Era il 29 settembre del 2018: al termine di Juventus Napoli, Marotta comunicava che sarebbe stato allontanato dalla Juventus.
Questo è stato il primo ed uno fra i più importanti motivi che hanno portato la Juventus a finire un ciclo forse irripetibile e ad imboccare la strada di un tonfo di cui, ad oggi, non si vede la fine.
L'arrogante, permaloso e in totale confusione presidente della Juventus, a cui vanno peraltro riconosciuti molti meriti per il decennio d'oro, da questa decisione non ne ha più beccata praticamente mezza.
Non è stato degnamente sostituito Marotta, è stato promosso in quel ruolo Paratici che DS non era ed ha dimostrato di non esserlo, facendo danni incalcolabili ed a cui si cerca oggi di porre rimedio; ancora non vuole capire che alla società serve un DS, e non si può andare avanti sperando di promuovere quarantenni rampanti in un ruolo estremamente delicato, perché comunque l'esperienza la fa da padrone in un lavoro in cui non ci si può improvvisare dall'oggi al domani. Tralasciamo gli scempi compiuti nella gestione riguardante la voce "allenatore", con l'allontanamento di Allegri nella concreta speranza di arrivare a Guardiola; svanito questo sogno, si è scelta una soluzione di ripiego ed un mister che mai e poi mai avrebbe dovuto essere chiamato alla Juventus, anche solo lontanamente l'idea di prendere Sarri era quanto di più sbagliato si sarebbe potuto decidere; fallito come naturale fosse l'esperimento dell'ex napoletano, nuova improvvisazione con la promozione di un grande giocatore ed allenatore troppo acerbo per gestire dei campioni; bruciato poi Pirlo, il nuovo lampo di genio: perché non richiamare Allegri a condurre una squadra allo sfacelo, quando Allegri non è un ricostruttore ma un bravo gestore in squadre già formate, oltretutto dopo averlo scaricato 3 anni prima per correre dietro ai capricci della furia ceca? C'è poi il capitolo preparatori atletici: è sotto gli occhi di tutti che siamo falcidiati da infortuni, ma si continua a non decidere e, quando si decide, lo si fa prendendo la decisione sbagliata (nota a margine: conosco personalmente Pintus e non capisco perché non venga nemmeno lontanamente preso in considerazione). Altro aspetto negativo: il settore medico. Si potrebbero fare numerosi esempi, ma uno su tutti dimostra l'inadeguatezza dell'attuale settore ed è la gestione fallimentare del caso Pogba. Una società che vuole tornare fra le grandi e che aspira ad essere fra le migliori d'Europa non può agire nel modo in cui ha fatto col fuoriclasse transalpino. Per proseguire nella disamina di questi 4 anni, la gestione finanziaria si è rivelata anch'essa fallimentare. Ci sono tutte le attenuanti del caso, non ultimo il covid che ha totalmente scombussolato i piani nel momento in cui il forte investimento fatto con CR7 ha portato ad una drastica riduzione di ricavi, non tanto riguardanti la parte di introiti legati ai biglietti quanto e soprattutto per quello che riguarda la parte degli sponsor, in cui non si è rispettato l'andamento previsto in una situazione normale. Però è un dato di fatto che anche dal lato finanziario di errori ne sono stati fatti, anche e soprattutto quelli legati ad investimenti in giocatori sbagliati che hanno pesato enormemente nei bilanci. Infine, per ultimo, c'è il rapporto con la tifoseria, dove al di là dei pensieri personali (per qualcuno è giusto aver allontanato tutti gli ultras) è sotto gli occhi di tutti quello che è oggi lo Stadium, anche paragonato a quello che era una volta.
Dopo questa lunga disamina, questi 4 anni sono stati caratterizzati da errori in un po' tutti i settori.
Presidente Andrea Agnelli, vogliamo ritornare a lavorare per RICOSTRUIRE LA JUVENTUS NON SOLO IN CAMPO MA INTESA COME SOCIETA' NELLA SUA GLOBALITA'?
Dopo 4 anni direi che è ora di mettere da parte l'orgoglio, prendere atto di aver pesantemente sbagliato e ricominciare, allontanando in primo luogo il suo amico biondo che non si capisce a che titolo continui a lavorare per la Juventus.