Dal Dopoguerra nessun allenatore della Juventus ha resistito a due anni senza vincere nemmeno un trofeo.   In totale, gli obiettivi falliti nell'ultimo biennio sono stati addirittura 8/8:   - Serie A ❌❌
- Coppa Italia ❌❌
- Champions League ❌❌
- Supercoppa Italiana ❌
- Europa League ❌   Ma il quadro, già di per sé drammatico, non descrive appieno la natura del disastro:   - Mai stati in lotta per lo Scudetto in 2 anni, annate chiuse con distacchi dalla 1a rispettivamente di -16 e al momento -11 (solo perché il Napoli già campione sta mollando), media-punti sempre al di sotto dei 2 a partita;   - Finale, semifinale di C.Italia e Supercoppa perse contro una squadra che ha vissuto uno smantellamento (persi in due anni Lukaku, Hakimi, Eriksen, Perisic, Skriniar laddove tu hai aggiunto Locatelli, Vlahović, Pogba, Di Maria, Bremer, Paredes, Kostic, Milik). (...)   - Un'uscita agli ottavi di Champions contro la 7a della Liga Spagnola, facendo registrare una delle peggiori sconfitte casalinghe della storia europea della Juve; al secondo anno peggior girone di Champions della storia della Juventus, con 5/6 sconfitte e 3/18 punti, sconfitta in casa del Maccabi Haifa che non vinceva una partita di CL da 20 anni (!), finiti dietro - perdendo entrambe le partite - un Benfica che in seguito sarà eliminato da una squadra che è sotto di te in campionato;   - Un'uscita in semifinale di Europa League contro la 10a della Liga Spagnola.   È sufficiente? Ancora no, perché si deve anche necessariamente sottolineare che questo memorabile percorso sportivo è stato fatto nonostante un costo della rosa (ingaggi + ammortamenti) di 481 milioni di euro, tanto per chiarirci, 2,5 volte superiore a quello della squadra che ha buttato fuori la Juventus ieri sera.
La Juventus è nettamente 1a in Italia per costo della rosa, monte ingaggi e saldo entrate-uscite negli ultimi anni. Anche qui, per parametrare: la Juventus ha un monte ingaggi di 158 milioni di euro lordi, pari a 1,5 volte quello dell'Inter e esattamente 2 volte quello di Milan e Napoli, le ultime due società Campioni d'Italia.
A livello europeo, la Juventus è 8a per monte ingaggi, dietro solo a PSG, Barcellona, Real Madrid, Bayern Monaco, Chelsea, Manchester United e Manchester City e 8a per prezzo complessivo della rosa.   Ancora, nessuno degli asset migliori della squadra è risultato valorizzato in questo biennio, tutti gli investimenti più onerosi, da Chiesa a Vlahović passando per Locatelli, Bremer e Kulusevski, hanno visto subìre un drastico peggioramento di rendimento. Chiesa e Vlahović, esterno e centravanti U25 tra i più promettenti d'Europa, pagati rispettivamente 60 e 90 milioni, dovevano essere - ed erano stati presentati - come i due uomini copertina attorno a cui far girare la Juventus della nuova era. La loro relegazione in panchina in una semifinale di ritorno europea, è l'agghiacciante fotografia della situazione. Di Maria, Campione del Mondo e uno dei più grandi calciatori della storia del calcio, non ha mostrato neanche il 10% del fuoriclasse ammirato nelle squadre precedenti. Non essere riuscito mai a far coesistere, e a far rendere, quello che sulla carta era uno dei tridenti più forti d'Europa, è il più grande e pesante fiasco tecnico della gestione di Max Allegri.   Le proporzioni del fallimento adesso dovrebbero essere più chiare a tutti, se già il campo non fosse bastato ad inquadrarle per gli ancora - pochi - scettici.   In conclusione: le sconfitte non sono mai colpa di uno solo così come le vittorie non sono mai merito di uno solo. La Juventus paga, tutti assieme, anni di gestione societaria folle a ogni livello: economico, sportivo, di organizzazione interna. Non è cambiando una persona che si tirerà fuori da uno sfacelo senza precedenti, ma con una programmazione seria, coerente, con un'idea chiara di dove si vuole arrivare e di come farlo, con le figure giuste in ogni ruolo: chi si deve occupare di mercato, chi di controllare la sostenibilità economica, chi di gestire la comunicazione, chi di campo. Ecco, si parta dalla figura di campo: Massimiliano Allegri e il suo staff saranno sempre ringraziati per quanto fatto durante il primo ciclo, ma non serve davvero più nient'altro per certificare il fallimento totale, netto, conclamato di questo progetto tecnico. Un progetto perdente nei risultati ma soprattutto nell'idea, ormai del tutto incompatibile con la direzione che ha preso il calcio moderno. Tempo ne hanno avuto. Ed è scaduto.   Oggi più che mai, nell'ora più buia, Forza Juventus. Saprai rialzarti ancora, se lo vorrai.