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Deborah J

CdS: "I segreti vincenti di Allegri. Oltre alla solidità difensiva Max punta forte sull’identità. La Juve ritrova la sua vocazione: i calciatori azzurrabili"

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La forza di questa Juventus è il fatto di poter schierare un unico modulo, il 3 5 2 iper difensivo che è quello che meglio si adatta ad Allegri.

 

 

 

 

 

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Il 10/11/2023 Alle 18:46, Doktor Flake ha scritto:

No ma infatti anche difesa e ripartire è un ottimo modo di giocare a calcio, anche vincente 

Ma devi, per l'appunto, ripartire a na certa .ghgh 

Noi a Firenze abbiamo rinunciato proprio al pallone 

Posso capirlo la singola occasione, ma spero non diventi un leitmotiv di questa stagione 

Dobbiamo estremamente migliorare la fase di transizione, soprattutto per quanto riguarda la qualità del passaggio finale. Molto spesso ripartiamo bene ma sbagliamo la giocata che ci porta a segnare o addirittura quando ci troviamo davanti al portiere no sappiamo che fare.

Guarda anche il gol che abbiamo fatto a Firenze...il passaggio di Rabiot per Kostic è sbagliato. Poi fortunatamente Parisi, che non si aspettava il passaggio così lento, è stato indeciso e ci ha lasciato spazio.

Stessa cosa sabato, siamo arrivati due volte dentro l'area di rigore a tu per tu con il portiere con Kean. Una volta non ha stoppato il pallone, una volta davanti al portiere invece di tirare è tornato indietro perché ce l'aveva sul sinistro. Quelli, se hai Lautaro, sono due gol. 

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Il 11/11/2023 Alle 07:34, Antojuve66 ha scritto:

Uno dei modi migliori per difendersi è essere letale nelle ripartenze. Se lo sei gli avversari ti attaccano col freno a mano tirato. Se non lo sei lo fanno a pieno organico sapendo che non fai male comunque. 

Si, è uno dei modi per difendersi. 

Quello che va considerato però sono sempre le caratteristiche dei calciatori che vanno in campo. Se non sono adatti al pressing alto è giusto difendere basso e ripartire in contropiede. Se invece sono bravi ad aggredire in avanti si può provare qualcosa di diverso.

Ad esempio contro il Cagliari abbiamo pressato molto in avanti, finché però abbiamo cominciato a perdere le distanze tra difesa e centrocampo. A quel punto ci siamo riabbassati perché rischiavamo di lasciare troppo soli gli uomini tra le linee.

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Il 11/11/2023 Alle 12:17, ilcalciononeplaystation ha scritto:

Ma difatti,Pogba (al netto delle pazzie fatte da lui stesso) doveva essere quel giocatore che alzava il tasso tecnico in mezzo al campo senza togliere in fase "fisica",oltre alla crescita di Fagioli.

Al napoli ad esempio,è bastata la partenza del Coreano per stravolgere totalmente  l'equilibrio della squadra che continua a giocare alta,ma ad oggi ha subito il triplo in fase difensiva, e stiamo parlando di un solo giocatore.

Il calcio da sempre richiede le 2 fasi, noi ad oggi per caratteristiche tecniche e sopratutto di tempi di gioco,non abbiamo quei giocatori che ci permettono di dettare i tempi in mezzo al campo essendo poveri tecnicamente e carente in imprevedibilità.

Se ci aggiungi ad oggi, e ripeto ad oggi il flop di Vlahovic,ti accorgi che per noi fare la partita come in tanti chiedono qui dentro è utopistico,non a caso si sta cercando di avvicinare Chiesa il più possibile vicino alla porta avversaria facendoli fare la seconda punta, cercando di risparmiarli quei 30 metri di strappo.

Sono d'accordo in toto. 

Su Vlahovic aggiungo che, a mio avviso, non sarebbe mai stato un attaccante di manovra flop o meno. Nel 352 l'attaccante deve essere bravo a giocare con i compagni ed abbassarsi anche a prendere il pallone tra le linee. Lui è un prototipo di calciatore diverso e sicuramente può dare il suo meglio in un attacco a 3, dove la manovra offensiva si sviluppa molto più sugli esterni e lui non è chiamato a fare eccessivo lavoro di raccordo ma solamente a prendere i palloni in area di rigore. 

Detto questo, in attesa di vederlo magari in futuro con un modo di disporsi in campo diverso, per adesso a me non sta piacendo. Ma non piaceva neanche alla Fiorentina quando segnava molto. I difetti di adesso li dimostrava anche a Firenze...

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Interessante quello che ha detto Spalletti sul modo di giocare di alcune squadre.

A me pare che quando giochiamo molto bassi per la buona parte ella gara siamo compatti, per poi perdere le distanze e allungarsi con il passare dei minuti

Non so se è per una questioni di stanchezza o di paura, ma lo vedo accadere spesso

 

"Le cose fondamentali sono la costruzione e la pressione, contano quelle nel calcio. Poi ci sono le distanze del blocco squadra. Con le distanze giuste si può dominare e ogni tanto anche soffrire nella maniera corretta, se una squadra difende con i piedi sull'area di rigore la cosa essenziale è che il blocco squadra sia tutto lì intorno. Anche il Manchester City a volte si difende basso, ma concedere campo senza spazio tra i reparti è la cosa più importante. Bisogna stare tutti in 30 metri per potersi aiutare e sviluppare. Le squadre forti non perdono mai le distanze, soprattutto nei migliori momenti delle squadre avversarie. Con l'Inghilterra nel secondo tempo ci siamo un po' allungati, mentre nel primo tempo abbiamo fatto benissimo".

 

 

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