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PiazzaSanCarlo

+ 39 - Commemorazione 37° anniversario della strage dell'Heysel

Post in rilievo

Il 28/5/2022 Alle 08:31, andy_gobbo ha scritto:

lo schifo assoluto degli antijuventini in genere che, senza conoscere minimamente la storia di quella maledetta sera, continuano a spalare infamie sul comportamento della juve e la considerano la "coppa col sangue". Cercano di gemellarsi col Liverpool, imbrattano gli edifici con scritte, indossano magliette rosse con scritto -39.

Ricordiamoci con chi abbiamo a che fare.

Una delle poche cose che non tollero, e per cui ho rischiato di venire alle mani...

Già.... Avrebbero fatto lo stesso con altre tifoserie italiane..... Purtroppo è capitato ai nostri..... E in ogni caso hanno/avrebbero fatto qualcosa di imperdonabile..... Maledetti, per sempre..... 

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3 ore fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

.... anche se, amico mio, e di norma ciò avviene nelle medie/ piccole città capoluoghi di Provincia, anche se hai

a cuore un " TOP CLUB DELLA NOSTRA SERIE " A ", solo per il fatto che tu sei nato e vissuto in tale contesto,

inutile negarlo, una certa simpatia si avverte ( che è assai diverso dalla vera ed epidermica passione per la squadra del cuore )

per la squadra del luogo

 

.... io, per esempio, che tornai al Nord per vivere nella città  quando erano ormai passati circa 15 anni dalla mia nascita ( 10 anni a Roma e 5 in un'altra cittadina - e ciò avvenne per questioni legate all'attività di mio padre ) una moderata passione per la squadra locale l'ho sempre nutrita ( trattasi di un Club che ha prevalentemente " gravitato " tra la " SERIE B / SERIE C ".. oltre a qualche stagione  più che decorosa in " SERIE A " ) ma quando essa si misurò contro la Juventus sia a Torino che tra le mura amiche .. io non ho mai avuto dubbio per quale squadra tifare ... SEMPRE E COMUNQUE JUVENTUS ... anche se, a volte, specie quando la Juve era in trasferta, fu fonte di " assai vivaci .. confronti/scontri  " con i miei concittadini ( che probabilmente tifavano Milan/Inter ed altra " robaccia " e che non gradivano il mio palese atteggiamento di supporters bianconero .. che appieno si evinceva quando la Juve segnava un gol )

 

... io ho sempre fortissimamente voluto  che la Juve vincesse ( anche un " pareggio " l' avrei digerito a fatica .. molta fatica ) 

ed una eventuale sconfitta dei bianconeri l'avrei, seppur a mala pena, accettata, solo nel caso in cui la Vecchia Signora

AVESSE MATEMATICAMENTE GIA' VINTO LO SCUDETTO ... ED I PUNTI CHE SAREBBERO ANDATI ALLA SQUADRA CITTADINA

FOSSERO STATI FONDAMENTALI PER EVITARE LA RETROCESSIONE IN " SERIE B " ( situazione che mai avvenne .. e chissà se mai

un giorno avverrà )

 

Buona Domenica, .salveStefano !

 

Beh sai, credo che siano tanti i tifosi della Juventus che hanno una passione anche per la squadra della propria città.

Del mio gruppo di amici con cui vado a vedere il Como siamo in tanti Juventini.

Riguardo alla frase che ho grassettato, mi hai ricordato mio papà che era tifoso della Fiorentina ma quando il Como era in A tifava per il Como perchè diceva che così, se ci salvavamo, lui poteva vedere la Viola dal vivo anche l'anno dopo (teoria un po' strana, ma così è)

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Hai ragione, mi aggiungo anch'io al ricordo... quella sera vidi tutto alla televisione, rimasi sconvolto, malgrado fossi ancora relativamente piccolo...onore ai nostri 39 fratelli

Adesso, Spencer ha scritto:

Hai ragione, mi aggiungo anch'io al ricordo... quella sera vidi tutto alla televisione, rimasi sconvolto, malgrado fossi ancora relativamente piccolo...onore ai nostri 39 fratelli

 

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13 minuti fa, Nord est ha scritto:

Solo 6 pagine per ricordarli... Vabbè, pochi ma buoni ♥️ mettiamola così......

Ho fatto un po' di casino, volevo citartiuaua

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Avevo 16 anni, non vedevo l’ora di godermi la finale, dopo la delusione di 2 anni prima. Ero davanti alla tv da un’ora prima che iniziasse la partita e appena finalmente  iniziò il collegamento, già si vedevano dei disordini sugli spalti ma non sembrava niente di così grave. Poi, man mano che passava il tempo la situazione diventava sempre più grave, la partita non iniziava, si vedevano tifosi feriti che erano riusciti a raggiungere il campo di gioco e degli inutili militari a cavallo che non concludevano niente. Serata bruttissima di cui però si ebbe reale coscienza solo il giorno dopo attraverso i telegiornali perché in diretta, anche per non allarmare ulteriormente i parenti dei tifosi allo stadio, davano notizie vaghe, tipo “ci sarebbero feriti, alcuni anche gravi”

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68 feriti e 250 arresti anche ieri sera,ci sono sempre di mezzo loro e vedo scrivere anche qui dentro che deve finire l astio che hanno nei loro confronti molti di noi,sono feccia anche se passano le generazioni è nel dna di un buon numero di loro,non dimenticheremo mai quella serata,quantomeno quelli della mia generazione...

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Il 28/5/2022 Alle 08:31, andy_gobbo ha scritto:

lo schifo assoluto degli antijuventini in genere che, senza conoscere minimamente la storia di quella maledetta sera, continuano a spalare infamie sul comportamento della juve e la considerano la "coppa col sangue". Cercano di gemellarsi col Liverpool, imbrattano gli edifici con scritte, indossano magliette rosse con scritto -39.

Ricordiamoci con chi abbiamo a che fare.

Una delle poche cose che non tollero, e per cui ho rischiato di venire alle mani...

La stupidità non ha bandiera, io ricordo quando facevo le gite scolastiche al liceo che cerano alcuni miei compagni che si professavano "ultras" della Juve che passavano i viaggi in pullman a cantare "cori" che ""celebravano"" il disastro di Superga. Ci sono * e i tifosi sportivi indipendentemente dalla fede calcistica

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2 minuti fa, Siomo92 ha scritto:

La stupidità non ha bandiera, io ricordo quando facevo le gite scolastiche al liceo che cerano alcuni miei compagni che si professavano "ultras" della Juve che passavano i viaggi in pullman a cantare "cori" che ""celebravano"" il disastro di Superga. Ci sono * e i tifosi sportivi indipendentemente dalla fede calcistica

Sulla stupidità - Telejato

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questa è sempre la più brutta giornata dell'anno per me.

Quest'anno non volevo fare il mio post di ricordo, anche perchè 37 anni di fantasmi che mi accompagnano ogni giorno e notte da quella sera nella curva Z iniziano a pesare sulle mie malate e stanche membra.

Ma vedo solo 6 pagine in un forum in cui si sprecano topic di insulti e derisioni varie su ogni tesserato di questa grande società, per cui ho deciso di farlo ancora una volta.

Ricordare specie ai più giovani del forum che il calcio non è odio, disprezzo per l'avversario, non è violenza che sia verbale o fisica. Il calcio è passione, gioia, capacità di uscire dalla propria vita di adulto e tornare bambino pe 95 minuti...il calcio è soprattutto Onore, Lealtà per i propri colori e Rispetto per l'Avversario tutte cose calpestate quella sera sui fatiscenti gradoni di uno stadio in cui persi una compagna di scuola, mio padre per i 15 minuti più lunghi della mia vita e me stesso senza mai più ritrovarmi.

Vi prego di sforzarvi tutti specie adesso che il mondo è una polveriera di ritrovare almeno nello sport l'antico spirito in nome ed onore di quei 39 esseri umani che erano li non per menare, od offendere l'avversario ma per gioire insieme, sventolare bandiere e portare a casa ricordi di una serata di passione, ricordatelo sempre perchè tale scempio non debba più verificarsi.

Gli hooligans erano animali, figli di una società inglese corrotta e sconvolta da problemi sociali enormi che il governo britannico stesso faticò per quasi vent'anni a sopprimere, oggi sono scolpiti nella pietra come esempio da non seguire quando si va ad una partita di calcio. Ieri a Parigi ho visto molte scene di passata memoria, quando ho sentito che la partita iniziava in ritardo un senso di paura ed orrore è corso lungo la mia schiena, ho rivissuto tutto in un lampo ed ho pensato che gli Inglesi proprio non hanno imparato niente. Hanno il campionato più famoso del mondo, gli stadi più belli e sicuri ma quella vena distruttiva ancora viene fuori ogni tanto, specie quando attraversano la manica.

Io non li stimo ma non li odio...mi hanno tolto la giovinezza ma non hanno avvelenato il mio essere prima calciatore leale e poi sportivo rispettoso per l'avversario.

il mio idolo ed esempio è sempre stato Gaetano Scirea, i miei spiriti guida quei 39 angeli che spero un giorno di meritarmi di poter raggiungere lassù....l'odio non può avere albergo in casa mia.

MarianoX .salve

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Non dimenticherò mai quella sera. 

Un tragedia assurda e incredibile, ma ancora più incredibile è il modo in cui viene "trattata", oggetto di sberleffo e ingiurie con i media (pronti a indignarsi per un rigore non dato) del tutto indifferenti

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Il 27/5/2022 Alle 22:11, arabafenice ha scritto:

Ero adolescente, prima che iniziasse la partita mio padre mi disse di andare a togliere la bandiera a scacchi bianco neri dal balcone. Indelebile. 

Uguale uguale.

 

Ero anch'io bambino/ragazzino e non avevo, ovviamente, capito molto bene la tragedia che si stava svolgendo....

 

Mio papà mi ha subito fatto togliere la bandiera dal balcone ...e non capivo .

Grazie Papà 

 

 

 

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1 ora fa, marianox ha scritto:

questa è sempre la più brutta giornata dell'anno per me.

Quest'anno non volevo fare il mio post di ricordo, anche perchè 37 anni di fantasmi che mi accompagnano ogni giorno e notte da quella sera nella curva Z iniziano a pesare sulle mie malate e stanche membra.

Ma vedo solo 6 pagine in un forum in cui si sprecano topic di insulti e derisioni varie su ogni tesserato di questa grande società, per cui ho deciso di farlo ancora una volta.

Ricordare specie ai più giovani del forum che il calcio non è odio, disprezzo per l'avversario, non è violenza che sia verbale o fisica. Il calcio è passione, gioia, capacità di uscire dalla propria vita di adulto e tornare bambino pe 95 minuti...il calcio è soprattutto Onore, Lealtà per i propri colori e Rispetto per l'Avversario tutte cose calpestate quella sera sui fatiscenti gradoni di uno stadio in cui persi una compagna di scuola, mio padre per i 15 minuti più lunghi della mia vita e me stesso senza mai più ritrovarmi.

Vi prego di sforzarvi tutti specie adesso che il mondo è una polveriera di ritrovare almeno nello sport l'antico spirito in nome ed onore di quei 39 esseri umani che erano li non per menare, od offendere l'avversario ma per gioire insieme, sventolare bandiere e portare a casa ricordi di una serata di passione, ricordatelo sempre perchè tale scempio non debba più verificarsi.

Gli hooligans erano animali, figli di una società inglese corrotta e sconvolta da problemi sociali enormi che il governo britannico stesso faticò per quasi vent'anni a sopprimere, oggi sono scolpiti nella pietra come esempio da non seguire quando si va ad una partita di calcio. Ieri a Parigi ho visto molte scene di passata memoria, quando ho sentito che la partita iniziava in ritardo un senso di paura ed orrore è corso lungo la mia schiena, ho rivissuto tutto in un lampo ed ho pensato che gli Inglesi proprio non hanno imparato niente. Hanno il campionato più famoso del mondo, gli stadi più belli e sicuri ma quella vena distruttiva ancora viene fuori ogni tanto, specie quando attraversano la manica.

Io non li stimo ma non li odio...mi hanno tolto la giovinezza ma non hanno avvelenato il mio essere prima calciatore leale e poi sportivo rispettoso per l'avversario.

il mio idolo ed esempio è sempre stato Gaetano Scirea, i miei spiriti guida quei 39 angeli che spero un giorno di meritarmi di poter raggiungere lassù....l'odio non può avere albergo in casa mia.

MarianoX .salve

...... gli inglesi sono quelli che, fino a non molti anni orsono, quando sulla " Manica " c'era la nebbia erano soliti dire che ... AD ESSERE ISOLATI ...

NON ERANO LORO .. MA BENSI' .. L'EUROPA INTERA ... e non è una " barzelletta " .. lo dicevano convinti : poi arrivò il " Tunnel sotto la Manica "

e la loro " BORIA  "... di concerto con il loro " EGO SMISURATO " ... subirono una profonda ferita che non si è ancora rimarginata ... 

 

..... Sir Winston Churchill affermò

 

Mi piacciono gli italiani, vanno alla guerra come fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come fosse la guerra».

 

... Sir Winston Churchill, con tutto ... diciamo ... quasi tutto il rispetto ... visto e considerato ciò che avvenne 

la notte del " 29 MAGGIO 1985 " .. e cioe' .. l'esatto contrario .. non le è mai venuto il uum dubbio di aver sparato

una .. " CA .. diciamo .. VOLATA "  sesquipedale ?

 

Caro fratello bianconero assai coinvolgente, sia da un punto di vista umano che emotivo, il tuo intenso e struggente ricordo di una notte 

di pura follia che tolse la vita a 39 persone .. e nel contempo .. lacerò e straziò l'esistenza di chi ... PER UNA PARTITA DI CALCIO ... vide

tornare a casa i suoi cari rinchiusi in un feretro ... .salve ... R I P O S I NO  IN  P A C E !

 

Riguardo alle " sole " 6 pagine di questo topic per ONORARE LA MEMORIA DI COLORO CHE PERSERO LA VITA IN QUELLA MALEDETTA SERATA,

per ciò che mi concerne, io ormai, da diverso tempo, mi sono arreso : la maggior parte dell' utenza di VS , salvo lodevoli eccezioni, si nutre e fagocita

il " Presente " ... elabora e rielabora l'ipotetico futuro ... ma quando giusto e doveroso è rivolgere un pensiero ed uno sguardo " indietro " ,, ben che vada ..

ci si ferma alla " prima tappa " .. e cioè .. " il passato prossimo " .. 

 

Cordialmente, .salve Stefano ! 

 

P.S. - se ti interessa sapere come il sottoscritto ha vissuto quella notte, tra i diversi post che ho proposto in questo topic, 

se vuoi e se puoi, ti consiglio quello che ho inserito a PAG.2 - è il primo partendo dall'alto !

 

 

 

 

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Il 27/5/2022 Alle 22:11, arabafenice ha scritto:

Ero adolescente, prima che iniziasse la partita mio padre mi disse di andare a togliere la bandiera a scacchi bianco neri dal balcone. Indelebile. 

 

11 ore fa, SSS71 ha scritto:

Uguale uguale.

 

Ero anch'io bambino/ragazzino e non avevo, ovviamente, capito molto bene la tragedia che si stava svolgendo....

 

Mio papà mi ha subito fatto togliere la bandiera dal balcone ...e non capivo .

Grazie Papà 

 

 

 

.. le " Mamme " .. ed i .. " Papà " .. di una volta : """"""""""""""""""" MERCE """""""""""""""""" ORMAI SEMPRE PIU' RARA E DESUETA 

 

Persone che, al di là del loro più o meno elevato " Livello di Istruzione ", erano veri e propri " Maestri " nell' insegnarti e nell'inculcarti

nella mente quali fossero i " Princìpi/Valori fondamentali "  ai quali l' Essere Umano doveva metaforicamente " attingere a piene mani "

per, ancor più e meglio, esercitare e comprendere come comportarsi nel quotidiano incedere della nostra vita .. in particolar modo per 

tutto ciò che rimanda il rapportarci con il nostro prossimo. 

 

uum E quali sono questi  " Princìpi/Valori fondamentali " ?  Ca va sans dire : EDUCAZIONE & RISPETTO .

 

Ma, poichè, ricorrendo ad un'espressione tipicamente toscana, " EDUCARE  DURA FATICA ASSAI ",  fatte salve " lodevoli eccezioni ", 

da diverso tempo ..ormai .. l'INSEGNAMENTO DI QUESTE FONDAMENTALI  " REGOLE DI VITA " ... VIENE " DELEGATO " AL DI FUORI

DELL'AMBITO FAMILIARE .. E CIO' .. A MIO PARERE .. NON E' E MAI SARA' " COSA BUONA E GIUSTA " .

 

Siate orgogliosi dei vostri genitori ! 

 

Buona giornata, .salveStefano !

 

 

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16 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

 

.. le " Mamme " .. ed i .. " Papà " .. di una volta : """"""""""""""""""" MERCE """""""""""""""""" ORMAI SEMPRE PIU' RARA E DESUETA 

 

Persone che, al di là del loro più o meno elevato " Livello di Istruzione ", erano veri e propri " Maestri " nell' insegnarti e nell'inculcarti

nella mente quali fossero i " Princìpi/Valori fondamentali "  ai quali l' Essere Umano doveva metaforicamente " attingere a piene mani "

per, ancor più e meglio, comprendere ed esercitare nel quotidiano incedere della nostra vita .. in particolar modo per tutto ciò che

rimanda al rapportarci con il nostro prossimo. 

 

uum E quali sono questi  " Princìpi/Valori fondamentali " ?  Ca va sans dire : EDUCAZIONE & RISPETTO .

 

Ma, poichè, ricorrendo ad un'espressione tipicamente toscana, " EDUCARE  DURA FATICA ASSAI ",  fatte salve " lodevoli eccezioni ", 

da diverso tempo ..ormai .. l'INSEGNAMENTO DI QUESTE FONDAMENTALI  " REGOLE DI VITA " ... VIENE " DELEGATO " AL DI FUORI

DELL'AMBITO FAMILIARE .. E CIO' .. A MIO PARERE .. NON E' E MAI SARA' " COSA BUONA E GIUSTA " .

 

Siate orgogliosi dei vostri genitori ! 

 

Buona giornata, .salveStefano !

 

 

Grazie Stefano... ti leggo, so che anche tu sei un dispensatore di valori 😉

 

Posso chiederti un parere riguardo una cosa di quella serata? Anche se ero un adolescente con poco esperienza della vita, mi apparvero subito molto stridenti le scene di giubilo dei nostri a fine partita, "ma come io tolgo la bandiera e questi fanno festa con i morti a pochi metri?" Purtroppo questa orrenda sensazione non mi ha mai abbandonato e mi da un fastidio immenso ancora oggi vedere il mio idolo Michel, dell'epoca e di sempre, sorridere con la coppa in mano.

Come è potuta succedere una cosa del genere?

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56 minuti fa, arabafenice ha scritto:

...Anche se ero un adolescente con poco esperienza della vita, mi apparvero subito molto stridenti le scene di giubilo dei nostri a fine partita, "ma come io tolgo la bandiera e questi fanno festa con i morti a pochi metri?" Purtroppo questa orrenda sensazione non mi ha mai abbandonato e mi da un fastidio immenso ancora oggi vedere il mio idolo Michel, dell'epoca e di sempre, sorridere con la coppa in mano.

Come è potuta succedere una cosa del genere?

stralcio articolo LaRepubblica del 09 novembre 2015

 

...A pochi giorni dall’amichevole di Bruxelles tra le nazionali di Belgio e Italia, organizzata per commemorare i trent’anni dalla tragedia dell’Heysel, il Consiglio regionale della Toscana ha consegnato il Gonfalone d’argento all’associazione dei familiari delle vittime. A parlare di quel terribile pomeriggio del 29 maggio 1985 è Paolo Rossi, che lo visse dal campo, in una lettera inviata alla vicepresidente dell’associazione, Lucia De Robertis: “Sono passati trent’anni, ma le ferite non si sono ancora rimarginate. Sono ancora lì, aperte e piene di disperazione dei familiari delle vittime – scrive Pablito – Io quella sera c’ero e posso raccontare le mie impressioni su quella inconcepibile, quanto ingiustificabile, serata”.

 

“UN CAMPO DI MORTE, NOI IGNARI” – “Quella sera, né l’atmosfera né il contesto della gara potevano far presagire una simile catastrofe – racconta Rossi, protagonista in campo di quel Liverpool-Juventus che vide i bianconeri imporsi e sollevare l’allora Coppa dei Campioni – Doveva essere una giornata di festa e di gioia, invece si trasformò in un campo di morte ancor prima che il gioco avesse inizio. Un massacro, prima ancora che il fischietto dell’arbitro riuscisse a scandire l’avvio della contesa tra le due formazioni. Io ero lì, pronto a giocare, ma come molti altri non sapevo cosa fosse accaduto. Ignaro del dramma, continuai a rincorrere il pallone e a cercare il gol. Con me, i miei compagni di squadra”.
 

“NESSUNO DI NOI SAPEVA, MI SCUSO” – “Nell’arco di quindici minuti esatti si era consumata un’atrocità senza eguali – ammette Rossi – Inutile la gara da noi disputata e del tutto fuori luogo il giro di campo e l’esultanza dei giocatori, me compreso, ancora inconsapevoli. Impossibile, poi, capire fino in fondo di chi fosse la colpa: del Comune di Bruxelles, delle Forze dell’ordine, di uno stadio vetusto e poco – o per niente – idoneo a ospitare una finale di Coppa dei Campioni, dell’organizzazione Uefa. A distanza di trent’anni, tanto dolore e troppe lacrime versate, ci si interroga sulla sciagura dell’Heysel, augurandosi che quantomeno possa essere servita da lezione per non ripetere gli stessi errori, per evitare altro sangue e lacrime preziose. Io ero lì, ma non conoscevo la portata di quel dramma umano. Chiedo scusa, ma non sapevo. Nessuno di noi sapeva, né immaginava. Il mio pensiero non può che andare alle vittime, e alle loro famiglie, che hanno combattuto e si sono adoperate, nel corso di questi lunghi e faticosi anni, affinché emergesse la verità. Sono con voi, con tutto il mio affetto e la mia vicinanza”.

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Non è facile.

Il tema dei festeggiamenti dei nostri a fine partita è uno dei più abusati da tutto l’universo antijuventino schiumante odio, poca obiettività ed assai poca umanità.

A volte sembrano i giudizi di coloro che si recano ad un funerale non tanto per omaggiare il defunto, ma per scrutare le reazioni dei parenti.

Per quanto mi riguarda quello che successe quella sera può trovare giustificazione nel nostro essere imperfetti ed umani.

Mi metto nei panni di ragazzi (perché di questo parliamo) che si sono preparati ad affrontare la partita più importante della loro carriera.

Sei nello spogliatoio, teso, concentrato, pronto a scendere in campo. Improvvisamente attorno a te accade quello che MAI avresti potuto immaginare: feriti, gente spaventata, alcuni urlano che ci sono dei morti, altri (quando i giocatori uscirono per recarsi sotto la nostra curva) ti abbracciano e ti implorano di vincere, altri di non giocare.

Un caos, un maremoto di emozioni impossibili da gestire. Ti dicono che la partita non si giocherà, che verrà rimandata per incidenti.

Ti rivesti, cancelli la tensione e la concentrazione.

Poi ti obbligano a giocare e ti avvertono che la partita sarà valida a tutti gli effetti.

In campo ti trovi di fronte una squadra che vuole vincere, che gioca furiosamente per vincere. Ricordate le parate di Tacconi ? ( forza Stefano!) .  

Anni dopo il nostro portierone ebbe a dire: “ Parai tutto come in trance, non ricordo niente, solo una concentrazione che non era normale, era di più. Dentro avevamo cose che non si spiegano, non si raccontano e non si conoscono”.  

Viste oggi quelle immagini di gioia stridono. Riportate a quell’esatto momento sono, invece, perfettamente comprensibili.

 Lo stesso Pizzul che, al contrario dei giocatori, conosceva la tragedia nelle sue esatte dimensioni, a fine incontro sottolineò la forza dello sport che “ alla fine prende il sopravvento”. Terribilmente vero.

Altro discorso è quello che successe a partire dal giorno dopo con Brio che, arrivato a Torino, pensò incredibilmente anche di sollevarla quella coppa. Evidentemente nessuno in società si era preso la briga di vietare categoricamente certi comportamenti. Del resto la stessa società per anni ha evitato ogni ricordo, nascondendo quella immane tragedia sotto il tappeto.

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E' un ricordo indelebile. Avevo circa 9 anni. Ricordo l'attesa... le immagini della devastazione. Ero però piccolo per capire davvero cosa stesse succedendo... io volevo che si giocasse. Non mi rendevo conto delle vittime. 

Ricordero' sempre l'immagine di questo tifoso inglese che durante la partita andava avanti e indietro dal suo settore a quello degli Juventini per provocare senza mai essere fermato dalle forze dell'ordine... fino a che lo inquadrarono un'ultima volta che tornava verso il suo settore tutto coperto di sangue. Evindentemente i tifosi della Juve già provati si erano alla fine sfogati .

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16 ore fa, SSS71 ha scritto:

Uguale uguale.

 

Ero anch'io bambino/ragazzino e non avevo, ovviamente, capito molto bene la tragedia che si stava svolgendo....

 

Mio papà mi ha subito fatto togliere la bandiera dal balcone ...e non capivo .

Grazie Papà 

 

 

 

Uguale... a me e mio fratello dissero di non azzardarci a festeggiare.

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Avevo tredici anni, ricordo tutto perfettamente, anche perché l'attesa - quasi un mese - era stata veramente spasmodica, soprattutto dopo la sconfitta di Atene di due anni prima. 

Tra l'altro, legata a quella edizione della Coppa dei Campioni, vi era stata anche la mia "priva volta" al Comunale: quarti di finale contro lo Sparta Praga; tre ore abbondanti di festa sotto una pioggia battente; 3-0 per noi; la trasferta da Verona la feci, in pullman, con lo zio, fratello minore di mio padre; juventino sfegatato (come mio padre e tutta la famiglia paterna, le due zie comprese), che mi voleva un bene dell'anima, morto prematuramente per malattia; lo zio doveva andare a Bruxelles, ma per una serie di coincidenze alla fine non gli fu possibile; va detto che nessuno dello Juventus Club a cui noi eravamo affiliati ebbe problemi, perché si trovava dalla parte opposta dello stadio; dirò di più: a più riprese quelle persone - molte ancora vive e vegete - mi dissero che dall'altra parte dello stadio non ebbero contezza della gravità della tragedia fino a a tardissima serata. 

 

Per quanto mi riguarda, per scaramanzia andai a vedere la partita a casa della nonna e della zia (paterna), come avevo fatto l'anno prima, quando l'immenso Gaetano Scirea sollevò al cielo di Basilea la Coppa delle Coppe. 

Inutile raccontare lo sgomento e il raccapriccio crescenti durante la serata, gli sguardi e i commenti attoniti delle mie "donne", sguardi che io cercavo di incrociare, nel tentativo di trovare un introvabile "consolazione" e un'impossibile risposta al mio "perché tutto ciò". 

 

Mi voglio invece soffermare per un attimo sui giorni successivi; furono psicologicamente TERRIBILI. Io era ancora molto giovane, seconda media, ma ricordo l'angoscia soffocante che per la prima volta nella mia vita provai; un senso di smarrimento, di rabbia, di dolore, di non-essere davvero opprimente. Ricordo inoltre, e soprattutto, che fu uno dei primi incontri veri con la STUPIDITA' umana, con le battutine idiote, ciniche, deliranti della gente più miserabile. 

In particolare, ricordo "l'accoglienza" che mi fece la professoressa di italiano (supplente per un anno intero, purtroppo) alla prima ora del giovedì mattina, davanti a tutta la classe, appena entrata: "HAI VISTO LA TUA JUVE?". Disse proprio così, letterale, quella DEFICIENTE; non ebbi la forza di replicare, né di reagire; mi misi a piangere per la rabbia, provando invano a trattenere le lacrime (che malgrado tutte non erano ancora scese fino a quel momento) e cercando in qualche modo di nascondermi, celandomi dal suo sguardo ebete. Un ricordo orribile, e tenete presente che ero un ragazzino molto bravo, direi il migliore della classe o giù di lì; specie nei temi, tra l'altro, avevo buona facilità di scrittura; da dove le uscirono quelle parole INFAMI? Me lo chiedo ancora oggi, e non è un dettaglio irrilevante, per quanto mi riguarda e per quanto possa sembrare tale al cospetto della portata di una simile tragedia; un piccolo, ulteriore dispiacere, personale; di più: un'UMILIAZIONE; come tali sentii quelle maledette parole: la tua Juve, quasi a prendere le distanze da me per motivi che non capivo, quasi ad accusarmi di una correità in non so che cosa. 

Non oso immaginare cosa provarono coloro che quella tragedia vissero direttamente; per i familiari delle vittime, soltanto silenzio e preghiere (per chi ci crede). 

 

La mia passione per il calcio e per la Juventus è rimasta intatta, se non addirittura cresciuta, negli anni a venire; ma da quel giorno, nulla è più stato come prima; e non mi riferisco meramente al calcio, ma al mio, personale sguardo sull'esistenza umana. 

 

Quanto alle poche pagine di questo thread, cui alcuni fanno riferimento, credo che la retorica sui giovani sia sbagliata; non è colpa loro, non esistono generazioni migliori e peggiori; ognuno è figlio del suo tempo; purtroppo, questo è un tempo in cui si è bombardati di notizie e di nozionismi, ma paradossalmente, al contempo, un'era di profonda IGNORANZA e perdita di SPIRITO CRITICO; va così, è il modello di vita che in qualche modo porta a ciò. Ho cinque figli tra i 21 e i 6 anni; tutti bravi ed intelligenti; so di cosa parlo. 

 

Il mio vecchio prof di italiano - lo ricordo anche per rendere merito alla categoria - del triennio delle superiori soleva dire: CULTURA E' SENSO STORICO DELLA REALTA'. 

 

Ecco, credo che abbiamo bisogno di Cultura - quella vera, con la C maiuscola - come dell'acqua nel deserto. 

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Organizzazione da quarto mondo, gestione biglietti ridicola, stadio fatiscente, sicurezza inesistente...E alla fine 39 persone non ci sono più. 

Ovviamente gli inglesi ubriachi sono la causa del disastro ma la Uefa è complice.

Rip 🏁

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In ogni caso, ieri alle varie manifestazioni la partecipazione è stata scarsa.

Mi sono vergognato di noi. Chiunque avesse una manifestazione nei pressi e non ha partecipato si faccia un po' schifo.

Non è bello dare patenti di juventinità, ma questa volta mi sento davvero di farlo. Perchè qui le chiacchiere stanno a zero, non sono opinioni.
Poi ci lamentiamo se l'Uefa non ricorda, i nostri giocatori si fanno i fatti loro, le nostre concorrenti ignorano il tutto... 

 

I primi a disonorare quella tragedia sono i tifosi juventini.
Dobbiamo crescere e smetterla di fare certe figure ridicole.
Cominciamo a mettere in agenda la commemorazione del prossimo anno, così poi non possiamo dire che non lo sapevamo.

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