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La Carogna

La strana avversione della Juventus al "talento"

Post in rilievo

Ronaldo: più di 100 goals in una Juve non certo all altezza . Ci ha fatto vincere eppure c'è chi lo definisce un flop. Parlano i suoi goals....

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8 minuti fa, eli2000 ha scritto:

Ronaldo: più di 100 goals in una Juve non certo all altezza . Ci ha fatto vincere eppure c'è chi lo definisce un flop. Parlano i suoi goals....

Mah

avrà fatto i suoi record, ma con lui la Juve non ha migliorato, anzi

L'unico argomento a suo vantaggio è che è capitato durante la doppio problema pandemia/maglia del palio

Per il resto avrebbe avuto bisogno di una squadra con gente come Zoff, Gentile, Bettega, Furino, Tardelli ecc. ecc.

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8 minuti fa, Tranfolanti ha scritto:

Voi non ricordate il finale di stagione di Cuadrado, ci provò in tutti i modi a recuperarlo ma sembrava avesse disimparato a giocare a calcio, panchinarlo fu l'unica soluzione.

Partiamo dal presupposto che quella stagione fu impeccabile tranne solo per Cardiff, gara che avremmo perso con qualsiasi modulo, dal momento che sino ad oggi qualsiasi avversario che ha affrontato il Real Madrid in finale le ha prese.

 

Però Cuadrado cominciò a far panchina dalle semifinali di Champions con il Monaco, motivo che ancora mi è ignoto perché fino a quel momento stava benone.

 

Però resterà sempre un piccolo rimpianto aver visto quel 4-2-4 per così poco tempo.

Mi ricordava molto l'Inter del triplete, peccato per il finale.

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3 hours ago, capitangazzella said:

Causio, Platini, Del Piero (cui si aggiungerebbero, negli stessi anni, Baggio, Brady, Zidane, Zavarov, Laudrup se parliamo di giocatori con certe caratteristiche): in pratica la Juve ha sempre avuto fantasisti titolarissimi in rosa dagli anni '70 ai 2000 (spesso più di uno), però la Juve è una squadra che ha sempre preferito altre caratteristiche. Fantastica la consecutio logica. Avrebbe dovuto avere 3 numeri 10 in rosa a stagione evidentemente...

 

All'epoca di Benetti le frontiere erano chiuse, chi dovevano prendere? Provarono a prendere Antognoni ma lui rifiutò nonostante le offerte miliardarie di Boniperti. Chi rimaneva, Rivera a 39 anni? Quando riaprirono le frontiere, guarda caso, il primo straniero fu Liam Brady.

 

Di Canio non giocava titolare, e la Juve aveva Moeller, Baggio e Vialli. Per questo fu ceduto. Parlare di rimpiazzare Di Canio con Di Livio è molto forzato. Soprattutto considerando che Di Livio giocò in una delle squadre più offensive della storia del calcio.

 

Baggio andò via perché non dava garanzie fisiche e voleva 6 miliardi di ingaggio e la Juve aveva appena scoperto Del Piero. Gli anni hanno dimostrato che ormai Baggio non poteva più giocare in una grande squadra (fallì a Milan e Inter) ma aveva bisogno di provinciali in cui tutti corressero per lui che giocava da fermo.

 

La Juve fu l'unica squadra in quei primi anni '90 in cui il fantasista non era avversato: per far giocare Savicevic al Milan ci volle l'intervento di Berlusconi, Ancelotti rifiutò Baggio e Zola nel Parma. Questa fu l'eredità di Sacchi e del suo 4-4-2 fisso negli anni '90. Solo la Juve non lo praticava ad alti livelli.

 

 

Lippi lo ha detto in tutti i modi possibili e immaginabili: la Juve non voleva vendere Zidane, ma Zidane voleva andare via a tutti i costi (arrivò a fare quella dichiarazione ridicola che alla moglie non piaceva Torino perché non c'era il mare e poi andò al Real). La FIAT era sull'orlo del fallimento e la Juve doveva autofinanziarsi, non poteva dare a Zidane l'ingaggio che chiedeva e all'epoca il Real offriva una cifra incredibile che nonostante l'inflazione di questi anni è ancora una delle più alte mai sborsate per un calciatore. Perso Zidane, Lippi si rese conto che non aveva senso cercare un calciatore con le sue caratteristiche perché non esisteva. E si puntò su un centrocampista comunque offensivo come Nedved.

 

Dici moltissime cose giuste. Però continuò a credere che la Juve abbia avuto meno giocatori di fantasia e tecnica negli anni rispetto ad esempio alla Roma o al Milan. 

 

Ai tempi di Benetti c’erano pure giocatori come Claudio Sala e D’Amico, oltre a Rivera e Antognoni.

 

In alcuni momenti, tipo la Juve del 92/93 è stato diverso. Ma malgrado la presenza di Causio, poi Brady, poi Michel, poi Zidane, la Juve l’ho considerata più una squadra di polmoni, muscoli e carattere. Questi erano gli attributi trasmessi dai grandi allenatori juventini, il Trap, Zoff, Lippi e Capello. 
Abbiamo pure tentato di cambiare, ma sappiamo com’è andata con Maifredi e Sarri. 

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La storia della Juve è una storia di talenti straordinari.

Cosa possa significare questo post è oggetto di valutazione dal mio cervello da ore, senza risultato

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Tolto il fuoriclasse stracotto Di Maria, nel topic vengono citati giocatori mediocri\lacunosi. Da Mr Cristallo Costa al monopiede Dybala.

Pirlo, Tévez, Ronaldo hanno reso da fuoriclasse quali erano .

Così come i fuoriclasse in difesa che sono meno appariscenti. 

Tutto qua. Ci sono i buoni giocatori e ci sono i campioni 

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16 minuti fa, Mr Facchinelli ha scritto:

Dici moltissime cose giuste. Però continuò a credere che la Juve abbia avuto meno giocatori di fantasia e tecnica negli anni rispetto ad esempio alla Roma o al Milan. 

 

Ai tempi di Benetti c’erano pure giocatori come Claudio Sala e D’Amico, oltre a Rivera e Antognoni.

 

In alcuni momenti, tipo la Juve del 92/93 è stato diverso. Ma malgrado la presenza di Causio, poi Brady, poi Michel, poi Zidane, la Juve l’ho considerata più una squadra di polmoni, muscoli e carattere. Questi erano gli attributi trasmessi dai grandi allenatori juventini, il Trap, Zoff, Lippi e Capello. 
Abbiamo pure tentato di cambiare, ma sappiamo com’è andata con Maifredi e Sarri. 

Direi che tra Maifredi e sarri c'è la differenza come tra il giorno e la notte... l'ultimo scudo l'ha vinto sarri.

Detto ciò direi che la juve ha sempre avuto grandissimi talenti. 

Da zigo zago.. ( Zigoni ) ad altafini.. scirea.. un elenco che ingolfa il forum.. semmai è la mentalità sparagnina che ne ha in parte oscurato il talento. Preferendo come dici un gioco muscolare alla visione talentuosa.

D'altronde funzionava.  In Italia.. 

Platini prima ronaldo poi rimarcarano questa mentalità. Nonostante lo scudetto sarri cozzò contro questa mentalità della società e nei giocatori

Platini a suo tempo lo disse anche che all'estero si vinceva molto poco con questa mentalità. 

 

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2 minutes ago, sergio 1157 said:

Direi che tra Maifredi e sarri c'è la differenza come tra il giorno e la notte... l'ultimo scudo l'ha vinto sarri.

Detto ciò direi che la juve ha sempre avuto grandissimi talenti. 

Da zigo zago.. ( Zigoni ) ad altafini.. scirea.. un elenco che ingolfa il forum.. semmai è la mentalità sparagnina che ne ha in parte oscurato il talento. Preferendo come dici un gioco muscolare alla visione talentuosa.

D'altronde funzionava.  In Italia.. 

Platini prima ronaldo poi rimarcarano questa mentalità. Nonostante lo scudetto sarri cozzò contro questa mentalità della società e nei giocatori

Platini a suo tempo lo disse anche che all'estero si vinceva molto poco con questa mentalità. 

 

Ho citato Maifredi e Sarri più per il tentativo di cambiare modo di pensare e giocare, che per i soli risultati ottenuti. Sarri si ha vinto, ma come Maifredi è durato pochissimo alla Juve.

Certo, la Juve ha sempre avuto giocatori talentuosi. Yildiz e anche Fagioli lo sono. Ma la mentalità è quasi sempre stata quella basata sulla difesa forte, la corsa, il sacrificio. Il gioco più italiano che olandese o sudamericano (come Milan, Roma e altre). 
Pure con Bettega, Rossi, Platini e Boniek in squadra (per me la Juve più forte di sempre), il Trap riusciva a essere spesso difensivista. Nel bene e nel male è il nostro dna. 

 

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Vorrei solo farti/vi presente chi sono stati i nostri allenatori negli ultimi 10anni:

 

2014 : Allegri

2015: Allegri

2016: Allegri

2017: Allegri

2018: Allegri

2019: Allegri

2020: Sarri

2021: Pirlo

2022: Allegri

2023: Allegri

2024: Allegri

 

Chissà perchè siamo avvezzi ai talenti...... quale mai potrebbe essere la costante in questi 10anni.....

quale?!?!?! proprio non riesco a capirlo o arrivarci!

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1 ora fa, eli2000 ha scritto:

Ronaldo: più di 100 goals in una Juve non certo all altezza . Ci ha fatto vincere eppure c'è chi lo definisce un flop. Parlano i suoi goals....

Il discorso su Ronaldo deve essere più ampio; nessuno sano di mente lo definirebbe un flop a livello di statistiche individuali; segnare 100 gol in tre stagioni è una roba da alieno

 

Il problema su Ronaldo è che è stato preso in un momento in cui sarebbe stato più importante rifondare una squadra che stava arrivando a fine ciclo in molti suoi elementi; in particolar modo l'errore più madornale fu quello di trascurare il centrocampo

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16 minutes ago, MancatoContesto said:

Vorrei solo farti/vi presente chi sono stati i nostri allenatori negli ultimi 10anni:

 

2014 : Allegri

2015: Allegri

2016: Allegri

2017: Allegri

2018: Allegri

2019: Allegri

2020: Sarri

2021: Pirlo

2022: Allegri

2023: Allegri

2024: Allegri

 

Chissà perchè siamo avvezzi ai talenti...... quale mai potrebbe essere la costante in questi 10anni.....

quale?!?!?! proprio non riesco a capirlo o arrivarci!

Non ci posso credere che finalmente torneremo a giocare a calcio @@ 

 

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47 minuti fa, La Carogna ha scritto:

Però Cuadrado cominciò a far panchina dalle semifinali di Champions con il Monaco, motivo che ancora mi è ignoto perché fino a quel momento stava benone.

Il motivo è quello che ho detto prima, a cominciare da fine aprile entrò in una spirale negativa (cosa che lo caratterizzava ai tempi, poi diventò un giocatore molto più affidabile) e cominciò a giocare in un modo inguardabile

 

giusto per dimostrare che non è una mia impressione ti metto le pagelle di eurosport a partire da aprile:

 

Juan CUADRADO 5 - Sfiora il gol con un gran destro al volo nel primo tempo. Unico squillo di una partita sotto i soliti livelli. Ammonito anche lui. Atalanta-Juve 2-2

Juan CUADRADO 5 - Un paio di buoni cross, ma davvero troppi errori. Sbaglia passaggi, stop, appoggi. Quando gioca cosí svagato, con cosí poca attenzione é quasi deleterio. E le ultime tre-quattro prestazioni sono state tutte cosí. Juve-Torino 1-1

Juan CUADRADO 6 Il meno brillante dei suoi in questo momento della stagione. Ha l’occasione per rimpolpare il bottino ma si fa neutralizzare da Subasic. Juve-Monaco 2-1

Juan CUADRADO 5In una fase dove davvero non sembra in gran forma. Dal punto di vista difensivo gli aiuti non mancano mai, ma davanti non si vede uno spunto che sia uno. Roma-Juve 3-1

CUADRADO 5 Nervoso, falloso e abulico. L’ultimo mese non è stato brillantissimo. Decisivo nel corso della stagione ma ora Allegri dovrà capire se utilizzarlo sin dal primo minuto a Cardiff. Bologna-Juve 1-2

 

e tieni conto che sono pagelle che solo in un caso riguardano una sconfitta, date a una squadra che stava gestendo il vantaggio in campionato ed era arrivata in finale di champions, altrimenti si sarebbero visti i 4. Ce l'ho scolpito nella memoria il calo verticale che ebbe Cuadrado in quella stagione, non so a cosa fosse dovuto visto che non aveva avuto infortuni ma non sembrava neanche più un giocatore di calcio, era diventato impossibile metterlo in campo.

 

 

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1 ora fa, Mr Facchinelli ha scritto:

Ai tempi di Benetti c’erano pure giocatori come Claudio Sala e D’Amico

Sala era impossibile che venisse alla Juve. Che fra l'altro aveva Causio. D'Amico non era al livello di quella Juve a mio avviso. Però non mi sembra che in base a questi esempi si possa dire che la Juve non puntasse sul talento. Fra l'altro oltre a Antognoni in quegli anni la Juve provò a prendere Riva, di cui si esalta la potenza ma che era anche un signor giocatore tecnicamente.... Francamente aveva tutti i migliori calciatori italiani tranne Antognoni, Riva e quelli del Toro. Stranieri non poteva prenderli.

 

Per quanto riguarda il discorso di provare la strada di Sacchi con Maifredi, li purtroppo ci fu un errore di valutazione dovuto anche all'arrivo di gente che di calcio non sapeva nulla: Maifredi non aveva nulla a che vedere con Sacchi! Oggi Sacchi fa il figo in TV come se il suo credo fosse il calcio offensivo e spettacolare. In realtà il suo credo era il pressing e il controllo del campo con un ferreo 4-4-2 ordinatissimo in cui non c'era spazio per la fantasia. Il suo Milan non aveva un fantasista tradizionale. L'uomo di fantasia era Donadoni, che giocava molto largo. E infatti poi Ancelotti all'inizio, ispirato da Sacchi, rifiutò sia Baggio che Zola. La Juve il calcio spettacolo comunque non lo abbandonò con Maifredi. Dopo il ritorno del Trap, necessario dopo quei disastri, punterà su Lippi che farà, lui sì, un calcio offensivo basato sull'uso dei fantasisti tradizionali come Del Piero. Che Sacchi schierò quasi terzino agli europei per trovargli spazio nel suo 4-4-2.

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12 ore fa, Mouchette ha scritto:

Bollito, venuto in una Juve sopravvalutata e con compagni di squadra altrettanto bolliti

 

Fisico di cristallo, se fosse stato integro col cacchio che il bayern te lo dava. Oltetutto sarebbe stato uno dei più forti in europa.

 

Il giocatore più sopravvalutato nella storia della Juventus. Un giocatore normalissimo che ogni tanto tirava fuori la giocata da campione. Giocatore da squadre come tothennam, arsenal, roma e Inter. Squadraccie che si accontentano del giocatore a cui manca il centesimo per fare l'euro perchè non hanno l'obbligo di vincere niente.

 

Altro giocatore da Tothennam. Poi altro che qualità. Neanche riusciva a correre.

 

Lui si sottovalutato e ingiustamente mal trattato, putroppo non ha grande testa ma uno dei pochi giocatori che sa cosa vuol dire champions league, però qua si ragiona tanto al chilo e si pensa che il centroavanti deve per forza fare 60 gol anche contro squadrette per essere top. Non a caso piace Lukaka e altri zozzoni.

 

Testa altrove e poco feeling con il nostro ex allenatore, aggiugi tutti i problemi di quella stagione. La reltà al contrario di quello che pensava l'incompatibile non è la playstation, non esiste che metti li un giocatore forte e deve far tutto lui.

 

Il secondo per quello che ho visto con il frosinone sembra uno di poco carattere, stecca quando conta, questi giocatorini alla Juve non devono esistere perchè sono quelli che puntualmente steccano in europa. Chiesa al contrario grande carattere ma troppo solista, io un'altro tentativo lo farei però bisogna vedere anche come si sistema nel gioco di Motta.

 

Per farla breve molti di questi non erano talenti ma giocatori mediocri o buoni. Non hanno funzionato per varie ragioni, diciamo che in generale la squadra non gira bene dal dopo cardiff. Prima di cardiff anche il più brocco veniva valorizzato alla Juve ora no. C'è qualcosa nel modo in cui è costruita e gioca la squadra che non funziona. Sperò ora si cambi mentalità

Signori e Signore...LE COMICHE!

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37 minutes ago, capitangazzella said:

Sala era impossibile che venisse alla Juve. Che fra l'altro aveva Causio. D'Amico non era al livello di quella Juve a mio avviso. Però non mi sembra che in base a questi esempi si possa dire che la Juve non puntasse sul talento. Fra l'altro oltre a Antognoni in quegli anni la Juve provò a prendere Riva, di cui si esalta la potenza ma che era anche un signor giocatore tecnicamente.... Francamente aveva tutti i migliori calciatori italiani tranne Antognoni, Riva e quelli del Toro. Stranieri non poteva prenderli.

 

Per quanto riguarda il discorso di provare la strada di Sacchi con Maifredi, li purtroppo ci fu un errore di valutazione dovuto anche all'arrivo di gente che di calcio non sapeva nulla: Maifredi non aveva nulla a che vedere con Sacchi! Oggi Sacchi fa il figo in TV come se il suo credo fosse il calcio offensivo e spettacolare. In realtà il suo credo era il pressing e il controllo del campo con un ferreo 4-4-2 ordinatissimo in cui non c'era spazio per la fantasia. Il suo Milan non aveva un fantasista tradizionale. L'uomo di fantasia era Donadoni, che giocava molto largo. E infatti poi Ancelotti all'inizio, ispirato da Sacchi, rifiutò sia Baggio che Zola. La Juve il calcio spettacolo comunque non lo abbandonò con Maifredi. Dopo il ritorno del Trap, necessario dopo quei disastri, punterà su Lippi che farà, lui sì, un calcio offensivo basato sull'uso dei fantasisti tradizionali come Del Piero. Che Sacchi schierò quasi terzino agli europei per trovargli spazio nel suo 4-4-2.

D’Amico forse non era da Juve. Però trovo interessante il fatto che abbiano scelto (anche con ragione) Benetti per il 10, anziché un giocatore anche giovane di fantasia. 
Meno male che non abbiamo preso Riva, perché la lista di giocatori proposti contemporaneamente, a quanto pare, al Cagliari non era mica da ridere: Bobby Gol, Scirea e altri… 

 

È vero, l’arrivo di Maifredi è stato un disastro anche per altri motivi societari. 
Sacchi, oltre agli schemi e Donadoni, aveva pure 3 olandesi che non erano mica male.


Lippi ha fatto fare un gioco offensivo. Ma oltre all’estro di Del Piero e Zidane, c’erano diversi giocatori importanti coi muscoli che correvano molto, come Conte, Deschamps, Vialli, Ravanelli e Torricelli. La Juve era spesso chiamata una squadra operaia e provinciale nel secondo periodo del Trap ed il primo periodo di Lippi. Per me quei giocatori erano importanti quanto Del Piero e Zidane per vincere in quegli anni. 

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2 minuti fa, Mr Facchinelli ha scritto:

È vero, l’arrivo di Maifredi è stato un disastro anche per altri motivi societari. 
Sacchi, oltre agli schemi e Donadoni, aveva pure 3 olandesi che non erano mica male.


Lippi ha fatto fare un gioco offensivo. Ma oltre all’estro di Del Piero e Zidane, c’erano diversi giocatori importanti coi muscoli che correvano molto, come Conte, Deschamps, Vialli, Ravanelli e Torricelli. La Juve era spesso chiamata una squadra operaia e provinciale nel secondo periodo del Trap ed il primo periodo di Lippi. Per me quei giocatori erano importanti quanto Del Piero e Zidane per vincere in quegli anni. 

Riguardo il discorso sul Milan di Sacchi, nel topic si sta parlando dei cosiddetti fantasisti. E in quella categoria non rientrano i 3 olandesi del Milan. Giocatori fortissimi, eccezionali, ma nessuno dei 3 era quel tipo di giocatore. Gullit era sicuramente tecnico, ma la sua dote principale era la vigoria fisica, era veramente straripante dal punto di vista fisico. Rijkaard un centrocampista puro, nell'Olanda del 1988 fece il difensore centrale addirittura. Van Basten centravanti, di gran classe, ma non un fantasista. Però in quel Milan elementi altrettanto fondamentali per Sacchi erano Angelo Colombo, Carlo Ancelotti e Alberigo Evani a centrocampo. Anzi, Sacchi ricorda più spesso questi 3 che gli olandesi...

 

E qui mi ricollego alla Juve di Lippi: chiaramente c'era gente che "faceva legna" come disse Del Piero nel famoso video che riprende tutta la vigilia della finale di Intercontinentale (rivolgendosi a Ferrara). Come in tutte le squadre vincenti. Però quella era una Juve in cui la tecnica e l'inventiva avevano un ruolo altrettanto importante della "legna". Infatti schierava un fantasista puro (Baggio e Del Piero il primo anno, Del Piero in seguito) e a centrocampo anche un giocatore offensivo come Jugovic. Per non parlare del '96/97 in cui Lippi schierava Boksic, Del Piero, Zidane e Jugovic contemporaneamente. E lo faceva, lo ripeto, in un periodo, metà anni '90, in cui il fantasista non lo utilizzava nessuno e si parlava di crisi dei numeri 10 tradizionali.

 

Peraltro con Sacchi Del Piero e Zidane non avrebbero mai giocato insieme, a meno di relegare Del Piero a fare l'esterno.

 

Insomma, se torniamo all'argomento della discussione, di un presunto DNA bianconero orientato ad avversare certi giocatori, a me pare che se guardo la storia, il primo Milan berlusconiano era molto più ostile a certi giocatori tutto genio e sregolatezza. Mi direte Savicevic: che infatti al Milan fece a lungo panchina e solo l'intervento diretto di Berlusconi (che come l'Avvocato Agnelli amava un certo tipo di giocatori) costrinse Capello a schierarlo. Le testimonianze al riguardo sono tantissime: come racconta lo stesso capello, Berlusconi "chiese" a Capello di far giocare Savicevic per almeno 5 partite consecutive senza il timore che se sbagliava o perdeva palla lo mettesse fuori squadra.

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2 ore fa, eli2000 ha scritto:

Ronaldo: più di 100 goals in una Juve non certo all altezza . Ci ha fatto vincere eppure c'è chi lo definisce un flop. Parlano i suoi goals....

Due in più di Immobile e con lui abbiamo vinto meno, non di più.

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9 ore fa, capitangazzella ha scritto:

anche Trapattoni non scherzò quanto a finali..

Vincendole tutte tranne una (ok quella che brucia di più ma intanto le altre le ha vinte e la maggior parte delle coppe che abbiamo in bacheca sono state ottenute col Trap in panca, a proposito di calcio europeo)

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7 minutes ago, capitangazzella said:

Riguardo il discorso sul Milan di Sacchi, nel topic si sta parlando dei cosiddetti fantasisti. E in quella categoria non rientrano i 3 olandesi del Milan. Giocatori fortissimi, eccezionali, ma nessuno dei 3 era quel tipo di giocatore. Gullit era sicuramente tecnico, ma la sua dote principale era la vigoria fisica, era veramente straripante dal punto di vista fisico. Rijkaard un centrocampista puro, nell'Olanda del 1988 fece il difensore centrale addirittura. Van Basten centravanti, di gran classe, ma non un fantasista. Però in quel Milan elementi altrettanto fondamentali per Sacchi erano Angelo Colombo, Carlo Ancelotti e Alberigo Evani a centrocampo. Anzi, Sacchi ricorda più spesso questi 3 che gli olandesi...

 

E qui mi ricollego alla Juve di Lippi: chiaramente c'era gente che "faceva legna" come disse Del Piero nel famoso video che riprende tutta la vigilia della finale di Intercontinentale (rivolgendosi a Ferrara). Come in tutte le squadre vincenti. Però quella era una Juve in cui la tecnica e l'inventiva avevano un ruolo altrettanto importante della "legna". Infatti schierava un fantasista puro (Baggio e Del Piero il primo anno, Del Piero in seguito) e a centrocampo anche un giocatore offensivo come Jugovic. Per non parlare del '96/97 in cui Lippi schierava Boksic, Del Piero, Zidane e Jugovic contemporaneamente. E lo faceva, lo ripeto, in un periodo, metà anni '90, in cui il fantasista non lo utilizzava nessuno e si parlava di crisi dei numeri 10 tradizionali.

 

Peraltro con Sacchi Del Piero e Zidane non avrebbero mai giocato insieme, a meno di relegare Del Piero a fare l'esterno.

 

Insomma, se torniamo all'argomento della discussione, di un presunto DNA bianconero orientato ad avversare certi giocatori, a me pare che se guardo la storia, il primo Milan berlusconiano era molto più ostile a certi giocatori tutto genio e sregolatezza. Mi direte Savicevic: che infatti al Milan fece a lungo panchina e solo l'intervento diretto di Berlusconi (che come l'Avvocato Agnelli amava un certo tipo di giocatori) costrinse Capello a schierarlo. Le testimonianze al riguardo sono tantissime: come racconta lo stesso capello, Berlusconi "chiese" a Capello di far giocare Savicevic per almeno 5 partite consecutive senza il timore che se sbagliava o perdeva palla lo mettesse fuori squadra.

Nel puro senso di fantasisti certo, i 3 olandesi non lo erano. Ma Gullit era sicuramente un giocatore di talento e grande visione di gioco. 
Sono d’accordo per quello che riguarda Del Piero e Zidane. Sarebbero stati sprecati con Sacchi. 
Berlusconi aveva preso 2 squadre, anche per togliere alcuni campioni alla concorrenza. Savicevic credo sarebbe partito titolare in qualsiasi altra squadra in quel periodo. 

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22 minuti fa, Mr Facchinelli ha scritto:

Nel puro senso di fantasisti certo, i 3 olandesi non lo erano. Ma Gullit era sicuramente un giocatore di talento e grande visione di gioco. 

Beh, però se facciamo rientrare gli olandesi nella categoria dei giocatori di talento (che, ripeto, non sto mettendo in discussione perché io li adoravo tutti e tre) cui questa discussione si rivolge, allora il discorso si chiude qui. Perché la Juve ne ha avuti a bizzeffe di giocatori di questo tipo, talentuosi e concreti, e se prima faticavo a capire il senso storico di questo topic, adesso non ho più dubbi: non ne ha. Veramente, se dovessi farne l'elenco non finiremmo più.

 

22 minuti fa, Mr Facchinelli ha scritto:

Berlusconi aveva preso 2 squadre, anche per togliere alcuni campioni alla concorrenza. Savicevic credo sarebbe partito titolare in qualsiasi altra squadra in quel periodo. 

La storia è stata raccontata più volte da Capello: Savicevic lo voleva il presidente. Con Sacchi non era riuscito a imporre Borghi, anche perché Sacchi aveva riportato l oscudetto a Milano dopo anni bui e vantava un certo credito. Con Capello non aveva intenzione di cedere. All'inizio Savicevic giocava poco e male. Berlusconi "invitò" a un incontro chiarificatore i due. Savicevic disse a Capello che non riusciva a esprimersi sapendo che se sbagliava rischiava di essere sostituito e di fare panchina. Berlusconi "invitò" Capello a far giocare Savicevic per almeno 5 partite consecutive senza sostituirlo qualsiasi cosa succedesse, anche se sbagliava tutti i palloni. Il resto è storia.

 

Ma, ripeto tornando all'argomento della discussione, ossia di una presunta avversione per il talento alla Juve, la storia del Milan di Capello e Sacchi non è la storia di un Milan che, almeno per quelli che erano i suoi allenatori, amava i giocatori di talento anarchico. Berlusconi li amava. Ma questo vale anche per l'Avvocato che ha sempre dichiarato di aver amato alla follia due giocatori sopra tutti gli altri: Sivori e Platini.

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21 ore fa, La Carogna ha scritto:

Beh mi sembra di aver scritto che Kulusevsky era senza dubbio il meno forte.

Ma la questione non è legata tanto ai giocatori che non sono diventati forti, voglio dire, nemmeno Pereyra, Lemina, Isla o Elia hanno combinato nulla in Juventus vincenti.

 

Però giocatori pagati molto, sia che fossero giovani sia meno giovani non sono stato valorizzati o non si sono espressi.

Giocatori cresciuti nel vivaio, arrivati ad un buon punto, si sono assestati.

 

Da una parte ci sono discorsi tattici, perché indubbiamente le ultime guide tecniche non sono state in grado di mettere i migliori giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio, ma dall'altra c'è un discorso legato ad un disastro societario, che ha visto la Juve del post Marotta non riuscire a fare più mercati decenti, probabilmente proprio perché le figure scelte da Agnelli non erano valide.

 

Ci sono tanti punti da discutere, ma resta indubbio che in questi anni la Juve non riesce a valorizzare manco un giocatore discreto.

Giusto quello che dici 

Però solo il tempo ci potrà dire se si tratta di scarsa valorizzazione o di valore non così eccelso 

Poiché vi sono molti giocatori della Juve andati via che poi non hanno avuto una grande quotazione

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12 hours ago, capitangazzella said:

Beh, però se facciamo rientrare gli olandesi nella categoria dei giocatori di talento (che, ripeto, non sto mettendo in discussione perché io li adoravo tutti e tre) cui questa discussione si rivolge, allora il discorso si chiude qui. Perché la Juve ne ha avuti a bizzeffe di giocatori di questo tipo, talentuosi e concreti, e se prima faticavo a capire il senso storico di questo topic, adesso non ho più dubbi: non ne ha. Veramente, se dovessi farne l'elenco non finiremmo più.

 

La storia è stata raccontata più volte da Capello: Savicevic lo voleva il presidente. Con Sacchi non era riuscito a imporre Borghi, anche perché Sacchi aveva riportato l oscudetto a Milano dopo anni bui e vantava un certo credito. Con Capello non aveva intenzione di cedere. All'inizio Savicevic giocava poco e male. Berlusconi "invitò" a un incontro chiarificatore i due. Savicevic disse a Capello che non riusciva a esprimersi sapendo che se sbagliava rischiava di essere sostituito e di fare panchina. Berlusconi "invitò" Capello a far giocare Savicevic per almeno 5 partite consecutive senza sostituirlo qualsiasi cosa succedesse, anche se sbagliava tutti i palloni. Il resto è storia.

 

Ma, ripeto tornando all'argomento della discussione, ossia di una presunta avversione per il talento alla Juve, la storia del Milan di Capello e Sacchi non è la storia di un Milan che, almeno per quelli che erano i suoi allenatori, amava i giocatori di talento anarchico. Berlusconi li amava. Ma questo vale anche per l'Avvocato che ha sempre dichiarato di aver amato alla follia due giocatori sopra tutti gli altri: Sivori e Platini.

Cambiando il discorso. Citando Del Piero, Zidane, Boksic, e Jugovic,  oggi col Dortmund di nuovo in finale, m’hai ricordato quella grandissima squadra del 1996/97. È stato uno di quegli anni in cui potevamo dire realmente che eravamo la squadra più forte del mondo. Al di là delle qualità dei singoli, quella squadra era un rullo compressore. Per me il rammarico più grande, il fatto di non aver portato a casa quella seconda coppa di fila, forse ancora più grande della sconfitta di Atene. La storia della Juve perdente in Europa non sarebbe neanche esistita. Un grandissimo sbaglio di Moggi, aver smantellato subito quella squadra dopo la sconfitta. 

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