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[TOPIC UNICO] Situazione Inter tra Oaktree e LionRock. Qui gli aggiornamenti

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"L'Inter non può fallire", Report accende i riflettori sul caso dei nerazzurri: "Peggio del crack Parmalat"

Domenica sera, 2 febbraio, la trasmissione Rai Report approfondirà il caso-Inter, completamente oscurato dai quasi tutti i media, ma che avrebbe numerose "puntate" da scrivere in maniera onesta e finalmente obiettiva.

"L'Inter non può fallire", il titolo dell'inchiesta della trasmissione, Report poi fa notare che il caso del club nerazzurro sarebbe ben più grave del "crack Parmalat". Il tutto condito dalle dichiarazioni di La Russa, seconda carica dello Stato, che ha detto che l'Inter "non può essere trattata come tutte le altre aziende", quindi il passivo è solo fatto per dare "emozioni" alla tifoseria. Roba cabarettistica.

Il problema è che tanti altri club piccoli, tra cui la Reggina, che rappresentato territori e generano emozioni, sono stati fatti fallire a fronte si di buco di bilancio, ma di dieci volte inferiori a quelli del club milanese.

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Fonte: Tuttoreggina 

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Inter, non solo il caso ultras: l'inchiesta di Report investe Oaktree e la regolarità dell'iscrizione al campionato

In arrivo la nuova puntata della trasmissione guidata da Sigfrido Ranucci, che coinvolgerà anche la Covisoc, il Ministro Abodi e il presidente Gabriele Gravina

 

Domenica 2 febbraio, riflettori puntati sulla nuova puntata di Report, che investe l’Inter e il fondo Oaktree, subentrato al gruppo guidato da Steven Zhang. Dalle anticipazioni fornite dalla trasmissione di Sigfrido Ranucci al cuore dell’inchiesta, fino alle divisive dichiarazioni rilasciate dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Una volta acquisito il materiale della puntata, è attesa anche la replica del club e del presidente Beppe Marotta nei prossimi giorni.

Inter, inchiesta Report su Oaktree: domenica la nuova puntata

Dal fatidico 19 maggio 2024,  che ha segnato la fine dell'era Zhang, alle nubi che si addensano attorno agli ultimi movimenti di Oaktree, per un’Inter che presentava un maxi debito al momento del “passaggio di proprietà”. Domenica prossima, 2 febbraio, focus del programma condotto da Sigfrido Ranucci sulle presunte infiltrazioni mafiose nella Curva Nord dell’Inter e su quelli che è possibile definire “segreti finanziari” del club campione d’Italia. 

La versione del Ministro dello Sport, Andrea Abodi, e la risposta piccata del numero uno della FIGC, Gabriele Gravina, a margine del caso Inter e del fondo americano che gestisce la società nerazzurra. All’epoca, il gruppo Zhang aveva lasciato il timone dopo non essere riuscito a restituire un prestito di 360 milioni, ma a non convincere sono le deroghe concesse al club nei giorni del passaggio di testimone. Deroghe che non sono state certe concesse ad altre aziende.

Da La Russa ad Abodi: coinvolta anche la Covisoc

“Qui ci sono in ballo le emozioni”, aveva detto nei giorni scorsi il presidente del Senato Ignazio La Russa, da sempre grande tifoso dell’Inter. Ma il quesito di Report, unitamente ad alcuni esperti del settore economico-finanziario, risulta legittima: i bilanci si fanno con le emozioni? Ed è qui che torna di moda la parola “chiarezza”, che in questi casi fa rima con “trasparenza“.

Emozioni che, secondo La Russa, “vanno gestite con una sensibilità diversa da qualunque altra attività imprenditoriale”, ma con regole NOIF da rispettare e da applicare. Chi è chiamato a monitorare tali passaggi? La Covisoc, ente di controllo commissariato dal Governo Meloni all’alba della scorsa estate, con l’obiettivo di sostituire tale organismo con un’agenzia terza per il controllo dei costi e dei bilanci dei club professionistici.

Un’organizzazione voluta fortemente dal Ministro dello Sport, Andrea Abodi, che ha fatto chiarezza sulla posizione del governo, che presenta una visione opposta a quella del presidente della Federcalcio Gravina: “Dovremo dimostrare che una commissione terza, indipendente ed esterna al sistema, possa da un lato rispettare l’autonomia delle decisioni e dall’altro garantire una maggiore efficienza. E questo non vale solo per i controlli diretti all’equilibrio economico-finanziario, ai corretti adempimenti, ma anche alla struttura proprietaria dei club, che deve arrivare fino al beneficiario finale”.

E poi ha aggiunto: Deve esserci trasparenza. Se ne sentiva il bisogno, perché c’è una norma interna alla Federazione, ma probabilmente non c’è stata un’applicazione della norma sistematica e trasparente, che possa mettere tutti dentro questa scatola che deve essere di vetro”.

La risposta di Gravina ad Abodi

Sempre ai microfoni degli inviati di Report, è arrivata la risposta di Gabriele Gravina ad Andrea Abodi e a chi ha provato a mettere in dubbio serietà e trasparenza della Covisoc: “Le decisioni della Covisoc, – dice il presidente della FIGC – che sono state impugnate presso organi terzi come TAR e Consiglio di Stato, hanno sempre dato ragione alla Covisoc”, ha sottolineato con orgoglio.

E sul caso Inter, ha precisato: “Molte volte si confonde il debito del club con il debito che è in capo al soggetto titolare della partecipazione societaria. Il problema non è il debito, il problema è vivere le condizioni di poter soddisfare il proprio debito”.

Fonte: Virgilio Sport

 

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1 ora fa, VincentJuventus ha scritto:

 

Come capire se uno è talmente disperato che di conseguenza si arrampica sugli specchi 

 

La nostra dirigenza ha votato per la sua futura elezione ……..

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Ma la nostra dirigenza non ha voce in capitolo in questa faccenda, io voglio ancora credere che ci sia una giustizia che faccia il suo dovere, voglio credere in uno scatto di integrità morale di questo scalcagnato paese che ormai sembra destinato alla deriva in qualunque occasione sia messo davanti una scelta scomoda. 
Io ho fiducia in Jdentità Bianconera, non può piovere per sempre…..

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31 minuti fa, j101072 ha scritto:

La nostra dirigenza ha votato per la sua futura elezione ……..

Vabbè dai... quella attuale è la dirigenza "patteggiata" post farsa 2023.

 

Cosa c'è dentro quel patteggiamento lo sanno solo loro!

 

Non dimentichiamoci che i filibustieri (nella farsa 2023) erano partiti con l'intendo di farci retrocedre nuovamente eh...

 

Detto questo gli innumerevoli comportamenti "ambigui" (e mi tengo leggero) dell'attuale dirigenza bianconera sono sotto gli occhi di tutti e innegabili.

 

Ma comunque questa è un'altra  questione... "non spostiamo il focus" (Cit. cartonato)

 

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E' paradossale che nessuna carica dello sport e della giustizia si esprima in maniera trasparente sull'Inter.

Negli estratti di Report ci sono cose dell'altro mondo.

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Siamo tra la mafia e la dittatura e la situazione è davvero preoccupante.

I media in un anno non hanno fatto nessun tentativo di informazione, questo di Report (Report!) è il primo tentativo volto a fare chiarezza sulla situazione, analizzando tra l'altro le cose in modo oggettivo e senza dare giudizi di merito (cioè non come le trasmissioni stile santa inquisizione che riservavano a noi).

E ciò nonostante ci fanno sapere che arriverà la replica di regime di Marotta (uno che dovrebbe essere squalificato per aver intrattenuto rapporti con l'ndrangheta).

La disparità di trattamento è lampante e nessun media ne parla.

Per Andrea Agnelli avevano chiesto 36 mesi di inibizione (pur non aver avuto rapporti diretti e senza sapere che quel soggetto fosse colluso). Pecoraro davanti alla Commissione Antimafia si inventò una telefonata (senza poi dimettersi) e fece ricorso contro lo sconto di pena perché secondo lui la squalifica comminata era troppo lieve (all'epoca dei fatti Chiné era il suo vice, è bene ricordarlo).

Qua la situazione dei prescritti è molto più grave, con contatti diretti provati con tesserati, reati sportivi ma anche e soprattutto penali (ricordiamo che con i soldi dei biglietti questi si compravano anche armi e avevano un arsenale a disposizione). 

Questi si dichiarano parte lesa, nessun media che dice nulla, nessuno che parli di squalifiche (che tanto non arriveranno), e qualora Chiné non chiedesse più di quanto chiesto ad Agnelli non è tenuto in alcun modo a dimostrarne il motivo? A giustificarsi verso qualcuno? Qualche organo di controllo che possa valutare la regolarità dei campionati e l'equità della giustizia sportiva?

Il presidente Gravina è un ultras prescritto, che dice determinate cose in TV con gadget prescritti in bella vista, il presidente del Senato altro ultras fascista, che dice tranquillamente che per gli amici non valgono le stesse leggi che valgono per gli altri (quando a noi per le plusvalenze non hanno nemmeno applicato la normativa specifica esistente, pur di affossarci). Nel nostro caso le emozioni non contavano? Milioni di persone che hanno disdetto dalle pay TV, che hanno capito che il sistema è marcio fino all'osso.

A noi toccava il pm antijuventino contro i ladrocini in campo, loro invece hanno i tifosi ultras come Viola e compagnia cantante.

 

Adesso provate per un attimo a chiudere gli occhi e immaginare a parti inverse la stessa situazione. Tutto eh. Debiti, impossibilità ad iscriversi, pm con la cover di squadra. Designatore degli arbitri con tanto di braccialetto. Presidente del Senato che dice che per te quelle regole non si applicano. Presidente, vicepresidente, allenatore e mezza squadra invischiata in rapporti con l'ndrangheta e che comunque è ancora lì, a fare dichiarazioni su come sono parte lesa, poverini. Media silenziati da mesi che non parlano di certi argomenti e che attaccano pesantemente i pochi fuori dal coro (ricordate Spalletti?).

Io dico che la situazione sta diventando esplosiva e se il sistema non è in grado di correggere le storture bisognerà intervenire dall'esterno. Ora la dittatura è sotto gli occhi di tutti, e chiunque paga per vedere questa porcheria ne è complice.

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4 ore fa, J-1987 ha scritto:

Qualche organo di controllo che possa valutare la regolarità dei campionati e l'equità della giustizia sportiva?

Non esiste.

 

La "giustizia" sportiva è autonoma... praticamente un'arma in mano al politicante di turno, per fare i suoi porci comodi alla luce del  sole

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11 minuti fa, Enrico Pallazzo ha scritto:

Vergogna Fogne Vergogna Fogne Vergogna Fogne. 

Italia paese di peracottari.  Tutti quelli che sono stati fatti fallire dovrebbero ribellarsi a questa disparità di trattamento. 

.quotone

 

Infatti questi stanno prendendo per il naso tutti gli italiani per bene e tutte le altre squadre di calcio italiane.

 

Perchè godono di questa protezione? Cosa c'è dietro? Perchè tutti tacciono?

 

Pure delle mafie senti sente parlare male di tanto in tanto... ma di loro mai... impossibile... intoccabili... incriticabili...

 

Il male assoluto... il marcio più lercio che ci sia... che ha reso la Serie A una ridicola "peracottari league"

 

 

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32 minuti fa, VincentJuventus ha scritto:

 

 

 

Chi sarebbe questo pap1pap, un altro svalvolato al seguito degli ndranghetisti.

Qualcuno dica a questo soggetto e che la ndranghetese ha fornito pseudo fidejussioni fasulle e quindi non fornendo garanzie di colpo viene a mancare la continuità aziendale, obbligatoria per chi ha aderito alla norma COVID (lo hanno fatto praticamente tutti ed era comprensibile), altresì la continuità aziendale prevede che nonostante patrimonio negativi per cui sono sospese causa COVID le procedure concorsuali altrimenti inevitabili, gli esercizi devono costantemente chiudere con utili per riavvicinare il patrimonio netto ad almeno 2/3 del capitale sociale, problema che non aveva la Juve, ma se continua così le si presenta il medesimo problema, avendo nel precedente bilancio ancora un patrimonio netto attivo di circa 180 milioni,ridotto nell'ultimo esercizio pesantemente ma ancora nei limiti previsti dal codice civile.

Con il bilancio 2026 approvato nel 2027 questo salvagente si estingue, tutte le imprese dovranno rientrare nei termini di capitale netto minimo previsto dal codice civile.

Dite quindi allo svalvolato che si andasse a fare una passeggiata che magari un po' d'aria fresca non potra' che fare bene alla sua mente offuscata dalle idiozie che partorisce.

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1 ora fa, Oaktreefan ha scritto:

Chi sarebbe questo pap1pap, un altro svalvolato al seguito degli ndranghetisti.

Qualcuno dica a questo soggetto e che la ndranghetese ha fornito pseudo fidejussioni fasulle e quindi non fornendo garanzie di colpo viene a mancare la continuità aziendale, obbligatoria per chi ha aderito alla norma COVID (lo hanno fatto praticamente tutti ed era comprensibile), altresì la continuità aziendale prevede che nonostante patrimonio negativi per cui sono sospese causa COVID le procedure concorsuali altrimenti inevitabili, gli esercizi devono costantemente chiudere con utili per riavvicinare il patrimonio netto ad almeno 2/3 del capitale sociale, problema che non aveva la Juve, ma se continua così le si presenta il medesimo problema, avendo nel precedente bilancio ancora un patrimonio netto attivo di circa 180 milioni,ridotto nell'ultimo esercizio pesantemente ma ancora nei limiti previsti dal codice civile.

Con il bilancio 2026 approvato nel 2027 questo salvagente si estingue, tutte le imprese dovranno rientrare nei termini di capitale netto minimo previsto dal codice civile.

Dite quindi allo svalvolato che si andasse a fare una passeggiata che magari un po' d'aria fresca non potra' che fare bene alla sua mente offuscata dalle idiozie che partorisce.

E ricordiamoci che la fondazione è andata fisicamente nella sede di Gran Tower per prendere i documenti e hanno dimostrato appunto che Inter è fallita.

 

I debiti della Juventus sono diminuiti grazie alle coperture finanziarie e vendite di calciatori con ingaggi alti (portando di conseguenza a un drasticissimo calo del monte ingaggi) e quindi possono fare mercato  mentre Inter ha preso solo Zawelski ma in prestito ( e niente obbligo perché altrimenti ci sarà un altro caso come quello di Frattesi che ancora devono pagare la prima rata)

 

La verità è che gli interisti se la stanno facendo addosso.

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Report su Rai 3: infiltrazioni mafiose nel calcio e anomalie nei bilanci dell'Inter, inchieste del 2 febbraio

Questa sera alle 20:30 su Rai 3 andrà in onda una nuova puntata di Report, il programma condotto da Sigfrido Ranucci: ecco un'anteprima delle inchieste giornalistiche preparate dalla redazione.

 

Report torna con un nuovo appuntamento ricco di inchieste esclusive su affari, politica e ambiente. Dalle infiltrazioni mafiose nel calcio alle anomalie nei bilanci delle squadre, fino alle controversie sulla produzione del Passito di Pantelleria e il fallimento del piano di riforestazione del Pnrr. Un viaggio tra segreti e retroscena da non perdere, domenica 2 febbraio alle 20.30 su Rai 3 e RaiPlay.

I reportage di stasera

I segreti delle infiltrazioni mafiose e quelli finanziari dell'Inter. In Il derby d'Italia di Daniele Autieri con la collaborazione di Andrea Tornago si ricostruiscono i risvolti inediti dell'inchiesta sulle infiltrazioni nella tifoseria dell'Inter e svela un collegamento tra le infiltrazioni della 'ndrangheta emerse nel 2017 nella Juventus e quelle attuali nella città di Milano.

 

L'inchiesta mette in luce le responsabilità del club nerazzurro e delle istituzioni sportive, tanto sul fronte criminale, quanto su quello finanziario. Per la prima volta parla un analista che nel 2020 stilò un report dal quale emergevano grandissime anomalie sul bilancio dell'Inter, e rivela di aver comunicato quelle informazioni alle massime istituzioni sportive, Federcalcio e Uefa. Nessuno però è mai intervenuto e chi ha tentato di farlo ha subìto pressioni affinché non fossero alterati gli equilibri del Campionato.

 

Fonte: Movieplayer e Agenzia Dire

 

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