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Notts County promosso in League Two... C'mon!!!

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Ma vi immaginate uno scontro di Serie D giocato a San Siro? Ci sarebbero giusto 2000 persone .ghgh 

Wembley,invece, era mezzo pieno

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6 minuti fa, SuperT ha scritto:

Ma vi immaginate uno scontro di Serie D giocato a San Siro? Ci sarebbero giusto 2000 persone .ghgh 

Wembley,invece, era mezzo pieno

Non so quanto li segui Super... io per quanto posso abbastanza. Sono favolosi, e ci sono parecchi video su YT a dimostrarlo. Poi c'erano anche quelli del Chesterfield ma stica... io me ne fumo una quindicina al giorno sefz Cmq hai ragione, è un altro mondo calcistico.

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12 minuti fa, SuperT ha scritto:

Ma vi immaginate uno scontro di Serie D giocato a San Siro? Ci sarebbero giusto 2000 persone .ghgh 

Wembley,invece, era mezzo pieno

Dipende dalle piazze, magari negli anni 80 non sarebbe stato impossibile. 

Io non ho vissuto quel decennio, però dai racconti e dalle immagini si vede che a livello di tifo era altro mondo rispetto ad oggi. 

Il tifo è degenerato molto, l'italiano ha perso passione per questo sport. Siamo diventati molto borghesi e tifiamo tantissimo a convenienza. In provincia sono spariti tantissimi tifosi, vedevo una piazza come la Reggiana con stadio semideserto e persino la curva era praticamente vuota. 

Quindi si, oggi sarebbe assolutamente impossibile riempire San Siro anche per certi playoff di serie B secondo me. 

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Mai capito perché la Juve non organizzi annualmente un amichevole con loro

 

Contento e gli auguro di salire il più presto possibile in League One e perché no, fare qualche affare…

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51 minuti fa, SuperT ha scritto:

Ma vi immaginate uno scontro di Serie D giocato a San Siro? Ci sarebbero giusto 2000 persone .ghgh 

Wembley,invece, era mezzo pieno

Serie D? Magari.

Questa è la quinta divisione... parliamo dell'Eccellenza, dove si gioca su campi in terreno senza spalti

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25 minuti fa, Dale_Cooper ha scritto:

107 punti e hanno dovuto fare semifinale e finale playoff.

Promozione super meritata! Congratulazioni Notts! 

Da questo punto di vista mi piace che in Italia superato un tot non si disputino i playoff

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9 minuti fa, Lewis. ha scritto:

Serie D? Magari.

Questa è la quinta divisione... parliamo dell'Eccellenza, dove si gioca su campi in terreno senza spalti

Vero... ma ora sono in quarta. Per dirla come il telecronista... Back to the Football League! PS loro gli spalti li hanno eccome...

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1 ora fa, gufo bianconero ha scritto:

Ci compriamo il Notts, lo facciamo crescere e quando arriva in Premier fondiamo le società. Pozzo ha una squadra in Inghilterra.

Magari, ci accordiamo per una doppia sede, lì giochiamo in campionato e a Torino le coppe.

E sfanculiamo per sempre il marciume italiano 

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1 hour ago, SuperT said:

Ma vi immaginate uno scontro di Serie D giocato a San Siro? Ci sarebbero giusto 2000 persone .ghgh 

Wembley,invece, era mezzo pieno

Più come la C2. Ci sono pure società prestigiose. E a volte fanno strada nella FA Cup 

Complimenti al County. Spero di poterli vedere a Wimbledon la prossima stagione. 

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Complimenti vivissimi a questa società che qualche anno fa ci regalarono la loro maglia. Facciamo una fusione con la nostra Next Gen e iniziamo a staccarci da questa porcheria di seria a

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1 ora fa, Icarius ha scritto:

Non conoscevo questo legame fra il Notts County e la nostra Juventus. 

Complimentissimi a loro 👍

Caro amico e cari amici, è un po' lungo ma vale la pena rinfrescare la memoria.

Da Wikipedia:

La maglia

Storia

«Chi indossa la nostra divisa, le rimarrà fedele malgrado tutto e la terrà come prezioso ricordo.»

(Frammento delle dichiarazioni di Eugenio Canfari, uno dei fondatori della Juventus, quando ne assunse la presidenza nel 1898)

 

Quella che è comunemente considerata la storica tenuta di gioco della Juventus, una camicia rosa carnicino con cravatta o farfallino nero, accompagnata a pantaloncini e calzettoni pure neri, venne introdotta dopo la sua ricostituzione quale «Foot-Ball Club» nel 1899 e originariamente adottata, date le ristrettezze economiche in cui versava il club agli albori, essenzialmente per l'esigenza di ricorrere al tessuto meno costoso disponibile sul mercato, per l'appunto il percalle rosa;

questa divisa, comprendente anche voluminose cinture che richiamavano le fasce dei giocatori di palla basca, e un berretto a identificare il capitano della squadra, venne sfoggiata sino all'entrata nel Novecento.

In precedenza, tuttavia, la prima divisa juventina del biennio 1897-1898 fu una semplice camicia bianca con calzoncini neri, indossata nelle diverse competizioni in cui era impegnato l'allora «Sport-Club» alla fine dell'Ottocento.

Pochi anni dopo la fondazione, le divise rosanero avevano già fatto il loro tempo in casa juventina, sia perché irrimediabilmente usurate dalla pratica sportiva, sia perché il rosa era ormai visto da più parti come una tinta non molto mascolina.

 Secondo quanto attestato nelle memorie del fondatore e in seguito presidente Enrico Canfari, fu a questo punto che si fece avanti un inglese, Gordon Thomas Savage, tra i soci del club e commerciante all'ingrosso di prodotti tessili a Torino, nonché giocatore di calcio nell'International Foot-Ball Club oltreché arbitro in alcune partite ufficiali: questi, visto l'ormai stinto rosa pallido delle camicie dei giocatori juventini, propose loro di sostituirle comprando in Inghilterra delle nuove divise, rosse con bordini bianchi, simili a quelle utilizzate dal Nottingham Forest.

Ciò avvenne grossomodo nel primo lustro del XX secolo, tuttavia col tempo è andata perduta la certezza di una data: la storiografia ufficiale fissa convenzionalmente al 1903 questo momento, anche se nelle sue memorie Enrico Canfari si limitò a parlare di «un percalle sottile e roseo che portammo, sbiadito all'inverosimile, sino all'anno 1902»; ulteriormente, nuove ricerche svolte negli anni 2010 hanno ventilato l'ipotesi di retrodatare financo al dicembre del 1901 l'abbandono del rosanero.

Fatto sta che, ricevuto l'incarico, Savage si mise in contatto con una fabbrica tessile di Nottingham e inviò l'ordine d'acquisto, accompagnandovi come campione la più maltrattata delle vecchie camicie rosa. L'impiegato del luogo, alla vista dello scolorito capo, probabilmente credette che anziché rosa fosse bianca e macchiata: sicché, vista la coincidenza con i colori bianconeri dell'altra compagine di Nottingham, il Notts County, uno dei più antichi club del campionato inglese di calcio e rivale storico dei Garibaldi Reds, pensò bene di spedire in Italia una dotazione di uniformi appunto dei Magpies.

A Torino, quando fu aperto il grosso pacco postale, le quindici maglie a strisce verticali bianche e nere decisamente non piacquero, ma data la prossimità del campionato non vi erano alternative per i soci-giocatori juventini: pertanto dovettero adottarle, insieme a pantaloncini e calzettoni di colore nero, talvolta con laccetti all'altezza del colletto. A dispetto dei giudizi iniziali, ben presto divennero queste le divise ufficiali della squadra piemontese, in quanto sembrava che «portassero fortuna» alla società: assurgeranno tra le casacche più famose al mondo, sia per i numerosi successi sportivi dei torinesi sia perché prese da riferimento, assieme agli altri distintivi juventini, da vari altri club a livello internazionale.

 

«[La] Juve indossa le maglie [bianconere] da allora, considerando i colori aggressivi e forti. Un esempio di come il Notts ha contribuito a modellare uno dei più grandi club al mondo, e la prova di questo è che la divisa della Juventus è immediatamente riconoscibile in tutto il mondo.»

(Frammenti della storia del Notts County e articoli correlati pubblicati nel quotidiano inglese Daily Mail)

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1 ora fa, Zizkov ha scritto:

Magari, ci accordiamo per una doppia sede, lì giochiamo in campionato e a Torino le coppe.

E sfanculiamo per sempre il marciume italiano 

Possiamo sempre giocare a Torino le partite in casa tanto con gli aerei si fa presto.

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