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CONTE DI CAGLIOSTRO

Colpo alla Superlega. L’UE: «UEFA e FIFA non violano le norme». Chiesta alla CGUE la revisione di precedenti sentenze in ambito sportivo

Post in rilievo

13 minuti fa, juventino66 ha scritto:

quella a cui il tuo presidente ha fatto di tutto per partecipare? si non c'e' piu' spiaze......

Segnalatelo e basta.

 

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2 hours ago, Nicola_Cesare said:

Potrebbe, ma in sostanza Uefa e Fifa non obbligano nessun club o nazionale ad iscriversi ai loro tornei 

 

Per me non è monopolio

 

Si forse non è il monopolio la fattispecie giusta, ma certamente parlando di nazionali c'è un'anomalia perché il calciatore non si "sceglie" la nazionale di appartenenza e non mi sembra corretto che l'UEFA possa impedire ad un atleta di partecipare ad un torneo con la sua nazionale perché gioca in un club che fa capo ad un'altra organizzazione.

Per me nel momento in cui il giocatore veste la maglia della nazionale non dovrebbe più essere limitato dalle proprie scelte professionali che non c'entrano nulla con il paese che va a rappresentare.

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4 minuti fa, Eddie88 ha scritto:

Guarda che il fatto che investano nei licei è la conseguenza, non la causa. Le squadre di calcio investono poco nei giovani perché non hanno tempo e soldi per aspettare che il liceale si trasformi in campione. Meglio comprare un 35enne navigato che ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi che rischiare di buttare soldi. Senza retrocessioni o senza rischio di mancare la qualificazione alle coppe puoi permetterti di buttare via uno o due anni nell'attesa che quei giovani maturino. Alla Juve conviene prendere un bollito come Di Maria o una giovane promessa?

In USA non funziona così, puoi permetterti di investire in una squadra giovane perché se lavori bene quell'investimento ti torna indietro. Perché non sei vincolato così tanto al risultato immediato.

 

Poi oh, se avete le fissa delle retrocessioni, si può prevedere un sistema tipo ranking bloccato per un 2-3 anni

Negli States non esistono le società sportive come intese da noi. Lo sport professionistico è composto da franchigie che hanno un proprietario e vengono gestite secondo i dettami del business-system. Per aprire una franchigia di uno dei quattro sports professionistici devi garantire la struttura di gioco, ma anche per mi pare  i primi cinque anni la vendita di un certo numero di biglietti. Se non riesci chiudi o porti la franchigia da un'altra parte.  L'assenza di vivai porta il singolo ad investire in se stesso alla high school prima e all'università poi. Il sistema meritocratico fa in modo che i migliori delle high schools vadano alle università ed i migliori delle Univeristà vengano scelti nel draft dalle franchigie professionistiche. Se non vieni scelto e vuoi continuare a giocare restano tutte le società delle federazioni mondiali, da San Marino alla Cina. Oppure quelle che si definiscono B-Leagues. Ogni anno entrano tot giocatori nuovi col draft (ma attenzione, solo coloro scelti al primo giro hanno mi pare due anni di contratto garantiti); ecco perchè si investe nei giovani: perchè dalle Università escono giocatori di 22 anni . Per garantire spettacolo e vendita di biglietti il sistema fa in modo che ogni anno ci sia un tentativo di ripianare le differenze tecniche, per cui chi arriva più indietro sceglie tra i primi al draft, quindi si cerca di fare in modo che  i migliori talenti in uscita dalle università vadano nelle squadre con classifiche peggiori, per garantire incertezza di risultati .  Questo sistema non è esportabile in altre parti del globo, perchè è un sistema chiuso e non prevede l'intervento di quel sottobosco di personaggi  che vivono intorno allo sport. Io non dico se sia meglio o peggio. E' così.

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5 ore fa, VOLTA J RE ha scritto:

L’articolo 165 TFUE è stato introdotto proprio in ragione del fatto che lo sport costituisce, al contempo, un settore nel quale viene esercitata un’attività economica significativa. Detta disposizione mira ad evidenziare il particolare carattere sociale di tale attività economica, che è idoneo a giustificare una differenza di trattamento sotto alcuni aspetti. L’articolo 165 TFUE può fungere da norma nell’interpretazione e nell’applicazione delle disposizioni del diritto della concorrenza al settore sportivo. Esso costituisce quindi nel suo ambito una disposizione specifica rispetto alle disposizioni generali degli articoli 101 e 102 TFUE, che trovano applicazione a qualsiasi attività economica.

Sebbene le caratteristiche peculiari dello sport non possano essere invocate per escludere le attività sportive dall’ambito di applicazione dei Trattati UE e FUE, ivi comprese segnatamente le disposizioni relative al diritto della concorrenza, i riferimenti alle caratteristiche specifiche e alla funzione sociale ed educativa dello sport, che figurano all’articolo 165 TFUE, possono essere rilevanti ai fini, in particolare, dell’analisi, nel settore sportivo, dell’eventuale giustificazione oggettiva delle restrizioni alla concorrenza o alle libertà fondamentali.

in pratica ci sta dicendo che la concorrenza nell'organizzazione delle attività sportive in europa non può essere esclusivamente a fini di lucro, prevedendo dei paradigmi "elitari", e nel contempo avere gli stessi diritti applicati ad altri settori, che implicherebbero nessuna sanzione e nemmno discriminazione nella possibilità di partecipare. 

invece, se nella tua organizzazione violi i riferimenti alle caratteristiche specifiche e alla funzione sociale ed educativa dello sport, allora le organizzazioni di chi non li viola può leggitimamente escluderti dalla sua competizione, perchè saresti anti-sportivo.

una posizione precisa. molto europea.

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21 minuti fa, Eddie88 ha scritto:

Guarda che il fatto che investano nei licei è la conseguenza, non la causa. Le squadre di calcio investono poco nei giovani perché non hanno tempo e soldi per aspettare che il liceale si trasformi in campione. Meglio comprare un 35enne navigato che ti permette di raggiungere i tuoi obiettivi che rischiare di buttare soldi. Senza retrocessioni o senza rischio di mancare la qualificazione alle coppe puoi permetterti di buttare via uno o due anni nell'attesa che quei giovani maturino. Alla Juve conviene prendere un bollito come Di Maria o una giovane promessa?

In USA non funziona così, puoi permetterti di investire in una squadra giovane perché se lavori bene quell'investimento ti torna indietro. Perché non sei vincolato così tanto al risultato immediato.

 

Poi oh, se avete le fissa delle retrocessioni, si può prevedere un sistema tipo ranking bloccato per un 2-3 anni

No fermo, il settore giovanile americano è distaccato dalle "prime squadre" quindi sono proprio 2 strutture differenti, non ha alcun senso il paragone.

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8 minuti fa, DennyBoy ha scritto:

Ma lo sai che De Papponis è pro alla Superlega? modificandone alcuni contenuti.

Ma a me fanno schifo tutti, eh, UEFA in cima.

Però che vengano drenate risorse per tappare buchi di bilancio oceanici e per ingrassare ancora di più calciatori e procuratori, mi fa schifo ancora di più.

De Laurentiis è a favore finché ci sta dentro anche lui; è ovvio che tutti coloro che vi rientrerebbero sono a favore, bisognerebbe chiedere agli altri…..già il calcio delle serie inferiori è alla canna del gas, figuriamoci con una diaspora dei maggiori club nazionali.

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10 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Comunque alla fine la reale statura delle persone viene fuori proprio in questi momenti... tanto ragionevole e onesto fintanto che le cose non andavano così bene per i tuoi e poi è bastato un periodo difficile, i tuoi in testa ed ecco la natura che si svela

La mia sul punto l’ho detta già un anno e mezzo fa, non è che ho aspettato che il Napoli andasse in testa alla classifica.

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35 minuti fa, Peppe Juve46 ha scritto:

Se non ho capito male,significa che un campionato di Superlega si può organizzare,ma che le società che parteciperebbero non possono partecipare anche a competizioni organizzate dalla uefa e dalla fifa,inclusi i campionati delle federazioni ad esse associate.

E invece il punto sta proprio che si può continuare a giocare i campionati nazionali purché il torneo rimanga fuori dal sistema di regole UEFA\FIFA. In questo caso le due organizzazioni sopracitate non possono più comminare sanzioni perché violerebbero il diritto UE.

 

Non è una mia opinione ma appunto quella che va scrivendo questo avvocato Raimondo che scrive sul suo blog di argomenti inerenti a questa faccenda.


Per dirla come lo stesso avvocato, Rantos non ha posto nessun "aut aut".

 

Materia spinosa, noi comuni mortali possiamo solo riportare.

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1 minuto fa, SuperEagle ha scritto:

Ma a me fanno schifo tutti, eh, UEFA in cima.

Però che vengano drenate risorse per tappare buchi di bilancio oceanici e per ingrassare ancora di più calciatori e procuratori, mi fa schifo ancora di più.

De Laurentiis è a favore finché ci sta dentro anche lui; è ovvio che tutti coloro che vi rientrerebbero sono a favore, bisognerebbe chiedere agli altri…..già il calcio delle serie inferiori è alla canna del gas, figuriamoci con una diaspora dei maggiori club nazionali.

Se venissero ripartite meglio le risorse ne gioverebbero tutti eh. Dalla serie A alla serie C.

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Adesso, AresTest ha scritto:

Ma guarda che la discussione era gia iniziata molto tempo prima della presentazione della superlega

quell'uscita è stata fatta solo per iniziare la guerra visto che non si arriva da nessuna parte

 

Quel progetto va messo da parte nei nostri discorsi, se la CGUE si esprimera a favore della UEFA significa che qualsiasi altro progetto potrebbe trovarsi di fronte ad un ostracismo della UEFA e questo non è per niente bello a meno che non siano molte le squadre a rappresentarlo

Il vero problema è che ognuno pensa al proprio interesse, se per sbaglio i top team europei (anche escludendo inglesi, Psg e Bayern) fossero tutti belli compatti la situazione sarebbe diversa.

 

Io sarò molto banale ma la questione sarà puramente economica, se gli eventuali sponsor della SuperLega ti garantiscono delle entrate maggiori rispetto alla Uefa ed al campionato nazionale non è impensabile la contromossa dei club per vedere la reazione della Uefa che sicuramente dovrà tenere conto dei "pianti" delle federazioni nazionali che non possono pensare di tirare avanti senza le squadre migliori.

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3 minuti fa, fab4gatto ha scritto:

Negli States non esistono le società sportive come intese da noi. Lo sport professionistico è composto da franchigie che hanno un proprietario e vengono gestite secondo i dettami del business-system. Per aprire una franchigia di uno dei quattro sports professionistici devi garantire la struttura di gioco, ma anche per mi pare  i primi cinque anni la vendita di un certo numero di biglietti. Se non riesci chiudi o porti la franchigia da un'altra parte.  L'assenza di vivai porta il singolo ad investire in se stesso alla high school prima e all'università poi. Il sistema meritocratico fa in modo che i migliori delle high schools vadano alle università ed i migliori delle Univeristà vengano scelti nel draft dalle franchigie professionistiche. Se non vieni scelto e vuoi continuare a giocare restano tutte le società delle federazioni mondiali, da San Marino alla Cina. Oppure quelle che si definiscono B-Leagues. Ogni anno entrano tot giocatori nuovi col draft (ma attenzione, solo coloro scelti al primo giro hanno mi pare due anni di contratto garantiti); ecco perchè si investe nei giovani: perchè dalle Università escono giocatori di 22 anni . Per garantire spettacolo e vendita di biglietti il sistema fa in modo che ogni anno ci sia un tentativo di ripianare le differenze tecniche, per cui chi arriva più indietro sceglie tra i primi al draft, quindi si cerca di fare in modo che  i migliori talenti in uscita dalle università vadano nelle squadre con classifiche peggiori, per garantire incertezza di risultati .  Questo sistema non è esportabile in altre parti del globo, perchè è un sistema chiuso e non prevede l'intervento di quel sottobosco di personaggi  che vivono intorno allo sport. Io non dico se sia meglio o peggio. E' così.

Esatto, nemmeno io dico che sia meglio così o che sia semplice fare in un modo piuttosto che in un altro. 

L’importante è decidere cosa fare, perché i due approcci non sono compatibili. Solo che questa decisione tarda ad arrivare e non vedo nulla di buono all'orizzonte

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9 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

si, che la conosco e dunque? deve andare per forza come a loro?

Non è che deve andare per forza come loro.

Semplicemente ABA e NBA erano due leghe completamente separate che si facevano la guerra.

Semplicemente con la Superlega si andrebbe a creare la stessa situazione e ha poco senso pensare che un club possa partecipare ad entrambe le competizioni.

O stai da una parte o stai dall' altra, non puoi farle entrambe.

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Adesso, DennyBoy ha scritto:

Se venissero ripartite meglio le risorse ne gioverebbero tutti eh. Dalla serie A alla serie C.

Sicuramente. Ed infatti è (anche) così che la Premier è cresciuta.

Qui in Italia, invece, per sostenere il sistema ci siamo inventati i premi per…..chi fa peggio (spalmamenti pluriennali di debiti col fisco, “paracaduti” per chi retrocede, occhi chiusi sulle varie proprietà farlocche, ed ora si discute di non pagare gli interessi sui debiti con l’Agenzia delle Entrate…..ecc. ecc.).

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Adesso, gustavo92 ha scritto:

Non è che deve andare per forza come loro.

Semplicemente ABA e NBA erano due leghe completamente separate che si facevano la guerra.

Semplicemente con la Superlega si andrebbe a creare la stessa situazione e ha poco senso pensare che un club possa partecipare ad entrambe le competizioni.

O stai da una parte o stai dall' altra, non puoi farle entrambe.

nessuno ha mai avuto intenzione di partecipare alle due competizioni... Le partecipanti alla SL non avrebbero giocato la UCL in quanto la SL è sempre stata alternativa alla UCL. 

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L'ho letta ora e riportata, qui la si vede come una cosa positiva

 

Superlega, Reichart: "L’avvocato generale ha chiarito che la UEFA detiene una posizione monopolistica"

15.12.2022 14:30 di Redazione Torino   vedi letture

TuttoJuve.com

© foto di www.imagephotoagency.it

Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management, ha commentato il parere dell'avvocato generale. Di seguito, la nota ripresa da Calcio e Finanza.

“Il parere dell’avvocato generale è un passo in un caso in corso e siamo lieti del riconoscimento del diritto di terzi di organizzare competizioni paneuropee per club. L’avvocato generale ha chiarito che la UEFA detiene una posizione monopolistica che comporta importanti responsabilità per consentire a terzi di agire liberamente sul mercato. Tuttavia, riteniamo che i 15 giudici della Grande Camera a cui è affidata la responsabilità di esaminare questo caso andranno sostanzialmente oltre e offriranno ai club l’opportunità di gestire il proprio destino in Europa”.

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2 ore fa, badboy ha scritto:

Interessante e se ci avesse dato ragione lo era? 

Per me, ripeto per me, sarebbe stata la stessa cosa

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12 minuti fa, a77ila ha scritto:

Si forse non è il monopolio la fattispecie giusta, ma certamente parlando di nazionali c'è un'anomalia perché il calciatore non si "sceglie" la nazionale di appartenenza e non mi sembra corretto che l'UEFA possa impedire ad un atleta di partecipare ad un torneo con la sua nazionale perché gioca in un club che fa capo ad un'altra organizzazione.

Per me nel momento in cui il giocatore veste la maglia della nazionale non dovrebbe più essere limitato dalle proprie scelte professionali che non c'entrano nulla con il paese che va a rappresentare.

Per me il problema vero può essere lì.

Ci sarebbe una discriminazione nei confronti di lavoratori (i giocatori) qualora giocassero per squadre che militano in competizioni non Uefa

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Adesso, dankos2 ha scritto:

L'ho letta ora e riportata, qui la si vede come una cosa positiva

 

Superlega, Reichart: "L’avvocato generale ha chiarito che la UEFA detiene una posizione monopolistica"

15.12.2022 14:30 di Redazione Torino   vedi letture

TuttoJuve.com

© foto di www.imagephotoagency.it

Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management, ha commentato il parere dell'avvocato generale. Di seguito, la nota ripresa da Calcio e Finanza.

“Il parere dell’avvocato generale è un passo in un caso in corso e siamo lieti del riconoscimento del diritto di terzi di organizzare competizioni paneuropee per club. L’avvocato generale ha chiarito che la UEFA detiene una posizione monopolistica che comporta importanti responsabilità per consentire a terzi di agire liberamente sul mercato. Tuttavia, riteniamo che i 15 giudici della Grande Camera a cui è affidata la responsabilità di esaminare questo caso andranno sostanzialmente oltre e offriranno ai club l’opportunità di gestire il proprio destino in Europa”.

Era già stata riportata. Se non vi è partecipazione dei migliori club europei (e attualmente non c'è) è una dichiarazione che lascia il tempo che trova

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2 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

La chiosa di oggi é eloquente

La chiosa di oggi è conseguenza del pensiero di ieri, e non vedo cosa c’entri con la posizione delle varie squadre in campionato.

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5 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Sicuramente. Ed infatti è (anche) così che la Premier è cresciuta.

Qui in Italia, invece, per sostenere il sistema ci siamo inventati i premi per…..chi fa peggio (spalmamenti pluriennali di debiti col fisco, “paracaduti” per chi retrocede, occhi chiusi sulle varie proprietà farlocche, ed ora si discute di non pagare gli interessi sui debiti con l’Agenzia delle Entrate…..ecc. ecc.).

Perché è un sistema ibrido. Non si vuole la lega chiusa, ma non si vuole nemmeno che le principali piazze spariscano dalla circolazione. Per cui si inventano questi magheggi per salvare il carrozzone

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11 minuti fa, SuperEagle ha scritto:

Ma a me fanno schifo tutti, eh, UEFA in cima.

Però che vengano drenate risorse per tappare buchi di bilancio oceanici e per ingrassare ancora di più calciatori e procuratori, mi fa schifo ancora di più.

De Laurentiis è a favore finché ci sta dentro anche lui; è ovvio che tutti coloro che vi rientrerebbero sono a favore, bisognerebbe chiedere agli altri…..già il calcio delle serie inferiori è alla canna del gas, figuriamoci con una diaspora dei maggiori club nazionali.

Il calcio delle serie minori è mantenuto dai club di serie A. La stessa Juventus con la seconda squadra paga i club di serie C per giocare in quel campionato (dove non ha diritto di voto). È ora di chiedersi se la logica assistenzialista aiuti le serie minori oppure non le soffochi impendendo una vera competitività con le leggi del mercato.

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1 minuto fa, SuperEagle ha scritto:

La chiosa di oggi è conseguenza del pensiero di ieri, e non vedo cosa c’entri con la posizione delle varie squadre in campionato.

c'entra, non fare il finto tonto con me. Sempre formalmente corretto, ma la sostanza è sempre la stessa. Comunque ti riconosco la forma corretta

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