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Sylar 87

Mai cosi soli

Post in rilievo

Quoto

Tra i tanti meriti che si possono assegnare al presidente Andrea Agnelli, uno riveste un’importanza notevole, perché veramente difficile e impensabile da raggiungere.

 

Riservare a tutti i tifosi della Juventus uno degli atteggiamenti più disprezzanti: l’indifferenza.

 

A tutti nessuno escluso: ultras alle prese con le "guerre interne", millennials "abbuffati" di scudetti, quelli cresciuti a pane e Del Piero, a pane e Platini e a pane e Sivori...

 

“Allegriani” “Contiani” “vedove” di Pirlo, Sarri e Dybala.

 

Abbonati che mettono puntualmente mano al portafoglio e tifosi che non hanno mai visto una partita allo stadio (e spesso neanche in tv…)

 

Indifferenza per tutti.

 

Già perché quello che sta accadendo nella stagione del famoso centenario della presidenza Agnelli è qualcosa di mai visto.

 

La Juve, intesa come società, sembra essere stata messa in quarantena dal suo stesso presidente…

 

Assistiamo ad una società cieca (di fronte allo scempio tattico, tecnico e fisico della squadra) sorda (nonostante l’intero modo Juve da settimane invochi una presa di posizione) e muta (dinanzi a torti arbitrali e dichiarazioni quantomeno degni di replica da parte di AIA e FIGC)

 

Perché ci è riservato tutto questo?

 

Dove è finito il nostro presidente che l’8 settembre del 2011 nel suo discorso inaugurale alla cerimonia di apertura dello Stadium aveva riempito d’orgoglio un popolo che sentiva il bisogno di riaccendere passione e senso di appartenenza?

 

Cosa sia successo dopo il quinquennio di Allegri appare sempre più difficile da comprendere.

 

Una serie di scelte incomprensibili seguite da decisioni più che opinabili, errori su errori, silenzi su silenzi, con guerre antiche (scudetto 2006) e futuristiche (superlega) che hanno di fatto minato e compromesso il presente.

 

Agnelli unisce tutti, con la sua indifferenza, un silenzio assordante e un atteggiamento ambiguo ed equivoco.

 

Con la scelta discutibile di riprendere un allenatore che agli occhi di molti aveva già fatto il suo tempo dopo Cardiff incapace di valorizzare a pieno la prima Juve griffata Ronaldo.

 

Un Allegri bis inconcepibile per tanti troppi motivi, una scelta figlia di un ragionamento lontano da quello che dovrebbe essere partorito da chi agisce nell’interesse di ciò che rappresenta e che invece si avvicina pericolosamente ad una scelta di comodo, quasi pigra e figlia di rapporti di amicizia, come un vecchio e stanco onorevole che lascia sempre qualche poltrona importante agli amici più fidati.

 

La Juventus nell’anno del centenario della famiglia Agnelli appare sempre più distante proprio da quel modus operandi della famiglia Agnelli e di chi nei tanti anni ha avuto l’onore e l’onere di rappresentarla.

Una società dove allenatori sono stati accompagnati alla porta per essere arrivati secondi, dove giocatori e procuratori non si sono mai permessi di dettare regole e condizioni, dove l’unico motto da portare avanti prevedeva vincere.

 

Oggi si è arrivati a giustificare tutto e tutti, da un allenatore strapagato che pare ormai poter dire e fare quello che vuole, libero di snaturare DNA e storia della Juve, forte del suo ricco ingaggio e che appare come uno protetto che gode di un'immunità inattaccabile, fino ad arrivare a giocatori che in altri tempi la maglia della Juve avrebbe dovuto e potuto continuare solo a sognarla... altro che indossarla.

 

Eppure nonostante al 8 ottobre la stagione si possa considerare chiusa, nella Juve regge il silenzio e un’indifferenza che fa più male di qualsiasi sconfitta.

 

Silenzio e indifferenza che al tifoso provocano rabbia e un senso di rassegnazione che neanche finali di Champions e serie b erano riusciti a provocare perché mai come adesso ci si sente soli, abbandonati e traditi.

 

E no… non è perdere, non è restare fuori dalla lotta scudetto e tantomeno dalla Champions, siamo una tifoseria abituata a soffrire, anche se per molti che non tifano Juve potrà sembrare qualcosa di assurdo ma non è affatto così.

Siamo una tifoseria che indipendentemente dall’età e dalla generazione di cui fa parte ha delle cicatrici difficile da rimarginare ad opera della coppa più maledetta che esista (per noi).

 

Siamo una tifoseria che ha pianto ben 39 fratelli in mondo visione, siamo una tifoseria che si è ritrovata a festeggiare un mondiale per poi ritrovarsi a tifare sui campi della B.

 

Siamo una tifoseria abituata a vedere macchiati i propri successi per mezzo di attacchi mediatici di tutti i tipi.

 

Ma non ci siamo mai sentiti soli, mai come ora, abbandonati al nostro destino e presi a schiaffi dall’indifferenza e dal silenzio.

 

Tuttojuve.com

Direi che c'è ben poco da aggiungere a questa disamina.

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Ma come soli?

 

E il DJ Set?

 

 

 

Da un certo punto in poi la Juventus ha smesso di essere una squadra di calcio, ed è diventata una multinazionale che produce un po' di tutto, e fa anche calcio (mediocre)

 

Sai, na roba tipo l'ACME dei cartoni, che te faceva pianoforti, razzi e anche incudini ridicolmente enormi 

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9 minuti fa, Sylar 87 ha scritto:

non ci siamo mai sentiti soli, mai come ora, abbandonati al nostro destino e presi a schiaffi dall’indifferenza e dal silenzio

proprio vero .sisi 

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È prassi che a giugno si tirino le somme pubblicamente. 

 

Ora ci sarà solo un silenzio assordante.

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La solitudine è iniziata quando si è iniziato a trattare la tifoseria unicamente come clientela da spremere con la scusa delle vittorie, deriva autoritaria presidenziale molto preoccupante anche in ottica futura, può salvarci solo un’immensa marcia indietro, che deve andare a recuperare per forza di cose anche il rapporto con la curva e che dal loro punto di vista saprebbe tanto di sconfitta 

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Il silenzio di Agnelli è davvero stupefacente.

 

Va detto che 500 milioni di passivo in due anni è roba da far venire gli incubi di notte, ci sarebbe da parlare di quello, un argomento in confronto al quale qualsiasi errore al VAR diventa una quisquilia.

 

Però noto con piacere che anche ad Arrivabene è passata la voglia di fare il ganzo nelle interviste, l’anno scorso mi faceva prudere le mani ogni volta che apriva quella bocca velenosa. Si goda l’attaccamento alla maglia di Kostic e Paredes, ne andrà fiero… questa è la SUA Juventus. Evviva!

 

 

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Il secondo passo dopo la cacciata di Allegri, in qualsiasi momento avverrà, sarà depauperare il potere decisionale di Agnelli. I club vanno gestiti dai professionisti, non dagli amici degli amici

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38 minuti fa, Doktor Flake ha scritto:

Ma come soli?

 

E il DJ Set?

 

 

 

Da un certo punto in poi la Juventus ha smesso di essere una squadra di calcio, ed è diventata una multinazionale che produce un po' di tutto, e fa anche calcio (mediocre)

 

Sai, na roba tipo l'ACME dei cartoni, che te faceva pianoforti, razzi e anche incudini ridicolmente enormi 

Uno degli inizi della sciagura della Juventus è stato cambiare il LOGO con quelle due stanghette che non ho mai sopportato 

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Siamo veramente soli. Ai tempi di Marotta ricordo che si vedeva spesso il presiedente a colloquio con la squadra e a parlare ai microfoni. Da qualche anno è sparito, pensa solo alla superlega e tutto il resto è lasciato andare 

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se almeno tra noi tifosi fossimo uniti... dovremmo lasciare lo stadium vuoto...

con agnelli e Company ad ascoltare stavolta loro ...il silenzio dell'indifferenza 

 

così magari capirà che il tifoso va anche sostenuto e tutelato.

 

 

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22 minuti fa, homer75 ha scritto:

Il presidente ha scritto una lettera pochi giorni fa .ghgh 

La lettera agli "steicolders" dici? .ghgh

Quella in cui parla della superlega senza nominarla per il 90% del testo, e il resto lo riempie di supercazzole e frasi fatte?

Quella lettera dici?

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Sconvolgente e amara verità. 

Nemmeno nei 9 lunghi anni senza scudetti che va dal mondo di Platini a quello di Del Piero, mi ero sentito così male. 

Come ho già detto, questa sera per la prima volta ho spento il PC, non volevo vedere la Juve. Un'eresia per me 

Fa male, troppo male vederla così impotente, in balia di un fantino impazzito e nel silenzio assoluto dei suoi padroni 

Grazie John

3 minuti fa, The_Rock ha scritto:

La lettera agli "steicolders" dici? .ghgh

Quella in cui parla della superlega senza nominarla per il 90% del testo, e il resto lo riempie di supercazzole e frasi fatte?

Quella lettera dici?

Tra l'altro trovando tempo per difendere questa maledetta SL, senza però trovare il tempo di intervenire per il più grande scandalo da quando esiste il VAR

 

Lí tutti muti

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Difficile stare vicini alla squadra con un gioco che non c’è e coi prezzi alle stelle allo Stadium… io da tifoso non mi sento solo con voi tutti, semmai è la società che ha abbandonato noi tifosi. Io ho sempre distinto i tifosi dai supporter: i supporter supportano (e sopportano) la propria squadra a prescindere dai risultati. Io ho sempre agito così da 40 anni: Trapattoni1/2, Marchesi, Zoff, Maifredi, Lippi1/2, Ancelotti, Capello, Deschamps, Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Delneri, Conte, Allegri1/2, Sarri, Pirlo… Bisogna lavorare per ricostruire e la società deve riavvicinare i tifosi allo stadio con politiche diverse; lo Stadium costa di più di San Siro; la Roma per esempio è andata incontro alle esigenze dei tifosi. Il resto va da se… 

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