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Wonderwall84

Ritrovare identità

Post in rilievo

Apro un topic per porre l'attenzione di tutti sull'elemento più preoccupante e a mio parere, il problema più grande, che sta colpendo inesorabile la Juventus:la perdita di identità.

Al di là dell'acquisto di tizio o Caio, della buona o cattiva riuscita di questa o quella cessione, al di là delle beghe societarie e la discutibile difesa, al di la di tutto, oggi siamo molto lontani dalla passione per la Juve che arrivava ad essere un vanto.

Osservatori poco attenti, tifosi superficiali, si limiterebbero ad ammettere che oggi noi mondo Juventus, siamo soltanto chiamati a vivere un momento storico di down, che ciclicamente arriva per tutti, ed ogni tanto è arrlrivato pere per la Juve durante tutta la sua storia. Vero, ma solo in parte. Anche in questi momenti, che si sono verificati spesso, la Juventus ha mantenuto identità, il mezzo che, al netto di risultati deludenti, ha permesso a tanti bambini di riconoscersi nel bianconero, perché comunque era diverso, speciale, forse superiore, sicuramente mitico. Per non tornare troppo indietro nel tempo, per esempio, pensate al 2011... dopo la b, il disastro, lo pseudo anonimato ranieriano, il flop totale del biennio horror tra delneri, Ferrara e zaccheroni, tutti eravamo molto più dentro la Juventus. Ci sentivamo rappresentati, ci identificavamo comunque in lei. La amavamo è difendevano con voglia di lottare al suo fianco...

Questi ultimi anni invece, oltre a non portare risultato alcuno, sembrano perdere anche il nostro legame che è  sempre andato oltre un semplice trofeo. Stiamo diventando orfani di riferimenti (storici e non), simboli Juve sul campo o tra i dirigenti, tutti elementi costitutivi del fattore identitario.

Oggi con alcuni amici fortemente gobbi, mi ponevo un quesito... cosa può portare un bimbo di questo tempo a tifare per la Juventus? Facevo terribilmente fatica a trovare risposta. A trovare un simbolo, un elemento di mito,cercavo la Juve nel suo stesso presente e ma trovavo una squadra delle tante. Non la Juventus. La mia Juventus, la nostra Juventus, che oggi ha bisogno di tutto. Iniziando da gente che la ami e difenda in società. Passando per persona competenti che la guidino per arrivare a uomini da Juve e della Juve che ne indossino casacca. Tutto ciò oggi manca inesorabilmente o se c'è, si vede poco e male.

Per questo, noi tutti dobbiamo sforzarci di amarla e almeno tra i nostri figli, nipoti, conoscenti, cercare sempre di diffonderla spiegandone sua identità, visto che ad oggi non si trova più e ciò comporta una normalizzazione della maglia bianconera che, diciamocelo, fa fatica ad entrare nel cuore di ogni amante di questo sport.

 

 

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Hai espresso un sentimento che condivido in pieno, e che purtroppo credo sia dilagante nel tifoso Juventino.

 

È come ci avessero svuotato della nostra passione. 

 

Il punto di rottura sono state le ultime 3 stagioni, una Juve che

 

Dimostra schizofrenia nei progetti tecnici, chiama Sarri per rivoluzionare quanto visto negli anni precedenti e che lo esonera dopo un solo anno, che lo sostituisce con un allenatore esordiente che brucia dopo un solo anno e che sostituisce con un progetto tecnico tra i più fallimentari per costi, aspettative, risultati. 

 

Dimostra scarsa vicinanza al proprio pubblico, dalle iniziative che possono coinvolgerlo, alla gestione dello stadio, ai prezzi, alla freddezza in uno dei momenti più difficili 

 

Dimostra di avere una proprietà che agli occhi dei tifosi non ha voglia di difendersi, in un sistema che le va contro ma che viene accusata di manovrare

 

Se non avessi vissuto la Juve per tanti anni farei davvero fatica a dire cosa di buono la distingue dalle altre: lungimiranza, meritocrazia, spietata programmazione sembrano lontani ricordi. Resta ovviamente una intrinseca caratteristica del tifoso juventino, cittadino di Italia, non provinciale, non identificato in una specifica classe politica o sociale, sempre pronto a giocare per la vittoria e a non nascondersi dietro mille scuse

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La cosa che mi fa più rabbia, personalmente, è essere diventati la società con la peggiore reputazione di ladri a livello globale, e che chi avrebbe dovuto difenderci non ha capito cosa andava fatto per tutelarsi e riabilitare l'immagine del club e/o non ha avuto minimamente a cuore la cosa. 

 

Farsi fare la morale da chiunque, in Italia e all'estero, da tifosi/squadre/media che ne hanno fatte di tutti i colori ma rivendicano una superiorità sulla base di sentenze create ad arte. 

 

Cornuti e mazziati. Non riesco più a tollerarlo. 

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Lo sport, il calcio in particolare, non è un bilancio, ma passione.

 

I "nostri eroi" la passione non sanno dove stà di casa: avremmo accettato tutto, abbiamo accettato tutto, ma con passione.

Vogliamo schierare la primavera tutte le domeniche ? vogliamo fare una rosa da serie B ? ci stò ! ma con passione, con il coltello fra i denti tutte le domeniche ! ma non così... mosci rassegnati, passivi, fuori e dentro il campo.

 

Il calcio non è questo, il calcio è passione, il calcio è "ogni maledetta domenica".

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Sono d'accordo che manca identità e siamo attualmente orfani della "mentalità Juve", non ci sono nè in società nè in ambito squadra uomini con il carisma, lo stile e la "cattiveria" che ci ha sempre distinto.

Però non vedo differenza con il passato,  nelle nostre fasi down è sempre stato così,  penso alla Juventus di Marchesi ad esempio. Per questo sto osservando l'opera di ricostruzione con questo particolare occhio, e purtroppo ancora non ci siamo... vediamo che tipo è Giuntoli da questo punto di vista.

A mio parere si dovrebbe puntare su un ossatura di italiani selezionati, oltre che dal punto di vista tecnico, in base a doti caratteriali di un certo tipo.

E, mi si dirà che sono ripetitivo, anche ad una guida tecnica che non infonda la halma alla squadra, ma intensità e grinta. Il principale difetto di Allegri è questo.

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Il primo step dovrebbe essere tornare a divertirsi guardando una partita di calcio, eventualita' impossibile con l'impostore in panchina.

Poi purtroppo servirebbe che l'attuale proprieta', che nelle ultime vicissitudini ha dimostrato incoerenza e totale disaffezione per la maglia, lasci il timone.

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Piaccia o non piaccia il calcio è spettacolo, divertimento, e la passione è la conseguenza delle emozioni provate quando si osserva. 
Ho l’anima (calcistica) svuotata da quando Allegri è tornato a guidare la nostra squadra, ho perso la passione, l’interesse.


Il mio desidero sarebbe quello di tornare a provare emozioni durante un match, ansia prima dell’inizio e gioia al termine. 
Sentimenti che, mio malgrado, sono completamente appiattiti ed atterrati dalla sciagura che chiamano “Allenatore”. 

Parlo per me, da tifoso, uno dei periodi più cupi e deprimenti di sempre: non so nemmeno chi abbiamo acquistato quest’estate perchè sono rassegnato, dopo che negli scorsi anni facevo nottate in attesa dell’ amichevole alle 5 di mattina. Sono svuotato e spero presto di tornare a vivere la gioia che mi accompagnava nel tifare la NOSTRA amata Juventus. Basta solo una mossa, fate presto! 

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5 ore fa, mariolone ha scritto:

Lo sport, il calcio in particolare, non è un bilancio, ma passione.

 

I "nostri eroi" la passione non sanno dove stà di casa: avremmo accettato tutto, abbiamo accettato tutto, ma con passione.

Vogliamo schierare la primavera tutte le domeniche ? vogliamo fare una rosa da serie B ? ci stò ! ma con passione, con il coltello fra i denti tutte le domeniche ! ma non così... mosci rassegnati, passivi, fuori e dentro il campo.

 

Il calcio non è questo, il calcio è passione, il calcio è "ogni maledetta domenica".

Strano, detto da colui che mi citò quando con passione mi opponevo alle cessioni dei nostri giocatori più in vista, nel caso specifico Vlahovic, snocciolando bilanci e conteggi riducendo il tutto a un discorso di soldi e sbeffeggiandomi. 
 

Troppo sole? 
 

Ri-ciaone Mariolone! 
 

Detto ciò, sono d’accordo con l’autore del topic: siamo perduti. 

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In queste ultime stagioni la passione si è spenta parecchio, tra il gioco di Allegri e le menate contabili il tifoso non gode più, non si diverte a vedere la Juve in campo e vede dirigenza e proprietà fredde e distanti dallo spogliatoio. Anche le dichiarazioni sono fredde e negative: "bisogna sfoltire", "non aspettiamoci nulla" ecc... 

Poi c'è tutto quello che ci fanno gli altri e per cui non sappiamo/vogliamo difenderci. Insomma una Juve che subisce avversari sia dentro che fuori dal campo. 

 

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I tempi cambiano, e' cambiato lo spirito del tempo,  sono cambiati gli uomini, e' cambiata la Juventus,  l'identita' non va piu' di moda, l'essere determinati nemmeno, insomma siamo diventati gender o fluidi che dir si voglia, comunque saro' sempre juventino.

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Identità di cosa che si personalizza la qualunque?

C'è chi dichiara di non tifare (o peggio tifare contro) in base al tipo di allenatore.

O se viene comprato o ceduto tizio o caio.

Ma di che parliamo?

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Tutto vero, purtroppo questo succede quando ti rendi conto che il nemico non è fuori, tra la massa di decelebrati anti juventini, ma lo hai in casa e per ben 2 volte ti ha ucciso l'anima per 2 spicci

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Sembra che l'ultimo scudetto lo abbiamo vinto non 3 anni addietro ma 30.Non abbiamo perso un bel niente,semplicemente il filotto di vittorie si è interrotto e noi non siamo abituati a perdere.Però accettare le sconfitte è molto difficile per tutti,non solo per noi,guardate pizzaioli e cartonati che per vincere si son dovuti inventare farsopoli e santarellopoli. Se un appunto devo muovere alla società è che dall'uscita di Marotta è diventata inesistente nel palazzo ,ha smesso di difendersi.Non che Marotta fosse un combattente senza paura ma qualcosa faceva e diceva ,adesso zero.Io sogno una Juve pronta a contrattaccare tutte le volte che viene offesa o attaccata,come faceva al tempo di Boniperti e Moggi.Quando per cori stupidi finchè si vuole ,ma inoffensivi ,si accetta di essere puniti per discriminazione territoriale ,con multe che diventano sempre più pesanti allora si accetta tutto,dagli insulti dei tesserati,alle porcherie degli arbitri,alle ricostruzioni faziose dei giornali.Siamo diventati la democrazia cristiana del calcio.Adesso sembra che la musica sia cambiata .Speriamo!

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1 ora fa, dankos2 ha scritto:

I tempi cambiano, e' cambiato lo spirito del tempo,  sono cambiati gli uomini, e' cambiata la Juventus,  l'identita' non va piu' di moda, l'essere determinati nemmeno, insomma siamo diventati gender o fluidi che dir si voglia, comunque saro' sempre juventino.

Il fatto è che il tutto poi si rifà sui conti, noi dovremmo avere una tifoseria modello Milano/Roma, stadio di oltre 50.000 posti, sempre pieno e tifosi sempre attivi nel merchandising.

Scandali o presunti tali trattati in modo banale, con dirigenza vecchia e nuova pronta a difendere la società con forza.

Io abito a quasi mille km da Torino non mi muovo mai e pertanto non conosco le realtà di altre città, nella mia mi capita ogni tanto di vedere per strada un ragazzino con la maglia di Inter o Milan, sostanzialmente, mai uno con la nostra.

Spiegatemi perché...

Identità un paio di ciufoli.

Come si dice il pesce puzza dalla testa, leggevo il rullo di Sportitalia l'altro giorno con scritto:

Napoli prevista archiviazione per le plusvalenze.

Già proprio come è successo a noi.

 

La gente ha poco su cui rifarsi per avere un senso di appartenenza, i deboli non piacciono a nessuno dentro e fuori dal campo.

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20 minuti fa, Gianco ha scritto:

Il fatto è che il tutto poi si rifà sui conti, noi dovremmo avere una tifoseria modello Milano/Roma, stadio di oltre 50.000 posti, sempre pieno e tifosi sempre attivi nel merchandising.

Scandali o presunti tali trattati in modo banale, con dirigenza vecchia e nuova pronta a difendere la società con forza.

Io abito a quasi mille km da Torino non mi muovo mai e pertanto non conosco le realtà di altre città, nella mia mi capita ogni tanto di vedere per strada un ragazzino con la maglia di Inter o Milan, sostanzialmente, mai uno con la nostra.

Spiegatemi perché...

Identità un paio di ciufoli.

Come si dice il pesce puzza dalla testa, leggevo il rullo di Sportitalia l'altro giorno con scritto:

Napoli prevista archiviazione per le plusvalenze.

Già proprio come è successo a noi.

 

La gente ha poco su cui rifarsi per avere un senso di appartenenza, i deboli non piacciono a nessuno dentro e fuori dal campo.

In questo momento, i ragazzini cambiano di anno in anno a seconda di come và la squadra, appena rivince si vedranno solo maglie bianconere. Poi dipende di che città parliamo..

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La proprietà ci ha "Venduti" 2 volte e non ha mai difeso la sua squadra, lasciandole devastare la propria dignità.

Tanti appassionati sono cresciuti con l'era di Boniperti/Agnelli, dunque si sentivano intoccabili, molti sono cresciuti trovandosi di fronte il 2006 con Agnelli/Elkann, dove tutto ebbe inizio, dunque una Juve che ha deciso di non difendersi mai.

Al momento la Juve, per me, è una squadra che ha perso il rispetto e la dignità nel mondo del calcio, sia fuori che dento al campo, riconquistarlo non sarà facile, sempre che qualcuno lo voglia fare (al momento non mi pare proprio).

Dunque il tifoso nasce e cresce con la passione che la propria squadra gli trasmette. Dal 2006 in poi, nonostante anni di vittorie, quello che ha trasmesso la Juve è stato di non difendersi mai di fronte alle ingiustizie.

 

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L’identità già c’è. Fu stabilita nel 2006 e disattesa da A. Agnelli.

Adesso che l’hanno fatto fuori può essere raggiunta.

Trasformarci nell’udinese/Sassuolo con l’operazione simpatia. Già abbiamo il primo simpatizzante Lotito.

 

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9 ore fa, AxeI1991 ha scritto:

Hai espresso un sentimento che condivido in pieno, e che purtroppo credo sia dilagante nel tifoso Juventino.

 

È come ci avessero svuotato della nostra passione. 

 

Il punto di rottura sono state le ultime 3 stagioni, una Juve che

 

Dimostra schizofrenia nei progetti tecnici, chiama Sarri per rivoluzionare quanto visto negli anni precedenti e che lo esonera dopo un solo anno, che lo sostituisce con un allenatore esordiente che brucia dopo un solo anno e che sostituisce con un progetto tecnico tra i più fallimentari per costi, aspettative, risultati. 

 

Dimostra scarsa vicinanza al proprio pubblico, dalle iniziative che possono coinvolgerlo, alla gestione dello stadio, ai prezzi, alla freddezza in uno dei momenti più difficili 

 

Dimostra di avere una proprietà che agli occhi dei tifosi non ha voglia di difendersi, in un sistema che le va contro ma che viene accusata di manovrare

 

Se non avessi vissuto la Juve per tanti anni farei davvero fatica a dire cosa di buono la distingue dalle altre: lungimiranza, meritocrazia, spietata programmazione sembrano lontani ricordi. Resta ovviamente una intrinseca caratteristica del tifoso juventino, cittadino di Italia, non provinciale, non identificato in una specifica classe politica o sociale, sempre pronto a giocare per la vittoria e a non nascondersi dietro mille scuse

Che bel messaggio, grazie per averlo scritto

Penso ogni singola virgola 

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Non so, se sono pienamente d'accordo. Penso che il sentimento tuo nacque dal punto di vista, che nei anni dei nove scudetti la Juventus ha trovato tantissimi nuovi tifosi (piu giovanni piu di tutti) che forse diluiscono il "vero" sentimento Juventino, e quindi forse si pensa che il sentimento Juventino naturale è cambiato un po'. Forse sbaglio pure, ma io conosco tantissimi Juventini "vecchi" che non sono cambiati - e vorrei dire, che anche io non sono cambiatio troppo.

 

Vorrei chiarire, che non penso che tutti Juventini giovanni o "nuovi" diluiscono la vera Juventinita comunque, ma la maggior parte direi di si.

 

Scusate di nuovo, come sempre, il mio Italiano.

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Nel 2011 l'entusiasmo è tornato perché avevamo un vero condottiero in panchina, con una voglia feroce di vincere e di dimostrare che era un allenatore che poteva diventare famoso, avevamo lo stadio nuovo e una campagna acquisti con 4 acquisti ottimi. Oggi abbiamo un allenatore che in passato ha vinto tanto ma che sembra appagato, l'effetto stadium è tramontato da mo' e la campagna acquisti finora inesistente. 

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Proprio stamattina sono uscite le indagini demoscopiche sui tifosi. La Juventus è largamente prima con quasi 8 milioni di tifosi: in questo anno orrendo, con media e tv tutti contro, ha perso solo il 2%.

 

Il Milan per dire ha perso un 5%...e gode di narrativa mediatica molto migliore della nostra.

 

C'è un patrimonio di tifosi che resta al fianco del Club da oltre 100 anni, al di là delle contingenze del momento. Non è stato perso niente, la nostra identità è data in primis dal più enorme e popolare seguito di tifosi italiano, diffuso ai quattro angoli della nazione.

 

Si tratta solo di sistemare le cose in campo e tornare a fare quello che sappiamo e dobbiamo fare: vincere.

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22 minuti fa, D'Artagnam ha scritto:

La proprietà ci ha "Venduti" 2 volte e non ha mai difeso la sua squadra, lasciandole devastare la propria dignità.

Tanti appassionati sono cresciuti con l'era di Boniperti/Agnelli, dunque si sentivano intoccabili, molti sono cresciuti trovandosi di fronte il 2006 con Agnelli/Elkann, dove tutto ebbe inizio, dunque una Juve che ha deciso di non difendersi mai.

Al momento la Juve, per me, è una squadra che ha perso il rispetto e la dignità nel mondo del calcio, sia fuori che dento al campo, riconquistarlo non sarà facile, sempre che qualcuno lo voglia fare (al momento non mi pare proprio).

Dunque il tifoso nasce e cresce con la passione che la propria squadra gli trasmette. Dal 2006 in poi, nonostante anni di vittorie, quello che ha trasmesso la Juve è stato di non difendersi mai di fronte alle ingiustizie.

 

È questo il punto, ogni sanzione  è sinonimo di colpevolezza.

Noi siamo i cattivi altro che cavoli, la cosa meravigliosa è quando un ns. dirigente prima dice ci difenderemo in ogni sede, poi ci impallinano e dopo dicono non  abbiamo colpe ma accettiamo le decisioni, prendendo pure una bella multa.

Mai visto un innocente accettare un torto come fanno loro,  anche perché agli occhi del mondo sei colpevole.

Se ci sta qualcosa sotto non lo so, ma come dai senso di appartenenza al tifoso e dignità/identita' alla società quando vieni messo sempre dalla parte del disonesto.

 

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