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Juve, nuovo progetto sulle giovanili durante un torneo: squadre autogestite, senza allenatore

Post in rilievo

5 minuti fa, giacomostingo ha scritto:

E' ai giardinetti che giocano tutti, ci ho giocato pure io...ci hanno giocato intere generazioni.

 

Anche perchè ai giardinetti nessuno ti rompe le balle per come corri, giochi e basta. 

Esperienze diverse da noi gli scarsi vanno in porta oppure proprio non giocano e se accade nessuno gli passa la palla. Viceversa nella scuola calcio di mio figlio giocano tutti lo stesso numero di minuti, anche quelli che non sanno distinguere in quale porta devono fare gol, e se per caso ciò non accade il lunedì arrivano le telefonate di protesta. Il risultato è che quelli che hanno qualcosa in più se ne vanno.

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3 minuti fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Esperienze diverse da noi gli scarsi vanno in porta oppure proprio non giocano e se accade nessuno gli passa la palla. Viceversa nella scuola calcio di mio figlio giocano tutti lo stesso numero di minuti, anche quelli che non sanno distinguere in quale porta devono fare gol, e se per caso ciò non accade il lunedì arrivano le telefonate di protesta. Il risultato è che quelli che hanno qualcosa in più se ne vanno.

Vuol dire che la scuola calcio di suo figlio è un'ottima scuola calcio.

 

A 20 anni il 90% i figli di quelli che telefonavano il lunedì avrà già smesso. Se restano nel calcio giocheranno e faranno i piantagrane nelle partitelle degli amatori (dove, invece di giocare, sfogheranno la loro frustrazione...).

 

Chi è forte e ha testa non ha problemi anche a giocare con gli scarsi, gioca con i suoi amici...

 

Di solito sono gli istruttori stessi che consigliano ai genitori di quei ragazzi che possono avere qualcosa in più, di andare in scuole calcio con gente più forte... E a quel punto il ragazzo capirà che potrà essere qualcosa di più di un gioco...spetterà a lui decidere.

 

Che però siano i genitori a fare i novelli procuratori Caliendo è ridicolo...

 

 

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13 ore fa, jurgen kohler ha scritto:

A quell'età non c'è nulla di calcistico. È un'attività culturale e ricreativa. Non è certo dalle vittorie che si misura la bontà dell'operazione, ma non dubito che abbia avuto una sua efficacia se ne hanno parlato nel sito ufficiale. Però stiamo parlando di bambini. La cosa fondamentale è che si divertano e crescano con valori e principi sani.

Mi sembra un buona pedagogia per stimolare spirito critico, senso di responsabilità individuale e capacità relazionali.

Lo facevamo anche noi al campetto a fine anni settanta/inizio ottanta...compreso autoarbitraggio... .ghgh

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3 ore fa, tv in bianco e nero ha scritto:

Ed è una delle cose che mancano. Troppe volte i genitori premono per far giocare il proprio figlio. In questo modo ci pensano direttamente i ragazzi a stabilire le gerarchie, gli allenatori sono sollevati dalle pressioni e chi non ha proprio le doti riflette sull'opportunità di continuare.

Analisi    p e r f e t t a

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21 ore fa, fighter88 ha scritto:

Mamma mia che *

L’Italia è il paese dove ognuno deve forzatamente dire la sua, anche se non ha la minima conoscenza (presumo) di quello di cui si sta parlando e degli studi che ci sono dietro 😂

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9 ore fa, todienomore ha scritto:

A me sembra un'idea interessante. Vedo solo una controindicazione educativa: c'è sempre in squadra il ragazzino leader, che si impone sugli altri. Ce l'abbiamo avuto tutti a scuola, in cortile, in campeggio, all'oratorio.

Non necessariamente si impone con cattiveria, però lo fa e subito si forma attorno a lui la corte dei seguaci che lo appoggia ciecamente. Si rischia che ragazzini meno esuberanti vengano messi da parte.

L'allenatore adulto può frenare, riequilibrare, dare spazio a tutti, anche rimproverare se serve. Se sono un 12enne e mi cambiano nel primo tempo, un conto è se me lo fa l'allenatore, un altro se me lo fa il compagno appoggiato dai suoi tre amiconi.

Sono abbastanza d'accordo, ho evidenziato l'ultima frase perché mi riporta alla mente un bel libro che ho letto tempo fa dal titolo "Il Signore delle Mosche" dove veniva ipotizzata la vicenda di un gruppo di ragazzi costretti, per sopravvivere, ad autogestirsi dopo un naufragio su un'isola deserta con esiti non proprio tranquillizzanti. 

Comunque può essere un esperimento e come tutti gli esperimenti bisognerà vederne gli sviluppi.

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3 ore fa, giacomostingo ha scritto:

Vuol dire che la scuola calcio di suo figlio è un'ottima scuola calcio.

 

A 20 anni il 90% i figli di quelli che telefonavano il lunedì avrà già smesso. Se restano nel calcio giocheranno e faranno i piantagrane nelle partitelle degli amatori (dove, invece di giocare, sfogheranno la loro frustrazione...).

 

Chi è forte e ha testa non ha problemi anche a giocare con gli scarsi, gioca con i suoi amici...

 

Di solito sono gli istruttori stessi che consigliano ai genitori di quei ragazzi che possono avere qualcosa in più, di andare in scuole calcio con gente più forte... E a quel punto il ragazzo capirà che potrà essere qualcosa di più di un gioco...spetterà a lui decidere.

 

Che però siano i genitori a fare i novelli procuratori Caliendo è ridicolo...

 

 

Onestamente se mio figlio fosse schiappa a calcio, gli consiglierei di lasciar perdere per trovare qualcosa in cui magari è davvero capace

 

è finita l'era del calciocentrismo in italia

 

ci sono grandi possibilità ora con gli sport

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40 minuti fa, michele.i ha scritto:

Onestamente se mio figlio fosse schiappa a calcio, gli consiglierei di lasciar perdere per trovare qualcosa in cui magari è davvero capace

 

è finita l'era del calciocentrismo in italia

 

ci sono grandi possibilità ora con gli sport

Che sia finita l'era del calciocentrismo vero...

 

E' una mia idea, ma credo che tanti ragazzi vengano dirottati ad altro, magari perchè i genitori vedono un ambiente migliore. La mia impressione è che stiamo peggiorando a calcio, ma abbiamo ottimi risultati negli sport "minori".

 

Per me però ci sono ragazzi che per mentalità, genetica, coordinazione innata, disponibilità alla fatica ecc...potrebbero fare tantissimi sport a buon livello, però piuttosto vanno ad esempio a fare atletica, invece che calcio...

 

Faccio esempi stupidi: uno come Nadal per me poteva fare pure il calciatore professionista, o Gareth Bale poteva fare anche atletica.

Sono piene le storie di calciatori che da ragazzi facevano più di uno sport, per poi scegliere di dedicarsi al calcio.

 

Solo non sono d'accordo sul fatto di consigliare di dedicarsi ad altro in base a quanto uno è forte... E' un gioco, uno svago, se gli piace anche se non è portato perchè dovrebbe fare altro? A meno che proprio non è un talento tale per cui potrebbe vivere di sport professionistico (e allora forse, per il suo bene, è un peccato sprecarlo) conta solo lo sport che più gli piace praticare

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Bell'idea.

 

Motivo di crescita.

 

P.S. Paolino Dj DeCeglie @@

 

.ghgh

 

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Il 24/3/2023 Alle 08:37, Tarmako78 ha scritto:

 

più libertà di inventiva dell’autogestione…

 

Ma non c'era bisogno di arrivare a sedersi addirittura in tribuna... Un controllore ci vuole sempre in panchina. È come dalla panchina agisci... 

Questa roba spero serva ai ragazzi per dimostrare il contrario.... E non l'inutilità della figura dell'allenatore. 

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Non so se sia.la scelta giusta, sta di fatto che in Italia abbiamo un enorme problema allenatori delle giovanili che sono la.causa per la quale da Del Piero e Totti, nati a metà anni 70, l'Italia non produce un attaccante di livello mondiale. Quello della punta è un ruolo particolare ed il sacchismo imperante che metteva li davanti Massaro e faceva correre sulla fascia Beppe Signori uccide a mio parere il talento a favore dei mirabolanti schemi offensivi che funzionano in allenamento solo con le sagome.

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40 minuti fa, The pretender ha scritto:

Ma non c'era bisogno di arrivare a sedersi addirittura in tribuna... Un controllore ci vuole sempre in panchina. È come dalla panchina agisci... 

Questa roba spero serva ai ragazzi per dimostrare il contrario.... E non l'inutilità della figura dell'allenatore. 

Ma il punto è proprio quello…non si mette nessuno appositamente…

 

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Penso che invece in serie A si dovrebbe fare l'autogestione per la preparazione atletica, in questo modo si dimezzerebbero gli infortuni. Aveva ragione maurizio mosca 30 anni fa.

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Il 24/3/2023 Alle 16:19, michele.i ha scritto:

Onestamente se mio figlio fosse schiappa a calcio, gli consiglierei di lasciar perdere per trovare qualcosa in cui magari è davvero capace

 

è finita l'era del calciocentrismo in italia

 

ci sono grandi possibilità ora con gli sport

Beh si può continuare a giocare anche se sei una schiappa, mia figlia di 8 anni inizia a giocare a calcio questo mese ed ha insistito come la goccia scava la pietra, io spero solo che si diverta e gli serva soprattutto per imparare a stare in un gruppo, quando uno sport è così popolare c'è un livello adatto ad ognuno credo. Io ero scarso e siccome non avevo molto tempo mi sono dirottato sul calcetto giocandoci per 25 anni e divertendomi un mondo più agli allenamenti che in partita, per carità la massima serie che ho fatto è la C1 ma sono stati anni pieni di crescita e divertimento. 

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Il 24/3/2023 Alle 15:54, shak ha scritto:

L’Italia è il paese dove ognuno deve forzatamente dire la sua, anche se non ha la minima conoscenza (presumo) di quello di cui si sta parlando e degli studi che ci sono dietro 😂

Non sono un allenatore, ma a quell'età per me l'allenatore è un figura importante più per la disciplina e l'applicazione che per la tattica, risulta più un educatore.

E' come togliere il maestro dalle classi e lasciare autogestire i bambini...

All'interno della squadra ci sarà sempre il bulletto, che senza un educatore, avrebbe la strada spianata.

Poi rimango del parere che la rovina più grande del calcio a livello delle giovanili siano i genitori.

Io più che togliere gli allenatori, proporrei le partite senza genitori in tribuna.

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Il 24/3/2023 Alle 16:58, giacomostingo ha scritto:

Che sia finita l'era del calciocentrismo vero...

 

E' una mia idea, ma credo che tanti ragazzi vengano dirottati ad altro, magari perchè i genitori vedono un ambiente migliore. La mia impressione è che stiamo peggiorando a calcio, ma abbiamo ottimi risultati negli sport "minori".

 

Per me però ci sono ragazzi che per mentalità, genetica, coordinazione innata, disponibilità alla fatica ecc...potrebbero fare tantissimi sport a buon livello, però piuttosto vanno ad esempio a fare atletica, invece che calcio...

 

Faccio esempi stupidi: uno come Nadal per me poteva fare pure il calciatore professionista, o Gareth Bale poteva fare anche atletica.

Sono piene le storie di calciatori che da ragazzi facevano più di uno sport, per poi scegliere di dedicarsi al calcio.

 

Solo non sono d'accordo sul fatto di consigliare di dedicarsi ad altro in base a quanto uno è forte... E' un gioco, uno svago, se gli piace anche se non è portato perchè dovrebbe fare altro? A meno che proprio non è un talento tale per cui potrebbe vivere di sport professionistico (e allora forse, per il suo bene, è un peccato sprecarlo) conta solo lo sport che più gli piace praticare

Mi ricordo che nel secolo scorso tommasi e clerici predicavano contro l'inefficienza del sistema tennis in italia....ora e' cambiato qualcosa infatti tra i primi 1000 tennisti del mondo piu' di 80 sono italiani e solo gli usa ne hanno piu' di noi. E anche in tanti altri sport olimpici l'italia sta andando bene.....viceversa calcio e basket sono in declino a differenza di 40 anni fa .

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51 minuti fa, Nicola73 ha scritto:

Beh si può continuare a giocare anche se sei una schiappa, mia figlia di 8 anni inizia a giocare a calcio questo mese ed ha insistito come la goccia scava la pietra, io spero solo che si diverta e gli serva soprattutto per imparare a stare in un gruppo, quando uno sport è così popolare c'è un livello adatto ad ognuno credo. Io ero scarso e siccome non avevo molto tempo mi sono dirottato sul calcetto giocandoci per 25 anni e divertendomi un mondo più agli allenamenti che in partita, per carità la massima serie che ho fatto è la C1 ma sono stati anni pieni di crescita e divertimento. 

si ma sprechi anche le tue cartucce in qualcosa in cui non sei bravo, quando potresti fare altro in cui lo sei. la vita è una sola e soprattutto l'adolescenza

 

 

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