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La Juventus ha depositato il ricorso al Coni per l'annullamento della sentenza che ha inflitto la penalizzazione di -15 punti

Post in rilievo

Il 28/2/2023 Alle 23:31, bianconero75 ha scritto:

Se il CONI annulla ... la giustizia sportiva avrà fatto il suo dovere sia pure dopo il terzo grado ... e non vi sarebbe ragione di danno.

Se non capisci il danno stai messo male…

2 minuti fa, Teo9 ha scritto:

Questa in effetti è una storia che gira da parecchio ma ancora non ho trovato il testo del regolamento UEFA che lo prevedrebbe. E l'ho spulciato approfonditamente... Staremo a vedere

Il Milan fu penalizzato e quell’anno partecipò e vinse la champions 

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8 minuti fa, paotan ha scritto:

Se non capisci il danno stai messo male…

Il Milan fu penalizzato e quell’anno partecipò e vinse la champions 

la norma sembra sia stata introdotto proprio per evitare che una squadra penalizzata per illecito (dopo i maravigliosi del Berlusca) potessero vincere una Coppa Europea UEFA. ma non trovo la norma e non sono il solo. forse questa norma è come BabaYaga

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Come preannunciato, poco prima del derby contro il Torino, la Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Figc per il caso plusvalenze. Un documento articolato, lungo 90 pagine, che Tuttosport ha potuto leggere in esclusiva e che secondo quanto riporta il quotidiano torinese conterrebbe sostanzialmente quattro punti per cui la sentenza della Corte d'Appello Federale, secondo il club bianconero, andrebbe revocata. La Juve passa al contrattacco quindi, ma quali sono questi quattro punti?


Manca una legge - Il primo punto del ricorso verte sul fatto che secondo il club bianconero mancherebbe una legge per cui la Juve è stata condannata ed era stata proprio la stessa CaF, quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022, a denunciare un'assenza normativa sul tema e la mancanza di "parametri normativamente sanciti" per attribuire un valore ai diritti alle prestazioni sportive di un giocatore.


Non ci sono fatti nuovi - Secondo il club bianconero anche il 'Libro nero di FP', gli appunti sulle trattative in corso e le intercettazioni non sarebbero da considerare "fatti nuovi" perché secondo quanto sostiene il ricorso "in buona parte non sono fatti nuovi, ove si consideri che, già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive",
 

Il cambio del capo di imputazione - Secondo il ricorso della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Il club bianconero scrive infatti che: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc".


Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso punta a smontare il tema del 'vantaggio sportivo' concretandosi sul reale peso delle plusvalenze: "L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi".

 

Sportmediaset / TuttoSport
 

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Il 28/2/2023 Alle 22:50, niofar ha scritto:

Si sa già quando si pronunceranno in merito?

Bisogna dare tempo a quei pagliacci di trovare qualche caxxata come risposta.

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7 minuti fa, paotan ha scritto:

Se non capisci il danno stai messo male…

 

Se non distingui tra danno sofferto e danno risarcibile … stai messo male tu …

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2 ore fa, Roby76MJ ha scritto:

Il 27 Marzo udienza dal GUP vero?

Quella sarà una data già importante... Premesso che, come consuetudine in Italia, al 90% darà il via processo, ma nel caso dicesse di no, come potrebbero continuare con quello sportivo che, in tutto e per tutto, è strettamente collegato a quello ordinario?

C'è pure l'opzione della incompetenza territoriale ...

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11 ore fa, Marcello52 ha scritto:

Questa l'annullano. Poi a giugno ci danno un'altra mazzata con la manovra stipendi del cavolo. Salvo che si riesca a ragionare co''sta gente. Ma... 'saranno capaci di ragionare o campano solo sbavando odio sulla Juve? 

Magari dopo aver festeggiato un mese o' scudétt sono ancora ubriachi e più magnanimi

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13 minuti fa, eracle ha scritto:

C'è pure l'opzione della incompetenza territoriale ...

C'è anche la ricusazione del PM in ballo, mi pare che il legittimo sospetto sia ancora legge

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5 minuti fa, Teo9 ha scritto:

C'è anche la ricusazione del PM in ballo, mi pare che il legittimo sospetto sia ancora legge

Il PM non è ricusabile come il Giudice.

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Ricordo nel ricorso una frase che suonava più o meno così: il giudice è partito dall'assunto che una sequenza di atti leciti sia da considerare illecito. Ecco per me basta questo.

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Il 2/3/2023 Alle 12:46, Tricarico10 ha scritto:

Come preannunciato, poco prima del derby contro il Torino, la Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Figc per il caso plusvalenze. Un documento articolato, lungo 90 pagine, che Tuttosport ha potuto leggere in esclusiva e che secondo quanto riporta il quotidiano torinese conterrebbe sostanzialmente quattro punti per cui la sentenza della Corte d'Appello Federale, secondo il club bianconero, andrebbe revocata. La Juve passa al contrattacco quindi, ma quali sono questi quattro punti?


Manca una legge - Il primo punto del ricorso verte sul fatto che secondo il club bianconero mancherebbe una legge per cui la Juve è stata condannata ed era stata proprio la stessa CaF, quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022, a denunciare un'assenza normativa sul tema e la mancanza di "parametri normativamente sanciti" per attribuire un valore ai diritti alle prestazioni sportive di un giocatore.


Non ci sono fatti nuovi - Secondo il club bianconero anche il 'Libro nero di FP', gli appunti sulle trattative in corso e le intercettazioni non sarebbero da considerare "fatti nuovi" perché secondo quanto sostiene il ricorso "in buona parte non sono fatti nuovi, ove si consideri che, già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive",
 

Il cambio del capo di imputazione - Secondo il ricorso della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Il club bianconero scrive infatti che: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc".


Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso punta a smontare il tema del 'vantaggio sportivo' concretandosi sul reale peso delle plusvalenze: "L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi".

 

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Un altro aspetto molto rilevante è l' applicazione dell' art. 4 , norma generale , oltre all' art. 31, norma speciale. Chi mastica un po' di diritto sa di cosa parlo

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2 minuti fa, eracle ha scritto:

Il PM non è ricusabile come il Giudice.

Hai ragione, è solo per lo spostamento del processo. 

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33 minuti fa, Tricarico10 ha scritto:

Come preannunciato, poco prima del derby contro il Torino, la Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Figc per il caso plusvalenze. Un documento articolato, lungo 90 pagine, che Tuttosport ha potuto leggere in esclusiva e che secondo quanto riporta il quotidiano torinese conterrebbe sostanzialmente quattro punti per cui la sentenza della Corte d'Appello Federale, secondo il club bianconero, andrebbe revocata. La Juve passa al contrattacco quindi, ma quali sono questi quattro punti?


Manca una legge - Il primo punto del ricorso verte sul fatto che secondo il club bianconero mancherebbe una legge per cui la Juve è stata condannata ed era stata proprio la stessa CaF, quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022, a denunciare un'assenza normativa sul tema e la mancanza di "parametri normativamente sanciti" per attribuire un valore ai diritti alle prestazioni sportive di un giocatore.


Non ci sono fatti nuovi - Secondo il club bianconero anche il 'Libro nero di FP', gli appunti sulle trattative in corso e le intercettazioni non sarebbero da considerare "fatti nuovi" perché secondo quanto sostiene il ricorso "in buona parte non sono fatti nuovi, ove si consideri che, già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive",
 

Il cambio del capo di imputazione - Secondo il ricorso della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Il club bianconero scrive infatti che: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc".


Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso punta a smontare il tema del 'vantaggio sportivo' concretandosi sul reale peso delle plusvalenze: "L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi".

 

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Bisogna essere dei veri delinquenti per confermare sta porcata. .ghgh

 

vedremo se riusciranno a stupirci un'altra volta .ghgh

 

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38 minuti fa, nubedioort ha scritto:

la norma sembra sia stata introdotto proprio per evitare che una squadra penalizzata per illecito (dopo i maravigliosi del Berlusca) potessero vincere una Coppa Europea UEFA. ma non trovo la norma e non sono il solo. forse questa norma è come BabaYaga

Visto che ci siamo noi di mezzo se la norma non esiste se la inventano seduta stante 

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5 minuti fa, jimmyw ha scritto:

Bisogna essere dei veri delinquenti per confermare sta porcata. .ghgh

 

vedremo se riusciranno a stupirci un'altra volta .ghgh

 

Riusciranno certamente 

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27 minuti fa, andy68 ha scritto:

Ricordo nel ricorso una frase che suonava più o meno così: il giudice è partito dall'assunto che una sequenza di atti leciti sia da considerare illecito. Ecco per me basta questo.

Lo stesso giudice poi davanti alle telecamere ha detto che grazie all´articolo 4 sulla lealtá sportiva lui é convinto di poter agire come dio in terra e condannare qualsiasi societá per qualsiasi motivo. Adesso vedremo se lo puó fare veramente.... io ormai ho perso qualsiasi fiducia nelle istituzioni. 😕
 

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32 minuti fa, Bianchi e Neri ha scritto:

Non pensavo ci fosse anche la procura FIGC davanti al Collegio di Garanzia del CONI....

Eh… non lo sai che sono pappa e ciccia? Amici di merende.

Aspettiamoci la porcata delle porcate. Questa le batterà tutte.

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1 ora fa, MARTIN34 ha scritto:

Un altro aspetto molto rilevante è l' applicazione dell' art. 4 , norma generale , oltre all' art. 31, norma speciale. Chi mastica un po' di diritto sa di cosa parlo

cosa dice il ricorso della  juventus a  questo riguardo ?

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2 ore fa, Tricarico10 ha scritto:

Come preannunciato, poco prima del derby contro il Torino, la Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Figc per il caso plusvalenze. Un documento articolato, lungo 90 pagine, che Tuttosport ha potuto leggere in esclusiva e che secondo quanto riporta il quotidiano torinese conterrebbe sostanzialmente quattro punti per cui la sentenza della Corte d'Appello Federale, secondo il club bianconero, andrebbe revocata. La Juve passa al contrattacco quindi, ma quali sono questi quattro punti?


Manca una legge - Il primo punto del ricorso verte sul fatto che secondo il club bianconero mancherebbe una legge per cui la Juve è stata condannata ed era stata proprio la stessa CaF, quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022, a denunciare un'assenza normativa sul tema e la mancanza di "parametri normativamente sanciti" per attribuire un valore ai diritti alle prestazioni sportive di un giocatore.


Non ci sono fatti nuovi - Secondo il club bianconero anche il 'Libro nero di FP', gli appunti sulle trattative in corso e le intercettazioni non sarebbero da considerare "fatti nuovi" perché secondo quanto sostiene il ricorso "in buona parte non sono fatti nuovi, ove si consideri che, già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive",
 

Il cambio del capo di imputazione - Secondo il ricorso della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Il club bianconero scrive infatti che: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc".


Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso punta a smontare il tema del 'vantaggio sportivo' concretandosi sul reale peso delle plusvalenze: "L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi".

 

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Secondo me il motivo di ricorso più rilevante è il terzo.

Gli altri sono abbastanza fondati ma tutti smontabili tenuto conto dell'ampia discrezionalità dei giudici sportivi.

Sul terzo non so proprio cosa potrebbero dire invece, è una violazione troppo palese dei principi del giusto processo.

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2 ore fa, Tricarico10 ha scritto:

Come preannunciato, poco prima del derby contro il Torino, la Juventus ha depositato il ricorso al Collegio di Garanzia presso il Coni in merito alla penalizzazione di 15 punti in classifica inflitta dalla Figc per il caso plusvalenze. Un documento articolato, lungo 90 pagine, che Tuttosport ha potuto leggere in esclusiva e che secondo quanto riporta il quotidiano torinese conterrebbe sostanzialmente quattro punti per cui la sentenza della Corte d'Appello Federale, secondo il club bianconero, andrebbe revocata. La Juve passa al contrattacco quindi, ma quali sono questi quattro punti?


Manca una legge - Il primo punto del ricorso verte sul fatto che secondo il club bianconero mancherebbe una legge per cui la Juve è stata condannata ed era stata proprio la stessa CaF, quando aveva assolto tutti i deferiti dalla Procura per il "caso plusvalenze" il 27 maggio 2022, a denunciare un'assenza normativa sul tema e la mancanza di "parametri normativamente sanciti" per attribuire un valore ai diritti alle prestazioni sportive di un giocatore.


Non ci sono fatti nuovi - Secondo il club bianconero anche il 'Libro nero di FP', gli appunti sulle trattative in corso e le intercettazioni non sarebbero da considerare "fatti nuovi" perché secondo quanto sostiene il ricorso "in buona parte non sono fatti nuovi, ove si consideri che, già al momento del deferimento del 2022, la Procura Federale conosceva i decreti di perquisizione della Procura della Repubblica di Torino - ove i comparivano i contenuti delle conversazioni telefoniche ritenute di maggior rilievo - e aveva altresì contestato ai deferiti l’intenzione di realizzare le plusvalenze per motivi di carattere economico-finanziario e non per esigenze tecnico sportive",
 

Il cambio del capo di imputazione - Secondo il ricorso della Juve la Corte sarebbe arrivata "ad una sentenza di condanna non correlata con l'atto di deferimento". Il club bianconero scrive infatti che: "La Corte d’Appello Federale, solo nel segreto della camera di consiglio, ha deliberato su un nuovo e autonomo tema decidendo, senza alcun contraddittorio con la difesa dei deferiti. Tale modo di procedere si è così inevitabilmente risolto in una grave e palese violazione del diritto di difesa e del diritto al contraddittorio ai sensi dell’articolo 24 della Costituzione, oltre che dei principi del giusto processo, richiamati, come noto, anche dall’articolo 2 del Codice di Giustizia del Coni e dal 44 di quello della Figc".


Plusvalenze, ricavi e "sistema fraudolento" - Il ricorso punta a smontare il tema del 'vantaggio sportivo' concretandosi sul reale peso delle plusvalenze: "L’addebito di aver realizzato un 'sistema fraudolento in partenza' è smentito già dalla preliminare considerazione per cui le plusvalenze hanno inciso solo in minima parte sul totale dei ricavi del club. Nel triennio dal 2018 al 2021 i ricavi della Società ammontano a 1,675 miliardi di euro, le plusvalenze contestate come fittizie nel deferimento sono pari a 60 milioni, rappresentando solamente il 3,6% del totale dei ricavi".

 

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Se si tolgono la sciarpa e la maglia della napolese, ci vuole un minuto per togliere la penalizzazione….

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44 minuti fa, cuorebianconero-v2.0 ha scritto:

Se si tolgono la sciarpa e la maglia della napolese, ci vuole un minuto per togliere la penalizzazione….

Oltre alla napolese, si sentono forti dell'appoggio morale delle altre tifoserie "antiJuve", dei media, etc.

Si sentono investiti della sacra missione di spazzare via il Nemico per antonomasia.

L'opinione pubblica, a differenza del 2006, stavolta è meno infervorata, forse perché si è resa conto che le plusvalenze erano la normalità per tutti i club, tuttavia le forze del Male sono ancora molto pericolose.

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37 minuti fa, zebra67 ha scritto:

Oltre alla napolese, si sentono forti dell'appoggio morale delle altre tifoserie "antiJuve", dei media, etc.

Si sentono investiti della sacra missione di spazzare via il Nemico per antonomasia.

L'opinione pubblica, a differenza del 2006, stavolta è meno infervorata, forse perché si è resa conto che le plusvalenze erano la normalità per tutti i club, tuttavia le forze del Male sono ancora molto pericolose.

Se posso dire ,in questo caso,le forze del male arrivano da Roma  e Napoli e non da Milano..

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