inter: "L'anno prossimo lo scudetto dovrà essere il nostro obiettivo. Domani giocano Dybala e Chiellini"

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Massimiliano Allegri  e Giorgio Chiellini in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter, fissata per domani sera alle 21 allo stadio Olimpico di Roma.

 

Comincia a parlare Chiellini

 

Nel caso dovessi lasciare la Juventus, che Juve lasceresti?
"Io credo che quest'anno sia stato in crescendo. Dopo un inizio difficile, la squadra ha iniziato ad avere la propria identità. Arrivare a raggiungere la qualificazione aritmetica in Champions a 4 giornate dalla fine dimostra che la squadra è cresciuta. A gennaio eravamo 7 punti sotto, il percorso di crescita credo sia stato evidente e importante. Abbiamo ritrovato attributi che questa squadra deve avere e che saranno il cardine delle prossime stagioni. La partita di domani penso sia l'ultima della stagione, ma in realtà credo sia propedeutica alla prossima: finire vincendo la partita di domani sarebbe un'iniezione di fiducia. Non sempre ci si riesce, ma la Juve ha il DNA di provare a vincere ogni trofeo a cui partecipa. A parte che la Coppa Italia ti permette di fare la Supercoppa, ti darebbe più slancio e tornare a vincere lo scudetto che onestamente penso sia l'obiettivo da avere".

 

Che valore ha questa finale per te sapendo che potrebbe essere l'ultima?
"Anche l'anno scorso alla fine facevamo lo stesso discorso. Io vivo con l'entusiasmo di un ragazzino che riesce a giocare una finale del genere. C'è grande voglia di raggiungere il trofeo, consapevoli della difficoltà della partita. In campionato siamo stati puniti oltre misura, abbiamo tutte le carte in regola per fare nostra la partita: entrambe le squadre arrivano in un momento buono, ma non entusiasmante per vari motivi. L'Inter ha perso la vetta e non è felice di essere dietro, noi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era almeno la Champions, ma è chiaro che la speranza di tutti era diversa. Questa partita è talmente importante che si giocherà sui dettagli e sugli episodi. Dovremo capire bene i momenti della partita, sia quando ci sarà da soffrire che quando avremo modo di colpire, con grande lucidità".

 

Finora 3 sfide in stagione con l'Inter: un pareggio e due sconfitte, ma nell'ultima si è vista la migliore Juve. Che problemi vi ha creato l'Inter?
"Sono sempre partite equilibrate, poi i dettagli fanno la differenza. Dispiace per Alex Sandro, ma senza quell'episodio si sarebbe andati ai rigori in Supercoppa, in campionato ho visto gare equilibrate, con pochi tiri in porta da entrambe le parti".

 

Ritrovi le sensazioni di Euro2020?
"Il mister dice sempre che a Roma dobbiamo tornarci a metà maggio, perché evoca sempre bei ricordi. Io personalmente sto bene e non vedo l'ora di scendere in campo domani, la stessa cosa vale per i miei compagni. Sarà uno spettacolo, lo stadio pieno e milioni di telespettatori: alla fine è bello che sia Juve-Inter, la partita che tutti i tifosi sognano e vogliono vincere".

 

Hai già fatto il discorso alla squadra?
"Non sono un tipo da discorsi, più una persona che con l'esempio o con una pacca sulle spalle riesce a trasferire i sentimenti che provo. Bisogna giocare a calcio, farlo insieme ed evitare nervosismi inutili".

 

Qual è il messaggio che vorresti lasciare vincendo il ventesimo trofeo con la Juve?
"Sarebbe 20+1, visto che c'è rivalità accendiamola. Io mi sento un fratello maggiore, spero di aver lasciato sempre qualcosa nel quotidiano a tutti, sia qui che in Nazionale. La Juve ha certi valori che non ho creato io e che ho solo imparato e portato avanti, quando si arriva alla Juve si capiscono e il mister che ha vissuto il Milan può raccontare la diversità. La Juventus ha bisogno dell'identità che ho imparato da Buffon, Del Piero, Birindelli, Pessotto. C'è sempre un filo conduttore nella storia della Juve".

 

Potrebbe essere il primo trofeo della prossima stagione. Riuscirà la nuova Juventus a vincere quanto la tua?
"Io, a parte il primo anno, quindi dal 2006 al 2012, non ho vinto niente. Questa squadra di sicuro tornerà a vincere: lo dice la storia della Juventus e la famiglia Agnelli è una garanzia. Poi che rifaccia un ciclo come il nostro è difficilissimo nell'epoca moderna: è stata un'eccezione che se Milan e Inter continueranno a crescere sarà dura rifare. L'egemonia che abbiamo avuto si vede in Francia o Germania".

 

Come giudichi l'Inter?


"Ha grandi giocatori, è una squadra completa e forte in tutti i reparti. Si è visto l'anno scorso e anche quest'anno, che ha cambiato qualche elemento. Ha grandissimi giocatori ed è la loro caratteristica: dobbiamo cercare di contrastarli con rispetto, ma senza timore. Giudicare una stagione ora è impossibile: a parte che non compete a me, ma stanno facendo il massimo e due trofei cambierebbero tutto. Credo che Inzaghi abbia fatto un ottimo lavoro e non era facile".

 

Si è parlato tanto di Real-City, che spettacolo ti aspetti domani?
"Non mi aspetto una partita come quella, ma perché siamo due squadre diverse. È stata una gara bellissima, ma se fossi stato in campo alla fine sarei uscito incavolato, perché tutto quel bello che vede un tifoso per un difensore lo è meno. È stata una partita dai ritmi folli e bellissima da vedere, non mi aspetto uno Juve-Inter così, sarà molto più simile a quelle di campionato".

 

Che programmi hai per i prossimi giorni?
"Volevo aspettare questa finale, perché credo sia giusto pensare al calcio. Poi nei prossimi giorni vedremo, ma è stato così anche l'anno scorso: io ho iniziato l'Europeo che potevo smettere il giorno dopo e probabilmente se con l'Austria il VAR non avesse visto quel fuorigioco non sarei qui. Viviamoci questa coppa, poi vediamo".

 

Si conclude qui la conferenza di Chiellini.

 

 

Inizia a parlare Allegri

 

È un po' agitato?
"No, domani è una bellissima serata, un derby d'Italia. Giochiamo contro una squadra difficile da affrontare, contro cui abbiamo sempre fatto bene nelle partite precedenti. Ci vorrà lucidità, poi magari il calcio è strano: dopo 2 minuti magari si sblocca e cambia la gara, l'importante è avere la lucidità di giocare una bella gara".

 

Quanti dubbi di formazione ha? Morata?
"Dubbi. Qualcuno ne ho, domattina o domani pomeriggio bisogna che lo dica, sennò poi ci si chiede chi gioca. Chiellini gioca sicuro, Perin uguale: gli altri vediamo".

 

Può essere la ciliegina sulla torta del finale di stagione?
"Quando giochi una finale è normale che abbia una importanza grossa, dobbiamo cercare di vincerla".

 

Può giocare con la difesa a tre?
"Vediamo. I giocatori che schiererò possono giocare a tre o a quattro anche a gara in corso".

 

La finale può cambiare il giudizio sulla stagione?
"Vediamo. Siamo partiti male, abbiamo fatto una rincorsa e raggiunto un risultato importante: giocare la Champions è un risultato importante, che la Juve ha sempre raggiunto. A fine stagione ci metteremo lì, per cercare di migliorare a 360 gradi, per cercare di ripartire, certamente più avvantaggiati rispetto a quest'anno. La valutazione è semplice: se vinciamo, dite che va bene. Se perdiamo, che è disastrata. Sono valutazioni che noi non dobbiamo fare: vincere sarebbe bellissimo, ma il percorso di ripartire l'anno prossimo, ai blocchi di partenza, cercando di andare a vincere ed essere competitivi, è qualcosa che dobbiamo fare".

 

Al di là del nostro giudizio, che dipende dai risultati, la cosa che non è andata che più l'ha sorpresa?
"Alla fine quindi mi date ragione. Cosa conta? Basta essere chiari. Le partite migliori sono state con l'Inter e col Manchester United in casa: vi ricordate il risultato, non le prestazioni. Tornando alla domanda, all'inizio la perdita di Ronaldo a 3 giorni dalla fine del mercato non è stata una cosa semplice: io dovevo conoscere la squadra, abbiamo avuto anche delle situazioni durante il percorso, in cui per esempio abbiamo perso Chiesa. Domani sono tutti convocati, a proposito. Abbiamo avuto delle difficoltà, sicuramente il fatto di spingere molto sull'acceleratore. Io ero sereno sul fatto che, passato il turno Champions, la squadra avrebbe cominciato a crescere e così è stato: la società poi ci ha dato una grossa mano a gennaio, prendendo Vlahovic. E da lì abbiamo iniziato una rincorsa importante, terminata con la sconfitta contro l'Inter, una gara che ci dà ulteriore spinta. Domani ci giochiamo la finale: per esserci bisogna arrivarci, altrimenti la si guarda in TV. Si è creata una base di conoscenza fra me e i giocatori, ma anche fra me e la società: di questo sono contento, e sono sereno che l'anno prossimo avremo molte più possibilità per lottare fino in fondo per quello che è l'obiettivo principale, cioè lo scudetto, per arrivare a marzo nelle migliori condizioni. Ora abbiamo la Coppa Italia: portarla a casa sarebbe carino, poi avremo le ultime 2 partite e dovremo cercare di finire la stagione al meglio per poter programmare subito la prossima".

 

Lei è scaramantico? L'aver toccato ripetutamente il verde delle fasce che circondano la Coppa Italia è legato a questo?
"No, sono solo ordinato. I nastri erano tutti mischiati, mi è piaciuto metterli in ordine.  Non sono scaramantico, cerco di contornarmi di persone positive. Non al Covid , eh. Le persone tristi mi danno fastidio".

 

Lei può diventare l'allenatore più vincente in Coppa Italia. Chi è l'allenatore più bravo nella storia del calcio italiano?
"Dipende da cosa si intende. Per me sono quelli che vincono: Ancelotti, a cui rinnovo i compimenti. Capello, Lippi, Sacchi, Trapattoni hanno fatto la storia del calcio italiano. Carlo è l'unico che allena ancora e 2 anni fa era stato dato per finito, ma non è così: in Italia ci sono tanti bravi allenatori, giovani, che possono avere la possibilità di allenare una grande squadra. Però è diverso, anche se sembra uguale, allenare una grande squadra e giocare per vincere dall'allenare una squadra medio-piccola. E non parlo di tattica: ci sono tanti allenatori che allenano in Serie D o in Eccellenza, che sono molto preparati, come tutti in Italia, e sono molto bravi a livello tattico. Fare l'allenatore è molto di più, è una roba molto più grossa, che non è scritta in nessun libro. È come madre natura t'ha fatto: se ce l'hai ce l'hai, ma questo vale nel calcio come in qualsiasi professione. Ci sono le categorie, piaccia o non piaccia. E quelli che vincono sono i più bravi".

 

Gioca Dybala?
"Gioca. Così vi do il titolone".

 

Stojkovic ha detto che Vlahovic segnerà. Come l'ha visto alla vigilia della prima finale con la Juventus?
"Io spero ne faccia due, non uno. Sta facendo bene, lui è sereno. A volte chiede troppo a se stesso, ma è una questione caratteriale: ha dimostrato di essere un giocatore da Juventus, poi è qui da 3 mesi e l'anno prossimo potrà soltanto migliorare. I numeri sono buoni a livello di gol, poi è difficile in Italia fare un gol a partita: lui è 3 gare che non fa gol, ma è capitato anche ad altri giocatori. Ronaldo quando è arrivato è stato 5-6 partite senza gol. Io sono contento, poi se aveva la faccia arrabbiata ci sta. Ma vuol dire che ci tiene molto, che vuole migliorare e lo dimostra tutti i giorni".

 

Ha portato Miretti.
"Ho portato anche Nicolussi, è un ragazzo che ha avuto un infortunio al crociato. Io ho visto l'Under 23 l'altro giorno: di solito fatico a vedere le partite per intero perché mi annoio, mi ha divertito tanto che l'ho vista tutta e come premio l'ho portato".

 

Si conclude qui la conferenza stampa di Allegri.

 

 

Tuttomercatoweb

 

 

 

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14 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

Bisogna giocare a calcio, farlo insieme ed evitare nervosismi inutili

Perfetto Chiello, non saprai fare grandi discorsi ma hai perfettamente sintetizzato quello che bisogna fare, sempre, su un campo da calcio.

Sarà la sua "Last Dance", un motivo in più per vincere.

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13 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

tornare a vincere lo scudetto che onestamente penso sia l'obiettivo da avere

Sempre grandi ambizioni eh? Sia mai sentir dire "non ce ne frega dello scudo, puntiamo a vincere la Champions", come ad es. faceva il Milan degli anni d'oro berlusconiani. E non ditemi che per come sta combinata la rosa, è già tanto vincere lo scudo, perchè questa mentalità focalizzata solo sull'Italia era presente pure negli anni passati, salvo mascherarla con la frase di rito "proveremo a vincere ogni trofeo" (tanto per tener buoni i tifosi).

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Le finali si vincono. Stop

Adesso, Troy McClure ha scritto:

Sempre grandi ambizioni eh? Sia mai sentir dire "non ce ne frega dello scudo, puntiamo a vincere la Champions", come ad es. faceva il Milan degli anni d'oro berlusconiani. E non ditemi che per come sta combinata la rosa, è già tanto vincere lo scudo, perchè questa mentalità focalizzata solo sull'Italia era presente pure negli anni passati, salvo mascherarla con la frase di rito "proveremo a vincere ogni trofeo" (tanto per tener buoni i tifosi).

Ma che punti a vincere che psg e city ogni anno fanno gli squadroni e vanno fuori?

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2 minuti fa, Giupolfour ha scritto:

Le finali si vincono. Stop

Ma che punti a vincere che psg e city ogni anno fanno gli squadroni e vanno fuori?

Allora dobbiamo prendere una decisione.

Rimanere in Italia e continuare a coltivare l'orticello dello scudetto.

E ovviamente rinunciare pure alla Superlega, dove faremmo il Verona di turno (senza offesa per il Verona).

Se vi piace accumulare scudetti, fate pure, ma significa che non cresceremo mai.

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È riuscito ancora una volta a svilire la bellissima prestazione vs United del 2018/19 per il suo risultatismo scheletrico. L'1v1 contro Adani lo ha distrutto dentro

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25 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

possono giocare a tre o a quattro

E delle volte pure a cinque

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6 minuti fa, Troy McClure ha scritto:

Allora dobbiamo prendere una decisione.

Rimanere in Italia e continuare a coltivare l'orticello dello scudetto.

E ovviamente rinunciare pure alla Superlega, dove faremmo il Verona di turno (senza offesa per il Verona).

Se vi piace accumulare scudetti, fate pure, ma significa che non cresceremo mai.

effettivamente con una rosa da rifondare e con la stagione ancora da finire direi che fare proclami sensazionalistici per la prossima è l'ideale

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6 minutes ago, Troy McClure said:

Allora dobbiamo prendere una decisione.

Rimanere in Italia e continuare a coltivare l'orticello dello scudetto.

E ovviamente rinunciare pure alla Superlega, dove faremmo il Verona di turno (senza offesa per il Verona).

Se vi piace accumulare scudetti, fate pure, ma significa che non cresceremo mai.

E' quello che abbiamo sempre fatto e sempre faremo, é la linea della famiglia. Per il resto siamo una rara eccezione tra i vari Real, Bayern, Liverpool.......

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Allegri sa bene come intortare i giornalisti a parole. Sulla comunicazione è un maestro, nulla da dire. Certo, visto che dobbiamo tenerlo altri tre anni, prego tutti i santi che dall'anno prossimo cambi il modo di giocare, e porti idee NUOVE.

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32 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

La Juventus ha bisogno dell'identità

La Juventus ha bisogno di giocare a calcio. Chi vuol fare teologia e discorsi di fede o biologia e discorsi sul DNA, fuori dalla Continassa. Grazie 

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Lobripeto ancora una volta potra non piacere, ma è lucido e di pari passo con gli obiettivi della società... sanno quello che devono fare e sopratutto non fare... la prossima stagione non ci saranno alibi e si dovrà lottare e fare molto meglio... per chiudere con una nota positiva dobbiamo portarci la coppa a casa però 

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Quote

"Alla fine quindi mi date ragione. Cosa conta? Basta essere chiari. Le partite migliori sono state con l'Inter e col Manchester United in casa: vi ricordate il risultato, non le prestazioni."

Eccallà, non c'é niente da fare .ghgh

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Adesso, piesel ha scritto:

Eccallà, non c'é niente da fare .ghgh

Quella prestazione lo ha segnato. Un punto di non ritorno (la Juve fino a quel punto della stagione era magnifica)

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4 minuti fa, piesel ha scritto:

E' quello che abbiamo sempre fatto e sempre faremo, é la linea della famiglia. Per il resto siamo una rara eccezione tra i vari Real, Bayern, Liverpool.......

Se per questo il liverpool è all'opposto in premier è quesrione di tradizione delle squadre ma non si puo dire che noi in europa non siamo stati protagonisti nel tempo, visto che siamo una delle squadre con piu finali fatte e che ha vinto tutti i trofei europei.. ci è mancata la ciliegina sula torta per rimanere in tema, sopratutto in finali dive eravamo favoriti...

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13 minutes ago, Kobayashi said:

È riuscito ancora una volta a svilire la bellissima prestazione vs United del 2018/19 per il suo risultatismo scheletrico. L'1v1 contro Adani lo ha distrutto dentro

Stesso pensiero ed e brutto per noi

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42 minuti fa, Black&White1977 ha scritto:

Dopo un inizio difficile, la squadra ha iniziato ad avere la propria identità.

che bella identità .sisi 

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