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29 MAGGIO 1985

È morto il giornalista Roberto Renga: si schierò dalla parte della Juventus in quello che fu "L'Affaire Calciopoli"

Post in rilievo

3 minuti fa, Turellone78 ha scritto:

Intendevo nel senso che non dimostrava nemmeno 76 anni ..a 76 anni ci sono persone che stanno decisamente meglio di me .ghgh

.. mi sbaglierò, ma se così è, probabilmente trattasi di un " male " comune in questo forum ,

e cioè, " Mal di Juve " .. o per meglio dire  .. " MAL di VERA JUVE " che da troppo tempo non si vede più .. .uffa

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Ci ho interagito più volte su Twitter anche per conoscenze comuni dei tempi del Perugia di Gaucci. Sapeva cose su Calciopoli che aveva paura di rivelare, diceva. Per propria incolumità personale.

 

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Oltre a Roberto Renga ed a Oliviero Beha ( più volte citato dai " fratelli bianconeri " in questo topic) 

c'è anche un'altro giornalista, anch'egli accasato nell' " URBE ", che ritenne doveroso non assumere

toni e connotati tipici di chi eleva al ruolo di " Catone Il Censore " con l'unico e pretestuoso intento

di proditoriamente infangare la Storia ed il Buon Nome della " Juventus F.C. 1897 " approfittando 

di quella Vera e Propria " Congiura " nota con l'appellativo di " Calciopoli ". 

 

uum A chi mi riferisco ? Al giornalista ed opinionista televisivo FRANCO MELLI !

 

Se volete e se potete .. .giornale .. leggete un po' qui .. credo ne valga veramente la pena

parzialmente estratto da ... .ehmINTERVISTA A FRANCO MELLI

di Stefano Discreti [da "Magazine Bianconero" del 7 febbraio 2007] 

 

D - Quanti sono gli scudetti della Juventus?

Melli - Sicuro 28, visto che l'ultimo campionato non è stato
assolutamente frutto di nessuna inchiesta. Ma anche quello giudicato
non ha evidenziato illeciti.

D - Che idea si è fatto di Calciopoli?

Melli - Una grandissima messinscena posta in atto per distruggere la
Juventus che vinceva troppo. Purtroppo la Juve si è prestata a questa
farsa dando la possibilità di rifiatare a formazioni avversarie piene
di debiti. La Juventus, composta da campioni del mondo, non aveva
bisogno di aiuti. E non li ha mai avuti.

D - Cosa pensa dei tre personaggi che componevano la cosiddetta
Triade?

Melli - Bettega era messo lì soprattutto come garante di juventinità.
Giraudo è il miglior dirigente che il calcio italiano abbia mai avuto
perché ha saputo abbinare grandi successi a bilanci positivi. Moggi è
un grande esperto di calcio ma da uomo vissuto avrebbe dovuto sapere
che avrebbero cercato in tutti i modi di farlo fuori.

D - Ha mai pensato veramente che la Juve vincesse per aiuti esterni al
campo?

Melli - No, assolutamente.

D - Perché Moratti, pur investendo somme mostruose, non è mai riuscito
a vincere sul campo?

Melli - Perché ha sempre sbagliato la campagna acquisti e soprattutto
perché si è circondato di cattivi consiglieri. Quest'anno vincerà
questo
torneo farsa grazie agli aiuti della nuova dirigenza della
Juve.
Senza gli acquisti di Ibrahimovic e Vieira chissà quale altra
meteora sarebbe stato capace di comprare.

D - Cosa pensa di Guido Rossi e del suo operato in Figc?

Melli - Ne penso male, ha lasciato il lavoro a metà. Ha assegnato lo
scudetto di cartapesta alla sua ex squadra senza che il campionato in
questione avesse illeciti.
Niente è cambiato rispetto a prima.

D - Ruperto e Sandulli hanno garantito la vera giustizia che spetta a
un Paese democratico?

Melli - No, perché alla fine hanno pagato solo la Juventus e la
vittima predestinata De Santis.
Gli altri sono rimasti tutti in pista.
Pensi che a breve potrebbe rientrare nel calcio Franco Carraro.

D - Perché secondo lei il video-fiala di Cannavaro uscì nel momento
clou della sfida scudetto tra Milan e Juventus?

Melli - Fu uno dei tanti tentativi fatti in questi anni per fermare
una Juve inarrestabile.

D - Ha mai creduto veramente che la Juve facesse uso di doping?

Melli - No. Ma credo che questo falso scandalo sia stato il primo
mezzo per cercare di distruggere la Juventus. Se veramente si voleva
indagare sul doping bisognava farlo a 360 gradi coinvolgendo anche
tutte le altre squadre. Invece interessava esclusivamente fare fuori
la Juventus.

D - Cosa pensa delle accuse di furti e doping che infangano il nome
della Juventus?

Melli - Solo invidia. Si ricordi: "L'erba della calunnia cresce sempre
nel giardino dei perdenti"..

D - Lo sa che sono già circa venti i giocatori che hanno saltato
quest'anno la gara contro l'Inter per squalifica? Come mai in questo
caso non si parla di ammonizioni preventive?

Melli - Questa è la conferma che il più grande capo d'accusa contro la
Juve al processo era fondato sul niente. Che farsa.

D - Che idea si è fatto in merito al ricordo al Tar ritirato?

Melli - Che la nuova dirigenza ha avuto paura di far saltare tutto e
di prendersi la colpa. Ci voleva coraggio, non lo hanno avuto. Io mai
avrei ritirato il ricorso..

D - Passaporti falsi. Plusvalenze false. Cene del compianto Facchetti
con Paolo Bergamo. Come mai nonostante tutto questo Moratti parla di
"scudetto degli onesti"?

Melli - Intanto separerei il comportamento di Moratti da quello di
Facchetti. Poi le dichiarazioni di Moratti non mi sorprendono per
niente. Con oltre 800 milioni di debiti, fonte "Il Sole 24 Ore", gli
viene permesso di fare mercato a piacimento danneggiando tutti coloro
che rispettano le leggi. Chiaro che perdendo sempre si attacca a
tutto. Tutto sembra fuorché onesto, comunque.

D - Cosa la lega di più alla Juventus?

Melli - Pur non essendo tifoso di questa squadra ho sempre avvertito
il fascino di questa maglia.
.

D - A quale colpa espiata dalla Juve si riferisce il presidente
Cobolli Gigli?

Melli - Io credo che la nuova dirigenza della Juve avesse un'antipatia
di lunga data nei confronti di Moggi e Giraudo. E che non ha fatto
niente per difenderli anche a costo di pagarla in prima persona. La
Juve non aveva e non ha nessuna colpa da espiare.

D - Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus?

Melli - Collina diede probabilmente rimedio a un campionato sin troppo
macchiato da irregolarit
à.

D - Come faceva Roberto Mancini a sapere con mesi di anticipo della
"Pratica Como" in cui è stato coinvolto Luciano Moggi?

Melli - Prove certe non ce ne sono ma vedendo anche lo scandalo
Telecom a chi non viene da pensare che l'Inter sapesse tutto di
Calciopoli ben prima degli altri?

D - Il calcio adesso è più pulito?

Melli - No, è rimasto tutto uguale. I soliti debiti di Moratti, le
solite facce. I ritorni di Carraro, Matarrese. Cosa sarebbe cambiato,
scusi?

D - Se le dico "combriccola romana" cosa le viene in mente?

Melli - Gli arbitri che secondo l'accusa erano sotto il potere di
Moggi e De Santis. Senza prove, naturalmente, in perfetto stile farsa
di Calciopoli.

D - Cosa pensa di quanto dichiarato dal giudice De Biase secondo il
quale la Juve meritava al massimo qualche punto di penalità?

Melli - Il giudice De Biase è uno dei più grandi luminari in tema di
diritto sportivo: se lo dice lui c'è solo da credergli. Ma sono in
tanti ormai ad avere capito cosa è veramente stata Calciopoli.

D - Cosa pensa delle intercettazioni telefoniche? Possono essere
selezionate e modificate a piacimento da chi le gestisce?

Melli - E' una procedura selvaggia che porta a giudicare e a
condannare le persone senza prove. Spero che mai più ripeta una cosa
come quella successa quest'estate.

D - Perché Collina andava a cena con Galliani e Meani?

Melli - Non lo so. Di certo è una macchia indelebile sulla coscienza e
sulla carriera di questo arbitro.

 

- N.B. - L'unico " passaggio a vuoto " di Melli in questa parziale  riproposizione  di quella intervista 

sta nella risposta fornita a questa domanda :  Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus? 

Ma gliela perdono : lo sanno solo in " 3 " .. e cioè .. " Uomini - Donne - Bambini " .. che Melli ha una

spiccata simpatia per le " Aquile Laziali " . 

 

- N.B. - E per via della " Lazio " ecc.ecc. colgo l'occasione per portare a conoscenza di chi non lo

sapesse una tristissima vicenda legata alla " SOCIETA' BIANCOAZZURA "  ... ma soprattutto ...

a FRANCO MELLI ed a tutta la sua famiglia : mi riferisco a ...  .ehm

 

200px-Melli.jpg   MAURIZIO MELLI  - Figlio primogenito di Franco Melli  - 

 

 

Tratto da " LAZIO WIKI "

 

 

Centrocampista, nato a Roma il 9 gennaio 1972 ivi morto il 22 febbraio 1996.

Fa parte della Primavera nelle stagioni 1989/90 e 1990/91. Figlio primogenito del noto giornalista sportivo Franco Melli, Maurizio, per gli amici Maci, è una giovane promessa del vivaio biancoceleste quando viene colpito da leucemia. Costretto ad abbandonare il calcio, si dedica alla sua altra grande passione, il giornalismo. Viene stroncato dal male a soli 24 anni. A sette anni dalla sua scomparsa, il 22 febbraio 2003, gli viene intitolato il campo sportivo di via Cina nella zona del Torrino. Il padre Franco ha scritto un toccante libro sull'agonia e la morte di Maci, intitolato "Nel nome del figlio" che nel 1996 è divenuto anche un spettacolo teatrale interpretato dall'attore Ugo De Vita.

 

NIENTE VI E' DI PIU' LACERANTE AL MONDO DEL DOLORE CHE SI AVVERTE QUANDO ..INIQUO E TRAGICO DESTINO  .. 

FA SI' CHE I FIGLI PRECEDANO I LORO GENITORI VERSO " LIDI " A NOI SCONOSCIUTI -

 

RIPOSI IN PACE FINO AL GIORNO DEL RICONGIUNGIMENTO CON I SUOI CARI ! 

 

.

 

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14 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Oltre a Roberto Renga ed a Oliviero Beha ( più volte citato dai " fratelli bianconeri " in questo topic) 

c'è anche un'altro giornalista, anch'egli accasato nell' " URBE ", che ritenne doveroso non assumere

toni e connotati tipici di chi eleva al ruolo di " Catone Il Censore " con l'unico e pretestuoso intento

di proditoriamente infangare la Storia ed il Buon Nome della " Juventus F.C. 1897 " approfittando 

di quella Vera e Propria " Congiura " nota con l'appellativo di " Calciopoli ". 

 

uum A chi mi riferisco ? Al giornalista ed opinionista televisivo FRANCO MELLI !

 

Se volete e se potete .. .giornale .. leggete un po' qui .. credo ne valga veramente la pena

parzialmente estratto da ... .ehmINTERVISTA A FRANCO MELLI

di Stefano Discreti [da "Magazine Bianconero" del 7 febbraio 2007] 

 

D - Quanti sono gli scudetti della Juventus?

Melli - Sicuro 28, visto che l'ultimo campionato non è stato
assolutamente frutto di nessuna inchiesta. Ma anche quello giudicato
non ha evidenziato illeciti.

D - Che idea si è fatto di Calciopoli?

Melli - Una grandissima messinscena posta in atto per distruggere la
Juventus che vinceva troppo. Purtroppo la Juve si è prestata a questa
farsa dando la possibilità di rifiatare a formazioni avversarie piene
di debiti. La Juventus, composta da campioni del mondo, non aveva
bisogno di aiuti. E non li ha mai avuti.

D - Cosa pensa dei tre personaggi che componevano la cosiddetta
Triade?

Melli - Bettega era messo lì soprattutto come garante di juventinità.
Giraudo è il miglior dirigente che il calcio italiano abbia mai avuto
perché ha saputo abbinare grandi successi a bilanci positivi. Moggi è
un grande esperto di calcio ma da uomo vissuto avrebbe dovuto sapere
che avrebbero cercato in tutti i modi di farlo fuori.

D - Ha mai pensato veramente che la Juve vincesse per aiuti esterni al
campo?

Melli - No, assolutamente.

D - Perché Moratti, pur investendo somme mostruose, non è mai riuscito
a vincere sul campo?

Melli - Perché ha sempre sbagliato la campagna acquisti e soprattutto
perché si è circondato di cattivi consiglieri. Quest'anno vincerà
questo
torneo farsa grazie agli aiuti della nuova dirigenza della
Juve.
Senza gli acquisti di Ibrahimovic e Vieira chissà quale altra
meteora sarebbe stato capace di comprare.

D - Cosa pensa di Guido Rossi e del suo operato in Figc?

Melli - Ne penso male, ha lasciato il lavoro a metà. Ha assegnato lo
scudetto di cartapesta alla sua ex squadra senza che il campionato in
questione avesse illeciti.
Niente è cambiato rispetto a prima.

D - Ruperto e Sandulli hanno garantito la vera giustizia che spetta a
un Paese democratico?

Melli - No, perché alla fine hanno pagato solo la Juventus e la
vittima predestinata De Santis.
Gli altri sono rimasti tutti in pista.
Pensi che a breve potrebbe rientrare nel calcio Franco Carraro.

D - Perché secondo lei il video-fiala di Cannavaro uscì nel momento
clou della sfida scudetto tra Milan e Juventus?

Melli - Fu uno dei tanti tentativi fatti in questi anni per fermare
una Juve inarrestabile.

D - Ha mai creduto veramente che la Juve facesse uso di doping?

Melli - No. Ma credo che questo falso scandalo sia stato il primo
mezzo per cercare di distruggere la Juventus. Se veramente si voleva
indagare sul doping bisognava farlo a 360 gradi coinvolgendo anche
tutte le altre squadre. Invece interessava esclusivamente fare fuori
la Juventus.

D - Cosa pensa delle accuse di furti e doping che infangano il nome
della Juventus?

Melli - Solo invidia. Si ricordi: "L'erba della calunnia cresce sempre
nel giardino dei perdenti"..

D - Lo sa che sono già circa venti i giocatori che hanno saltato
quest'anno la gara contro l'Inter per squalifica? Come mai in questo
caso non si parla di ammonizioni preventive?

Melli - Questa è la conferma che il più grande capo d'accusa contro la
Juve al processo era fondato sul niente. Che farsa.

D - Che idea si è fatto in merito al ricordo al Tar ritirato?

Melli - Che la nuova dirigenza ha avuto paura di far saltare tutto e
di prendersi la colpa. Ci voleva coraggio, non lo hanno avuto. Io mai
avrei ritirato il ricorso..

D - Passaporti falsi. Plusvalenze false. Cene del compianto Facchetti
con Paolo Bergamo. Come mai nonostante tutto questo Moratti parla di
"scudetto degli onesti"?

Melli - Intanto separerei il comportamento di Moratti da quello di
Facchetti. Poi le dichiarazioni di Moratti non mi sorprendono per
niente. Con oltre 800 milioni di debiti, fonte "Il Sole 24 Ore", gli
viene permesso di fare mercato a piacimento danneggiando tutti coloro
che rispettano le leggi. Chiaro che perdendo sempre si attacca a
tutto. Tutto sembra fuorché onesto, comunque.

D - Cosa la lega di più alla Juventus?

Melli - Pur non essendo tifoso di questa squadra ho sempre avvertito
il fascino di questa maglia.
.

D - A quale colpa espiata dalla Juve si riferisce il presidente
Cobolli Gigli?

Melli - Io credo che la nuova dirigenza della Juve avesse un'antipatia
di lunga data nei confronti di Moggi e Giraudo. E che non ha fatto
niente per difenderli anche a costo di pagarla in prima persona. La
Juve non aveva e non ha nessuna colpa da espiare.

D - Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus?

Melli - Collina diede probabilmente rimedio a un campionato sin troppo
macchiato da irregolarit
à.

D - Come faceva Roberto Mancini a sapere con mesi di anticipo della
"Pratica Como" in cui è stato coinvolto Luciano Moggi?

Melli - Prove certe non ce ne sono ma vedendo anche lo scandalo
Telecom a chi non viene da pensare che l'Inter sapesse tutto di
Calciopoli ben prima degli altri?

D - Il calcio adesso è più pulito?

Melli - No, è rimasto tutto uguale. I soliti debiti di Moratti, le
solite facce. I ritorni di Carraro, Matarrese. Cosa sarebbe cambiato,
scusi?

D - Se le dico "combriccola romana" cosa le viene in mente?

Melli - Gli arbitri che secondo l'accusa erano sotto il potere di
Moggi e De Santis. Senza prove, naturalmente, in perfetto stile farsa
di Calciopoli.

D - Cosa pensa di quanto dichiarato dal giudice De Biase secondo il
quale la Juve meritava al massimo qualche punto di penalità?

Melli - Il giudice De Biase è uno dei più grandi luminari in tema di
diritto sportivo: se lo dice lui c'è solo da credergli. Ma sono in
tanti ormai ad avere capito cosa è veramente stata Calciopoli.

D - Cosa pensa delle intercettazioni telefoniche? Possono essere
selezionate e modificate a piacimento da chi le gestisce?

Melli - E' una procedura selvaggia che porta a giudicare e a
condannare le persone senza prove. Spero che mai più ripeta una cosa
come quella successa quest'estate.

D - Perché Collina andava a cena con Galliani e Meani?

Melli - Non lo so. Di certo è una macchia indelebile sulla coscienza e
sulla carriera di questo arbitro.

 

- N.B. - L'unico " passaggio a vuoto " di Melli in questa parziale  riproposizione  di quella intervista 

sta nella risposta fornita a questa domanda :  Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus? 

Ma gliela perdono : lo sanno solo in " 3 " .. e cioè .. " Uomini - Donne - Bambini " .. che Melli ha una

spiccata simpatia per le " Aquile Laziali " . 

 

- N.B. - E per via della " Lazio " ecc.ecc. colgo l'occasione per portare a conoscenza di chi non lo

sapesse una tristissima vicenda legata alla " SOCIETA' BIANCOAZZURA "  ... ma soprattutto ...

a FRANCO MELLI ed a tutta la sua famiglia : mi riferisco a ...  .ehm

 

200px-Melli.jpg   MAURIZIO MELLI  - Figlio primogenito di Franco Melli  - 

 

 

Tratto da " LAZIO WIKI "

 

 

Centrocampista, nato a Roma il 9 gennaio 1972 ivi morto il 22 febbraio 1996.

Fa parte della Primavera nelle stagioni 1989/90 e 1990/91. Figlio primogenito del noto giornalista sportivo Franco Melli, Maurizio, per gli amici Maci, è una giovane promessa del vivaio biancoceleste quando viene colpito da leucemia. Costretto ad abbandonare il calcio, si dedica alla sua altra grande passione, il giornalismo. Viene stroncato dal male a soli 24 anni. A sette anni dalla sua scomparsa, il 22 febbraio 2003, gli viene intitolato il campo sportivo di via Cina nella zona del Torrino. Il padre Franco ha scritto un toccante libro sull'agonia e la morte di Maci, intitolato "Nel nome del figlio" che nel 1996 è divenuto anche un spettacolo teatrale interpretato dall'attore Ugo De Vita.

 

NIENTE VI E' DI PIU' LACERANTE AL MONDO DEL DOLORE CHE SI AVVERTE QUANDO ..INIQUO E TRAGICO DESTINO  .. 

FA SI' CHE I FIGLI PRECEDANO I LORO GENITORI VERSO " LIDI " A NOI SCONOSCIUTI -

 

RIPOSI IN PACE FINO AL GIORNO DEL RICONGIUNGIMENTO CON I SUOI CARI ! 

 

.

 

Da scolpire sul marmo. Grazie 🤍🖤

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27 minuti fa, 29 MAGGIO 1985 ha scritto:

Oltre a Roberto Renga ed a Oliviero Beha ( più volte citato dai " fratelli bianconeri " in questo topic) 

c'è anche un'altro giornalista, anch'egli accasato nell' " URBE ", che ritenne doveroso non assumere

toni e connotati tipici di chi eleva al ruolo di " Catone Il Censore " con l'unico e pretestuoso intento

di proditoriamente infangare la Storia ed il Buon Nome della " Juventus F.C. 1897 " approfittando 

di quella Vera e Propria " Congiura " nota con l'appellativo di " Calciopoli ". 

 

uum A chi mi riferisco ? Al giornalista ed opinionista televisivo FRANCO MELLI !

 

Se volete e se potete .. .giornale .. leggete un po' qui .. credo ne valga veramente la pena

parzialmente estratto da ... .ehmINTERVISTA A FRANCO MELLI

di Stefano Discreti [da "Magazine Bianconero" del 7 febbraio 2007] 

 

D - Quanti sono gli scudetti della Juventus?

Melli - Sicuro 28, visto che l'ultimo campionato non è stato
assolutamente frutto di nessuna inchiesta. Ma anche quello giudicato
non ha evidenziato illeciti.

D - Che idea si è fatto di Calciopoli?

Melli - Una grandissima messinscena posta in atto per distruggere la
Juventus che vinceva troppo. Purtroppo la Juve si è prestata a questa
farsa dando la possibilità di rifiatare a formazioni avversarie piene
di debiti. La Juventus, composta da campioni del mondo, non aveva
bisogno di aiuti. E non li ha mai avuti.

D - Cosa pensa dei tre personaggi che componevano la cosiddetta
Triade?

Melli - Bettega era messo lì soprattutto come garante di juventinità.
Giraudo è il miglior dirigente che il calcio italiano abbia mai avuto
perché ha saputo abbinare grandi successi a bilanci positivi. Moggi è
un grande esperto di calcio ma da uomo vissuto avrebbe dovuto sapere
che avrebbero cercato in tutti i modi di farlo fuori.

D - Ha mai pensato veramente che la Juve vincesse per aiuti esterni al
campo?

Melli - No, assolutamente.

D - Perché Moratti, pur investendo somme mostruose, non è mai riuscito
a vincere sul campo?

Melli - Perché ha sempre sbagliato la campagna acquisti e soprattutto
perché si è circondato di cattivi consiglieri. Quest'anno vincerà
questo
torneo farsa grazie agli aiuti della nuova dirigenza della
Juve.
Senza gli acquisti di Ibrahimovic e Vieira chissà quale altra
meteora sarebbe stato capace di comprare.

D - Cosa pensa di Guido Rossi e del suo operato in Figc?

Melli - Ne penso male, ha lasciato il lavoro a metà. Ha assegnato lo
scudetto di cartapesta alla sua ex squadra senza che il campionato in
questione avesse illeciti.
Niente è cambiato rispetto a prima.

D - Ruperto e Sandulli hanno garantito la vera giustizia che spetta a
un Paese democratico?

Melli - No, perché alla fine hanno pagato solo la Juventus e la
vittima predestinata De Santis.
Gli altri sono rimasti tutti in pista.
Pensi che a breve potrebbe rientrare nel calcio Franco Carraro.

D - Perché secondo lei il video-fiala di Cannavaro uscì nel momento
clou della sfida scudetto tra Milan e Juventus?

Melli - Fu uno dei tanti tentativi fatti in questi anni per fermare
una Juve inarrestabile.

D - Ha mai creduto veramente che la Juve facesse uso di doping?

Melli - No. Ma credo che questo falso scandalo sia stato il primo
mezzo per cercare di distruggere la Juventus. Se veramente si voleva
indagare sul doping bisognava farlo a 360 gradi coinvolgendo anche
tutte le altre squadre. Invece interessava esclusivamente fare fuori
la Juventus.

D - Cosa pensa delle accuse di furti e doping che infangano il nome
della Juventus?

Melli - Solo invidia. Si ricordi: "L'erba della calunnia cresce sempre
nel giardino dei perdenti"..

D - Lo sa che sono già circa venti i giocatori che hanno saltato
quest'anno la gara contro l'Inter per squalifica? Come mai in questo
caso non si parla di ammonizioni preventive?

Melli - Questa è la conferma che il più grande capo d'accusa contro la
Juve al processo era fondato sul niente. Che farsa.

D - Che idea si è fatto in merito al ricordo al Tar ritirato?

Melli - Che la nuova dirigenza ha avuto paura di far saltare tutto e
di prendersi la colpa. Ci voleva coraggio, non lo hanno avuto. Io mai
avrei ritirato il ricorso..

D - Passaporti falsi. Plusvalenze false. Cene del compianto Facchetti
con Paolo Bergamo. Come mai nonostante tutto questo Moratti parla di
"scudetto degli onesti"?

Melli - Intanto separerei il comportamento di Moratti da quello di
Facchetti. Poi le dichiarazioni di Moratti non mi sorprendono per
niente. Con oltre 800 milioni di debiti, fonte "Il Sole 24 Ore", gli
viene permesso di fare mercato a piacimento danneggiando tutti coloro
che rispettano le leggi. Chiaro che perdendo sempre si attacca a
tutto. Tutto sembra fuorché onesto, comunque.

D - Cosa la lega di più alla Juventus?

Melli - Pur non essendo tifoso di questa squadra ho sempre avvertito
il fascino di questa maglia.
.

D - A quale colpa espiata dalla Juve si riferisce il presidente
Cobolli Gigli?

Melli - Io credo che la nuova dirigenza della Juve avesse un'antipatia
di lunga data nei confronti di Moggi e Giraudo. E che non ha fatto
niente per difenderli anche a costo di pagarla in prima persona. La
Juve non aveva e non ha nessuna colpa da espiare.

D - Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus?

Melli - Collina diede probabilmente rimedio a un campionato sin troppo
macchiato da irregolarit
à.

D - Come faceva Roberto Mancini a sapere con mesi di anticipo della
"Pratica Como" in cui è stato coinvolto Luciano Moggi?

Melli - Prove certe non ce ne sono ma vedendo anche lo scandalo
Telecom a chi non viene da pensare che l'Inter sapesse tutto di
Calciopoli ben prima degli altri?

D - Il calcio adesso è più pulito?

Melli - No, è rimasto tutto uguale. I soliti debiti di Moratti, le
solite facce. I ritorni di Carraro, Matarrese. Cosa sarebbe cambiato,
scusi?

D - Se le dico "combriccola romana" cosa le viene in mente?

Melli - Gli arbitri che secondo l'accusa erano sotto il potere di
Moggi e De Santis. Senza prove, naturalmente, in perfetto stile farsa
di Calciopoli.

D - Cosa pensa di quanto dichiarato dal giudice De Biase secondo il
quale la Juve meritava al massimo qualche punto di penalità?

Melli - Il giudice De Biase è uno dei più grandi luminari in tema di
diritto sportivo: se lo dice lui c'è solo da credergli. Ma sono in
tanti ormai ad avere capito cosa è veramente stata Calciopoli.

D - Cosa pensa delle intercettazioni telefoniche? Possono essere
selezionate e modificate a piacimento da chi le gestisce?

Melli - E' una procedura selvaggia che porta a giudicare e a
condannare le persone senza prove. Spero che mai più ripeta una cosa
come quella successa quest'estate.

D - Perché Collina andava a cena con Galliani e Meani?

Melli - Non lo so. Di certo è una macchia indelebile sulla coscienza e
sulla carriera di questo arbitro.

 

- N.B. - L'unico " passaggio a vuoto " di Melli in questa parziale  riproposizione  di quella intervista 

sta nella risposta fornita a questa domanda :  Fece bene Collina a far giocare Perugia-Juventus? 

Ma gliela perdono : lo sanno solo in " 3 " .. e cioè .. " Uomini - Donne - Bambini " .. che Melli ha una

spiccata simpatia per le " Aquile Laziali " . 

 

- N.B. - E per via della " Lazio " ecc.ecc. colgo l'occasione per portare a conoscenza di chi non lo

sapesse una tristissima vicenda legata alla " SOCIETA' BIANCOAZZURA "  ... ma soprattutto ...

a FRANCO MELLI ed a tutta la sua famiglia : mi riferisco a ...  .ehm

 

200px-Melli.jpg   MAURIZIO MELLI  - Figlio primogenito di Franco Melli  - 

 

 

Tratto da " LAZIO WIKI "

 

 

Centrocampista, nato a Roma il 9 gennaio 1972 ivi morto il 22 febbraio 1996.

Fa parte della Primavera nelle stagioni 1989/90 e 1990/91. Figlio primogenito del noto giornalista sportivo Franco Melli, Maurizio, per gli amici Maci, è una giovane promessa del vivaio biancoceleste quando viene colpito da leucemia. Costretto ad abbandonare il calcio, si dedica alla sua altra grande passione, il giornalismo. Viene stroncato dal male a soli 24 anni. A sette anni dalla sua scomparsa, il 22 febbraio 2003, gli viene intitolato il campo sportivo di via Cina nella zona del Torrino. Il padre Franco ha scritto un toccante libro sull'agonia e la morte di Maci, intitolato "Nel nome del figlio" che nel 1996 è divenuto anche un spettacolo teatrale interpretato dall'attore Ugo De Vita.

 

NIENTE VI E' DI PIU' LACERANTE AL MONDO DEL DOLORE CHE SI AVVERTE QUANDO ..INIQUO E TRAGICO DESTINO  .. 

FA SI' CHE I FIGLI PRECEDANO I LORO GENITORI VERSO " LIDI " A NOI SCONOSCIUTI -

 

RIPOSI IN PACE FINO AL GIORNO DEL RICONGIUNGIMENTO CON I SUOI CARI ! 

 

.

 

Anche Franco Melli sa l unica verità, cioè che è stata una farsa

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13 ore fa, Black Sabbath ha scritto:

Mi dispiace davvero moltissimo! 😕

 

Non amava la Juventus ma aveva l'onestà intellettuale che pochissimi altri giornalisti dimostrarono di possedere in quel terribile 2006 (come lui solo Oliviero Beha, Enzo Biagi e qualche altro). 

 

Che riposi in pace 🙏

 

 

12 ore fa, Godai san ha scritto:

Uno dei pochi giornalisti interessati alla veritá e non a ció che faceva comodo.

 

 

12 ore fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Uno dei migliori insieme a oliviero beha, uno dei pochi che diceva sempre la verità 

Rip

 

10 ore fa, RogerWaters ha scritto:

La critica è legittima, ma sostenere e avallare una farsa raccontando il falso è un'altra cosa. 

Renga e Beha sono stati tra i pochissimi ad smarcarsi dalla vulgata

 

3 ore fa, Pavel magno 65 ha scritto:

Giornalista intellettualmente onesto, una mosca bianca in mezzo ad una massa di giornalai. Riposi in pace.

 

Oltre a RENGA .. BEHA .. il grande ENZO BIAGI .. avverto il dovere, anzi, l'obbligo, di citare anche FRANCO MELLI, 

ed a tal proposito, se vi interessa, appena qui .. .mandrillaccio ..  sopra ho appena inserito un apposito post in merito 

 

E visto che ci siamo, vi riporto ciò che disse ENZO BIAGI in un'intervista rilasciata su " IL TIRRENO " il 16 Agosto del 2006 :

 

"Una sentenza pazzesca, e non perché il calcio sia un ambiente pulito. Una sentenza pazzesca perché costruita sul nulla, su intercettazioni difficilmente interpretabili e non proponibili in un procedimento degno di tal nome. Una sentenza pazzesca perché punisce chi era colpevole solo di vivere in un certo ambiente, il tutto condito da un processo che era una riedizione della Santa Inquisizione in chiave moderna. E mi chiedo: cui prodest? A chi giova il tutto? Perché tutto è uscito fuori in un determinato momento? Proprio quando, tra Laziogate di Storace, la lista nera di Telecom, poi Calciopoli, poi l’ex Re d’Italia ed ora, ultimo ma non ultimo, la compagnia telefonica Vodafone che ha denunciato Telecom per aver messo sotto controllo i suoi clienti. Vuoi vedere che per coprire uno scandalo di dimensioni ciclopiche hanno individuato in Luciano Moggi il cattivo da dare in pasto al popolino?".
 

 

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20 ore fa, FuriaCeka80 ha scritto:

Prima di calciopoli fu uno dei nostri più grandi nemici(con la sua penna velenosa) , dopo ebbe l'onestà intellettuale di andare oltre il suo tifo e leggere le cose così come stavano!Onore a colui che va oltre le sue convinzioni e sa cambiare idea!RIP Roberto!

Proprio per questo merita il maggiore dei rispetti. RIP Roberto!

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17 ore fa, chigen ha scritto:

Mi è dispiaciuto molto...

Rip..

 

 

Grazie Stefano per il tuo ricordo 

 

14 ore fa, emmepi54 ha scritto:

Era un vero giornalista. Una grande penna ed amante della verità. Capace di cambiare idea, dimostrando onestà intellettuale e senza farsi condizionare dalle apparenze né dallo schieramento massiccio degli anti.  Su lui la ragione comandava sulla penna. Mi dispiace molto che non ci sia più e che in quel mondo fosse una rarità. Solo stima ed affetto per un giornalista così... 

RIP e condoglianze alla famiglia.  Grazie mille Stefano per aver stimolato i miei ricordi.

 

5 ore fa, Caruso Paskoskj ha scritto:

Da scolpire sul marmo. Grazie 🤍🖤

 

Amici, Grazie a voi per aver partecipato e per aver manifestato il vostro apprezzamento .

 

Serena notte, .salveStefano !

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15 ore fa, Paoletto_ ha scritto:

Ci ho interagito più volte su Twitter anche per conoscenze comuni dei tempi del Perugia di Gaucci. Sapeva cose su Calciopoli che aveva paura di rivelare, diceva. Per propria incolumità personale.

 

A dimostrazione della trasparenza e della tranquillità con cui fu gestito il processo...

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Il 11/9/2022 Alle 08:42, Emanuele99 ha scritto:

Riposi in pace, un giorno spero che sarà fatta luce su questa farsa che tanto ci è costata…

.. farsa che non sarebbe mai avvenuta se al " timone " della Juventus ci fossero ancora stati Gianni e/o Umberto

 

.. sapendo che l'Avvocato e/o il Dottore, dall'alto della loro " Indefessa e Profonda Juventinità ", non avrebbero mai 

permesso tale " SCEMPIO ". I nostri pavidi/vigliacchi/spregevoli delatori se ne sarebbero ben guardati  prima di andare 

a sbattere con il loro indegno ed abbietto muso contro le metaforiche ed incrollabili " MURA DI GERICO A TINTE BIANCONERE "

strenuamente difese dall'AVVOCATO e/o dal DOTTORE ( se non da entrambi ), anche perchè, sarebbero stati consci che, oltre 

che a ricadere su di loro, le colpe di quell'infame modo d'agire, sarebbero poi ricadute sui loro figli, sui figli dei loro figli,

di generazione in generazione, et in saecula saeculorum .

 

N.B. - sono ricorso al più arcaico e desueto " abbietto " .. anzichè .. al più usuale e moderno " abietto " .. perchè ..  .ehm

 

la differenza tra i due termini, dal punto di vista semantico, è solo nel valore rafforzativo dell’idea, e del gesto da compiere, che è dato proprio dalla doppia b, è così infatti che la parola abbietto continua a mantenere il valore espressivo dell’analogo abietto, differenziandosi solo nel rimarcare, con il raddoppiarsi della consonante intermedia, il sentimento di ripulsa.

 

Ed il mio personale e profondo " sentimento di ripulsa ", che ancora al giorno d'oggi avverto nei confronti  di quella putrida e criminale congrega, è talmente elevato che " più che di una doppia - b - ", al fine di poter essere compiutamente compreso e manifestato " Urbi et Orbi ", dovrebbe essere accompagnato e sorretto da una " infinita serie di doppie - b - " che siano in grado di innalzarlo alla " massima potenza " . 

 

NON SO COME .. NE' QUANDO .. MA .. GIUSTIZIA E VERITA' .. DOVRANNO UN GIORNO ESSERE RISTABILITE : GUAI COSI' NON FOSSE ! 

 

Grazie per aver partecipato.  Buona giornata, .salveStefano !

 

 

 

 

 

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Renga era un personaggio particolare ma nessun dubbio sulla sua etica morale e di giornalista, ricordo perfettamente lui con Melli ed altri (primo fra tutti il re del giornalismo italiano, Enzo Biagi) contrari alla massa forcaiola che ci voleva radiati a vita dal calcio.

Durante quel periodo queste erano come delle piccole lucine nell'oscurità alle quali aggrapparsi per trovare un perché a tutto quello che stava succedendo, talmente farsesco da risultare all'inizio della vicenda incomprensibile a noi tutti.

È finita come sappiamo, ma oggi le cose non sono migliorate: l'Inter è piena di debiti e la federazione è in mano a gente che è stata capace di cannare due mondiali di fila e svariate qualificazioni olimpiche. La Serie A ha diminuito di parecchio il suo valore e tutto il sistema calcio è in costante declino da allora soprattutto a causa dei debiti.

 

Caro Stefano, questa è l'Italia, un paese fondato sul pubblico ludibrio e.....come diceva Melli...... "L'erba della calunnia cresce sempre nel giardino dei perdenti". 

Un caro saluto. 

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43 minuti fa, Clamoroso al Cibali ha scritto:

Renga era un personaggio particolare ma nessun dubbio sulla sua etica morale e di giornalista, ricordo perfettamente lui con Melli ed altri (primo fra tutti il re del giornalismo italiano, Enzo Biagi) contrari alla massa forcaiola che ci voleva radiati a vita dal calcio.

Durante quel periodo queste erano come delle piccole lucine nell'oscurità alle quali aggrapparsi per trovare un perché a tutto quello che stava succedendo, talmente farsesco da risultare all'inizio della vicenda incomprensibile a noi tutti.

È finita come sappiamo, ma oggi le cose non sono migliorate: l'Inter è piena di debiti e la federazione è in mano a gente che è stata capace di cannare due mondiali di fila e svariate qualificazioni olimpiche. La Serie A ha diminuito di parecchio il suo valore e tutto il sistema calcio è in costante declino da allora soprattutto a causa dei debiti.

 

Caro Stefano, questa è l'Italia, un paese fondato sul pubblico ludibrio e.....come diceva Melli...... "L'erba della calunnia cresce sempre nel giardino dei perdenti". 

Un caro saluto. 

Grazie a te per il tuo graditissimo intervento che condivido appieno : ti leggo sempre con gran piacere .

 

Buona serata, .salveStefano !

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