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31 minuti fa, Dastan85 ha scritto:

È vero il contrario..

 

Solo qui il bel gioco diventa "una menata".

 

In qualsiasi altra parte del Mondo è un aspetto importante e dirimente.

Da non squalificare o minimizzare come se fosse un "vezzo personale".

 

E frasi come: "per divertirsi c'è il circo",

assumerebbero dignità di gag.

Al massimo.

 

Ah beh, non avevo dubbi..

sefz

No infatti, non ce ne potevano proprio essere

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3 minutes ago, jurgen kohler said:

Mah, sono autocelebrazioni. Si è celebrato tanto Guardiola a sproposito, così come si è celebrato tanto Sacchi a sproposito, così come si è celebrato tanto Sarri a sproposito.

Hai una rosa di nani estremamente tecnici, poco fisicim che in campo aperto fanno fatica a coprire gli spazi e non ti metti a giocare la palla alta, ma cerchi di sfruttare la rapidità di passaggio, le triangolazioni e il possesso palla. È sempre la rosa che sceglie il tipo di calcio e non l'allenatore. Sono tutte frescacce per riempire trasmissioni dai

Temo tu stia facendo una battaglia tutta tua e non sarò io a fermarti 😃 alla prossima

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Partiamo da un presupposto che è fondamentale. Nel calcio non conta cosa fai, ma come lo fai. Vuoi giocare alto in costante aggressione alta? Vuoi stare basso e ripartire? Fallo, basta che sai farlo, basta che sei efficace.

 

L'Inter e il Milan, per fare due esempi, hanno eliminato due squadre più forti come Benfica e Napoli facendo grande densità nella loro metà campo e con ripartenze letali. Hanno applicato bene quel modo di giocare, sono state efficaci, lo hanno saputo fare. Al contrario se stai basso, non riesci mai a uscire, vieni bucato con facilità nonostante hai 8 uomini vicino la tua area di rigore, non lo stai facendo bene, non stai risultando efficace, evidentemente non è il tipo di calcio adatto a te. Che poi è il caso della Juventus: non le si rimprovera di essere bassa, di fare un calcio poco propositivo ecc, ma che quello che fa lo fa male. Se difendi con tutti gli uomini dietro la linea della palla, in maniera totalmente passiva (poi su questo discorso ci torniamo dopo, sulla differenza tra essere bassi e passivi, e essere bassi ma attivi) e nonostante ciò subisci tanto, i contropiedi sono inesistenti, i pro di questo gioco dove sono?

 

Si può applicare lo stesso discorso al contrario. Se giochi alto, se il pressing è ben organizzato, se le preventive sono sempre perfette e il tuo avversario non esce mai dalla sua metà campo, tiri 30 volte e vinci 4-0, stai applicando quel metodo di gioco in modo efficace. Al contrario se il tuo pressing è confusionario, se la fase di riconquista della palla non è immediata, se le preventive sono attuate male e ti becchi 10 infilate a partita, non sei efficace, quel calcio non sta pagando, o perché chi di dovere te lo sta insegnando male, o perché semplicemente non hai i giocatori con le caratteristiche per farlo.

 

Vale naturalmente anche per tutti gli altri stili. Puoi prediligere un gioco di maggior possesso o un gioco in cui la palla la tengono più gli altri, conta l'efficacia. Se quel possesso è propedeutico ad aprirti spazi e creare occasioni sei efficace, se sfocia nella sterilità non sei efficace. Al contrario, se non tenere la palla ti permette di far scoprire l'avversario e sai esattamente cosa fare quando la riconquisti con transizioni veloci e organizzate sei efficace, se l'avversario ti schiaccia e la palla non la vedi mai, non si sta rivelando una buona scelta.

 

Per cui non cadiamo nell'errore di credere come al solito che esistano formule migliori di altre nel gioco del calcio, non è così. Ci sono le mode ma le mode passano come tutte le mode. Quello che non cambierà mai è come fai quello che scegli di fare. Non si esce da qui.

 

Venendo alla tesi del topic: giocare alti ha solo vantaggi? Ni. È vero che se ti metti nella condizione di conquistare il pallone in un punto alto copri meno campo e corri di meno, MA: 1) se sbagli le preventive e trovi un avversario bravo ad eludere il pressing con l'uscita dal basso, che ti parte in transizione e ti mette la palla subito oltre le prime due linee, succede che ti devi fare tutto il campo all'indietro per recuperare, e poi rifartelo nuovamente per intero per attaccare, spendendo il doppio dell'energia; 2) quello che a molti sfugge è che se tu decidi giocare costantemente in una sola metà, lo spazio si restringe anche per te, non solo per l'avversario. Ok, hai conquistato palla in zona alta, ma poi cosa hai ottenuto? Ti ritrovi con soli 30-40 metri di campo davanti e 20 giocatori addensati in una porzione piccola. E la palla dove passa in mezzo a tutte quelle gambe? Se giochi con delle ali, queste che spazio hanno per prendere velocità? Ecco che succede che poi fai rotolare la palla in continuazione da destra a sinistra in orizzontale, nell'impossibilità di giocarla in verticale, col risultato di essere sterile e di sottoporti al rischio di transizione veloce avversaria se perdi palla. Diciamo che può diventare un sistema efficace nel momento in cui non appena conquisti palla in zona alta vai a verticalizzare immediatamente, ma è difficile farlo perché si presuppone che se tu stai alto, in quel momento l'avversario starà tutto basso, e quindi lo spazio per verticalizzare subito dove lo trovi? Oppure devi avere una qualità tecnica talmente superiore che, nonostante la grande densità di uomini in un'unica metà campo, tu riesci a penetrare negli spazi stretti e a bucare la difesa schierata. Questo però può succedere con squadre la cui differenza di valore tecnico è alta; se la differenza è poca, ecco che finisce come Milan-Napoli, la squadra che ha più campo davanti ha la meglio. E infatti, se ci fate caso, sono anni ormai che anche in Champions quando i giochi si fanno seri le squadre giocano in transizione. Ma nemmeno il City ormai lascia tutto quello spazio dietro all'avversario, lo ha capito persino Guardiola. C'è poco da girarci attorno, quando il livello delle squadre che si affrontano è simile, 8/10 vince quella che fa le transizioni più efficaci.

 

La conclusione quindi qual è? Ragazzi, il campo va sfruttato tutto, in lunghezza e in larghezza. Scegliere appositamente di autolimitarsi giocando in un solo quadrilatero, non paga alla lunga. Ma non è calcio, è matematica. Perché se tu giochi a una meta campo, ci sarà l'altra squadra che si andrà a prendere la metà campo che gli hai lasciato libera. È semplice. Non sfruttare tutto lo spazio che mi offre il campo è un qualcosa che va prima di tutto a mio discapito, è come se io organizzo un ricevimento nel salotto di casa mia, che è grande 30 mq, ma scelgo di mettere tutti i tavolini in 10mq. Sto facendo qualcosa che è a mio vantaggio o mi sto dando la zappa sui piedi senza motivo non sfruttando lo spazio che ho a disposizione nel mio salotto?

 

Io sono per la soluzione a metà, per un baricentro medio, né troppo alto né troppo basso: in questo modo non ho tantissimo campo dietro se devo rinculare e davanti ho quei metri giusti che mi bastano per andare ad attaccare gli spazi. Magari, sopperisco il fatto di non essere troppo alto essendo comunque aggressivo e non passivo, cioè non difendo posizionalmente lasciando l'avversario tranquillo di gestire il pallone (come fa la Juve), ma vado a fare un pressing costante sul portatore di palla, disturbo loro tutte le soluzioni di passaggio e li costringo magari a giocare palla indietro, anche se in quel momento sono basso o medio-basso (quindi sono attivo anche se sto senza palla, non passivo), e questo per esempio era il modo di giocare dell'Atletico di Simeone, che sappiamo tutti che risultati ha ottenuto. Si non erano propositivi, non erano alti, ma gli avversari non riuscivano a ragionare da quanto era aggressivo il loro pressing. Perché attenzione, il pressing lo si associa solitamente a squadre con baricentro alto, ma il pressing lo si fa eccome anche se sei basso, e io aggiungerei, devi farlo soprattutto se stai basso.

Io lo dico sempre, con le vie di mezzo, non si sbaglia mai.

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  • Grazie 1

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Il bel giuoco non esiste, o magari esiste, io mi accontenterei di vedere una squadra che quando scende in campo non si caca addosso, che corre(bene), che non sbaglia il 90% di passaggi o tiri in porta....poi in panchina può anche starci chat gpt

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29 minuti fa, Verba volant ha scritto:

Confermo che sia tu che ZizouZidane non seguite alcuna partita al di fuori della Juve.

O se lo fate, non le capite.

Banalità prive di fondamenti teorici, ma a livello base proprio.

 

Visto che parlate di squadre un minimo "organizzate", Milan e Inter (ad esempio) hanno il baricentro basso, impostano da dietro e applicano poco pressing a palla scoperta.

Sono in semifinale di Champions e Leao, per dirne uno, non gioca certo a 5 metri dall'area avversaria.

 

Banalità spacciate per verità assolute, ha ragione @garrison (come spesso accade :D )

Sia il Milan che l'Inter, pur non essendo niente di eccezionale, anzi, hanno comunque più organizzazione di gioco di noi, corrono di più e tengono più il possesso palla (la Juventus è una delle squadre che tiene meno il pallone in serie A, peggio ci sono solo le squadre che lottano per la salvezza). Il Milan, in particolare, dubito che sarebbe arrivato allo scudetto con un calcio speculativo.

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9 minuti fa, The Italian Giants ha scritto:

Partiamo da un presupposto che è fondamentale. Nel calcio non conta cosa fai, ma come lo fai. Vuoi giocare alto in costante aggressione alta? Vuoi stare basso e ripartire? Fallo, basta che sai farlo, basta che sei efficace.

 

L'Inter e il Milan, per fare due esempi, hanno eliminato due squadre più forti come Benfica e Napoli facendo grande densità nella loro metà campo e con ripartenze letali. Hanno applicato bene quel modo di giocare, sono state efficaci, lo hanno saputo fare. Al contrario se stai basso, non riesci mai a uscire, vieni bucato con facilità nonostante hai 8 uomini vicino la tua area di rigore, non lo stai facendo bene, non stai risultando efficace, evidentemente non è il tipo di calcio adatto a te. Che poi è il caso della Juventus: non le si rimprovera di essere bassa, di fare un calcio poco propositivo ecc, ma che quello che fa lo fa male. Se difendi con tutti gli uomini dietro la linea della palla, in maniera totalmente passiva (poi su questo discorso ci torniamo dopo, sulla differenza tra essere bassi e passivi, e essere bassi ma attivi) e nonostante ciò subisci tanto, i contropiedi sono inesistenti, i pro di questo gioco dove sono?

 

Si può applicare lo stesso discorso al contrario. Se giochi alto, se il pressing è ben organizzato, se le preventive sono sempre perfette e il tuo avversario non esce mai dalla sua metà campo, tiri 30 volte e vinci 4-0, stai applicando quel metodo di gioco in modo efficace. Al contrario se il tuo pressing è confusionario, se la fase di riconquista della palla non è immediata, se le preventive sono attuate male e ti becchi 10 infilate a partita, non sei efficace, quel calcio non sta pagando, o perché chi di dovere te lo sta insegnando male, o perché semplicemente non hai i giocatori con le caratteristiche per farlo.

 

Vale naturalmente anche per tutti gli altri stili. Puoi prediligere un gioco di maggior possesso o un gioco in cui la palla la tengono più gli altri, conta l'efficacia. Se quel possesso è propedeutico ad aprirti spazi e creare occasioni sei efficace, se sfocia nella sterilità non sei efficace. Al contrario, se non tenere la palla ti permette di far scoprire l'avversario e sai esattamente cosa fare quando la riconquisti con transizioni veloci e organizzate sei efficace, se l'avversario ti schiaccia e la palla non la vedi mai, non si sta rivelando una buona scelta.

 

Per cui non cadiamo nell'errore di credere come al solito che esistano formule migliori di altre nel gioco del calcio, non è così. Ci sono le mode ma le mode passano come tutte le mode. Quello che non cambierà mai è come fai quello che scegli di fare. Non si esce da qui.

 

Venendo alla tesi del topic: giocare alti ha solo vantaggi? Ni. È vero che se ti metti nella condizione di conquistare il pallone in un punto alto copri meno campo e corri di meno, MA: 1) se sbagli le preventive e trovi un avversario bravo ad eludere il pressing con l'uscita dal basso, che ti parte in transizione e ti mette la palla subito oltre le prime due linee, succede che ti devi fare tutto il campo all'indietro per recuperare, e poi rifartelo nuovamente per intero per attaccare, spendendo il doppio dell'energia; 2) quello che a molti sfugge è che se tu decidi giocare costantemente in una sola metà, lo spazio si restringe anche per te, non solo per l'avversario. Ok, hai conquistato palla in zona alta, ma poi cosa hai ottenuto? Ti ritrovi con soli 30-40 metri di campo davanti e 20 giocatori addensati in una porzione piccola. E la palla dove passa in mezzo a tutte quelle gambe? Se giochi con delle ali, queste che spazio hanno per prendere velocità? Ecco che succede che poi fai rotolare la palla in continuazione da destra a sinistra in orizzontale, nell'impossibilità di giocarla in verticale, col risultato di essere sterile e di sottoporti al rischio di transizione veloce avversaria se perdi palla. Diciamo che può diventare un sistema efficace nel momento in cui non appena conquisti palla in zona alta vai a verticalizzare immediatamente, ma è difficile farlo perché si presuppone che se tu stai alto, in quel momento l'avversario starà tutto basso, e quindi lo spazio per verticalizzare subito dove lo trovi? Oppure devi avere una qualità tecnica talmente superiore che, nonostante la grande densità di uomini in un'unica metà campo, tu riesci a penetrare negli spazi stretti e a bucare la difesa schierata. Questo però può succedere con squadre la cui differenza di valore tecnico è alta; se la differenza è poca, ecco che finisce come Milan-Napoli, la squadra che ha più campo davanti ha la meglio. E infatti, se ci fate caso, sono anni ormai che anche in Champions quando i giochi si fanno seri le squadre giocano in transizione. Ma nemmeno il City ormai lascia tutto quello spazio dietro all'avversario, lo ha capito persino Guardiola. C'è poco da girarci attorno, quando il livello delle squadre che si affrontano è simile, 8/10 vince quella che fa le transizioni più efficaci.

 

La conclusione quindi qual è? Ragazzi, il campo va sfruttato tutto, in lunghezza e in larghezza. Scegliere appositamente di autolimitarsi giocando in un solo quadrilatero, non paga alla lunga. Ma non è calcio, è matematica. Perché se tu giochi a una meta campo, ci sarà l'altra squadra che si andrà a prendere la metà campo che gli hai lasciato libera. È semplice. Non sfruttare tutto lo spazio che mi offre il campo è un qualcosa che va prima di tutto a mio discapito, è come se io organizzo un ricevimento nel salotto di casa mia, che è grande 30 mq, ma scelgo di mettere tutti i tavolini in 10mq. Sto facendo qualcosa che è a mio vantaggio o mi sto dando la zappa sui piedi senza motivo?

 

Io sono per la soluzione a metà, per un baricentro medio, né troppo alto né troppo basso: in questo modo non ho tantissimo campo dietro se devo rinculare e davanti ho quei metri giusti che mi bastano per andare ad attaccare gli spazi. Magari, sopperisco il fatto di non essere troppo alto essendo comunque aggressivo e non passivo, cioè non difendo posizionalmente lasciando l'avversario tranquillo di gestire il pallone (come fa la Juve), ma vado a fare un pressing constante sul portatore di palla, anche se in quel momento sono basso o medio-basso (quindi sono attivo anche se sto senza palla, non passivo), e questo per esempio era il modo di giocare dell'Atletico di Simeone, che sappiamo tutti che risultati ha ottenuto.

 

Inoltro richiesta di inserimento nel primo post :d 

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34 minuti fa, Fino alla fine… ha scritto:

Che danni devastanti hanno fatto Adani e combricola...

Guarda che non c'è bisogno di ascoltare Adani (cosa da cui mi guardo bene dal fare) per vedere una partita della Juventus ed essere inorriditi per ciò che viene proposto in campo. Francamente questa storia di Adani ha abbastanza stufato, pare che quando non avete nulla da dire per controbattere alle critiche ve ne usciate citando Adani. Come se gli altri non abbiano un cervello e non guardino le partite. Anche basta.

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Adesso, gianmarco86 ha scritto:

Guarda che non c'è bisogno di ascoltare Adani (cosa da cui mi guardo ben dal fare) per vedere una partita della Juventus ed essere inorriditi per ciò che viene proposto in campo. Francamente questa storia di Adani ha abbastanza stufato, pare che quando non avete nulla da dire per controbattere alle critiche ve ne usciate citando Adani. Come se gli altri non abbiano un cervello e non guardino le partite. Anche basta.

Non sto parlando di oggi, ma di 5 anni fa quando la maggior parte dei tifosi ha improvvisamente deciso che non bastava vincere ma bisognava anche "giocare bene", ecco secondo me quel passaggio è stato l'inizio della nostra fine "sportivamente parlando".

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Adesso, gianmarco86 ha scritto:

Guarda che non c'è bisogno di ascoltare Adani (cosa da cui mi guardo ben dal fare) per vedere una partita della Juventus ed essere inorriditi per ciò che viene proposto in campo. Francamente questa storia di Adani ha abbastanza stufato, pare che quando non avete nulla da dire per controbattere alle critiche ve ne usciate citando Adani. Come se gli altri non abbiano un cervello e non guardino le partite. Anche basta.

Moltissimi ripetono cose sentite a pappagallo. Copiano perché non sanno elaborare un pensiero autonomo. Non necessariamente è riferito a te

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35 minuti fa, garrison ha scritto:

Mah, io ho spesso anche torto eh....specialmente nel giudicare i calciatori, che sinceramente é la cosa per me più importante nel calcio.

A me hanno sempre appassionato i giocatori, le belle giocate, i gol spettacolari, i dribbling. A me per dire emozionano le giocate come quella di Leao contro il Napoli, che parte dlla sua trequarti ne salta 3/4 e poi la passa al centro. Mi appassionano i giocatori intelligenti, non egoisti, che fanno assist geniali (ad esempio di questi tempi ho una passione per DeBruyne e per il nostro DiMaria - quando ne ha.... -)-

Ma anche le emozioni di quelle partite difese allo stremo....ricordo un Boredeaux/Juventus 2 a 0 ai tempi del Trap semifinale di coppa campioni, con un catenaccio epocale (passammo noi perché avevamo vinto l'andata 3 a 0....) per cui pure mi appassionai tantissimo.

Non riesco ad appassionarmi invece alle discussioni (solo) sulla tattica, sull'occupazione degli spazi, sul "calcio moderno".

Ho sempre letto infinite spiegazioni sulla modernità del gioco di Guardiola e sul fatto che si può giocare senza centravanti e che centravanti é "lo spazio".

Poi però vedo che comprano Haaland, glila lanciano addosso, lo usano per far salire la squdra  e giocano in maniera MOLTO più efficace. 

Allora mi sa che siamo molto simili, anche a me piacciono le partite in cui si lotta su ogni pallone, in cui si difende in maniera feroce (es. Tottenham, Juve 1-2), apprezzo i gesti tecnici, le invenzioni alla Benzema (vs PSG per esempio).

Per il resto ho allenato e pure studiato ai corsi UEFA...sicuramente servono ma alla fine (per me) i giocatori sono l'80% del rendimento di una squadra.

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Possiamo dire, che noi abbiamo trovato la quadratura del cerchio. Non abbiamo un bel gioco, anzi non ne abbiamo proprio, e non abbiamo  neanche i risultati. 

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9 minuti fa, gianmarco86 ha scritto:

Sia il Milan che l'Inter, pur non essendo niente di eccezionale, anzi, hanno comunque più organizzazione di gioco di noi, corrono di più e tengono più il possesso palla (la Juventus è una delle squadre che tiene meno il pallone in serie A, peggio ci sono solo le squadre che lottano per la salvezza). Il Milan, in particolare, dubito che sarebbe arrivato allo scudetto con un calcio speculativo.

Scusa, ma che c'entra? La discussione mica dovrebbe essere sulla nostra organizzazione di gioco, o sul fatto che ci siano squadre più organizzate di noi. La discussione, in teoria, è sul fatto che oggi tutti (cit.) giochino con pressing e difesa alta, perché riconquistare palla alti sarebbe meglio. 

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3 minuti fa, Fino alla fine… ha scritto:

Non sto parlando di oggi, ma di 5 anni fa quando la maggior parte dei tifosi ha improvvisamente deciso che non bastava vincere ma bisognava anche "giocare bene", ecco secondo me quel passaggio è stato l'inizio della nostra fine "sportivamente parlando".

La società è famosa per ascoltare i tifosi. 

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2 minuti fa, Fino alla fine… ha scritto:

Non sto parlando di oggi, ma di 5 anni fa quando la maggior parte dei tifosi ha improvvisamente deciso che non bastava vincere ma bisognava anche "giocare bene", ecco secondo me quel passaggio è stato l'inizio della nostra fine "sportivamente parlando".

L'inizio della nostra fine è stato quando la società Juventus si è indebolita perdendo una figura fondamentale come Marotta e non sostiuendola adeguatamente. Per il resto, ci stava che il ciclo di Allegri fosse finito e si volesse fare un ulteriore salto di qualitá proponendo qualcosa di diverso sul piano del gioco. Il problema è stato un susseguirsi di scelte irrazionali e un progetto tecnico mai definito. 

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17 minuti fa, The Italian Giants ha scritto:

con le vie di mezzo, non si sbaglia mai.

Complimenti per l'analisi..ok

Alcune cose le condivido, altre meno.

 

Mi permetto enucleare questa parte.

Noi purtroppo conosciamo SOLO una via.

E, mi pare, non stia portando risultati.

 

Al di là del gioco - e, come detto, non è reato desiderarne uno più gradevole.. - non è efficace.

E noi lo mettiamo in campo contro chiunque.

Siamo coerenti in questo senso. 

Equanimisefz

 

E, cosa non secondaria, penalizza i migliori giocatori della squadra (Vlahovic e Chiesa).

 

Ridurre il tutto ad una questione di "vezzo" è profondamente sbagliato..

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6 minuti fa, Minor threat ha scritto:

Scusa, ma che c'entra? La discussione mica dovrebbe essere sulla nostra organizzazione di gioco, o sul fatto che ci siano squadre più organizzate di noi. La discussione, in teoria, è sul fatto che oggi tutti (cit.) giochino con pressing e difesa alta, perché riconquistare palla alti sarebbe meglio. 

Riconquistare palla alti E' MEGLIO, per evidenti motivi.

Il problema, semmai, è se sei alto e non la riconquisti.

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16 ore fa, -Anton10- ha scritto:

Oltretutto voi state fissati su allegri e continuate a sopravvalutare sta rosa.. Quando non c’è MEZZO giocatore che giocherebbe titolare in una big europea

hai proprio ragione, infatti il nostro problema quest’anno è che non riusciamo a vincere la Champions come le big Europee, quelle squadre in cui nessuno dei nostri giocherebbe (peraltro tesi del tutto confutabile);

mica il nostro problema è non riuscire a vincere con Maccabi, Bologna, Sassuolo, Monza (2 volte) ecc ecc con la rosa migliore della serie A.

tu vivi su Saturno, con tutto l’affetto del mondo. 

tu e quel maledetto fantino che vi ha lobotomizzati.

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13 minuti fa, Fino alla fine… ha scritto:

Non sto parlando di oggi, ma di 5 anni fa quando la maggior parte dei tifosi ha improvvisamente deciso che non bastava vincere ma bisognava anche "giocare bene", ecco secondo me quel passaggio è stato l'inizio della nostra fine "sportivamente parlando".

È iniziato semplicemente quando, dopo l'ennesimo tracollo europeo e dopo che l'anno successivo si è iniziato a giocare sensibilmente peggio rispetto all'anno prima, si è cominciare a valutare il fatto che vincere come vincevamo non bastava per raggiungere il traguardo europeo. Poi si può essere d'accordo o meno (io personalmente lo sono eccome, altri invece guai anche solo a sentire certe cose, va bene) ma non c'è nessun Adani guru o mistico che ha plasmato gli juventini, semmai è vero il contrario, ovvero che ha cavalcato un sentimento già ben diffuso trovando così una platea su cui fare facile presa perché era ciò che i tifosi stessi già dicevano da tempo.

Quanto alla correlazione di questo con la fine sportiva non ce la vedo proprio perché proprietà e società sono sempre state apertamente sostenitrici del calcio propugnato da Allegri tanto da averlo richiamato anche quando era un errore sotto ogni punto di vista farlo. Quando mai ha cambiato modo di fare e sostenuto davvero il cambiamento? Assolutamente mai.

Il "fenomeno Adani" se così lo vogliamo molto ma molto impropriamente chiamare, giusto perché le semplificazioni estreme sono sempre comode, ha influito sul modus operandi di chi deve gestire e organizzare il club non zero, ma sotto zero.

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9 minuti fa, Minor threat ha scritto:

Scusa, ma che c'entra? La discussione mica dovrebbe essere sulla nostra organizzazione di gioco, o sul fatto che ci siano squadre più organizzate di noi. La discussione, in teoria, è sul fatto che oggi tutti (cit.) giochino con pressing e difesa alta, perché riconquistare palla alti sarebbe meglio. 

Non è che tutti ci giochino, ma c'è una tendenza oggettiva a giocare in questo modo. Poi tra il provarci e il riuscirci ce ne passa ovviamente. Il punto, per stare al tema in discussione, è l'intensitá che a noi manca, rispetto alla gran parte delle squadre. Sul baricentro alto si può anche discutere, certamente non puoi aspettare sempre l'avversario al limite della tua area come facciamo noi.

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Adesso, LibeLibeccio ha scritto:

Riconquistare palla alti E' MEGLIO, per evidenti motivi.

Il problema, semmai, è se sei alto e non la riconquisti.

Ma non è vero, e se leggi il post di @The Italian Giants è spiegato bene il motivo. Se il milan avesse provato a pressare alto il napoli, sarebbe passato ugualmente in semifinale? Hanno riconquistato palla bassi, facendo scoprire il napoli, e li hanno infilati. 

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2 minuti fa, Mescaleros ha scritto:

È iniziato semplicemente quando, dopo l'ennesimo tracollo europeo e dopo che l'anno successivo si è iniziato a giocare sensibilmente peggio rispetto all'anno prima, si è cominciare a valutare il fatto che vincere come vincevamo non bastava per raggiungere il traguardo europeo. Poi si può essere d'accordo o meno (io personalmente lo sono eccome, altri invece guai anche solo a sentire certe cose, va bene) ma non c'è nessun Adani guru o mistico che ha plasmato gli juventini, semmai è vero il contrario, ovvero che ha cavalcato un sentimento già ben diffuso trovando così una platea su cui fare facile presa perché era ciò che i tifosi stessi già dicevano da tempo.

Quanto alla correlazione di questo con la fine sportiva non ce la vedo proprio perché proprietà e società è sempre stata apertamente sostenitrice del calcio propugnato da Allegri tanto da averlo richiamato anche quando era un errore sotto ogni punto di vista farlo. Quando mai ha cambiato modo di fare e sostenuto davvero il cambiamento? Assolutamente mai.

Il "fenomeno Adani" se così lo vogliamo molto ma molto impropriamente chiamare, giusto perché le semplificazioni estreme sono sempre comode, ha influito sul modus operandi di chi deve gestire e organizzare il club non zero, ma sotto zero.

Condivido, aggiungo che nel momento in cui ci sono stati tecnici che avevano un'idea di calcio diversa sono stati allontanati dopo un anno, senza nemmeno dargli tempo di costruire, nonostante uno (Sarri) avesse pure vinto lo scudetto. 

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Il calcio è un gioco semplice e sul campo si può svolgere in diverse maniere, specie tenendo conto delle caratteristiche individuali dei protagonisti a disposizione.

Di base le scelte tattiche solitamente sono due,: ossia squadra pensata sul contenimento del gioco avversario, quindi di identità difensiva, costruita per agire prettamente di rimessa o di contropiede per dirla all'antica; oppure squadra pensata per un gioco prettamente offensivo, provvista di giocatori particolarmente adatti ad attaccare e con il supporto di centrocampisti validi pure in fase di incursione a sorpresa.

Poi ci sono le squadre di concetto più attuale, ossia capaci di fare bene entrambe le cose e questo significa collettivo dinamico, tutti compatti a difendere, poi tutti compatti ad attaccare, cioè mantenendo sempre stabili le misure tra i reparti.

La Juve attuale trova difficoltà a fare le due cose basilari, pertanto troviamo difficoltà a giocare di ripartenza e altrettanta difficoltà ha giocare in modo prevalentemente offensivo; poi per quanto riguarda il dinamismo e la derivata compattezza d'azione, non ne conosciamo manco il significato del termine applicato al calcio.

Quì si sono inventati il "corto muso", termine tutto nostro, sistema che poteva sicuramente andare bene, quando anni addietro le compagini avversarie non si erano ancora adeguate ai concetti del calcio più attuale e comunque già allora improponibile a livello di calcio internazionale.

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Adesso, gianmarco86 ha scritto:

Condivido, aggiungo che nel momento in cui ci sono stati tecnici che avevano un'idea di calcio diversa sono stati allontanati dopo un anno, senza nemmeno dargli tempo di costruire, nonostante uno (Sarri) avesse pure vinto lo scudetto. 

Si e nonostante io ritenga che se vuoi davvero fare un cambio a 360 gradi Sarri non è certo il primo nome che mi verrebbe in mente. Cioè, usando un'altra semplificazione estrema e poco sensata come l'opposizione "giochisti" vs "risultatisti", tu hai il massimo ideologo al mondo del risultatismo e se vuoi cambiare a 360 gradi prendi l'ideologo, propugnatore ed esponente del giochismo di livello più alto, che su nessun pianeta potrà mai essere Sarri...

Perciò Sarri sembra giusto un'altra scelta fatta per dire "visto? Avevamo ragione a fare come abbiamo sempre fatto, torniamo alla vecchia maniera" e il grande sostegno che ha ricevuto internamente non fa che confermarlo

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5 minuti fa, Minor threat ha scritto:

Ma non è vero, e se leggi il post di @The Italian Giants è spiegato bene il motivo. Se il milan avesse provato a pressare alto il napoli, sarebbe passato ugualmente in semifinale? Hanno riconquistato palla bassi, facendo scoprire il napoli, e li hanno infilati. 

E chi lo dice?

Io ti ho detto che se la riconquista palla alta è perfetta è sempre meglio, perché hai poco campo da percorrere e sei subito pericoloso.

Mi sembra evidente.

 

Certo, se il Milan avesse pressato alto senza mai riconquistare palla, grazie al razzo.

Ma non era il mio esempio.

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