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Third stone from the sun

Mondiale 1982: quarantesimo anniversario

Post in rilievo

40 minuti fa, Aulla Bianconera ha scritto:

Non voglio fare il passatista ad oltranza, ma cin gli ultimi mondiali (diciamo pure gli ultimi 5/6) si è perso pure il gusto dell’epico. Mi spiego…storie tipo “Gentile che marca Maradona e Zico”, i gol di Milla, personaggi folkloristici e carismatici come, che so, Valderrama…non ci sono più. A me sembra tutto piatto.

assolutamente vero.  .sisi  

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2 ore fa, Aulla Bianconera ha scritto:

Non voglio fare il passatista ad oltranza, ma cin gli ultimi mondiali (diciamo pure gli ultimi 5/6) si è perso pure il gusto dell’epico. Mi spiego…storie tipo “Gentile che marca Maradona e Zico”, i gol di Milla, personaggi folkloristici e carismatici come, che so, Valderrama…non ci sono più. A me sembra tutto piatto.

Tutto vero, per quanto mi riguarda.

Commento da incorniciare.

Da applausi.

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11 ore fa, Aulla Bianconera ha scritto:

Non voglio fare il passatista ad oltranza, ma cin gli ultimi mondiali (diciamo pure gli ultimi 5/6) si è perso pure il gusto dell’epico. Mi spiego…storie tipo “Gentile che marca Maradona e Zico”, i gol di Milla, personaggi folkloristici e carismatici come, che so, Valderrama…non ci sono più. A me sembra tutto piatto.

Hai perfettamente colto il senso.

Oggi é tutto tremendamente globalizzato, tutti sanno tutto di tutti e le sorprese sono sempre più rare.

É diminuito lo spettacolo, non ci sono più squadre che fanno esclamare "ooohhh" (non ho detto "vincenti"), come l'Olanda del 74, l'Italia del 78, la Francia dell'82, l'URSS e la Danimarca dell'86.

L'ultima é stata forse la Spagna, però vinceva sempre 1-0.

In quegli anni si guardava con curiosità a soggetti come quelli che hai citato, dietro ad ogni squadra c'erano storie particolari e interessanti.

Erano lo specchio di un mondo sempre imperfetto ma più umano, semplice e sano.

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ma anche la stessa italia dai...  vogliamo mettere ZoffGentileCabriniScirea-TardelliRossi con la rosa attuale?    .doh   

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3 ore fa, InterPuzzona ha scritto:

Questo anniversario mi mette molta malinconia: l'eroe di quei giorni non c'è più. 

Il destino ha sempre presentato il conto a Pablito.

Sin da giovanissimo gli ha inferto colpi duri, con quegli infortuni alle ginocchia che rischiarono di farlo smettere prima ancora di iniziare.

Lui andò avanti comunque, e da ex ala destra promettente seppe riciclarsi in centravanti d'area letale, reggendosi sempre su articolazioni precarie.

Conquistata la fama e la gloria col L.R.Vicenza e il Mondiale argentino, la scelta di Perugia e lo scandalo scommesse, nel quale fu tirato in mezzo da un delinquente,  bugiardo di professione.

In piccolo, a Rossi é successo ciò che con toni molto più drammatici capitò ad Enzo Tortora, facendo le debite proporzioni.

Ua carriera spezzata a 24 anni, gli Europei in casa giocati con una Nazionale priva del suo uomo più importante sotto porta.

La risalita, la fiducia di Bearzot, il Mondiale spagnolo che gli restituì ciò che gli spettava e gli era stato tolto.

Tre anni di Juve in cui quando doveva esserci lui c'era sempre, con un altro scudetto, la Coppa delle Coppa vinta a Basilea giocando per tutto il secondo tempo con una costola incrinata, anni in cui fece tesoro della vecchia esperienza da ala, giostrando al largo per consentire al Re di stoccare più agevolmente.

Botte prese, tante.

Dopo Bruxelles, l'addio alla Juve, una giornata di gloria nel derby milanese e poi la passerella d'onore a Verona, avvicinandosi all'affezionata Vicenza quando le ginocchia presentarono il conto e imposero lo stop.

A soli 31 anni.

Grande Pablito, dal fisico esile ma dal carattere tenace, sempre gentile e sorridente, educato.

A proposito, non l'ho mai sentito fare polemica con nessuno, neanche con un Trapattoni che lo sostituiva un po' troppo spesso.

Ci manca tanto uno così.

 

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1 ora fa, ventinove ha scritto:

 

Ci manca tanto uno così.

 

Proprio in questi giorni in occasione delle celebrazioni ho rivisto alcune interviste relative al periodo della squalifica per doping.

Sobrietà e pulizia.

Polemiche a 0.

Tutto vero quello che dici.

Molto amato qui in Toscana da me sia dove ha iniziato a giocare da ragazzo che poi successivamente dove è trovato ed ha coltivato altri interessi paralleli al calcio.

Persona intelligente, sensibile e perbene.

La famiglia encomiabile anche nelle ultime dolorose vicende

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Il 3/7/2022 Alle 18:25, J Solo ha scritto:

Non la vidi, i nomi del Brasile erano incredibili, non di meno quelli italiani però...

Quel Brasile è ancora considerato come uno delle nazionali verdeoro più forte di tutti i tempi.....

L'Italia fece veramente una grandissima impresa a batterla ed eliminarla dal mondiale che avrebbero stravinto..

Cmq le partite più belle di quel mondiale del 1982 furono Italia Brasile e Francia Germania..

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Che nostalgia per gli anni ottanta, anni irripetibili.

Adesso siamo in un clima barbaro da medio evo..

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Il 25/7/2022 Alle 20:41, Mr. Bluff ha scritto:

Che nostalgia per gli anni ottanta, anni irripetibili.

Adesso siamo in un clima barbaro da medio evo..

Chi non li ha vissuti non può capire. Quella italia,intesa come nazione, società ecc è morta nel 1992, anche se il canto del cigno è stato Italia 90. Da lì in poi un rapido e costante declino

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Quel Brasile aveva tutto fuorché l’attacco.

Socrates, Eder e Serginho erano dei normali giocatori. Ottimo centrocampo con Falcao, Cerezo e Junior…buona difesa e poi… Zico.

Incontrarono l’Italia pensando già alla finale…

 

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Il 2/8/2022 Alle 21:44, saxon ha scritto:

Chi non li ha vissuti non può capire. Quella italia,intesa come nazione, società ecc è morta nel 1992, anche se il canto del cigno è stato Italia 90. Da lì in poi un rapido e costante declino

È morta con l'operazione mani pulite. Sembrava la rinascita di un paese invece fu la morte dell'Italia paese civile e sociale. 

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Il 3/8/2022 Alle 11:57, capitanBilly ha scritto:

Quel Brasile aveva tutto fuorché l’attacco.

Socrates, Eder e Serginho erano dei normali giocatori. Ottimo centrocampo con Falcao, Cerezo e Junior…buona difesa e poi… Zico.

Incontrarono l’Italia pensando già alla finale…

 

Socrates era un grande giocatore.

Eder aveva colpi da fuoriclasse, testa matta (arrestato più volte per stupro e guida in stato di ebbrezza), ma in quel torneo fece davvero bene.

Quel Brasile aveva 2 punti deboli, debolissimi: il portiere e il centravanti.

Il portiere, dai tempi di Gilmar,(tempi del primo Pelé) é sempre stato il grande problema verdeoro, e il primo decente fu Taffarel, 12 anni dopo la disfatta del Sarrià. 

Poi hanno avuto Julio Cesar, Dida, Alisson etc. 

Il centravanti invece non doveva essere Serginho, bensì Careca.

Ma un infortunio-che i brasiliani attribuirono ad una macumba- privò il futuro centravanti del Napoli della maglia numero 9.

Con Careca probabilmente sarebbe stata tutta un'altra storia, ma con i se e i ma non si va da nessuna parte.

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vivevo in svizzera...e in svizzera a quei tempi tutti erano brasiliani 🙂 , i svizzerotti mi dicevano sempre....chi tra argentina e brasile segna più all'Italia passa il turno... 🙂 che goduria!! per 3 giorni gli italiani in svizzera girarono solo con il tricolore.... e gli svizzeri come rosichiavano!! grazie per sempre...avermi dato queste emozioni...il dito medio per 3 settiman non sono riuscito a piegarlo 🙂 oggi purtroppo....tocca a loro...i svizzeri...perché ci hanno eliminato dai mondiali!! beh...fa parte del gioco!

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