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Agnelli a De Telegraaf: "Calcio europeo verso la rovina. Superlega? Ceferin nel 2019 era con noi. Dimissioni Juve? Non mi sono potuto difendere"

Post in rilievo

5 hours ago, carlein said:

È molto difficile che tu fallisca la stagione per un singolo episodio arbitrale o tecnico che sia.

 

per come la vedo io Salerno ci e' costata 5 punti, non 2. La partita dopo l'abbiamo persa per la mazzata psicologica derivante da quel sopruso gravissimo.

QUi basta un errore a decidere un ingresso in zona Champions. O anche uno scudetto certo. 

Poi se pensate che i calciatori siano macchine senza emozioni e fragilita', allora okay. Io credo siano umai e abbiano debelezze profondamente umane. 

 

Le grandi squarde hanno bisogno di tutele e paracaduti perche' la Juve non puo' pagare errori di altri, e cosi' le altre grandi d'Europa. Investi molto? qualche tutela serve. 

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Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto al webinar “il futuro del calcio italiano e le sfide manageriali che lo attendono” organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Di seguito, le parole riprese da Calcio e Finanza.

 

Sulla Superlega:

"Sono molto fiducioso riguardante la decisione della Corte UE sulla Superlega, ma su questo tema la posizione della FIGC è stata chiara sin dall’inizio: noi riteniamo che la Superlega, o ciò che oggi è diventata, è sicuramente una risposta sbagliata ad un problema che c’è ed è concreto, che riguarda la sostenibilità del business calcistico ad alti livelli», le parole di Gravina

 

"È sbagliata perché affronta il tema della competitività solo dal punto di vista dei ricavi. In sostanza è una logica perversa, facciamo la torta più grande e poi la dividiamo. Non è questo il mondo di affrontare il tema della sostenibilità a livello internazionale. È vero che bisogna puntare ad aumentare i ricavi ma non dobbiamo mai perdere di vista la politica del contenimento dei costi. Lo ribadisco, diciamo no alla Superlega anche perché mortificherebbe i nostri campionati nazionali, ma sì a una modalità di miglioramento di una competizione internazionale mettendo però sotto i controllo i costi senza pensare soltanto ad incrementare i ricavi".

 

Sulla Lega Serie A:

"Negli ultimi 20 anni il nostro campionato ha perso la gran parte del suo appeal. Dobbiamo avere tutti una visione più ampia e internazionale. Pensare e mettere in pratica un serio piano industriale con al centro la valorizzazione del brand e anticipare i bisogni dei tifosi del calcio nel futuro. La situazione del valore dei nostri diritti TV ci preoccupa molto, visto che la Serie A è la locomotiva del nostro movimento anche perché genera attraverso la mutualità. Se dovessero scendere in maniera importante si registrerebbe un danno irreparabile per tutto il settore calcistico italiano".

 

Tuttojuve 

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51 minuti fa, U2_AB ha scritto:

per come la vedo io Salerno ci e' costata 5 punti, non 2. La partita dopo l'abbiamo persa per la mazzata psicologica derivante da quel sopruso gravissimo.

QUi basta un errore a decidere un ingresso in zona Champions. O anche uno scudetto certo. 

Poi se pensate che i calciatori siano macchine senza emozioni e fragilita', allora okay. Io credo siano umai e abbiano debelezze profondamente umane. 

 

Le grandi squarde hanno bisogno di tutele e paracaduti perche' la Juve non puo' pagare errori di altri, e cosi' le altre grandi d'Europa. Investi molto? qualche tutela serve. 

Non è così...ma anche fosse,al netto del - 15,la Juve sarebbe al momento seconda e quindi la stagione non sarebbe affatto compromessa da quell'episodio.

A meno che tu non ritenga che con quei punti in più saremmo stati in grado di giocarcela con il Napoli che c'è ne ha dati 5 e viaggia a media "Conte"...

Più che investire molto serve investire bene sennò non c'è nessun paracadute che tenga

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1 ora fa, BLACKEAGLE ha scritto:

Ma è scontato che chi gioca in Superlega non gioca la Champions,è stato anche detto dai fondatori della nuova competizione.

IL NODO STA NEI CAMPIONATI NAZIONALI.

Se la UEFA e la CGUE glie lo consentirà,(ma qui entra in campo il monopolio che la CGUE comunque condanna)dirà a chi partecipa alla Superlega che non può partecipare più ai campionati nazionali,quindi a quel punto entrano in scena dei veri e propri campionati europei che sostituiscano la Serie A,la LIGA ecc. e da qui i 60 club che oltre alla SL giocherebbero anche un campionato ognuno di 20 squadre. 

Intendi dire che in caso di sentenza sfavorevole questi (eventuali) 60 club potrebbero organizzare due competizioni diverse, (superlega e campionati) sempre fra di loro ? Ci devo pensare... però l'idea mi piace... 

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44 minuti fa, Tricarico10 ha scritto:

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto al webinar “il futuro del calcio italiano e le sfide manageriali che lo attendono” organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Di seguito, le parole riprese da Calcio e Finanza.

 

Sulla Superlega:

"Sono molto fiducioso riguardante la decisione della Corte UE sulla Superlega, ma su questo tema la posizione della FIGC è stata chiara sin dall’inizio: noi riteniamo che la Superlega, o ciò che oggi è diventata, è sicuramente una risposta sbagliata ad un problema che c’è ed è concreto, che riguarda la sostenibilità del business calcistico ad alti livelli», le parole di Gravina

 

"È sbagliata perché affronta il tema della competitività solo dal punto di vista dei ricavi. In sostanza è una logica perversa, facciamo la torta più grande e poi la dividiamo. Non è questo il mondo di affrontare il tema della sostenibilità a livello internazionale. È vero che bisogna puntare ad aumentare i ricavi ma non dobbiamo mai perdere di vista la politica del contenimento dei costi. Lo ribadisco, diciamo no alla Superlega anche perché mortificherebbe i nostri campionati nazionali, ma sì a una modalità di miglioramento di una competizione internazionale mettendo però sotto i controllo i costi senza pensare soltanto ad incrementare i ricavi".

 

Sulla Lega Serie A:

"Negli ultimi 20 anni il nostro campionato ha perso la gran parte del suo appeal. Dobbiamo avere tutti una visione più ampia e internazionale. Pensare e mettere in pratica un serio piano industriale con al centro la valorizzazione del brand e anticipare i bisogni dei tifosi del calcio nel futuro. La situazione del valore dei nostri diritti TV ci preoccupa molto, visto che la Serie A è la locomotiva del nostro movimento anche perché genera attraverso la mutualità. Se dovessero scendere in maniera importante si registrerebbe un danno irreparabile per tutto il settore calcistico italiano".

 

Tuttojuve 

Caro Gravina, te la sei cercata e alla fine l'hai trovata.. buon viaggio insieme ai tuoi compari!

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Ecco cosa voleva dire l'Io incosciente di Gravina:

 

"Sono molto fiducioso riguardante la decisione della Corte UE sulla Superlega in quanto sono per i regimi dittatoriali, soprattutto quando da questi regimi prendo i soldi per abbassare le orecchie e fare cosa dice il mio padrone. Tra l'altro il monopolio si sposa benissimo con i fondamenti della giustizia sportiva in cui il giudice può fare quello che gli pare e l'accusato non ha diritto alla difesa. Il problema è che quando ci posso rimettere economicamente, ovvero non prendere più soldi da Ceferin, sono disposto a rinnegare tutto quanto e parlare di democrazia intesa come giusto diritto alla competitività".

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2 ore fa, entanglement ha scritto:

Intendi dire che in caso di sentenza sfavorevole questi (eventuali) 60 club potrebbero organizzare due competizioni diverse, (superlega e campionati) sempre fra di loro ? Ci devo pensare... però l'idea mi piace... 

Si...

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2 ore fa, Tricarico10 ha scritto:

 

Sulla Lega Serie A:

"Negli ultimi 20 anni il nostro campionato ha perso la gran parte del suo appeal. Dobbiamo avere tutti una visione più ampia e internazionale. Pensare e mettere in pratica un serio piano industriale con al centro la valorizzazione del brand e anticipare i bisogni dei tifosi del calcio nel futuro. La situazione del valore dei nostri diritti TV ci preoccupa molto, visto che la Serie A è la locomotiva del nostro movimento anche perché genera attraverso la mutualità. Se dovessero scendere in maniera importante si registrerebbe un danno irreparabile per tutto il settore calcistico italiano".



Queste stesse parole (prima parte) Andrea Agnelli le ripete dal 2012 - poi sulla seconda parte c'è una dissonanza cognitiva pesantissima perché è proprio l'atteggiamento arbitrario e punitivo della FIGC da lui presieduta che mina alla radice la credibilità delle competizioni e il loro valore commerciale. Quindi il tizio è meglio che faccia pace col cervello e la smetta col cerchiobottismo. Intanto noi disdiciamo tutto mentre gli amici suoi ridono per aver finalmente estirpato il  male assoluto del calcio italiano che è la Juventus. Ma queste risate si interromperanno di colpo quando arriveranno gli ufficiali giudiziari a mettere i nastri alle sedi delle società e della FIGC in bancarotta.

Dovete fallire, e fallirete.

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3 ore fa, Tricarico10 ha scritto:

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto al webinar “il futuro del calcio italiano e le sfide manageriali che lo attendono” organizzato dall’Università Bocconi di Milano. Di seguito, le parole riprese da Calcio e Finanza.

 

Sulla Superlega:

"Sono molto fiducioso riguardante la decisione della Corte UE sulla Superlega, ma su questo tema la posizione della FIGC è stata chiara sin dall’inizio: noi riteniamo che la Superlega, o ciò che oggi è diventata, è sicuramente una risposta sbagliata ad un problema che c’è ed è concreto, che riguarda la sostenibilità del business calcistico ad alti livelli», le parole di Gravina

 

"È sbagliata perché affronta il tema della competitività solo dal punto di vista dei ricavi. In sostanza è una logica perversa, facciamo la torta più grande e poi la dividiamo. Non è questo il mondo di affrontare il tema della sostenibilità a livello internazionale. È vero che bisogna puntare ad aumentare i ricavi ma non dobbiamo mai perdere di vista la politica del contenimento dei costi. Lo ribadisco, diciamo no alla Superlega anche perché mortificherebbe i nostri campionati nazionali, ma sì a una modalità di miglioramento di una competizione internazionale mettendo però sotto i controllo i costi senza pensare soltanto ad incrementare i ricavi".

 

Sulla Lega Serie A:

"Negli ultimi 20 anni il nostro campionato ha perso la gran parte del suo appeal. Dobbiamo avere tutti una visione più ampia e internazionale. Pensare e mettere in pratica un serio piano industriale con al centro la valorizzazione del brand e anticipare i bisogni dei tifosi del calcio nel futuro. La situazione del valore dei nostri diritti TV ci preoccupa molto, visto che la Serie A è la locomotiva del nostro movimento anche perché genera attraverso la mutualità. Se dovessero scendere in maniera importante si registrerebbe un danno irreparabile per tutto il settore calcistico italiano".

 

Tuttojuve 

Sono parole molto importanti.

Analizziamo risposta per risposta.

1) siamo passati da "La Superlega é morta, non esisterà mai" a discuterne come fosse una realtà imminente e appetibile per molti.

Segno che la minaccia alle posizioni consolidate di lor signori é consistente e reale.

2) ribadisce i soliti concetti retorici tesi a far leva sul populismo spiccio.

Rumore di specchi graffiati nitido e persistente.

Vuoi riformare un calcio sostenibile e vai a braccetto con gli arabi e la Premier League?

3) i motivi del declino se non é stupido li conosce.

Se é stupido abbiamo tutti un problema.

Se non lo é, é anche peggio.

Non so cosa augurarmi.

La notizia dei diritti tv al ribasso é una conferma che quelle 6000 disdette di cui certi "ben informati" parlano,  presumibilmente sono almeno dieci volte tante.

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13 hours ago, BLACKEAGLE said:

E quindi che si fa che club come Napoli,Roma e Lazio si dotano di proprietà e strutture adeguate e non far partire la SL oppure che parta subito senza questi club.

Non si può più aspettare.

Per me al momento solo la Roma, tra le tre che hai citato, ha una proprietà abbastanza seria per essere coinvolta nella SL.

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