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bombazo

Calcio fluido vs calcio concreto, pregi e difetti. Quale preferite?

Post in rilievo

46 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Si ma vanno analizzati i motivi per cui è successo questo.

Noi partiamo sempre dal presupposto che la partita vada sempre come l'allenatore l'ha preparata. Quindi Spalletti, che è storicamente un allenatore meno pragmatico è più "giochista" (per quanto, personalmente, questi termini lasciano il tempo che trovano), ha preparato la partita per mettersi tutti dietro senza tirare mai in porta per 80 minuti.

A me sembra una cosa assurda. Tutti gli allenatori di questo mondo, in una partita da dentro o fuori dove non si può pareggiare, preparino la partita per vincerla al meglio dello loro possibilità.

 

Forse le motivazioni per cui l'Italia ha giocato una partita del genere vanno cercate in qualcosa di diverso piuttosto che "l'allenatore è un somaro perché l'ha preparata per fare catenaccio sperando nella sculata stile Croazia e invece gli è andata male". 

Ad esempio, la Svizzera nel primo tempo ha pressato alta e con molta intensità, andando uomo su uomo e spesso raddoppiando. Cosa serviva per mettere "paura" agli svizzeri e farli abbassare un po'? Serviva fare 3/4 uscite palla al piede pulite. Che poi potevano anche non portare al gol, non era estremamente necessario. Ma se tu i primi 20 minuti con la loro pressione asfissiante non avessi sbagliato TUTTI i passaggi in fase di uscita palla, forse loro avrebbero modificato il modo di difendere. 

Invece il nostro centrocampo e attacco ha sbaglia tutte le uscite palla. Passaggi sbagliati, stop a 3 metri dal corpo, tocchi di prima completamente al contrario di quello che andava fatto, lentezza di pensiero. Tutte cose che dipendono dai calciatori in campo e non dall'allenatore. Io in panchina posso spiegare anche le migliori idee calcistiche del mondo...ma se poi in calciatori in campo faticano a passarsi il pallone a 2 metri di distanza che vuoi fare?

Sabato gli errori tecnici dei calciatori italiani, anche quelli di qualità, sono stati imbarazzanti. Calciatori che hanno fatto fatica a passare il pallone in maniera elementare.

 

Questa totale mancanza di qualità, dettata da una rosa profondamente scarsa, ha fatto si che la partita dell'Italia sia stata un leitmotiv di "recupero palla, faccio due passaggi, sbaglio e perdo il pallone". Così, per forza di cose, lasci giocare gli avversari che invece di errori tecnici ne hanno fatti pochissimi.

Poi che l'allenatore abbia le sue colpe è lampante! In tanti aspetti, dalla scelta degli uomini, alla formazione, all'atteggiamento. Spalletti non è un allenatore adatto alla Nazionale poiché lui ha bisogno dei suoi tempi e dei suoi metodi. Quando tu vedi dei ragazzi due settimane ogni 3 mesi e li alleni per un torneo due settimane prima dell'inizio non puoi far passare chissà quali concetti. Puoi dar loro mentalità, orgoglio, atteggiamento. E dei concetti base. Poi ti devi adattare alle loro caratteristiche, non il contrario.

 

Ma parlare di partita impostata a difendere e basta quando abbiamo preso due gol dove loro erano più di noi nell'area di rigore mi sembra un ossimoro...

 

Concordo su tutto (come sempre), in particolare sul passaggio in grassetto, che vado ripetendo anch'io da qualche giorno, come del resto un po' tutti i commentatori (da ultimo Capello).

 

Io non ho nulla contro il "catenaccio", che anzi è parte della ns storia: tutti i successi dell'Italia cui ho assistito in vita (Mondiali 82 e 06, Europeo 21) hanno avuto come costante un grande portiere ed una grande difesa (da Gentile che annulla Zico, Maradona e Rummenigge a "Cannnnnavaro" a Chiellini / Bonucci)

Il punto è che il catenaccio va preparato bene, con due linee di difesa a chiudere spazi e linee di passaggio, e sapendo poi ripartire in contropiede appena se ne presenta l'occasione.

Quello di sabato è stato un ibrido, nel senso che, per le ragioni che scrivi tu, siamo stati schiacciati all'indietro contro la nostra volontà, e costretti a giocare in un modo che non avevamo preparato.

 

Quante volte durante la scorsa stagione si leggeva che "ci hanno palleggiato in faccia" ?

Al che io rispondevo che  una cosa è palleggiare in faccia, altra è sbattere contro un muro.

Ecco sabato la Svizzera ci ha  palleggiato in faccia e basta

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5 minuti fa, SenzaDiTe ha scritto:

Concordo su tutto (come sempre), in particolare sul passaggio in grassetto, che vado ripetendo anch'io da qualche giorno, come del resto un po' tutti i commentatori (da ultimo Capello).

 

Io non ho nulla contro il "catenaccio", che anzi è parte della ns storia: tutti i successi dell'Italia cui ho assistito in vita (Mondiali 82 e 06, Europeo 21) hanno avuto come costante un grande portiere ed una grande difesa (da Gentile che annulla Zico, Maradona e Rummenigge a "Cannnnnavaro" a Chiellini / Bonucci)

Il punto è che il catenaccio va preparato bene, con due linee di difesa a chiudere spazi e linee di passaggio, e sapendo poi ripartire in contropiede appena se ne presenta l'occasione.

Quello di sabato è stato un ibrido, nel senso che, per le ragioni che scrivi tu, siamo stati schiacciati all'indietro contro la nostra volontà, e costretti a giocare in un modo che non avevamo preparato.

 

Quante volte durante la scorsa stagione si leggeva che "ci hanno palleggiato in faccia" ?

Al che io rispondevo che  una cosa è palleggiare in faccia, altra è sbattere contro un muro.

Ecco sabato la Svizzera ci ha letteralmente palleggiato in faccia

Esatto. E vedendo la fase difensiva dell'Italia sabato mi ha dato tutto tranne l'impressione che la strategia della partita era quella di difendersi compatti a chiudere gli spazi. Anzi, tutto il contrario vista la libertà di cui hanno goduto sia Freuler che Vargas nell'occasione dei gol. Ma anche Embolo quando Donnarumma ha fatto quella bella parata. 

Noi volevamo giocare, il problema è che la marea di errori tecnici non ci ha permesso di giocare. E, al contrario, non eravamo pronti a doverci difendere serrati per fare un tipo di partita diversa, che avrebbe messo più in difficoltà la Svizzera.

E, forse, con un pizzico di presunzione abbiamo anche sottovalutato gli avversari. Sembrava dovesse essere una passeggiata. Loro ci hanno escluso da un mondiale e hanno buttato fuori la Francia agli scorsi europei. Non sono proprio degli scappati di casa come qualcuno vuol far credere...

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Non so cosa sia il gioco fluido.

 

Quello che so è che siamo rimasti gli unici al mondo a non capire che, oggi, le armi più efficaci nel gioco del calcio sono il pressing, il ritmo, l'intensità, l'aggressività, il gioco d'attacco. La differenza tra la Svizzera e noi (evidente a chiunque abbia visto la partita) si è sostanziata nel fatto che i nostri, già nella nostra trequarti, avevano tre avversari addosso non appena entravano in possesso di palla. Loro, invece, erano liberissimi di fare quel che volevano. Il talento c'entra nulla (a meno che non vogliate convincermi del fatto che Ndoye sia più forte di Chiesa).

Se non impareremo che aspettare l'avversario, oggi, è una tattica fallimentare, non andremo molto lontano. 

 

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12 ore fa, platoche_10 ha scritto:

 

2. Si parte dalla difesa: non devi far tirare gli altri in porta

 

Questo dogma ci ha portato a essere quello che siamo oggi: il nulla.

 

Poteva andar bene 30 anni fa. Oggi, con questa mentalità, le prendi contro chiunque.

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4 ore fa, Trezegol96 ha scritto:

Il pullman? Ma dove? I calciatori della Svizzera erano marcati talmente tanto male che avevano tempo e spazio di fare 3 giocate ogni volta che ricevevano un pallone. 

Giocare una partita impostata difensivamente è tutt'altra cosa rispetto a quello che abbiamo visto sabato. Che è stato il massimo della disorganizzazione. Giocare col famoso "pullman" vuol dire avere un'organizzazione difensiva che rasenta la perfezione sia nell'interpretazione del singolo che in quella di reparto. E, soprattutto, vuol dire tenere le linee corte e compatte, non lasciare i buchi chilometrici che c'erano tra difesa e centrocampo...

Se riguardi la partita (io l'ho fatto, a rischio di passare per masochista), ti accorgerai di come il nostro tridente, in fase di non possesso, si fermava qualche metro dopo la linea di metà campo senza andare mai a pressare. I nostri venivano aggrediti al limite della nostra area di rigore.

E' questa la differenza tra chi ha capito come si gioca a calcio oggi e chi, invece, crede di stare ancora negli anni '80.

Non è un caso se l'Atalanta, unica a praticare un calcio moderno, fatto di pressing, intensità e aggressività, è l'unica ad aver dato filo da torcere, in Europa, ad avversari molto più dotati sul piano tecnico.

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29 minutes ago, ZizouZidane said:

Non so cosa sia il gioco fluido.

 

Quello che so è che siamo rimasti gli unici al mondo a non capire che, oggi, le armi più efficaci nel gioco del calcio sono il pressing, il ritmo, l'intensità, l'aggressività, il gioco d'attacco. La differenza tra la Svizzera e noi (evidente a chiunque abbia visto la partita) si è sostanziata nel fatto che i nostri, già nella nostra trequarti, avevano tre avversari addosso non appena entravano in possesso di palla. Loro, invece, erano liberissimi di fare quel che volevano. Il talento c'entra nulla (a meno che non vogliate convincermi del fatto che Ndoye sia più forte di Chiesa).

Se non impareremo che aspettare l'avversario, oggi, è una tattica fallimentare, non andremo molto lontano. 

 

Il fatto che in italia, nel 2024 abbia ancora vigore questa discussione è qualcosa di imbarazzante sinceramente.  Sono discussioni che non fanno in Svizzera, non fanno in Austria.....note superpotenze del calcio! Lo stesso fatto che esista questo thread reazionario è indice dell' influenza del calcio speculativo sul nostro modo di vedere una partita di pallone, e non parlo solo di un forum Juve eh. Basta leggersi l'italiano medio sui social. Vai su un forum spagnolo, inglese, francese o tedesco e dimmi se trovi discussioni simili .ghgh

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40 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

 

Se non impareremo che aspettare l'avversario, oggi, è una tattica fallimentare, non andremo molto lontano. 

 

Che poi anche lì c'è modo e modo di giocare d'attesa; se lo fai devi avere un'organizzazione difensiva perfetta, altrimenti hai già perso in partenza; chiaramente poi anche giocando alla perfezione in ogni caso se porti molto il tuo avversario nella tua area di rigore può sempre capitare un episodio fortuito, come una deviazione o un rimpallo, che ti fa comunque prendere gol

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49 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Non so cosa sia il gioco fluido.

 

Quello che so è che siamo rimasti gli unici al mondo a non capire che, oggi, le armi più efficaci nel gioco del calcio sono il pressing, il ritmo, l'intensità, l'aggressività, il gioco d'attacco. La differenza tra la Svizzera e noi (evidente a chiunque abbia visto la partita) si è sostanziata nel fatto che i nostri, già nella nostra trequarti, avevano tre avversari addosso non appena entravano in possesso di palla. Loro, invece, erano liberissimi di fare quel che volevano. Il talento c'entra nulla (a meno che non vogliate convincermi del fatto che Ndoye sia più forte di Chiesa).

Se non impareremo che aspettare l'avversario, oggi, è una tattica fallimentare, non andremo molto lontano. 

 

ma non è proprio così,

- il pressing è un modo di difendere, se difendi posizionale e basso va bene, si difende per recuperare il pallone e ripartire, scegliere se recuperarlo alto o basso è appunto una scelta e non è detto che una sia migliore dell'altra

- Il ritmo, non esistono squadre che vincono giocando senza ritmo, quindi che sia difesa alta o bassa, posizionale o pressing, il ritmo è la base del calcio, chi ha più ritmo vince, vale da quando hanno inventato il calcio

- intensità, è sinonimo di ritmo

- aggressività, è sinonimo di pressing

- il gioco d'attacco, ogni squadra ha un progetto tattico che prevede di far gol poi che riesca  o meno dipende dagli avversari, non c'è differenza tra fare 10 tiri e vincere 1 a 0 o farne 1 e vincere 1 a 0, anche perchè il campo non può essere coperto in ogni zona con gli uomini a disposizione quindi ogni allenatore cercherà di adattare al meglio il gioco alle caratteristiche, perchè se per fare 10 tiri ne lasci 4 agli avversari forse è meglio farne 1 e lasciargliene 0 (non è una mia preferenza personale ma solo uno dei modi di pensare che un allenatore può avere)

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2 hours ago, Trezegol96 said:

Bhe, c'è da essere ottimisti su questo organico? L'unico calciatore degno di nota ce l'abbiamo in porta. Il resto sono un'accozzaglia di calciatori tra il pessimo, il mediocre e il normale. Non abbiamo gente che salti l'uomo (cosa che nel calcio moderno è imprescindibile). 

 

Non so dove tu abbia letto che Spalletti doveva prepararla in maniera più difensiva. Anzi, io sto dicendo che Spalletti l'ha preparata tutto il contrario e le occasioni dei due gol dove siamo sbilanciati ne è la controprova. Il problema è che la prestazione tecnica dei calciatori in campo ci ha tagliato completamente qualsiasi gioco volessimo fare. Se non ti passi il pallone puoi averla preparata anche con la più minuziosa maestria. Ma sempre che farai schifo.

 

Nel secondo tempo loro hanno trovato il gol dopo 40 secondi. Gol che, tra l'altro viene sempre dalla stessa situazione. Errore tecnico nel passaggio, palla persa con 6 uomini oltre la metà campo (atteggiamento tutt'altro che difensivista e rinunciatario), transizione difensiva rivedibile e loro, nonostante avessero sbagliato il passaggio per andare in porta, possono tornare indietro, passarsi la palla indisturbati al limite dell'area con noi anche ancora ci dobbiamo riposizionare e siamo sparsi per il campo senza una logica a guardare.

 

La fase difensiva Spalletti non l'ha preparata proprio....

ok ma non so quanto sia utile concentrarsi solo due episodi o errori per trarre una generalizzazione da applicare alle tendenze dell'Italia in partita. Io ho visto un'Italia bassa, passiva, attendista e speculatrice in fase di non possesso. Il contesto conta. Il contesto era la Svizzera, ovvero un aggravante per Spalletti. Tu sei insoddisfatto della transizione difensiva (accettabili le tue critiche), io della transizione offensiva (che non richiede piedi gentili in squadra, anzi i Cristante e I Barella sono perfetti). Da che mondo è mondo inoltre è ammissibile per le squadre subire qualcosa. Lo stesso fatto che stiamo solo facendo una tesi sugli errori difensivi la dice lunga sulla nostra impostazione mentale e non c'è modo di scrollarsela di dosso. E' come pretendere che un cane veda la nostra gamma di colori.

PS: Accetto questa differenza di opinioni. Ognuno guarda la partita enfatizzando aspetti preferiti.

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7 minuti fa, tommaso ha scritto:

ma non è proprio così,

- il pressing è un modo di difendere, se difendi posizionale e basso va bene, si difende per recuperare il pallone e ripartire, scegliere se recuperarlo alto o basso è appunto una scelta e non è detto che una sia migliore dell'altra

- Il ritmo, non esistono squadre che vincono giocando senza ritmo, quindi che sia difesa alta o bassa, posizionale o pressing, il ritmo è la base del calcio, chi ha più ritmo vince, vale da quando hanno inventato il calcio

- intensità, è sinonimo di ritmo

- aggressività, è sinonimo di pressing

- il gioco d'attacco, ogni squadra ha un progetto tattico che prevede di far gol poi che riesca  o meno dipende dagli avversari, non c'è differenza tra fare 10 tiri e vincere 1 a 0 o farne 1 e vincere 1 a 0, anche perchè il campo non può essere coperto in ogni zona con gli uomini a disposizione quindi ogni allenatore cercherà di adattare al meglio il gioco alle caratteristiche, perchè se per fare 10 tiri ne lasci 4 agli avversari forse è meglio farne 1 e lasciargliene 0 (non è una mia preferenza personale ma solo uno dei modi di pensare che un allenatore può avere)

Non sono d’accordo su nulla.

Ma va bene.

È proprio questo il bello di una discussione. 

11 minuti fa, BaroneBirra87 ha scritto:

Che poi anche lì c'è modo e modo di giocare d'attesa

Nessuno gioca più d’attesa. 

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A me del bel gioco non me ne può fregare di meno, a me interessa vincere e vedere i giocatori che hanno le paxxe quadrate. 

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no qui il gioco non c'entra niente.

io sono fra quelli che pensa che la calcio moderno ed organizzato, fatto di pressing, movimenti senza palla ed intensità agonistica, votato all'attacco ed a riconquistare il prima possibile il pallone, sia il sistema migliore con cui giocare a calcio oggi come oggi.

ma questa nazionale, ha fatto schifo per altre cose, i giocatori sono stati egoisti, svogliati, nessuno è andato oltre al compitino, non c'era entusiasmo, voglia, determinazione.

senza queste cose, parlare del modo di giocare a calcio non ha senso.

vince e vincerà sempre la squadra motivata e con voglia di sacrificarsi, qualsiasi tipo sia il calcio che gioca.

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2 ore fa, Trezegol96 ha scritto:

Bhe, c'è da essere ottimisti su questo organico? L'unico calciatore degno di nota ce l'abbiamo in porta. Il resto sono un'accozzaglia di calciatori tra il pessimo, il mediocre e il normale. Non abbiamo gente che salti l'uomo (cosa che nel calcio moderno è imprescindibile). 

 

Non so dove tu abbia letto che Spalletti doveva prepararla in maniera più difensiva. Anzi, io sto dicendo che Spalletti l'ha preparata tutto il contrario e le occasioni dei due gol dove siamo sbilanciati ne è la controprova. Il problema è che la prestazione tecnica dei calciatori in campo ci ha tagliato completamente qualsiasi gioco volessimo fare. Se non ti passi il pallone puoi averla preparata anche con la più minuziosa maestria. Ma sempre che farai schifo.

 

Nel secondo tempo loro hanno trovato il gol dopo 40 secondi. Gol che, tra l'altro viene sempre dalla stessa situazione. Errore tecnico nel passaggio, palla persa con 6 uomini oltre la metà campo (atteggiamento tutt'altro che difensivista e rinunciatario), transizione difensiva rivedibile e loro, nonostante avessero sbagliato il passaggio per andare in porta, possono tornare indietro, passarsi la palla indisturbati al limite dell'area con noi anche ancora ci dobbiamo riposizionare e siamo sparsi per il campo senza una logica a guardare.

 

La fase difensiva Spalletti non l'ha preparata proprio....

Quindi abbiamo perso con la Svizzera perché siamo stati troppo offensivi.

Uhm.

1 minuto fa, bonve ha scritto:

no qui il gioco non c'entra niente.

io sono fra quelli che pensa che la calcio moderno ed organizzato, fatto di pressing, movimenti senza palla ed intensità agonistica, votato all'attacco ed a riconquistare il prima possibile il pallone, sia il sistema migliore con cui giocare a calcio oggi come oggi.

ma questa nazionale, ha fatto schifo per altre cose, i giocatori sono stati egoisti, svogliati, nessuno è andato oltre al compitino, non c'era entusiasmo, voglia, determinazione.

senza queste cose, parlare del modo di giocare a calcio non ha senso.

vince e vincerà sempre la squadra motivata e con voglia di sacrificarsi, qualsiasi tipo sia il calcio che gioca.

Parliamo di motivazioni, allora. Ma lasciamo stare talento e parco giocatori.

Perché, tecnicamente parlando, tra i nostri e gli svizzeri non c’è paragone. 

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11 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Non sono d’accordo su nulla.

Ma va bene.

È proprio questo il bello di una discussione. 

Nessuno gioca più d’attesa. 

ci mancherebbe, ma dimmi cosa intendi tu intensità e aggressività e che differenza c'è tra questi e il ritmo e il pressing e cosa intendi per gioco d'attacco.

5 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Perché, tecnicamente parlando, tra i nostri e gli svizzeri non c’è paragone. 

Magari si in 10 ruoli su 11 ma loro hanno un regista che sa giocare a calcio e noi uno che se ne è dimenticato o uno che potrebbe farlo... la differenza è sempre lì, nel mezzo

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10 minuti fa, tommaso ha scritto:

ci mancherebbe, ma dimmi cosa intendi tu intensità e aggressività e che differenza c'è tra questi e il ritmo e il pressing e cosa intendi per gioco d'attacco.

Ti rispondo con calma più tardi, ché il discorso è lungo. 😊

10 minuti fa, tommaso ha scritto:

Magari si in 10 ruoli su 11 ma loro hanno un regista che sa giocare a calcio e noi uno che se ne è dimenticato o uno che potrebbe farlo... la differenza è sempre lì, nel mezzo

No. La differenza sta nel fatto che loro hanno un’organizzazione di gioco. Noi no. Il loro regista ha giocato praticamente da fermo. Solo che, a differenza del nostro, sapeva esattamente cosa fare quando era in possesso di palla, perché i compagni effettuavano i movimenti corretti.

È questa la differenza. Se contro la Svizzera avessimo avuto Pirlo non sarebbe cambiato nulla. 

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1 ora fa, ZizouZidane ha scritto:

Se riguardi la partita (io l'ho fatto, a rischio di passare per masochista), ti accorgerai di come il nostro tridente, in fase di non possesso, si fermava qualche metro dopo la linea di metà campo senza andare mai a pressare. I nostri venivano aggrediti al limite della nostra area di rigore.

E' questa la differenza tra chi ha capito come si gioca a calcio oggi e chi, invece, crede di stare ancora negli anni '80.

Non è un caso se l'Atalanta, unica a praticare un calcio moderno, fatto di pressing, intensità e aggressività, è l'unica ad aver dato filo da torcere, in Europa, ad avversari molto più dotati sul piano tecnico.

Spalletti non è lo stesso del calcio iper moderno, super aggressivo e super divertente di Napoli?

33 minuti fa, Mahleriano ha scritto:

ok ma non so quanto sia utile concentrarsi solo due episodi o errori per trarre una generalizzazione da applicare alle tendenze dell'Italia in partita. Io ho visto un'Italia bassa, passiva, attendista e speculatrice in fase di non possesso. Il contesto conta. Il contesto era la Svizzera, ovvero un aggravante per Spalletti. Tu sei insoddisfatto della transizione difensiva (accettabili le tue critiche), io della transizione offensiva (che non richiede piedi gentili in squadra, anzi i Cristante e I Barella sono perfetti). Da che mondo è mondo inoltre è ammissibile per le squadre subire qualcosa. Lo stesso fatto che stiamo solo facendo una tesi sugli errori difensivi la dice lunga sulla nostra impostazione mentale e non c'è modo di scrollarsela di dosso. E' come pretendere che un cane veda la nostra gamma di colori.

PS: Accetto questa differenza di opinioni. Ognuno guarda la partita enfatizzando aspetti preferiti.

Quindi per attaccare non ci vogliono piedi buoni? Non ho capito...

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6 minuti fa, Trezegol96 ha scritto:

Spalletti non è lo stesso del calcio iper moderno, super aggressivo e super divertente di Napoli?

Ti ritengo persona intelligente. Non puoi pensare che il lavoro portato avanti dal tecnico alla guida di una squadra di club sia lo stesso di quello svolto da un Ct. Spalletti ci ha messo due anni per far giocare il Napoli in un certo modo. Per fare lo stesso con la Nazionale, avrebbe bisogno del doppio. Almeno. 
Dopo di che, io ti ho descritto una precisa circostanza tattica. 

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40 minuti fa, Mahleriano ha scritto:

ok ma non so quanto sia utile concentrarsi solo due episodi o errori per trarre una generalizzazione da applicare alle tendenze dell'Italia in partita. Io ho visto un'Italia bassa, passiva, attendista e speculatrice in fase di non possesso. Il contesto conta. Il contesto era la Svizzera, ovvero un aggravante per Spalletti. Tu sei insoddisfatto della transizione difensiva (accettabili le tue critiche), io della transizione offensiva (che non richiede piedi gentili in squadra, anzi i Cristante e I Barella sono perfetti). Da che mondo è mondo inoltre è ammissibile per le squadre subire qualcosa. Lo stesso fatto che stiamo solo facendo una tesi sugli errori difensivi la dice lunga sulla nostra impostazione mentale e non c'è modo di scrollarsela di dosso. E' come pretendere che un cane veda la nostra gamma di colori.

PS: Accetto questa differenza di opinioni. Ognuno guarda la partita enfatizzando aspetti preferiti.

Concordo su tutto. 
 

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1 ora fa, ZizouZidane ha scritto:

Se riguardi la partita (io l'ho fatto, a rischio di passare per masochista), ti accorgerai di come il nostro tridente, in fase di non possesso, si fermava qualche metro dopo la linea di metà campo senza andare mai a pressare. I nostri venivano aggrediti al limite della nostra area di rigore.

E' questa la differenza tra chi ha capito come si gioca a calcio oggi e chi, invece, crede di stare ancora negli anni '80.

Non è un caso se l'Atalanta, unica a praticare un calcio moderno, fatto di pressing, intensità e aggressività, è l'unica ad aver dato filo da torcere, in Europa, ad avversari molto più dotati sul piano tecnico.

Spalletti a Napoli era rimasto negli anni ‘80?

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2 minuti fa, Marcoj ha scritto:

Spalletti a Napoli era rimasto negli anni ‘80?

Per risparmiare tempo, copio e incollo quanto già scritto ad altro utente qui sopra:

 

Ti ritengo persona intelligente. Non puoi pensare che il lavoro portato avanti dal tecnico alla guida di una squadra di club sia lo stesso di quello svolto da un Ct. Spalletti ci ha messo due anni per far giocare il Napoli in un certo modo. Per fare lo stesso con la Nazionale, avrebbe bisogno del doppio. Almeno. 
 

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12 minuti fa, ZizouZidane ha scritto:

Ti ritengo persona intelligente. Non puoi pensare che il lavoro portato avanti dal tecnico alla guida di una squadra di club sia lo stesso di quello svolto da un Ct. Spalletti ci ha messo due anni per far giocare il Napoli in un certo modo. Per fare lo stesso con la Nazionale, avrebbe bisogno del doppio. Almeno. 
Dopo di che, io ti ho descritto una precisa circostanza tattica. 

Spalletti non ci ha capito una mazza in questo europeo, inutile nascondersi dietro il tempo a disposizione, il numero di stranieri e tutte le solite cose che puntualmente vengono sbandierate post brutte eliminazioni o non qualificazioni.

 

ti aggiungo che per esempio Motta a Bologna non è stato in eternità ma meno di una stagione e mezza

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Adesso, Marcoj ha scritto:

Spalletti non ci ha capito una mazza in questo europeo, inutile nascondersi dietro il tempo a disposizione, il numero di stranieri e tutte le solite cose che puntualmente vengono sbandierate post brutte eliminazioni o non qualificazioni.

Nessun nascondino.

Spalletti avrebbe avuto bisogno di più tempo a disposizione per far giocare la squadra come aveva in mente. 
Si è accorto in ritardo di non essere in grado di riuscirci, e, tornando sui suoi passi, le ha provate tutte, finendo per mandare in confusione la squadra. 
Questo è quanto. 

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4 minuti fa, Marcoj ha scritto:

ti aggiungo che per esempio Motta a Bologna non è stato in eternità ma meno di una stagione e mezza

Paragone che non ha senso.

Il tecnico di una squadra di club lavora con i giocatori a sua disposizione tutti giorni della settimana, tutte le settimane per l’intera stagione. Il Ct si vede con il gruppo 4 volte l’anno.

Credevo non ci fosse bisogno di rimarcarlo. 

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