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Del Piero all'evento Leggenda Bianconera: "Mi sento ancora della Juventus, non c’è bisogno di avere un ruolo in società"

Post in rilievo

Conservo il ricordo di Del Piero solo ed esclusivamente come calciatore leggendario.

 

Ma vorrei quel coso cancella-memoria dei men in black per togliermi dalla testa che ha scritto un libro a 4 mani con crosetti

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49 minuti fa, bob70 ha scritto:

Sono completamente d'accordo con te, ICONA e non si discute, sceso in B, sangue Juventino... Ma, nel 2006 e negli anni successivi, perché quei silenzi assordanti, perché non urlare al mondo la legittimità degli scudetti vinti, da Capitano? L'ho amato e lo amo ancora come giocatore, come UOMO non mi è mai pervenuto. Grazie di tutto Ale (ho 3 maglie sue) ma democristiano rimani. Non credo di aver scritto una cosa aberrante. Mi aspettavo di più da te ma sei ancora in tempo.

Dal 2006 ao 2010 siamo stati senza dirigenza, rischiava squalifica essendo sempre un tesserato attivo contro una decisione unanime tra uefa figc... 

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22 ore fa, JuveXXXLsempre ha scritto:

Mi sento ancora della Juve. Non c'è bisogno di avere un posto in società.

1)Vuol dire che è legato ancora alla Juve da sentimenti di affetto,graditudine  e riconoscenza dopo averne fatto parte per un ventennio.Se è così non ci trovo niente di  straordinario. A SKY tutto questo senso di appartenenza non lo dimostra ma ognuno ha il suo carattere...

2)Qua il discorso diventa molto più complesso ed il risentimento è evidente.DP vorrebbe ripercorrere la carriera di Boniperti ma da quell'orecchio la proprietà ,che ci mette i soldi ,non ci sente proprio.Lui continua a proporsi in tutti i modi,anche per interposta persona,mette in campo il parere di vecchie glorie e giornalisti compiacenti, ma non viene preso in considerazione.

Sanno benissimo che se anche gli dessero un posticino di nessunissima importanza in dirigenza finirebbero col perdere il controllo della società.

 

 

Analisi perfetta

Sotto certi aspetti È una persona scomoda. Purtroppo

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Il 5/9/2023 Alle 08:33, Shingo Tamai ha scritto:

Ho iniziato a tifare Juve quando ancora non capivo niente, di calcio e della vita, grazie a chi mi ha tramandato questa passione.

 

Da lì, ho conosciuto una serie sterminata di campioni e uomini che, lo ribadisco, hanno avuto l'onore e il privilegio di vestire la nostra gloriosa maglia, primo fra tutti, l'immenso Gaetano Scirea, al cui ricordo sono state dedicate appena la miseria di tre pagine scarse (il topic è ancora in prima pagina, purtroppo non credo per molto ancora).

 

Con tutto il rispetto, Io tifo la maglia.

L'idolatria non mi appartiene.

Vero Shingo Tamai. Per Scirea non ho scritto nulla, perché rischio di ripetermi ogni voltae ogni anno. Lui non ha paragoni, rimarrà per sempre un esempio che travalica ogni concetto, ogni pensiero, e lo metto accanto a pochissimi altri che hanno contribuito in modo unico ad alimentare e migliorare la leggenda bianconera. Lui è la Juve, lui è quello che racchiude tutti i valori dell'essere Juve, li ha tutti e non manca nemmeno di uno tra i tanti. Non è un caso che nei 2 quadri delle Juventus presenti nel mio ufficio, c'è lui insieme ad altri uomini eccezionali, e vicino a questi una foto con dedica di Boniperti. Per me questa è la Juventus, per tanti particolari non solo umani, atmosfere, uomini, campioni, divise da gioco, stadio Comunale, più si va avanti, meno trovo questi valori, ma sono certo di essere io il problema. Troppo legato al passato che non può tornare, ed il nuovo contribuisce sempre più a stravolgere e modificare la nostra tradizione, il senso di appartenenza, che vorrei invece fosse più premiato, rispettato e tenuto in debito conto. E per chi come la Juventus ne ha davvero da vendere, è un colpevole peccato. Mio personale pensiero, forse superato e obsoleto, ma per uno come me che è juventino soprattutto per questo, è una mancanza gravissima.

  • Grazie 2

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