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Campionato io ti amo - Stagione 1985/1986: Juve Campione d'Italia

Post in rilievo

Ho trovato questa chicca su Youtube.

Un tuffo nel passato di un calcio bellissimo.

 

In sincerità, rimpiango quei tempi, quando alla domenica entrava in scena la Serie A. Non questa o quella partita, ma un campionato intero che si esibiva attraverso la voce memorabile di tanti straordinari cronisti.

 

E poi quella del 1985/1986 fu una stagione esaltante. Mi è rimasta nel cuore.

La clamorosa rimonta della Roma (8 punti ci presero, quando ogni gara ne assegnava 2!), la paura.

Il Corriere dello Sport che il 14 aprile titolava: "Raggiunta".

E le parole dell'insopportabile (eppure compianto) Presidente Viola che in riferimento allo ipotesi spareggio, diceva: "Lo vinceremmo anche a Torino".

E Boniek: "Cara Juve, ti ho presa".

Un affronto per me, juventino del Lazio, che vedeva nella Roma La Rivale per eccellenza, e nella sfida coi giallorossi il Vero Derby.

Sembrava la fine.

E invece...

 

Questo video ripercorre quell'annata straordinaria. Ripropone voci, trasmissioni così familiari, così amate, e tante persone che non ci sono più.

Campionato io ti amo.

 

 

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Vuoi perché ero un pargolo, vuoi perché avevo ancora tutti i miei cari in vita e ce la spassavamo la domenica con papá e nonno a seguire le partite in radio, magari passeggiando lungo gli argini del Po o, se era brutto tempo, in casa di nonno a giocare a carte… per quanto mi riguarda sono i ricordi più belli che conservo nel cuore. E ovviamente non poteva mancare la Juve. 
 

Grazie per il video. 

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Mi ricordo che ero andato in discoteca di domenica pomeriggio.....poi a un certo punto sullo schermo della discoteca tolgono i filmati musicali (diversi pero' dalla musica che metteva il disk jockey)e mettono 90' minuto con i risultati.....roma lecce 2-3  !!!!!! E si sente mezza discoteca che urla . 😁😁

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Mamma mia che emozione e gioia quel campionato vinto. Avevo 29 anni  e vivevo a Roma per lavoro. La Roma di Viola era una squadra molto forte e mia moglie era romanista sfegatata. Non ebbi il coraggio di sfotterla e la consolai. La Roma vinse il campionato 82/83, lei aspettava nostra figlia e le feci il regalo di accompagnarla in centro a festeggiare la vittoria. Vedemmo anche il concerto del festeggiamento,  di Venditti. Fu tutto molto bello e, nell' 86, ricambio'  proponendomi di andare a cena e, a fine pasto,  mi fece la sorpresa di vedere il cameriere portare una torta tutta bianca e nera, col nero che era cioccolato fondente. Il cameriere mi fece cappottare, dicendomi che si era abbassato a tanto solo per lavoro.  Cosa non si fa per amore...  nota stonata, divorziammo 6 anni dopo, causa il mio lavoro che mi teneva lontano dalla famiglia. Rimanemmo  amici e ci amiamo in modo diverso. Ogni tanto riparliamo di questi due scudetti. Scusate se mi sono dilungato ma, letto il topic, mi sono commosso per vicende personali.

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1 ora fa, Sugarleonard ha scritto:

Mi ricordo che ero andato in discoteca di domenica pomeriggio.....poi a un certo punto sullo schermo della discoteca tolgono i filmati musicali (diversi pero' dalla musica che metteva il disk jockey)e mettono 90' minuto con i risultati.....roma lecce 2-3  !!!!!! E si sente mezza discoteca che urla . 😁😁

Tra l'altro se non sbaglio il Lecce era già retrocesso e aveva fatto forse un solo punto in trasferta fino a quel momento

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7 minuti fa, Pisogiallorosso ha scritto:

di che parlate...?

nessuno mi toglie dalla testa che qualcuno si sia venduto quella partita...cci loro

storia che gira da anni, come quella del napoli che si era venduto lo scudetto che vinse il milan. Prove non ce ne sono mai state nè in un caso e nè nell'altro. Nel caso di roma-lecce poi faticherei a capire il perchè, e poi o se l'è venduta la società e i calciatori eseguirono l'ordine o la vedo dura se anche due o tre calciatori lo avessero fatto all'insaputa di tutti e perdere con quel lecce in casa, che si sarebbe potuto battere anche in 9 tanta era la differenza. Io credo che la roma era semplicemente e umanamente scarica ed eccessivamente rilassata dopo una rincorsa durata 5 mesi. Ritenevano certo almeno lo spareggio e se il milan ci avesse dato fastidio anche di vincerlo senza 

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La Juve cominciò con il botto quel campionato, forse dovuto anche alla preparazione in vista della Coppa Intercontinentale. Dopo la vittoria di Tokio, anche un pochino appagata, cominciò a calare vistosamente e la roma ci recuperò 8 punti. Ringrazierò sempre Laudrup per il gol contro il Milan ed il Lecce. 

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20 minuti fa, gobbone ha scritto:

La Juve cominciò con il botto quel campionato, forse dovuto anche alla preparazione in vista della Coppa Intercontinentale. Dopo la vittoria di Tokio, anche un pochino appagata, cominciò a calare vistosamente e la roma ci recuperò 8 punti. Ringrazierò sempre Laudrup per il gol contro il Milan ed il Lecce. 

Se non sbaglio la Roma vinse tutte le partite in casa.... Tranne quella col Lecce sefz

 

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Che ricordi!!! Andai a salutare la squadra all'aeroporto di Brindisi, nell'ultima giornata di campionato con la trasferta a Lecce. Percorsi la strada fino all'aeroporto correndo come un pazzo a bordo del mio Cagiva Elefant 125. Imboccai l'ultima curva prima dell'aeroporto a velocità esagerata e caddi rovinosamente facendomi pure male. Noncurante del dolore, risalii in sella e raggiunsi l'aeroporto. Conservo comunque un bellissimo ricordo di quella giornata ❤

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13 minuti fa, RogerWaters ha scritto:

Se non sbaglio la Roma vinse tutte le partite in casa.... Tranne quella col Lecce sefz

 

.ghgh Se ricordo bene fece anche un pareggio. Importa poco. sai che goduria

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Io ero allo stadio in quel Juve Milan,un mio amico abbonato in tribuna mi chiamò perché il padre non poteva venire e mi gustai lo scudetto aggratis....😉👌

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Prima e ultima volta che ho comprato la gazzetta per i dvd di quella collana. Tutti gli scudetti sono belli ma quelli vinti sul filo di lana (anche se li eravamo alla penultima mi sembra) sono indimenticabili.

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2 ore fa, Pisogiallorosso ha scritto:

di che parlate...?

nessuno mi toglie dalla testa che qualcuno si sia venduto quella partita...cci loro

Non credo ci fosse del dolo.

Quello che fregò la Roma fu il giro di campo prima della partita, con i palloncini giallorossi e tanto altro.

Sembrava vinta.

D'altronde, noi eravamo ingiocabili nel girone d'andata, facemmo 27 punti sui 30 disponibili (pareggio a San Siro con l'Inter e sconfitta a Napoli dopo 8 vittorie consecutive), ma c'era un motivo: tutta la preparazione venne mirata su Tokyo, appuntamento con la Coppa Intercontinentale, l'unico trofeo mancante nella bacheca juventina.

Il girone di ritorno fu tipico di una squadra svuotata e fisicamente in declino.

La Roma di Eriksson, dopo qualche battuta a vuoto iniziale, prese a far punti e soprattutto a correre tantissimo.

La rimonta fu prodigiosa, Pruzzo -anche lui dato in declino- segnò qualcosa tipo 15 gol in 14 gare (per la serie A di quegli anni, numeri straordinari), chiudendo a 19.

5-1 all'Avelino con 5 gol del baffuto centravanti genovese.

Ma arrivati al dunque, 2 fattori incisero: 1) la festa, il clima, che dava per scontato lo scudetto romanista. E in tutta onestà, come dar torto ai pronostici, visto il calendario e lo stato di salute delle contendenti. 

2) l'inevitabile rilassamento (figlio in parte del punto 1) che una rimonta così consistente quanto imprevedibile insinua nella mente e nel fisico degli atleti.

In più, quel giorno a Roma faceva un caldo pazzesco, e per tutta la serie di fattori concomitanti sopra elencati, la Roma si sciolse.

É una roba tipo 5 maggio 2002, ancora più clamorosa se pensiamo al fatto che il Lecce era già retrocesso.

Ma bisogna stare attenti, perché in quel Lecce giocavano giocatori di valore assoluto: Alberto DiChiara, peraltro vivaio romanista; Beto Barbas e Pedro Pablo Pasculli, campione del Mondo due mesi dopo con l'Argentina in Messico, addirittura match winner nel quarto di finale contro l'Uruguay.

Era un altro calcio,  molto più livellato e altrettanto meno scontato.

 

 

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